Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Morgan    03/06/2022    1 recensioni
Ottobre 2023.
Lily Luna ha sedici anni, un cognome ingombrante di cui farebbe volentieri a meno e la certezza di non avere alcuna prospettiva per il futuro.
Inutile lambiccarsi su ipotetiche carriere e relazioni dopo aver svolto coscientemente un rituale che sembra aver decretato la sua prematura dipartita.
O quantomeno un suo prematuro - decisamente oscuro - cambiamento.
In un Mondo Magico sempre più aperto ed influenzato dai babbani, dove la tecnologia e la razionalità si scontrano prepotentemente con magie perdute da eoni, con fantasmi ed ombre come improbabili 'guardiani' ed uno stuolo di risvegliati ai quali dare la caccia prima che loro caccino lei, inizia il suo viaggio verso l'obbiettivo più arduo da raggiungere: Sopravvivere.
(IN REVISIONE 16-07-23)
Genere: Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Nuova generazione di streghe e maghi, Severus Piton | Coppie: Lily Luna/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nekiya - Capitolo IX

νέκυια

- Capitolo IX-

Animali, Maschere e curiose bacchette

[Bestiario II – Trattato sulla composizione delle bacchette]





Togli quella maschera d'oro ardente,
con occhi di smeraldo.
Volevo vedere ciò che c'era da vedere,
amore o inganno?

(W.B. Yates)



Cairngorns National Park,
Hogsmeade, Testa di Porco
22 dicembre 2023, ore 05.43

Il buio è una coltre compatta che s'estende oltre le palpebre dischiuse, inglobando i contorni del mondo per renderli pallidi e scuri fantasmi indistinti; sul soffitto in pietra grezza distingue le sagome dei candelieri in ferro battuto sui quali riposano, ormai completamente spenti, mozziconi biancastri mezzi colati dallo stoppino annerito, freddo, mentre poco più in basso, sulla parete di destra, strette finestre a sesto acuto ornate da inferriate risultano chiuse da grosse ante in legno grezzo.
Avverte un peso consistente sulle gambe intorpidite e fatica a muoversi, ancora intontito a causa degli strascichi di febbre che l'ha colto la scorsa notte e delle ferite subite durante il duello contro Yaxley, Tiger e Nagini, inoltre sente i capelli appiccicosi e sporchi, rammentando poi con rabbia sorda l'istante in cui la mocciosa Potter gli aveva rovesciato in testa quel che rimaneva dello scotch offertogli da Aberforth come anestetico; storce le labbra in una smorfia di disgusto mentre spalanca del tutto gli occhi scuri pensando a diversi modi – non molto ortodossi – con i quali farle purgare quel gesto insolente quando, sopra di sé, vede un viso pallido incorniciato da una massa di capelli rossi raccolti in una treccia a lisca di pesce, dalla quale sfuggono alcune ciocche ribelli, con occhi chiusi e labbra leggermente aperte, dalle quali fuoriesce regolare il respiro, un collo sottile arrossato e la profonda scollatura dell'abito blu zaffiro, il cui corpetto decorato fascia perfettamente il busto della ragazza esaltandone i seni piccoli e sodi.
Trattiene un'imprecazione fra i denti scattando seduto, allontanando la testa scarmigliata dal grembo morbido – comodo – della giovane strega mentre un formicolio strano gli percorre il corpo, colorando le guance magre d'una leggero color porpora.

Potter, accidenti a te!
Ma che t'è saltato in mente, per Salazar?!

Il peso che avverte sulle gambe si sposta repentino, collassando a terra con un tonfo sordo e sibilante, costringendo l'uomo a voltare il capo per incontrare due occhi rotondi e gialli dalle grosse pupille nero pece, incassati in una testa triangolare dalla quale sbuca – ad intermittenza – una lingua scura e biforcuta che saetta nell'aria in tono sinistro.
Una scarica d'orrore gela le membra dell'uomo mentre si alza repentino cercando la bacchetta senza trovarla, non ricordando ove sia finita; impreca di nuovo senza però accennare a spostarsi, conscio che la creatura potrebbe aggredire la ragazza addormentata se facesse un movimento brusco e, in silenzio, richiama le ombre pronto ad attaccare; il movimento di braccio e mano destra è spontaneo e gli ci vogliono alcuni secondi per realizzare di possederli di nuovo, ricordando come gli fossero stati mozzati dall'incantesimo di taglio prodotto da Yaxley durante il duello nella tormenta, chiedendosi come sia possibile che una ferita del genere sia guarita perfettamente senza l'utilizzo d'alcun incantesimo o pozione.

Nulla può far ricrescere un arto mozzato.
Ma allora, come?

Aggrotta le sopracciglia pensoso flettendo le dita per poi stringerle a pugno, constatando di non provare più alcun dolore né di sentire altre stranezze.
Pesino le altre ferite inferte dai due ex Mangiamorte redivivi sono sparite come se non fossero mai esistite, lasciando sulla pelle pallida unicamente le cicatrici causate da vecchi scontri, cadute e dalle premure di quel padre seppellito troppo tardi che l'ha deturpato in modo permanente; Nagini lo osserva sottecchi avvolgendosi su sé stessa per appoggiare mollemente il capo contro al corpo squamoso, in un chiaro accenno al voler proseguire il riposo, per nulla interessata ad uno scontro con il mago il quale la osserva dubbioso e schivo, continuando a piegare le dita fra le quali danzano filamenti oscuri e sottili, ragionando sul fatto che nemmeno il serpente paia ferito e che anche i tagli sulla sua pelle scura e liscia sembrino spariti.

Né vivo né morto ha detto la Mietitrice.
Sono tornato esattamente com'ero durante la notte del due maggio, con il Marchio Nero impresso sul braccio e l'impossibilità d'invecchiare, come se il tempo per me non esistesse,
Sospeso.
Rigenerato.

Sogghigna senz'enfasi, gettando un'occhiata significativa alla strega ancora addormentata vicino ai suoi piedi, cercando di richiamare alla mente quanto accaduto la sera prima, ma le memorie risultano labili ed ottenebrate, restituendo solo alcuni stralci che si confondono ed accavallano ai pensieri, rammentandogli unicamente il fantasma del tocco di lei sulla pelle fredda ed appiccicosa del viso, fra i capelli umidi, e l'eco d'una canzone sussurrata a fior di labbra che credeva d'aver sognato, sommessa come le ninne nanne che gli cantava sua madre fra le ombre della sua cameretta di Spinner's End per non svegliare il padre, ricevendo così l'ennesima scarica di insulti e botte.
Cantava bene Eileen Prince e sapeva raccontare storie stupende, così diverse dalla grigia e triste realtà di cui era finita prigioniera, mentre la voce del sogno aveva un timbro più basso, leggermente stonato e le sue parole narravano le vicende oscure d'un uomo legato al fantasma della donna amata, che tornava sulla sua tomba per poterla incontrare di nuovo, non esattamente una fiaba da dire per la buonanotte.
Il serpente sibila pigramente quasi ne avesse intuito i pensieri, accennando con il muso alla ragazza addormentata contro la parete in pietra che Severus osserva in silenzio, con gli occhi appena assottigliati e la mente invasa da un improvviso tumulto; sono stati vicini la scorsa notte – troppo – e lui l'ha aggredita in un raptus di follia e dolore, addossandole la colpa di quanto accaduto fra i magazzini di Hogsmeade e lei, cocciuta e stupida Corvonero con cuore di Grifondoro, anziché scappare di sopra ferita ed umiliata come ogni brava principessa dovrebbe fare, aspettando scuse che non verranno mai, l'aveva affrontato a testa alta.
L'aveva abbracciato.
Un profondo peso gli invade il petto all'altezza del cuore ed il viso formicola nuovamente, imporporandosi; digrigna i denti scacciando il pensiero con un movimento secco del capo, imponendosi quell'autocontrollo risultato assente durante la notte a causa dell'alcol e del dolore, ricordando a sé stesso con nuova lucidità che la suddetta ragazzina ha solo sedici anni ed è una Potter, nipote di quel grandissimo coglione che non mancava d'insultarlo e torturarlo ad ogni giorno di scuola e figlia dell'imbecille che, in sette anni, gli ha fatto sudare dodici camicie per mantenerlo in vita e renderlo in grado d'affrontare il Signore Oscuro senza lasciarci le penne, ricevendo solo odio come gratifica.

Ed è la nipote di Lily.

Ma Lily Luna non le somiglia per niente, constata studiandone il viso pallido su cui lividi e graffi sono ormai pallidi fantasmi, notando quanto sia simile alla fisionomia affilata di Harry e poco abbia dei delicati tratti presentati dalla nonna, avendo poi tutt'altra tonalità di ramato nei capelli ribelli – mossi non lisci -ed essendo più bassa di circa una decina di centimetri; il carattere poi è un mistero perché non somiglia a nessuno, ma possiede un pizzico di tutti i suoi familiari sapientemente celato sotto una propensione allo spiccare in ogni ambito e ad una fame di conoscenza mai presentata da nessun Weasley – nemmeno Percy è mai stato così ossessivo – né, certamente, da Potter.
Lily amava studiare ma non in modo così morboso, così affascinato dal sordido e dallo sbrogliare ogni enigma come invece fa la nipote, la quale non disdegna di tuffarsi all'interno di tomi proibiti o inerenti alle Arti Oscure se quel che cerca lì è spiegato in maniera esaustiva; stringe le labbra mentre il frammento d'un ricordo gli congela l'attenzione su quel particolare apparentemente dimenticato, rammentandogli l'incantesimo urlato dalla ragazza nel fragore della tempesta per contrastare gli attacchi di Yaxley e Nagini, ciò che lui credeva d'aver solo sognato o frainteso, essendo impegnato nella lotta con il grosso serpente sotto le sferzate inclementi di vento tagliente prodotte dallìex compagno Mangiamorte.
Si volta di nuovo verso il serpente, lanciandogli un'occhiata stranita che viene contraccambiata.

Umbra Ascendum
Dove l'hai letto, Potter?
Come hai fatto ad eseguirlo, se maghi più saggi ed esperti di te ne hanno paura e falliscono?

Buongiorno Severus!” trilla la voce allegra di Silente spingendolo a voltare il capo verso il fondo della stanza, ove il fantasma fluttua vicino al bancone con un sorriso divertito ben visibile sotto i baffi spioventi; nonostante il locale sia avvolto dalle tenebre lui vede perfettamente, come se fosse giorno.
Avresti dovuto svegliarmi subito, Albus. Hai una vaga idea di quanto sia poco appropriato ciò che è successo?” replica l'uomo tagliente ed acido, scoccando al vecchio preside un'occhiata carica di rimprovero mentre congiunge le braccia contro al torace nudo, assumendo un'espressione decisamente furente.
E gradirei riavere indietro la mia camicia e la mia casacca. Anche andare in giro seminudo in presenza d'una ragazzina di sedici anni, all'interno di un pub di dubbia fama non è opportuno”
Oh, suvvia” cerca di rabbonirlo il fantasma continuando a sorridere gioviale, agitando una mano evanescente nell'aria con noncuranza, come se stesse scacciando un insetto molesto. 
"Non ti ho svegliato perché avevi bisogno di riposare e riprenderti dalle fatiche del combattimento. Inoltre, come sospettavo, possiedi un'ottima capacità di rigenerazione dei tessuti mancanti, probabilmente grazie al fatto di non essere più l'umano che sei stato durante la tua 'prima vita'. Per quanto riguarda camicia e casacca, temo che Aberforth sia stato costretto a gettarle da tanto erano lacere e sporche, ma ti ha salvato e lavato il mantello. E, chiedo scusa ma sono vecchio, morto ed inizio a perdere colpi, cosa sarebbe successo esattamente fra te la signorina Potter?”
Il sopracciglio nero come l'ala d'un corvo del Pozionista s'inarca pericolosamente verso l'alto mentre quel formicolio ora familiare
– fastidioso – gli si irradia sugli zigomi, imporporando nuovamente le guance sin troppo magre e pallide d'un vermiglio tenue, colpito dall'innocente affermazione carica di doppi sensi appena pronunciata dal vecchio e pazzo ex preside di Hogwarts.

