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Autore: Lita_85    30/06/2022    3 recensioni
SEQUEL DI "OGNI PARTE DI TE"
Dario e Anita, ormai felicemente fidanzati, vivono il loro amore come in una favola. Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando il passato di entrambi si ripresenta stravolgendo il presente, proprio durante i preparativi per il loro matrimonio. Gli equivoci divertenti e i malintesi dettati dalla gelosia saranno all'ordine del giorno, e metteranno a dura prova i futuri sposi. Riusciranno Dario e Anita a lasciarsi tutto alle spalle e arrivare indenni alla tanto attesa data delle nozze?
* Opera registrata su Patamù*
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Durante tutta la notte, non avevo fatto altro che pianificare nel minimo dettaglio, il suo risveglio e le parole che avrei usato per darle la notizia dell'imminente partenza. Immaginavo già la sua espressione felice e i suoi occhi che si accendevano stupiti. Amavo vedere quel bagliore nei suoi occhi, amavo vederla emozionarsi e diventare quasi una bambina anche per le piccole cose. 

Amavo tutto di lei. 

Mi avvicinai leggero al suo collo da dietro e, lasciandoci tanti piccoli baci, aspettai pazientemente che che si svegliasse sotto quella cascata di attenzioni intenzionali.

 « Sei già sveglio? », disse lei con voce assonnata. « Non è neanche suonata la sveglia. », continuò portando la sua mano destra sulla mia guancia.

« E non suonerà… », precisai continuando quella discesa di baci.

« Che vuoi dire? », chiese quasi allarmata voltandosi verso di me.

« Quello che ho detto. », riposi semplicemente cercando di camuffare quel sorriso che stava venendo fuori.

Mi guardò con occhi straniti cominciando a sorridere pure lei. Era l'espressione che volevo vedere.

« Dario, potresti spiegarti meglio? », chiese lei sedendosi sul materasso. « E togliti subito quel sorriso sexy dalle labbra, perché non è una risposta! », esclamò lei continuando a ridere facendo ridere anche me.

« Ti dirò tutto al momento opportuno, ma adesso vestiti, siamo già in ritardo. », risposi baciandola fugacemente per poi alzarmi dal letto lasciandola a bocca aperta.

« Dario, ma stai scherzando? In ritardo per cosa? », continuò a domandare mentre anche lei si alzava dal letto. 

Sentii i suoi passi avvicinarsi sempre di più, mentre io con tranquillità stavo iniziando a lavare i denti. 

« Allora?! », chiese ancora una volta incrociando le braccia al petto davanti alla porta del bagno.

Mi voltai verso di lei cercando di non ridere. L'unica cosa che, malgrado l'avessi preventivata, non sapevo gestire. 

« Vuoi smetterla di ridere?! Dimmi cosa sta succedendo! »

« Tu, ti fidi di me? », domandai poggiando entrambe le mani sul lavello.

« Certo che mi fido… »

« Bene, allora corri a vestirti perché abbiamo un aereo da prendere! », affermai rimettendo lo spazzolino in bocca. « E vestiti leggera… », continuai guardando lo specchio che avevo di fronte a me. 

« Dario, e con il lavoro come la mettiamo? »

« Ci ho pensato io. »

« E la mia valigia? »

« E già in auto. »

« In auto? Quindi hai fatto la mia valigia? »

« Esatto. »

« E cosa ci hai messo dentro?! »

« Amore… », sussurrai avvicinandomi a lei. « Hai detto che ti fidi di me… »

« Sì, ma… »

« Non c'è nessun ma. Vai a prepararti, ci vediamo giù, ok? », finì accarezzandole il viso e dandogli un'altro bacio veloce.

Avevo messo in conto anche questo. Lei era così: curiosa all'inverosimile e restia alle sorprese. Anche se poi, le accettava di buon grado. 

Dopo essermi vestito con un jeans blu scuro, camicia bianca, e scarpe scamosciate abbinate al mio cappotto blu, scesi giù di corsa per non darle il tempo di fare altre domande, piazzandomi davanti al cofano della macchina con la solita sigaretta tra le labbra. Sapevo che stava soffrendo, quindi, non ci avrebbe messo molto nella preparazione. Infatti, neanche venti minuti dopo, la vidi uscire dal portone di casa nostra indossando un vestito lungo blu notte a portafoglio e con le maniche a lanterna. Capelli lisci sulle spalle e un velo di trucco.

