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Autore: Giorgiaaisha    08/08/2022    3 recensioni
Poggio le mani sulla porta a vetri e mi avvicino con la testa per guardare meglio dentro.
Strano, le luci sono accese e vedo delle persone che girano per il negozio.
Qualcuno si accorge di me e chiedo:
" È chiuso?"
Non ricevo risposta ma uno sguardo interrogativo.
Mia sorella intanto si è appoggiata di schiena al riparo dalla pioggia e sta tentando di strizzare i suoi capelli.
Riprovo.
"È chiuso?"
Ora mi guardano tutti perplessi.
Mi giro verso mia sorella e le dico:
"Ma sono scemi?"
Lei alza le spalle e continua a sistemarsi i capelli.
Busso e ripeto alzando un po' di più il tono della voce.
Finalmente vedo una ragazza nascosta dietro a un abito che timidamente mi fa cenno con il dito verso destra.
Giro lo sguardo e i miei occhi si incrociano con quelli di un bel ragazzo orientale.
Voleva indicarmi lui?
Lo guardo con aria perplessa e lui mi sorride.
"Credo che la ragazza ti stesse indicando l'entrata. Quella porta è chiusa, ma qui è aperta, vedi?"
Mi giro e vedo che il tipo ha perfettamente ragione. La porta è del tutto spalancata.
Che gran figura di merda!
Non lo voglio più il cappellino.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tsubasa Ozora/Holly
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sei mesi e 24 giorni senza vederla, nè sentirla.
Ho provato ogni dannato giorno a chiamarla, a mandargli messaggi, ma lei mi ha sempre rifiutato, finché non mi sono arreso e ho deciso di allentare la presa e provare solo una volta o due a settimana.
Sono andato sotto casa sua un sacco di volte ma non ho mai avuto il coraggio di bussare a quella maledetta porta.
Kojiro ha perfettamente ragione, sono un vigliacco.
Stasera dovrò partecipare ad una festa in onore del compleanno del presidente del Barca, non ne ho nessuna voglia ma i miei amici mi hanno praticamente costretto dicendomi che avrei potuto avere risvolti inaspettati da questa serata.
Ho pensato subito a Jo, ma cinque giorni fa ho assistito involontariamente a una telefonata tra lei e suo padre in cui le diceva che avrebbe dovuto esserci alla festa del presidente, poi l'ho sentito imprecare più volte ai suoi rifiuti dicendo che era un evento importante e che lei non era esonerata dal parteciparvi, ma dalle urla che affioravano dal cellulare ho capito che non era d'accordo e so anche il motivo: non vuole incontrarmi.
Non credo che sia riuscito a convincerla conoscendo il suo carattere testardo, e quindi inutile darsi false speranze.
Perlustro con lo sguardo tutto l'armadio per cercare qualcosa di adatto da indossare. Sarà una festa elegante ma odio mettermi in giacca e cravatta quindi la mia scelta ricade su un classico jeans abbinato a una camicia e una giacca.
Mi siedo e prendo una mela. Non ho molta fame ma la noia mi porta a mangiare e meglio optare per una scelta sana.
Ho immaginato più volte nella mia testa un nostro incontro. Se la dovessi vedere non la lascerei andar via così, non senza  averle prima detto tutta la verità.
Non mi importa più di tradire la fiducia di Sanae, lei mi ha fatto molto più male con il suo comportamento. Quando è venuta da me in attesa di prendere l'aereo, nonostante io sia stato più che chiaro sui miei sentimenti, si è comportata fin da subito come fosse la mia fidanzata. Nel momento in cui le ho spiegato che io le davo spago solo per paura di un suo gesto inconsulto, lei è crollata e mi ha confessato che quella volta di tanti anni fa non aveva tentato realmente di uccidersi e che in realtà non aveva mai preso quelle pasticche. Mi ha raccontato che io fraintesi tutto, lei mi chiamò disperata dicendomi sconnessamente che stava pensando a un suicidio e che lì davanti aveva la scatola delle pillole per dormire. Non aveva controllato quante ce ne fossero e così quando sono arrivato e ho visto che era completamente vuota ho tratto conclusioni affrettate e lei semplicemente ha omesso la verità per ricevere attenzioni in più da me.
La mia vicinanza le aveva giovato e sembrava essersi ripresa anche dalla nostra separazione, tanto da fidanzarsi con Yu e riprendere in mano la sua vita. Poi però qualcosa le è scattato dentro e, ha detta sua, ha capito che sono io l'unico che ama, così lo ha lasciato per tornare da me.
E poi è successo tutto il danno. Un danno irreparabile che mi ha portato a dire addio alla ragazza che è davvero l'unica regina del mio cuore.
Estramamente deluso e arrabbiato le ho pagato una camera d'hotel fino al giorno del volo. L'ho accompagnata, salutata e le ho chiesto di non cercarmi più se non per cose estremamente serie.
Mi dispiace e forse un giorno potremmo recuperare uno scorcio di amicizia, ma per ora, e Dio solo sa per quanto ancora, non ne voglio proprio sapere di lei.
Senza pensarci porto la mano al collo e stringo il ciondolo che mi ha regalato Jo.

