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Autore: Christine Cecile Abroath    31/10/2022    2 recensioni
2021: una nuova generazione di maghi frequenta Hogwarts, ma sono molto diversi dai loro genitori. Ribelli, frustrati e stanchi di dover soddisfare ad aspettative che non sentono proprie... il tutto condito con il circolare a scuola di una strana "pillola dei sogni" che promette loro la libertà di esprimere sé stessi...
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Severus Potter, Ariana Silente, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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LA MUJER EN EL ESPEJO

SETTEMBRE PARALLELES-1 (2021)

 

L’EPIDEMIA DELLO “SLEEP WALKING”

IL REPORTAGE SHOCK DELL’OSPEDALE SAN MUNGO

E LE DICHIARAZIONI DEL MINISTERO DELLA MAGIA

Sembrano ormai confermate le voci circa i numerosi casi di coma irreversibile e morte che negli ultimi anni ha colpito il Mondo Magico. Gli studi condotti dagli Indicibili nel fantomatico Uffici del Ministero, paiono aver portato alla luce delle verità sconcertanti ancor più incrociando i dati sempre maggiori di questi strani “eventi improvvisi” che hanno colto la popolazione magica.

Il primo caso pare addirittura essere datato 1995, dove in Scozia una bambina aveva iniziato a rivelare strani particolari su una versione di sé che vedeva in sogno. I genitori non le diedero peso, ma pochi mesi più tardi, una mattina la bimba non fu più in grado di svegliarsi. Questo sonno profondo ed irreversibile tenne la piccola così per 6 anni, prima di morire alla vigilia di Halloween.

Ad oggi sono sempre più i casi confermarti e quelli che parevano solo strani casi scollegati, ad oggi prendono una forma sinistra.

«Tutti i Ministeri mondiali stanno lavorando al fianco delle autorità sanitarie per comprendere cosa stiamo affrontando» ha dichiarato il Ministro della Magia Stanley, mentre ha aggiunto anche «Questa minaccia coinvolge il mondo magico, quanto quello babbano e per questo stiamo lavorando al fianco con le nostre controparti per una risoluzione per tutti…».

Dal San Mungo i dati confermano che negli ultimi 26 anni i casi sono triplicati e che gli stessi non colpiscono solo maghi e streghe, ma come visto antecedentemente, anche babbani, ma non solo. Chiunque sia un essere vivente, con una capacità cognitiva sviluppata è in pericolo.

Ricordiamo ai lettori quali sono i sintomi dello “Sleep Walking” e come comportarsi, attraverso le parole del Direttore Generale del San Mungo, Ospedale per Malattie e Ferite Magiche, il Dottor Creed: «Tutto parte dal sonno. All’inizio potrebbero apparire come semplici sogni in cui si sogna sé stessi in altri contesti o storie, ma via via si avrà sempre più una percezione di realtà degli stessi. Successivamente il paziente tende a non scindere più la propria realtà da quella che sogna, i ricordi stessi si accavallano… Analisi sulle onde celebrali hanno dimostrato un sovrapporsi delle stesse… come più persone in un solo corpo. La gravità della malattia di solito porta il soggetto ad essere un pericolo per sé e gli altri ed infatti va isolato, l’ultima fase è quella del sonno irreversibile. I soggetti più deboli di solito ci cadono poco tempo dopo il presentarsi dei sintomi senza le altre conseguenze spiegate prima. Purtroppo non si è ancora trovata una cura per risvegliare un paziente addormentato, che va inesorabilmente incontro alla morte, ma si può frenare la malattia se presa in tempo… quanto meno rallentarla...­».

Studiosi di medicina, magica e non, pozionisti, intellettuali, studiosi, tutti stanno lavorando in sinergia per trovare al più presto una risoluzione a questo terribile male.

 

Nella biblioteca era buio pesto e c’era un’atmosfera da brivido, Rose accese una lampada per vedere le file di libri. Se solo James non fosse stato un’arrogante egoista, forse lei e gli altri avrebbero potuto rischiare meno usando il mantello d’invisibilità, ma sia mai che lui lo prestasse al fratello traditore, come era solito apostrofare Albus Severus.

