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Autore: kirlia    08/09/2009    3 recensioni
[OLD FIC] Una dolcissima storia d'amore che non avreste mai immaginato... leggete e sognate con noi!
Vi lascio una citazione: 
"-Corri, Kuromi! Corri! Scegli in fretta o li perderai tutti!
Non riconosco la voce... chi parla?
-Prendi una strada, non puoi restare per sempre ferma qui!
Mi trovo ad un incrocio, posso scegliere tra tre strade da percorrere.
Il mio cuore batte veloce, ho paura di sbagliare?
-Aiutami! Qual è la strada giusta?
-Non tutte sono giuste, ma non tutte sono sbagliate."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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MI PIACEREBBE DIMOSTRARLE I MIEI SENTIMENTI

MI PIACEREBBE DIMOSTRARLE I MIEI SENTIMENTI

Una storia di kirlia & mylotic

 

Ciao ragazze!

Nella mia strana ispirazione di questi giorni, che mi allontana con mia grande sofferenza

dal latino, ecco il nuovo capitolo!

La storia sta appassionando anche noi che non abbiamo idea di come finirà, solo le linee generali…

Inutile parlare, vi lasciamo al chappy 9!

 

Smak dalle vostre affezionate Kirliuzzè & Mylotichetta^^

 

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…Kuromi…

 

Arrivata alla scuola, e dopo aver fatto resistenza affinché My Melo non mi seguisse, ero riuscita

ad arrivare in biblioteca.

E va bene, lo ammetto, io non credevo che una biblioteca potesse essere così grande.

E i libri più grossi di me!

Comunque, mi costrinsi ad entrare e a cercare la sezione dedicata al soprannaturale…

È lì che bisogna cercare un libro sui sogni, no?

 

La bibliotecaria, dopo aver passato mezzora a spiegargli che si, ero un peluche parlante, e che no,

non ero un demone maligno assetato di sangue venuto per punire lei misera mortale

(anche se a questo punto mi sarebbe piaciuto esserlo!!), mi indicò il corridoio tra gli scaffali dove avrei trovato

il fatidico libro dei sogni… 

Finalmente.

 

Sembrava che la fortuna fosse finalmente dalla mia parte.

Mi sbagliavo.

 

Mi ritrovai a osservare una fila di libri che si stagliava alla straordinaria altezza di un metro e

ottanta, senza la minima traccia di una scala, o almeno di piccone e corda per scalare lo scaffale.

Presi le misure ad occhio.

Con un salto ci potevo arrivare? No, proprio no.

Nemmeno con la rincorsa? No, nemmeno così.

Però una sedia fino a lì la potevo trasportare… ihih…

 

…Keiichi…

 

Ed ecco un’altra noiosa, superficiale e totalmente inutile giornata di studio.

In limousine arrivai fino all’entrata principale di quell’edificio che tutti si ostinavano a chiamare “scuola”.

No che non fosse importante, per un ragazzo normale, ma le lezioni risultavano così infantili per un

ragazzo superdotato come me.

 

Davanti al portone mi attendeva come sempre il Keiichi Fan Club, pronto con una nuova coreografia

piena di salti e piroette… che stupidaggine…

Conclusero con la solita frase di routine “Noi ti adoriamo, noi ti amiamo!” con quelle vocine stridule.

La vita era così prevedibile, che non ci sarebbe stato bisogno di viverla.

Infatti adesso che ero in corridoio, ero seguito dalle mie due fan più sfacciate che fra poco mi

avrebbero detto “Ti ho portato il pranzo, Keiichi! L’ho fatto con le mie manine di fata!”…

- Ti ho portato il pranzo, Keiichi! L’ho fatto con le mie manine di fata!

… e l’altra mi avrebbe detto “Ti ho riscritto gli appunti di biologia, mio amore!”.

- Ti ho riscritto gli appunti di biologia, mio amore!

 

Ecco. Appunto.

Com’è che gli altri non capivano il mio complesso?

Quando cercavo di spiegare il mio punto di vista, tutti scuotevano la testa.

Tutti.

 

Tutti tranne…

Quella coniglietta, quella demonietta che in un attimo di rabbia avevo scacciato da casa mia.

Quell’angioletto che ogni giorno fino a poco tempo fa, dava un tocco diverso alle mie giornate.

Un tocco tutto tranne che prevedibile.

Quella piccola, pazza, kawaii coniglietta che avevo ormai perso e che mai più avrei ritrovato.

Decisi di fare quello che mi consigliava sempre, e che non avevo mai fatto.

Decisi di cambiare.

 

-Perdonatemi, vorrei recarmi da solo in biblioteca.

Le loro facce diventarono pallide. Ma acconsentirono.

-Ci vediamo in classe, tesoro!

Ecco, adesso ero solo e potevo dedicarmi a rendere diversa e speciale la mia giornata.

Anche se non trovavo niente di speciale in quella polverosa biblioteca.

 

Appena entrato scorsi la bibliotecaria, la signora Prudence, che gesticolava e farneticava circa uno

“spiritello maligno” che si aggirava tra gli scaffali della biblioteca cercando di sorprendere qualche

ragazzo solo e trascinarlo verso una morte lenta e dolorosa.

Un piccolo gruppetto di studenti la ascoltava e rideva divertito.

Mi avvicinai per ascoltare quello che diceva e malauguratamente mi scorse tra i ragazzi.

-Usamimi!! Usamimi Mascheratooo!! Salvaci tu!

Uno studente più basso di me, che poi riconobbi, mio fratello Yun, scoppiò a ridere.

-Si, salvaci, nostro eroe! Ahah…

Ok, teoricamente io e Yun ormai eravamo amici, ma certe cose poteva evitarle.

-Si, come no Yun. Perché non vai tu a salvare la biblioteca? A certo, perché hai una resistenza di cinque minuti!

Si, eravamo fratelli ma certe frecciatine sarebbero rimaste per il resto delle nostre vite.

Lui fece una faccia offesa, ma scherzava.

-Sette minuti, mio caro fratellone. Sette!

-La prego, Usamimi! Ci salvi dall’orribile demone!

C’erano alternative ormai? No.

-D’accordo. E dove sarebbe questo presunto demone?

-Nella sezione “sovrannaturale”!

Che coincidenza. Un demone nel sovrannaturale. La signora Prudence deve aver bevuto stamattina.

-Ok, me ne occuperò io.

Mi diressi verso quella sezione, la più lontana dall’ingresso, con il gruppetto che ancora mi urlava dietro.

 

…Kuromi…

 

Arrampicata sulla sedia, in bilico con un piede sullo schienale, tentavo di raggiungere il librone sullo scaffale.

Sembrava impossibile.

Era troppo in alto.

Lo sfioravo leggermente con le punte delle dita, ma non riuscivo ad afferrarlo.

Sentì una presenza dietro di me.

Non ci badai.

Dovevo prendere quel libro.

 

Poi una mano bianca e fredda si posò sulla mia, ad afferrare il libro.

Riconobbi l’odore di muschio bianco che mi avvolgeva, i vestiti chiari della divisa.

Mi voltai di scatto, quasi cadendo per l’emozione.

-Keiichi…?

 

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In questo capitolo finalmente il primo POV di Keiichi!

Chissà cosa succederà con questo inaspettato incontro?

 

Ecco la risposta per la recensione:

 

Danielle_Lady of Blue Roses: Allora... Sei convinta che l’A.S. sia Keiichi? Ovviamente non te lo

diremo! Ma potrebbe darsi… ahah

Riguardo a far girare Kuromi per le biblioteche: il punto è che se no non si sarebbero mai

incontrati e comunque non si può girare per tutte le biblioteche con una signora che ti strilla dietro

che sei un demone… no?

Comunque il gesto del cappuccio più che come un rifiuto, lo intendiamo come un tentativo di

negare l’evidenza che Babu è innamorato di lei… ma potrebbe anche essere un rifiuto!

Babu ovviamente non sapeva che fosse sveglia se no dubito che l’avrebbe salutata così…

Grazie per la recensione, facci sapere! Baci baci^^

 

Speriamo di postare presto, se voi ci sarete! Un bacio a tutte^^

   
 
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