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Autore: principessa1793    04/12/2022    1 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Daniele]
Le sue labbra delicate sfiorano dolcemente le mie per darmi il buongiorno,sebbene sia un’utopia oramai per noi e per la nostra famiglia avere una buona giornata da 5 giorni a questa parte. Il nostro amore,per fortuna,è al di sopra del disastro fra Susanna e Junior e nessuno di noi due si è fatto assorbire dal loro conflitto,ma il piccolino che stiamo programmando? Dovrà davvero scegliere se giocare con Susanna o con Junior? Quell’essere riesce a rovinarci la vita in un modo o nell’altro!
“ Amore,guarda che lo so che sei sveglio! Conosco il ritmo del tuo respiro quando dormi e mi è mancato tanto!” mi sussurra. Sebbene i nostri corpi siano intrecciati (visto che dormiamo sempre così da quando eravamo ragazzini),la stringo forte fra le braccia. Anche lei mi è mancata da morire e so che non sarei mai riuscito a sopportare il cataclisma che stiamo vivendo senza il suo supporto!
 
Ero furioso,seccato ed irritato. L’incontro con la figlia di Camilla mi aveva reso ancora più iracondo verso quel morto di fame di suo padre. Come diavolo aveva osato fare la spia tentando di incrinare ancora di più i rapporti tra me e mio figlio?
Cercai furioso su internet il numero della sede di Zurigo e lo composi fuori di me,ma anche emozionato all’idea di risentirla. Sì,dalla sera prima non avevo pensato ad altro che al suono della sua voce,a quanto mi era mancato e a quanto avrei voluto parlare con lei ogni giorno.
“ Buonasera,vorrei parlare con la dottoressa Mendoza!” esordii rivolgendomi alla receptionist che mi aveva risposto. Non l’avrei apostrofata col cognome di quel buzzurro ripulito!
“ Le passo subito la sua segretaria,anche se la dottoressa Mendoza riceve solo su appuntamento!” mi avvisò. Io non ero un dannato cliente del cazzo e non mi avrebbe mai liquidato intimandomi di prendere un appuntamento con la sua segretaria. Ero stato il suo fidanzato per 7 anni,la conoscevo da quando portava i pannolini,non poteva trattarmi da estraneo!
“ Pronto,sono Allison,la segretaria personale della dottoressa Mendoza,come posso aiutarla?” esordì la voce di un’altra tipa.
“ Buonasera,dovrei parlare con la dottoressa Mendoza!” ripetei già sfinito da quel giro di chiamate.
“ Mi dispiace,ma la dottoressa è in attesa di una call. Il suo prossimo buco libero è fra 3 settimane alle 11,va bene?” rispose. Era impazzita?
“ Fra 3 settimane? E perché non fra 3 anni? Così magari per allora avremo già un paio di nipotini da portare al parco? DEVO PARLARE CON LA DOTTORESSA MENDOZA ORA. Che sia lei stessa a dirmi di non avere tempo da dedicarmi!” sbottai.
“ Mi dispiace,ma la dottoressa non vuole che le passi chiamate impreviste. Lei odia gli imprevisti!” rispose. Sapevo meglio di lei cosa odiasse Camilla e gli imprevisti li odiavamo entrambi!
“ Ma vah… Conosco la dottoressa Mendoza da quando ancora beveva il latte di sua madre e non mi lascerò trattare come uno scocciatore qualsiasi! IO NON SARÒ UN NOME DI MERDA NELLA SUA AGENDA PIENA DI APPUNTAMENTI!” m’impuntai. Il nostro passato non poteva aver perso valore per lei,visto che per me era ancora fondamentale!
“ Posso passarle il dottor Lascano o la dottoressa Lascano!” tentò di negoziare. Puledrino…aveva il cognome di quello stronzo!
“ Per carità di Dio,quel cognome mi provoca l’orticaria e mi crea problemi da 40 anni!” borbottai,anche se la tentazione di conoscere Puledrino alloggiava dentro di me da 40 anni. Faceva male che avesse il suo cognome!
“ Allison,che sta succedendo? Le sembra il mercato del pesce questo? Si dia un po’ di contegno,che cavolo! E la smetta di fare i palloncini con la gomma,che è un’indecenza!” esclamò oltre l’apparecchio la voce che stavo cercando. Sorrisi divertito.
“ Un signore la cerca. Gli ho spiegato che è libera solo fra 3 settimane,ma ha parlato di nipotini al parco. Credo sia un po’ fuori di testa!” le spiegò quella svampita non curandosi di chiudere il microfono.
“ Sì,lo offenda pure,che mica è suscettibile? Che croce! Me lo passi nel mio ufficio. Tanto sarà una cosa breve…tutto vuole meno che intrattenersi con me! E per la cronaca,non è fuori di testa: sta benissimo,quindi non si azzardi mai più a ripetere tale ingiuria! Allora se sentisse le urla di mio fratello,gli metterebbe la camicia di forza direttamente?” acconsentì Camilla. Sorrisi per quella sua battuta iniziale e per la sua arringa finale.
“ E Sidney?” domandò quella lì.
“ Poi mi aggiusto io. Se entro 10 minuti non chiudo,li avvisi che ci sono problemi di connessione e che li contatterò io nei prossimi giorni!” le rispose Camilla. Esultai intimamente per aver avuto la precedenza su tutto. Fui messo in attesa per qualche attimo prima di tornare in linea.
“ Dopo poco più di 12 ore ancora tu…che altro è successo,Daniele? Hai chiamato per chiedermi di chiudere Barbara in una scatola e spedirla in Indonesia?” esordì ironica. Mi sfuggì un sorriso.
“ Come hai fatto a capire che…” farfugliai.
“ La tua testardaggine: un altro soggetto avrebbe preso regolare appuntamento ed incassato il rifiuto.” rispose.
“ Ti piaceva anche la mia testardaggine un tempo…” borbottai.
“ Mi piaceva soprattutto quella… Andiamo avanti,per favore!” replicò. Arrossii.
“ Se mi fossi arreso,avresti lasciato che la tua segretaria mi trattasse come un qualsiasi scocciatore?” le domandai.
“ Lo sei? Direi di no. Dirò ad Allison che non sei uno dei soliti rompiscatole e che quando chiami,deve darti la priorità,ma sappi che ne pagherai le conseguenze qualora la mia segretaria che mi affianca da più di 25 anni dovesse licenziarsi per colpa tua!” precisò strappandomi una risata sonora. Era riuscita a far evaporare buona parte del mio malumore ed era una cosa che mi capitava solo con lei.
“ Addirittura? Sono tanto fragili psicologicamente i tuoi collaboratori?” scherzai.
“ No,visto che sopravvivono ai look di tua sorella!” ribatté rubandomi un sorriso.
“ Quanti cristallini ha distrutto in 40 anni la cara Bea nella tua azienda?” chiesi ironico. Percepii il suo sorriso dell’altra parte del telefono.
“ Abbastanza. Che è successo? Si sposano? Vogliono avere dei gemelli? Dopo la convivenza lampo mi aspetto di tutto!” replicò.
“ Passi che quel Trimalcione mi abbia tolto te e rubato la vita che volevo,passi che ti abbia sposato,passi che,chissà per quale ignoto motivo, lo ami,ma non deve azzardarsi a mettersi fra me e mio figlio,Camilla! Rimetti al suo posto quello sguattero prima che lo faccia io con i miei metodi e col rischio che tu rimanga vedova!” affermai risoluto.
“ Guido? In che senso? Che ha fatto stavolta?” mi chiese rassegnata con una punta di vergogna. Faceva bene a vergognarsi di quel bifolco!
“ Ha detto a Barbara della nostra chiacchierata di 12 ore fa e del fatto che sono andato da tuo fratello; e tua figlia mi ha minacciato di dirlo a Giulio se non la accetto in famiglia!” le spiegai sintetico.
“ Ma come gli è passato per la testa? Stai tranquillo perché a Giulio e Barbara penso io: redarguirò Barbara su questa cosa della minaccia (chi se lo sarebbe mai aspettato da lei?!) e spezzerò una lancia in tuo favore con Giulio! Non capisco come gli sia venuto in mente e ti assicuro che non la passerà liscia!” rispose furiosa. Gongolai all’idea che lo odiasse in quel momento e per la lavata di capo che si sarebbe beccato quel figlio di puttana!
“ Ah perché ha un cervello? Buono a sapersi! Gli è venuto in mente nella stessa maniera in cui ha pensato di rovinare il vestito di tua madre e forse pure per il medesimo motivo: rovinarmi la vita!” asserii.
“ Daniele,smettila! Beh…allora vado!” replicò.
“ Paura che il maritino ci scopra di nuovo impegnati in una conversazione telefonica e dimostri la sua immaturità facendo la spia?” la punzecchiai solo perché non riagganciasse.
“ Sì,perché me la immagino la reazione composta ed equilibrata della mogliettina se sapesse che anziché chiamare Guido,come sarebbe stato logico,hai colto l’occasione per chiamare me. Come mai non ti ha messo in punizione per aver osato rivolgermi la parola 12 ore fa?” replicò giocando le mie medesime carte.
“ Avresti preferito che cercassi quell’essere?” le domandai.
“ Mi stai domandando se mi abbia fatto piacere la tua telefonata o solo se sono contenta che tu abbia limitato i danni lasciando che sia io a redarguire Guido?” replicò. La prima. Volevo saperlo se anche a lei… Ma che stavo dicendo? Lei amava lui!
“ La seconda,ma rispondi ad entrambe,giacché ci sei!” borbottai.
“ Sono contenta che tu mi abbia chiamato per limitare i danni e anche della tua telefonata. È sempre piacevole quando non mi azzanni!” rispose. Lei era rimasta contenta della mia chiamata. Sorrisi.
“ Una volta ti piacevano i miei morsi!” bofonchiai languido. Emise un sospiro.
“ E a te piaceva mordermi e non solo!” rispose col medesimo tono facendomi rabbrividire. Sì,mi piaceva morderla,baciarla, assaporare ogni millimetro del suo corpo.
“ Come piaceva a te. Dicevi che ti facevo impazzire e che amavi il mio corpo quasi quanto amavi il mio modo di essere!” le rinfacciai.
“ Bene,ora che entrambi abbiamo dimostrato di avere ottima memoria,vado. Io ti prometto che porrò rimedio a questo casino combinato da Guido se tu prometti di dimenticare questa telefonata e che proverai a ricucire con tuo figlio!” tagliò corto.
“ Perché?” le domandai.
“ Perché ti conosco e senza Giulio e Susanna moriresti. Loro sono la tua vita. Anche se non ho mai avuto modo di vederti in azione come papà,so che sei una presenza fondamentale nella loro vita!” rispose. Lei mi conosceva meglio di qualsiasi altra persona al mondo!
“ E va bene: affare fatto!” acconsentii.
“ Bene. Stammi bene,Daniele!” rispose.
“ Anche tu!” la salutai col cuore il gola prima di riagganciare.
“ Ti amo ancora da morire,scricciolo!” confessai al telefono oramai muto.
 
Pensare che credevo che questo 31 dicembre sarebbe stato diverso; invece domani sarà l’ultimo giorno del 2036 e lo trascorrerò sulla graticola sperando tutto il tempo che il ricevimento di nozze dei miei figli non vada all’aria!
“ Sarebbe così brutto se ce ne restassimo a letto fino a che tutto non si sarà risolto?” brontolo. Mi strappa un bacio.
“ Sì,perché domani dobbiamo accompagnare i nostri figli all’altare e sperare che gli altri 2 figli non si scannino!” risponde. Mi copro l’orecchio sinistro con la metà del cuscino non occupata dalla mia testa. Allontana da me il guanciale.
“ Inoltre,dottor Valencia,le ricordo che abbiamo un’agenda piena di impegni! Dai,amore!” aggiunge stampandomi tanti baci sulle labbra. Mi faccio il segno della croce prima di scendere dal letto perché onestamente a sopportare liti fra i miei figli per tutta la giornata di oggi,quella di domani e di dopodomani non ce la posso fare!
 
[Giulio]
Avrei dovuto trascorrere questa notte e quella che verrà insonne per l’emozione di sposare la donna della mia vita e invece ho trascorso la nottata senza chiudere occhio per altri motivi… Io non capisco perché mia sorella,da quando è nata,si impegni a complicarmi la vita! Dico io: uomini diversi da Junior per cui prendersi una sbandata non ce ne sono a Bogotà? Adesso se in famiglia e in azienda c’è un clima di schifo è colpa sua! Non che Junior non abbia la sua parte di colpa: in fondo quello fidanzato è lui e avrebbe dovuto evitare di entrare in questa spirale di seduzione di Susanna! Che cazzo,all’inizio la odiava!
Un mugugno di Barbara che si volta verso di me ancora addormentata mi strappa un sorriso,il primo (e forse il solo) della giornata. Le accarezzo la tempia sbaciucchiandole la guancia.
 
Erano le 6 quando mi destai da quella notte infinita,che mi aveva visto svegliarmi più volte per scostarmi di dosso il suo meraviglioso corpo nudo ed evitare di cadere in tentazione. Tuttavia,alla fine,di nuovo,il suo corpo era avvinghiato al mio. La sua guancia al centro del mio petto e i suoi capelli a solleticare il mio torace m’ipnotizzarono. Chissà come faceva ad avere dei capelli così morbidi e se le arrecasse fastidio che qualcuno giocasse con i suoi ricci! Approfittai del suo stato di sonno per attorcigliarmi attorno al dito un suo riccio ribelle provando un improvviso senso di pace e di calma a me ignoto.
“ Roby,non sono un’incapace! Smettila!” la sentii mugugnare.
“ Un’incapace no,ma non sei di certo una ragazza comune o a quest’ora ci saremmo già ripassati tutto il Kamasutra! Sei un po’ strana,devi ammetterlo: il tuo ragazzo ha ragione! Susanna ha riso di te appena sei arrivata,hai rischiato di cadere dinnanzi a mezza Bogotà che conta,ti sei ubriacata ed hai accettato il passaggio di uno sconosciuto (che sarei io),ti sei addormentata nuda nel mio letto senza neppure che ci divertissimo!” borbottai carezzandole la nuca.
“ Ma se questo Roby non ti apprezza,è lui lo stupido. È lui a perderci!” aggiunsi. 
“ Così hai un fidanzato! Pensa che io sarò costretto a sposare una ragazza che mi ha fatto girare le scatole a prima vista! Le ho dato della suora ed ho dovuto domandarle scusa per evitare che mio padre mi diseredasse (non che abbia poi molto da lasciarmi in eredità). Ma è l’unico genitore normale che mi ritrovo e gli voglio bene! Tu hai dei fratelli? Immagino che non lo scoprirò mai! Probabilmente questa è stata la tua prima ed ultima notte in questo letto e non ci rivedremo mai più. Da qui ad un anno forse sarò sposato e tu chissà dove sarai! Spero che i tuoi zii siano più gentili dei tuoi genitori con te perché credo che tu abbia bisogno di molto affetto per colmare le tue insicurezze. Sei troppo dolce per essere bistrattata! Io ho una sola sorella,ma avrei preferito che mio padre si conservasse e si limitasse a generare solo me…almeno non sarei finito in questo pasticcio! So che quando ti sveglierai,probabilmente ti liquiderò con qualche battuta poco simpatica e poche parole in croce,ma sono contento di averti conosciuta,di sapere che al mondo esistono anche donne dolci come te e non solo panterone che vogliono sistemarsi,tipo mia sorella o gran parte delle donne che hanno frequentato questo letto! Ma forse è un bene che non arriverò mai a conoscerti profondamente perché potrei arrivare ad innamorarmi di te e non è un lusso che posso concedermi!” sproloquiai.
 
“ Buongiorno amore!” mugugna allacciando le braccia attorno al mio collo. La cingo forte inspirando a fondo i suo olezzo e giocando con i suoi capelli ricci.
“ Buongiorno piccola! Tu sei ancora sicura di volere quei due svitati come testimoni?” le chiedo sperando neghi. Non voglio che ci rovinino le nozze,cavolo!
“ Giulio! Sì,sono sicura! E anche se ci avessi ripensato,farebbero comunque parte degli invitati,quindi il rischio che accorrano le forze dell’ordine resta comunque alto! Ti assicuro che Susanna è ben più civile di quanto lo ero io con te quando mi trattavi male o di quanto lo sarei stata io se ti mi avessi usata e gettata via. Junior è sempre stato uno che si stanca presto,ma non aveva mai tradito nessuno. Mi spieghi come farà a guardare di nuovo negli occhi Hildegard?” replica.
“ Ma poi,se gli piace Susanna,perché l’ha liquidata e in quel modo così brusco,per di più?” domando più a me stesso che a lei.
“ Non lo so,amore. E al momento ho altre priorità,scusa!” risponde portandosi una mano alla bocca prima di correre di fretta in bagno.
 
