Fanfic su attori > Johnny Depp
Segui la storia  |       
Autore: Vale__91    04/07/2022    1 recensioni
Una ragazza. Miami. Una villa. La famiglia Depp. Delle vacanze estive molto movimentate, dove una ragazza riceverà da sua madre un regalo che le segnerà la vita.25° CAPITOLO (EPILOGO)
(Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
3 Settimane dopo

«Non ho molto tempo, ma volevo trovare il modo di dirtelo di persona il prima possibile.»
«Quindi é tutto finito.»
«Sembrerebbe di sí.»
Ben si lasció cadere sullo schienale della sedia. Aveva un’espressione indecifrabile che mi rendeva difficile capire come si stesse sentendo senza doverci mettere un sacco di parole in mezzo.
«Non sei contento?»
«No, no certo. Come mai questa inversione di rotta.»
«Pare che Vanessa sia rinsavita. A quanto pare neanche lei é stata il ritratto dell’onestá nell’ultimo periodo e le cose si sono risolte da sole. Cosí mi ha detto Johnny almeno.»
«E per lui finisce qui? Nessuna vendetta in corso?»
«Non farebbe mai del male alla madre dei suoi figli. É giá abbastanza doloroso quello che stanno passando.»
«Jennifer Tisley, cavaliere di prim’ordine del famoso Johnny Depp.»
«Noto del sarcasmo. Ora che conosci il mio cognome non devi abusarne Ben Harris.»
Mi accennó un piccolo sorriso, ma sentivo che qualcosa non andava. In realtá questa sensazione mi tormentava da ben tre settimane, da quando gli avevo detto di voler continuare a lavorare per i Depp. Non l’aveva presa tanto bene, ma l’idea di dividerci solo perché avevamo idee differenti, dopo tutto quello che avevamo passato, sembrava una pessima idea. Almeno cosí pensavo.
«So di non conoscerti ancora abbastanza, ma... Vuoi dirmi che cos’hai per favore?» chiesi cercando di suonare il meno melodrammatica possibile.
«Mi conosci piú di tante persone.»
«Evidentemente non abbastanza da sapere che ti passa per la testa.»
«Ok.» si tiró dritto sulla sedia e la luce del tramonto gli illuminó parte del viso. Era difficile riuscire a guardarlo seria senza potermi perdere nel suo sguardo (questa esperienza mi ha fatta diventare una romanticona, lo so.)
«É per quello che é successo? Non ti fidi di me, o di lui, ora che é tutto finito.»
«Frena frena. Jen mi fido di te, e anche se non lo conosco quanto te mi fido di Johnny Depp, é un tipo a posto. Il punto é un altro. Non penso di restare qui ancora a lungo.»
Sentí un brivido percorrermi la schiena, e l’espressione del mio viso cambiare senza che potessi avere il tempo di capire che mi stesse succedendo.
«In che senso?»
«É per mio padre. Mia sorella e mia madre l’hanno fatto traferire in una clinica di Los Angeles perché si é spostata lí per lavoro. Ci é voluto un po’ per convincerlo, ma non é neanche tanto piú in grado di poter scegliere per sé. Ci sono tante cose da sistemare... E vorrei stargli piú vicino. Lo so che sembra assurdo ma- »
«Capisco, non c’é bisogno che aggiungi altro.» dissi interrompendolo, ma un po’ piú rincuorata.
«Il punto Jen é che ero anche io a Miami come te per capire che fare della mia vita, per ritrovarmi e nel frattempop ho trovato te. Non sai quanto mi faccia felice questa cosa, mi hai dato cosí tanto in cosí poco temppo, ma ho capito che tu stai bene qui, mentre io ora non saprei proprio da dove cominciare. Forse ripartire dalla mia famiglia mi schiarirá le idee.»
«E-e quanto pensi di restare? Voglio dire, posso venire a trovarti magari o-»
«Jen non voglio che ti crei tutti questi problemi per me.»
«Ben io ci ho vissuto tutta la mia vita ad LA perché dovrebbe essere un problema per me, la casa che mi ha dato mia madre é ancora lí. Vedi, questo é esattamente quello di cui ti parlavo quella sera, e tu mi hai detto...» ora era piú difficile trattenere le emozioni «...Tu mi hai detto che non dovevo avere paura di perderti.»
Cercai di trattenere le lacrime, forse ero piú arrabbiata che triste in quel momento. Non mollai il suo sguardo e lui non abbassó il suo, un gesto che in un momento come quello riuscii comunque ad apprezzare.
«Non ti ho mentito. Jen non ti sto lasciando.»