Il Reparto Proibito era proprio in fondo alla biblioteca. Facendo molta attenzione la Grifondoro scavalcò il cordone che separava quei libri dal resto della biblioteca e così fecero i suoi compagni. Poi passò la lampada a Scorpius che tenendola alta le fece luce per permetterle di leggere i titoli.

Ma non le dicevano granché. Le lettere erano talmente consunte che l’oro veniva via a pezzi, e formavano parole in lingue che non riconosceva. Alcuni, poi, non avevano titolo.

I due Serpeverde lasciarono per un po’ Rose cercare i libri e poi forse per noia, iniziarono anche loro a spulciarne alcuni. Severus tirò fuori con difficoltà, da uno scaffale basso, un grosso libro nero ed argento e quando l’aprì il silenzio fu rotto da un grido lacerante da far gelare il sangue.

Non servì nulla chiuderlo e riporlo, perché immediatamente i tre sentirono dei passi lungo il corridoio esterno. Non servì parlare per capire che dovevano darsela a gambe.

Corsero furiosamente nel corridoio, il desiderio di allontanarsi il più possibile dalla biblioteca era impellente. Forse perché era buio o forse perché non avevano la minima idea di dove si trovavano, alla vista di una porta socchiusa decisero di fiondarcisi incontro e chiudersela alle spalle.

Scorpius si era appena appoggiato alla parete, mentre Severus si teneva il fianco dolorante, Rose dal canto suo teneva l’orecchio teso alla porta sentendo, con gran sollievo, dei passi allontanarsi.

«Rimaniamo qui un po’ per sicurezza e poi torneremo nei nostri dormitori!» bisbigliò lei a due, che assentendo accaldati nemmeno si erano accorti di dove si trovavano. Fu la Grifondoro ad avanzare nella stanza per studiarla.

Aveva l’aspetto di un’aula in disuso. Le oscure sagome dei banchi e delle sedie erano accostate lungo le pareti e c’era anche un cestino per la carta straccia capovolto. Ma appoggiato al muro, di fronte ai tre ragazzi, c’era un oggetto che appariva fuori luogo in quell’aula, come se qualcuno ce l’avesse messo per toglierlo dalla circolazione.

Era uno specchio meraviglioso, alto fino al soffitto, con una cornice d’oro riccamente decorata che si reggeva su due zampe di leone.

«N-Non è possibile…» esclamò Severus spalancando gli occhi incredulo. Il panico era svanito, c’era solo il desiderio di guardarcisi dentro.

«Cosa non è possibile?» chiese Scorpius incuriosito, si scambiò prima uno sguardo d’intesa con Rose e poi si affiancò all’amico.

«Mio padre mi ha parlato di questo specchio, ma da quello che avevo capito… non era più ad Hogwarts da tempo immemore…»

«Pensi si tratti dello Specchio delle Brame?» chiese Rose anch’essa fissandone la superficie.

La cosa strana era che nonostante i tre fossero esattamente di fronte allo specchio, lo stesso non riconsegnava il riflesso di nessuno di loro. Ma ben presto furono costretti ad indietreggiare e trattenersi dal non urlare, perché la superficie si increspò, come uno specchio d’acqua colpito da un sesso.

Severus si portò le mani alla bocca e Scorpius ebbe il riflesso di tappare quella di Rose con la sua. Immobili fissarono le onde fermarsi e lentamente l’immagine di una bellissima donna apparire al suo interno.

I capelli biondi, perfettamente lisci, erano tutti tirati all'indietro e dovevano arrivarle fino a metà schiena. Indossava una pregiata veste rossa ricamata con filo d'oro. Aveva una bellezza particolare, tanto ammaliante e misteriosa, quanto incredibilmente fine e apparentemente gentile.

Sorrise ed alzando una mano salutò i tre, parve quasi divertita dalla loro reazione spaventata, ma al tempo stesso curiosa. Su quell'emozione avrebbe fatto leva.