"Ti prego aiutami a incontrarla ancora una volta. Aiutami a farle capire che io la amo davvero."

Dopo questa richiesta d'aiuto, che sa di preghiera disperata, mi dirigo verso il bagno per prepararmi alla grande serata.

BIP BIP

"Ehi Tsubasa, sei già uscito?" Castro
"Non ancora, tu?"
"No. Senti per stasera volevo dirti che qualsiasi cosa tu veda non devi farti prendere dalla gelosia. Anzi fai una bella cosa, vieni da me e ne parliamo insieme, ok?"
"Non capisco di cosa stai parlando! Perché dovrei essere geloso?"
"Tu promettimi che farai come ti ho detto."
"Te lo prometto, ma continuo a non capire."
"Fa niente. Hai promesso, ricordatelo!"



Castro è strano forte!
Prendo le chiavi dalla ciotola sopra il mobile della sala e esco di casa.

BIP BIP
CHAT DELLA NAZIONALE

"Capitano sei già alla festa?" Taro
"No, sto entrando ora in macchina. Perché?"
"Mi raccomando segui le indicazioni di Castro!"
"Oh ma insomma ma che è uno scherzo?"
"No. Tsubasa se non lo fai giuro che parto dall'Italia nel giro di due minuti e ti spezzo quelle due gambe secche che hai!" Kojiro.
"Ti prego non farlo arrabbiae sono due giorni che è nevrotico. Sai che lo farebbe." Maki
"Ma che avete? E che ne sapete voi di quello che mi ha chiesto Castro!"
"Fatti gli affaracci tuoi e promettilo anche a noi!" Hickaru.
"Boh! Ok. Prometto!"
"Bene! Buon divertimento Capitano!" Ishizaki.
"Ci sei dentro anche tu Ryo?" 
"Buona serata Tsubasa." Ishizaki.


Devono aver bevuto qualcosa che gli ha fatto male.
Sono arrivato in questo bellissimo ristorante, che per l'occasione è stato chiuso al pubblico.
Vedo il Presidente e mi avvicino con in mano il mio regalo.

"Tanti auguri presidente." Gli porgo il presente e mi fermo a parlare di calcio con lui.

Fortunatamente la moglie lo rapisce e facendomi un occhiolino mi libera. Mi incammino verso i miei compagni di squadra cercando Castro.
Vedo il padre di Jo e decido di andarlo a salutare. 
L'ultima volta che ci ho parlato è stato cinque mesi fa, gli chiesi notizie di Jo e lui mi disse che era dispiaciuto per la nostra separazione e che non voleva mettersi in mezzo.

"Salve Signore. Come sta?" 
"Oh Tsubasa ciao"; risponde lui un pò distrattamente. Lo vedo cercare qualcosa, o forse qualcuno.
"Sta cercando qualcuno? Posso aiutarla?"
"Ehm no. Cercavo..." e si blocca guardando fisso verso l'entrata.
Mi giro anche io incuriosito.
Una splendida ragazza con i capelli fino alle spalle color mogano e un vestito aderente arricchito di tanti punti luce entra mano nella mano con... con Genzo?
Che ci fa lui qui?
Strizzo gli occhi per mettere a fuoco la figura femminile. 
Non posso crederci ma quella è Jo!

"Cercavo mia figlia. Forse avrei dovuto avvisarti prima che sarebbe venuta accompagnata!"
"Accompagnata? Loro... loro stanno insieme?"

Prima che riesca a rispondermi corro in direzione di Castro. Sono sicuro che lui lo sapeva e che il suo strano messaggio era riferito a questo.

"Castro. Che storia è questa? Tu sapevi che Jo e Genzo stanno insieme e che stasera sarebbe venuta accompagnata da lui?"
"No Tsubasa, stai fraintendendo. Non stanno insieme, anche se lui l'ha accompagnata qui stasera!"
"Che razza di frase è questa? Stanno insieme o no?"
"No! Lei gli ha chiesto di accompagnarla perché sapeva che ti avrebbe incontrato!"
"Devo parlare con lei."

Mi giro e a passo sostenuto mi dirigo verso i miei amici.
Sono vicino a un tavolo e si sorridono dolcemente.
Non posso fare scenate di gelosia, l'ho promesso a tutti, devo fidarmi di loro.

