Luna_07: Ciao!!!!
Tranquilla, alla fine nn farà una bella fine re
Vegeta… E se lo merita!!!! Buona lettura!!!!! Ciao!!!!!
Bulma4ever: Ciao amò!!!!!! No, tranquilla… Nn mi offendo
se nn è il tuo genere XD… Il mio era solo un
consiglio!!!! Cmq ank’io
inizio a detestare quelle scimmie nonostante sia tutto frutto della mia
fantasia XDXD e qui lo dice pure il mio amore!!! *Q*… Si, su qst pianeta sono più al sicuro che sulla Terra, ma anke qui c sono problemi… Ma quando arriverà Vegeta si
sistemerà tutto!!!!! Ok ti lascio al chappy… Buona letura amò!!!! Ciao!!!!
Silvia_sic1995: Ciao!!!! Si si… Quello stronzo poi muore!!! Muahahaha!!!!
Sarà Vegeta a punirlo!!!! Sei contenta?? Io si!!!!! Ahahaha…
Ok, ciao e a presto!!!!
IL MIO PRINCIPE AZZURRO
La Terra e Uzov!
La voce narrante
sarà Trunks
Dopo che la mamma è andata a dormire mi è salita un’improvvisa
stanchezza… Sono anche preoccupato per papà… Non riesco a percepire la sua
aurea… Forse è troppo lontano… O forse gli è successo qualcosa… No, no. È
impossibile. Lui è il più forte di tutto l’universo!!!! Una volta la mamma mi
ha detto che il mio papà non solo è un sayian, ma è
il PRINCIPE dei sayian, non un guerriero qualsiasi,
ma il principe, quindi è impossibile che venga sconfitto!!!!
Dopo poco la voce meccanica della navicella ci dice che tra poco
dovremmo atterrare, quindi mi preparo. Scendiamo dall’astronave e la mamma la
riduce ad una capsula. Sembra Marte dato che è tutto rosso. Ci guardiamo in
torno e in lontananza vediamo delle case. Sarà un piccolo villaggio.
Ci incamminiamo e dopo un po’raggiungiamo il posto. Non c’è anima
viva e il silenzio regna.
“Tesoro, sei sicura che Vegeta ti abbia detto Uzov?”Chiede
improvvisamente il nonno alla mamma
“Sicurissima, me l’ha ripetuto più volte!” Risponde la mamma
“Sarà meglio chiedere a qualcuno” Dice poi e così si avvicina a
una porta e bussa. La porta si apre lievemente e da un piccolo spiraglio si
riesce a intravedere un occhio
“S-Salve…”Inizia la mamma
“Mi scusi, volevo chiederle…” Ma la porta si richiude bruscamente,
senza lasciare alla mamma il tempo di continuare
“No!!!!! La prego!!! Aspetti!!! Le devo parlare, è molto
importante!!!”Grida la mamma bussando alla porta. La persona, dopo aver sentito
le suppliche di mia madre, apre questa volta l’entrata in modo da potersi
vedere in faccia. Ci si presenta una donna oltre la sessantina d’anni, un
po’trasandata, ma sembra una brava persona.
“Chi siete e cosa volete?” Ci domanda freddamente.
“Ehm… Ecco… Noi…”Dice le mamma
“Noi veniamo dalla Terra. Per caso qui siamo su Uzov?”
“Sì, certo… E sbrigati a chiedermi ciò che ti serve, non ho tempo
da perdere, io!!”Credo che stia iniziando ad arrabbiarsi!
“Sì!” Continua poi la mamma “Ecco… Voi… Conoscete per caso Vegeta,
il principe dei sayian?” Fa speranzosa. La donna sgrana gli occhi,
guardandoci poi uno ad uno
“Si, lo conosco, perché vi interessa saperlo? E soprattutto… Come
fate voi a conoscerlo??!!!”Ci chiede diffidente
“Beh… Io sono sua moglie. Lui è in grave pericolo!! Suo padre è
tornato non so come dal regno degli inferi con l’obbiettivo di riportarlo su
Neo Vegeta ma…”La donna la interrompe invitandoci ad entrare in casa, sembra
quasi che il fatto di sapere che papà è in pericolo l’abbia spaventata
enormemente.
“Venite, entrate, in casa starete più al caldo e più al sicuro…”
“Al sicuro??”Chiedo io
“Sì, vedete da un paio d’anni le cose qui sono molto peggiorate.