Era un sogno.

« Sei bellissima. », le dissi aprendo la portiera dell'auto incantato.

Erano precisamente sei giorni che non facevamo l'amore. Sei giorni di agonia e momenti mancati. Proprio come la sera precedente, quando, pur di non farmi uccidere da Mirko, avevo ben pensato di finire tutto il lavoro arretrato, trovando poi Anita tra le braccia di Morfeo. Era così tardi, e lei dormiva così beatamente, che non me l'ero sentita di svegliarla pur avendo una voglia matta di lei.
E adesso, guardandola in tutto il suo splendore, avevo solo un'idea in mente. Un idea che avrei realizzato una volta arrivato a destinazione.

« Grazie. », disse lei entrando nell'abitacolo. 

Sorrisi come un deficiente mentre entravo anche io nell'auto senza staccargli gli occhi di dosso. 

« Mi guarderai così per tutto il viaggio? », chiese lei un po' in imbarazzo spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro.

« Scusami. », soffiai cercando di riprendere le mie facoltà mentali. « Ma stai così bene vestita così, che non riesco a pensare ad altro… », appurai mentre con una smorfia divertita accesi il quadro.

« Beh, potresti distrarti un attimo dicendomi dove siamo diretti… »

« Bella mossa! », dissi guidando verso l'aeroporto. « Ma non riuscirai ad estorcere nessuna informazione! »

« Sai, ho fatto una piccola ronda a casa, e ho notato che tutti i miei vestiti sono a posto… non manca proprio nulla… Si può sapere cosa hai messo nella valigia? »

Cazzo.

La guardai negli occhi cercando per l'ennesima volta, di non cadere in quella risata rivelatrice che stava cercando di uscire. Infatti, per tutta risposta, accesi la radio con Temperature di Sean Paul mettendola a tutto volume. 

Tutto calcolato. 

Sapevo che mi sarebbe stata alle calcagna durante il tragitto. Quindi, quale canzone migliore, se non  quella che ti martella il cervello e non ti fa pensare ad altro?

« Sei odioso! », gridò tra le risate pur di farsi sentire.

Mi toccai tamburellando l'orecchio sinistro, facendole capire che non avevo sentito nulla, pur avendolo fatto. Sbattevo le mani sullo sterzo a ritmo mentre ridevo. Ero felice, felice di renderla felice.

Arrivati all'aeroporto, lasciammo la macchina nell'apposito parcheggio e, dirigendoci velocemente verso l'entrata, guardai Anita facendole l'occhiolino mentre la prendevo per mano. Anita sorrise. 

Un sorriso così bello da farmi mancare il respiro. 

Le porte scorrevoli si aprirono davanti a noi, dandoci una visuale perfetta del trambusto creato dalla gente che sfilava davanti a noi come in una passerella. L'aeroporto mi faceva sempre un certo effetto, e partire con Anita,mi rendeva più allegro ed euforico del solito.

« Anita?! »

« Claudia? », disse a mo di domanda Anita voltandosi verso di me.

« Sorpresa! », esclamai sorridendo. 

« Oddiooooo! Non posso crederci! », gridò Anita prima di lanciarsi tra le braccia della cugina proponendo lo stesso questionario che aveva propinato a me.

« Ce ne hai messo di tempo! Stavo per chiamarti infrangendo il nostro patto di riservatezza! », asserì Mirko mettendosi le mani in tasca.

« Abbiamo fatto un po' tardi perché Anita doveva farmi prima uno dei suoi questionari, e poi Milano stamattina era un vero caos! », affermai guardandola divertito.

« Quindi era tutto programmato? », chiese Anita tornando a guardarmi.

« Esatto.», risposi felice.

Anita si lasciò sfuggire un grido di gioia corredato di saltelli prima di buttarsi tra le mie braccia. La strinsi forte a me sorridendo come un idiota. Mi sentii contento ed emozionato per averla resa così felice. 