Non ti permetto di fare alcuna insinuazione, Albus. Non è mio costume avere comportamenti ambigui con ragazze ancora minorenni, per di più se risultano appartenenti alla famiglia Potter-Weasley. Quanto è accaduto è unicamente colpa tua, tua e di quel pazzo di tuo fratello! Come ti è saltato in mente di lasciarmi solo, in quello stato, con lei? Avrei potuto ucciderla”
Ne dubito fortemente, non sei il mostro che credi, Severus, e lei è perfettamente in grado di tenerti testa. Comunque mi fa piacere sapere che ti stia affezionando alla ragazza e che temi per la sua incolumità, ti dimostri sempre molto più sentimentale di quanto lasci trasparire”
Albus...” la voce di Piton s'abbassa d'un ottava, acquisendo nuova e violenta cattiveria.
Dato che sei incorporeo mi trovo nell'infelice situazione di volerti strozzare e non poterlo fare, quindi mi limiterò a spiegarti nel modo più chiaro e conciso possibile quanto le tua farneticazioni siano oltremodo sbagliate, nonché fuori luogo: non m'importa di lei, né tengo alla sua incolumità. E' solo un mezzo per poter nuovamente raggiungere la pace indotta dalla morte e non intendo affezionarmi, non mi interessa in che guai vada a cacciarsi o se si faccia male, l'importante è che si mantenga in vita finché non avrà adempiuto alla sua dannata missione. Quanto successo durante la notte è stato un semplice disguido, indotto dal fatto che io non fossi lucido e lei troppo deficiente per capire quando è il momento di andarsene ed abbandonarmi al mio destino, come invece ha prontamente fatto sua nonna”
Morendo poi a causa di quest'azione” aggiunge il fantasma in tono meditabondo, strappando un ringhio ferino dalle labbra pallide dell'ex insegnante di Pozioni, che ora lo guarda con occhi ossidiana iniettati d'odio, pregando d'avere nuovamente la possibilità di farlo volare giù dalla torre d'Astronomia con un'Avada Kedavra ben assestata.
Non ti permettere...”
Oh, non intendo rivangare il passato. Solo ricordarti che vivere aggrappato ad esso non aiuta né ti sarà di alcun conforto in futuro, inoltre Lily Luna è ben diversa dalla nonna e, se permetti, decisamente più interessante. Meno banale” replica Silente in tono tranquillo, per nulla intimorito dallo scoppio d'ira, osservando con curiosità il grosso serpente acciambellato a pochi passi dal mago e dalla ragazza ancora addormentata.
Buongiorno anche a te, Nagini” saluta poi divertito, ricevendo un sibilo annoiato in risposta; Piton sposta lo sguardo dal rettile al fantasma, con le membra ancora rigide a causa del nervoso, chiedendosi come possa quest'ultimo rimanere così tranquillo alla presenza della creatura da incubo che è stata fra i più fedeli e spietati seguaci dell'Oscuro Signore, seguendolo ove pochi avevano osato e standogli vicino fin quasi alla morte.
Perché è qui?” domanda atono, indicando il serpente con un cenno del capo.
Probabilmente per lo stesso motivo per cui sono qui io. Se ricordi Lily ha provato a mandarmi a dormire, ma non ci è riuscita. E' possibile che anche Nagini abbia una missione da svolgere e dovrà restare accanto alla ragazza finché non avrà assolto il suo compito”
Albus, so che la morte t'ha completamente fuso il cervello. Ma dove pensi di nascondere, ad Hogwarts, un Pitone reticolato di otto metri abituato a mangiare cadaveri? Finirà per aggredire gli studenti” sbotta l'uomo avvertendo un fastidioso principio di mal di testa aggredirgli le tempie con insistenza, come spesso accade ogni qual volta deve ascoltare i deliri del suo mentore, il quale viene interrotto dalla comparsa di Aberforth sulla porta che separa il pub dal pianerottolo che conduce all'appartamento, con in mano una pila di vestiti puliti sui quali troneggiano due bacchette nere ed uno smartphone.
Oh, sei tornato in te” sbotta a mo' di saluto lasciando gli abiti sul bancone per poi girarvi attorno, recuperando uno straccio insolitamente pulito e del detersivo, con cui inizia a passare le superfici, riordinando poi con un colpo di bacchetta tavoli e sedie spostati dalla furia delle ombre durante la notte, accendendo le numerose candele; in ultimo raccoglie i cocci di bicchieri e bottiglie fracassate dall'ex Mangiamorte in uno scoppio d'ira causato dalle fitte all'arto mutilo, spedendo poi spugna e secchio a lavare via il sangue da pavimento, tappeto e poltrone.
Così pare” replica freddamente il pozionista studiandolo con scarsa attenzione, aggirando Nagini per andare a recuperare il proprio mantello pulito ed illeso da sotto il mucchio di vestiti della ragazza per poi gettarselo addosso in modo da coprire il torace nudo avendo libere le braccia; recupera la bacchetta infilandola nella cintura, lanciando per la prima volta un'occhiata più approfondita a quella altrettanto scura della giovane Potter, trovandola assai insolita, particolare che non aveva mai colto durante le loro sessioni d'allentamento nella Stanza delle Necessità poiché non aveva mai avuto modo di vederla da vicino, né di notare quanto fosse storta.
Singolare, vero?” afferma Albus dando voce ai suoi pensieri “Difficile trovarne una uguale”
Tutte le bacchette sono diverse” borbotta Aberforth sputando un grumo di catarro giallognolo nel lavandino alle sue spalle, prima di iniziare a riordinare le bottiglie poste dietro al bancone, passando distrattamente il bordo delle mensole con il panno.
La sua lo è solo più delle altre. Decisamente inquietante”
Gli occhi ossidiana del mago incontrano quelli azzurro polvere – spettrali – del maggiore dei fratelli Silente, per poi spostarsi in quelli del minore, d'un grigio fosco, cercando di giungere a sua volta alla stessa loro conclusione per dare un senso a quella percezione di fatalità che l'ha attraversato nell'istante in cui, per prendere la sua, ha sfiorato con le dita la bacchetta ritorta della ragazza.
'E' la bacchetta a scegliere il mago, giovane Piton' gli aveva spiegato allegramente Olivander quando sua madre l'aveva accompagnato all'interno del negozio per comprarla
- betulla nera, trentun centimetri con nucleo di crine d'unicorno -, aggiungendo poi: 'Ognuna di esse è viva, a suo modo, ed ha caratteristiche della persona che poi la possiederà', ed ora, dopo anni, si chiede se in quella scarna ed allegra spiegazione non vi fosse qualcosa di profetico, come profetico potrebbe essere stato quel pezzo di legno intriso di magia dalla forma ritorta, scuro come carbone, con un nucleo indefinito, per una ragazzina di undici anni pronta a fare il suo ingresso ad Hogwarts; schiude le labbra per porre una domanda ai due maghi ma un frastuono alle sue spalle lo zittisce, seguito da una selva d'imprecazione degne del meno brillante scaricatore di porto di Liverpool.

Porco Merlino scalzo in una valle di chiodi arrugginiti e filo spinato!” esclama Lily Luna massaggiandosi con forza la testa dopo averla sbattuta con forza contro la pietra dura del camino, essendo caduta senza accorgersene, dato lo stato di dormiveglia in cui versava; schiena e gambe le dolgono terribilmente a causa della scomoda posizione in cui s'è addormentata durante la notte e lo stomaco le brontola, animato da una fame insistente causata dalla modica cena consistente in patatine e pesce fritto, spiluccata con noncuranza ai Tre Manici di Scopa mentre era troppo preoccupata dalla profezia per pensare a nutrirsi degnamente.
Gli occhi castani incontrano dapprima i globi giallo ocra di Nagini, che le restituisce uno sguardo di commiserazione scandito dal guizzare della lingua nell'aria, prima di voltarsi verso i tre maghi ammutoliti ed immobili nei pressi del bancone.

Oh, 'giorno”
Sai, ragazzina...” scandisce Aberforth iniziando a passare i bicchieri con lo straccio, scoccandole un'occhiata glaciale da sotto le folte sopracciglia argentee per dare una certa gravita alle parole che sta pronunciando.
L'ultima persona che ho sentito bestemmiare così era un uomo con il triplo dei tuoi anni, ubriaco marcio, dopo aver perso una fortuna a carte. Non pensavo che una donna sobria, in miniatura, potesse fare di meglio”
Perché non l'hai mai ascoltata accanirsi contro gli ingredienti delle pozioni che non riesce a tagliare. Dimostra una fantasia ed una padronanza del lessico impressionanti, quasi poetici” sbotta Piton scoccandole un'occhiata divertita che lei ricambia con una poco decorosa e decisamente infantile linguaccia, seguita da un'alzata di dito medio della destra, continuando a massaggiarsi il capo con la mano sana per poi mettersi in piedi; la lunga gonna della tunica simile ad un Sari indiano presenta delle macchie di sangue ove il tessuto è entrato in contatto con il braccio mutilo, ove carne viva ed osso facevano capolino dalle bende fradicie, ed ha i piedi scalzi chiazzati d'un cremisi tendente al marrone, ma vederla alla luce delle lampade – da sobrio – vestita in quel modo così – poco consono – adulto gli mozza il respiro in gola, costringendolo a distogliere lo sguardo prima che qualcuno s'accorga del suo improvviso cambio d'umore.
E' una fortuna che lei continui a parlare, intercalando saluti con varie bestemmie indotte dalle articolazioni anchilosate, dal freddo della stanza e del fatto di essere stata picchiata come un tamburo ad un concerto folk, poiché quelle esclamazioni sono l'unica cosa che gli permette di ricordare la Lily Luna conosciuta ad Hogwarts: trasandata, scurrile e fine quanto una lastra di granito rozzamente tagliata precipitata sull'alluce.

