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Autore: Leanne    08/09/2009    3 recensioni
Janet è una ragazza,sedicenne e bella da paura, che vive nell'orfanotrofio di Belfast. La sua vita viene sconvolta da un incidente di una sua rivale e da una lettera inaspettata. Scoprirà la vera identità dei suoi genitori, e se la dovrà vedere con un Draco Malfoy, totalmente innamorato di lei. La storia si svolge durante il sesto anno, con tutti gli avvenimenti dei libri precedenti. I personaggi citati sono di proprietà di J.K. Rownling, e la storia non è a scopo di lucro.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Two

Logan, arrivato a casa si trovò anch’esso con mille pensieri che gli invadevano la testa.

Devi dirle la verità. Deve saperlo.

Logan si buttò sul letto con le mani tra i capelli.

“Ok.. Sto per fare un’enorme cazzata” disse poco dopo, e rialzandosi di scatto, prese il suo cellulare e compose un numero.

~

Janet quella sera saltò la cena. Dopo la notizia scioccante di oggi le si era chiuso lo stomaco.

Era ancora stesa sul suo letto, con la lettera poggiata sul petto, che gli provocava uno strano peso.

Dalla mente di Jay:

Io, una strega.. che faccenda assurda. Ma se fosse vera? L’episodio di oggi, magari, può essere stato solo una futile coincidenza.

Ma a chi vuoi darla a bere?

Oh, certo.. che bella coscienza che mi ritrovo. Tsk.

E poi chi sarà mai questo Albus Silente? O questa Hogwarts..

Scommetto che è tutta una messa in scena montata per farmi uno scherzo di poco gusto.

Driiin, driiin.

Janet si accorse solo di striscio che la stavano chiamando. Si mise composta sul letto, e prese il cellulare, guardando prima il display – Logan – e rispose.

“Ciao Logan” disse, con voce un po’ rauca.

“Ciao..” Neanche Logan sembrava diverso dall’amica.

Janet non disse niente, o meglio, non aveva niente da dire.

“Jay?”fu Logan a rompere il silenzio.

“Si?”

“Mettiti seduta…..e ascoltami. Ho un paio di cose da dirti.” La voce di Logan si fece ancora più rauca.

Janet aggrottò la fronte.. Non era da Logan parlare così.

“V-va bene.. dimmi”

Ci furono alcuni attimi di silenzio e poi Logan incominciò a parlare.

“ Sono rimasto molto sorpreso dalla tua lettera di Hogwarts…beh.. perché io so tutto di Hogwarts. E so tutto di Silente, così come so tutto della magia. I miei genitori sono maghi, hanno studiato la, e anche mio fratello,  studia ancora la. Tu non lo hai mai incontrato per questo.                                                                        Io beh.. sono un magonò. In pratica uno senza poteri, e una vergogna per la mia famiglia. Ma ormai ci hanno fatto l’abitudine… Hogwarts è la scuola di magia più prestigiosa in Inghilterra, forse di tutto il mondo, e Silente è il suo preside, ed è il mago più potente del mondo. Di solito i poteri si dimostrano entro l’undicesimo anno di età, e tu sei un’eccezione, che non si è mai rivelata prima, per questo era così meravigliato nella lettera.

Chiamami stronzo, chiamami ipocrita.. ma non avevo il coraggio di dirtelo. S-scusa.”

Logan parlò tutto di un fiato, senza mai fermarsi, e non sapendo la reazione di Janet, chiuse la telefonata.

Janet rimase a bocca aperta, senza fiatare, non accorgendosi nemmeno che Logan aveva chiuso la telefonata.

Ci vollero un paio di minuti per riprendersi e realizzare bene la situazione.

Janet guardò il cellulare, e compose velocemente il numero dell’amico.

Logan esitava sul rispondere.

“Jay….”

“Logan….”

“Si?”

“Vaffanculo.           E per seconda cosa, puoi stare tranquillo. Non sono tanto scioccata.”

“Oh..” Logan trattenne una piccola risata.

“Voglio sapere tutto quello che c’è bisogno. Puoi venire prima? Ho già fatto le valigie.. voglio solo che mi racconti tutto quello che sai.”

Logan guardò l’orologio. Le 9.20.

“Va bene, vengo. Fatti trovare dalla finestra che salgo.”

Janet non fece neanche in tempo a rispondere, che Logan chiuse la chiamata.

Mentre aspettava l’amico, prese in mano la lista del materiale di Hogwarts.

Ogni studente deve essere fornito di:

Una bacchetta magica.

Un telescopio magico.

Una bilancia d’ottone.

Un calderone in peltro, formato standard, misura uno.

Un kit del giovane pozionista, completo di bezoar.

Tre completi in tinta unita,nero.

Un cappello a punta in tinta unita nero da giorno.

Un paio di guanti di protezione in pelle di drago o simili.

