Capitolo
2
-Piccolo
spazietto dell’autrice-
Holà!
Allora, per prima cosa vorrei ringraziare Fata Desi che ha commentato
il precedente capitolo, e messo tra i preferiti, quindi: grazie, grazie! ^^
E ovviamente ringrazio le altre persone che hanno messo la storia tra le
preferite: Lulu Cullen, Uzira e yOle Baia e chi l’ha messa tra le
seguite: ArtemisLover, CharmedAlis, cino
nero e Horit.
Mille grazie!
Spero che questo capitolo vi piaccia, e che lo commentiate, anche con due
parole, per sapere cosa ne pensate. Inoltre mi risollevereste il morale. La
scuola sta’ per ricominciare e io tremo di paura! XD (E poi io senza recensioni
muoio! XD)
Uhm … Quindi, alla prossima! ^^
“Qual è la prima lezione?” Chiesi ad Hermione reprimendo un
sonoro sbadiglio.
“Pozioni, con Piton.”
“Oh, fantastico. Cominciamo bene …”
“Qual è il problema?” Chiese Ron
“Pozioni, ecco qual è il problema. Sono una frana.” Risposi demoralizzata.
“Allora sei fregata. Oltre ad essere una materia orribile, il professore è
ancora peggio.” M’informò Ron.
“Perfetto …” Sospirai entrando in classe e sedendomi accanto ad Hermione.
Pochi secondi dopo entrò Malfoy, seguito da una ragazza e altri tre ragazzi.
“Ma cos’ha quello lì, i seguaci?” Chiesi seguendoli con lo sguardo. Una ragazza
con i capelli neri stava attaccata al braccio del biondo, mentre gli altri
continuavano a ridere. Venni interrotta dalla voce del professore.
“Aprite il libro a pagine 87.” Disse freddo entrando nell’aula.
‘Già, cominciamo proprio bene … ’ Pensai aprendo il libro.
*****
“Beh, non è stato poi così orribile!” Cercò di consolarmi
Hermione.
“Certo … Non è stato orribile far scoppiare un calderone.” Risposi sconsolata.
“Vedrai che migliorerai!”
“Harry, il professor Piton mi odia.”
“Oh, dopo un po’ ci si fa l’abitudine, tranquilla!” Rispose dandomi una pacca
sulla spalla.
“Ehi, Draco! Guarda, è la mocciosa che ha fatto quasi esplodere l’aula!” La
ragazzina di un’ora prima, Parkinson, se non sbaglio, mi stava indicando.
“Ti conviene ritirare subito quel dito, se vuoi che rimanga al suo posto.”
Sibilai.
“Muoio di paura.” Sghignazzò lei.
“E fai bene.” Risposi.
“Come sei aggressiva, ragazzina.” Disse Malfoy.
“Taci, furetto.” Ringhiò Harry e prendendomi la mano mi trascinò via. Riuscii a
scorgere Malfoy che ci osservava mentre sparivamo dietro l’angolo.
“Ma come fate a sopportarli da cinque anni?” Chiesi esasperata.
“Ora ci sono i provini per entrare nella squadra di Quidditch.” Cambiò discorso
Ron.
Mi girai di scatto. “Quidditch? Posso provare?” Chiesi eccitata.
“Beh, certo … In che ruolo vorresti giocare?” Continuò Ron.
“Cacciatore!”
“Non sei un po’ … uhm … Gracilina, per fare il cacciatore?”
Hermione gli diede una gomitata nello stomaco. “Tu dovresti proprio stare
in silenzio.”
“Ehi! Io sono un portiere abilissimo!” Si vantò lui sorridendo sornione.
“Dai andiamo, le selezioni cominciano fra cinque minuti.” Disse Harry,
invitandomi a seguirlo.
“Van, metticela tutta!” Disse Hermione.
“E’ ovvio!” Feci io, annuendo con decisione, salutandola per seguire Harry e
Ron.
“Ah, che scopa hai?” Chiese Ron.
“Non ricordo bene il nome … Dovrebbe essere qualcosa come Firebolt, o qualcosa
del genere.” Risposi alzando le spalle.
Ron rimase pietrificato. “E’ la scopa più veloce al mondo!”
