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Autore: Mariusgon    10/09/2022    1 recensioni
SEGUITO DI "DRAGONBALL - BOOGEYMAN"
Dopo aver sconfitto Melanzo ed aver respito l'entità che lo possedeva dall'altra parte del Portale, i Guerrieri Z dovranno far fronte ad una nuova minaccia e dovranno scongiurare il ritorno di un antico e temibile nemico.
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goku, Nuovo personaggio, Piccolo, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball: Dark Trilogy'
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La storia che segue rappresenta il seguito diretto di “Dragon Ball – Boogeyman”, di cui si consiglia la lettura affinché gli eventi narrati in questa storia possano essere comprensibili.

Se invece siete tra coloro che hanno già letto la suddetta storia, buona lettura allora!

 
 

DRAGON BALL – ARMY OF DARKNESS

 
Capitolo 1: Una storia antica

 
8 maggio, Anno 795

Kaioshin il Sommo osservò ognuno dei Guerrieri della Terra negli occhi prima di prendere la parola.
«Miliardi e miliardi di anni fa, l’universo non era come noi lo conosciamo oggi.
«Molti sostengono che, prima della nascita effettiva dell’universo, tutto fosse avvolto nell’ombra, ma si sbagliano: Luce ed Oscurità sono sempre coesistite e nessuna è nata prima dell’altra. Entrambe, infatti, sono nate dalla stessa entità: Laidar.
«Laidar nacque dal nulla totale in cui il tutto versava prima che l’universo venisse creato e fu proprio Laidar a creare quest’ultimo. Ogni pianeta, ogni stella, ogni galassia venne creata fino al più piccolo dei dettagli da Laidar. Ma ben presto egli, o ella, si stancò.
«L’intero universo non era abbastanza interessante per Laidar, così decise di affidare la sua creazione a qualcun altro. Fu a quel punto che l’entità si scisse volontariamente in altre sette entità: i Lucenti.
«I Lucenti rappresentavano tutte le principali caratteristiche dell’entità Laidar ed ognuna di esse ereditò alcune delle abilità di Laidar. Ma questa scelta di Laidar, col passare del tempo, non si rivelò molto saggia.
«Uno dei Lucenti, infatti, ereditò la grande potenza dell’entità che l’aveva generato, ma ne ereditò anche le parti più oscure. Il nome degli altri sei Lucenti venne col tempo dimenticati, ma il nome del Lucente in questione è rimasto impresso: Ghitamir.
«Ghitamir rappresentava l’esatto opposto in cui gli altri sei Lucenti credevano: se uno dei sei seguiva la vita e la creava nell’universo, Ghitamir disperdeva invece la morte per il cosmo; se un Lucente portava ordine nell’universo, Ghitamir generava il caos; se un Lucente generava speranza, Ghitamir portava disperazione in ogni angolo del creato.
«Col tempo, i fratelli e le sorelle di Ghitamir si resero conto della sua instabilità e della sua pericolosità e così lo rinchiusero in un’altra dimensione, affinché egli non potesse danneggiare l’equilibrio nell’universo.
«Ghitamir maledì gli altri Lucenti e rimase nella sua gabbia per i millenni a seguire, dove tutt’ora egli è confinato.»
Il vecchio Kaioshin si interruppe per riprendere fiato, ma venne interrotto prima che riuscisse a parlare di nuovo.
«Ok, carino, sì.» disse all’improvviso Goten. «Tutta questa storia è veramente interessantissima, maaa… a cosa ci serve sapere tutto ciò?»
«Stupido, giovane Saiyan, senza Storia non avremo il presente, e senza presente come vorresti costruire un futuro?» disse il vecchio, per poi riprendere: «Bisogna sempre sapere la storia del proprio nemico durante una guerra... saperne le motivazioni, sapere le sue forze e le sue debolezze…»
«L’hai detto stesso tu: Ghitamir è rinchiuso in un’altra dimensione e l’essere contro cui abbiamo combattuto è stata sconfitta.» disse Vegeta.
«L’essere contro cui avete combattuto è solo uno dei figli che Ghitamir ha procreato durante il suo esilio. E non è affatto detto che non riesca prima o poi a tornare.» ribatté il vecchio Kaioshin. «E non dimenticatevi delle povere anime che quell’essere ha offerto a suo padre e che ora si trovano nella dimensione di Ghitamir senza poter trovare pace!»