«Ah no? Cos’é quindi? Ti stai prendendo una pausa? Ci conosciamo da poco Ben, non ne sarei cosí sorpresa.»
«Quindi per te é una questione di tempo e non di quello che abbiamo condiviso finora?»
«Non ho detto questo. Comunque arriva al punto.» dissi ormai piena di rabbia.
«Jen io ti voglio nella mia vita, ma chiederti di venire con me mi sembra il gesto di un ragazzino viziato che vuole portarti via a forza per averti tutta per sé.»
«Ben sto seriamente facendo fatica a capire quello che stai cercando di dirmi.»
«Io ho bisogno di partire, ne ho bisogno per me. Magari torneró persino a Miami, non lo so, ma questa decisione non cambierá. Te l’ho detto tre settimane fa e te lo ripeto ora, se tu lasciassi i Depp avresti comunque aperte davanti a te le porte del mondo, ma se tu senti che é questa la tua occasione, allora resta qui.»
«Mi stai chiedendo di scegliere se restare o venire con te a Los Angeles?»
«Forse.»
Mi sentivo come catapultata in un frullatore. Un minuto siamo seduti al tavolino di un bar a mangiarci un gelato durante il tramonto, quello dopo ho gli occhi innietati di sangue e vorrei strangolarlo. Non é il momento giusto per prendere decisioni, sono in ritardo e in questo momento vorrei solo strozzarlo per non avermene parlato prima. Non che forse sarebbe cambiato molto.
«Devo andare.»
«Jen non sapevo come dirtelo.»
«Ti sei spiegato benissimo.» dissi alzandomi senza piú prestargli troppa attenzione.
«Jen aspetta...»
«Devo andare Ben, ne riparliamo.»
Mi iniziai ad allontanare dal tavolo quando lo sentii alzare la voce per dirmi quanto tempo mi rimaneva per capire che fare di me.
«Parto tra due giorni, alle 18.»
«Bene, fai buon viaggio.»
 
*******
«Credo sia pronta.»
La voce calma e profonda di Jo mi riportó alla realtá piú bruscamente di quanto avrei potuto immaginare. Sobbalzai appena, rendendomi conto che avevo girato della frutta fresca con dello zucchero per cinque minuti buoni.
«Oh, certo.» risposi cercando di far finta di nulla.
«Vuoi una mano?»
«No, no... Sono di lá tra un minuto.» sorrisi non troppo convinta.
«Jen? Non voglio fare paternali a nessuno, ma sei parecchio distratta.»
«M-mi dispiace Jo, ora mi rimetto in sesto. Non rischierei mai nessuna distrazione mentre sono con i bambini, perdonami.»
«Non é questo, con i bambini sei sempre presente, ti adorano lo sai. Qualcosa non va?»
«Non lo so.»
«Questa é una risposta un po’ ambigua.» mi disse accennando un sorriso.
«É che non so piú come dovrei sentirmi. Un attimo penso di aver capito che direzione prendere, quello dopo sono al punto di partenza, anzi forse ad un punto che nemmeno riconosco...» mi mise le mani tra i capelli, espirai sonoramente e distolsi lo sguardo da lui. Nonostante ormai ci dovessi essere piú che abitutata, mi faceva sempre uno strano effetto parlargli di me come se fosse una persona qualunque. Forse, pensai, era arrivato il momento di trattarlo come un comune mortale.
«Ora non ricomincierai con quel “non posso raccontarti di me, tu sei Johnny Depp”.»
«N-no, penso di aver capito... Di potermi fidare di te.»
Si avvicinó e posó la sua mano calda sulla mia. Gli bastava cosí poco per essere rassicurante.
«Mettiamo questo in frigo e ci sediamo di lá, ti va?»
«I bambini...»
«Giocano in giardino, stanno bene, possiamo prenderci cinque minuti.»
Annuii, mi asciugai velocemente una lacrima e mi incamminai con lui verso il salotto sprofonando su una grossa poltrona a due piazze di pelle marrone.
«Vuoi ricominciare?» chiese sedendosi di fianco a me.
«É quel ragazzo di cui ti ho parlato, Ben. Vuole lasciare Miami, anzi ha giá deciso in realtá. Parte domani.»
«Sei... »
«Jo, ti prego non farmi quella domanda.»
«Hai ragione, funziona solo nei film. Ci tieni a lui?»
«Non credo starei cosí se non ci tenessi.»
«Come siete rimasti?»
«In un modo tutto suo mi ha detto di decidere per il mio meglio. Che a quanto pare sarebbe restare qui con voi o seguirlo a LA.»