Caffè” biascica la ragazza lasciandosi cadere su uno degli alti sgabelli di fronte al bancone, osservando Aberforth con lo stesso sguardo bramoso ed impastato d'un alcolista alla decima birra, supplicante per la prossima.
Hai scambiato questo posto per la sala da té della Piediburro, mocciosa? Non servo analcolici” ringhia l'anziano mago continuando imperterrito nell'operazione di lucidatura dei vari contenitori in vetro, sogghignando appena quando una nuova sonora bestemmia fuoriesce dalle labbra femminili e rosee della giovane.
Ma che cazzo di pub è se non serve caffé? Almeno un liquore al caffè c'è?” domanda stizzita, scoccando al grosso e burbero mago un'occhiata indignata, o almeno ci prova, dato lo stordimento indotto dall'aver dormito poco e male per risvegliarsi poi in modo altrettanto pessimo.
Di analcolico ho solo l'acqua del secchio. Ti assicuro che, dopo aver passato il bagno degli uomini, assume la stessa tonalità un caffé nero, nonché il suo pestilenziale odore”
Potter, non mi sembra il caso che tu ti metta a bere alcololici di prima mattina. Inoltre ti ricordo che hai sedici anni e la conoscenza di tali bevande dovrebbe essere a te preclusa” l'ammonisce Piton interrompendo la diatriba, scoccandole un'occhiata intransigente a cui lei risponde con uno sbuffo, ignorandolo e recuperando il cellulare adagiato mollemente sulla pila dei suoi vestiti puliti e riparati; quando accende il display per leggere l'ora, ignorando la notifica delle 17 chiamate ricevute da Rose ed altrettanti messaggi su Whatsapp, geme sommessamente, schiantando la fronte contro la superficie del bancone per poi avvolgersi il capo con le braccia.
Necessito caffé. A quest'ora non riesco a pensare, altrimenti”
Non che tale operazione ti riesca in modo più brillante in altri orari, Potter” sogghigna Piton ricevendo un'occhiata carica d'astio ed un lieve grugnito in risposta, terribilmente simile ad un 'fanculo'.
Lily, so che non è il momento migliore, ma avremmo bisogno di farti alcune domande per capire quanto accaduto ieri notte, durante la caccia. Ho già spiegato ad Aberforth e Sibilla la situazione, ma alcuni punti sono rimasti oscuri” s'intromette Silente in un tono gentile ma fermo che spinge la ragazza ad alzare il viso per concentrare l'attenzione su di lui, immobile a poca distanza dal suo fianco destro, annuendo seria.
Penso d'averlo intuito, ma ti chiedo conferma: perché Nagini si trova qui?”
Quando ho spedito a dormire Yaxley e Gregor Tiger ho provato a fare la stessa cosa con lei, ma non ha funzionato. Non parlo il perseltongue, quindi non capisco una parola di quel che sibila, ma credo che, come lei preside, abbia una missione da compiere legata alla mia e non se ne andrà fin quando non l'avrà assolta”
E tu intendi portare in giro il serpente dell'Oscuro Signore per Hogwarts come fosse un comune famiglio, finché non scoprirai un modo per parlarle e capire cosa deve fare in questa parentesi di 'non-vita'?” replica piattamente Piton, osservandola occhi ossidiana improvvisamente penetranti e pesanti come macigni, calcando ogni parola con una punta d'astio che alla ragazza non sfugge, spingendola a gemere internamente; sapeva che l'ex professore non avrebbe preso in modo positivo la presenza del grosso rettile, dati i loro decisamente poco felici trascursus, ma sperava – quantomeno – che avesse la decenza di non protestare, in nome della missione che devono entrambi compiere.

Certo, m'ha quasi strozzata ieri sera per i miei errori.
Non è molto comprensivo, ed in certi frangenti dimostra l'empatia d'un Troll di caverna.

Non posso certo lasciarla a vagare nella Foresta Proibita” sbotta Lily Luna accigliata, guardando l'animale ancora acciambellato nei pressi del focolare; dalla fine del rituale non le è apparsa cattiva né ha più provato a sbranarla, ma non si fida a lasciarla andare in giro da sola per i territori attorno al castello, ove potrebbe incautamente imbattersi in qualche alunno o professore e, di conseguenza, reagire secondo sua natura.
E' mia responsabilità”
Potter, faccio presente che quando tenti di essere responsabile facendoti carico dei tuoi doveri finisci per combinare casini di entità titanica. Quindi forse è meglio che la lasci nella foresta e che l'animale s'arrangi. Per il cibo quantomeno dovrà comunque provvedere da sé, visto ciò che l'Oscuro l'ha abituata a mangiare”
Lily Luna sta per domandare con cosa la sfamasse solitamente Tom Riddle – evidentemente il padre ha deciso d'omettere qualche dettaglio nei suoi racconti – ma viene zittita da un sibilo contrito proveniente dal fondo della stanza; Nagini non pare molto d'accordo con quanto proferito dall'ex professore di Pozioni, nonché sua nemesi, e lo squadra con gli occhi gialli carichi d'astio mentre si srotola, avviandosi guardinga verso gli sgabelli ove si ferma, alzandosi per appoggiare la testa sul grembo della ragazza in una sorta di manifestazione d'affetto ben studiata.

Vedi? E' docile” sorride lei, accarezzando la grossa testa del rettile.
Devo ricordarti che è la stessa creatura che ieri sera ha tentato di farti fuori e che, venticinque anni fa, ha ucciso me in modo assai brutale? Guardala, non è docile bensì opportunista” esclama Piton in tono tagliente sbattendo una mano sul bancone in legno per dare enfasi a quanto appena affermato, ma a strega non pare impressionarsi né spaventarsi, continuando stoicamente ad accarezzare con la mano fasciata la pelle scura e liscia – squamosa –, sbottando poi in tono fermo:“La biscia resta con me. Punto.”
Non è una biscia, Potter. E' un dannato abominio di otto metri munito di zanne e veleno, cosa assai rara per un'esemplare di Pitone reticolato, dato che in natura sono serpenti 'costrittori' che avvolgono, uccidono ed inghiottono la preda. Non possiedono ghiandole contenenti tossine, come invece hanno i cobra.”
La strega inarca un sopracciglio, lanciando un'occhiata dubbiosa a Nagini prima di tornare a concentrarsi sul viso pallido e spigoloso di Severus, su cui spicca la consueta maschera granitica, indecifrabile, sulla quale gli occhi neri paiono possedere l'unico barlume di sentimento – astio velenoso – che si scorge appena nel chiarore caldo prodotto dalle candele; suo padre le aveva sempre parlato con estrema riluttanza dell'animale domestico di Lord Voldemort, quasi temesse d'impressionarla troppo, ma dalle poche informazioni raccolte la ragazza s'è fatta l'idea che Nagini non sia un serpente normale, forse anche grazie al fatto d'essere stata l'unico Horcrux vivente creato coscientemente dall'Oscuro, o non sarebbe certo resuscitata come 'Regina di Bastoni', ma ammette di non avere alcuna idea su cosa lei sia davvero né di sapere come viveva quando era con i Mangiamorte.
Forse, per una volta, rimanere zitta è la miglior strategia.

Se tu non sei in grado di capire quel che dice, nonostante sia anch'essa un cadavere, dobbiamo trovare qualcuno che lo faccia al posto tuo. Ma, purtroppo, le persone in grado di parlare il perseltongue sono estremamente rare e non credo ne siano rimaste molte in Inghilterra, a parte tuo padre” s'intromette Albus cercando di stemperare la discussione, riportandola su argomenti e problemi più attuali ed urgenti che necessitano d'una soluzione rapida, cercando al contempo di ricordare i nomi contenuti nel registro conservato al Ministero, ove venivano censiti tutto coloro che erano in grado di comunicare con i rettili; sospira mestamente quando si rende conto che la lista s'era ridotta unicamente a due individui già venticinque anni prima - Tom Orvoloson Riddle e Harry James Potter – anche se potrebbero essere stati aggiunti altri maghi o streghe nel mentre, magari provenienti dall'estero o nati da famiglie immigrate in Inghilterra alla fine della seconda guerra contro Voldemort.
Con un po' di allenamento potrei riuscire a comunicare con lei, esattamente come faccio con gli altri cadaveri. Ieri sera, ad un certo punto, sono entrata in connessione con Gregor Tiger. Ho visto i suoi ricordi e sentito il suo dolore come fosse mio, ho ascoltato quel che mi diceva. Forse potrei fare lo stesso con Nagini se imparassi a controllare meglio la magia” medita Lily Luna in tono assente gettando occhiate distratte alla testa triangolare del grosso rettile adagiata sul suo grembo, la quale ricambia facendo saettare la lunga lingua biforcuta nell'aria socchiudendo appena le palpebre in quella che pare una manifestazione d'assenso.
Oppure, potrei chiedere ad una persona. Conosco qualcuno che sa parlare il perseltongue e che potrebbe aiutarci senza andare a spifferare tutto al Ministero”
I fratelli Silente e Severus le scoccano un'occhiata stupita che lei incassa con notevole aplomb, fingendo un'indifferenza che è solo apparenza e poca sostanza, data l'apprensione che ha preso a divorarle le viscere da quando Albus Silente le ha chiesto di spiegare quella serie di punti rimasti 'oscuri', fra cui vi sarà sicuramente il cavilloso dilemma dell'Umbra Ascendum'; la Magia Nera ha la fastidiosa peculiarità di essere riconoscibile a chilometri, nonché di lasciare una sorta di 'alone' attorno al mago così incauto da utilizzarla e lei non ha dubbi che Silente se ne sia accorto, poiché nonostante sia solo un fantasma, resta pur sempre il più grande mago della sua epoca.

E questo 'qualcuno' sarebbe disposto a venire ad Hogwarts?” domanda Albus pensoso, passando le dita spettrali nella folta barba evanescente mentre Aberforth borbotta contrito, sibilando che non sono più apparsi rettilofoni dalla morte del ragazzo Riddle e, sicuramente, chiunque sia la persona conosciuta da Lily Luna essa non è raccomandabile; lei si limita a scrollare le spalle con noncuranza, spiegando che è un ragazzo assai affidabile e che il parlare una lingua etichettata dal Ministero come 'pericolosa' non fa di lui un criminale o un pazzo psicopatico come lo era Lord Voldemort; Piton invece la studia in silenzio, seguendo il filo ingarbugliato di pensieri che s'accavallano e mutano mentre l'ascolta affermare con enfasi che si, se glielo chiedesse il suo amico verrebbe sicuramente ad Hogwarts per darle una mano, colpito da un fastidioso dolore al costato – parte sinistra - pungente e profondo.

Gelosia.