« Amore, tutto questo è… è pazzesco! », disse lei a carezzandomi la nuca.

« Già, forse perché il tuo ragazzo è un pazzo! », asserì Mirko mettendosi gli occhiali da sole dirigendosi verso il grande tabellone con tutte le destinazioni. « Ha organizzato tutto nel minimo dettaglio in due giorni… se solo si impegnasse così a lavoro! », specificò infine abbassando gli occhiali da sole verso di noi.

« Questa volta, non puoi proprio lamentarti! Ho completato tutto quello che mi hai chiesto! Ci ho passato la notte! »

« Per questo ieri sera non abbiamo….? », domandò Anita curiosa. 

« Proprio così! », affermai prendendola per mano. 

« Nooooo! Non hai fatto l'amore pur di completare il lavoro che io ti avevo chiesto?! »

« Perché ti stupisci?! Sono un uomo dedito al lavoro! », risposi fiero non facendomi mancare però quel sorriso ironico.

« Sono commosso! », disse lui facendo finta di asciugarsi le lacrime.

« Dai tesoro, vedrai che adesso che avrà anche lui un bambino si calmerà! », affermò Claudia prendendo a braccetto suo marito. « Dario è un tipo che si impegna. Perché ti stai impegnando, no? », domandò Claudia con sguardo furbo.

« A cosa ti riferisci? », chiesi con mezzo sorriso anche se avevo capito tutto.

« Andiamo, hai capito benissimo! »

« Claudia! », strillò Anita facendosi scappare una risatina dopo.

« Ma dai Anita! Non fare la pudica! Lo avete detto anche voi che ci state provando, quindi provateci di più! »

« Tu chi sei? E che ne hai fatto di mia moglie?! », chiese Mirko sconcertato dal discorso di Claudia.

« Tesoro, diciamo che ho lasciato la Claudia quadrata a casa. Voglio solo divertirmi ed essere spensierata e leggera. Al diavolo gli schemi! »

« Sono d'accordissimo! », esclamò Anita abbracciando nuovamente Claudia. « Adesso però, ci dite dove siamo diretti? », chiese rimanendo tra le braccia della cugina.

« Beh, ci sono solo due voli in partenza tra poco. », affermò Mirko alzando gli occhi verso il tabellone. 

« Bergamo? », risposero all'unisono guardandoci.

« Donne di poca fede! », dissi prendendo entrambe le nostre valigie dirigendomi verso il gate che ci aspettava. 

« Canarie?! », riprovò stupita Claudia, guardando verso Mirko che mi stava raggiungendo. 

« Bingo! », rispose Mirko facendo schioccare le dita. 

« Oddiooooo tesoro! Ma dici sul serio?! », domandò Claudia sbarrando gli occhi.

« Non sono mai stato così serio! A parte quando rimprovero per bene Dario, è ovvio! », disse lui guardandomi divertito.

Carogna. 

Lei, completamente persa negli occhi di Mirko, si lanciò tra le sue braccia avvinghiandosi a lui tipo koala. Lui la guardò con gli occhi pieni d'amore e felicità prima di sfiorarle le labbra con un bacio.

La vacanza iniziava proprio bene per il dottor Testi. 

Dopo i controlli di routine al gate, ci imbarcammo tutti e quattro, rilassati e con un sorriso a trentadue denti. 
I posti che avevamo scelto, erano situati sulla parte sinistra dell'aereo, e avevano gli oblò che davano sulle ali dell'aereo. Lasciai il posto vicino al finestrino ad Anita, e facendola accomodare, mi sedetti vicino a lei.

Il volo fu molto tranquillo e con poche turbolenze, nonostante lo scalo fatto a Madrid. Riuscimmo a chiacchierare del più e del meno, e di come avessero lasciato il piccolo Alessio alle cure amorevoli dei genitori di Claudia con la partecipazione straordinaria di mia suocera. Elena, amava i bambini, e sapendo il fratello alle prese con il piccolo Testi, non aveva mancato di farsi avanti con i coniugi. Dopo aver volato per circa quattro ore, e aver dormito per metà di esse, arrivammo a destinazione come se ci avesse investito un treno. Anita si era addormentata sul mio braccio atrofizzandolo, io invece pur di stare comodo mi ero appoggiando sul mio polso che rimase bloccato per qualche minuto. Per non parlare della saliva di entrambi che era colata fuori dalle nostre bocche. Ci guardammo interrogativi pulendoci con le salviettine che Anita aveva nella sua piccola borsa. Come ci eravamo ridotti? 