Dei banditi di altri pianeti ci hanno attaccati e ormai viviamo nella paura e
nel terrore. Noi non siamo in grado di difenderci…”Spiegò la donna con le
lacrime agli occhi
“Sì, lo so… Vegeta mi ha detto che voi non avete un livello
elevato di forza, ma avete dei poteri particolari!!!” Interviene la mamma
“Già. Oh, io mi chiamo Narhal” Dice la
donna
“Ah, io mi chiamo Bulma, loro sono i miei
genitori e loro sono Trunks e Bra…”Ci presenta la
mamma
“Ma ora dimmi, cosa è successo a Vegeta?” Ci chiede con aria
preoccupata.
“Come dicevo… Suo padre è tornato. Con ricatti voleva costringerlo
ad abbandonare me, la sua famiglia, la sua casa, tutto!! Ma ogni volta che le
discussioni peggioravano. Lui riusciva sempre a tenergli testa, anche perché si
è trasformato nel leggendario super sayian” Dice la
mamma trattenendo a stento le lacrime…
“COSA????!!!!”fa la donna sbalordita “Vegeta si è trasformato nel leggendario
super sayian???”Annuiamo e lei continua a guardarci
sconvolta
“Io… Io non ci credo… L’ultima volta che l’ho visto… Sì… Aveva una
forza da mettere i brividi… Nello spazio si vociferava che sarebbe diventato il
leggendario guerriero dorato…”Dice tutto questo con lo sguardo perso nel vuoto…
Soffermandosi a dire “leggendario guerriero dorato” con una punta d’orgoglio…
Manco fosse suo figlio!
“Beh…”riprende poi la mamma
“Lui… Non è l’unico ad essersi trasformato…”
“Ah no?!”Chiede sempre più esterrefatta la donna
“No… Anche Kakaroth, un altro sayian che vive sulla Terra, i suoi figli e… Lui!” Dice
guardandomi. Mi spunta un leggero sorriso. Sono veramente fiero di essere il
figlio del principe dei sayian!! A quanto pare mio
padre ha una buona reputazione!!! Noto poi che la donna mi fissa sbalordita…
“T-Tu… Sei il figlio di Vegeta??!”Mi fa. Annuisco sorridendo.
Allora mi si avvicina prendendomi per le spalle
“Ti prego… Fammi vedere il super sayian…
Per favore!” Mi supplica con lo sguardo di trasformarmi e mi giro per guardare
la mamma che con un sorriso acconsente
“Ma certo… Guarda!” Così mi libera le braccia e mi preparo per la
trasformazione. Divarico leggermente le gambe e ripenso a mio padre, a quando
la mamma mi aveva detto che non c’era più perché era dovuto partire per
salvarci… La rabbia sale e con un grido mi trasformo, illuminando ulteriormente
la stanza di oro.
La
voce narrante sarà Vegeta
Bene.
Mio padre si è bevuto la balla che gli ho raccontato. Spero proprio che Bulma e gli altri abbiano raggiunto Uzov…
Se così non fosse non so più cosa inventarmi… Gli scagnozzi di mio padre sono
partiti da circa mezz’ora… Tsk, poveri illusi, non
troveranno nessuno… Né sulla Terra nè su Lasner!! Ora c’è un ultimo problema. Devo assolutamente
librarmi da queste catene o farò una brutta fine quando mio padre scoprirà che
l’ho ingannato… Già… Ma non ho nemmeno un briciolo di forza!
- Avanti!! Che ti
prende!!! Alzati e scappa!!! Sei o non sei il principe dei sayian!!!
-
Ecco… Ci mancava solo la mia coscienza!
“Stai
un po’zitta!! Non vedi in che condizioni sono?? Non mi reggo neanche in piedi e
pretendi che scappi senza farmi beccare!!?”
- Non ti reggi in
piedi perché non hai la spina dorsale!! Pensa a Bulma!!
Non ha mai vagato per lo spazio ma sta dimostrando di avere più fegato di te!!!
-
“Questa
non è una questione di fegato!! Pensi che avessi forze resterei qui a
marcire??”Razza di stolta… Non sembra neanche la mia coscienza…
- Invece di
blaterare rompi quelle catene e vattene da qui!! Sei il leggendario super sayian!!! O dobbiamo chiamare Kakaroth
in nostro aiuto… -
“No
mai!!!!! Ce la faccio benissimo da solo!!!!!! Non mi serve l’aiuto di
quell’incapace!!!!!”
- E allora
dimostralo raggiungendo su Uzov la tua famiglia!!!
