Note scomposte che si deliberavano nell'aria dai tasti bianchi e neri. Dita che si accavallavano alla ricerca della melodia perfetta. Sbagli su sbagli, whisky sulla coda del piano mentre tu sbattesti la porta lasciandomi solo in quell'appartamento che non mi apparteneva. Jimin, i tuoi repentini cambi d'umore non riuscivo proprio a sopportarli.