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Autore: YakiTheNameless    16/08/2022    1 recensioni
Alice ha vissuto mille vite leggendo i suoi libri, ma l'unica che veramente sta vivendo è quella in una piccola cittadina nell'Indiana. Hawkins non ha castelli, foreste incantate o draghi che ne sorvolano i cieli.
Ma c'è un luogo, perso tra le aule della scuola, in cui intrepidi paladini e potenti maghi sconfiggono orrende creature: l'Hellfire Club. Come Alice, anche Eddie il master del gruppo ha vissuto mille vite insieme ai suoi compagni d'avventura. Ma l'unica reale è sempre quella a Hawkins.
Hawkins è solo Hawkins, niente più.
È quello di cui sono convinti entrambi ed è anche ciò su cui dovranno ricredersi.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dustin Henderson, Eddie Munson, Nuovo personaggio, Will Byers
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il dito di Will premette il campanello sotto la targhetta con il nome 'Sinclair'. Il ragazzino guardò l'amico e poi la porta davanti a sé con aria preoccupata. Il vialetto davanti casa era vuoto, l'auto della famiglia non c'era. 
«Magari non sono in casa.» disse verso Dustin. 
«Ci sono, non ti preoccupare.» gli rispose lui. 
«Come fai a esserne sicuro?» 
In quel momento la serratura scattò e un occhio sbucò dal battente socchiuso. 
«Si?» chiese la ragazzina nascosta dalla porta. 
«Visto che qualcuno c'è.» sussurrò Dustin all'orecchio di Will. 
«Erica, siamo Will e Dustin.»
«Questo lo vedo. Che ci fate qui così presto?» domandò guardandoli. 
«Possiamo entrare?» disse Will. 
La ragazzina assottigliò lo sguardo. Benché conoscesse gli amici di suo fratello da sempre sembrò quasi diffidare di loro. Certo non era mai capitato che andassero a trovare Lucas prima di entrare a scuola. Ma per loro quella era una situazione d'emergenza, dovevano risolvere la questione il prima possibile.
«Erica! Chi è?» urlò qualcuno da dentro casa. 
«Henderson e Byers.» gridò Erica di rimando. 
«Falli entrare no?» si sentì dire
La ragazzina sbuffò e aprì la porta, invitando con aria scocciata i due ad accomodarsi. Dustin e Will entrarono e si guardarono attorno come se quella fosse la priva volta che mettevano piede in casa Sinclair. Videro Lucas scendere frettolosamente le scale con il borsone da basket sulla spalla e i capelli ancora da acconciare. Saltò l'ultimo scalino e salutò gli amici con un cenno della mano. 
«Ehi ragazzi, tutto ok?» chiese sorpreso.
«Alla grande.» rispose Dustin. 
Erica chiuse la porta e si affiancò al fratello. 
«Allora? Volete dirci perché siete qui o stiamo a spettegolare come quattro zitelle al club di cucito.» domandò la ragazzina incrociando le braccia. 
«Sì, ecco... » iniziò Will «Stiamo per iniziare una nuova campagna e ci manca un giocatore, per cui...» disse rivolgendosi poi verso di lei.
«Volete che partecipi.» tagliò corto lei. Will e Dustin annuirono all'unisono.
«Sarà Will il master.» aggiunse immediatamente Dustin. 
Erica storse le labbra. I suoi occhi vagarono per qualche istante nella stanza, dal soffitto al pavimento, in una danza di dubbio e perplessità. Cosa che fece sudare freddo entrambi i ragazzi. C'era una possibilità, seppur piccola, che non accettasse e ciò avrebbe messo in discussione tutta la campagna. La ragazzina mugugnò picchiettando l'indice sul mento. Guardò prima uno e poi l'altro, palesemente fingendo indecisione, forse divertendosi un po' più del necessario a tenere sulle spine i due amici. 
«Devo avere il venerdì libero, ho degli impegni.» disse infine Erica. 
Lucas la guardò alzando un sopracciglio. Si chiese che impegni potesse avere una ragazzina della sua età se non bere il tè con le bambole e leggere qualche storia di principi e principesse.
«Sì, ovviamente. Non è vero Will?» disse Dustin punzecchiando con il gomito il fianco dell'amico. 
«Certo! Venerdì libero, chiaro.»
«Allora ci sto. Consideratemi dei vostri.» disse Erica allungando una mano verso Will. 
Lui la strinse e la agitò un paio di volte. Sia lui che Dustin sembrarono subito più sollevati e anche Erica sembrava felice della cosa. L'ultimo giocatore era stato reclutato e la campagna era salva. Will si immaginò il tavolo con attorno i tutti i ragazzi pronti a condividere con lui le gioie e di dolori che il gioco regalava a ogni nuova storia.
«Ragazzi...» disse improvvisamente il fratello maggiore «...Non avete messo in conto anche me, vero?»