[Natalia]
“ Un cappuccino con latte di mandorla e una barretta fit!” ordino. Il barista mi fissa confuso.
“ Non vendiamo barrette fit! Vuole una brioche vuota,in alternativa?” mi propone. Certo che no! Non voglio ingrassare,cavolo!
“ Allora,solo il cappuccino con latte di mandorla!” rispondo ticchettando le unghia sul bancone. Ci manca solo che faccia tardi,visto che quella che dovrebbe farmi da tutor e il bonbon di suo fratello sono di pessimo umore dalla festa di Natale!
“ Buongiorno!” esclama una voce che purtroppo conosco. Alzo gli occhi al cielo.
“ Un caffè ristretto,un cornetto al miele,un caffè d’orzo e una brioche alla marmellata di albicocche,grazie!” ordina trafficando con lo smartphone. Oddio,saranno almeno 2000 calorie!
“ Vedo che il fratellino ha fame!” commento. Quel tale allontana lo sguardo dal cellulare per guardarmi sbigottito.
“ Ho paura a chiedermi cosa significhi tale commento! Per fortuna,di fratello ne ho solo 1: Emilio. Non ringrazierò mai abbastanza suo padre per aver friendzonato mia madre o avrei rischiato di avere una sorella come lei e di essere postato online pure mentre mangio!” ribatte quello.
“ Guarda che lo so che vai a letto con mio fratello! Ti ho visto sgusciare fuori da casa sua 2 mattine fa. Spero che a te non dispiaccia avermi spesso fra le scatole a breve,visto che mi trasferirò da lui! Anche se sei uno stronzo,mi fa piacere sapere che Fer ha trovato l’amore! È sempre stato un po’ sfortunato il mio fratellino!” rispondo. Si passa una mano fra i capelli.
“ Immagino che la sua disgrazia sia cominciata quando ha smesso di essere figlio unico,purtroppo. Non so se ridere o portarla da un oculista! Io ed Emilio ci differenziamo solo per una cosa: il look. Immagino che a breve lo vedrò online (si spera vestito o potrei non riprendermi mai da questo shock!),visto che è Emilio colui che frequenta suo fratello e che è tanto masochista da volersi imparentare con lei! Ecco perché aveva difficoltà a dirmi chi fosse il suo bel tenebroso,temeva la mia reazione all’idea di imparentarmi con Miss Discrezione! Dio Mio,che giornata di merda!” replica per poi borbottare le ultime due frasi fra sé e sé.
“ Si può sapere perché mi odi tanto?” gli domando infastidita.
“ Perché non mi piacciono le persone indiscrete,che non si assumono le loro responsabilità. Suo padre si è beccato un ceffone per colpa sua! Credevano fosse stato lui… inoltre si sarebbe distrutta anche l’amicizia con Daniele! Ma che ci parlo a fare con una così? Adesso chi glielo dice ai miei che si imparenteranno con sua madre? Mia madre preferisce l’arsenico a lei!” replica per poi riprendere i suoi vaneggiamenti.
“ Bill,ma che… Oddio,anche qui!” borbotta colei che schiavizza in azienda alzando gli occhi al cielo.
“ Buongiorno!” ringhio a denti stretti.
“ Hai capito con chi esce Emilio? Con suo fratello,il modello!” si rivolge lui a Susanna Valencia. Quella nasconde il viso fra le mani.
“ Condoglianze! E cerca di non andare in giro in intimo,di non amoreggiare con nessuna e di non lasciare la porta del bagno aperta quando c’è la signorina nei paraggi o rischi di fare la fine di mio padre e Cami!” farfuglia quella.
“ Vedo che ti preoccupi per me,Toro Seduto! Comunque la cosa divertente è che credeva fossi io il ragazzo di suo fratello!” replica quello.
“ Non mi meraviglia la cosa! Spero non sia finito sul web pure lui come mio padre!” risponde quella.
“ Quindi voi due state insieme?” chiedo curiosa. Magari questa tizia potrebbe aiutarmi a sedurre il suo fratellastro e tanto vale farsela amica!
“ No. Io e Bill ci conosciamo da quando eravamo piccoli!” risponde quella perentoria. Lui ci resta male. Una friendzone pubblica,figo!  
“ Va beh io consumo per strada perché ho un miliardo di cose da fare oggi! E lei si sbrighi a fare colazione che fra 20 minuti l’Ecomoda apre i battenti!” esclama quella tizia.
“ Sai non credo abbia capito di piacerti! Forse dovresti essere più esplicito! Pensa che belle uscite a quattro che potremmo fare io,il dottor Lascano,tu e lei!” gli consiglio a bassa voce. Quel tale mi rifila un’occhiataccia.
“ Buona giornata!” sbuffa prima di andarsene verso la cassa.  
 
[Charlotte]
“ Amore,dai! Dobbiamo andare al lavoro!” cerco di rammentare a mio marito,che a quanto pare ci tiene a rovinare il mio outfit. Io ci provo pure a fare la brava,anche se con gli ormoni in questo stato e col marito che mi ritrovo non è per niente facile,ma lui deve evitare di farmi ricadere in tentazione dopo la faticaccia che ho fatto per abbandonare il letto questa mattina!
“ Che ci posso fare se da quando sei incinta sei ancora più bella?” replica donandomi una carezza sulla guancia. Mi abbandono alle sue braccia e ai suoi baci per poco prima che il mio cellulare ci disturbi. Hermes sbuffa infastidito.
“ Dai! Sarà di nuovo mia madre! Il fatto che la festa si terrà a casa sua le mette ansia,evidentemente!” esclamo strappandogli un ultimo bacio prima di constatare che il mittente della chiamata è Susanna.
“ Susy,buongiorno!” esordisco.
“ Buongiorno Lottina! Scusa se ti disturbo mentre ti stai preparando per andare al lavoro,ma dovrei chiederti una cosa!” esclama. Dopo quello che è capitato con Junior,credo di essere con le spalle al muro (non che da bambine fosse tanto diverso…alla fine vinceva sempre lei!) e,a meno che non si tratti di qualcosa di impossibile,dubito di poterle negare un favore!
“ Dimmi!” la esorto.
“ Ti dispiacerebbe se il figlio di Silvia,l’amica di papà e Camilla,venisse alla festa di questa sera? Sai,è anche per farlo integrare nella squadra visto che collaborerà con l’Ecomoda!” lancia la bomba. Il suo tono di voce sobrio e pacato ha raggiunto pure mio marito sebbene non abbia risposto in vivavoce. Hermes scuote il capo coprendosi gli occhi con i palmi delle mani.
“ Susy,lui non lavorerà in azienda,ma gestirà solo l’outlet. Avrà a che fare solo con Carlos,con Jean e con Junior perché sono i responsabili dell’area commerciale dell’azienda!” obietto.
“ Appunto! A parte Jean,te,me e Giulietto,non conosce nessuno!” risponde. Hermes comincia ad emettere dei mugugni di frustrazione.
“ Susanna,ti prego,ci conosciamo da sempre,siamo cresciute insieme,sei mia cugina; puoi evitare di compiere azioni che scatenino uno tsunami alla festa delle bambine?” le chiedo preoccupata.
“ Certo! Bill non darà problemi,te lo prometto! Bacetto!” risponde prima di riagganciare. Alzo gli occhi al cielo.
“ Bill non darà problemi,te lo prometto! Bacetto!...<< BACETTO! >> UN CORNO!” sbotta mio marito scimmiottando mia cugina per le prime 2 esclamazioni. Nascondo il viso fra le mani.
“ SECONDO TE PERCHÉ BILL E NON UNA SUA CAZZO DI AMICA DI MERDA,TIPO COME NIEVES,LA MOGLIE DI JOSÉ SINISTERRA? PER INDISPETTIRE JUNIOR,CHE SBRAITA E SI INALBERA COME MIO PADRE!” aggiunge sempre delicato col tono di voce. E sarebbe suo cugino quello che sbraita e si inalbera come Armando,perché lui ora che sta facendo?
“ Lo vedi? Mi fa perdere le staffe in presenza delle bambine!” si calma. Qualcosa mi dice che Bebe e Benny dovranno abituarsi ai decibel di alcuni componenti della loro famiglia (il padre in primis) e al fatto che tali soggetti si scioglieranno come neve al sole dinnanzi ai loro sorrisi e ai loro occhietti dolci!
“ Senti,se la serata va a puttane a causa di tua cugina,ti giuro che la metto al posto dei palloncini a forma di unicorno!” sentenzia per poi prendere con furia la valigetta da lavoro. Cominciamo bene la giornata!
 
[Cassandra]
Da quando Susan e Adam sono ripartiti,questa casa è piombata in un silenzio tombale,visto che,dalla festa di Sinisterra,David e Jorge non si parlano per via della figuraccia che ha fatto sfumare l’idea di una specie di partnership fra l’azienda di Sinisterra e la loro,cosa che avrebbe fruttato a mio marito un aumento di clienti e la notorietà come impresa.
E come se ciò non bastasse,Daniele Valencia ha minacciato di denunciare mio cognato per diffamazione (vista la figura di merda fatta fare a Susanna alla festa) e per lesioni personali per il cazzotto dato al figlio della signora Camilla.
 
Stavo finendo di posare le tovagliette per la colazione sul tavolo tentando di non inciampare nelle valigie di Susan e del piccoletto,che sarebbero ripartiti il pomeriggio. Susan immagino fosse sollevata da tale rientro a Londra,onde evitare che,dalle discussioni fra i fratelli Smeaton cominciate dopo la festa tenutasi due giorni prima,il figlio imparasse altre parolacce. Il suono del campanello a quell’ora mi stranì ed il mio sesto senso subodorò guai. La mia sorpresa aumentò quando mi trovai alla porta Daniele e la sua compagna per confermarmi che sì,erano in arrivo i guai.
“ Buongiorno Daniele! Buongiorno signora! Buon Natale,anche se in ritardo!” esclamai cordiale facendoli accedere all’appartamento.
“ Ti assicuro che un buon Natale non lo è stato di sicuro,visto come si è chiusa la serata del 25! E anche pensare che questo sarà un buongiorno mi sembra un livello di ottimismo spropositato!” rispose Daniele seccato. Chinai il capo mortificata.
“ Daniele,dai! Buongiorno! Noi saremmo qui per suo cognato!” esordì la signora dopo aver calmato il suo compagno.
“ Amore,è inutile girarci attorno: la colpa è pure un po’ di Cassandra,che avrebbe dovuto presenziare a quella festa con suo marito,invece che mandarci il cognato! Anche tuo fratello è uno scimpanzé,uno che sbraita e urla,ma io non lo mando di certo agli eventi mondani al posto mio!” ribatté Daniele. Quella donna sfoggiò un sorriso amaro.
“ Allora? Sei… Buongiorno dottor Valencia! Buongiorno signora Mendoza!” esclamò mio marito comparendo in sala con in braccio Adam.
“ Buongiorno!” borbottarono entrambi secchi.
“ Immagino che lui sia Adam!” esclamò la signora alludendo al bambino. Mio marito annuì regalando una carezza al piccolo.
“ Zio zoo!” spiegò il piccoletto contento.
“ Bello! Vedrai tanti animali allora!” si complimentò Daniele.
“ Dottor Valencia,a me dispiace molto per l’episodio dell’altra sera!” si scusò mio marito.
“ Accetterei le sue scuse molto volentieri se fosse il tutore o l’amministratore di sostegno di suo fratello e se quest’ultimo fosse affetto da una patologia mentale,ma visto che purtroppo è capace di intendere e di volere,vorrei parlare con lui!” rispose Daniele.
“ Zio,zoo!” lo richiamò Adam.
“ Beh,allora noi andiamo! Facciamo colazione fuori!” decise David,consapevole che la discussione fra suo fratello e Daniele sarebbe potuta divenire un trauma per il piccoletto.
“ Divertitevi!” fu corale l’augurio prima di vederli andar via.
“ Susanna come sta?” domandai per riempire quel silenzio.
“ Come una che è stata messa alla porta da Sinisterra senza aver fatto nulla di male e dopo essere stata tacciata come una poco di buono dinnanzi a tutti!” rispose quella donna facendomi un chiaro sunto della festa di Natale.  
“ Cassandra,tuo marito dov…” mio cognato si bloccò nella sua domanda quando notò l’arrivo dei due ospiti. Pregai con tutta me stessa che non mi distruggessero la casa che stavo ancora pagando!
“ Ha portato Adam allo zoo! Vedo se Susan ha bisogno di una mano con le valigie!” borbottai.
“ Non c’è bisogno! Anzi è meglio che ci siano testimoni,Cassandra. Non sono qui per ascoltare scusanti,ma nessuno dà della troia a mia figlia,prende a cazzotti mio figlio e la passa liscia,chiaro?!” esclamò Daniele.
“ Dottor Valencia,è che vederla con quel tipo mi ha fatto andare il sangue alla testa. Come ha fatto a voltare pagina così facilmente?!” si scusò Jorge.
“ E QUESTO LA AUTORIZZA A DARLE DELLA POCO DI BUONO? Anche a me faceva male vedere Camilla con un altro,tanto male da riuscire a stento a respirare,ma non la etichettavo di certo con determinati epiteti perché non ho mai pensato certe cose di lei e perché l’ho sempre rispettata. Amare è anche rispettare l’altro,pure in decisioni che magari non condividiamo,che sappiamo siano sbagliate e che ci fanno male! E poi Junior che c’entrava? Lui è intervenuto a difendere sua sorella e lei,a tradimento,gli ha tirato un cazzotto! Mai io e Cami avremmo sperato che i nostri figli andassero tanto d’accordo e lei per celebrare ciò,tira un pugno a Junior! Glielo dirò a chiare lettere: lei rischia una denuncia per diffamazione ed una per lesioni personali. Siccome dubito che dopo un tot di denunce,sia come al supermercato quando colleziona i bollini,e le regalino per questo un elettrodomestico,STIA LONTANO DALLA MIA FAMIGLIA! E non si azzardi a mettere piede alle nozze di Giulio e Barbara se non vuole diventare una delle portate a base di carne!” esplose Daniele per poi andarsene con la sua compagna dopo un laconico << Buona giornata! >>.
 
“ Hai avuto notizie di Sinisterra?” domanda Jorge al fratello. David solleva lo sguardo dal porridge per scoccargli un’occhiata omicida.
“ Starà cercando un terapeuta che lo aiuti a superare che gli hai mandato a puttane la sua celebre festa di Natale! Quel dannato party stava andando bene,nonostante la presenza degli ex partner di Daniele Valencia e della sua compagna,che non sono propriamente noti per la sobrietà e per la discrezione,e tu che fai? L’orango tango dello show! Mi sono vergognato io per te,visto che vergogna e dignità non sono presenti nella lista di ciò che ti compone!” gli risponde mio marito.
“ Devi rinfacciarmelo per molto? CAZZO,HO VISTO SUSANNA CON UN ALTRO! SUSANNA STAVA FACENDO LA CIVETTA CON UN ALTRO,TI È CHIARO?” replica mio cognato.
“ Peccato che Susanna ti abbia mollato più di 2 settimane fa ed uno dei motivi erano proprio le tue scenate cacofoniche. Immagino che più che suo padre,come vorrebbe il complesso di Edipo,le ricordi sua madre e che voglia evitare di arrivare alle nozze d’oro con l’apparecchio acustico! Se si è salvato Valencia,non vuol dire che sia dato a tutti arrivare con i timpani incolumi!” ribatte David.
“ Ma ti rendi conto del danno che hai arrecato a Barbara e al fratello con quella scenata alle nozze di Nicola Mendoza? Per non parlare di come dev’essersi sentita la sorellastra di Susanna a sapere che per un suo errore di paternità,sua madre ha vissuto quell’inferno! Oltre a Susanna esistono altre persone a questo mondo,persone che hai ferito. E solo per colpire uno che neanche se la scopa la tua ex,visto che la tipa sta con quell’altro con cui l’hai vista alla festa!” aggiunge il mio amore. Lo fisso sbalordita.
“ C-Come lo sai?” balbetta Jorge.
“ Li ho visti l’altra mattina assieme al bar a fare colazione. E non credo siano solo amici,a meno che quel tale non sia l’artefice del disboscamento verso cui il mondo sta andando regalando rose rosse a tutte le sue amicizie femminili!” risponde David versandosi il caffè.
 
[Armando]
Mia moglie mi fissa con biasimo dopo il resoconto di ieri sera sull’inseguimento a Nicola. Sospira per poi portarsi i palmi delle mani alla fronte chiudendo gli occhi.
“ Amore,hai ragione!” convengo.
“ Ho ragione,sì. Adesso mi spieghi come si fa a spiegare a tutte le persone che conosciamo che Nicola non è un rincoglionito,ma che semplicemente nostro figlio e suo figlio avevano il sospetto che tradisse Asia?” mi domanda. E soprattutto saranno dolori quando lo saprà Nicola!
 