"Genzo. Jo. Buonasera, è bello rivedervi."

Buonasera? Sto impazzando.
Wakabayashi alza un sopracciglio e sorride.

"Buonasera a te Tsubasa."
"Ciao Tsubasa", dice Jo sostenendo il mio sguardo con fierezza.
"Genzo possiamo andare a mangiare qualcosa? Mi è presa una gran fame", continua rivolta al portiere che mi guarda con aria triste.
"Certo, andiamo. Tsubasa vuoi unirti a noi?"

Non mi aspettavo un suo invito, forse sta cercando di creare un collegamento tra me  e lei. Guardo Jo che inviperita gli stringe una mano. Non so che fare. 

"Ma forse aveva altri piani! Deve mangiare con i suoi compagni di squadra!"

Mi ha elegantemente liquidato, ma per mia fortuna arrivano Castro e Faby.

"Oh ragazzi. Che bello, la banda si è riunita per un quarto! Che ne dite di mangiare tutti insieme?" Dice Castro.

Jo accenna un si con la testa, arresa al fatto che non può rifiutarsi. L'hanno incastrata per benino. Sorrido al mio amico, felice della sua uscita.
Mentre mangiamo non posso non notare la complicità che si è creata tra Genzo e la mia piccola amazonas. Il loro rapporto si è consolidato ancora di più. Lui le porta i piatti che preferisce senza neanche che glielo chieda. Le riempie il bicchiere prima ancora che dica di aver sete.

"Ragazzi ma vi ricordate del mio amico brasiliano Amoroso?"
"E chi se lo scorda", dicono all'unisono Jo e Genzo.
"Mi chiede sempre di te Jo. Mi ha detto che non aspetterà la prossima partita contro il barca per rivederti."
"Digli pure che può scordarselo!" Dice Genzo battendo un pugno sul tavolo.

Jo abbassa lo sguardo e poi mi guarda per una frazione di secondo, quel tanto che basta a farmi pensare che  forse non tutto è perduto.

"Marcio?" Chiedo.
"Si. Hickaru e Genzo vengono almeno due volte al mese e spesso usciamo tutti insieme. Quella sera c'era Marcio e gli ho chiesto di unirsi a noi. Al''inizio è stato molto tranquillo, pensava che WakaWaka fosse il fidanzato di Jo. Quando poi ha capito che così non era l'ha tormentata tutta la sera. Lei è stata molto brava a tenergli testa e lui ne è stato ancora più attratto. Almeno finché Genzo non l'ha quasi picchiato."
"Non l'avrei picchiato, ma doveva ben capire che quelle manacce se le deve tenere in tasca!"
"La mia zitellona mi protegge sempre", Jo si avvicina e lo abbraccia dandogli un dolcissimo bacio sul collo.

Mi sento fuori dal suo mondo. Loro si sono frequentati regolarmente e io neanche lo sapevo. Il ragazzo con cui ridevo e scherzavo negli spogliatoi ci ha provato con lei... e io non ne ero a conoscenza, non immaginavo neanche che la conoscesse.
Inizia la musica. Per l'occasione è stato chiamato un animatore che inizia con dei balli di gruppo. 
Jo si alza sussurra qualcosa all'orecchio di Genzo e chiama con se Faby.

"Arrivo tra cinque minuti. Tu vai avanti." Le risponde la sorella.

 Accenna di si con la testa e se ne va. Sospiro sconsolato.

"Tsubasa, se la ami non ti arrendere. Trova il modo di parlare con lei."
"E come faccio? Per mesi l'ho chiamata ogni giorno e non mi ha mai risposto."
"Lo so, è molto orgogliosa, ma da noi si dice: insisti e persisti, resisti e conquisti."
"Marcio è un bel ragazzo, è dolce e simpatico, ma lei l'ha allontanato senza neanche pensarci due volte. Il suo cuore è occupato."  Continua Castro.
"Ci proverò."

Mi sorride e se ne va.

"Genzo avete un gran bel rapporto. Perché non mi hai mai detto delle vostre uscite?"
"Non potevamo dirti nulla perché lei si fida di noi e non voleva vederti. Si sta riprendendo, ma nel cuore ci sei tu Tsubasa."

"Bene, siete pronti? Formate delle coppie e inziate a ballare a ritmo di Samba. Quando la musica cambierà e io dirò 'Via', formerete la coppia con la persona di sesso opposto che si troverà alla vostra destra. E allor... musica maestro!" 

La voce dell'animatore sovrasta la musica e interrompe i nostri discorsi.

"Tsubasa è la tua occasione invita a ballare Faby e tieniti alla destra di me e Jo, così non appena la musica cambierà potrai ballare con lei e parlarci."