Un mantello invernale nero con alamari d’argento.

Storia della Magia. Volume I di Romilda Bath.

Manuale degli incantesimi volume  I di Miranda Gadula.

Teoria della Magia di Adalbert Incant.

Guida pratica alla trasfigurazione di Emeric Zott.

Mille erbe e funghi magici di Phillada Spore.

Infusi e pozioni magici di Arsenius Brodus.

Gli animali fantastici: dove trovarli di Nerut Scafandro.

Le forze oscure: guida all’autoprotezione di Dante Tremante.

Gli allievi possono portare anche,se lo desiderano,un gufo,oppure un gatto oppure un rospo
Si ricorda ai genitori che agli allievi del primo anno non è consentito l’uso di manici di scopa personali.


Janet lesse più volte la lista. Non conosceva minimamente ogni singolo strumento.

E poi ci doveva essere sicuramente un errore.. Qui parlava di allievi del primo anno, e lei ne aveva sedici.

Ci avrebbe pensato dopo, Logan sarebbe arrivato a momenti.

Janet si alzò, e si mise alla finestra, in attesa dell’amico.

Dopo poco tempo, Logan era sotto la sua finestra. Le fece un piccolo sorriso e si arrampicò abilmente su nel dormitorio.

Niente ciao, o saluti vari.

Si abbracciarono a lungo, con forza. Quell’abbraccio valeva più di qualsiasi discorso.

“Vieni” disse poi Logan, allentando l’abbraccio e tirando Janet per un braccio “sediamoci”.

“Oh, si” e si accomodò sul letto.

“Chiedimi quello che vuoi sapere, qualsiasi cosa”

Janet si fermò un secondo a pensare. “Dimmi tutto quello che sai su Hogwarts”

“Ok, allora. Hogwarts è un castello grandissimo, situato in mezzo alle montagne. Ci sono quattro case che dividono gli studenti.”

“Case? “

“Si, sono Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Ogni studente viene smistato da un cappello magico in una delle quattro case, secondo dei requisiti.”

“E quali sono?” chiese Janet. Era molto interessata.

“Gli intelligenti vengono smistati a Corvonero. Grifondoro, è la casa dei giusti e dei coraggiosi, e anche di quelli molto propensi ad infrangere le regole. A Tassorosso vengono smistati i giusti e gli altruisti, e invece a Serpeverde vanno gli studenti senza scrupoli, determinati e di solito purosangue.”

“Puro-che?”

Logan rise brevemente.

“I purosangue sono quei maghi nati da genitori entrambi maghi, poi ci sono i mezzosangue, che sono nati da un genitore mago e uno babbano e infine ci sono i nati babbani, che sono maghi che hanno ereditato i poteri da qualche parente, ma hanno i genitori entrambi senza poteri.”

“Oh, bene.. e io cosa, cioè chi dovrei essere?”

“Non lo so veramente.. non conoscevo i tuoi genitori, e poi il tuo cognome non mi sembra conosciuto nel mondo magico. Dovresti fare delle ricerche per scoprire le origini dei tuoi genitori.”

“Ah..va bene” Janet fece una piccola pausa “Tuo fratello in che casa è?”

“Grifondoro.  Quest’anno frequenta l’ultimo anno, ricordi come si chiama?”

“Ehm.. no!”

“Clark. Clark Weber, ovvio.”

“Oh, si certo.” Janet posò la testa sulla spalla di Logan.

“Altre domande?”

“Mh.. Fammi pensare”

Janet attese un attimo, poi prese la lista dell’occorrente e  la diede a Logan.

“Dove trovo tutta questa roba? Non posso andare mica in un centro commerciale e chiedere una bacchetta magica! Mi prenderanno per pazza, e credimi, parlando con te di tutto questo, sto incominciando a pensare di esserlo davvero.” Disse, e poi scoprì i denti in un sorriso.

Logan, a sua volta, sorrise e le cinse le spalle.

“Diagon Alley. Ti ci porto io, così non ti perdi, tranquilla.”

“Grazie”

Logan poggiò la lista sul comodino e si alzò.

Fece due passi intorno al letto e si guardò l’orologio al polso.

“Beh.. che dici di andare?”

Janet fu colta di sorpresa. Sapeva di dover andare, certo, ma era duro lasciare quel luogo, per quanto lo odiasse, dopo che ci ebbe passato la sua vita.

Fece un respiro profondo prima di rispondere “Si, andiamo”

Logan l’aiutò a prendere i borsoni, e l’aiutò a scendere dalla finestra.

Prima di oltrepassare il cancello, Janet guardò per un ultimo istante l’orfanotrofio.

Niente lacrime o roba del genere.

Lei è una forte.

Ta-daa! 

Oggi ho deciso di postare due volte, avevo inspirazione xD Spero che la storia continui a piacervi!

Scusate gli eventuali errori di ortografia.

Besos. Martina :*

  
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