Daniele è entrato in macchina per poi chiudere lo sportello e strofinarsi le mani per via del freddo. Ho apprezzato molto il gesto di accompagnarmi,visti i problemi scaturiti in casa sua per Junior e Miss San Marino.
“ Immagino che per te non sia facile stare qui,lasciando Camilla a casa col rischio che Susanna vada lì e faccia una piazzata a mio nipote. Tua figlia non mi è simpatica,ma Junior ha sbagliato!” ho asserito tenendo gli occhi fissi sul cancello di casa di Nicola aspettando che uscisse. Per fortuna sono riuscito a non apostrofarla come << Miss San Marino >>!
“ Non mi va di parlarne. Un genitore non dovrebbe mai essere messo in condizione di scegliere fra 2 figli!” ha borbottato. Sua figlia non era la Madonna,ma era la terza volta che veniva usata e gettata da un membro della nostra famiglia: prima i miei figli e ora mio nipote!
“ Eccolo!” ho esclamato vedendo il cancello aprirsi e il cofano della macchina di Nicola spuntare da esso.
“ Non è che la tua macchina ci fa qualche bello scherzo come alle nozze di tuo figlio,no?” mi ha domandato sospettoso.
“ Spero di no! E non tirargliela,per cortesia!” ho risposto mettendo in moto.
“ Vediamo di non fare qualche figura di merda delle tue,quindi non seguirlo troppo da vicino. E se soffri di cataratte ancora dopo 37 anni,ci penso io a tenerlo d’occhio a distanza!” ha replicato. Mi sono morso la lingua per evitare di rispondergli e finire col litigare perdendo di vista lo scopo principale di quella adunata notturna. 
“ Come mai l’altro genio indiscusso del tuo amico non è venuto con noi perché non gli rubassi il posto al banco con te?” mi ha domandato mentre azionavo l’indicatore di direzione per svoltare a destra.
“ Così fra tutti e due mi mandavate al manicomio! Sono ancora in collera con lui per la storia di Max!” ho borbottato. 
“ Purtroppo i parenti non si scelgono (vedi me con Bea) e a lui è capitato quel marpione come nipote! Svolta a sinistra,che altrimenti lo perdiamo! Comunque di qua si va verso la civiltà,non verso il quartiere dove abitavano i tuoi suoceri!” ha risposto. Ho annuito.
“ Magari la bionda finta lo sta aspettando da qualche parte!” ho ipotizzato.
“ O magari gli stiamo facendo fare una figura di merda per niente? Errare è umano,ma perseverare con Patrizia è da DSM!” ha ribattuto.
“ Io non ho mai capito perché hai scelto lei! Insomma avresti potuto optare per una donna intelligente,piacevole,qualcuna di più simile a te…” gli ho confessato.
“ Se Camilla non mi voleva,dovevo avere qualcosa di sbagliato,quindi non meritavo nulla di diverso! La donna simile a me era Camilla,la mia perfetta metà,e aveva preferito un altro (o almeno era quello che credevo)! Idiozie mie…” ha farfugliato. Il suo cellulare ha squillato e l’ho visto con la coda dell’occhio emettere un sorriso.
“ Amore mio!...No,ancora non è finito il viaggio della Speranza!...Ma certo che guida tuo fratello!...Amore,non c’è bisogno che mi aspetti per cena,davvero!...E Armando lo sa che lui e sua moglie sono a cena da noi?...Come no! Bel regalo di Natale in ritardo per Cookie!...Credo preferisca le scarpe di tuo fratello all’osso di gomma! E anche a quella specie di bacchetta piena di piume che gli ha regalato Bea!...Magari è qualche residuo di un suo capo d’abbigliamento!...Sì. Ti amo!...Un bacio,piccola!” gli ho sentito dire.
“ Le mie scarpe no!” ho borbottato.
“ Fermati,che ha accostato! Qui io case non ne vedo!” ha asserito facendomi notare che era un quartiere di negozi più che di abitazioni o di hotel. Abbiamo visto entrambi Nicola entrare in una specie di negozio con l’insegna spenta.
“ Sarà una bisca?” ho ipotizzato.
“ Se c’è una cosa che mi ha insegnato la Terramoda,è che il tuo amico non ama gettare i soldi dalla finestra!” ha risposto. Ho alzato gli occhi al cielo.
“ Scendiamo?” ho proposto.
“ Come no! Facciamoci pure un selfie,che mica ci riconoscono? Passiamo davanti a quel posto con l’auto e poi ce ne torniamo a casa! Il tuo amico aveva un borsone ed era vestito sportivo,quindi dubito fortemente sia andato lì per incontrare quella strega o le urla di disgusto di quella gallina viziata ci avrebbero spaccato i vetri e non solo!” ha replicato. Il suo ragionamento non faceva una piega!
“ Pugilato clandestino?” ho ipotizzato. Gli ho sentito bisbigliare una parolaccia.
“ Ha proprio il physique du rôle! Lui e Tyson proprio due gocce d’acqua!” ha ironizzato con sarcasmo.
 
“ Almeno sappiamo che non le mette le corna!” borbotto.
“ Dopo Sherlock e Watson in missione…” ironizza beccandosi una dose di solletico.
“ Sì,ma perché fare le cose di nascosto? Non lo capisco,onestamente!” mi interrogo.
“ Forse per evitare di diventare il nuovo oggetto di burla del vostro amico Calderon! Quando saprà che Hermes e Carlos l’hanno fatto passare per rimbambito,andrà su tutte le furie!” ipotizza mia moglie.
“ Magari una cena all you can eat potrebbe aiutare!” suggerisco. Lei scuote il capo divertita per poi strapparmi un bacio.
“ Nonno,abbiamo comprato un papillon a Cookie!” esclama Rory entrando in cucina e facendomi sussultare. Che modi!
“ Tesoro,il cane è di zia Camilla e di zio Daniele,non di sua sorella Bea,quindi io dubito fortemente che i due vogliano vestirlo con cravatte, cappottini,ecc.” le spiego pazientemente. Non ce lo vedo Daniele che porta a spasso il suo cane col cappottino di pelliccia!
 
[Roberta]
Quando i miei genitori raggiungono la sala da pranzo per la colazione,esordiscono con un laconico,ma caloroso << buongiorno >>. Anche se tale augurio sembra più una presa per i fondelli da qualche giorno a questa parte!
“ Junior,come va?” gli domanda papà. Mio fratello fa spallucce. Cambiasse almeno repertorio musicale,per la miseria! Da qualche giorno oramai ascolta a ripetizione << Ódiame >> di Antonio José e quando mia figlia entra in cucina canticchiando tale melodia,la fulmino con un’occhiataccia. Potrei incenerire la radio,se qualche stazione avesse la malaugurata idea di riproporre tale canzone!
“ Buongiorno!” borbotta. Le rispondiamo coralmente.
“ Ho presenziato a funerali ben più allegri di questa tavolata!” brontola mio padre versandosi un caffè. Sorrido divertita. Lo credo bene!
“ Torna oggi Hildegard?” domanda mia madre a mio fratello,che annuisce col capo. I miei si fissano sconfortati.
“ Caffè?” mi offre mio padre dopo averne versato un po’ a mia madre. Annuisco con un sorriso ringraziandolo con un bacio sulla guancia.
“ Amore,ti va se dopodomani invitiamo qui i nipotini di tuo fratello?” propone mio padre a mia madre strappandole un sorriso innamorato.
“ Sì,certo,tesoro. Saranno contenti di giocare con Cookie e accetteranno più volentieri che domani non presenzierà alle nozze!” risponde lei.
Il suono del campanello interrompe il gioco del silenzio di questa mattina facendo abbaiare anche Cookie. Mio padre si massaggia le tempie rassegnato all’idea che possa essere qualcuno in grado di alzare un polverone di qualsiasi tipo. L’ingresso di Susanna in sala da pranzo mi spinge ad incrociare le dita affinché non crolli la casa,vista la presenza di Junior. Già rischio la pelle tutti i giorni in azienda,perché pure qui?
“ Buongiorno!” trilla con un sorriso. Io ho imparato a conoscerla e non mi frega: si vede che sta di schifo!
“ Buongiorno!” rispondiamo al suo saluto. Junior la fissa di sottecchi tamburellando le dita sul tavolo per il nervosismo.
“ Tesoro,vuoi un caffè?” le offre mia madre.
“ No,grazie,Cami. Ho fatto colazione al bar! Sono solo venuta a prendere Roberta e Clizia per la giornata di addio al nubilato di Barbara!” risponde quasi per dare una spiegazione a Junior,perché non si faccia l’idea che è lì per vederlo.
“ Almeno puoi dirci dove stai dormendo? Spero non a casa della donna che ti ha partorito!” esclama mio padre.
“ Jean ha offerto ospitalità a me e a Lucky finché non trovo casa. Cerco di dare loro il meno fastidio possibile e oggi li ho anche ringraziati preparando la colazione!” racconta Susanna mettendosi a sedere accanto a Clizia,il più lontano possibile da Raganella.
“ Tuo cugino è stato gentile!” borbotta mio marito. Susanna annuisce.
“ E allora perché hai fatto colazione al bar?” le domando confusa. Poteva fare colazione da loro!  
“ Avevo un appuntamento!” risponde con un sorriso che non mi piace per nulla. Stringo convulsamente la tovaglia e fisso terrorizzata mio padre. Non mi ha difeso dai mostri da bambina perché non gli è stato permesso,che faccia qualcosa ora per non farmi perdere l’udito! Papà mi rassicura con un sorriso incerto e mi torna alla mente la prima volta che ho ascoltato la sua voce.
 
Io e Junior stavamo passeggiando in corridoio sorseggiando del caffè (io amaro e lui d’orzo,come sempre) quando udimmo delle grida provenienti dall’ufficio di mia madre. Ci lanciammo un’occhiata complice e preoccupata prima di accorrere. Mi domandavo cosa fosse capitato,visto che la compostezza di mamma era proverbiale.
Entrai per la prima volta senza bussare trovandola a discutere poco civilmente con colui che all’epoca credevo fosse mio padre (ringrazio ogni giorno il cielo di non avere del sangue in comune con quel gorilla in tailleur!).
“ Che succede?” chiese Junior anche per me.
“ Che tuo padre è un cretino!” rispose mia madre esacerbata.
“ Accorgertene 40 anni fa no?” replicai sarcastica.
“ Barbara doveva saperlo!” affermò quello.
“ Oggi è il giorno del suo debutto e sapere che suo suocero vuole boicottarla potrebbe non essere il metodo giusto per ridurre l’ansia da prestazione,sai? Inoltre credi di aver semplificato la vita di Barbara con la tua trovata del cazzo? Dopo questa tua bella mossa volta a peggiorare i rapporti tra Daniele e suo figlio,Daniele non ci parlerà più e odierà ancora di più Barbara,idiota! Non ci perdonerà mai di aver rovinato il suo rapporto con suo figlio!” sbottò mia madre inferocita.
“ Senza la voce di quello vivo lo stesso,tu no?” la punzecchiò lui.
“ Quanto tieni alla felicità di tua figlia!” commentò sarcastica mia madre.
“ Il suocero di Barbara ti ha molestata?” chiese Junior. Mia madre alzò gli occhi al cielo.
“ EVITIAMO DI TRASFORMARE UNA SEMPLICE E CIVILE TELEFONATA IN UN CAZZO DI MELODRAMMA!” si urtò mia madre.
“ E vorrei proprio sapere chi ti ha informato di questa cosa!” ringhiò quello.
“ Non è importante! La cosa importante è che tu hai usato Barbara per colpire suo suocero e il suo rapporto con Giulio! Ed io non permetto a nessuno di usare mia figlia! Che male ti ha fatto Daniele?” lo accusò mia madre.
“ È STATO QUELLO STRONZO? È VENUTO A PIANGERE DA TE? DA QUANDO AVETE RIPRESO A SENTIRVI? STAMATTINA TI HA CHIAMATA PER DARTI IL BUONGIORNO?” sbottò quello. Neanche 40 anni con mia madre erano riusciti a conferirgli eleganza.
“ Sì,certo,come se con tutto ciò che ho da fare potessi mai mettermi a cincischiare con Daniele!” rispose mia madre deridendolo.
“ IN TUTTO CIÒ VUOI DIFENDERE BARBARA O QUELLO? STAI PROTEGGENDO NOSTRA FIGLIA O QUELLO DA UNA SFURIATA DI SUO FIGLIO?” le domandò quello sbraitando. Detestavo le sue urla cafone. Mi massaggiai l’orecchio concentrandomi sull’elice.
“ Il padre di Giulio ha agito contro Barbara?” chiesi.
“ Stamattina ha chiamato e voleva esortassi tua sorella a lasciare Giulio. Ma si è arreso al mio rifiuto. Di certo non mi ha inviato un pacco bomba,cazzo!  Daniele è fatto così: ha reazioni spropositate sul momento,ma poi si calma. Non farebbe del male ad una mosca! Ha solo bisogno di tempo! Lo conosco bene e so che non farebbe mai nulla di pericoloso! Ciò che non toglie che speaker Lascano avrebbe dovuto tenere la boccaccia chiusa! Proprio non ci riesci a far incontrare i 2 neuroni che hai nella testa,vero?” rispose mia madre per poi rivolgersi a lui. Era stato solo un tentativo andato a male,insomma. Un qualcosa che si sarebbe potuto tranquillamente omettere a Barbara.
“ Che lo conosci bene è sicuro!” rispose fra i denti lui. Alzai gli occhi al cielo.
“ Metti pure i manifesti,no? Voglio solo dire che Daniele non farebbe mai del male fisico a Barbara. Tempo un paio di mesi e si rassegnerà! La pensione anticipata,il fallimento e quel bijou della moglie sempre fra le scatole non devono di certo essergli d’aiuto ed ha bisogno di qualcuno con cui prendersela: chi meglio della figlia dell’uomo che più odia nell’universo? Entro Natale sono sicura che imparerà a vederla come una figlia e magari brinderemo anche tutti insieme,chi può saperlo?! Che vuoi che faccia? Che vada lì e lo rimproveri per aver fatto piangere mia figlia così che mi rida in faccia e si rafforzi l’idea che si è fatto di Barbara,ergo di una rammollita? Scordatelo! Barbara ha 24 anni e sarà lei a trovare il modo per farsi accettare da suo suocero!” replicò giustamente mia madre. Il suo discorso filava perfettamente.
“ TU SEI ACCECATA! LA EX DEL FIGLIO IN ECOMODA L’HO MANDATA IO?” sbottò quello.
“ No,lo conosco,è diverso. Sai perché non vuole Babi in famiglia? Non vuole dover respirare la tua stessa aria né rischiare che versi dello champagne sui suoi completi di sartoria,visto che non sei nuovo a questi incidenti! E se la sua mossa è servita a rafforzare il carattere di Babi e il suo rapporto con Giulio,forse non è stato un male!” minimizzò mia madre. In effetti non aveva torto!
Lo squillo della linea fissa di mia madre squillò risparmiandoci l’ennesima replica infantile di quell’uomo. Ringraziai il Cielo per tale motivo.
“ Pronto!...La metto in viva voce!” sentimmo dire da mia madre.
“ No, dottoressa Mendoza,in realtà cercavo lei. La sua segretaria è andata in bagno e il telefono squillava!” si giustificò Andrea.
“ Quindi chi mi cerca?” chiese mia madre.
“ Un certo…ehm…Diego Valencia,credo!” farfugliò confusa. Junior alzò gli occhi al cielo.
“ Questa una cura di fosforo dovrebbe assumerla da contratto! Non si può essere così svampite!” borbottò Raganella. Ridacchiai divertita.
“ Daniele. Me lo passi,per favore!” la corresse mia madre con una certa insofferenza. Il marito incrociò le braccia al petto infastidito.
“ A CHE CAZZO DI GIOCO STAI GIOCANDO,CAMILLA? A PARTE LA STRONZAGGINE E LA PROPENSIONE A FARE LA SPIA,TUA FIGLIA HA EREDITATO QUALCHE ALTRO PREGIO DEL MORTO DI FAME?” esordì la voce di un uomo palesemente incazzato. Pensare che a Babi avevo sempre raccomandato di non fare nulla che non avrei fatto anch’io!
“ Farò finta di aver appena sollevato la cornetta,tu ti calmerai e parleremo civilmente,Daniele,o giuro che riaggancio. Non ho proprio intenzione di chiedere tue notizie a quella minorata mentale di tua moglie per un tuo malore!” rispose mia madre risoluta.
“ Vuoi dire che ti preoccuperesti per me?” le chiese sorpreso.
“ Sì. Ti conosco da sempre! Non sto giocando ad alcun gioco,Daniele! Ora mi spieghi che è successo con Barbara?” replicò mia madre.
“ Giulio era furioso. Tua figlia gli ha detto tutto. Posso sapere come l’è passato per la testa? Possibile che non riesca a comprendere i motivi per cui non voglio imparentarmi con quella specie non identificata di bipede da cui prende il cognome?” ribatté. L’insulto era decisamente interessante e probabilmente l’avrei preso in prestito,sperando di non essere denunciata per plagio!
“ Ci mancava pure Barbara! Daniele,anche tu a me dicevi tutto,no? Si amano e sono sinceri l’uno con l’altra! Stanno insieme da poco,quindi non farla più grave di quanto non sia: magari fra una settimana neanche staranno più insieme!” cercò di calmarlo mia madre.
“ Non è una storiella: proprio come non lo era la nostra. Fra una settimana staranno ancora assieme,proprio come staremmo ancora insieme pure io e te se la scimmia antropomorfe non si fosse intromessa! Avesse almeno fatto fare amicizia fra loro ai 2 neuroni che ha nella testa rendendosi conto che non deve intromettersi nella mia famiglia!” ribatté lui. Trattenni una risata vedendo quello diventare livido di rabbia.
“ Daniele,ti prego!” borbottò mia madre alzando gli occhi al cielo.
“ QUELLO CONTINUA AD INTROMETTERSI IN COSE CHE NON PUÒ COMPRENDERE E CHE NON LO RIGUARDANO COME 40 ANNI FA HA FATTO FRA ME E TE! SE NON SI FOSSE INTROMESSO,NON SARESTI FINITA SU UNA MONTAGNA DEL CAZZO,A 16 ORE D’AEREO DA TUA FIGLIA! IO NON TI AVREI MAI ALLONTANATO DA TUA FIGLIA PERCHÉ MI AVRESTI ODIATO! MA LUI, INVECE,CONTINUI AD AMARLO,NO?” rispose quell’uomo. Chinai il capo. Ero stata io il problema fra loro: non avevano smesso di amarsi….se avessi avuto il suo DNA non ci sarebbero stati problemi! E invece,lui non mi voleva e la mamma aveva scelto me,a discapito del loro amore. All’epoca non sapevo quanto mi amasse e di avere il suo DNA,di essere una parte di lui,il frutto di quell’amore indissolubile.
“ Cerca di calmarti,ok? Se dico che si sposeranno,ti arrabbi; se dico che si lasceranno,pensi che minimizzo; cosa vuoi che ti dica perché non ti agiti così,Daniele? Ti fa male ed io non voglio che ti succeda nulla di brutto!” replicò mia madre esacerbata e preoccupata.
“ E allora vieni a Bogotà. Sei l’unica che può risolvere questo problema!” rispose lui. Mia madre proruppe in una risata isterica.
“ Mi prendi in giro? Daniele,la mia agenda pullula di impegni e sarebbe stato difficile per me anche presenziare alle nozze di Bob. Ma c’ha pensato tua figlia a risolvere il problema alla radice! Immagino che non abbiano progetti in merito lei e mio nipote!” ribatté mia madre.
“ Non puoi o non vuoi? E non chiedermi se c’è differenza perché c’è ed è pure importante!” controbatté lui.
“ Non posso. E se potessi essere lì,non ti piacerebbe sentire quello che ho da dirti,credimi!” rispose mia madre.
“ Sono pronto a correre il rischio. Dimmi pure!” la esortò lui.
“ Hai inviso Guido ed hai ragione: ha invaso la nostra vita e mandato all’aria i nostri progetti. Io e te dovevamo sposarci e creare la nostra famiglia,ma lui si è messo di mezzo ed ha sbagliato. Ma per un motivo che non comprendo né condivido,tua figlia ha agito esattamente come lui. Pilar sta soffrendo quello che hai vissuto tu. Pensaci,Daniele! Nessuno può capirla meglio di te!” affermò mia madre.
“ Preferirei evitare di ricordare la tua bestiolina,che di domestica ha solo l’uniforme visto che sembra più abituato a vivere nella giungla,e il fatto che grazie a Susanna dovrò portare i nipotini al parco con quel genio di tuo fratello! E di una modella rossa che lavora per te cosa sai? È stata irriverente e incivile: magari è abituata a leggere solo le riviste rosa,ma nessuno mi tratta così,meno che mai una mocciosa!” ribatté lui. Effettivamente era una figura di merda da sotterrarsi per una mocciosa figlia di nessuno gridare addosso ad un ex Ministro!
“ Che non conosco tutte le modelle che lavorano a Bogotà in Ecomoda,Daniele. Magari la tizia e la tua deliziosa mogliettina hanno la stessa cultura popolana,che vuoi che ti dica? Evidentemente l’Economia e la Politica le fanno schifo!” rispose mia madre facendolo ridere.
“ Divertente! Hai sempre lo stesso senso dell’umorismo ed il potere di raddrizzarmi le giornate!” borbottò. Mia madre arrossì imbarazzata.  
“ Quindi per averti fatto fare questa bella risata e averti aggiustato la giornata,mi devi qualcosa,Valencia. E i Valencia non sono degli ingrati,da ciò che ricordo!” rispose mia madre.
“ Comunque pare sia amica delle figlie del tuo amico Nicola Mora e pure di tua figlia! Fossi in te,veglierei un po’ meglio sulle sue amicizie! Finisce che fra genetica e rete sociale,perderà la somiglianza con te per tirar fuori la parte zulù del gorilla! E per una cosa del genere,Giulio la mollerebbe: non potrebbe mai tollerare la versione femminile di quella scimmia pechinese! Cami,fai qualcosa!” asserì quello.
“ Beh Nicola Mora mi sembra sia più amico di tua moglie che mio,quindi smettila con questi sottotesti! E smettila pure di farti i film mentali: Barbara è come me. Evidentemente questa ragazza è solo un po’ maleducata o aveva avuto una giornata storta,ma non dev’essere malaccio se è riuscita ad integrarsi. Anche tu non sei propriamente il re delle interazioni sociali e quando sei nervoso,è meglio lasciarti stare,ma non sei cattivo,anzi!” lo ammonì mia madre.
“ Dillo a tuo fratello e ai suoi amici che non sono cattivo. No,scherzavo,Camilla: per carità,non glielo dire o ti rinchiudono da qualche parte per presunta infermità mentale!” replicò lui facendo ridere mia madre.
“ Mi pare si chiami Aisha la ragazza in questione! Qualcuno in azienda si è preso una bella sbandata per lei!” intervenne mio fratello.
“ Scusa! La segretaria svampita di Roberta ti ha passato in vivavoce,Daniele!” borbottò mia madre.
“ Non importa: non è una telefonata sconcia,quindi tuo figlio può tranquillamente ascoltare! Aisha…che diavolo di nome! Sono quasi contento che mio figlio si sia innamorato di tua figlia e non di quell’incivile: almeno tua figlia ha la tua classe ed ha poco dello scimpanzé che hai sposato!” rispose lui. Nascosi il viso tra le mani reprimendo una risata.
“ Tornando al favore che mi devi: puoi evitare questa crociata contro mia figlia glissando la tua battaglia d’asilo con Guido? Mi sembra di essere diventata la maestra di una scuola dell’infanzia! Io non voglio che Barbara entri nella tua lotta con suo padre,ok? Lascia che il tempo faccia il suo dovere e aspettiamo di vedere come va a finire,vuoi?” replicò mia madre.
“ Ma al prossimo tentativo di incrinare i miei rapporti con Giulio,rischi di trovarti senza figlia e senza zulù! Stammi bene!” borbottò lui.
“ Anche tu!” rispose mia madre leggermente divertita. 
“ Non puoi chiedere a zio Armando chi è la ragazza che gli ha gridato addosso? Frequenta la loro cerchia,non sarebbe il caso di saperne un po’ di più? Certo che insultare un ex Ministro,non essendo figlia di chissà chi,non è proprio sinonimo di intelligenza,eh?” chiesi.
“ Così minimo me la mette alla presidenza dell’Ecomoda per omaggiarla! No,guarda!” rispose mia madre facendomi ridere.
 
