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Autore: Dian87    01/10/2022    0 recensioni
Il NaNo Writober è l'evento che si ripete ogni anno ad ottobre e consiste, come nell'Inktober e simili, di scrivere una breve storia o una scena secondo un prompt scelto nel gruppo NaNoWriMo Italia.
Anche per questo Writober scriverò delle scene provenienti da varie parti di Gea.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Regno di Repin, Iulia, 2 eodie 1018

Si sedette sul masso, silenziosa. Ai suoi piedi si stendeva la piana coperta di nebbia. Aurora e Leto erano accanto a lei, silenziosi, mentre alle sue spalle Arys stava appoggiando la mano sulla sua spalla.

Ce l’aveva fatta, dopo anni era riuscita a tornare alla sua terra e ricordava chiaramente tutte le alture e i boschi che avevano accompagnato la sua crescita e la sua decisione di andarsene. Seguiva con lo sguardo della memoria il fiume che scintillava vicino alla sua città natale, il mare le cui ondate di tanto in tanto donavano tesori che i bambini andavano a cercare.

«Mamma? Perché piangi?» la voce di Aurora a malapena fu udibile.

Arys spostò la mano sulla spalla della bambina e scosse lievemente la testa. Aurora annuì lentamente e spostò lo sguardo sulla massa di lana morbida che giaceva ai loro piedi.

Thymeria ricordava chiaramente i boschi, la driade con cui si addestrava e i pochi amici che si era fatta al tempo. Correva in quei boschi quando aveva poco più dell’età di Aurora e saltava da un albero all’altro, arrampicandosi con sempre maggiore agilità. Si ricordava ancora il nome della driade, Ery, con cui aveva fatto interminabili nottate nello studiare gli alberi e si chiedeva se lei l’avrebbe riconosciuta dopo tutto quel tempo.

Ricordava anche le ramanzine della madre quando tornava a casa, il suo dire che non fosse normale che una ragazzina di città si allontanasse così spesso nel bosco da sola e che ci rimanesse per così tanto tempo. Qualche volta le aveva detto che non si sarebbe stupita quando le sarebbe arrivata la notizia che il suo cadavere fosse stato ritrovato da qualche parte. Ora… ora poteva sospettare che l’avesse fatto solo per preoccupazione come lei, probabilmente, avrebbe potuto fare nei confronti di Aurora o Leto. Ma lei non era la madre. Lei aveva scelto di istruire i figli a sopravvivere, lei aveva obbligato la figlia ad uccidere ed era stata lei a dar loro le basi per sopravvivere ed organizzarsi quando gli gnomi li avevano catturati.

Era stato merito di Aurora e Leto, poi, l’aver messo a frutto le conoscenze che lei aveva loro fornito, era stato loro il merito di riuscire a trovare la soluzione e mettere d’accordo i ragazzini ed organizzare l’evasione di massa.

Si alzò, sospirando lievemente, e si voltò appena verso Arys.

«Possiamo scendere domani, quando ci sarà maggiore visibilità.» le disse, con un lieve sorriso. L’armatura da interfector era stato lasciato nello zaino ed indossava soltanto un’armatura di pelle conciata e il cappello nero. Quello era l’unica cosa che aveva deciso di portare sempre con sé, per non rinnegare il suo passato. Lei non gliel’aveva mai chiesto.

«Non credo ci sarà mai una maggiore visibilità.» commentò Thymeria, appoggiando la mano sulla spalla di Leto che si stava sporgendo in avanti. «Non credo che questa nebbia sia naturale. Mi chiedo cosa stia avvenendo nei confini di Tergis.»

«Qualsiasi cosa sia,» sorrise lievemente Arys. «sai che non sarai sola ad affrontarla.»

«Papà ha ragione!» esclamò Aurora, sollevando l’arco che aveva in spalla. «Sai che puoi fidarti di noi, mamma!»

Thymeria diede un bacio sulla fronte della bambina e Leto si sporse più avanti.

«Che c’è, cucciolo?» chiese Arys, osservandolo.

«Lì.» il bambino allungò la mano verso un punto ben preciso nella nebbia. «Billa.»

I due adulti osservarono con attenzione il punto e poi Leto. Era da poco che parlava chiaramente e avevano notato qualcosa di diverso in lui, qualcosa che aveva fatto sì che entrambi i genitori fossero più convinti a raggiungere il Tergis.

«Brilla? Riesci a vedere una forma? Un colore particolare?» chiese Arys, arruffandogli i capelli riccioluti.

«No.» rispose lui, semplicemente.

Thymeria osservò Arys ed entrambi annuirono all’unisono, iniziando ad avviarsi.

  
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