Tiger e Yaxley non ti hanno detto nulla? Nessuna nuova profezia?” domanda asciutto scacciando con uno sbuffo quella sensazione opprimente e fastidiosa – dannatamente inopportuna - , osservando il viso della ragazza adombrarsi e perdere il sorriso, assumendo un'espressione più compunta e fosca.
Non li ho lasciati parlare. Ero talmente tanto arrabbiata per quel che ti hanno fatto che non ho voluto ascoltarli” mormora stringendosi nelle spalle, distogliendo lo sguardo dal viso pallido e mortalmente serio dell'ex professore per spostarlo – quasi provasse un profondo interesse – sulle assi del pavimento costellate da venature scure, elaborate, molto meno difficili da gestire.
Sei un'idiota, Potter. E da quando ti ho permesso di darmi del tu?”
Dopo quanto accaduto ieri non vedo perché dovrei continuare ad utilizzare la terza persona. Stiamo affrontando assieme cose che pochi maghi hanno avuto la sfortuna d'incontrare, è inutile continuare a mettere distanze e formalità inutili fra noi, se vogliamo arrivare a collaborare degnamente” quando rialza la testa di scatto, colpita da quella domanda così paradossale a cui risponde per le rime, ricordando la notte appena trascorsa e l'improvvisa distruzione di ogni barriera eretta negli ultimi due mesi di 'convivenza' non richiesta e collaborazione forzata, le iridi castane brillano nel riverbero delle candele che illuminano la stanza, animate da un tumulto di sentimenti che il mago legge con facilità, rimanendo spiazzato; il muro che ha faticosamente costruito si sta dissolvendo come nebbia al vento e lei è troppo intelligente per accettare nuovi vincoli, ora che l'ha visto inerme e ferito – umano – e che sa d'interessargli più di quanto afferma a parole.
Contrae le labbra in una linea ferma
– muta – senza trovare alcuna argomentazione valida per ribattere alla spiegazione logica – razionale – fornita dalla giovane, sapendo che tirare in ballo cliché come l'anzianità, il ruolo ed i piani vita-morte risulterebbe alquanto inutile, così si limita ad osservarla con sguardo altero il quale cela un tumulto di sentimenti, concentrandosi sul considerare nuovamente l'abito indossato da lei assai fuori luogo per non doverle concedere un sorriso – ghigno – di compiacimento per la sua arguzia.

Hai vinto questa battaglia, mocciosa.
Ma la guerra è mia.

C'è un'altra cosa che m'interessa capire, Lily” Si intromette Silente scoccando ad entrambi un'occhiata ferma che vuol essere un monito al silenzio, affinché non inizino a battibeccare come di consueto per stabilire chi possiede più acutezza o chi è più bravo ad eviscerare i fatti per gettarli in faccia all'avversario, umiliandolo.
Vuole sapere quale incantesimo ho utilizzato per respingere i risvegliati, giusto?” chiede Lily Luna espirando pesantemente mentre il cuore accelera i battiti, avendo temuto il momento della rivelazione da quando silente – minuti addietro – le aveva esposto la necessità di farle alcune domande per capire meglio cos'era accaduto nella tormenta; inspira lentamente per prendere tempo, ma prima che possa iniziare a spiegare la voce bassa e roca di Piton fende il silenzio, rivelando il nome dell'incantesimo oscuro utilizzato per mutilare Yaxley e spezzare la spina dorsale di Nagini, sotto lo sguardo attonito dei due fratelli Silente e della ragazza.
Se ti è possibile rivelarlo si, ci sarebbe d'aiuto” conferma il fantasma.
Umbra Ascendum. E' un sortilegio oscuro di controllo delle ombre. Se correttamente utilizzato permette di dar loro forma animale o antropomorfa, creando creature insensibili al dolore ed immuni agli incantesimi. Forti e letali. Se non controllato può divenire rischiosa per l'incolumità di colui che l'ha invocato, nonché per tutti coloro che si trovano nei paraggi”
E' maligno, crudele. Avere a che fare con le ombre macchia l'anima in modo indelebile. Mi sorprende che una mocciosa che frequenta ancora la scuola conosca questo incantesimo, quando maghi più anziani ed esperti non sanno pronunciarlo e, se ne sono a conoscenza, lo temono” esclama Aberforth burbero, scrutando con quegli occhi grigio nubi affilati come acciaio di Toledo il viso pallido e giovane della figlia di Harry Potter, ove non v'è alcuna tracia di rimorso o paura per le azioni compiute, ma solo una quieta ed innaturale calma; ciò che più lo colpisce ed inquieta è lo sguardo, quelle piccole pagliuzze di buio incastrate nell'iride castana che paiono lo specchio di ciò che le si annida nell'animo.
Albus invece continua ad intrecciarsi la barba pensoso, per nulla angosciato o stupito dall'apprendere che la ragazza è a conoscenza d'incantesimi oscuri e li sappia usare con discreto successo, quasi fosse normale routine per un qualsiasi sedicenne.

Conosco diversi incantesimi appartenenti a quella branca della magia definita Arti Oscure. Da quando sono arrivata ad Hogwarts il mio unico obbiettivo è stato apprendere più cose nel minor tempo possibile e, per raggiungere quest'obbiettivo, passavo infinite ore nella biblioteca, fra gli scaffali alti e polverosi della Sezione Proibita pur non avendo autorizzazioni per starvi, nascondendomi. Mi è sempre piaciuto leggere e nel corso degli anni ho divorato quantità immense di libri d'ogni tipo, dai romanzi alla saggistica, poi libri di testo, manuali, rotoli di pergamena e file online. Ognuno di essi m'ha insegnato qualcosa, arricchendo la mia conoscenza. Inoltre non sono mai stata né popolare né brava a far amicizia, poiché non mi è mai interessato e le uniche persone con cui ho legato fra le mura della scuola sono mia cugina Rose, mio fratello Albus Severus, il fantasma di Mirtilla Malcontenta e, per un certo periodo, Scorpius Malfoy.”
La rivelazione coglie Piton alla sprovvista, facendogli aggrottare un sopracciglio con il volto solcato da dubbi mentre fissa la ragazza con crescente curiosità, ascoltandola narrare dell'avventura che le aveva permesso di conoscere Mirtilla, durante il suo primo anno quando, per sfuggire ad uno scherzo particolarmente cattivo orchestrato dal fratello maggiore James, s'era rifugiata di corsa nel bagno perennemente guasto del terzo piano, conoscendo così la giovane morta ed incontrando – inaspettatamente – il fratello mediano accompagnato dal giovane Malfoy; sa che Albus Severus, il povero diavolo costretto dal padre a portare il peso d'un nome decisamente ingombrante, è stato smistato in Serpeverde, ma non credeva che fosse divenuto il migliore amico del figlio di Draco, sapendo quanto odio corresse fra quest'ultimo e Potter durante gli anni ad Hogwarts, inoltre è stupito dal fatto che abbiano accolto Lily Luna nel loro gruppo senza alcuna rimostranza, nonostante appartenessero a case diverse ed i due maschietti fossero più grandi di lei.

Quanti misteri nascondi, per essere solo una sedicenne.
Tanti, Potter.
Stai decisamente divenendo 'troppo' interessante.

Quel che sto per narrare è un segreto. Non l'ho mai rivelato a nessuno e ci terrei che non uscisse da queste mura” dice Lily Luna in un tono fermo e composto – intransigente – che non ammette repliche né rimostranze, spostando sui visi attenti e cupi di ognuno dei presenti per accertarsi che abbiano capito, prima di continuare serenamente il racconto, sicura che le sue parole moriranno li: Aberforth non le pare molto loquace e, nonostante faccia il barista, non sembra condividere la propensione della collega Rosamund o dell'ormai attempata Rosmerta per i pettegolezzi selvaggi, inoltre la sua clientela non annovera molti studenti di Hogwarts né persone che la conoscano direttamente o che potrebbero essere interessate alle scoperte fatte da tre ragazzini non ancora quindicenni; Albus Silente non pare minimamente scosso o preoccupato dal fatto che lei conosca alcuni incantesimi oscuri, ma si dimostra molto attento ai particolari del racconto, attendendo con pazienza che lei riveli ove le abbia studiate, mentre Severus se ne resta immobile alla sua sinistra, con la schiena poggiata ad uno dei pilastri in legno e pietra che sostengono il soffitto, tenendo le braccia conserte ed osservandola con quegl'occhi di tenebra profondi, incredibili, ove le emozioni svaniscono oltre la cortina d'ombra, rendendosi intellegibili.
Nelle ore buche o durante il tempo dedicato allo studio individuale, scappavamo dalle nostre sale comuni per incontrarci nel bagno di Mirtilla, ove aprivamo la porta che conduceva alla Camera dei Segreti. Mio fratello e Scorpius avevano allestito un lungo tavolo e delle sedie vicino allo scheletro del basilisco, dal quale avevano fatto pendere vasetti di vetro contenenti candele e lumi magici, così da poter leggere e svolgere compiti o ricerche in tranquillità, oppure, nei giorni in cui avevamo poco da fare ci dedicavamo all'esplorazione delle varie stanze sotterranee. Mio padre vi è entrato ma non l'ha mai girata tutta, non sapeva che al suo interno vi erano un mucchio di cunicoli che conducono a ipogei nascosti dietro porte sigillate, né che oltre l'enorme testa in pietra scolpita di Salazar vi fosse una sorta di biblioteca. Abbiamo trovato di tutto, centinaia di tomi antichi, tavolette in legno ed argilla, rotoli di pergamena e lettere trattanti gli argomenti più disparati, ma ciò che più ci ha incuriosito furono i 'diari'”
Lily Luna tace per qualche istante, osservando l'espressione attonita apparsa sul volto del vecchio Aberforth incupirne ancor più i lineamenti, rendendoli angolosi e duri, freddi come roccia di montagna mentre gli occhi di Silente brillano d'un luccichio polvere sinistro, vittorioso, quasi avesse capito di quali testi stesse parlando e non vedesse l'ora di poter sentire dalle sue labbra la conferma; Severus invece è ombra e marmo, con la bocca appena distorta in una linea incurvata e gl'occhi dal taglio asciutto leggermente sbarrati, increduli.

Ci colpirono molto: erano frammenti di pergamena rettangolare senza alcuna copertina a coprirli, slabbrati, e macchiati, rilegati assieme con un rozzo sistema di buchi e strisce di cuoio. Ma la cosa più strana era ciò che vi si trovava sopra: disegni e simboli, calcoli matematici accompagnati da un testo vergato in una lingua sconosciuta, dalle forme aguzze d'un corsivo con lettere terribilmente simili all'arabo, anche se arabo non era. Scoprimmo poi che avevamo tra le mani i diari scritti da Salazar Serpeverde in persona, contenenti una quantità incredibile d'incantesimi, pozioni e conoscenze perdute. Ho imparato l'Umbra Ascendum da li”
Hai letto i diari di Serpeverde?” domanda Aberforth sbigottito e furente, facendo cozzare la parte inferiore del bicchiere che teneva fra le mani per lucidarlo contro la superficie dura e massiccia del bancone in legno, mandando il vetro in frantumi dinnanzi alla giovane strega che si ritrae spaventata, appena in tempo per non essere colpita da una scheggia grossa quanto la sua unghia; Nagini sibila infastidita snudando le zanne, ergendosi minacciosa contro l'uomo alto e grosso che l'osserva grugnendo, facendo scivolare una mano alla cintura per afferrare la bacchetta, pronto a difendersi.
Calma, Aberforth e anche tu, Nagini, quietati” li ammonisce Albus scoccando ad entrambi un'occhiata tagliente prima di tornare a concentrarsi sulla giovane strega, il cui cuore batte all'impazzata contro la cassa toracica a causa dello spavento e la mente, in subbuglio, la ammonisce beffarda, spingendola a domandarsi se non abbia rivelato troppo; vi sono cose davvero oscure racchiuse in quelle pagine ingiallite ed antiche, dimenticate all'interno d'una nicchia cava occultata dietro una pietra semovente, incantata appositamente per permettere solo ad un Serpeverde in grado di comunicare con i rettili di scalzarla, rivelando il contenuto.
Si era chiesta più volte se anche Tom Riddle avesse letto gli appunti di Salazar e quali conoscenze ne avesse estratto, ma teme che la sua curiosità non avrà mai risposta e sente che quello non è il momento migliore per domandare delucidazioni sulle attività del Signore Oscuro; persino Piton pare più attonito del normale, trincerato dietro quel silenzio pesante quanto una lastra d'acciaio che le pesa contro lo sterno, ove il cuore continua a battere tachicardico e preoccupato, sulla pelle esposta e fredda e nella mente, dando vita ad una torma di pensieri caotici e poco logici.