Castro è un genio. Annuisco felice e insieme ci dirigiamo verso le due sorelle.


"Beleza, balliamo?"
"Claro que si", risponde lei al mio amico.

Io porgo la mano a Faby che mi sorride furbamente. Ha già capito il mio piano.
La musica inizia e dopo 10 lunghissimi minuti sentiamo il Via dell'animatore.
Jo si volta sorridente verso di me, ma quando capisce che è proprio con il sottoscritto che dovrà ballare il sorriso le sparisce dal volto e scuote la testa.

"No, mi dispiace io non ballerò con lui."
"Jo dai, è un gioco", Faby le si avvicina e non so cosa le dice all'orecchio ma lei cambia idea e viene verso di me furiosa.

Mi accosto alla mia eroina e le chiedo:

"Ma che le hai detto?"
"Solo di dimostrarmi che sei davvero un capitolo chiuso come dice sempre. Ma tranquillo, non lo sei."
"Lo spero", sospiro e sorridendo prendo la mano della mia amazonas.

Non appena iniziamo a ballare il mio corpo viene invaso da una scarica elettrica. La sua vicinanza mi stordisce, il cuore batte in maniera incontrollata e il solo sfiorarla con le dita mi manda in estasi.
La sua pelle è così morbida.

"Mi manchi tanto amazonas", le sussurro all'orecchio non appena il suo corpo è abbastanza vicino al mio. La sento sussultare. Le accarezzo il viso e lei si pietrifica.

"No. Non ci provare a parlarmi e sfiorarmi così. Non ne hai più nessun diritto. Sto ballando con te solo per dimostrare a mia sorella che sei un capitolo chiuso!"

Le sue parole mi gelano. Il cuore si ferma e sento il respiro bloccarsi in gola, tanto da costringermi a portare una mano sul collo.

" La musica sta per cambiare ma non cambiate le coppie, non ancora almeno."

Parte un dolcissimo lento e io torno indietro al nostro primo ballo, la situazione era molto simile a questa. Devo tentare il tutto per tutto, è il momento giusto per parlarci.
L'avvicino a me e le stringo i fianchi. Il respiro diventa corto e una strana sensazione di calore mi avvolge l'anima e il corpo.

"Jo, ora io parlerò e tu ascolterai tutto, fino alla fine. Poi deciderai se uscire fuori con me e continuare a parlare, oppure mollarmi qui e, se lo farai, capirò che tra noi è davvero finita." 

Non le do modo di controbattere e contitnuo il mio discorso.

"Io ti amo. Ti ho sempre amata, ma hai ragione ti ho mentito." 

Il suo corpo reagisce alle mie parole con un piccolo tremore. Posso sentire il suo cuore correre velocemente. Inspiro profondamente e proseguo.

"Io non provo più niente per Sanae da anni, tuttavia dopo un pò che ci siamo lasciati lei..."

Le racconto tutto per filo e per segno non tralasciando nulla, neanche la sua confessione dopo la vacanza.

"Questa è tutta la verità. Perdonami se non ti ho detto prima tutto questo ma pensavo di proteggere un'amica in difficoltà, non potevo immaginare che lei si era approfittata di me, prima come ora. Avrei potuto dirtelo in questi mesi, ma ha ragione Kojiro, sono un vigliacco."

Rimane in silenzio e mi guarda negli occhi.

"Via, cambiate le coppie."

La musica cambia e lei non pronuncia nessuna parola. Abbassa lo sguardo e io capisco che è finita davvero. Ormai l'ho persa. 
Maledicendomi per il poco coraggio avuto finora mi allontano da lei e prendo la giacca dal guardaroba.
Non riesco più a restare qui.
Me ne voglio andare.
Esco fuori dal locale. Inspiro l'aria salmastra del luogo e passo dopo passo mi incammino verso la macchina.

"Non andare. Aspetta, dobbiamo parlare." 

Mi volto e vedo Jo che affannata per la corsa con i tacchi mi tiene la mano e arrossisce teneramente.


Sono passati un bel pò di mesi dalla vacanza e Tsubasa comincia a credere di non avere più speranze con Jo. Poi una preghiera disperata e l'incontro alla festa del presidente del Barca aprono uno spiraglio di luce nell'ombra in cui è caduto il suo cuore.
Jo avrà capito nella bontà delle sue intenzioni? Riuscirà a buttarsi alle spalle gli ultimi avvenimenti?
Genzo è sempre presente ed è sicuramente una figura importante per lei, ma anche per il capitano perché nonostante i suoi sentimenti continua comunuque a tentare di farli rimettere insieme. Davvero un cuore nobile. Mi viene però da dire povero Genzo.
Buon inizio settimanaa tutti e grazie ancora a tutti voi!
Alla prossima ;*


   
 
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