“ Sai,papà,i miei suoceri ti ringraziano per aver deciso di ospitarli al bilocale per queste notti!” intervengo per salvarmi da un’emicrania.
“ Spero solo non vi trovino ricordini e di non dover pagare loro una terapia,anche perché,litigando come cani e gatti,non potrebbero neppure andare dallo stesso professionista e sperare in uno sconto comitiva!” borbotta mio padre facendo ridere me,mia madre,Joseph e Clizia.
“ E grazie anche per aver deciso di ospitare Hildegard per queste 2 notti evitando di mandarla in hotel,papà!” borbotta Junior.
“ In hotel…non ne avrà mai visto uno in vita sua,se non per fare le pulizie!” borbotta Susanna. Io,mamma e papà ci fissiamo sconsolati.
“ Questa è casa tua,lo sai!” lo rassicura papà strappandogli un sorriso pieno d’affetto.
“ E quindi,con chi avevi un appuntamento,zia? Con qualche tua amica?” le chiede Clizia beccandosi una gomitata da me. L’argomento sarebbe potuto cadere senza melodrammi,quindi perché fare domande? Lo sa che rischiamo la pelle,che cavolo!
“ No,con Bill. Mi ha invitato a colazione!” le risponde soddisfatta Susanna. Junior simula in modo pessimo un’indifferenza che non prova.
“ Lui ed Emilio come stanno?” domanda mio padre cauto.
“ I tuoi amici,Santiago e Silvia,stanno per diventare consuoceri! Emilio si è messo con Fernando Corral! Neanche sapevo fosse gay!” annuncia. A papà a momenti va di traverso il caffè.
“ Immagino che Santiago non sappia questa cosa…e neanche Silvia,che piuttosto che imparentarsi con Rebecca,preferirebbe farsi cavare le unghia! C’è una sola cosa da fare,tesoro: discrezione,ok? Questo gossip non può emergere alle nozze dei tuoi fratelli!” commenta papà.
“ Fosse per Bill non emergerebbe proprio: quando stamattina abbiamo incontrato Spielberg in gonnella e pensava fosse lui a sollazzarsi col fratello,credo sia rimasto un po’ scioccato e non solo per la stupidità di quella tizia. Comunque potrai chiedergli questo favore stasera. L’ho invitato alla festa delle gemelle…in fondo anche lui rappresenta la categoria!” risponde Susanna come se fosse una giornata a sostegno dell’essere gemelli e tale condizione fosse una malattia rara. Alzo gli occhi al cielo.
“ CHE CAZZO C’ENTRA CHE È UN GEMELLO? MICA È LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEI GEMELLI? HERMES HA PARLATO DI PARENTI E AMICI E NON MI PARE RIENTRI NELLA CATEGORIA!” s’inalbera Junior,che avrebbe dovuto avere meno somiglianze con zio Armando. Mi porto una mano alla fronte perché,già l’arrivo di Melania è per me una bastonata in testa,ci mancava solo questo inizio di giornata!
“ Clizia,puoi dire a tuo zio che,siccome sono educata,ho chiesto il permesso a Charlotte e che per lei non ci sono problemi? Inoltre anche la sua amichetta sbucata fuori da un manga non rientra nelle categorie citate,quindi non gli sembra di essere ancora una volta incoerente?” domanda Susanna a mia figlia. Sarei tentata di uscire in giardino per assicurarmi che non ci sia la scritta << Giardino d’infanzia >> fuori casa dei miei. Ma perché io? Mio padre si passa una mano sul viso e si allarma quando Junior si alza dal suo posto.
“ CAZZO,NEANCHE MI RIVOLGI LA PAROLA? Io non ci credo! SONO QUI! PARLA CON ME SENZA INTERMEDIARI!” esclama prendendole le spalle. Susanna lo fissa vitrea prima di levarsi le sue mani di dosso.
“ Susanna,noi lavoriamo insieme e domani saremo i testimoni della sposa! Non possiamo rovinare le nozze a Babi e Giulio,ti prego! Ne hanno già passate tante!” esclama Junior.
“ Clizia,puoi spiegare a tuo zio che fra le funzioni dei testimoni non c’è quella di interloquire fra loro e che anche la nostra collaborazione può risolversi in un rapporto epistolare,senza che io sia obbligata a parlargli per forza,giacché è l’ultima cosa che voglio?” chiede Susanna a Clizia.
“ EPISTOLARE? TI SEMBRO JACOPO ORTIS? SMETTILA DI FINGERE CHE IO NON ESISTA!” la redarguisce Junior.
“ Ma tu non esisti! Che ti perseguitassi era quello che temevi,no? Ora sai che non sono seriale e che non ho intenzione di autoproclamarmi tua fidanzata come ho fatto con tuo cugino,anche perché la calca non mi interessa e neppure il podio! E pensa che c’è chi pagherebbe per essere nei tuoi panni: la donna con cui hai tradito la tua insipida ragazzina non ti crea rogne e ti evita come la peste…la vita ti sorride!” risponde Susanna parlandogli per la prima volta dopo 5 giorni. Junior resta di sasso e gli occhi diventano lucidi come quando la mamma non volle comprargli il cagnolino. Sarebbe stato meglio se non gli avesse parlato proprio a questo punto,visto come l’ha ridotto! Il problema è che non riesco a biasimarla perché nei suoi panni,avrei trattato Joseph alla stessa maniera (se non peggio),quindi non posso darle torto!
“ Roby,Clizia,vi aspetto in macchina! Buona giornata a tutti!” esclama per poi abbandonare la casa. Ma perché non sono figlia unica?
“ Perché fa così? Tu non hai mai trattato in questo modo la mamma!” si rivolge a papà Junior.
“ Perché,nonostante la credessi innamorata di un altro,sapevo che tua madre per un periodo mi aveva amato! Non sapevo però che mi amasse ancora e quanto,soprattutto! Ora dovremmo andare!” bofonchia papà evidentemente toccato prima di prendere per mano la mamma e uscire.
“ Delicato come un elefante,Raganella!” lo ammonisco.
 
[Leonardo]
Quando faccio per suonare il campanello di casa Valencia (visto che il portone l’ho trovato aperto dall’uscita di un’incavolata Susanna Valencia),la porta si spalanca lasciando comparire i padroni di casa. Lui ha gli occhi lucidi,ma,quando mi vede,si urta.
“ Questo non è un bar,quindi deve avvisare prima di presentarsi qui. O meglio,non dovrebbe presentarsi qui,visto che non ha nulla da fare!” esordisce. Se il buongiorno,si vede dal mattino!
“ Buongiorno! Io dovrei parlare con vostra figlia e con vostra nipote!” affermo ignorando la sua entrata in scena velenosa.
“ Di figlie ne abbiamo 4,magari se ci dice il nome di battesimo della prescelta,baciata da tanta sorte da essere sua interlocutrice a prima mattina,ci risparmiamo l’indovinello!” risponde lui. Un << Buongiorno >> gridato dall’ingresso mi fa a voltare constatando l’arrivo di Aisha.
“ Ciao tesoro!” la salutano i padroni di casa calorosamente.
“ Nonno,hai… Dimenticato il cellulare!” esclama Clizia completando la frase dopo qualche secondo di shock dovuto alla mia visita.
“ Grazie,amore mio! Torna dentro che sei in pigiama e fa freddo!” si raccomanda lui baciandole la fronte.
“ Clizia,noi dobbiamo parlare!” affermo.
“ E di cosa? Tua madre ha dato della poco di buono a mia nonna e ad una persona che conosco da sempre e che da poco ho scoperto essere la zia di mia madre! Hai idea di come mi sia sentita,dopo tutto quello che so su mia nonna,a sentirla definire così da una che fa comunella con quella donna che è stata artefice dell’infelicità di mia madre e di mia nonna? Mia nonna si sarebbe risparmiata 30 anni di sofferenze se quella donnaccia non si fosse messa in mezzo ed ora che succede? Lei diventa la santa e mia nonna la poco di buono solo perché quest’ultima ha osato riprendersi il posto che le spettava?” replica Clizia in collera.
“ Se ti può consolare,Stella non la pensa come lei. Anzi con la signora Bea va pure d’accordo quando non si mette in testa di conciare il bambino come concia se stessa!” ribatto strappandole un sorriso. Daniele Valencia alza gli occhi al cielo.
“ Questa è fissata nel voler conciare la gente come fosse un albero di Natale!” borbotta il padrone di casa.
“ Clizia,ti vuoi muove…” la madre della mia ragazza compare sulla soglia per poi incenerirmi con un’occhiataccia.
“ Beh…le mie scuse te le ho fatte! Buona giornata!” bofonchio per evitare il linciaggio.
“ Non sono arrabbiata con te,comunque!” borbotta quando sono di spalle a pochi passi da lei. Sorrido compiaciuto.
“ SI LEVI QUEL SORRISO DALLA FACCIA O GLIELO TOLGO IO A SUON DI CALCI!” tuona suo nonno. Ma che cazzo!
 
[Susanna]
Leonardo Uribe mi passa accanto per dirigersi alla sua auto,mentre io e Aisha aspettiamo fuori Roby e Clizia prima di andare a prendere Barbara a casa. Approfitto dell’aria fresca per cercare di liberarmi del suo profumo,del calore delle sue mani sulle mie spalle,del blu dei suoi occhi,di tutto ciò che mi riporta a quella notte e all’umiliazione del giorno seguente.
 