«Aspetta un secondo, tu non sei mica Californiana?»
«Non é questo il punto. Venendo qui ho cercato di riprendere in mano la mia vita, e dopo tutto quello che é successo le ultime tre settimane mi sono finalmente sembrate esattamente come me le ero immaginata. Tornare a Los Angeles ora, non so se sia quello che voglio.»
Rimase in silenzio per qualche secondo, credo per risistemare i pensieri. Purtroppo piú parlavo e meno mi schiarivo le idee.
«Ti ho visto scrivere molto nelle ultime settimane.»
Quell’affermazione fuori contesto mi fece sussultare. Era vero, ogni secondo libero che avevo avuto in quel periodo lo avevo dedicato alla scrittura. Non era un sogno o una carriera che volutamente ho abbandonato, qualcosa dentro di me mi ha sempre detto che quella sarebbe stata la direzione giusta da prendere, solo non sapevo come.
«Jack e Lily, sono la mia fonte di ispirazione.» risposi sorridendo «Non avrei mai pensato prima di potermi fare venire delle idee per un libro per bambini.»
«Posso leggerlo?»
«Quando sará finito... Forse.»
«Vedi Jen, lo so che quello che sto per dirti suonerá estremamente banale, ma devi lanciarti. Devi provare, cadere, farti male, e provare ancora. É l’unico modo per non avere rimpianti, per sapere che hai dato tutto e capire dove andare in seguito. E questo vale per la carriera, come per il tuo caro Ben.»
«Perché sembri trovare sempre le parole giuste per tutto?»
«Dev’essere un dono.»
Ridemmo insieme e poi con un coraggio che al mio arrivo a Miami non avrei mai potuto avere, gli afferrai la mano.
«Jo, come posso lasciarvi?»
«Ma é quello che farai, qui ora stiamo bene, le cose si sono risolte per il meglio.»
Annuii con le lacrime agli occhi. Ben era forse l’occasione piú grande che avessi mai trovato, e non solo per quanto riguardava la mia vita sentimentale. Volevo assolutamente scoprire se davvero fosse cosí, se la mia sensazione nei suoi confronti fosse giusta. Provare, lanciarsi.
Tornare a Los Angeles mi faceva un po’ paura ora, ma una parte di me forse sentiva che con lui le cose sarebbero state diverse, che avrei avuto il coraggio di vivere la mia vita un po’ piú intensamente. Qualcosa dentro di me si era liberato e non avevo intenzione di tarparmi le ali un’altra volta.
Come mi sarei fatta strada nel mondo dell’editoria un’altra volta? Questo era un mistero che ancora mi sembrava impossibile da risolvere, almeno credevo.
«Bene, questa decisione non potrebbe capitare in un momento piú perfetto di questo cara Jen.»
«In che senso?»
«Vanessa ha deciso di potare i bambini in Francia con lei per i prossimi mesi e io ho acconsentito.»
«Oh-.» fu l’unica cosa che riuscii a pronunciare. Decisamente non ci stavo capendo molto.
«Andranno in una scuola dove potranno migliorare il loro francesce, penso sia importante che sappiano almeno due lingue, non credi?»
«Jo, credevo che-. Mi stai licenziando?»
«Tutt’altro. Jen il tuo contratto é in scadenza, l’estate é quasi terminata. E poi non hai appena detto di voler seguire Ben, giusto?» chiese dubbioso sul nome appena pronunciato.
«Sí lo so, ma non sarei partita cosí su due piedi. Tu tempo fa avevi detto che... Che stupida.»
Era uno scherzo? Un minuto sono lí a farmi consolare dal mio idolo di sempre, quello dopo mi mette alla porta. Due fraintendimenti in due giorni, quante possibilitá potevano esserci. Per la prima volta provai quasi un moto di rabbia nei suoi confronti, ma non sarei stata credibile neanche solo nel provarci.
«Devo trasferirmi a LA per delle riprese nelle prossime settimane. Vorresti farmi da assistente?»
COSA?! Io? L’assistente di JD in persona? No non poteva aver detto quello che aveva appena detto, era semplicemente imperativamente impossibile.
«Cosa?»
«Non ne ho mai avuto bisogno, ma sai a ripensarci potrebbe farmi comodo avere qualcuno lí ad aiutarmi per i prossimi sei o sette mesi. Cosí potrai dare una mano a me, continuare a scrivere e chissá magari potrei darti una mano anche io.»
Stavo sognando, era sicuramente un sogno.
«Allora accetti?»
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Johnny Depp / Vai alla pagina dell'autore: Vale__91