Lily, mi hai detto che non sei in grado di parlare il perseltongue. Chi allora, tra tuo fratello ed il giovane Malfoy possiede questa capacita? Immagino sia la stessa persona che vorresti chiamare qui per aiutarti a comunicare con Nagini, corretto?” domanda il fantasma strappandola dalle elucubrazioni sui possibili stati d'animo dell'ex professore di pozioni per farla nuovamente concentrare sulla sua figura evanescente, ove gli occhi brillano ancora, assetati ed attenti, smaniosi di conoscere il nome del nuovo rettilofono inglese che, ad intuito, sente non essere il giovane Malfoy, la cui famiglia sarà stata sì Serpeverde e praticante delle arti Oscure per secoli, ma all'interno di essa non si sono mai mostrati prodigi in grado di parlare quella lingua.

Il figlio di Harry, ma certo.
Logico supporre che tale abilità sia stata ereditata attraverso il sangue.
Chissà quale altro marchio ha imposto inconsciamente Voldemort alla progenie della sua nemesi.

Prima di rivelarvi chi è devo fare una telefonata. Il resto, penso, lo capirete da soli” afferma Lily Luna dopo diversi minuti di silenzio passati ad osservare con vaga curiosità le numerose bottiglie impilate sugli scaffali che occupano la parete di fronte, tutte dall'aria vetusta, mordicchiando distrattamente il labbro inferiore mentre recupera il telefono, togliendo dallo schermo alcune minuscole schegge di vetro finitevi sopra quando Aberforth ha rotto il bicchiere, sbloccandolo ed aprendo la rubrica; una volta avviata la chiamata poggia delicatamente l'utensile sul bancone, selezionando la modalità 'vivavoce' cosicché anche gli altri possano ascoltare.
Nagini osserva quel rettangolo nero dalla superficie luminescente curiosa, facendo saettare la lingua biforcuta, annusandolo per capire di quale stregoneria si tratti.
Dopo diversi squilli una voce maschile risponde allegra, salutando la giovane strega con un 'Buongiorno' decisamente troppo entusiastico per l'ora infame a cui è giunta la chiamata, segno che deve essersi sicuramente svegliato molto prima di riceverla, alla quale lei risponde con un 'Giorno', biascicato in tono monocorde nonostante il sorriso le incurvi le labbra; Aberforth sbuffa tornando a pulire i bicchieri, facendo sparire quello andato distrutto con un colpo di bacchetta, mentre Severus ed Albus si limitano ad ascoltare pazientemente, leggendo il nome comparso sul display sotto la foto d'un ragazzo vestito con una divisa dalla giacca d'un giallo fluo acceso, con pantaloni blu notte, in piedi vicino a quella che pare un'ambulanza babbana giallo canarino.


'AL'
calls

Hai appena finito il turno o sei ancora attaccato al pc, a giocare online mangiando schifezze, da ieri sera?” domanda la strega accarezzando distrattamente la testa di Nagini.
In teoria avrei dovuto smontare venti minuti fa, ma sono ancora in servizio. Ora siamo fuori dal Pronto Soccorso dell'Ospedale St. Mary a sanificare il mezzo. Abbiamo appena scaricato il solito vecchietto delle 5.00”
Caduta accidentale?”
Distacco del catetere vescicale. Tu invece, come mai già sveglia?”
Ti ricordo che mi alzo a sei e mezza ogni giorno e, quando non si rischia di crepare d'ipotermia, vado anche a correre. Comunque ti ho chiamato perché mi serve il tuo aiuto, ed è urgente”
Cos'è successo? I compiti di Cura delle Creature magiche non t'hanno fatta dormire? Oppure devo dedurre che Rose ha ragione e sei uscita di testa a causa del troppo studio, facendo pazzie quali il saltare dalla finestra d'un bagno di notte, in pena tormenta di neve? Si...me l'ha detto e c'è mancato poco che chiamasse mamma e papà. Sono riuscito a farla desistere solo perché le ho promesso che t'avrei chiamata subito e mi sono douto inventare una palla colossale poi, quando m'ha richiamato a mezzanotte per sapere dove fossi. Pensa che stavamo andando in sirena su un incidente, non so se ha capito”

Lily Luna inghiotte un bolo di saliva amaro e venefico quanto la cicuta, lasciando vagare lo sguardo finché non incontra gli occhi pesanti e penetranti – d'un buio tenebra abbacinante - di Piton, che rilucono d'un oscura e maligna luce canzonatoria mentre mormora, scandendo ogni lettera affinché giunga chiara nonostante il volume azzerato:“Testa di legno”
Sbuffa facendo saettare la lingua in una pallida ed infantile imitazione del serpente, prima d'ignorarlo per tornare a concentrarsi sul cellulare.

Grazie, ti devo un'enorme favore! Comunque sappi che ho avuto motivi più che validi per saltare dalla finestra del bagno ai Tre Manici, ieri sera, motivi che c'entrano con l'urgenza della mia telefonata. Ho bisogno di spiegarti di persona, però”
Che fosse importante l'avevo capito. Chiami e ti fai viva solo in caso di morti, mutilazioni o scoppi di guerre, quindi la situazione dev'essere grave per forza, anche senza aggiungere le assurde farneticazioni di Rose”
Perchè? Cos'ha detto?”
Mah, ad un certo punto ha esclamato che esci con una sorta di poco di buono che t'ha costretta a fingere un attacco di vomito, o forse ad ingurgitare una delle merendine marinare di zio per sembrare più credibile, non ricordo, così da poterti rapire facendoti passare dalla finestra del bagno”

Lily Luna trattiene un'imprecazione fra i denti, colpendosi la fronte con la mano sana, aperta.

Ha dato di matto, non c'è altra spiegazione. Comunque ti spiegherò dopo, ci vediamo per le otto e mezza?”
Tempo di finire qui, smontare e fare, in ordine cronologico, una doccia, fumare e poi colazione”
No, la colazione saltala, la facciamo assieme appena arrivi. Ah, già che sei a Londra passa da Starbucks e portami due caffè neri, due muffin ed un banana bread, grazie! Per te prendi pure ciò che vuoi!”
Grazie al cazzo, i soldi sono miei! Che succede? La cucina di Hogwarts improvvisamente ha smesso di rifornirti di cibo? E per chi è il secondo caffè?”
Non rompere le palle, non fare domande ed esegui. E, per favore, muoviti!”
Dillo al mio capo equipaggio, che nel pulire l'ambulanza ha la stessa lena di Ruf quando spiegava le guerre dei Troll. Ah! Aspetta forse s'è deciso, grazie a Larry che ha appena decretato d'essersi rotto i coglioni. Partiamo dal PS e torniamo alla sede. Ciao bestiolina, a dopo!”

Quando la chiamata si interrompe la stringa con le diciassette chiamate non risposte torna prepotente ad invadere lo schermo, ricordandole con dolorosa insistenza il modo brusco e poco ortodosso con il quale era stata costretta a lasciare Rose la sera prima, saltando fuori da una finestra a cui aveva scardinato le inferriate per andare a caccia di morti; un pungente senso di colpa le incrina le costole, spingendo pesantemente sul cuore fino a farla gemere silenziosamente, spingendola a provare un forte dispiacere per la cugina che – sicuramente – si sarà preoccupata a morte non vedendola tornare dopo i dieci minuti richiesti, arrivando magari a forzare la porta del bagno per trovarlo freddo, vuoto e pieno di neve.

Normale che abbia chiamato Albus, sbraitando assurdità.
L'avrei fatto anch'io al suo posto, forse.

Whatsapp le segnala una serie infinita di messaggi provenienti da diverse chat che lei ignora, passandovi sopra il dito per annullare la notifica dopo aver appurato che nessuno di essi è dei suoi genitori, segno che Rose non ha messo in pratica la minaccia urlata a pieni polmoni – preoccupata ed agitata – al telefono con Albus, convinta probabilmente dalla bugia inventata dal fratello per coprirla; gli deve la vita, pensa mordicchiandosi distrattamente il labbro mentre cancella – una ad una – le chiamate ricevute, senza curarsi del fatto che deve ancora una marea di spiegazioni ai tre maghi assiepati attorno al bancone che la scrutano indagatori e dubbiosi, in religioso silenzio.