Arrivammo alle Canarie stanchi ma felici e con tanta voglia di tuffarci in quelle acque cristalline e piene di pace. L'hotel, situato tra la vegetazione lussureggiante della zona e l'oceano Atlantico con le sue acque color zaffiro, colpì subito piacevolmente le nostre menti. Era molto più bello di come l'avevo visto su internet. Le nostre camere grandi e sui toni del bianco, davano su quel magico panorama che faceva presagire la meravigliosa vacanza che stavamo per fare. Dopo aver ringraziato il ragazzo che ci aveva portato le valige in camera, mi avvicinai a lei abbracciandola da dietro.

« Allora, ti piace? », chiesi mentre i suoi occhi scrutavano con meraviglia il paesaggio sottostante.

« È meraviglioso… »

« Mai quanto te…», affermai facendola girare verso di me.

Anita sorrise accarezzandomi la mascella che avevo sbarbato la mattina dolcemente.

« Forse è l'ora di togliere queste calze… », disse lei spostando la lunga gonna con spacco centrale scoprendo la gamba con annessi autoreggenti.

« Oh », risposi sorridendo malizioso, « dobbiamo rimediare immediatamente. », feci scivolare le mie mani lungo la sua vita sottile, per poi soffermarmi sulla sua coscia sinistra infilando le dita dentro le calze. Le abbassai un po' , lasciando scoperto quel tratto di pelle che si trovava nell'interno coscia. La sua pelle, chiara come alabastro, mi chiamò a sé, "costringendomi" ad assaggiarla. Mi spostai delicatamente, tra un assaggio e l'altro, verso l'inguine gustando anche lì, il sapore della sua pelle. Sentii tra i suoi gemiti, le sue dita affondare tra i miei capelli seguendo il ritmo dei miei baci. 
Risalii lungo il suo pube, strisciando il naso prima sull'ombelico e poi tra i due seni.

« Vuoi davvero che ti tolga solo le calze? », domandai slacciando il fiocco che teneva chiuso il vestito.

« Voglio che mi togli tutto… », rispose lei con il fiato corto. Mi scrutava come in bilico tra ragione e perdizione.

« Sai che ci stanno aspettando giù… e che Claudia- »

« Dario. », disse stringendo le mie guance fermando la mia parola. « è da sei giorni che non mi tocchi, secondo te mi interessa di Claudia? »

« Vedo che anche tu tieni il conto… », replicai aprendole il vestito di netto. 

« Lo tengo eccome. », rispose prendendo i bottoni della mia camicia aprendoli un per uno. La fissai per tutto il tempo. Mi piaceva da morire quando mi spogliava. Sentivo la sua voglia, la voglia di me che le scorreva per le vene. « E adesso, voglio gli arretrati… », disse tirandola con la forza per farla uscire dai pantaloni.

« Anita, così mi- » 

« Cosa? Ti faccio impazzire? », chiese prendendo la cintura aprendola con forza. « Tu, mi fai impazzire ogni volta che mi guardi, quindi, siamo pari! », finì lei sorridendo maliziosa.

« Se la metti così… », dissi poggiando entrambe le mani sulle clavicole facendo cadere il vestito lungo le braccia, per poi poggiare le mie labbra su di esse.

Iniziai una camminata lenta ma decisa verso il grande letto a baldacchino che campeggiava al centro della stanza. Lembi di seta scendevano da ogni lato, dando la sensazione di essere tra le nuvole. Caddi insieme a lei tra quelle lenzuola morbide creando uno tsunami di profumi. 

Appoggiai tutte due le mani sul materasso posizionandoli alle estremità del suo viso dandole libero accesso al mio polso. Infatti, subito dopo, lei lo prese tra le sue labbra baciandolo sensuale. Mi scappò un gemito incontrollato, che la fece sorridere sulla mia pelle. 

