Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Lita_85    17/06/2022    2 recensioni
SEQUEL DI "OGNI PARTE DI TE"
Dario e Anita, ormai felicemente fidanzati, vivono il loro amore come in una favola. Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando il passato di entrambi si ripresenta stravolgendo il presente, proprio durante i preparativi per il loro matrimonio. Gli equivoci divertenti e i malintesi dettati dalla gelosia saranno all'ordine del giorno, e metteranno a dura prova i futuri sposi. Riusciranno Dario e Anita a lasciarsi tutto alle spalle e arrivare indenni alla tanto attesa data delle nozze?
* Opera registrata su Patamù*
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
« Siete due bastardi! Il caso è chiuso! », affermò Saverio facendosi cadere sulla sedia dietro di lui. 

La sua espressione delusa la diceva lunga su come il discorso vacanza alle Canarie, lo avesse colpito. 

Dopo aver prenotato immediatamente la vacanza e, informato Vanda di avvisare i pazienti e di tenere il segreto con le nostre rispettive donne, c'era da sistemare la questione più importante: Saverio. 
E quale posto migliore se non il suo bar preferito prima di andare al lavoro il giorno seguente? 

« Sa, lo facciamo per una buona causa. Altrimenti non avrem- »

« Cosa? Non sareste partiti senza di me? Questa è davvero divertente! E poi, mi meraviglio di te, santo a convenienza! », disse rivolgendosi a Mirko che aveva in tutti i modi di evitato il suo sguardo.

« Lo sai che sono influenzabile! », rispose Mirko nascondendosi colpevole dietro la gazzetta dello sport.

« Tu, influenzabile?! Ma fammi il piacere! »

« Ok, ok, è colpa mia! Se vuoi prendertela con qualcuno, prenditela con me! », affermai poggiando entrambe le mani sul torace.

« Oh caro dottore, c'è ne anche per te, traditore! Lo sai bene che Ginevra non può viaggiare! Sai bene che vomita la qualsiasi e che non può affrontare un viaggio del genere! È così che mi ripaghi dopo essermi sorbito il corso prematrimoniale e le tue litigate con Anita?! » 

« Ok, questo è un colpo basso… e comunque ti ho ringraziato! »

« Sì, partendo per le Canarie! »

« Ti prometto che faremo un viaggio tutti insieme questa estate! Per allora Ginevra avrà partorito e potremo goderci qualche posto nelle vicinanze, tipo Riccione! »

« Ma intanto voi partite senza di me, bastardi! »

« Sa… », dissi comprensivo avvicinandomi a lui. « Lo so che ti sembra una pugnalata alle spalle, ma io ho bisogno di vivermi la mia ragazza in completa tranquillità e Mirko ha bisogno di ritrovare l'intimità persa con la sua adorabile consorte.», dissi sogghignando guardando verso Mirko.

« Ancora problemi con la tabella di marcia? », chiese Saverio rivolgendosi a Mirko.

« Cosa?! Tu ne eri a conoscenza?! »

« Già, è una cosa talmente deprimente che l'avevo rimossa. »

« No, adesso mi spieghi! Da quando lo sai?! », continuai incredulo. Da quando c'erano questi tipi di segreti tra di noi? 

« Da quando una sera che ci trovavamo a casa sua per bere qualcosa, Claudia ha  lasciati t la schermata del pc aperta… e Tadan! 

« Mirko?! », esclamai guardando verso il santo a convenienza. 

« Cosa vuoi da me?! L'ha scoperto per caso! E poi è una cosa mia e di Claudia! Un promemoria! »

« Ma promemoria de ché, se i giorni erano tempestati di asterischi e cuoricini! », affermò Saverio facendosi scappare una risata prima di bere il suo caffè.

« Cazzo, perché non gli hai fatto una foto! », esclamai ridendo anche io. 

« Eh, perché il qui presente santo, si è lanciato sul computer rompendosi quasi una rotula! », continuò Saverio cercando questa volta di camuffare la sua risata guardando verso di me.

« Siete due stronzi! », disse Mirko abbassando la gazzetta riponendola sul tavolo. 