Catetere vescicale?” domanda Piton dopo qualche – secondo? minuto? - con labbra pallide e sottili incurvate in una smorfia a metà fra lo schifato ed il divertito, studiando il modo in cui la strega si mordicchia la bocca con fare noncurante e meditabondo, continuando a far scorrere il dito sano sul touch screen; lei alza il viso dall'apparecchio restituendogli un'occhiata furba che la fa assomigliare ad uno di quei folletti maligni del libro su 'Fate ed altre creature del Piccolo Popolo' illustrato da Alan Lee, con quella punta d'oscurità a controbilanciare l'iride calda, piantata come una scheggia d'ossidiana nel castano,
Come avrete capito la persona con cui parlavo è mio fratello Albus Severus. Da qualche estate si dedica a fare volontariato e, ora che ha completato il corso come paramedico, è soccorritore a tutti gli effetti e presta servizio a Londra. La Londra babbana, ovviamente. A mio padre è preso un colpo quando Albus ha deciso di lasciare casa per andare a vivere da Larry, il suo autista, dichiarando che non ha alcun interesse nel divenire un impiegato del Ministero. Non è che non abbia ambizioni, anzi. Vorrebbe diventare medico d'emergenza, prendendo anche la specializzazione come guaritore, ma prima ha deciso di provare a vivere facendo di testa sua. Papà non sa che l'hanno assunto a pieno titolo, se lo scoprisse s'arrabbierebbe ancora di più”
Scelta davvero singolare per un mago, abbandonare il nostro mondo per vivere fra i babbani come fosse uno di loro. Così com'è curioso che tuo fratello sia in grado di comunicare con i serpenti. Se non ricordo male tuo padre aveva ereditato quest'abilità da Riddle, quando venne trasformato accidentalmente in un Horcrux. Come può aver trasmesso quest'abilità a figlio se non è un dono di sangue?” bofonchia Aberforth rivolgendole un occhiata seria e penetrante alla giovane Potter, la quale gonfia le guance e sospira scuotendo la testa, incapace di dare una risposta poiché non la conosce; sa solo che Al è in grado di parlare con i serpenti da sempre, avrà avuto forse quattro anni quando, nel giardino selvaggio e tempestato d'inutili cianfrusaglie babbane della Tana, mentre lei giocava con alcune macchinine su una coperta a scacchi stesa sotto l'alta quercia ed i genitori erano in casa, ad aiutare nonna Molly con il pranzo, aveva iniziato a conversare con un colubro di passaggio.
In famiglia nessuno sa che Al è un rettilofono. Non so perché, ma abbiamo sempre avuto il sentore che fosse meglio non rivelarlo” aggiunge pacatamente, abbassando gli occhi castani nuovamente sul display mentre ripensa a quando, sempre da bambini, avevano giurato stringendosi il mignolino di essere l'uno il custode dei segreti dell'altra e che non li avrebbero mai rivelati in casa, né – soprattutto – a James il quale non ha mai perso occasione per punzecchiarli o torturarli per le loro stranezze; la storia del basilisco morto nella Camera dei Segreti, seguita dai sogni in cui Harry vedeva con gli occhi di Nagini sono bastati ad istruirli su cosa pensino i loro genitori di chi possiede la capacità d'interagire con i serpenti e a nulla serve ricordare che loro padre, da bambino, aveva liberato un Boa dallo zoo, poiché era successo prima che scoprisse d'essere un mago e l'oscuro legame che legava Voldemort agli ofidi.
Severus l'osserva attento e, per un'istante, nelle parole della giovane gli sembra di rivedere il sé stesso bambino, costretto a crescere in una famiglia ove il padre –
violento, poco di buono ed alcolizzato – non sopportava la magia né chiunque la praticasse, costringendo lui e la madre a fare tutto in segreto quando non era in casa; tutto ciò che aveva imparato prima di poter finalmente raggiungere Hogwarts l'aveva letto di nascosto nei libri che la madre conservava, abilmente trasfigurati in tomi di cucina babbana, mentre la mattina, appena Tobias usciva per recarsi in fabbrica, si dedicavano alla preparazione e allo studio delle pozioni, allo studio teorico degli incantesimi e alla lettura delle carte astronomiche.
Non avrebbe mai immaginato che due dei tre figli di Potter fossero stati costretti allo stesso destino, per un'ottusità ben diversa da quella mostrata dal suo abominevole padre, ma altrettanto radicata come può esserlo solo un'idea nata dal pregiudizio e dall'ignoranza; scottato dalle Arti Oscure il Bambino Sopravvissuto le ha abolite dal suo mondo d'adulto, costringendo la famiglia a seguire il suo esempio senza permettere loro di capire il perché di questa sua scelta, mostrando quell'ottusità che gli aveva impedito di essere decente in Pozioni, durante gli anni di scuola e che somiglia molto alla presunzione tanto ostentata da James.
Quando Lily Luna alza gli occhi in una fugace ricognizione della stanza ed incontra i suoi, un piccolo sorriso si diffonde sulle labbra rosee ove il segno del taglio ancora spicca leggermente gonfio e le iridi castane paiono rilucere, quasi avesse colto il filo dei suoi pensieri e lo stesse confermando; si somigliano davvero più di quanto gli piaccia ammettere e sono complementari in quelle differenze che, spesso, li portano a discutere animatamente sottolineando con forza difetti e comportamenti idioti reciproci.

Sarai davvero la 'Mia disgrazia', Potter.
Tu, con quel sangue dannato ed il cognome ingombrante che porti.
Tu, con questa rosa d'identità celate che ti rende terribilmente interessante.
Affascinante come solo le cose 'complesse' possono essere.
Per Salazar, che tu fossi una normale sedicenne è chiedere troppo?

Siete davvero straordinari, tutti e due” afferma Silente dopo diversi minuti di silenzio, osservando la ragazza con occhi polvere e cielo animati da una luce gioiosa, calda, che manifesta tutta la sua piena solidarietà verso i particolari talenti sviluppati dai figli di Harry poiché, nonostante i più possano considerarli malvagi, sono abilità che fanno parte del loro essere e li hanno aiutati a crescere, formando le persone che stanno divenendo; Aberforth sbuffa contrito, gettando lo straccio con malagrazia sul ripiano alle sue spalle per afferrare una cassa da sotto il bancone, sbattendola con forza sulla superficie in legno così da far tintinnare le numerose bottiglie in essa contenute, iniziando ad ordinarle per colmare i vuoti sulle mensole.
Il Ministero avrà un'opinione ben diversa dalla tua, quando li scoprirà. Perché puoi continuare a giocare alla 'cacciatrice di zombie' quanto vuoi, ragazzina, illudendoti che ciò rimanga un segreto. Ma prima o poi tutto il Mondo Magico saprà, ed allora non ti basterà il coraggio per sopravvivere a ciò che ti pioverà addosso”
Via, Aberforth! Non sarà sola e, in ogni caso, Lily Luna è una ragazza eccezionale” ribatte il fantasma prendendo le difese della giovane prima che lei possa ribattere, colpita dalle fredde e veritiere parole di quell'uomo burbero che somiglia al vecchio e bonario ex preside di Hogwarts solo nell'aspetto, il quale non sembra avere alcuna simpatia per lei o per il corredo di creature disagiate che si trascina appresso – Piton e Nagini, poi lo stesso Albus – probabilmente considerando 'cattivo' tutto ciò che è nato dalla magia oscura.

Chissà perché questo odio.
Sembra una cosa molto più radicata della semplice, ottusa, scelta di seguire il 'bene'.
Sembrano sentimenti legati a fatti vissuti realmente, fatti sinistri, tragici.
A quanto pare anche lui ha diversi, sordidi, segreti.

Ricorda, Lily: sono le nostre azioni a definire chi siamo. Il fatto che tu sappia resuscitare ed interagire con i morti non fa di te una cattiva persona o una 'strega oscura', finché userai quest'abilità per fare del bene non dovrai averne timore” le sussurra dolcemente il vecchio ex preside poggiandole una mano incorporea, un refolo di freddo vento invernale, sulla spalla fasciata dall'abito blu zaffiro; lei volta il capo e gli sorride grata, prima che la voce bassa e cavernosa di Aberforth la richiami nuovamente.
Dimmi, figlia di Harry...”
Lily Luna, mi chiamo Lily Luna”
Certo, certo...quella bacchetta che possiedi, l'hai comprata a Diagon Alley?” domanda l'uomo appoggiandosi contro la cassa oramai semivuota, studiandola con quegli occhi foschi che paiono una tempesta invernale, richiamando l'attenzione di Severus ed Albus su quell'argomento che avevano toccato diversi minuti addietro, quando lei ancora dormiva, dando voce alle ultime domande sul suo conto che meritano – bramano - di ricevere risposta; otto paia d'occhi accarezzano fugacemente il legno scuro e ritorto, ancora appoggiato sulla pila di vestiti lavati e puliti, mentre lei annuisce e replica tranquilla.
Sì, da Olivander. Il vecchio non c'è più, ora il negozio è gestito dai pronipoti. Quando mi sono recata lì con mia madre, ad undici anni, per acquistarne una mi ha servita un ragazza alto ed allampanato con una selva di capelli ricci, castani. Ha un cognome diverso da quello del bisnonno ma è ugualmente competente, anche se ricordo che ci ha messo un po' prima di farmi provare questa. Non andava bene nessun'altra”
La puoi descrivere?”
Ventotto centimetri, noce nero. Nucleo di...” e poi tace improvvisamente, intuendo finalmente il perché di quella domanda apparentemente così innocente e scissa dal discorso portato avanti sino a poc'anzi, la quale le aveva fatto sperare che l'interrogatorio – esame – fosse finito; lo sguardo fermo color nocciola torna nuovamente ad incontrare il buio ossidiana sul volto di Piton,il quale muove il capo in un cenno impercettibile per esortarla a continuare la risposta, sussurrandole mentalmente di non avere alcuna paura, per poi scivolare sul fantasma al suo fianco sinistro, il quale ha ancora la mano poggiata sulla sua spalla in un gesto – ora – protettivo.

Che cosa sei tu, davvero?
Questo.

Nucleo, crine di Thestral” esala decisa, piantando lo sguardo in quello dell'anziano mago con una punta di sfida ad illuminarne l'iride macchiata di buio; Aberforth storce le labbra in un ghigno sinistro, privo d'enfasi, mentre scuote la testa con vigore riprendendo a sistemare il locale, voltando le spalle alla ragazza apparentemente non più interessato alla conversazione, come se la risposta data bastasse a dissipare gli ultimi dubbi, catalogandola come nella sua testa come una creatura perduta e pericolosa, dalla quale bisogna tenersi lontani e che trascinerà nella sua spirale di follia e morti tutti coloro che si dimostreranno abbastanza incauti da starle troppo vicini.

Non che abbia importanza, mio fratello e l'altro sono già morti.

Sai che l'unica altra bacchetta contenente un crine di Thestral è la Bacchetta di Sambuco? La famosa bacchetta fabbricata dalla Morte per essere donata al tuo antenato, Antioch Peverell e che ora, dopo aver seguito vie traverse ed oscure trame, appartiene a tuo padre” afferma Silente flettendo le dita evanescenti nel tentativo di stringerle la spalla, causandole un brivido freddo che si irradia sulla pelle scoperta e sotto al vestito, lungo la spina dorsale fasciata dal corpetto blu ornato d'ori e piccole gemme.
No, non lo sapevo. Lui non ne parla mai”
Si dice che bacchette con questo nucleo siano destinate a maghi che non temono la morte. Mi sorprende che un uomo sia stato in grado di fabbricarne una, dato che per sua natura il crine di Thestral è un elemento instabile, che difficilmente si lega ad un componente 'vivo' quale il legno”
Anche il commesso di Olivander era apparso abbastanza sorpreso. Secondo lui all'interno non vi è un vero crine di Thestral, ma un semplice crine d'unicorno colorato. Aveva raccontato a mia madre che questa bacchetta faceva parte di una collezione 'storica' messa assieme dal vecchio bisnonno, che comprendeva più d'un centinaio di pezzi particolari, unici o appartenuti a stregoni famosi, potenti. Erano stati costretti a metterli tutti in vendita a causa degli enormi debiti contratti per tornare in Inghilterra, rilevare l'attività e rimodernarla. Diceva d'aver provato più volte a vedere questo legno, ma non vi era mai riuscito proprio perché tutti la consideravano difettosa visto che non produceva alcun incantesimo. In poche parole non ha mai funzionato con nessun altro mago o strega che non fossi io”
Interessante” mormora pensoso il vecchio preside, togliendo la mano dalla spalla della ragazza per passare le dita nella lunga e folta barba argentea, lanciando una fugace occhiata a Severus che, immobile con le braccia conserte, inclina appena il capo in un cenno d'intesa; la Morte aveva fabbricato una bacchetta per Antioch, il fratello maggiore che secondo la fiaba di Beda aveva chiesto 'il potere', ma è possibile che all'interno della famiglia Peverell ne fossero state tramandate altre che, probabilmente, facevano parte di quei 'doni' portati in Inghilterra dalla Grecia a seguito della loro fuga.
E la tua bacchetta a chi apparteneva?”
Boh, non lo sapeva. Mamma gliel'ha chiesto, ma lui diceva che quella era una delle poche bacchette di cui il bisnonno non aveva redatto un fascicolo completo. Per questo pensava che non avesse alcun valore e non s'è fatto problemi a venderla ad una ragazzina undicenne pronta per Hogwarts, chiedendo poco” replica Lily Luna scrollando le spalle con noncuranza, senza considerare l'idea che quel pezzo di legno ritorto e scuro, simile ad una clavicola, possa essere imparentato con la stecca posseduta dal padre, tanto è sgraziato - primitivo- e rozzo, così diverso dall'elegante forma impreziosita di tondi rigonfiamenti intarsiati della bacchetta di Sambuco, sebbene i suoi 'compagni' – viste le espressioni assorte – paiono pensarla diversamente; quando l'aveva stretta in pugno la prima volta ricorda d'aver provato una sensazione strana, un freddo profondo che le era penetrato fra ossa e carne come gli artigli d'una fiera feroce, che s'era trasformato subito in un fuoco potente – violento – scoppiato con forza all'interno del petto come la magia che le permette di risvegliare i morti, ma non crede che le due cose siano connesse.
Ginny Weasley l'aveva tranquillizzata subito, spiegandole che quelle erano sensazioni provate da chiunque si trovasse a stringere in mano la bacchetta giusta per la prima volta, che non vi era nulla di anomalo e la sé undicenne ci aveva creduto, scacciando l'inquietudine per restituire alla madre un sorriso gioioso, senza sapere cosa avrebbe scoperto su di sé in futuro.