Mi sono diretta passo svelto verso il suo ufficio incurante del fatto di essermi a stento cambiata e di non avere un filo di trucco,visto che avevo fatto tutto di fretta. Le parole di quel biglietto così fredde cozzavano con le braccia calde che mi avevano avvolto la notte precedente,con quella sensazione di amore e tenerezza che mi aveva regalato. << È stato un errore >> scritto su un post-it giallo come se avesse sbagliato un modello di borsa o un calcolo… Sì,in passato ero stata pessima con gli uomini e di più col genere umano,ma davvero meritavo di essere trattata così dall’uomo di cui ero innamorata?
Sono entrata nel suo ufficio senza bussare pentendomene quando vi ho trovato pure Hermes,che si è voltato verso di me. A Dodo sono caduti gli incartamenti di mano quando mi ha vista.
“ Smeaton è stato nel tuo appartamento e ti ha rubato i trucchi?” mi ha irriso Hermes.
“ Hermes,smettila di fare lo stronzo e vai a farti un giro!” l’ha liquidato il cugino.
“ E tu una lastra all’addome!” ha replicato quel cretino lasciandoci soli.
“ Senti non è il luogo per fare scenate,ok? Già zio Armando non ti sopporta,Hermes e Bob neanche te lo dico,non rovinarti la carriera!” ha esclamato con tono di voce contenuto.
“ Non è il luogo di fare scenate? Mi lasci da sola con un post-it contenente 4 parole contate e mi chiedi di non fare scenate perché tuo zio e i tuoi cugini non mi sopportano? Con tutto che vorrei non creare rogne a papà,credi che me ne importi?” gli ho domandato ferita e arrabbiata.
“ Susanna,io ero ubriaco. Ieri sera ho solo bevuto senza mangiare nulla. Ti ho solo scritto la verità!” ha risposto.
“ NON ME NE FREGA UN CAZZO CHE ERI UBRIACO! TE NE SEI ANDATO CON UN LADRO MENTRE DORMIVO,LASCIANDOMI CON UN CAZZO DI BIGLIETTINO! CI MANCAVA SOLO UNA BANCONOTA PER TRATTARMI DA PROSTITUTA,LO CAPISCI? MA IN FONDO SONO QUESTO PER TE,NO? COS’È? LA TUA FIDANZATA VARIOPINTA NON TE LA DÀ?” ho sbottato.
“ CAZZO,SUSANNA,SMETTILA! Non sei una prostituta per me!” ha ribattuto.
“ Allora perché te ne sei andato? Perché non sei rimasto? Cosa credevi? Che ti avrei proposto di sposarmi a Las Vegas o di mettere su famiglia?” gli ho domandato confusa dal suo comportamento bipolare.
“ Beh…è ciò che hai fatto con Bob,no? Anche lui dopo una notte,di non-sesso da ciò che è emerso dal video delle sue nozze,a momenti lo trascinavi all’altare!” ha risposto cinico frantumandomi il cuore più di quanto avesse fatto quel post-it trovato al risveglio accanto a me. Mi sono avvicinata a lui per tirargli un manrovescio.
“ Il fatto che tu non abbia mai stuprato una donna,tantomeno me,non ti rende migliore di tuo padre,perché esistono tanti modi di fare del male a qualcuno e tu con me hai usato il più crudele di tutti: mi hai fatto credere che ti importasse qualcosa di me,di aver capito davvero come fossi fatta; invece sei stato solo un’autentica delusione. Sì,volevo portare all’altare tuo cugino per non perdere il prestigio a cui ero abituata,ma con te sono stata sempre corretta,quindi perché hai voluto farmi male? Bastava ignorarmi,trattarmi da scarafaggio molesto come all’inizio,perché hai finto di apprezzarmi se non hai mai smesso di disprezzarmi? Ti ho aperto le porte del mio cuore,pensavo fossi diverso,ma sei solo la cosa peggiore che mi sia capitata nella vita! Puoi stare tranquillo perché non voglio avere più nulla a che fare con te e su una cosa siamo d’accordo: la notte scorsa è stata un errore,il più grosso della mia vita!” ho asserito per poi lasciare il suo ufficio sbattendo la porta.
Mi sono rifugiata nel bagno delle donne con il viso inondato dalle lacrime e sono crollata sul pavimento nascondendo la testa fra le ginocchia. Ero scossa da singhiozzi continui e volevo solo morire.
“ Questa cosa delle nausee,io non… Susanna!” ha esclamato Aisha,appena entrata nell’antibagno con Roberta. Mancava solo Barbara a quella riunione,ma conoscendo quanto fosse sensibile,avrebbe cominciato a piangere pure lei per riflesso e onestamente non volevo!
“ Ehi! Che succede?” mi ha chiesto Roberta inginocchiandosi al mio fianco e carezzandomi i capelli.
“ P-Perché?” ho singultato disperata.
“ Non fare così! Qualsiasi cosa sia successa,si risolverà,vedrai!” mi ha rassicurato la mia sorella maggiore.
 
“ Sei pallida,vuoi un bicchiere d’acqua?” mi domanda Aisha. Scuoto il capo emettendo un sospiro perché le lacrime spariscano.
“ Lo capisci che la porta a vivere qui?” mi sfogo. Mia sorella minore sospira.
“ Al bilocale già è tanto che riesca ad alloggiare la famiglia allargata di nostro cognato,visto che i rapporti fra loro sono al limite della civiltà! I letti sono pochi ed è una cosa temporanea!” risponde.
“ Avrebbe potuto mandarla in hotel! Io vorrei solo non averlo mai conosciuto!” singhiozzo sul punto di scoppiare a piangere.
“ Lo dicevo anche io di Carlos,ma ora stiamo insieme!” tenta di confortarmi e di trasmettermi ottimismo.
“ Magari il problema fosse la sproporzionata passione per il cibo,come nel caso di Carlos!” bofonchio.
“ Non era il cibo il problema. Non lo è mai stato. Susanna,ascolta,è evidente che incontrarlo ti fa stare male. In famiglia non è possibile evitarlo perché Camilla e Daniele si sposeranno e quindi diventerà parte della famiglia,ma forse sarebbe il caso di lavorare da casa per un po’ o di affittare un ufficio tutto tuo lontano dall’azienda. Insomma,io,tu,Giulio e Roberta abbiamo il temperamento poco pacato di Marcella,di Daniele ed io non vorrei che il signor Armando tirasse le cuoia o ci facesse perdere l’udito per le vostre discussioni!” risponde. Papà e Camilla escono in macchina dall’altro cancello ed io e mia sorella li raggiungiamo.
“ Andate a controllare che sia tutto ok per domani?” domanda loro Aisha.
“ Sì,anche se il meno sarebbe una crepa nel muro del castello,tesoro!” le risponde papà nervoso.
“ Non farò nulla per rovinare le nozze di Giulietto e Barbara!” lo rassicuro. Mi fissa leggermente scettico.
“ Nessuno meglio di me e Camilla può capirti: lo so che quando c’è Junior sei divisa fra la rabbia per quello che ti ha fatto e ciò che senti per lui,ma almeno alla festa di stasera e a quella di domani,potresti evitare scenette come quella di poco fa?” mi chiede mio padre. Annuisco. La voce di lui che chiama papà,mi fa ripiombare nel mood di scoramento e rabbia di pochi minuti fa.
“ Papà,mi dispiace per prima. È che sono nervoso e ho toccato un nervo scoperto. Scusa!” afferma contrito quando raggiunge il finestrino di papà. Mio padre gli regala un sorriso comprensivo.
“ Non importa! Pranziamo insieme oggi? Posso dirlo anche a Jean e Giulio per un addio al celibato ristretto!” gli propone papà. Lui accetta.
“ Ci aggiorniamo,ragazze! Godetevi questa giornata!” ci augura Camilla. La salutiamo con un sorriso e un cenno della mano. Junior resta fissarmi,ma fingo di non vederlo.
“ Che farete di bello oggi?” domanda non sa bene a chi. Spero non sia rivolto a me perché non ho intenzione di parlargli mai più!
“ Shopping,centro estetico e pranzo tutte assieme… Tu,invece,vai in ufficio,giusto?” replica Aisha.
“ Sì,ma poi vado all’aeroporto a prendere Hildegard!” risponde. Stringo i pugni inviperita fino a farmi conficcare le mie unghia nei palmi.
“ Io aspetto in macchina. Le chiacchiere mi fanno venire mal di testa!” affermo facendo per andarmene.
“ Non c’è bisogno. Torno dentro per andare a finire di prepararmi ed andare al lavoro!” ribatte lui per poi allontanarsi.
“ Susanna,io non voglio spezzare una lancia in favore di Junior perché è stato uno stronzo con te,ma se un giorno doveste chiarire,vivresti male il modo in cui l’hai trattato,credimi. Io a volte ancora sto male per come trattavo Carlos agli inizi!” mi consiglia Aisha.
“ Carlos non ti ha usata per poi darti della poco di buono! Carlos non ti ha lasciato un post-it dopo la vostra prima volta!” replico piccata.
“ Allora? Andiamo? Dai che poi a pranzo ci raggiungono anche le altre. Sperando che Babi non abbia invitato pure il caso umano che rovina i vestiti!” esclama Roberta raggiungendoci assieme a Clizia.
“ Mi sa di sì. Theresa mi ha chiesto di condividerle la posizione del ristorante perché non c’è mai stata!” la delude Aisha.
“ Non l’avrei mai detto! Sappi che alla prima figura di merda,rischia di non arrivare a domani! E che non si avvicini a me perché questo vestito me l’ha regalato la mamma per il mio compleanno!” risponde Roberta.
 
[Giulia]
Io e il mio fidanzato ci scambiamo un’occhiata innamorata mentre aspettiamo l’ascensore per arrivare in ufficio. La colazione che c’ha fatto trovare Susanna non era male stamattina,anche se risulta inquietante sentirla vagare di notte per casa come uno zombie.
 
Stavo preparando la cena a base di spaghetti al nero di seppia e tonno in crosta di pistacchi seguendo delle video ricette. Volevo sorprendere Jean e ritagliarci una serata tranquilla post festa di Sinisterra di 2 giorni prima e post disastro fra i nostri cugini del giorno precedente. Erano diventati il pettegolezzo preferito in azienda per via delle loro urla e a me toccava rimproverare gli impiegati perché non passassero il tempo a parlottare di loro. Che croce!
Le chiavi nella serratura mi hanno strappato un sorriso sereno,sapendo benissimo chi fosse stato ad entrare; tuttavia un abbaio mi sorprese costringendomi a voltarmi verso l’ingresso. Spalancai leggermente la bocca perché,dopo tutto il cataclisma provocato nella vita di mio fratello e di Pilar,mai nella mia vita avrei pensato di vedere in casa mia Susanna Valencia (già mi bastava vederla ,e soprattutto tollerare la sua vocina spacca timpani,in Ecomoda,onestamente!).
Lei,Jean e il cane di lei erano sulla soglia. Il mio povero fidanzato aveva sulla spalla il borsone della cugina che,dall’espressione di Jean,mi faceva presumere che non pesasse poco.
“ Amore,spero non ti dispiaccia!” ha esclamato posando il bagaglio sul divano,che presto è divenuto luogo di riposo pure della cagnetta.
“ No. Sei la benvenuta Susanna!” ho borbottato notando solo dopo le occhiaie,il viso struccato e i capelli raccolti in una coda ordinata,ma non precisissima. Mi ha guardato negli occhi per qualche secondo prima di scoppiare a piangere. La cagnetta ha cominciato a guaire scendendo dal divano per consolarla in un modo tutto suo. La scena ha fatto sì che io e Jean ci scambiassimo delle occhiate perplesse.
“ Sarà uno spasso questa convivenza! Io Junior lo ammazzo!” ho mormorato a denti stretti.
“ Susanna,per cena sto preparando gli spaghetti al nero di seppia e il tonno in crosta di pistacchi. Tu sei allergica a qualcosa? Ti potrebbe aiutare a svagarti darmi una mano?” le ho chiesto cauta. Nonostante non figurasse fra le mie simpatie,mi ricordava me quando credevo di aver perso Jean per uno stupido equivoco!
“ Non ho fame! Vorrei solo sapere in quale stanza possiamo appoggiarci io e Lucky! Sto già cominciando a selezionare delle case da vedere, quindi non vi disturberò per molto!” ha singultato tirando su col naso di tanto in tanto. Ho compreso che la nostra casa sarebbe stata invasa da pacchi formato famiglia di fazzoletti.
“ A parte quella in fondo al corridoio,puoi prendere quale vuoi. Magari non quella di Pilar,che è la prima che vedi dopo l’ingresso…non credo sarebbe carino!” ho risposto.
“ Vorrei occupare quella di Aisha,sempre che Gamberetto non sia stato concepito lì!” ha asserito.
“ E questo proprio non te lo possiamo assicurare,onestamente!” le ha fatto presente Jean. Capivo pure lo schifo,ma quando era emersa la gravidanza di sua sorella,a tutto avevamo pensato tranne che a chiederle dove l’avessero concepito!
“ Non fa niente! Cambierò le lenzuola per sicurezza…” ha accettato.
“ È la seconda stanza che vedi. Anche se io ti consiglio di mandare giù qualcosa! Tuo padre e mia zia sanno che sei qui? Vuoi che li avvisiamo?” le ho chiesto.
“ Papà mi conosce e sa benissimo che non potrei mai dormire sotto i ponti perché sono schizzinosa,oltre che sgualdrina,come mia madre! Gli ho detto che sono al sicuro e più tardi gli telefonerò. Ora non ho fame,ma magari dopo mi faccio una tisana! Andiamo,Lucky!” ha risposto prima di chiamare a sé il cane e rintanarsi in quella che da tale sera è divenuta la sua stanza.
 
“ È stata gentile tua cugina!” borbotto.
“ Meno Lucky! Sono pieno di peli suoi!” si lamenta ironicamente Jean facendomi ridere. Lo attiro a me per baciarlo.
“ Vediamo se riesco a toglierti di dosso tutti i peli della cagnetta espansiva di Susanna!” soffio sulle sue labbra fra un bacio e l’altro carezzandogli il torace coperto dal completo blu che indossa oggi.
“ Amore,però così non mi levi di dosso solo i peli del cane,ma anche i vestiti! Presidente,non puoi saltare addosso ad un tuo sottoposto in azienda!” mugugna mordicchiandomi il labbro inferiore.
“ Ah no?” civetto. Un brusco colpo di tosse ci fa staccare imbarazzati ritrovandoci le occhiate divertite di Hermes e Charlotte. Mio fratello scuote il capo alzando gli occhi al cielo.
“ Buongiorno!” li salutiamo.
“ Ce ne siamo accorti che per voi è un buongiorno! Spero non vi passi per la testa di propinare uno spettacolino del genere a nostro padre o ce lo giochiamo!”  esordisce Hermes più nero della giacca che indossa e delle cravatte che indossava il futuro marito di zia Camilla prima che tornassero insieme nel loro mondo di melassa.
“ Che hai? Le bambine si sono fatte sentire di nuovo solo da Charlotte e ti sei offeso?” gli domando. Mi incenerisce con un’occhiataccia.
“ No. E smettila di dire così,che ti sentono e pensano di avermi fatto qualcosa di brutto,mentre loro due e la loro mamma sono il regalo più bello che la vita mi abbia fatto! Sai cosa potrebbe offendermi? Se la festa di stasera finisse come quella di Sinisterra. Solo che Manuel Sinisterra è un signore ed ha messo le persone alla porta con eleganza,mentre io lo farei gridando e maciullando loro i timpani!” risponde. Io e Jean ci guardiamo esasperati grattandoci le tempie perché ha ricominciato ad agitarsi.
“ E non c’è nulla da guardarmi come se fossi pazzo! Vorrei vedere se fosse la festa di nostro figlio a rischiare di andare a quel paese!” ci ammonisce.
 
[Mario]
“ Che cosa?” domando al mio migliore amico incredulo.
“ Cazzo,mica me lo sono scopato?! Non ti ci mettere pure tu,Calderon! Guidavo io e ti assicuro che Daniele è venuto in auto con me alla guida,quando ero ancora un principiante al volante!” ribatte Armando con il solito tono di voce delicato.
“ Ma che vuoi che me ne freghi di come guidi e se il principe dei Vampiri abbia gradito i tuoi miglioramenti sulle 4 ruote? Nicola è il nostro migliore amico e tu che fai? Lo segui e ti porti quello e non me?” mi risento scioccato.
“ Volevi venire pure tu così a furia di punzecchiamenti vari ci facevamo sgamare e buonanotte?” mi domanda seccato.
“ Alla fine si è visto con l’ex moglie di tuo cognato o ha ritrovato il cervello perso e ha deciso di lasciarla perdere?” gli domando.
“ Non era con la bionda finta. Era vestito casual e con un borsone. È entrato in una specie di palestre in una zona non residenziale. Ci siamo accertati che fosse lui e poi ce ne siamo andati,onestamente!” mi racconta.
“ E certo! E se vi avesse visti pedinarlo (in fondo non è che tu sia così bravo a seguire la gente senza farti beccare,e tua moglie può testimoniare) e vi avesse fatto credere quello che voleva farvi credere?” insinuo.
“ Senti,Calderon,la paranoia,no,chiaro? Nicola ha giurato a me,a Carlos,a Daniele,al mondo che non tradisce Asia,abbiamo scoperto cosa nasconde,quindi datti pace e guarda qualche fasciatoio per nostro nipote invece di giocare al Tenente Colombo!” si offende. Sbuffo.
“ Vuoi seguirlo tu,occhio di lince? Io,al momento,avrei il lieve problemino che mio nipote si è portato a letto la figlia decerebrata di mio cognato per poi scaricarla e che…enorme gioia!…entrambi saranno invitati alla festa di stasera per le mie nipotine! Premesso che Miss San Marino non mi è simpatica per niente e che rendo grazie a Dio per non avermi fatto imparentare con lei,dimmi se Junior non è stato stronzo con quella ragazza! Per non parlare del fatto che se lo scopre la sua fidanzata,scoppia il pandemonio!” si lamenta.
“ Almeno la smetterai di lamentarti di Max!” farfuglio beccandomi un << CALDERON >> che a momenti mi fa diventare sordo.
“ NON TI AZZARDARE,CAPITO? NON TI PERMETTERE PROPRIO DI FARE PARAGONI,DI EQUIPARARE MIO NIPOTE A QUEL DEBOSCIATO DI TUO NIPOTE,VISTO CHE SUSANNA VALENCIA NEANCHE SE LO RICORDA PIÙ DI ESSERE STATA VERGINE,MENTRE LA MIA BAMBINA ERA UN FIORELLINO DELICATO E QUEL PORCO LE HA MESSO LE SUE LURIDE MANACCE ADDOSSO!” strepita.
“ Magari se l’era lavate…o almeno lo spero!” farfuglio ottenendo che chiuda la comunicazione. Almeno non ha urlato!
 
[Marcella]
“ Ci pensi che stasera ci sarà la prima festa per le nostre nipotine,amore mio? E domani si sposa Giulio! Se penso che il prossimo,dopo Daniele e Camilla,sarà nostro figlio,mi sento vecchia! Se fossi qui,mi diresti che non è vero,che semplicemente dovrei pensare alla famiglia stupenda che abbiamo creato e al fatto che il nostro bambino ne ha passate tante per arrivare sin qui. In effetti ha avuto un inizio turbolento sin dal concepimento!” parlo con la foto sulla lapide di mio marito carezzandola con la punta delle dita.
 