I tre guardarono Lucas e il sorriso sui loro volti si spense come qualcuno avesse premuto un interruttore. 
«Sì certo che abbiamo contato anche te.» disse Dustin passandola per un'ovvietà.
«Dustin, Eddie, Rick, Gareth, tu ed Erica.» elencò Will contando sulle dita «Mike sarà in vacanza con i suoi.» spiegò. 
Erica si mise le mani sui fianchi alzando gli occhi al soffitto con fare drammatico. Aver appreso di essere il rimpiazzo non le piacque granché, ma non era qualcosa di così grave da prendersela con i suoi amici. In fondo le era andata bene: ora aveva qualcosa con cui occupare quei tre mesi di vacanza. Il suo atteggiamento offeso così apertamente teatrale fece sorridere Dustin.
«Io credo che ora vi manchi un giocatore.» disse Lucas grattandosi la nuca. 
«Che vuoi dire?» chiese Dustin. 
«Ecco ragazzi, io...»
«Vuole dire che non ci sarà. Ha il ritiro con la squadra di basket.» intervenne Erica indicando una valigia già pronta affianco alle scale «Quella è già pronta e manca ancora una settimana.»
«Lucas...» Dustin sembrò sul punto di mettersi piangere. 
«Ragazzi, mi dispiace. Il prossimo anno forse sarò nei titolari, Jason ha detto che è l'occasione buona per farmi notare dal coach.» disse lui quasi senza prendere fiato. 
«Siamo punto e a capo.» disse Dustin verso Will. 
«Peggio. Questo era l'unico piano B che avevamo.» disse lui grattandosi i palmi nervosamente. 
La campagna era nuovamente a rischio, al punto che Will pensò di aver una qualche sorta di maledizione. Anni prima l'avventura principale e una delle più complesse che avesse ideato era stata bruscamente interrotta e ora, quella su cui stava lavorando da allora, rischiava di non iniziare nemmeno. 
«Dobbiamo trovare qualcuno prima della fine della scuola.» Dustin si mise entrambe le mani sul cappello. 
«Erica, le tue amiche...» disse Will guardando la ragazzina. 
«Non se me parla. E poi hanno livelli troppo bassi.» disse lei «Perché non chiedete a Lucas di trovarvi l'ultimo membro.»
Lucas guardò la sorella perplesso. Stava forse dando la colpa a lui per la disfatta della campagna? Probabilmente sì, ma più per il gioco lo stava punendo per aver accettato il ritiro sportivo. L'avrebbe lasciata a casa da sola con i suoi genitori per buona parte dell'estate. Lui aveva provato ad addolcire la pillola con una pessima battuta sul fatto di provare l'esperienza di essere figlia unica. Erica non l'aveva trovava affatto divertente. 
Dustin e Will guardarono l'amico, che prontamente agitò la testa e alzò le mani. 
«Non conosco nessuno, mi spiace.» disse verso di loro «Ma proverò a fare qualcosa.»
Will annuì e Dustin ringraziò. Il futuro master diede un paio d'indicazioni a Erica in modo che si potesse preparare e le disse che si sarebbero sentiti quando avessero deciso la data della prima sessione, che in ogni caso non sarebbe stata troppo lontana. Lei ascoltò con attenzione, pose qualche domanda e infine disse che avrebbe aspettato loro notizie.
I due fratelli accompagnarono Dustin e Will alla porta e li salutarono, Lucas diede loro appuntamento a scuola come ogni giorno.
Appena la porta di casa Sinclar si chiuse, i due fermi sul vialetto lasciarono andare un lungo sospiro di rassegnazione. Se da una parte l'ingaggio di Erica era stato un successo, dall'altra il ritiro di Lucas aveva gettato i loro piani nel fuoco e sparso le ceneri al vento.
«Dovremmo dirlo agli altri. Potrebbero conoscere qualcuno.» disse Dustin incamminandosi in direzione della scuola.
«Eddie sicuramente ci aiuterà. Ma dovremo aspettare il pomeriggio per chiederglielo.» Will seguì l'amico camminandogli affianco.
«Giusto, questa mattina ha l'esame con la O'Donnell. Meglio aspettare sì.»
E così fecero. E fu meglio, soprattutto per Eddie che aveva già i nervi a fior di pelle dai giorni precedenti.
Dopo quasi una settimana passata sui libri e di sonno precario, il ragazzo non vedeva l'ora di uscire da quell'aula e dedicarsi finalmente ad altro che non fossero nozioni di grammatica e letteratura. Si era talmente intestardito che aveva trascorso tutti i pomeriggi tra gli scaffali della biblioteca di Hawkins, da solo o in compagnia di Dustin. 