Io sono anomala.
E forse Albus e Piton non hanno poi così torto nel considerare quest'ipotesi.

Pensa gettando un'occhiata alla bacchetta, accarezzando distrattamente la testa di Nagini.
Potter, hai mai visto un Thestral?” La voce bassa di Severus la fa sobbalzare, strappandola a ricordi ed elucubrazioni per riportarla all'interno della modesta sala del pub, arredata in modo sin troppo spartano e 'vecchio', illuminata da una calda luce aurea che pare l'unico elemento vagamente confortante e pulito dell'ambiente nel quale due uomini, più un fantasma ed un serpente enorme, la osservano immobili, attendendo d'eviscerare l'ennesimo segreto legato alla sua persona; si concede un lungo sospiro cercando di stemperare l'ansia che, pian piano, ha preso ad ingrossarsi nel petto all'idea di mostrare quella sé che ha sempre ben celato e protetto dietro una maschera di bugie, finte e dorate – comuni – identità in cui è solo la figlia modello di Harry Potter, con l'unico difetto d'esser solo un po' taciturna e poco interessata al prossimo, nascondendo verità assai più oscure e tetre, come vedere gli animali dell'Averno pur non avendo mai visto morire nessuno.
Sì, da piccola. Mamma e papà ci avevano portato in visita ad Hagrid, qui a scuola. Li ho visti vagare per la foreste e volare sopra le cime degli alberi. Quando ne ho additato uno chiamandolo pipistrello James ha riso, dicendomi di smetterla di dire bugie. Al invece si è incupito e mi ha stretto il mignolo, ricordandomi la promessa. Forse aveva già capito più cose di me di quante ne avessi comprese io stessa” replica amaramente, distendendo poi le labbra in un sorriso privo di calore prima d'incontrare lo sguardo fermo, profondo di Severus, il quale ricambia la smorfia asserendo che, se davvero suo fratello maggiore ha ereditato lo spirito del nonno oltre al nome, non c'è da stupirsi che sia nato e cresciuto idiota con la sensibilità d'una lastra di granito sull'alluce, dalla testa di legno ripiena di segatura fina.
Lei ride, annuendo.

E chi mai avresti visto morire, così giovane?” s'intromette Aberforth, lanciandole un'occhiata torva mentre continua a svolgere i mestieri mattutini.
Nessuno. E' questa la cosa strana. Come Albus, che sa parlare il perseltongue da quando era piccolo senza che nessuno gliel'abbia insegnato, anch'io ho la mia particolarità. Vedo i Thestral da sempre, senza essere mai entrata direttamente in contatto con la morte”
E non ti sei mai domandata perché?” chiede Piton inarcando un sopracciglio scuro, studiandola con l'espressione subdola solitamente riservata ai suoi allievi peggiori poco prima di strigliarli con cattiveria, sottolineandone la stupidità ed il poco acume mostrato nel non porsi domande, nell'accettare quanto gli veniva detto senza indagare; lei tentenna, incerta su come argomentare una risposta che non la faccia apparire come incurante e menefreghista, pensando che l'unico motivo per cui non avesse mai indagato sulla strana capacità di vedere quei curiosi cavalli neri con le ali da drago fosse unicamente perché, al tempo, non le pareva una cosa così cruciale.
Proviene da una famiglia di persone che hanno combattuto e visto morire amici, fratelli e conoscenti quindi il fatto che i Thestral siano apparsi in quella fase della sua vita ove è tutto dovrebbe essere zuccheroso, roseo e privo di brutture quali la perdita ed il dolore ad essa associata, non l'ha mai impensierita più del dovuto semplicemente perché non ci si è mai soffermata più d'un istante; Al parlava con i serpenti, lei vedeva cavalli dai più ritenuti forieri di sventura ed entrambi mantenevano questi segreti dietro labbra ben cucite.

Ero troppo piccola per pormi domande così profonde, quando li vidi la prima volta. Poi smisi perché erano diventati una presenza costante, normale. E non ho mai parlato di questa peculiarità ai miei genitori perché sentivo che sarebbe stato sbagliato. Che non avrebbero capito e si sarebbero preoccupati” replica Lily Luna dopo diversi minuti di silenzio, calibrando bene le parole affinché non vi possano essere ulteriori commenti acidi o prese in giro, dato che lei per prima si sente terribilmente idiota per non aver indagato più a fondo su questa sua particolarità quando i tempi non erano ancora sospetti.
E' la bacchetta a scegliere il mago, miss Potter” sbotta Aberfort cercando d'imitare la cadenza ed il tono allegro del vecchio Olivander senza però riuscirvi, dato il timbro assai diverso e l'astio con cui ha caricato ogni sillaba, quasi a rimarcare nuovamente quanto non approvi la sua condizione di – negromante – risvegliante di cadaveri, reputando tal potere troppo oscuro e pericoloso per essere gestito da una ragazzina di soli sedici anni; ai suoi tempi a quell'età si era già adulti e le cose funzionavano diversamente, ma nel mondo d'oggi così frenetico e caotico, miracolosamente uscito da una pandemia devastante che aveva danneggiato di riflesso anche l'intero Mondo Magico inglese, lei è poco più che una bimba.
Aberforth ha ragione, per quanto non condivida il suo sdegno” aggiunge Piton monocorde, studiandola attentamente con quegli occhi scuri ed immobili che paiono assorbire e scindere tutta la luce presente nella stanza, per poi gettare un'occhiata rapida e truce al vecchio barista.
Probabilmente il fatto che ti sia stata destinata una bacchetta con crine di Thestral come nucleo è stato un primo segno del tuo legame con i morti. Forse, se non avessi ignorato questo segnale, avresti potuto comprendere prima d'avere capacità negromantiche”
O forse no, considerando che nessuno in famiglia s'è mai arrischiato ad approfondire la storia dei Peverell, scoprendo così l'oscuro dono di sangue tramandato ai discendenti Potter a seguito del matrimonio fra Iolanthe e Hardwin. Quando hanno dovuto eviscerare la fiaba di Beda, durante la seconda guerra magica, non hanno certo pensato ad andare più in là di quanto fosse scritto dato che il loro intento era capire quali fossero i 'Doni della Morte' e dove poterli trovare. Inoltre sono convinta che se le mie 'doti negromantiche' fossero saltate fuori prima ed in un contesto diverso, ora sarei ad Azkaban a far compagnia al marito pazzo di Bellatrix” la strega aggiunge l'ultima parte abbassando lo sguardo improvvisamente divenuto fosco, espirando lentamente per scacciare dal petto quella morsa costrittiva e fredda che l'opprime, rendendole difficoltoso il respiro; intrecciare i mignoli promettendo il silenzio era stata la salvezza dei due 'piccoli' di casa Potter fin dall'infanzia, quando avevano cominciato a supporre di essere un po' diversi dai componenti della sfavillante famiglia in cui erano nati e da James, il fratello 'perfettamente' normale e canonico.
Per quanto si sia sempre dimostrato una testa di legno oltre ogni previsione, non credo che tuo padre ti avrebbe rinchiuso ad Azkaban se avesse saputo cosa sei. E' idiota, ma non crudele” replica freddamente Severus, strappando alla ragazza un sorriso senz'enfasi; sono passati venticinque ani dall'ultima volta in cui ha avuto modo di vedere il Ragazzo Sopravvissuto, ma non ha dubbi sul fatto che sia diventato per i suoi figli un padre esemplare e giusto, ben diverso da quella figura da incubo che aveva avuto lui come genitore, il quale – ne è sicuro – se fosse stato a conoscenza dell'esistenza d'una prigione per maghi, avrebbe davvero fatto di tutto per rinchiudervi lui e sua madre.

Buongiorno cari!” la discussione viene interrotta dall'arrivo di Sibilla Cooman, che appare dalla porta del pianerottolo vestita con un lungo caftano viola ornato d'arabeschi bianchi, trattenuto in vita da una fascia in cuoio chiaro; al collo e ai polsi tintinnano una serie di braccialetti in oro e pietre grezze, dai colori abbinati con l'abito mentre i capelli cespugliosi, grigi, sono stati raccolti e domati in una lunga treccia semplice che le esalta il viso magro e spigoloso, sul quale spiccano i grossi e tondi occhiali da vista.
Stavo finendo di prepararmi quando ho sentito qualcuno lanciare sassi contro la finestra e così ho aperto per guardare fuori, convinta di trovare quell'ubriacone di Walkins, già pronto per il giro di whisky mattutino. Invece avrei dovuto dare retta al sogno premonitore, il quale mi ha ben consigliata ed avvisata sulle nefaste presenze che avrei dovuto tollerare già di prima mattina...” ciarla acuendo il tono di voce per conferire quella – finta – sacralità che tali rivelazioni meritano, osservando con uno strano sguardo di sfida la giovane strega dai capelli fulvi che l'osserva stupita ed incuriosita, con le sopracciglia levate in espressione dubbiosa e le labbra incurvate in un mezzo sorriso.
Taglia corto, donna. Non ci interessano le tue farneticazioni” la rimprovera Aberforth zittendola, scoccandole un'occhiata truce che la strega ricambia con uno sbuffo contrito, alzando le spalle magre in un tintinnio d'ori e gemme per declamare con veemenza che la sua ottusità non giova certo all'occhio interiore, profondamente insultato da quella palese mancanza di fede.
Oh, va bene! C'è fuori quell'orribile centauro, cara. Dice di voler parlare con te”
Eh? Chi?” domanda Lily Luna sbigottita, richiamando alla memoria l'incontro con i centauri che abitano la Foresta Proibita avvenuto un mese addietro, quando avevano portato un Vincent Tiger carbonizzato ed urlante a ridosso delle mura della scuola per chiedere informazioni alla preside su quell'oscura creatura; fra i quattro, quello ad essersi comportato in modo più 'orribile' era stato sicuramente Leonte, il grosso ibrido dal corpo equino nero come l'ala d'un corvo e dalla pelle ambrata, il quale non aveva perso occasione per schernirla e tentare di ferirla.
L'idea di rivederlo non le piace, sicura che la sua presenza ad Hogsmeade ha qualcosa a che fare con la caccia della notte precedente, dato che i centauri non amano gli insediamenti umani e non vi entrano se non costretti, quindi qualunque cosa abbia da dirle non sarà certo allegra; scocca un'occhiata a Piton mentre Sibilla s'avvicina per porgerle i suoi anfibi così da non farla uscire scalza e l'aiuta ad infilarli, stando ben attenta a non comprimerle troppo il piede fasciato, senza però abbandonare quel cipiglio di sfida assente dallo sguardo materno che le aveva rivolto la sera prima.