«Buonasera mia cari… è forse un caso il vostro giungere a me? Oh no, non lo credo possibile…» disse poggiando un dito sul mento e studiandoli maliziosa «Dopotutto siete fuori dai vostri letti così tardi, perché eravate in cerca di risposte vero? Immagino che le notizie di oggi sul Profeta vi abbiano sconvolto…»

Severus fece un passo avanti senza paura. I suoi tratti puliti e gentili per molto tempo lo avevano reso un ragazzino schivo e remissivo. Timido e chiuso non era stato facile fare amicizie, soprattutto quando finito a Serpeverde aveva creduto che il mondo gli sarebbe caduto addosso ed invece... aveva trovato sé stesso. Crescendo i suoi occhi verdi erano diventati più profondi e il contrasto che facevano con i capelli scuri lo avevano reso col tempo sempre più desiderabile. Alto e slanciato, aveva lasciato la popolarità e la fama del Quidditch al fratello maggiore, preferendo gusti ed amicizie alternative. Scorpius era per lui più che un amico, era un fratello e Rose la sua sorella dell'anima.

«Chi sei?» chiese con voce ferma. Era certo che quello fosse lo Specchio delle Brame, ma considerando ciò che sta accadendo non ne era più così sicuro.

«Consideratemi una sorta di genio della lampada!» ironizzò la giovane donna con fare sarcastico.

«Albus Severus Potter, ma i tuoi amici ti chiamano Sev… o meglio solo i due che sono qui con te stanotte… le uniche persone di cui ti fidi davvero, le uniche che ti accettano per quello che sei. A cui non importano le tue ombre e i tuoi tormenti… non deve essere facile essere figlio del grande Harry Potter immagino… soprattutto quando tuo fratello ti adombra con la sua superbia e bramosia…»

«Come diavolo fai a sapere tutto questo di noi!?» era stata Rose a parlare che scattando al fianco di Sev si era sentita in dovere di farsi avanti sulla difensiva dopo che aveva visto il cugino vacillare.

Che era una Weasley non era difficile immaginarlo, considerati i lunghi capelli rossi, ma a parte quello poco altro l'avvicinava alla famiglia di origine. Teneva la divisa sempre in modo scomposto personalizzandola in modo il più delle volte proibito. Le piaceva acconciare sempre i capelli in codini ironici che contrastavano con i suoi make-up decisi e provocanti. Era una ribelle dall'intelletto fine che però aveva abbandonato la media di tutte E, preferendo godersi alla vita che a sgobbare solo. I suoi avevano molto da ridire sulla sua lingua tagliente, così simile a quella di sua zia Ginny, o al suo poco rispetto per le regole, che tanto ricordavano a Ron ed Hermione i gemelli. La sua relazione con Scorpius poi non aveva aiutato nella convinzione della famiglia che lei fosse stata plagiata.

«Sono la Donna nello Specchio, potete chiamarmi così. È una lunga storia come e perché io sia qui, ma posso dirvi che sono una strega molto potente, che giunge da lontano e che potrebbe avere le risposte che state cercando!»

Lo sguardo di ghiaccio di Scorpius si illuminò ammaliato dalle sue parole, come un marinaio lo era da una sirena. Tanto aveva deluso suo padre o così era solito dirgli.

Non andava fiero della sua storia familiare, detestava suo nonno e non capiva come il padre non potesse comprendere quanto lui stava facendo per non ripetere i loro stessi errori.

Era certo che fosse meglio essere un ribelle amante dei punk, piuttosto che un damerino inamidato xenofoba e retrogrado. Non gliene fregava un cazzo del lignaggio o di dover apparire qualcosa che non era, avrebbe accettato anche vivere senza un becco di un quattrino se questo voleva dire farlo nel modo corretto.

Togliersi di dosso il suo nome era difficile, pesava come un marchio attraverso il quale veniva sempre giudicato e che aveva impedito alle persone per vederlo per quello che era davvero... a tutti, tranne Rose e Sev e per questo erano per lui le persone più importanti che esistessero.

«Tu sai quello che sta succedendo al mondo magico?»

«Non solo lo so, ma sono anche a conoscenza sia di chi ha causato ciò e di come porvi rimedio!»

 

   
 
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