Scatena la forza che hai in te ed elimina nostro padre una volta per
tutte!!!!!! Pensa a quello che è successo sulla Terra!! Pensa quando ha eliminato
senza esitazione una donna… La TUA donna!!! E tuo figlio!!! Un bambino di 7
anni!!!!! Pensaci!!!!! -
“Non
ho il diritto di criticarlo per questo… Una volta ero anch’io così…”
- Già, ma sei
cambiato da allora!!!! Hai capito di aver sbagliato!!! Hai capito che è meglio
restare a casa con la tua famiglia!!! E a dimostrarlo è il fatto che ti alleni
duramente tutti giorni!!! Ti ammazzi di fatica temendo che se un giorno dovesse
arrivare un nemico troppo potente tu non riesca a salvarli! Avanti!!! Ora
alzati e vai da loro!! Mostra a tutti la tua forza!! Scatenati!! -
Già…
Ha perfettamente ragione. Devo assolutamente reagire. Io devo raggiungerli!!! È
mio preciso dovere proteggerli!!!!
Stringo
i pugni e mi pervade una forza sconosciuta. Me la sento dentro. Sì, mi scorre
nelle vene, mi sento invincibile!! Nessuno può fermarmi!! In un momento di pura
collera spezzo le catene liberandomi i polsi ormai doloranti. Dopo essermeli
massaggiati mi alzo. Aahh… Sono tutto dolorante… Sono
tre giorni o poco più che sono qui dentro immobile. Qualcosa poi alla mia
sinistra attira la mia attenzione. La felpa. Me l’avevano tolta prima di frustarmi.
Mi
avvicino e la raccolgo. Me la rigiro tra le mani. Meno male, credevo che fosse
conciata peggio. Me la indosso provando finalmente calore. Chiudo la cerniera e
mi avvicino silenziosamente alla serratura della cella. La forzo un po’e riesco
ad aprirla. Bene, sono libero!! Esco e mi richiudo alle spalle la porta con le
sbarre. A causa del rumore dello scatto della serratura il prigioniero di
fronte a me mi guarda stupito.
“Principe!!!
Oh, Principe la prego… Mi liberi… Se resto qui mi uccideranno!!!” Non gli do
retta e faccio per andarmene.
“Noo!!!! Principe la prego!!! La scongiuro!!!! Se se ne va dirò a suo padre che è fuggito!!! E così la
uccideranno!!!”Che fa! Mi ricatta?? Grrr… Non posso rischiare che per un tizio
del genere il mio piano vada in fumo!!! Così torno indietro, fino a raggiungere
la sua cella. Mi accuccio guardandolo severamente negli occhi
“Stammi
a sentire… Sono uscito da lì per salvare anche voi altri, ma se tu non tieni la
bocca chiusa resterai chiuso la dentro per il resto dei tuoi giorni… Vuoi
marcire qui, per caso???!!!!”Dico. Lui scuote la testa.
“Bene.
Adesso vado a sistemare mio padre dopo di che tornerò quaggiù e vi libererò
tutti, ma ad una condizione… Se mio padre vi chiede di me non dovrete niente,
mi sono spiegato??”Quei pochi coscienti mi hanno risposto in coro di “si” e
ripresi a correre verso l’uscita. Tsk, poveri stolti.
Pensano davvero che tornerò a salvarli? Tsk, ho cose
molto più importanti da risolvere. Non avrei mai pensato che un giorno l’avrei
detto, ma… Ha fatto bene Freezer a eliminarli tutti… Non sono altro che un
ammasso di egoisti.
Corro,
corro senza fermarmi per i corridoi del palazzo. Non so nemmeno dove sto
andando… Le mie gambe si muovono da sole… Giro a destra, poi a sinistra… Uhm?
Vedo una luce!! Si!!! L’uscita!!!
La
voce narrante sarò io
Nel
frattempo su Uzov la donna guardava esterrefatta Trunks, che dopo aver sciolto la trasformazione si rimise
seduto sulla comoda sedia imbottita.