“Ah sì? Beh, wow!”
“Che fortuna sfacciata che avete!”
“Anche tu hai una Firebolt, Harry?”
Lui annuì, ridendo sommessamente.
“Allora ci vediamo fra cinque minuti al campo.” Disse Harry.
“A fra poco.” Risposi dirigendomi verso il dormitorio.
*****
‘Ce la posso fare, ce la posso fare!’ Continuavo a ripetermi
come un ritornello mentre raggiungevo il campo.
Lanciai uno sguardo sugli spalti, intravedendo Hermione, che mi saluto.
Sventolai la mano sorridendo per poi fermarmi ad osservare un attimo il campo
di Quidditch.
Non l’avessi mai fatto.
“Non dirmi che tu sai giocare a Quidditch.” Disse Malfoy con il solito ghigno.
“Mi stai seguendo per caso?”
“No, quindi è inutile che ti senta lusingata. Volevo vedere che schiappe
avevano intenzione di provare a entrare nella squadra dei Grifoni.”
Presi un grosso respiro. Prenderlo a pugni non era una buona idea. Lo ignorai e
mi incamminai per raggiungere il gruppo al centro del campo.
“Buona fortuna!” Gridò lui, sicuramente con ancora un ghigno stampato in faccia.
“Harry!” Gridai, raggiungendolo.
“Bene, adesso che ci siamo tutti, possiamo cominciare.” Disse dopo aver imposto
assoluto silenzio. “Dopo questa prova, ci rivedremo fra una settimana, per
decidere definitivamente, chi entrerà a far parte della squadra.” Concluse, montando
sulla scopa e aprendo velocemente la cassa, posata sull’erba con un calcio.
Nello stesso momento in cui la cassa venne aperta quattro balzarono in aria.
Presi un ultimo, grande respiro profondo e mi alzai in volo. “Ok, cominciamo …”
*****
“Cavolo Van, sei stata formidabile!” Continuava a ripetermi
Ron, mentre tornavamo al dormitorio.
“Non mi sembra, ne hai parate cinque.” Risposi imbronciata.
“Sì, ma su quante? 9, 10?”
“18, per la precisione. Non cercare di imbrogliare, Ronald.” Disse ridendo
Hermione.
“Mi sono semplicemente confuso.” Si difese lui.
Sentii Harry sospirare. “Questi provini durano ogni anno di più, sono esausto.”
“Perché c’è gente che non fa altro che disturbare.” Si aggiunse Hermione.
Io annuii decisa, quando ad un tratto non vidi avanzare verso di noi il
professor Piton. “Oh, no. Vi prego, cambiamo strada, cambiamo strada!” Quasi
urlai.
Harry mi lanciò un’occhiata interrogativa, poi vide il Piton arrivare, mi prese
per mano e fece dietro front.
“Signorina De La Roix, ha fretta?”
Mi bloccai di colpo, e lentamente mi girai verso di lui. “No, per niente.”
Risposi mentre un rossore mi imporporava le guance.
“Bene, perché la volevo informare di venire domani, alla fine delle lezioni,
nel mio ufficio.” Disse con tono gelido.
“Ah. Ehm … Perfetto. Ci sarò.”
“Bene.” Rispose lui superandoci.
“Sono. Morta.”
Ron mi guardò con compassione. “Sì, lo sei.” Confermò poi.
“Ronald!” Urlò Hermione, sbattendogli un libro sul braccio.
“Non portare sfortuna, Ron.” Disse Harry.
“Ok, ok. Scusa Vanelle.”
“Tranquillo. D’altronde hai ragione.” Risposi, maledicendo Piton.
“Dai, se ne esci viva, puoi esprimere un desiderio.” Disse Harry sorridendomi.
“Un desiderio?” Sussurrai. “Wow, grazie mille Harry!” Dissi ricambiando il
sorriso.
“Possibilmente qualcosa di fattibile.” Aggiunse Hermione.
Io annuii. “Ovvio.”
La prospettiva di ricevere una punizione – o qualsiasi altra cosa fosse – da
Piton, non mi sembrava più così terribile.
Ovviamente non sapevo che mi stavo sbagliando di grosso.