« E dai! Si rideva! E poi devo essere io l'incazzato della situazione! Non ti azzardare a rubarmi la scena! »

« Oh no, caro avvocato! Non ti rubo un bel niente! Anzi, ti saluto! Adiós! », disse Mirko alzandosi e dileguandosi in fretta e furia. 

« Hai visto? Mi ha rubato la scena! », disse Saverio incrociando le mani tra di loro.

« È proprio per questo che partiamo. Siamo esauriti! », replicai alzandomi anch'io. 

« in effetti, non avevo mai visto Mirko così infervorato, sarà davvero sotto stress! »

« È davvero stanco. E anche io non gli rendo la vita facile. In verità a nessuno dei due… », replicai dandogli una pacca sulla spalla. 

Saverio sospirò spostando la sedia che aveva dietro di lui guardandomi strizzando le labbra tra di loro.

« Ok… avete la mia benedizione. Ma avete un conto in sospeso con me! »

« Ti adoro! », esclamai stringendolo e baciandolo tra i capelli. 

« Sì, ma lo faccio solo per i vostri baccelli! », ridacchiò Saverio portandosi una sigaretta sulle labbra. 

« E il mio baccello ringrazia! », dissi con una riverenza. 

In quel preciso momento mi sentii felice, ma altrettanto una merda. Alla fine, Saverio, si era comportato da persona adulta e, nonostante la sua sfuriata iniziale, aveva accettato la cosa benedicendo quel viaggio improvviso. Il Saverio di un anno prima, ci avrebbe bucato le gomme delle auto e avrebbe tenuto il muso per chissà quanto tempo. Era davvero cresciuto e io dovevo prendere esempio da lui. 


                               ***

« Hai preso tutto quello che c'era sulla scrivania?! », chiesi ad Edoardo in apprensione camminando a passo veloce lungo il corridoio che dava sull'ufficio di Andrew.

« Sì, ho preso tutto quello che mi hai chiesto di prendere. Non mi è sfuggito nulla, tranquilla. », rispose lui correndo al mio fianco con le cartelle tra le mani.

I miei tacchi facevano un gran rumore sul parquet attirando l'attenzione di tutti quelli che soggiornavano dentro gli uffici adiacenti. Il pensiero che tutti i dipendenti della sua agenzia sapessero che stavo andando nel suo ufficio per mostrargli finalmente l'abbozzo del lavoro svolto con Edoardo, mi metteva non poca agitazione.  

« Andrà bene. Vedrai che il progetto piacerà ad Andrew, anche senza le modifiche che ti avevo suggerito. »

« Ti prego, non ricominciare… »

« Non sto ricominciando, però se ogni tanto mi ascoltassi! »

« Ascoltarti? », dissi fermandomi nel bel mezzo del corridoio. « È da quando hai messo piede qui dentro che ti ascolto! Ascolto le tue idee idiote, ascolto le tue telefonate private come se fossi una voce fuori campo e ti sento ridacchiare con le stagiste quando invece devi portarmi gli schemi stampati! Per non parlare della tua ossessione per la tua sistemazione cromatica dei bozzetti! »

« Beh, potresti prendere esempio da queste mie "ossessioni"! », disse facendo quelle fastidiose virgolette con le dita delle mani. 

« Io non devo prendere esempio da nessuno! Soprattutto da te! Io sono così, e non cambierò certo per te! Prendere o lasciare! », alzai la voce che senza rendermene conto attirando l'attenzione di tutti. Compresa quella di Andrew che uscì subito dal suo ufficio con aria interrogativa.

Merda.

« Tutto bene? », chiese accigliando le sopracciglia. 

« Oh sì Andrew! Anita aveva ancora qualcosa da dirmi prima di esporti la nostra idea. Perché si tratta della nostra idea, giusto Anita? »

« No, cioè sì. La nostra idea… »

« Bene, allora non restate lì impalati! Sono molto curioso di vedere cosa hanno partorito le vostre superbe menti! »

Andrew, si spostò da davanti alla porta per lasciarci lo spazio necessario per entrare nella stanza insieme alle cartelle e al mega cartellone che avevamo portato precedentemente dentro la stanza.
Entrai cercando di sfoderare uno dei miei sorrisi migliori, mentre Edoardo piazzava tutto l'occorrente lateralmente allo schermo che proiettava la mega C del logo dell'azienda. 