“ Vedrai che presto ce lo porteremo a casa! Ha di sicuro la tempra d’acciaio di papà!” mi sussurrò mio fratello baciandomi la tempia. Annuii distrattamente presa ad ammirare il mio piccolino dall’oblò che dava sulla nursery. Eravamo tutti fuori dal nido. Andavo lì ogni giorno per trascorrere del tempo col mio pulcino,che aveva cominciato a respirare autonomamente.
“ Zia,ma Charlotte è contenta di questo fratellino?” mi chiese Giulio restando a fissarlo nell’incubatrice.
“ Sì,lui è il mio fratellino bello. E anche se è un po’ piccolo,io gli voglio tanto bene! Tu non vuoi bene a Susanna?” intervenne Charlotte.
“ No. È molto stupida! Se vuoi te la rega…” mio nipote fu interrotto da suo padre nel suo tentativo di sbolognare la sorellina a Charlotte.
“ Giulio,cosa ci siamo detti? Che non si fa!” lo ammonì divertito mio fratello.      
“ Un uccellino mi ha detto che fra 8 giorni sarà il tuo compleanno,vero?” gli chiesi al mio nipotino. Lui annuì fiero.
“ Compio 4 anni. Papà ha detto che passiamo sabato insieme perché poi domenica c’è la festa!” mi spiegò contento. Daniele gli scompigliò i capelli. I miei suoceri proposero ai bambini un gelato e i due accettarono (non prima che Daniele avesse assicurato a Giulio di aspettarlo lì).
“ È entusiasta all’idea di trascorrere tutta la giornata con te!” osservai a mio fratello.
“ Lo sono anch’io. Sperando di non morire prima! Dovrò avere di nuovo a che fare con Mendoza! Che palle!” borbottò Daniele.
“ Per la vendita di qualche mese fa?” gli chiesi. Annuì piuttosto seccato.
“ E devi andarci per forza tu o posso andare io?” chiese stranamente interessata Bea.
“ Sei masochista e vuoi farti maciullare i timpani da Armando? C’è qualche nuovo dipendente che stuzzica le tue fantasie o che?” le chiese Daniele. La risposta di Bea fu interrotta da dal suo cellulare,ma,per via delle unghia eccessivamente lunghe,ebbe difficoltà col touchscreen.
“ Bea,ci sei? Ma cos’è questo casino?” esordì Camilla. Daniele s’irrigidì.
“ Sì,sono qui. Sono in ospedale per il puffetto. Come va?” le chiese Bea.
“ Ho salvato i muri di casa di Armando dai pastelli a cera,quindi credo bene. Ringrazio Dio che Roby da bimba fosse un topo da biblioteca e che Junior,sebbene le idee strampalate,fosse un bimbo per nulla propenso a ritinteggiare la sua stanzetta con i pastelli a cera!” rispose Cami.
“ Ma perché la paragoni ad un topo? Povera stellina!” trillò Bea. Daniele si portò una mano alla fronte disperato.
“ Nel senso che era dedita alla lettura come ora,Bea! Il bimbo di Marcella?” replicò Camilla. Sorrisi intenerita dal suo affetto.
“ Sta un po’ meglio. Somiglia al suo bocconcino francese!” trillò mia sorella facendola ridere. Michel voleva sotterrarsi.
“ Puoi evitare di chiamarlo così? Sembra il nome di un piatto gourmet o di un ristorante per cani e non riesco a prendere sul serio né te né lui!” l’ammonì Camilla fra le risate. Lo sguardo di tutti si posò su Daniele,il quale solo pochi minuti prima aveva detto la medesima cosa.
“ L’ha detto anche Danielino poco fa. Vi siete messi d’accordo? Sei a casa?” le domandò Bea titubante.
“ No,in una sauna finlandese. Secondo te? È sabato,quindi sì,sono a casa di Armando a badare ai bambini. Perché? Vuoi aiutarmi con i pannolini di Robertino? E comunque non vedo e non sento tuo fratello da mesi,quindi è solo una coincidenza! E sentirlo chiamare Danielino mi fa senso,te lo dico da quando siamo bambine,quindi potresti smetterla?” replicò Camilla beffarda.
“ Lunedì in azienda c’è Armando?” le chiese Bea.
“ No. Fino all’8 aprile ci sono io. Betty verrà dimessa giovedì,quindi Armando starà a casa con i bambini,sua madre le starà accanto in ospedale mentre mia madre è a Zurigo per evitare che Roberta se ne vada di casa o finisca in carcere. Parto il 10!” rispose Camilla.
“ Il compleanno di Giulietto!” trillò Bea.
“ Ok che è piccolo,ma perché Giulietto come fosse un bambolotto? Quindi il bimbo del compleanno a cui si recheranno i gemelli è lui. Gli piacciono i dinosauri? Oggi porto le pesti al centro commerciale a comprare il regalo,visto che Armando non può e la signora Giulia rischia di perdersi in quel casino! Non sarebbe carino se fossero i gemelli a cercare la nonna mediante interfono!” replicò Camilla. Daniele sorrise.
“ Tuo figlio aveva un’intera collezione di dinosauri,quindi lo domandi? Credo di sì!” ribatté Bea.
“ Ce l’ha ancora! Pensavo ad uno di quei libri pop-up. Junior impazziva per il genere ed ha imparato a leggere grazie a quelli e a Roby! Va beh…poi vedrò cosa ne penseranno le pesti!” rispose Camilla. A Daniele sfuggì un sorriso caloroso.
“ Potresti restare qualche giorno in più ed accompagnarli alla festa!” le propose Bea. Patrizia le lanciò un’occhiataccia.
“ Bea,ne abbiamo parlato fino alla nausea e sai cosa penso! Non mi pare il caso di presenziare a quella festa. Li accompagnerà Marisa,la tata,onde evitare che lo show della festa diventino i nostri fratelli traumatizzando quelle povere anime candide. A proposito,non porterai con te il tanghero con cui fai acrobazie fra le lenzuola,vero? Fra i tanti pregi di tuo fratello non figura la pazienza e che il tuo nipotino potrebbe ricordare tale festa per motivi non proprio gradevoli! Non gli fare questo!” esclamò Cami. Daniele era imbambolato. Alzai gli occhi al cielo.
“ No. Non voglio che Daniele mi gridi addosso!” acconsentì Bea.
“ Gli dai torto? Gli porteresti in casa un perfetto estraneo che starebbe a contatto coi suoi figli…io reagirei alla stessa maniera e lo sai,visto che non voglio che quando vieni a trovarmi propini a Junior e Roby i tipi strambi che ti allietano le nottate! Bea,fallo per quei pulcini: i miei nipoti,col padre che si ritrovano,alle urla sono pure abituati,ma gli altri pargoletti non penso! A proposito di gente che urla,perché volevi sapere di Armando?” replicò Camilla. Daniele tirò una gomitata a Bea perché tacesse,ma fu inutile.
“ No,sai per la vendita delle quote ci sono ancora delle scartoffie e…” farfugliò Bea.
“ E tuo fratello non vuole vedermi. In effetti potrebbe darmi della barbona preso dalla foga della lite e non gradirei!” ne dedusse Camilla.
“ No,lui non ha detto questo. È stata una mia iniziativa! Vuoi che venga lui?” specificò Bea.
“ Così che stavolta mi commissioni di pulire casa sua,visto che l’ultima volta disse che ero al pari della sua cameriera? No,grazie! È meglio che tuo fratello non si faccia vedere da me prima di aver ritrovato il senso della misura e i neuroni che quella troia gli ha bruciato. Sì,ho sposato un cameriere e lui una sgualdrina,ma non mi pare di avergli mai detto che per questo è alla pari di un gigolò!” replicò lei offesa.
“ Sono sicura che non pensava quelle cose,dai. Cami,Patrizia non è una sgualdrina!” la difese Bea.
“ Ah no? A letto con Mario e tuo fratello in contemporanea ci sono andata io? Sono stata io ad andare con Nicola Mora per farmi riscattare la BMW? Sono stata di nuovo io a ripassare il Kamasutra con Nicola Mora,salvo poi farmi due conti,mediante calcolatrice,e accorgermi che tuo fratello poteva darmi un tenore di vita più alto? Tu una così come la chiami? La mettiamo in lizza per la santificazione? Ad ogni modo, puoi passare quando vuoi e poi magari possiamo pranzare insieme e andare a fare shopping. Tanto ci sono Nicola e Gutierrez. Anzi… diciamo che c’è Gutierrez perché da quando Asia è incinta,Nicola non ci sta più con la testa! È proprio andato!” rispose Camilla.
“ La moglie di Nicola Mora è incinta?” chiese Bea sbalordita.
“ A quanto pare San Valentino le ha portato bene (per modo di dire perché se dovesse ereditare la fame del padre,2 stipendi non basterebbero)! Ancora non hanno dato l’annuncio,quindi discrezione! Per quanto Nicola non è che sia molto discreto: sembra venire da un pianeta alieno! Ora che ci penso: nell’arco di 6 mesi è la seconda volta che corre il rischio di diventare papà,anche se quando credeva fosse incinta la tua deliziosa cognatina santa e martire,non toccava di certo il cielo con un dito come ora! Adesso che l’erede è in arrivo davvero, dalla donna che ama e non da una come tua cognata,è fuori di sé dalla gioia. A dire il vero lo capisco: con una come quella come fai a sapere se il figlio è tuo o degli altri 1000 uomini con cui si sollazza? Ma è anche vero il detto << chi è causa del suo mal,pianga se stesso >>, quindi…” rispose Camilla. Daniele fissò Patrizia sbalordito. Alzai gli occhi al cielo già pronta al disastro.
“ Patrizia ha rischiato di essere incinta di Nicola Mora? Te l’ha detto lui?” le chiese Bea sbalordita. Evviva la discrezione! Quel cretino aveva scelto la persona sbagliata con cui parlarne!
“ No,tengo d’occhio il ciclo mestruale di tua cognata! Tu che dici? Mi ha chiamata nel cuore della notte in pieno attacco di panico e gli ho impedito di ubriacarsi onde evitare di combinare altri guai,anche se dopo il test negativo,pare se la siano spassata di nuovo. Che avrà mai di attraente quell’anatra?! Perché tuo fratello non… È tornata con lui senza dirgli di averlo ripagato con gli interessi delle corna subite…ti pareva! Ed io illusa che credevo i matrimoni si basassero sulla sincerità! Immagino che per la tua cara cognatina sia diverso! Ah Betty, Armando e compagnia cantante non sanno nulla del loro ultimo amplesso: lo sa solo Asia. Sia chiaro che se questa cosa diventa di dominio pubblico,tuoi consanguinei inclusi,mi sconti tutti i guai in cui mi hai trascinato da quando eravamo bambine!” narrò lei per poi minacciarla.
“ Perché tu a Guido racconti tutto?” le chiese Bea.
“ Sa ciò che deve sapere,Bea. Le cose che non sa sono connesse a ciò di cui è già edotto e al mio carattere oramai noto,quindi anche se venisse a saperle,non dovrebbero sconvolgerlo tanto! E se rischiassi di essere incinta di un altro,mi sembrerebbe quantomeno corretto informarlo,non credi?” ribatté Camilla.
“ Sei esagerata! Patty ti starebbe simpatica,se la conoscessi!” obiettò mia sorella.
“ I miei timpani dal lancio di settembre ancora non si riprendono! Pure solo quando la nomini,mi fischiano le orecchie! Mrs. Simpatia ha rischiato di farmi restare nell’antibagno e di traumatizzarmi con quella vocina spacca timpani! Preferisco il pianto di Bob!” rispose lei.
“ Ma Daniele ti ha salvato!” evidenziò Bea. Mio fratello arrossì.
“ Ha salvato le sue orecchie onde evitare che la consorte tirasse fuori altre baggianate! Spero sia salvo anche da qualche malattia venerea, vista la vita promiscua di quella! Ad ogni modo,sono problemi loro: magari si sarebbe offerto di crescere il figlio di Nicola come fosse suo…non sarebbe la prima volta! In fondo se ha accettato di sposare una donna così navigata,non vedo perché non sorbirsene tutte le conseguenze!” rispose Camilla. Scossi il capo sconcertata: lei e Daniele erano identici nel loro modo di disintegrare gli altri a parole.
“ Non credo Danielino lo sapesse e che avrebbe fatto ciò che voleva fare con Robertina. E i bambini che dicono?” le chiese Bea.
“ Roberto,dopo la mela grattugiata,si è addormentato; i gemelli stanno giocando; e Milla dovrebbe atterrare a momenti!” rispose lei.
“ Intendevo i tuoi bambini!” precisò Bea.
“ L’unico bambino è Junior,Bea. Roberta è grande,lo sai,quindi smettila di chiamarla Robertina,per carità! Mi aspettano in gloria. Già so che una volta a casa dovrò aiutare il mio pulcino con la parte per la recita!” rispose Camilla. Daniele sorrise.
“ Farà Gesù nella recita di Pasqua?” chiese Bea.
“ No. San Pietro. Mi ha chiesto perché deve vestirsi da vecchio!” rispose Camilla. Daniele sorrise divertito.
“ Zia,ci giochi a nascondino con me ed Hermes?” domandò la voce di una bambina.
“ Ma conti tu per esercitarti e mi prometti che non sveglieremo Bob. Adesso la zia arriva,Maggie!” le rispose Camilla.
“ Lo sai che Hermes si è innamorato ed ha gli occhi a cuoricino?” sghignazzò la bambina.
“ La delicatezza della nonna e la propensione a pungolare la gente di tuo padre! Maggie,anche papà mi prendeva in giro quando ero piccola perché mi piaceva un suo amichetto e non ti racconto a che livelli di melassa è arrivato con tua madre quando si è innamorato! Non prendere in giro tuo fratello! E tu non tirare i capelli di tua sorella!” rispose Camilla suscitando un certo divertimento in mio fratello.
“ Zia,ma è colpa sua. E poi volevo contare io!” protestò un altro bambino.
“ Hermes,amore,perché tu e Maggie,intanto che la zia finisce questa telefonata,non fate un bel disegno ai fratellini?” propose loro Camilla.
“ Ma piangono anche loro come Bob? Non possiamo trasferirci da te,se piangono?” ribatté quel bambino.
“ Amore mio,mi auguro proprio che non piangano o a tuo padre verrà un esaurimento nervoso,ma tu e i tuoi fratelli siete i benvenuti a Zurigo!” lo rassicurò lei. Daniele aveva lo stesso sguardo intenerito di quando la fissava nella sua culletta.
“ Zia,tu sei brava con le questioni di cuore?” le chiese il bambino.
“ Quelle degli altri sì. Ma tu compi 4 anni il 15 aprile,quindi che problemi potrai mai avere?” replicò Camilla divertita. Daniele sorrise.
“ La mia fidanzata si chiama Charlotte ed il suo fratellino vive in una scatola trasparente e non piange (non ci possiamo mettere pure Bob?). Secondo te,se le do un bacetto,mi tira un ceffone? È disticevole?” le chiese il bambino. Il mio compagno impallidì.
“ Passi troppo tempo con tuo nonno Hermes! Un bacio è non è disdicevole. Ero poco più grande di te e mi piaceva un bimbo più grande; era triste e gli ho dato un bacio e come vedi,sto bene! È pur vero che Roby quando un suo compagno di classe provò a baciarla voleva tirargli un cazzotto,ma basterà che tu chieda a questa bimba se puoi darle un bacio! Potrebbe dirti di no,ma essendo la tua fidanzata,ti dirà di sì! Riguardo il suo fratellino: è come quando nonna Margherita prima di trapiantare le rose in giardino le tiene in un vaso perché si rafforzino: tutti i bimbi prima di nascere vivono come in un guscio per rafforzarsi: quello di questo bimbo si è rotto troppo presto e adesso vive in una teca speciale,dalla quale uscirà presto!” replicò Cami con pazienza. Daniele chinò lo sguardo imbarazzato. Era lui il bambino dell’aneddoto!
“ Era lo zio Guido il bimbo a cui hai dato un bacio?” le chiese il bambino. La faccia schifata di Daniele la disse lunga.
“ No,una frequentazione così lunga da parte sua di casa nostra avrebbe portato nonna Margherita alla tomba!” rispose. Daniele sorrise.
“ Avevi un altro fidanzato quando eri piccola? Io invece Charlotte me la sposo!” esclamò sgomento il piccoletto.
“ Prima di sposarti devi imparare a scrivere il tuo nome o non potrai firmare. Anch’io alla tua età volevo sposare quel bimbo che mi proteggeva e mi sopportava,ma la vita non va sempre come vogliamo e a volte ci si perde! Spero che tu riesca a sposare davvero questa bimba…è così brutto dover rinunciare ai sogni!” rispose Camilla.  Gli occhi di Daniele si velarono di lacrime per qualche secondo.
“ Papà ha detto a Milla che se qualcuno prova a darle un bacio al collegio,deve dargli uno schiaffo! Io non voglio che Charlotte mi picchia, zia!”obiettò il bambino traumatizzato. Michel scosse il capo divertito lanciandomi un’occhiata che rimandava ai ceffoni rimediati da me.
“ Tuo padre è sempre evoluto come l’uomo di Neanderthal! Come te lo spiego? Può succedere che quando due persone si vogliono bene e si piacciono,abbiano voglia di darsi un bacio,ma se questa cosa è voluta da entrambi,non ci si picchia dopo,te lo assicuro. Anche mamma e papà si danno dei baci,ma mamma non picchia papà quando lui la bacia,no? Papà si riferiva al fatto che qualcuno potrebbe dare un bacio a Milla senza che lei lo voglia,ok? Charlotte è la tua fidanzata,quindi non ti picchierà!” replicò lei paziente. Daniele sorrise intenerito.
“ Anche lo zio Guido ti dà dei baci e tu non lo picchi?” le chiese il bambino. Mio fratello serrò i pugni infastidito.
“ Facciamo che prima domandi a Charlotte se puoi darle un bacio e poi lo fai,ok? Che se Charlotte ha un padre cavernicolo come il tuo, voglio vederti,amore mio! Finisce che gli sganassoni li prendi da lui!” eluse la domanda. Michel scosse il capo divertito.
“ Allora glielo chiedo prima. Non voglio che mi prende a schiaffi e che non mi vuole più bene!” rispose il bambino.
“ Ci mancava solo l’angolo della posta del cuore…che croce! Bea,ci vediamo lunedì alle 12 così poi pranziamo insieme. Il ristorante lo scegli tu,ma che non sia una bettola come l’ultima volta,per carità! Altrimenti ti mollo lì e me ne vado.” tagliò corto Camilla prima di riagganciare.
“ Come vedi,non ha scalpitato perché fossi tu a presentarti in Ecomoda,quindi vado io,Danielino!” esclamò Bea.
“ Come ti pare! Non mi strappo di certo i capelli per questo!” borbottò nostro fratello. Gli bruciava eccome che Camilla non volesse vederlo!
“ Te lo sei voluto! Le hai dato della cameriera: le avresti fatto meno male se l’avessi picchiata!” la difese Bea. Daniele chinò il capo.
“ Amore,riguardo la storia di Nicola,io…” Daniele interruppe sua moglie.
“ Pretendo che tu faccia le analisi per le IST. E mi auguro che tu non mi abbia mischiato nulla,visto che ti sei fatta scopare da quel clown senza prendere precauzioni! Avrei proprio voluto vedere come ne saresti uscita in caso di gravidanza!” la freddò Daniele.
“ NON PUOI CHIEDERMI UNA COSA DEL GENERE TRATTANDOMI COME FOSSI UNA PROSTITUTA,DANIELE! TI RICORDO CHE HO FATTO 6 SEMESTRI DI FINANZA ALLA SAN MARINO…NON SONO UNA DI QUELLE PUTTANE CHE FREQUENTAVI PRIMA! LA TUA CARA EX STA TENTANDO DI METTERCI L’UNO CONTRO L’ALTRA!” sbottò Patrizia ignorando completamente il luogo dove ci trovavamo. Michel mi diede una leggera gomitata per evitare una figuraccia.
“ MA SE NEANCHE LO SAPEVA CHE ERAVAMO IN ASCOLTO! NON TI AZZARDARE A DARLE LE COLPE PER CIÒ CHE SEI! IMPARA AD ASSUMERTI LE TUE RESPONSABILITÀ,CHE SAREBBE PURE ORA! È colpa sua anche se non riesci a farti amare da Giulio e non sei in grado di spiegargli perché suo cugino è in un’incubatrice? Visto com’è stata brava? Credi che con lei al mio fianco avrei tutti i grattacapi che ho? Hai detto che ti tratto da puttana,ma come dovrei trattarti? Che non sei in lizza per la beatificazione posso dirlo o quelle della San Marino diventano sante in automatico?” replicò mio fratello rabbioso.
 
