Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Scrittrice Vagabonda    18/07/2022    0 recensioni
Entrambi abbassarono lo sguardo increduli della complicità finché il ragazzo non chiuse il manuale e scrisse un biglietto per poi avviarsi verso l'uscita non prima di farlo scivolare davanti agli occhi della ragazza
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Veronica uscì dalla scuola e s'incamminò a piedi verso casa visto che l'abbonamento era scaduto e un po' di attività fisica ci voleva dopo quella mattinata. Passò per il centro storico, si fermò a prendere una piadina e poi raggiunse casa sua. Stava frugando nella borsa quando notò sullo zerbino un biglietto. Un altro pensò mentre lo raccoglieva e lo apriva come se stesse squartando un animale appena catturato.

 

Oggi non ho potuto fare a meno di pensarti soprattutto dopo il nostro inaspettato incontro sul pullman. Sarei indiscreto se ti invitassi a cena? Sento che c'è della chimica tra noi e vorrei scoprire le reazioni assieme a te.

Il mio numero ce l'hai già.

A presto.

Caio. -

Veronica sorrise, entrò, prese il bigliettino che aveva messo nella borsa e compose il numero adagiandosi sul divano e cercando di calmarsi farcendo dei respiri profondi. Ci mancava solo lo stalker poetico a questo marasma di periodo. La cornetta squillò per poco tempo e una voce contenta e sicura la accolse.

  • Pronto?!

  • Caio?

  • Si, sono io. Chi parla?

  • Sono la ragazza a cui hai dato la multa stamattina.

Pausa. Come se entrambi di aspettassero che da un momento all'altro la cornetta si staccasse.

  • Ah, ciao, che sorpresa. Non mi aspettavo una tua chiamata. Nel biglietto ti ho scritto messaggio non chiamata.

  • Senti, ascoltami molto bene non ho intenzione di uscire con te, non mi seguire o inviare cose inutili perché stai solo perdendo il tuo tempo che a quanto pare per te non è prezioso ma per me il mio lo è per cui ora blocchi il mio numero e addio!

  • Aspetta non…

Veronica riagganciò felice di aver chiuso una situazione snervante. Non bastava avere un contratto a termine, dover finire delle cose lavorative e procedere con la Naspi. Ora ci si mette anche un finto amore infatuato di me. Con questi pensieri Veronica si ricordo della multa presa sul pullman. La prese, lesse l'importo e sgranò gli occhi. Sessanta euro per un abbonamento scaduto ma siamo pazzi pensò mentre guardava i risparmi sulla carta tramite la app del cellulare. Ora non solo devo fare quadrare i conti con fatica ma devo pagare la multa il più presto possibile. Delusa, amareggiata e sull'orlo di una crisi di nervi prese un bicchiere e verso del vino. Veronica passò tutto il pomeriggio a risolvere i suoi casini lavorativi sorseggiando del vino rosso tra una crisi e l'altra.

Erano le cinque e il suo turno era già terminato da un pezzo. Dopo quella telefonata Caio di distese sul divano cercando di capire gli ingranaggi giusti per arrivare alla bella fanciulla. Ma tra un pensiero e l'altro di addormentò risvegliandosi a pomeriggio inoltrato. Guardò l'ora e con fare svogliato decise che l'esame lo avrebbe dato al prossimo appello visto che non era nelle condizioni per studiare. Si spogliò e rimase a ripensare alla ragazza sotto la doccia. Ogni singola goccia che batteva il suo corpo s'immaginava fosse lei che lo abbracciava. Girò la manopola e una doccia gelata lo risvegliò dal torpore. Ma cosa sto facendo pensò mentre si asciugava e si imbellettava per la serata. Camicia nera e jeans attillati ideali per fare colpo e nuove conoscenze pensò mentre la realtà era che avrebbe voluto far conoscenza con una sola persona che però lo considerava uno stalker. Dopo questi pensieri uscì di casa per andare a fare aperitivo con gli amici al solito bar dov'era iniziato tutto.

Erano trascorsi ormai due anni da quando Daniele l'aveva lasciata e ancora nonostante si ripetesse quanto valesse lei non lo aveva dimenticato del tutto. Fini il bicchiere e alticcia rispose al messaggio delle ragazze le quali la stavano attendendo a una festa al solito bar. Veronica sbuffò, conciata in quel modo non avrebbe voluto uscire ma le amiche avevano insistito talmente tanto che se non si fosse presentata sarebbe rimasta coi sensi di colpa a farle compagnia. Si mise un top glitterato e degli short visto la calura estiva che non dava segni di tregua. Le ragazze la attendevano fuori dal locale già mezze brille e starnazzanti.

Entrarono e dopo essersi sedute Veronica si propose di andare a prendere le ordinazioni.

Arrancò tra la folla fino al bancone, attirò l'attenzione del barista e ordinò. Nell'attesa guardò la gente ridere,scherzare e ballare ma lei non era dell'umore adatto per quella serata. Finalmente il barista le consegnò le ordinazioni e raggiunse le amiche che a differenza sua avevano lo spirito e il brio giusto per fare conquiste. Dopo due sorsi le vide scomparire tra la folla mentre lei rimase al tavolo a controllare le borse e se stessa visto che da alticcia divenne brilla e sorridente.

Caio entrò nel bar salutò i suoi amici e dopo una birra media si fermò fisso sulla stessa ragazza che lo perseguita da giorni. Come ipnotizzato la raggiunse, lei le regalò un bellissimo sorriso seguito da

«Eccolo il problema dei miei giorni, cosa vuoi? Sei qui per darmi una multa per ubriacatezza?»

Caio sorrise e senza neanche avvertirla la baciò passionalmente come se la fine delle sue torture fosse quel bacio dato così senza preavviso e intenzione ma solo seguito dall'istinto primordiale. Veronica dopo alcuni minuti tornò lucida e con fare preoccupato

«Non posso scusami» si dileguò uscendo dal locale in preda a una confusione adrenalinica.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Scrittrice Vagabonda