« Quando vi sentite pronti, non esitate ad iniziare. », ci fece sapere Andrew mentre si sistemava sulla sua poltrona in pelle marrone.

« Si! », esclamai stridula mentre mi avvicinavo alla brocca dell'acqua. Avevo la salivazione azzerata e una paura matta di fare una delle mie davanti ad Edoardo. 

Diedi un sorso veloce al bicchiere d'acqua che avevo riempito e, voltandomi verso Andrew, presi in mano la penna luminosa cercando di indicare il pannello dietro di me colpendo invece Edoardo

Lui, che era sempre stato un attore da premio Oscar, ci diede un assaggio delle sue doti strizzando subito gli occhi, neanche l'avessi accecato veramente.

« Oh scusami, non volevo! », ci tenni a precisare con un sorriso beffardo tra le labbra. Non era stato intenzionale, ma provai un grande godimento.

Edoardo, subito dopo la mia frecciatina, si ricompose immediatamente prendendo anche lui i fogli in mano guardando verso la schermata. 

« Non è successo nulla, puoi iniziare carissima. », rispose Edoardo enfatizzando quel carissima. 

« Grazie collega. », dissi pronta, cercando di nascondere un sorriso compiaciuto. Era tutto nelle mie mani. « Al giorno d'oggi l'automobile è diventato un accessorio davvero indispensabile. Un accessorio essenziale, non solo per i comuni mortali, ma anche per la gente che vuole divertirsi e vuole spendere enormi cifre pur di guidare l'ultimo gioiellino dell'ingegneria moderna. Il mercato automobilistico, negli ultimi decenni, ha cercato di accontentare un po' tutti perdendosi un po' la qualità per la quantità.
Si stima, che in media, trascorriamo in auto quattro anni e un mese tra essere passeggeri e guidatori. Un bel po' di tempo, non credi anche tu Andrew? », chiesi sicura di me a quest'ultimo che prendeva dalle mie labbra. 

« In effetti. », appurò lui sorridendo compiaciuto.

« Quindi perché non coccolarsi con questo gioiellino? », chiesi retoricamente mostrando l'immagine dell'auto. « La campagna pubblicitaria verterà proprio su questo! Sul coccolarsi e concedersi questo sfizio in qualunque momento della giornata.», affermai pigiando il pulsante che diede il via alla presentazione grafica delle parti ingegneristiche. 

« Ovviamente, il tutto è stato possibile, grazie ad una ricerca di mercato sui migliori pezzi su piazza e le migliorie necessarie per rendere la macchina più silenziosa, ma anche più scattante avendo lo stesso una maggiore tenuta su strada. », prosegui Edoardo parlando da ingegnere convinto.

« Proprio per questo abbiamo pensato ad una pubblicità in cui si vedrà un uomo che entra e vive la sua vita da professionista in comodità dentro la sua auto, ma poi la sera né esce vestito di tutto punto mentre aspetta la sua donna prima di una serata importante. », dissi mettendo in risalto le parole chiavi insieme alle immagini studiate ad hoc con Edoardo. 

« Stupefacente! », esclamò Andrew alzandosi di scarto dalla sua scrivania. 

« E naturalmente, ci saranno anche i riferimenti all'ingegneria moderna tra un fotogramma e l'altro. », disse Edoardo come se si fosse sentito all'improvviso in pericolo.

« Non ho proprio parole! L'idea mi piace, mi piace davvero tantissimo! Complimenti ad entrambi! », esclamò Andrew avvicinandosi a noi felice come una Pasqua.

« Anche se… », disse Edoardo mettendosi le mani in tasca 

« Anche sé? », chiese Andrew guardandomi interrogativo

« Io per dare più emancipazione alla donna, avrei messo una bella modella al posto del professionista. »

« Eravamo d'accordo sul discorso ragazzo. », replicai incrociando le braccia al petto.

« Andiamo Anita, questo sono dettagli che potete risolvere benissimo tra di voi! », affermò Andrew cercando di sedare gli animi.« Ma sono sicuro che riuscirete a trovare un compromesso che metta d'accordo entrambi! »

« Si, certo. », risposi certissima che quella era solo una scusa per mettermi in difficoltà ancora una volta davanti ad Andrew.

