Anime & Manga > Gundam > Gundam 00
Ricorda la storia  |      
Autore: Lil_Meyer    10/09/2009    5 recensioni
[Gundam 00] Non può dimenticare. Marie Parfacy l’avrebbe fatto, ma Soma Pieris non è esattamente come lei.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Felicissima che la mia storia precedente sia stata recensita positivamente al concorso Wicked Love di EFP (http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8671706), torno a voi con questa breve one-shot dedicata al personaggio di Marie/Soma. Breve, brevissima, niente più che una riflessione postuma sul suo personaggio che trovo adorabile. Spero in futuro di avere l'ispirazione per qualcosa di più corposo.
Buona lettura!


@@@



Il Santuario appollaiato sulla cima della montagna è un luogo di pace e tranquillità, così lontano dai rumori del mondo che Soma Pieris non può fare a meno di chiedersi se lei si trovi ancora sulla Terra o se durante la scalata sia invece transitata senza accorgersene in un luogo di fantasia, distante anni luce dal suo martoriato pianeta natale.

La giovane donna alza una mano per sistemarsi una ciocca di capelli argentati dietro l’orecchio, volgendo gli occhi alle nubi che si sfilacciano nel cielo del tardo pomeriggio. Sa che lassù, da qualche parte, i Celestial Beings sono ancora in orbita, e vegliano sul futuro del mondo.
Non che Soma si possa dire ansiosa di rivederli. Qualcosa dentro ha sempre frenato in lei un più profondo coinvolgimento con il gruppo, forse gli strascichi di un mai sopito antagonismo. Loro erano stati i suoi nemici. Lei li aveva combattuti. Molte cose erano cambiate, successivamente, e Soma era stata catapultata tra le fila dei Celestial Beings, a combattere con loro. Adesso finalmente sa che sono nel giusto e li rispetta per questo. Ma non può dimenticare. Marie Parfacy l’avrebbe fatto, ma Soma Pieris non è esattamente come lei.

Si accorge che la sua mano stringe forte un ninnolo che ha raccolto senza pensare da una delle tante bancarelle sparse attorno al tempio. È un amuleto. Lo alza davanti agli occhi, tenendolo per l’esile cordicella applicata : è una figura stilizzata, una bambolina avvolta in seta azzurra che riproduce – forse, ma Soma non ne è sicurissima – la dea alla quale il tempio è dedicato.

È un oggetto grossolano, buono per i turisti, perfetto come souvenir da dimenticarsi in un cassetto una volta tornati a casa, ma gli occhi dorati della donna vi indugiano sopra, mentre lei è colta da un’improvvisa mestizia.

La venditrice richiama la sua attenzione.
“È per aiutarti a trovare la strada di casa” le dice la rugosa vecchietta in un inglese stentato, contaminato dal suono dolce dello spagnolo.

Stranamente commossa, Soma annuisce, avvertendo le braccia del marito attorno alle spalle. Fa un cenno alla venditrice, e le allunga una banconota rifiutando di incassare il resto delle monete.

Poi si gira verso il suo Allelujah, sorridendogli e stringendo nel pugno il suo acquisto. Non le servirà, lei una casa l’ha già trovata, ma sa a chi regalarlo. Soma Pieris non l’avrebbe fatto, ma Marie Parfacy non è esattamente come lei.


@@@

Il capitano Andrei Smirnov giace assonnato sulla sua scomoda branda, che lascia filtrare i suoni dell’indaffarato campo profughi nel quale sta prestando servizio. Mentirebbe se dicesse che non gli pesa stare lì, ma ha preso un impegno con se stesso sulla tomba dei suoi genitori, e ha deciso che a tutti i costi porterà a termine quello che si è prefissato.

Si alza sopra la faccia l’amuleto che qualche giorno prima Soma Pieris, la sua sorella adottiva, gli ha fatto recapitare. Nella busta non c’era nessun biglietto se non un laconico “Che ti aiuti a trovare la strada di casa.”

Andrei sorride. Non si aspettava un pensiero simile da lei, ma riconosce in quella scrittura forte e leggermente angolata la personalità brusca ma leale di Soma.

“Eri tu la figlia più adatta a mio padre, l’ho capito il primo momento che ti ho vista” sussurra girandosi su un fianco.

Aggancia la bambolina ad un supporto della tenda e rimane lì a guardarla dondolare, fino a quando il movimento ipnotico non vince la sua resistenza e gli occhi gli si chiudono.

Più tardi, risvegliandosi, Andrei ricorderà di aver sognato i suoi genitori, riuniti dopo la morte, e Soma accanto a loro, vestita in un kimono di seta azzurra. Del sogno, Andrei serberà il ricordo di una famiglia finalmente felice.

I suoi compagni di tenda, invece, ricorderanno di averlo visto sorridere, finalmente, per la prima volta dalla fine della guerra.

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Gundam > Gundam 00 / Vai alla pagina dell'autore: Lil_Meyer