“ Alla fine anche Susanna si è innamorata… Ma,la conosci da sempre,poteva mai essere una storia semplice? Per carità! Si è innamorata del figlio di Camilla,che però è fidanzato! Daniele e Camilla sono incazzati per la loro famiglia che rischia di andare a carte e quarantotto. In più il matrimonio di domani rischia di essere una polveriera per la presenza di Patrizia,che non ha preso bene questa cosa che Camilla scorterà Giulio all’altare! Vorrei tanto tu fossi qui con me! Mi manchi così tanto!” gli confesso. Gli soffio un bacio.
Quando abbandono la tomba di mio marito per dirigermi all’uscita del cimitero,passo per caso dinnanzi alla cappella della famiglia Corral e non mi sembra strano trovarlo lì; anzi devo dire che me l’aspettavo! In fondo oggi è l’anniversario della sua scomparsa e sapevo che Santiago avrebbe avuto un pensiero per lui.
“ Immaginavo saresti passato!” esordisco. Sussulta per poi voltarsi verso di me. Suo fratello Vicente è morto a 17 anni,era ancora un ragazzino. Sono già trascorsi 46 anni dalla sua scomparsa!
“ Potevo non farlo?” replica retorico. Mi accomodo accanto a lui poggiandogli una mano sulla spalla.
“ La smetterai mai di sentirti colpevole?” gli chiedo.
“ Lo sono. Non l’ho ucciso,ma non ero qui perché non accadesse. Per festeggiare il Capodanno fuori con tuo fratello e la nostra comitiva,l’ho lasciato solo…” risponde come se le cose fossero connesse.
“ Santi,ti prego! Gli sei stato accanto come un ottimo fratello maggiore!” lo rassicuro.
“ Non abbastanza,se ha deciso di andarsene!” risponde.
“ Tu credi davvero che se fossi rimasto qui quel Capodanno,le cose sarebbero state diverse? Tuo fratello era fragile,era capitato in una scuola di stronzi e purtroppo è finita così!” replico.
“ Perché tu non ti tormenti sul non essere stata in auto con tuo marito quando ha avuto quell’incidente? Solo che tu sai benissimo che l’esserti salvata è stato un bene per i tuoi figli,mentre il mio essere vivo non ha salvato mia madre dal morire di crepacuore e mio padre dalla depressione!” ribatte. Purtroppo ha ragione: la morte di suo fratello ha distrutto la sua famiglia!
“ A Fernando e Natalia l’hai detto?” gli domando. Scuote il capo.
“ Ho detto loro che lo zio è morto di malattia. Natalia è troppo superficiale per capire…” borbotta.
“ Spero tu abbia chiarito con Rebecca che fra noi non c’è nulla!” affermo.
“ Io e Rebecca ci siamo lasciati da più di un anno e non le devo spiegazioni,Marcella! Non sono stato io a mandare tutto all’aria,sebbene ne avessi tutte le ragioni visto che per lei sono sempre stato meno importante di una borsetta! Tu con Armando ci sei passata,quindi dovresti riuscire a capirmi: se Armando dopo un anno dalla vostra rottura definitiva fosse tornato da te solo per essere stato mollato da colei che tuttora è sua moglie,te lo saresti ripreso?” chiarisce. Scuoto il capo.
“ In storie così tormentate,si arriva ad un punto in cui la dignità,rimasta fino a quel momento in letargo,decide di farsi sentire. E poi in casi come il mio con Rebecca e come il tuo con Armando non credo si tratti d’amore: non si può amare qualcuno se non ci si ama e non ci si ama quando si consente agli altri di ferirci o di umiliarci!” mi spiega il suo punto di vista.
“ Chi l’avrebbe mai detto?! Santiago Corral che mi tira fuori perle di saggezza!” scherzo strappandogli una risata.
“ La vecchiaia! Ora ti lascio andare perché per la festa delle nipotine avrai da fare sicuramente!” replica. Oddio! La festa delle bimbe! Guardo con orrore il mio orologio da polso che gli dà ragione.
“ Dio Mio,mio genero mi ammazza o mi stona con una delle sue grida spacca timpani…e non so cosa sia peggio! Santi,io devo andare!” esclamo alzandomi per abbandonare quel luogo.
“ Se ti va,stasera puoi passare per una fetta di torta. Lo so che collegherai sempre questo giorno alla morte di Vicente,ma potrebbe essere un modo per accantonare i pensieri brutti per una sera…” lo invito senza neanche sapere il perché.
“ Sei sicura che vuoi che venga alla festa?” mi domanda titubante. In realtà non sono sicura sia una buona idea!
“ Purché non porti unicorni alle bambine,che già il padre sta trasformando casa nella villa dei peluche!” rispondo ironica facendolo ridere.
“ Magari non porto Natalia o finisce come la festa di Sinisterra! Spero solo che tuo figlio non mi veda più come un nemico!” replica. Sull’ultima cosa non posso proprio mettere la mano sul fuoco!
 
[Jean Lou]
“ Come sta da te? Nel senso che tu e Giulia la ospitate?” mi domanda mio cugino giocherellando con la tazza vuota del suo orzo. Si è convertito a tale bevanda da quando è successo il fattaccio di Junior e Susanna che potrebbe mandare a puttane le sue nozze: dice che senza caffeina,il livello di nervosismo si abbassa e pensa meno a catastrofi di ogni sorta derivanti dal connubio di presenze sgradite e fratelli litigiosi.
“ Sì,ma non dorme fra di noi né tantomeno le raccontiamo la favola della buonanotte,quindi non c’è bisogno di sbigottirsi. Dorme nella stanza di fianco. Anche se << dormire >> è un parolone,visto che Giulia l’altra notte,mentre usciva per andare al bagno,l’ha beccata in salotto sveglia a fissare il soffitto!” gli racconto.
“ Perché? C’era qualche infiltrazione?” mi domanda ironico. Lo fisso eloquente.
“ Io vorrei solo che non mi rovinassero il matrimonio,chiedo troppo? Già la presenza di mia madre e del suo adorabile coinquilino sarà un bel grattacapo…” si lamenta giustamente. Sto per tentare di rassicurarlo quando Hermes entra in caffetteria come una furia seguito da mia sorella, la quale,ad un primo sguardo,sta tentando di fermarlo. Viene verso di noi.
“ Tua sorella è pazza o che?” domanda con poco tatto a Giulio.
“ Buongiorno anche a te,Mendoza! Non ti chiedo quale delle 3 solo perché,essendo cresciuto con una che voleva smaltarmi le unghia,ho già il nome della sorella di cui parli!” risponde Giulio pronto a perdere i timpani.
“ Ma come,se ne va in giro per l’azienda come uno zombie del cazzo,e stasera che fa?” sproloquia mio cognato.
“ Decide finalmente di dedicarsi nuovamente alla cura della sua persona adoperando almeno un correttore per le occhiaie?” ipotizza Giulio venendo fulminato dall’occhiataccia dei due coniugi.
“ No,si presenta con uno. Per indispettire Junior,naturalmente! E chi c’andrà di mezzo? I palloncini a forma di fatine che ho comprato alle bambine! Di sicuro a fine serata non c’arriveranno!” spiega Hermes. Mi porto una mano alla fronte sia perché il suo primo pensiero è stato per i palloncini sia per la serata di merda che mi aspetta.
“ Susanna sta con uno?” domandiamo io e Giulio confusi.
“ No. Mio marito ha deciso di cominciare con i suoi voli di fantasia nati dal fatto che Susy mi ha chiesto di far venire anche uno dei gemelli degli amici di zio Daniele!” chiarisce Susanna.
“ Vorrà semplicemente evitare di fare la figura del calzino spaiato!” ipotizza mio cugino.
“ Senti,Valencia,sarò molto sintetico e calmo,consapevole del fatto che domani sarà il tuo grande giorno e non voglio essere scortese! A ME NON FREGA UN ACCIDENTI DEI PROBLEMI DI SOLITUDINE DI TUA SORELLA,MA SE SI ROMPE ANCHE SOLO UN CAZZO DI PALLONCINO E LA FESTA VA A PUTTANE PER I BOLLORI DI MIO CUGINO E DI TUA SORELLA,LA TUA PROMESSA SPOSA DOVRÀ TROVARSI ALTRI DUE TESTIMONI,POSSIBILMENTE IN GRADO DI NON STRAPPARSI I VESTITI DI DOSSO A VICENDA PER POI PENTIRSENE,CHIARO?” sbotta Hermes. Si china poi verso la pancia di mia sorella.
“ Principesse,a papà dispiace che dobbiate ascoltare le urla e le parolacce. Prometto di migliorare!” esclama baciando la pancia di sua moglie prima di baciare mia sorella e andarsene. Era troppo bello per essere vero che si fosse perso nel suo mondo di unicorni per l’arrivo delle principessine dispensandoci dalle sue urla!
“ Ma ha uno sdoppiamento di personalità?” domanda Giulio a Lotte,che scuote il capo prima di afferrare un biscotto dal vassoio e andarsene.
“ Era l’ultimo biscotto alla marmellata!” si lamenta mio cugino. Ne chiederà conto a Bebe e Benny!
“ Se il barman non sapeva e non si spiegava il comportamento al limite del TSO di Junior e Susanna,ora direi che lo sa! Bene!” brontolo.
 
[Camilla Senior]
Risaliamo in auto dopo l’ultimo controllo dei fiori per domani. Dalla discussione avvenuta a colazione,Daniele non ha più aperto bocca. Per carità,è sempre stato laconico,ma non tanto da restare zitto per così tanto tempo.
“ Ti va se parliamo un po’?” gli domando. Emette un sospiro seccato.
“ Non ti conviene che apra bocca o potrei dire così tante cose orrende su quell’essere immondo da rischiare l’arresto e ti ricordo che fra 103 ci sarebbe il nostro matrimonio! In un modo o nell’altro la distruzione della famiglia che ci accingiamo a creare è sempre opera sua,tanti anni fa come ora!” risponde urtato dicendo tutte cose giuste. Porto la mano sulla sua e le sue dita si distanziano per far posto alle mie.
“ E tu pensi che tenerti tutto dentro faccia bene a te e a noi due?” replico retorica. Nega con un cenno del capo.
“ Già non so come abbia fatto a trattenermi dal cambiargli i connotati a Natale,che tanto avrei fatto solo un favore a quella scimmia pechinese; ora vedere Junior e Susy soffrire così,mi fa venire solo voglia di fargli scontare tutto il male che c’ha fatto!” si sfoga. A chi lo dice?!
“ Ti rendi conto di tutto il danno che ha procurato a noi e ai nostri figli: nostra figlia Roberta non si è sentita amata; Barbara neanche ti ricordo come aveva l’autostima quando ha messo piede a Bogotà; i nostri figli stanno soffrendo le pene dell’inferno; per non parlare di quello che ha fatto a te,che è di per sé già un eccellente motivo per farlo fuori; che devo fare? Chiudo Giulio ed Aisha in una teca di vetro o magari li faccio stendere sull’asfalto per poi dare a lui le chiavi del mio Suv affinché li faccia fuori? Sai com’è,potrebbero sentirsi esclusi da questo piano criminale contro la nostra famiglia!” si lamenta.
 
Sono tornata a casa con l’idea di preparare una cena veloce,sperando in cuor mio che almeno sul versante Junior le cose andassero bene. Susanna il 26 dicembre 2036 se lo sarebbe ricordato sicuramente per tutta la vita per la delusione infertale da Junior! Ma in cuor mio sapevo, per esperienza personale,che anche il mio bambino stava soffrendo,proprio come avevo sofferto io nel lasciare Daniele.
Dopo aver riposto cappotto,cappello e sciarpa sull’attaccapanni,regalando subito dopo una carezza a Cookie che mi era venuto incontro facendomi le feste,sono entrata in salotto ed ho visto Daniele stendere un plaid su Junior,che si era addormentato sul divano. Gli ha regalato una carezza sulla testa con affetto ed ho ricacciato indietro le lacrime pensando al fatto che se quell’essere immondo non ci avesse ostacolati,avrebbe potuto rimboccare le coperte a Junior anche quando era piccolo.
“ Ehi!” ho esclamato abbracciandolo da dietro. Le sue mani si sono sovrapposte alle mie,poggiate sul suo addome. Le nostre dita si sono intrecciate e gli ho regalato un lieve bacio sul collo.
“ Sul fronte Susanna? Tanto lo so che sei stata da lei,me l’ha detto nostra figlia prima di andare a comprare delle pizze per stasera!” ha replicato voltandosi verso di me per poi cingermi fra le braccia.
“ Per farla addormentare,ho dovuto prepararle una valeriana e cullarla come fosse una bimba. Non la smetteva di piangere. Ha praticamente parlato solo con i singhiozzi. Lucky ha anche cercato di consolarla,ma niente… Junior? Dimmi che quella non l’ha finita lui!” gli ho raccontato per poi accorgermi sul finale di una bottiglia vuota di scotch.
“ Era già finita quando sono tornato. Era ubriaco marcio,piangeva… Gli ho preparato un termos di caffè,gli ho fatto bere tanta acqua e spero che domattina non si svegli con la banda nazionale che suona l’inno nella sua testa e con il volume a palla!” mi ha narrato carezzandomi i capelli. Mi ha baciato la fronte. Ho cercato un suo abbraccio; le sue braccia avevano il potere di rimettermi al mondo anche dopo le giornate peggiori.
“ Altro che famiglia allargata,direi che la nostra è una famiglia intricata!” ha borbottato strappandomi un sorriso malinconico.
“ Non voglio che si riducano come noi due,che impieghino tanto a spiegarsi!” ho asserito. Mi ha baciato il capo.
“ Andrà tutto bene,amore!” mi ha rassicurata.
Un mugugno di Junior dal divano ci ha fatto staccare e il successivo spasmo ci ha fatto accorrere da lui. Per fortuna,il secchio posto da Daniele ai piedi del divano in corrispondenza della sua testa è stato provvidenziale,visto che mio figlio ha cominciato a vomitare una poltiglia giallastra,che per poco non ha trasformato il nostro salotto nel set di un improvvisato remake de << L’Esorcista >>.
“ Papà,io non volevo ferirla! Io la amo!” ha mugugnato fra un conato e l’altro mentre Daniele ed io gli tenevamo la fronte.
“ Lo so. Junior,devi stare sveglio! Resta con me e con la mamma e non ti addormentare!” ha replicato Daniele preoccupato.
“ Ma i nostri figli ce l’hanno per vizio di ubriacarsi quando la loro vita va a puttane? Dev’essere un’eredità che gli abbiamo trasmesso noi!” mi ha sussurrato mio marito.
“ Lo so che siete arrabbiati con me! E vi ho rovinato pure il tappeto!” ha mugugnato Junior.
“ Amore,ma no che non siamo arrabbiati! E poi il secchio ai piedi del divano è stato provvidenziale e non hai sporcato nulla! Tesoro,io lo so quanto fa male e mi dispiace,ma sono sicura che tu e Susanna riuscirete a chiarirvi presto!” l’ho rassicurato.
“ Io farei di tutto per non vedervi in questo stato,ma non sono arrabbiato con te. Sono fiero dell’uomo che sei e per me è un orgoglio e un onore essere tuo padre!” ha aggiunto Daniele facendomi commuovere.
“ Non c’è nulla di cui essere onorati: chi altri avrebbe potuto ricoprire questo ruolo,se non tu? Io non avrei potuto desiderare un padre migliore di te!” ha mugugnato Junior.
“ E poi anche se avessi sporcato il tappeto,direi che le lacrime della mamma avrebbero trattato nell’immediato la macchia!” ha sdrammatizzato Daniele strappandogli un sorriso e beccandosi un buffetto divertito da parte mia.
 
