III
A little bit more
than nothing
Arrivederci
E'
stato bello
Mi sbagliavo
Ti sbagliavi
Era poco più di
niente
Arrivederci
- Baustelle
«
E così l'hai
baciato per fare un dispetto a Draco?» Le chiese nuovamente
Daphne
fissandola con il suo solito sguardo accusatore.
« Non è andata
esattamente così.»
Puntualizzò seccata dal tono di voce
dell'amica. «L'ho baciato – a stampo ci tengo a
sottolineare!- per
far capire a Draco che non sono sua, non più
almeno.» Concluse con
un'insolita tristezza che l'avvolgeva. Si morse con forza il labbro
mentre qualcosa di pesante le cadeva giù, dritto nello
stomaco.
«
Pan? Pansy? Che hai?» Le chiese
preoccupata Daphne
abbracciandola forte. La ragazza usò tutta la forza che
possedeva
per non scoppiare a piangere.
Daphne si staccò
leggermente dall'abbraccio e prese l'amica per le spalle cercando di
guardarla dritto negli occhi. Pansy dapprima cercò di
scappare dagli
occhi verdi della Greengrass, ma non riuscì a non ricambiare
quello
sguardo.
« Non dirmi che
ti manca!» Esclamò scandalizzata. « Non
proprio ora che siamo
entrambe single e che possiamo divertirci insieme,
finalmente!»
«
Daph...» Fece per replicare prima di venire prontamente
zittita.
« No! Non devi
dirmelo!» Replicò cocciuta. «
Un consiglio da amica però te
lo do lo stesso: ti conviene parlarci almeno non vi stuzzicherete a
vicenda per il resto della vostra vita.»
*
Parlare
con Draco
non era esattamente la cosa più semplice dell'universo,
soprattutto
per una che, come Pansy, lo aveva umiliato e, in un certo senso,
deriso. Se fosse stata una stupida Grifondoro armata di coraggio e
buone intenzioni, allora Pansy l'avrebbe affrontato in privato, preso
da parte e chiesto scusa, ma lei non faceva parte di quella casa e
non aveva coraggio da vendere. Così, all'alba della terza
settimana
di lezioni, prese un po' di coraggio a due mani e gli si
avvicinò
dieci minuti prima della lezione di Trasfigurazione. Aspettò
che
tutti entrassero prima di chiedere a Malfoy di uscire dall'aula un
paio di secondi per poter parlare con lui. Il ragazzo, riluttante,
uscì.
« Volevo mettere in chiaro una cosa: non ti ho chiamato
fuori per scusarmi.» Iniziò, ma nel momento stesso
in cui pronunciò
quelle parole si rese conto che forse aveva sbagliato approccio.
«
E allora che cosa vuoi?» Le chiese gelido, squadrandola
dall'alto in
basso con un'espressione di superiorità dipinta sul volto.
« Non
lo so neanche io.» Ammise dopo un attimo d'incertezza.
« Vorrei
farti sapere, Draco, che ti avrei dato tutto, davvero. Hai avuto il
mio cuore, il mio corpo e, non ultimo, il mio amore, ma non ti
è
bastato niente di tutto ciò. Volevi sempre di
più, vero? Non ti sei
mai saputo accontentare da bravo ragazzino viziato che sei. Allora la
strada del tradimento è stata la più semplice,
non è vero?»
Una volta tirato
fuori il rospo, Pansy non si seppe più fermare. Sentiva
dentro di sé
il bisogno di continuare a esprimere tutto ciò che sentiva
per la
prima volta in vita sua.
« Non ti scuso per ciò che hai fatto.
Un giorno potrei anche dimenticare, ma ora no. È stato
bello, mi hai
fatto sentire in paradiso. Ora è arrivato il momento di
smetterla di
punzecchiarci a vicenda. Ho la mia vita e tu la tua. Evita di
interferire, per piacere.»
Prese un respiro profondo
facendo per continuare, ma Draco la interruppe.
« Ho capito.»
Disse con voce atona prima di darle le spalle e rientrare in
classe.
Capendo ciò che aveva detto nella sua umiliazione
privata, Pansy si sentì una sfigata. Draco si
voltò verso di lei
non appena varcò la soglia della classe.
« Ti siedi affianco a
me a lezione?» Le chiese in un filo di voce. Solo allora
Pansy si
rese conto che l'intera classe, professoressa McGranitt compresa,
aveva assistito alla sua umiliazione privata rendendola ufficiale, e
si sentì ancora più sfigata.