« Bene! Ditemi quando sarete pronti per girare la pubblicità e stampare le locandine! », esclamò Andrew avviandosi verso la porta.

« Ok, ok… », risposi cercando di fare uscire quel sorriso di circostanza. 

« Sarà un vero piacere per noi. », ripose Edoardo sfoderando uno dei suoi falsissimi atteggiamenti da ragazzo per bene.

Andrew, compiaciuto da tutta quella ruffianata, si dileguò lanciandoci uno sguardo felice mentre apriva la porta del suo ufficio per farci uscire fuori. 
Strinsi tra le mie braccia i bozzetti e le cartelle che avevo recuperato, e allontanandomi velocemente, cercai ancora una volta lo sguardo di Edoardo.

« Una ragazza al posto di un ragazzo?! Credevo di essere stata chiara! », appurai guardandolo in cagnesco.

« Sì, ma sai, volevo constatare se l'idea sarebbe piaciuta almeno ad Andrew, e magari convincerlo! »

« Sei proprio uno stronzo! », affermai un'attimo prima di accorgermi che c'era qualcosa che mi aspettava nel mio ufficio.

Una mega composizione di rose bianche abbellita con piccole rose rosa padroneggiava al centro della mia scrivania, accompagnata da un vaso romano bianco perla. Mi avvicinai incredula e con il cuore che batteva a mille all'ora. 
Il suo profumo aveva inondato tutta la stanza facendomi sentire in un bosco incantato. 
Proseguii la mia esplorazione in cerca del biglietto, quando lo vidi finalmente al centro di esso. Era piccolo e rosa con dei piccoli cuoricini glitterati
Aprii la piccola busta con le mani tremanti leggendo senza esitare quello che c'era scritto.

Nessun regalo potrà mai eguagliare la tua bellezza ed esprimere a pieno l'amore che provo per te. 
Ti aspetto giù.

Sempre tuo, Dario.

Risi come una sciocca stringendo quel biglietto che profumava di lui sul petto. Ero al settimo cielo. 

« Wow, che bel bouquet! Si è proprio svenato il dottorino! », esclamò Edoardo ricordandomi della sua presenza ingombrante.

Desiderai tirargli quel bouquet addosso. Tirarglielo in testa di o a fargli perdere o sensi. Ma non lo feci. Uscii con calma e disinvoltura dalla stanza senza neanche considerarlo di striscio.

« E per la pubblicità come la mettiamo? », replicò lui al mio comportamento. Non me ne frega a niente di lui.

« Sai che ti dico? », gli domandai appoggiandomi per un attimo allo stipite della porta. « Fai quello che vuoi, non me ne frega un accidente! », finì regalandogli un sorriso di vittoria lasciandolo lì dov'era. 

Avevo ben altro a cui pensare. Avevo altro per cui essere felice ed essere grata. Adesso avevo il suo sorriso che mi guardava da lontano come fosse la prima volta. 

Avevo il suo amore, tutto il resto poteva aspettare. 


Note: Capitolo Ventitré. Buonasera a tutte/i e bentrovati ❤️ scusate l'ora, ma oggi è una di quelle giornate da dimenticare. Quindi ho fatto un po' tardi, e al dire il vero non sapevo neanche se sarei riuscita a finirlo. Posso solo dire che questo capitolo questa sera è qui grazie ad Ele030708❤️ ❤️ ti ringrazio di cuore ❤️ E ti voglio un bene infinito!  Ma torniamo al capitolo! Abbiamo visto come Mirko e Dario hanno detto la verità a Saverio. E devo dire che ha spiazzato anche me! Pensavo peggio! Per il resto, vi è piaciuto il lavoro che ha portato a termine Anita? E cosa ne pensate di Edoardo? Ricordiamo che c'è ancora la mammina da incontrare! Chissà quando si farà vedere! Nel prossimo capitolo vedremo la partenza delle nostre coppie e come avverrà il tutto! ❤️ Spero di riuscire a scrivere tutto bene! Grazie sempre a chi mi segue! ❤️E alla prossima ♥️
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lita_85