Tuttavia, per quanto ci provasse, in quel posto si era sentito sempre un estraneo. Poteva percepire gli sguardi degli altri studenti che sicuramente si stavano chiedendo cosa ci facesse lì uno come lui; in più la bibliotecaria sembrava averlo preso di mira dalla prima volta che aveva incrociato lo sguardo. La donna, che sostituiva Alice impegnata con lo studio anche lei, non perdeva l'occasione per commentare il suo abbigliamento o per riprenderlo appena sentiva un sussurro provenire dal tavolo in cui era seduto. 
Certo, con la compagnia di Dustin l'immane sforzo di andare in biblioteca non gli era pesato poi così tanto; anzi si era quasi trovato bene e anche concentrarsi su ciò che leggeva gli era risultato più facile. Ma c'era sempre qualcosa che non lo faceva sentire completamente a suo agio. Secondo il ragazzino era la megera al di là del bancone. E forse aveva ragione.
Ormai però il tempo dello studio era finito e ora doveva vedersela con la vera prova, quella che avrebbe nuovamente deciso del suo anno scolastico.
«Questa è la vostra ultima occasione.» disse l'insegnante consegnando il compito «Date il vostro meglio.» 
Arrivata affianco al banco dov'era seduto Eddie e dopo avergli passato il foglio, lo guardò e si sporse cose volesse dire qualcosa.
«Mi raccomando.» sussurrò al ragazzo.
Non era un augurio, era un ordine. Ed Eddie lo sapeva, dopotutto nemmeno lui aveva intenzione di fallire e rovinarsi l'ennesima estate. L'ultimo anno era a un esame di distanza, la fine del suo percorso scolastico era sempre più vicina. La libertà lo attendeva.
Quando l'ultima campanella della giornata suonò nessuno perse tempo e in tempo record i corridoi della scuola furono deserti. Più la fine si avvicinava più gli studenti sopportavano poco le mura scolastiche. Un paio di giorni e nessuno ci avrebbe più messo piede.
«Ragazzi, eccovi.» Eddie si avvicinò al gruppetto appena fuori l'ingresso.
«Com'è andata sta mattina?» chiese subito Gareth. Sapeva quanto l'amico fosse agitato per quella prova. 
«È andata. Qualcosa ho scritto.» rispose Eddie alzando le spalle.

«Non è la stessa cosa che hai l'ultima volta?» commentò Jeff.
Eddie lasciò il ragazzo senza una risposta, invece si rivolse a Dustin posando una mano sulla sua testa.
«Allora, la sorella di Sinclair è dei nostri?» domandò.
«Erica sì, ma...» disse l'amico timidamente.
Eddie alzò un sopracciglio aspettando la conclusione della frase.
«Ma Lucas non ci sarà. Ha il ritiro con la squadra di basket.» intervenne prontamente Will.
Tutto il gruppo alzò gli occhi al cielo, in particolare Rick e Gareth che erano stati i primi a dare la loro disponibilità alla campagna. Erano impazienti d'iniziare e già dalla notizia della nuova avventura avevano iniziato a strutturare i loro personaggi. Sarebbe stato un vero peccato non poterli far scendere in campo.
«Quindi che propone il master?» disse Eddie verso Will.
Will si ammutolì. Non aveva pensato che ora era lui a dover prendere le decisioni per il party. 
«Prendiamoci una settimana in più. Io avrò il tempo di sistemare gli ultimi dettagli e voi potrete pensare bene a chi volete giocare. Così anche Erica potrà prepararsi al meglio. Nel frattempo cercheremo l'ultimo giocatore.» spiegò Will. Il gruppo concordò.
«Eddie, tu non conosci nessuno?» chiese il master.
«Non mi viene in mente nessuno, ma qualcuno troveremo. La campagna inizierà, stai tranquillo.» disse Eddie con un sorriso.
I giorni successivi furono impegnativi per tutti, tanto che incontrarsi anche solo per qualche minuto fu complicato. Ognuno pensava agli ultimi compiti da consegnare, all'armadietto da svuotare e al progetto da fare vedere al professore di turno. Benché indaffarati, nessuno si era dimenticato di ciò che gli aspettava di lì a una settimana. Nei pochi sprazzi di tempo libero le schede di ogni personaggio venivano arricchite, raffazzonati disegni si aggiungevano ai fogli e anche Erica, che era stata invitata con poco preavviso, si stava impegnando per rendere unico ogni dettaglio. Pure Will diventò maniacale nell'aggiungere elementi alla sua trama. Voleva assolutamente che l'avventura fosse perfetta e ricca così da non risultare mai noiosa.
E così arrivò l'ultimo giorno. L'ultima campanella suonò e i porte dell'Highschool di Hawkins si chiusero dietro la fiumana di alunni in festa. L'estate era finalmente iniziata e per gli avventurieri questo significava solo una cosa: un nuovo mondo gli avrebbe presto dato il benvenuto.
   
 
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