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Autore: Shireith    01/10/2022    3 recensioni
Pensa: abbiamo tutto il tempo del mondo, io e te. Il tempo è nemico solo per chi cerca di contrastarlo. Io lo accolgo a braccia aperte, mi faccio trascinare come fango dalla pioggia. Se potessi ripetere questo momento, ancora e ancora, lo farei. Vivrei qui, in questo ristorante, con te, io seduto e tu in piedi. Ma il tempo, anche se questo non ce lo concede, non ci è nemico. Sempre avanti e mai indietro, mai nello stesso momento: e io e te, allora, sempre avanti e mai indietro, mai nello stesso momento.
[OsaAka • AtsuHina]
‣ Raccolta disomogenea scritta per il #Writober2022 seguendo i prompt di Fanwriter.it (lista pumpBLANK – prompt misti scelti tra le quattro liste presenti).
TW: menzione di malattia e suicidio
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsumu Miya, Keiji Akaashi, Osamu Miya, Shouyou Hinata
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Stillicidio
Ogni sera (o quasi)

01. this is the sign you’ve
been looking for

 Ha letto un libro su un pianista che ha paura dell’oceano. Non ricorda né il titolo né il nome dell’autore, solo l’esistenza di un pianista che ha paura di scendere da una nave perché non conosce nient’altro che quella. L’oceano gli è pressoché sconosciuto, la terraferma è peggio dell’inferno.
 Per Akaashi è il contrario. Finché sei sulla terraferma è facile: un piede, l’altro, sinistra, destra, destra, sinistra. Immagina una barca in mezzo all’oceano: un passo falso e cadi, e una volta caduto nessuno che ti viene a salvare. Solo tu e l’oceano.
 Akaashi è nell’oceano. Osamu è l’oceano. Calmo come il mare prima della tempesta e potente come lo stesso mare quando la tempesta colpisce. Affascinante e pericoloso come una lastra di oceano che nasconda squali tra le sue stesse acque.
 Akaashi è a piedi nudi su uno scoglio e ogni sabato sera o quasi deve decidere se tuffarsi o meno. Ha paura degli squali, ma a volte si domanda se non abbia più paura di svegliarsi e vedere sotto di sé solo pesci morti perché l’oceano si è ritirato.
 A piedi nudi sugli scogli, Akaashi aspetta un segno.
 
 Ogni sabato sera o quasi si trasforma in ogni sabato sera e poi ancora ogni sera o quasi. Akaashi non riesce a liberarsi del nuovo quasi, una parte di sé gli suggerisce anzi di ritornare all’ogni sabato sera o quasi, ma ogni sera – ogni sera e basta, senza un giorno e senza un quasi – lo attira troppo, e allora ogni sera (o quasi) si presenta all’Onigiri Miya e aspetta che Osamu lo serva. Osamu che da offrire non ha solo cibo ma anche sorrisi e silenzi.
 Akaashi l’ha studiato, li ha studiati. I sorrisi e il silenzio, ma soprattutto il silenzio. È un silenzio paradossale: è naturale ma voluto, invita alle parole. Osamu gli chiede come va con l’università, Akaashi gli chiede come va con il ristorante. Le cortesie di convenzionalità si allargano per far posto a qualcosa di più che ha il sapore dell’intimità. Akaashi capisce che il loro rapporto si sta evolvendo quando su Instagram Osamu gli invia video di ricette e lui invia a Osamu video sui cani senza nemmeno passare per il buongiorno. È la parte che Akaashi preferisce, quella dove niente gli sembra forzato e tenersi in contatto è solo un’altra parte della sua routine.
 Ogni sera, Akaashi si presenta all’Onigiri Miya e aspetta che Osamu lo serva. 
 Ogni sera, Osamu lo serve.
 Ogni sera, Osamu gli chiede come va con l’università.
 Ogni sera, Akashi gli chiede come va con il ristorante.
 
 Una di quelle sere, Osamu gli dice che i suoi disegni sono proprio belli e che gli piacerebbe vederli con attenzione, un giorno o l’altro.
 Akaashi gli dice: non abito molto lontano da qui. 
 (Pensa: abbiamo tutto il tempo del mondo, io e te. Il tempo è nemico solo per chi cerca di contrastarlo. Io lo accolgo a braccia aperte, mi faccio trascinare come fango dalla pioggia. Se potessi ripetere questo momento, ancora e ancora, lo farei. Vivrei qui, in questo ristorante, con te, io seduto e tu in piedi. Ma il tempo, anche se questo non ce lo concede, non ci è nemico. Sempre avanti e mai indietro, mai nello stesso momento: e io e te, allora, sempre avanti e mai indietro, mai nello stesso momento.
 Questo, questo è il segno che stavo aspettando.) 
 Quella stessa sera, Akaashi invita Osamu nel suo appartamento.
 
NOTE ➺ Sono le undici di sera e io sono qui a partecipare all'ennesimo Writober anche se non dovrei. Non ho pianificato niente, ho fatto tutto all'ultimo e non ho la più pallida idea di dove andrò a parare; idealmente vorrei far durare questa raccolta una settimana, ma non sono brava a fare piani e meno che mai a rispettarli, quindi si vedrà. Nel dubbio, ringrazio chiunque leggerà. ♥
Shireith
   
 
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