«E quindi che avete intenzione di fare?» domandò Goku.
«Prepararvi. Preparare tutti noi all’imminente attacco delle forze di Ghitamir.» rispose il Kaioshin.
«Millenni fa, il mago Bibidi, padre di Babidi, riuscì ad aprire un portale con la dimensione di Ghitamir e attirò fuori da essa sette dei suoi figli…» cominciò a raccontare Kibithoshin e subito a Ub ritornò in mente il ricordo in cui Bu e sei dei suoi fratelli e sorelle uscivano fuori dalla gabbia di Ghitamir e venivano aggrediti da un essere dalla pella verdastra.
«…Bibidi riuscì a catturarne due e tentò di assoggettarli al suo volere, ma ci riuscì solo con uno mentre l’altro venne brutalmente torturato e poi ucciso dal mago stesso.» concluse lo Shin.
«Il figlio di Ghitamir che Bibidi riuscì a sottomettere era…» tentò di chiedere Gohan, ma Kibithoshin lo anticipò.
«Majin Bu, sì.» disse lo Shin.
«E gli altri cinque?» domandò Dende.
«Uno l’avete sconfitto non molti minuti fa. Per quanto riguarda gli altri quattro, siamo piuttosto convinti che uno di essi si trovi qui sulla Terra e che sia arrivato con lo stesso essere che avete affrontato, mentre per gli altri tre non sappiamo dove possano essere.» rispose il vecchio Kaioshin.
«E come avete in mente di prepararci ad affrontare in un’ipotetica battaglia Ghitamir e i suoi figli? E come fate voi a sapere tutte queste cose?» domandò Piccolo.
«Gli Shin sono una razza che discende direttamente dai sei defunti Lucenti che confinarono Ghitamir nella sua gabbia. Per generazioni i nostri antenati sono stati in allerta, pronti ad intervenire nel caso in cui uno squarcio si aprisse con la dimensione di Ghitamir, e quando Bibidi catturò Bu… beh, già sapete com’è andata.» rispose il vecchio Kaioshin, per poi riprendere: «Per quanto invece riguarda la tua prima domanda, namecciano…»
Il vecchio si voltò verso Kibithoshin, il quale batté le mani e fece apparire dal nulla un grosso libro dalla copertina rigida e nera. Esso aveva uno strano marchio a forma di ‘B’ inciso sulla copertina.
«Cos’è quello?» chiese Pan.
«Il libro delle magie di Bibidi. Glielo sottrai dopo averlo ucciso, proprio qui sulla Terra. L’ho custodito per tutto questo tempo, sperando di non doverlo mai utilizzare.» raccontò Kibithoshin.
«Un momento!» esclamò all’improvviso Trunks. «Non ditemi che avremmo potuto utilizzare quel libro per sconfiggere Bu, piuttosto che fare tutta quella fatica con rituali, danze per la fusione ed orecchini incantati!»
«Beh, non proprio.» rispose Kibithoshin. «Bibidi scrisse due libri: uno è questo e un altro lo affidò a suo figlio Babidi. In quest’ultimo libro, c’erano scritte tutte le formule magiche per liberare e rinchiudere Majin Bu ma è andato distrutto quando Bu ha ucciso Babidi. Nel libro che ho sottratto a Bibidi, invece, ci sono altre tipologie di magie alle quali però Bu era stato reso immune dal Bibidi stesso… non credo che ci sarebbero potute essere molto utili ai tempi.»
«E dunque? Volete insegnarci delle stupide formule magiche per affrontare questo Ghitamir?» domandò Vegeta, con tono scettico.
«Esattamente, mia cara testa di porcospino.» rispose sorridendo il vecchio Kaioshin, suscitando le risate di Goku, Goten e Trunks. «Preparatevi perché affronterete una tipologia di allenamento che non avete mai sperimentato finora!»
 
 
ANGOLO AUTORE
 
Ciao!
Ed eccomi a continuare questa Storia dalle tinte Horror basata su Dragon Ball. In totale dovrebbero essere tre storie, quindi una trilogia, e questo significa che abbiamo appena iniziato con l'atto centrale.
Spero possa piacervi e divertirvi almeno la metà di quanto è piaciuto a me inventarmela e scriverla nero su bianco. Fatemi sapere se è così.
Al prossimo capitolo!
 
Mariusgon
   
 
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