008. Chi è solito rubare le coperte durante la notte?
Dormire insieme era una delle cose più belle e intime che una coppia potesse fare. Ochaco si sentiva sempre così piccola e protetta tra le sue braccia, tant’è che dormiva benissimo e non aveva mai insonnia. Per Iida era lo stesso, ma sarebbe stato ancora meglio se solo Ochaco non si fosse mossa ogni cinque minuti, rubandogli le coperte. Durante i periodi più caldi non era un problema, ma d’inverno il problema sorgeva eccome.
Come quella fredda sera di dicembre. Ochaco era del tutto a suo agio. Era poggiata con il viso sul suo petto, poi ad una certa si era voltata dall’altro lato, appallottolandosi e trascinandosi con sé la coperta. Iida si svegliò all’improvviso, sentendo un certo brivido lungo le gambe. Tutto assonnato si voltò e si accorse della sua ragazza tutta appallottolata. Adorabile di certo, ma dannazione, che freddo.
«Ehi… Ochaco, dammi un po’ di coperta, ho freddo» sussurrò, tirando appena il lenzuolo. Lei si lamentò e mollò la presa, permettendogli di coprirsi. Iida si coprì e provò un certo sollievo quando iniziò a scaldarsi. Ma dopo mezz’ora era punto e da capo e Ochaco si era di nuovo trasformata in una pallina di coperte.
Iida allora, che non voleva svegliarla, si strinse a lei per scaldarsi. Ochaco sentì le sue braccia forti circondarla e le venne da sorridere.
«Tenya… sei così tenero…»
«No, è che ho freddo… ti sei presa tutte le coperte» ammise.
Ochaco aprì gli occhi e arrossì.
«Oh, scusa. Non è mia intenzione.»
Iida le posò un bacio sulla tempia. Era davvero… troppo adorabile.
«Non importa. Ma… non è che abbiamo altre coperte?»
Ochaco rise.
«Nell’armadio, ultimo cassetto.»
Chissà se Ochaco sarebbe stata capace di rubargli anche quelle.
Dormire insieme era una delle cose più belle e intime che una coppia potesse fare. Ochaco si sentiva sempre così piccola e protetta tra le sue braccia, tant’è che dormiva benissimo e non aveva mai insonnia. Per Iida era lo stesso, ma sarebbe stato ancora meglio se solo Ochaco non si fosse mossa ogni cinque minuti, rubandogli le coperte. Durante i periodi più caldi non era un problema, ma d’inverno il problema sorgeva eccome.
Come quella fredda sera di dicembre. Ochaco era del tutto a suo agio. Era poggiata con il viso sul suo petto, poi ad una certa si era voltata dall’altro lato, appallottolandosi e trascinandosi con sé la coperta. Iida si svegliò all’improvviso, sentendo un certo brivido lungo le gambe. Tutto assonnato si voltò e si accorse della sua ragazza tutta appallottolata. Adorabile di certo, ma dannazione, che freddo.
«Ehi… Ochaco, dammi un po’ di coperta, ho freddo» sussurrò, tirando appena il lenzuolo. Lei si lamentò e mollò la presa, permettendogli di coprirsi. Iida si coprì e provò un certo sollievo quando iniziò a scaldarsi. Ma dopo mezz’ora era punto e da capo e Ochaco si era di nuovo trasformata in una pallina di coperte.
Iida allora, che non voleva svegliarla, si strinse a lei per scaldarsi. Ochaco sentì le sue braccia forti circondarla e le venne da sorridere.
«Tenya… sei così tenero…»
«No, è che ho freddo… ti sei presa tutte le coperte» ammise.
Ochaco aprì gli occhi e arrossì.
«Oh, scusa. Non è mia intenzione.»
Iida le posò un bacio sulla tempia. Era davvero… troppo adorabile.
«Non importa. Ma… non è che abbiamo altre coperte?»
Ochaco rise.
«Nell’armadio, ultimo cassetto.»
Chissà se Ochaco sarebbe stata capace di rubargli anche quelle.
Nota dell'autrice
Sicuramente una delle mie flash preferite fin ora, amo questi momenti così intimi... e poi quanto è da Uraraka rubare le coperte al pover, infreddolito Iida? Che si armi di pazienza, per amore si può anche fare.
Alla prossima!!!
Nao
Sicuramente una delle mie flash preferite fin ora, amo questi momenti così intimi... e poi quanto è da Uraraka rubare le coperte al pover, infreddolito Iida? Che si armi di pazienza, per amore si può anche fare.
Alla prossima!!!
Nao