“Ma
adesso Vegeta dov’è?” Chiese la donna a Bulma
“Suo
padre l’ha portato su Neo Vegeta e… Non so cosa gli sia successo” Tentò ancora
di frenare le lacrime
“Qualche
ora fa mi ha telefonato dicendomi di venire su questo pianeta. Dice che qui
siamo al sicuro”
“Si,
non vi preoccupate. Finchè Vegeta non arriverà
potrete restare qui… Non è il massimo come casa, ma ho abbastanza stanze per ospitarvi”Disse la donna
“Grazie,
non so davvero come ringraziarla” Ripose Bulma
sorridendo
“Venite,
vi mostrerò le vostre camere e potrete riposarvi”. Tutti seguirono Narhal, giungendo poi in un corridoio, che hai lati aveva
delle porte scorrevoli. Narhal aprì la prima sulla
parete di sinistra, nella quale fece accomodare i signori Briefs, avanzò
aprendo la seconda facendo entrare Trunks. Poi si
voltò verso Bulma indicando la terza porta
“Tu
potrai stare lì, c’è un letto matrimoniale dove potrai sistemare Bra in attesa
che arrivi Vegeta” Sorrise guardando poi la creatura nelle braccia di Bulma. La giovane scienziata entrò nella stanza, chiudendosi
dentro. Si guardò intorno. Non era molto grande: un letto con la testiera
appoggiata alla parete di destra, un tappeto al centro della stanza e un
armadio sul muro di sinistra, proprio di fronte al letto. Lasciò cadere
pesantemente il borsone stracolmo di roba sul pavimento e, sospirando, adagiò la
piccola Bra sul morbido materasso, accarezzandole una guancia paffuta. Fece il
giro del letto, sedendosi poi sull’altro lato. Si tolse gli stivali malamente
sdraiandosi poi accanto alla bimba. Nella sua mente riappaiono le terribili
immagini dell’arrivo del padre di Vegeta… I primi scontri e quando il “suocero”
aveva ucciso lei e Trunks dopo aver fatto svenire
Vegeta.
Si
sentì soffocare improvvisamente da un groppo alla gola che, quando deglutiva,
faceva male, terribilmente male… Lacrime amare iniziarono a bagnarle il viso e
il suo corpo iniziò a essere scosso dai singhiozzi del pianto. Si portò
entrambe le mani sul volto, come per nascondersi dall’intero universo, voleva
solo sparire.
Si
girò sul fianco sinistro, dando le spalle a Bra, lasciandosi andare
completamente al dolore. Se lo sentiva, sarebbe rimasta sola, avrebbe dovuto
crescere da sola Trunks e Bra, che quando sarebbe
stata più grande, avrebbe iniziato a chiedere del padre e lei… Avrebbe dovuto
spiegarle tutto, dall’inizio, e rievocare quei momenti le avrebbero riaperto la
ferita che mai più si sarebbe rimarginata. Magari più avanti si sarebbe rifatta
un’altra famiglia… Avrebbe sposato un altro uomo che Trunks
non avrebbe MAI chiamato “papà”…
Ora,
la mente di Bulma era occupata solo da una serie di
domande. E se tutto prendesse questa piega?? Se si risposasse davvero??
Amerebbe questo uomo? E lei sarebbe amata?? No, non lo avrebbe mai fatto. Anche
se fosse rimasta sola non aveva alcuna intenzione di ricominciare da capo. La
sua vita, da vera donna, era iniziata con lui e lei sarebbe rimasta fedele a Vegeta
anche dopo la morte di lui.
Nel
frattempo Vegeta, ormai privo di forze, correva con tutto se stesso fuori dal
castello. Aveva eliminato una decina di guardie e finalmente aveva raggiunto le
navicelle, dove qualche giorno prima suo padre l’aveva scoperto. Entrò subito
in quella della Capsule Corp. accese i motori e inserì le coordinate. Una fitta
alla schiena lo fece piegare. Si inginocchiò sofferente, reggendosi con la mano
destra sul ripiano dei comandi. Le ferite erano ancora sanguinanti e non gli
lasciavano tregua. La navicella tremò, segno che aveva abbandonato l’orbita del
pianeta Neo-Vegeta. Iniziò a respirare con la bocca. Era distrutto. Con molta
fatica riuscì a mettersi in piedi e reggendosi al muro, andò verso il
frigorifero. Erano giorni che non beveva e mangiava, non avrebbe resistito per
molto.
Raggiunto
l’elettrodomestico aprì la porta, afferrando poi la bottiglia colma d’acqua.
Bevve avidamente, lasciando che il liquido gli colasse a lato della bocca.
Riposò l’acqua quando la vista gli si annebbiò. Iniziò a vedere sfuocato e
tutto di un insolito colore verde, indice che stava per perdere i sensi.
Barcollando raggiunse la camera da letto e pesantemente si lasciò cadere sul
morbido materasso. La schiena era a pazzi e finalmente il soffice letto
massaggiava i muscoli indolenziti. Guardava il soffitto della stanza con
sguardo assente. Era sporco di sangue e terra ed era sudato, ma ora non gli
importava, voleva solo dormire e rivedere la sua famiglia. Presto li avrebbe
raggiunti.
CONTINUA…