Strana davvero...

Quando esce l'aria fredda – frizzante - le sferza viso e pelle nuda, procurandole freddi brividi che percorrono il corpo minuto e dolorante mentre il respiro si tramuta in bianche nuvolette che s'involano pigre, opalescenti nella debole luce di quell'alba invernale nascente; le nubi sono sparite, dilaniate – mangiate - da quella magia oscura che non le è riuscita appieno ma s'è mostrata comunque utile e, sotto un limpido cielo d'un blu tendente al rosato trapuntato di stelle ed ornato da una luna piena, argentea, immobile nella via coperta di neve che conduce al pub, vi è un centauro snello e pallido con buona parte del busto e del volto coperte da spesso tessuto cicatriziale mal guarito.
Gli occhi d'un azzurro limpido la scrutano attenti, indagatori, registrando l'aspetto di lei con curioso interesse: vestita con quell'abito blu zaffiro impreziosito da un bustino d'ori e piccole gemme pare essersi drappeggiata sul corpo esile la volta notturna, ed il suo viso pallido, coronato da un aureola di rossi capelli scarmigliati
– sfuggiti alla treccia – sembra il volto della luna incoronato dal sole, durante l'eclissi; Severus Piton alle sue spalle invece né è l'ombra, la faccia oscura di quell'astro così ambiguo, mutevole, e nel vederlo le labbra del centauro s'incurvano in un sorriso spento, amaro, poiché finalmente comprende ciò che i quadri astrali e le stelle hanno cercato di fargli considerare da giorni: quei due sono irrimediabilmente legati – complementari e speculari – oltre ogni pronostico ed assurda decenza imposta dalla società dei maghi – uomini -, oltre la morte e per la vita.
E lei è già cambiata, iniziando a somigliare terribilmente alle aniche effigi di quella Perfsefone che è terra e sangue, morte oltre che rinascita.

Fiorenzo” mormora Lily Luna corrugando la fronte, osservando il viso glabro e pallido del centauro con evidente stupore, poiché s'era aspettata di scorgere tutt'altra creatura.
Nekyomanteia” la saluta lui inclinando appena il capo in un gesto formale, lanciandole poi senza alcun preavviso o spiegazione un piccolo pezzo d'argento stondato che s'invola nell'aria descrivendo un arco, prima che lei si sporga in avanti per afferrarlo maldestramente con la mano libera da fasciature, fra la pelle e la bacchetta; ancor più confusa la ragazza osserva l'oggetto nel palmo, un'antica moneta in ferro grezzamente lavorata, con una testa di donna sbalzata sul verso; gli occhi castani, inquieti e dubbiosi, della strega si posano nuovamente sul volto sfigurato di Fiorenzo che le sorride dolcemente, prima di voltarsi verso la parte opposta della strada per tornare nuovamente al trotto verso la foresta.
Ha fatto ciò che doveva, visto ciò che c'era da vedere.

Aspetta!” lo ferma lei correndo nella neve, inzuppando così l'orlo sporco di sangue dell'abito che diviene pesante e scuro, quasi nero.
Perché la moneta?” domanda levando la mano dal palmo aperto, ove l'impugnatura della bacchetta tocca il metallo antico, lievemente ossidato; lui volta appena il viso e scuote il capo come a lasciar intendere che questa è una domanda a cui non può rispondere e che, se vorrà, dovrà cercare da sé ciò che desidera sapere ma poi, con gentilezza ed in tono pacato, spiega: “I figli di Grecia possono abbandonare la terra natia ed andare lontano, ma mai dimenticano le loro origini, né di aiutare i viaggiatori fratelli che, come un tempo lo furono loro, si trovano esuli e smarriti in nazioni straniere. I miei fratelli e sorelle non sono d'accordo, ma in qualità di Sofòs capo della mia tribù non posso ignorare gli antichi rituali, né negare aiuto ad una mia connazionale. Quella è per te, per il tuo viaggio. Quando avrai bisogno d'aiuto verrai riconosciuta per ciò che sei”
Ma io non sono greca” obbietta la ragazza stringendo legno e ferro nella mano.
Ne sei sicura?” domanda il centauro prima di voltare nuovamente il capo, regalandole un'occhiata penetrante che le morde le viscere con forza, facendo vacillare le poche certezze sulle sue origini rimaste ben chiare; il fatto d'avere un antenato greco non la rende certo appartenente a questo popolo, per di più sono passati secoli da quando Ignotus Peverell è giunto in Inghilterra ed ha mischiato il suo sangue a quello dei nativi, celando le proprie origini dietro una falsa identità e dimenticandosi della sua terra d'origine, quindi dubita che – se mai avrà bisogno d'aiuto – qualcuno la potrà riconoscere come cittadina greca, però qualcosa nello sguardo di Fiorenzo, unito ad un presentimento che avverte labile e fosco come il tocco d'un fantasma, le suggeriscono tutt'altro.

Ti ha dato una Dracma” mormora Severus assorto, una volta rientrati all'interno del pub.
Lei gli lancia un'occhiata stranita, aprendo il palmo per poter studiare quella strana moneta dai bordi stondati rozzamente sulla quale spicca la testa d'una donna di profilo, con lunghi capelli raccolti in un acconciatura classica; la gira poi con la punta delle dita fasciate, rivelando quella che pare una civetta stilizzata, con grandi occhi tondi e testa più voluminosa del normale, incorniciata da un ramo – d'ulivo? - e da tre lettere impilate: A O E; le dita lunghe e pallide del pozionista le sfiorano la mano mentre recupera fra indice e medio l'oggetto, studiandolo con attenzione prima di sogghignare divertito.

Quindi?” domanda la strega, reprimendo il piacevole brivido caldo causato dall'inavvertito tocco dell'uomo.
L'obolo a Caronte, Potter”
Ma prima che lei possa ribattere la squillante voce di Sibilla la zittisce, stupendola con una domanda che la lascia basita per diversi istanti e le permette finalmente di capire da dove nasce quella scintilla di sfida presente negli occhi della donna, la quale anche ora la studia con solenne interesse, quasi si aspettasse di vederla capitolare e sbugiardarsi, rivelando a tutti i presenti ciò che realmente è.

Dimmi, cara...il centauro ti ha forse mostrato il corretto modo di divinare il futuro? Silente dice che sei un oracolo ma io sono restia a credergli, quindi ci tengo a sfatare quest'assurda convinzione e ti chiedo: Cosa provi quando entri in contatto con l'occhio interiore e questo ti rivela il futuro?”

Lily Luna vorrebbe spiegarle che lei non è propriamente 'un oracolo', bensì – forse – una Nekyomanteia, una sibilla che utilizza le anime dei defunti come metodo di divinazione come altre, invece, si affidano alle premonizioni o alla lettura delle carte, ma tace, colpita nell'orgoglio dal modo passivo-aggressivo in cui la vecchia strega ha posto la domanda e, lanciando un'occhiata mortalmente seria a Piton e Silente, intimando loro di non intervenire nella discussione, inspira lentamente e parla con lo stesso tono altero e solenne utilizzato per comunicare con i risvegliati, con occhi castani ardenti come soli gemelli:

Io sono Lily Luna, ed al contempo sono 'Tutto'.
Io sono me stessa, ed al contempo sono l'altro.
E quando entro in contatto con i morti è come
vedere il mondo in un granello di sabbia,
ed il cielo in un fiore selvatico.
E' come tenere l'infinito nel cavo d'una mano,
e l'eternità in un'ora” (II)



Glossario:

I) Sofòs (dal greco): letteralmente 'Saggio'; nella società dei centauri così è chiamato il capo tribù.
II) William Blake, “Canti dell'innocenza e dell'esperienza”


NDA: A voi questo dodicesimo capitolo, seconda parte del precedente “Addomesticare le bestie feroci” che ho dovuto pubblicare in due giri data la lunghezza decisamente folle.
E' lungo ugualmente, ma spero che così possa risultare più leggibile e meno 'mattone'.
Altri importanti dettagli vengono rivelati, fra i quali l'origine e la composizione della bacchetta di Lily Luna, la quale rivela molto della sua proprietaria; ho scelto come pianta il noce perché nella tradizione italiana è spesso associato ai Sabba, essendo la pianta attorno alla quale danzano le streghe invocando il diavolo (Famoso è il “Noce di Benevento”, vicino al fiume Sabatus).
Per quanto riguarda invece la bacchetta di Severus, ho utilizzato le info reperite su Potterpedia, rendendomi poi conto che lui e Lily hanno legni quasi speculari (senza manco farlo apposta).

Obolo:

Fiorenzo dona a Lily Luna un'altica dracma, che è più di quanto solitamente veniva offerto come obolo al nocchiero dell'Averno, Caronte. La moneta è solo una perchè, nella tradizione funeraria greca, essa veniva posta nella bocca del defunto affiché la consegnasse al traghettatore una volta giunto nei pressi dell'Acheronte. E' più tarda (romana) la tradizione di porre due monete sugli occhi.

About Albus Severus Potter:

Qui viene nominato, anche se non appare (non ancora) il secondogenito di Harry Potter.
Siccome questa storia non tiene conto de: 'La maledizione dell'Erede' lui sarà un po' diverso da come descritto dalla Rowling o da come appare in molte fanfiction: da bambino è stato timido e profondamente insicuro, cambiando un po' e maturando quando si trova ad essere smistato in Serpeverde, ad Hogwarts.
Molti storceranno il naso per la scelta 'di vita' intrapresa subito dopo la fine della scuola, ovvero l'abbandonare momentaneamente il Mondo Magico per dedicarsi ad un'attività insolita quale quella di soccorrere le persone; i motivi per cui compie questa scelta saranno spiegati nel prossimo capitolo, ove apparirà in modo concreto, per ora mi limito a dire che ho voluto renderlo indipendente e astuto, un ragazzo ambizioso che però vuol vivere come lui ritiene giusto, senza farsi mettere i piedi in testa da fratelli ingombranti (James) o famiglia con enormi aspettative.
Non è malvagio, né stupido, né troppo buono. Semplicemente è lui e prova a crearsi un posto nel mondo.
Inutile specificare che lui e Lily sono davvero molto legati.

Ringrazio tutti coloro che sono giunti fin qui, che hanno aggiunto questa storia alle preferiteseguitericordate e chi ha trovato un briciolo di tempo per recensire e lasciarmi un parere.
Grazie davvero!



Alla prossima!



_Morgan





  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Morgan