« Lo trovi divertente? », chiesi sorridendo anch'io, infilandomi tra le sue gambe, prima di ammirare il suo reggiseno a balconcino blu in pizzo. 

« Molto… », disse lei sfilandomi gli occhiali e portando entrambe le braccia sopra la sua testa. 

« Vediamo se trovi altrettanto divertente questo… », dissi un'attimo prima di bloccarle i polsi con le mie mani. Poi, con tranquillità, mi avvicinai al suo lobo mordicchiandolo e succhiando suscitando in lei delle vibrazioni e gemiti. 

« Dario, ti prego lasciami i polsi… », ansimava lei mentre si contorceva sotto di me. Stavo per impazzire.

Quando proprio sul più bello, sentimmo bussare alla porta. Alzai lo guardò verso di essa sperando di averlo immaginato. 

« Ragazzi, siamo noi! », urlò Claudia da dietro la porta.

« Non è possibile! », sibilla guardando Anita negli occhi. Lei, più sconcertata di me, mimò con le labbra di stare zitto. Magari se ne sarebbero andati.

« Ragazzi,lo sappiamo che siete lì, c'è la porta semi aperta!! », ci tenne a precisare Claudia entrando la mano. 

« Cazzo… », dissi sottovoce mettendomi a cavalcioni su Anita. « Claudia, cara, non potrete passare dopo? Sto seguendo il consiglio che mi hai dato all'aeroporto! », affermai ridendo facendo ridere di conseguenza anche Anita.

« Quindi mi stai dicendo che invece di mettere il costume come vi avevo chiesto, state facendo l'amore? », domandò Claudia con disappunto.

« Era questa l'idea… », continuai rimanendo in quella posizione.

« Andiamo ragazzi! Avete tutta la notte per farlo! Siamo appena arrivati! Andiamo in spiaggia! », esclamò entusiasta Claudia che non voleva saperne di andarsene.

« Cla, non possiamo tornare dopo? », chiese Mirko cercando di aiutarmi. 

« No, questi non scendono più! Conoscendo Dario, la lega al letto! », esclamò Claudia facendosi scappare una risatina.

« Vedo che la fama mi precede! », esclamai alzandomi ridendo dal letto con l'erezione che era andata a farsi benedire. Quindi mi avvicinai alla porta parlando da dietro mezzo nudo. « Ok, hai vinto, dacci almeno dieci minuti per mettere il costume! »

« Guarda che conto i minuti! », disse lei prima che chiudessi completamente la porta.

« E contali bene! », replicai scazzato guardando verso Anita che se la rideva. « Forse non è stata una buona idea partire con loro… », affermai sottovoce grattandomi la testa.

« No dai, è stato divertente! », disse lei incrociando le braccia al petto. « Forse non era il momento giusto…»

« Ma io non credo! Anzi, io penso che era proprio il momento giusto! », replicai scontento accarezzandole i fianchi. 

Probabilmente sul mio volto si era dipinta un'espressione fin troppo irritata, così torva, da spingere Anita ad accarezzarmi nuovamente il viso. 

« Amore, avremo il nostro momento. Io voglio ancora gli arretrati! », sorrise lei, baciandomi a fior di labbra. 

« Ok… ma da ora in poi, chiudiamo per bene quella porta! », replicai sorridendo mentre le si accingeva ad aprire le valigie.

Si, la vacanza non era iniziata proprio come avevo pensato, ma c'era ancora un intera scaletta da seguire. Una lunghissima lista di cose da fare insieme a lei, Claudia permettendo.

Note: Capitolo Ventiquattro. Buongiorno a tutti/e e bentrovati ❤️ Finalmente i nostri piccioncini sono partiti alla volta delle Canarie e la vacanza è già partita nel migliore dei modi 🤣🤣🤣 Claudia farà la guastafeste per tutta la vacanza? Vedremo! Mirko aggiungerà un nuovo livello di santità? Può darsi! 🤣🤣🤣  Che cosa ha in mente Dario per la sua Anita? Vi dico solo questo 😍😍😍 Succederanno tante cose in questa mini vacanza, e siamo solo all'inizio! 
Grazie sempre a chi mi segue ❤️ e alla prossima. 
   
 
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