« Merda.» Fu l'unico commento che
fu in grado di esprimere a parole.
*
Da
quando Draco le
aveva chiesto di sedersi accanto a lei a Trasfigurazione era stata
sancita una specie di tregua. Lei poteva frequentare di nuovo tutti
quelli che un tempo non avrebbe esitato a chiamare amici, lui aveva
il sacrosanto dovere di non impicciarsi negli affari di Pansy. Ormai
la ragazza era diventata piuttosto ambita all'interno delle mura di
Hogwarts. Stare con Draco le aveva dato notorietà e adesso,
grazie
alla loro rottura e alle scenate che l'avevano vista protagonista,
godeva di una sorta di fama tutta sua anche se non ne andava
particolarmente fiera. Purtroppo sapeva bene che quell'attimo non
poteva che essere la quiete prima della tempesta.
In lei doveva
esserci qualcosa che non andava, se ne rese conto immediatamente.
Sentiva il cuore stringersi forte ogni volta che lo vedeva insieme
con qualche altra ragazza, ma aveva deciso di sopportare in silenzio
e reagire a modo suo, ovvero di attuare la politica sentimentale di
Daphne: “Esistono così tanti uomini al mondo e
c'è tutto il tempo
per amarli tutti.”
Alla prima uscita ad Hogsmeade era andata con
Cormac McLaggen di Grifondoro, ma dopo l'ennesimo elogio di
sé aveva
abbandonato il ragazzo ai Tre Manici di Scopa con una scusa
banalissima:
« Scusa, tesoro,
vado ad incipriarmi il naso.» E lei la cipria la usava solo
nell'estremo caso in cui la sua pelle non avesse la solita
tonalità
bianco latte.
Era uscita un paio di volte con Micheal Corner tanto
per dargli il contentino e da un paio di giorni Blaise Zabini le
faceva una corte serrata, ma la cosa le puzzava e neanche poco.
Qualche volta le
era capitato di sorprendere qualche ragazzo del settimo e del sesto
anno parlare di lei e la cosa non aveva fatto altro che innalzare il
suo già smisurato ego.
Sì, questo genere di calma le piaceva
decisamente, ma lei non era tipo da aspettare pazientemente che la
tempesta si fiondasse su di lei e quindi decise di accettare
l'ennesimo invito da parte di Zabini e correre da Malfoy a
dirglielo.
Beccò Draco su un divano della Sala Comune insieme a
Daphne, Theo e a una ragazzina del quinto che lo fissava sognante.
« Posso parlarti
un attimo?» Gli chiese tutto d'un fiato. Nonostante la tregua
si
sentiva ancora a disagio a parlare con lui.
« Dimmi.» La invitò
a continuare.
« In
privato.»
Draco annuì e si alzò dirigendosi verso i
dormitori con la ragazza al seguito.
Spalancò la porta del suo
dormitorio e cacciò fuori Tiger e Goyle che stavano
dormicchiando un
po'. Senza fare storie i due ubbidirono.
« Che c'è?» Le chiese
non appena si fu richiuso la porta alle spalle.
« Verrò dritta
al punto. Blaise mi ha chiesto di uscire e io ho accettato.»
«
Perché pensi che mi dovrebbe interessare?» Le
chiese
interrogativo.
« Te l'ho detto solo perché è il tuo
migliore
amico e magari ti scocciava visto tutto quello che c'è stato
tra me
e te.» Replicò incerta.
« Tra di noi non c'è stato niente. No,
dai, c'è stato poco più di niente.» Le
sorrise malevolo. « Grazie
per avermelo detto, comunque.»
Mentre Draco usciva dal
dormitorio, Pansy avvertì l'ormai conosciuto peso che cadeva
in
fondo allo stomaco e la voglia di piangere si fece molto più
forte
del normale.
*
Eccomi qui nell'ultimo aggiornamento prima dell'inizio della tanto odiata scuola. Quest'anno sono in quinta liceo, quindi non so quanto tempo potrò dedicare agli aggiornamenti. Spero solo di riuscirci, dai.
Forse nel capitolo Draco è stato un po' stronzo (anche più di stronzo), ma beh, lo amiamo anche così xD
Allora grazie come al solito ai lettori e a chi recensisce.
Meredith91: grazie mille. Draco non si sa bene se sia innamorato o no, figurati che non lo anche io. Sicuramente c'è una cosa del tutto certa: dopo un po' che stai con una persona, ti ci abitui e perderla all'improvviso dà sicuramente fastidio.
Al prossimo capitolo,
Faith (: