Come è cominciato
tutto questo, Robert?
Come può una persona perdersi nei meandri della propria
anima?
Come può una persona rinnegare se stessa? Ciò che
è? Ciò che è sempre stata?
Non lo so, vorrei saperlo, per potertelo dire, ma non lo so.
Una notte come tante quella, una notte come mille altre, una
festa… l’ennesima
festa in cui avrei ceduto il mio corpo, avrei fatto scivolare via la
mia
dignità soltanto per un po’ di… calore.
Il calore ed il contatto di un corpo,
qualcuno che mi avrebbe stretto fra le braccia, per una volta dopo
tanto, fatta
sentire al sicuro. Ma mi sbagliavo.
Io, anima persa, immersa in acque, in balia delle onde, del fluttuare
di esse…
crudeli, demoniache. Si infrangono l’una contro
l’altra, strascinandomi dove
tutto e buio, dove non vi è via ritorno.
Volevo dimenticare. Volevo per una volta per finta che fosse tutto
okay. Che
lui non fosse mai esistito. Che la vita mi sorridesse. E quella festa
era
l’occasione giusta.
L’alcool scendeva, nel mio stomaco vuoto da ore.
Da quanto non vi entrava del cibo? Dodici ore? Ventiquattro ore? Si, un
giorno
intero.
E allo specchio vedevo il mio peso diminuire, il viso farsi sempre
più scarno,
le braccia, i fianchi, le cosce, sempre più esili. E ne ero
felice.
Ho ricordi vaghi di quella notte, quella prima notte, insieme a te.
Barcollavo,
la testa e le gambe mi dolevano. Sudavo. Faceva caldo. La vista si era
annebbiata. L’alcool aveva inondato in mio stomaco vuoto,
come un fiume in
piena. E tu era lì, seduto nell’angolo di quella
stanza.
Le tue labbra furono mie. Quella notte. E quella successiva. E quello
dopo. E
quella dopo ancora.
Per quanto, Robert? Un mese? Tre mesi? No, sei mesi. Sei mesi, lunghi e
strazianti.
Affogavo il mio dolore nel tuo corpo. Affogavo ciò che ero
nel letto della tua
camera.
Dimenticavo ciò che stavo diventando, per tornare, anche
solo per poche ore, la
Megan che ero un tempo.
Stanca, stremata, ansante nel tuo letto.
E nulla significava per entrambi.
Eppure quando il mio corpo non giaceva sul tuo letto, quando il tuo
corpo non
era accanto a me, la tua pelle non sfiorava la mia, le tue labbra non
carezzavano le mie, il mio cuore perdeva battiti, si crogiolava in un
dolore
nuovo, piangeva lacrime amare.
Giornate spente, colmate dalla tua presenta notturna…
momenti in cui tornavo a
vivere.
E tutto è cambiato.
Perché io… io…
“Grazie,
Robert.”, sussurro
con voce stanca. Le forze sembrano abbandonarmi. Come se avessi corso
per
chilometri. La verità è che sono scesa dalla mia
stanza al primo piano… a
piedi.
A cosa sono arrivata?
Allo stremo delle forze, cerco di imprimere nella mia
mente il suo viso, i suoi occhi resi verdi dalle nuvole sopra le nostre
teste.
Il mio stomaco,
sobbalza, vuoto.
Un angolo della sua
bocca si solleva verso l’alto, “Di cosa?”
“Di
tutto. Dopo ciò che c’è
stato… insomma… non
credevo che… potessi far tanto per la donna che…
occupava solo il tuo
letto. Ti sei preso cura di me, quando nessuno voleva
farlo.”, sento il sangue
riscaldarmi il viso, accarezzato dal vento freddo. Lo sento, sulla
pelle, sui
capelli. Pungente.
E ti guardo,
e tutto mi è chiaro.
Io… io ti amo Robert.
Io ti amo.
Tu c’eri, quando ero dispersa nel deserto della vita.
Tu c’eri quando nessuno c’era.
Tu c’eri. Mi hai presa per mano.
Ed ora, qui, davanti a questo maledetto edificio grigio, capisco che ti
amo.
Un amore arrivato piano il mio. Come una lenta fusione. Lava che colava
dal
cratere di un vulcano. Lava che si solidificava, piano, rafforzandosi,
dopo
aver bruciato tutto ciò che c’era sul suo cammino.
Il mio amore, potente lava vulcanica.
Mi hai portata qui. Mi hai convinta.
Perché?
Gli
accarezzo delicatamente il viso e sento la leggera barba incolta sul
palmo della mia mano. Il mio corpo trema. Chiude gli occhi e, piano,
poso le
mie labbra sulle sue, baciandole delicatamente. Sono calde e morbide.
Vellutate
come pesca.
“Perdonami.”,
sussurro con voce tremante, sulle sue labbra.
Da quanto non le
posavo sulle sue?
Da quanto le
desideravo?
“Un bacio
può rovinare un’esistenza.”, mormora. Lo
guardo confusa. “Un bacio
può rovinare un’esistenza. E’
cominciato tutto da un
capriccio… era solo sesso. Se ti guardo, se ti fisso,
tremo… perché ti amo. E
scusa se ti amo, Meg. Ma l’amore ci rende imprevedibili,
irrazionali… e ci fare
sempre cose pazze, non credi?”, continua. E la
mia mano scende lungo la
sua guancia, mentre i miei occhi si dilatano per la sorpresa.
“Sei
qui.”, mormoro mentre tutto si fa più chiaro.
“Lo
so.” , e china lo sguardo. Sento il cuore battere, veloce
come ali di
farfalle. E quasi mi duole il petto.
“E
sai qual è la cosa più strana, Robert? Ti amo
anch’io.”
Ma prima di amare te,
devo amare… me
stessa. Ed per
questo che resterò qui,
Robert.
Per amare me… ma soprattutto per amare te, come non ho mai
amato nessuno.
“Cosa?”,
chiede con voce incredula.
“Ti
amo, Robert. Ti amo, ti amo, ti amo. Ti amo.”, e
la voce mi si gonfia di emozione.
Si ti amo, incondizionatamente.
“Signorina, è ora.”, sussurra
una donna alle mie spalle.
Mi volto a guardarla, “Arrivo.”, sussurro.
Poi quando ritorno al suo viso, quel viso perfetto, le sue labbra sono
subito
sulle mie. Ed il cuore mi balza in gola e fremo sotto il suo tocco.
“Promettimi
che tornerai.”. Le sue labbra si posano sulla mia fronte. Ne
sento
il calore.
“Sempre.
Per te ci sarò sempre, Meg.”. Ancora mi
bacia le labbra.
E’ una promessa.
Tu ci sei.
“Ti
amo.”
Le
sento pungere, le lacrime, sulle palpebre chiuse. Sfuggono al mio
controllo. Mi
rigano il viso. Bacia le mie ciglia e mi stringe a sé, con
estrema ed infinita
delicatezza.
“Più di
ogni cosa, piccola pazzoide.”
*
Eccomi
gente, ho postato presto? Visto?
Bhe, non era previsto questo secondo capitolo, ma… due
persone mi hanno dato un
po’ di ispirazione e convinta a continuare… per
vostra sfortuna.
Smac: ciao! *.*
Sul serio ti è piaciuta? Oooooh, davvero
onorata. Quella che era una shot ora è una fic, anche se
sarà davvero molto
corta XD Spero apprezzerai anche questo. Grazie mille per la recensione!
Nessie93: Chià, ciao! Se
ci pensi
però la storia non è triste, eh! U.U bhe
si, lei è anoressica ed alcolizzata, spero si sia
capito… è molto complicato
farlo capire. Alla fine l’ho continuata, hai visto? Eh? XD
Si, Patty mantiene
sempre un certo carattere, forse come vorrei che fosse.. sulle
coprotagoniste
mi sbizzarrisco e mi diverto. Mi piace creare sempre personaggi
diversi. Spero
ti sia piaciuto questo capitolo, e grazie di tutto bella! =P
A l y s s a: Principessa Patt!
*.* Io..
io… non so che dire. Non sai
quanto mi faccia piacere leggere una recensione ci tengo tantissimo,
davvero! Alla
fine non è più una one… ed
è anche colpa tua, sappilo! Ogni volta che leggo le
tue recensioni mi sciolgo… non merito tanto! Ti voglio bene,
Patt!
doddola93: Dà!
Io… ciao! Grazie… non
so quanto dirti grazie! E’ una cosetta davvero… ma
sono contenta cheti sia
piaciuta! Spero tu stia bene! (io devo ancora recensire tutti i tuoi
aggiornamenti! Oggi lo faccio!). Mi manchi tanto e spero ti sentirti
presto,
davvero. Ti voglio bene <3