Harry Potter, 'Sette giorni' di darkrin (Cap 4) su EFP Fanfiction

Capitava spesso che Sirius raccontasse ad Harry annedoti della sua vita ad Hogwarts. Quando lo faceva avvicinava la sua sedia a quella del ragazzo e chinava il capo così che fosse sufficiente un sussurro entusiasta per farsi udire.
Hermione, nascosta dietro ad un pesante libro sulle ginocchia, catturava frammenti di storie e memorie, trovando sciocco il modo in cui un uomo potesse vantarsi di aver infranto regole e leggi – ed era una cosa così sciocca e vergognosa, da celare, come lo era quel suo rubare ricordi.
Se le avessero chiesto se aveva mai ascoltato i racconti di Sirius, lei avrebbe negato violentemente: erano per Harry quelle storie che facevano brillare gli occhi dell’uomo, non per lei.

C’erano momenti nei quali, a metà del suo racconto, Sirius alzava il capo e guardava lei e il suo libro, dietro cui Hermione si nascondeva, sprofondati in una poltrona. E sorrideva.
Guardava lei e sorrideva, tra le storie.
Se gliel’avessero chiesto, Hermione avrebbe negato anche quei sorrisi, con vergogna e violenza – non mi ha mai guardato, né parlato, mai, mai sorriso, mai, si allenava a ripetere di fronte allo specchio, sola nella sua stanza.

Eppure Hermione sentiva sue quelle parole polverose più di quanto non facesse con le frasi dei grossi libri che era solita bere, seduta su altre poltrone. Avrebbe negato anche quello.

Fine

_Polla_: sai, secondo me Sirius un'infanzia l'ha avuta anche se forse più difficile di altre. Grazie mille. ^^
HermioneForever92: Grimmauld Place oltre che un'abitazione è anche il diaovlo tentarore. xD No, seriamente sono d'accordo con te sul fatto che è ovvio che vivendo insieme i rapporti si stringono. Grazie mille. :3
fleacartasi: rimango basita ad ogni tuo commento, sai? Riesci a cogliere davvero tutto. Mi sa che sono io a dover fare i complimenti a te. xD
Gre_Leddy: adirittura "pura poesia"? Ma grazie!