“ Se solo penso che domani dovremo sorbircelo al ricevimento,che rischia di andare a monte per colpa sua!” borbotto irritata.
“ Sarebbe meglio per lui e pure per quell’altra stronza,se facessero voto di silenzio e non me le facessero girare o levo loro pure la casa di tua cognata e poi li voglio vedere col piattino a chiedere l’elemosina!” minaccia. Guido già lo vedrei più attinente alla cosa,ma la bionda finta che chiede l’elemosina è fantascienza!
Il mio cellulare allontana il detestabile argomento che stavamo affrontando e rispondo in vivavoce alla mia bambina,che domani diventerà sposerà il ragazzo che ama.
“ Buongiorno!” la salutiamo.
“ Buongiorno!” esordisce poco convinta. Daniele si irrigidisce.
“ Tutto bene,tesoro?” le chiedo. 
“ A gonfie vele,ma vorrei sapere da voi come va sul fronte Junior-Susanna! Non voglio che litighino domani!” risponde impaurita. Io e mio marito ci scambiamo un’occhiata eloquente.
“ Tesoro,Junior e Susanna vogliono bene a te e Giulio,quindi non faranno nulla per rovinare il vostro giorno,vedrai!” la rincuora Daniele.
“ Vorrei tanto crederci,ma quando tu e Giulio dite qualcosa di cui non siete convinti dalla voce si sente e tu non sei convinto di questa cosa!” obietta Barbara dicendo il vero.
“ Però che Junior e Susanna vi vogliono bene è vero! Non farebbero mai nulla di male per ferirvi!” intervengo.
“ Lo spero. Da quando i loro rapporti sono andati a scatafascio,ho la gastrite e sogno sempre che la mia torta di nozze viene lanciata contro il muro!” risponde. A Daniele sfugge un sorriso per la scena finale.
“ Io spero solo che quella Sarah sappia stare al suo posto!” borbotto gelosa. La mano di Daniele si posa sul mio ginocchio.
“ In realtà sono anche altri quelli che dovrebbero stare al loro posto! Non voglio che vada tutto all’aria come per le nozze di Nick!” replica.
“ Tu,a differenza di tuo cugino,parti da una buona base: all’altare ci arriverai con la mia macchina e non con una rimediata all’ultimo che ci farà stare tutti attaccati come sardine!” la rassicura mio marito.
“ E poi c’è questa nausea che non passa!” mugugna Barbara.
“ Tu sei ancora convinta di non voler ancora fare un test,amore? Magari sarebbe meglio saperlo,così da stare anche attenta!” replico.
“ Non voglio deludere voi e Giulio se così non fosse!” borbotta. Io e Daniele alziamo gli occhi al cielo.
“ Smettila di essere così insicura,per favore! Tu non sei una delusione per nessuno: né per Giulio,né per me,né per la mamma, né per nessuna delle persone che ti vogliono bene! Se non sei incinta adesso,lo sarai presto,vedrai!” la rassicura Daniele.
 
[Pilar]
“ Quindi non pranzeremo insieme!” ne deduce Mario rivolgendosi a mia sorella. Beh sarà la versione diurna dell’addio al nubilato di Barbara e non possiamo proprio mancare!
“ No,amore,e mi dispiace,lo sai!” replica Bianca strappandogli un bacio.
“ Bell’addio al nubilato,con Susanna in versione zombie!” borbotto. Mio marito mi fissa inarcando un sopracciglio.
“ No,non mi è più simpatica solo perché non la chiamo << Miss San Marino >>,ma tuo cugino si è comportato male con lei. Karma o non Karma,avrebbe dovuto tener presente che fanno parte della stessa famiglia,nucleo familiare che comprende anche due persone che si sposano domani! Ti rendi conto del teatrino che mettono su ogni volta che si vedono? Dino scalcia quando li sente perché credo pensi sia un incontro di lotta libera e reputo gli piaccia!” chiarisco. Mio marito scuote il capo.
“ Bimba,tu sei troppo buona! Onestamente condanno anch’io la condotta di Junior,ma perché penso alla povera Hildegard e al fatto che non meriti di essere tradita. Io penso che lei tenga davvero a Junior e mi sembra una brava ragazza!” asserisce il mio Bob.
“ Si,ma ciò non implica che dovesse usare e buttare via Miss San Marino così! Comunque sono scelte sue,di cui spero non si penta. Hermes mi ha confessato che Miss San Marino ha chiesto a Charlotte il permesso di invitare alla festa di stasera anche il figlio della signora che aiuterà Aisha e Carlos nella ristrutturazione… Evidentemente c’è qualcosa fra loro!” ci racconta Mario. Questo ragazzo di donne continua a non capirci niente proprio come quando,in tutti questi anni,non si è mai accorto dell’amore di Bianca nei suoi confronti! A Susanna piace Junior e vuole farlo ingelosire,è così complicato?
“ Cos’è questa riunione di comari?” domanda Giulia raggiungendoci alla macchinetta del caffè.
“ Lo sapevi che stasera verrà anche il figlio degli amici di tua zia,quello che ha il gemello? Pare l’abbia voluto Susanna!” si fomenta Bianca.
“ Non ti entusiasmare come al tuo solito: dorme nella vecchia camera di Aisha,quando non deambula come una specie di sonnambula per tutta casa! Fra lei e quel tale non c’è nulla!” la fredda mia cognata.
“ Immagino l’entusiasmo di Hermes all’idea che la festa per le sue principesse vada a puttane,anche se gli Smeaton non sono invitati!” borbotta mio marito.
“ L’entusiasmo di Hermes è pari al mio quando quei due si sono presentati alle mie nozze tutti inzaccherati o quando mio cugino ha pensato bene di fare a cazzotti con Smeaton nonostante non fosse il set di un film western,ma un ricevimento!” commenta Nick aggiungendosi alla riunione assieme a Carmen. Effettivamente il suo ricevimento di nozze,sia per la location che per il resto,è stato il peggiore di tutti!
“ Non c’è pericolo che la cosa si ripeta né stasera né domani né mai: Susanna non vuole più vedermi neanche in fotografia e quando è costretta ad incontrarmi,le sue parole non sono intrise di miele. Almeno a zio Armando non verrà un infarto!” ci fredda Junior uscendo dal suo ufficio per raggiungere l’ascensore.
 
[Junior]
Premo forsennato il pulsante perché l’ascensore arrivi al piano ed io riesca a sfuggire ai pettegolezzi che mi mettono di fronte a quello che ho fatto,a quello che ho perso per sempre,al dolore che provo a nascondere.
“ Tutto bene?” esclama quella sgallettata che occupa il posto che prima era della mia Susanna.
“ HO ANCORA 2 BRACCIA,2 GAMBE,QUINDI DIREI DI SÌ. LA SMETTA CON QUESTE DOMANDE IDIOTE O FINIRÒ PER DOMANDARMI COME MAI L’ABBIAMO ASSUNTA E PER DARMI ANCHE UNA RISPOSTA CHE RIGUARDA UN CERTO VIDEO!” sbotto. Il gruppetto dei miei cugini e compagnia mi fissa confuso,ma mi infilo in ascensore per non dare spiegazioni a nessuno. Poggio la fronte contro lo specchio con le lacrime agli occhi.
 
Avevo letto che l’alcool veniva usato come anestetizzante in passato,soprattutto nei campi di battaglia quando dovevano essere curate delle ferite,ma nel mio caso la migliore bottiglia di scotch della collezione di mio padre non aveva funzionato a cancellare le parole di Susanna,il sapore dei suoi baci,il profumo della sua pelle,il calore del suo corpo. La mia mente non faceva che rievocare le immagini della nostra notte d’amore mentre,seduto sul tappeto con la schiena contro il divano di casa dei miei,mi lasciavo andare alle lacrime rannicchiato poggiando la fronte contro le ginocchia.
La sensazione di dolore non era solo un qualcosa di mentale,di psicologico,ma una presenza fisica che mi occludeva il petto e faceva un male cane. Ero così intontito dal dolore e dall’alcool,da non aver neppure sentito mio padre rientrare. Il suo viso è impallidito quando mi ha visto in quello stato pietoso ed ha notato la bottiglia vuota.
“ Mi dispiace. Immagino fosse per un’occasione speciale e che non fosse contemplato che la usassi per festeggiare che sono un disastro buono solo a rovinare la sua vita e quella altrui!” ho biascicato.
“ Ma sai che me ne frega della bottiglia?! Dimmi che non te la sei scolata tutta,Junior!” ha replicato. Ho annuito lasciandomi andare ad altre lacrime. Si è seduto accanto a me per terra.
“ Le ho detto delle cose orribili. L’ho persa!” ho singhiozzato.
“ Ma no! Vedrai che tutto si aggiusta!” ha cercato di rassicurarmi.
“ Fra 40 anni come tra te e la mamma? Dovresti stare a consolare tua figlia per evitare che emuli la mamma…io sono come quell’essere,lo pensa anche lei!” ho replicato. Mi ha attirato a sé e mi ha abbracciato.
“ Sto consolando mio figlio,che ha pensato bene di ubriacarsi e che pensa cose errate di se stesso. Tu non sei come quell’essere e Susanna, evidentemente era arrabbiata,ma ti ama e non penserebbe mai questo di te. Tu sei la persona più generosa che io conosca! Ed io sarò l’uomo più felice del mondo quando un giorno non troppo lontano scorterò Susanna all’altare,dove ci sarai tu ad attenderla per cominciare la vostra vita insieme!” ha risposto.
“ Perché nessuno mi aveva mai detto che avrebbe fatto così male? Come avete fatto tu e la mamma a vivere tutto questo senza impazzire? Dimmi che almeno tu non hai provato a farti del male,papà!” ho ribattuto. Ha chinato lo sguardo in imbarazzo.
“ Anche tu… La mamma lo sa?...” ho farfugliato. Ha annuito.
“ Tua madre aveva Roby nella pancia,io non avevo nessuno per vivere! Ma ad oggi mi pento di aver tentato di farla finita invece che volare a Zurigo e riportare qui Camilla. Io e la mamma però non siamo un esempio da emulare sotto questo punto di vista,ok? Che non ti passi per la testa di fare sciocchezze perché io e la mamma non ti lasciamo andare da nessuna parte! Dovrai passare sul nostro cadavere prima di cercare di cancellarti da questa terra. Tu hai Susanna per cui lottare: lei ti ama e col tempo chiarirete,ne sono certo! Come ho fatto a non impazzire? Mi illudevo,in un angolo segreto e minuscolo del mio cuore,che sarebbe tornata da me con Roby. E poi è tornata infatti…certo oltre a Roby c’è anche quel polpo di suo marito che non le stacca le mani di dosso,ma va bene!” ha replicato.
“ E ci siamo anche io e Babi!” ho borbottato.
“ Voi non siete un problema,anzi…” mi ha rassicurato.
“ Ti voglio bene,papà!” gli ho confessato.
“ Anch’io. Da quando c’hanno fatto perdere l’occasione di giocare ai soldatini insieme. E proprio per questo vado a prepararti dell’acqua fredda e del caffè amaro. Lo so che preferisci l’orzo,ma per questa volta dovrai farti una bomba di caffeina!” ha risposto carezzandomi il capo.
 
Sono seduto sul pavimento dell’ascensore quando le porte si spalancano,ma me ne accorgo a stento,preso come sono dal dolore che mi porto dentro e che mi rende difficile anche solo dormire.
“ Junior,non ti senti bene?” mi domanda zio Armando facendomi tremare. Provo a darmi un contegno asciugandomi il viso per poi alzarmi dal pavimento al fine di lasciare libero l’ascensore.
“ Sì,zio. Domani si sposa la mia sorellina minore e un po’ di commozione ci sta,no?” borbotto sforzandomi di sorridere. Mi scruta scettico.
“ Io vado che così mi anticipo per andare a prendere Hildegard. Ci vediamo stasera alla festa!” lo saluto facendo per superarlo. Purtroppo la sua stretta sul gomito mi fa comprendere che non se l’è bevuta e che non mi lascerà andare tanto in fretta.
“ Ti va di smetterla di raccontarmi stronzate e dirmi che sta succedendo?” mi chiede. Si vede così tanto che c’è qualcosa che non va?
“ Che cosa vuoi sapere?” replico rassegnato al fatto che questo teatrino costruito per evitare che vengano fuori certe cose sta per crollarmi in testa. Non capisco perché la mia vita debba essere sempre piena di bugie,sin dal modo in cui sono stato concepito!
“ Perché ti ostini a stare con quella ragazza se ti piace Miss…ehm Susanna Valencia; se ti piace Susanna Valencia perché l’hai liquidata in quel modo così perfido facendoti odiare; e ultimo,ma non per importanza,come diavolo fa a piacerti Susanna Valencia!” elenca. Gli schiocco un’occhiataccia infastidita.
“ Scusa,ma io ancora non riesco a concepire che davvero ti piaccia la bionda finta jr.: è così lontana dalle tue ex!” borbotta.
“ Anche zia Betty è lontana dalle tue ex e diversa dalla sorella di papà,ma mi pare tu te la sia sposata!” ringhio fra i denti.
“ Oddio! È peggio di quanto pensassi: ti sei innamorato di lei? Mi servirebbe un whisky per mandare giù questa sciagura,ma immagino che non sia il caso. Adesso mi spieghi tutto per filo e per segno!” esclama. Alzo gli occhi al cielo.
 
[Roberta]
“ Credo che al Presepe vivente che si fa in Italia ci sia più dinamismo! Sentite,non è morto nessuno,ok? Devo chiamare zia Bea per avere un po’ di vitalità?” scuoto le mie sorelle che sembrano essere riunite per una veglia funebre. Aisha mi fissa con biasimo.
“ Credo che,essendo il genetliaco del fidanzato,abbia da fare e non voglio immaginare a fare cosa,visto che è il rettore della mia facoltà e ricoprirà tale veste per ancora qualche tempo!” borbotta Aisha. Entrambe ci fissiamo schifate pensando a come possa essersi conciata zia Bea per l’occasione! Spero a questo punto che non si metta a cantare << Happy Birthday, Mister President >> di Merilyn Monroe…
“ Susanna,se non ti senti di farmi da testimone con Junior domani,lo capisco!” esordisce Babi. Io,se avessi la sventura di calzare i suoi panni,in questo momento sarei in posizione genuflessa in una chiesa qualsiasi per ricevere la grazia,invece che a questa veglia funebre senza il morto!
“ Te l’ha chiesto tuo fratello? Cos’è? Teme che lo seduca e lo denudi sull’altare?” le chiede pungente Susanna. Lascio cadere nel piattino la chips che stavo per portarmi alla bocca leggermente disgustata dall’immagine partorita dalla mia mente.
“ No,ma immagino che ti faccia male stare a contatto con lui,che ti riporti alla mente quello che è successo,e mi dispiace. Non avrebbe dovuto agire così con te!” le chiarisce la mia mite sorellina.
“ Se è per quello,anche quando non lo vedo,me lo ricordo lo stesso,visto che non soffro di problemi di memoria,ma grazie per il pensiero. Domani vi sposate tu e Giulietto e non dovresti stare a pensare ai casini fatti da me e tuo fratello,quindi se c’è qualcuna che deve scusarsi,sono io,ma la mia vocazione da sgualdrina ha avuto la meglio e non ho pensato alle conseguenze che avrebbe avuto il mio atto sulle vostre nozze!” replica Susanna. Chiudo gli occhi infastidita rendendomi conto che,se non avessi avuto la passione per i numeri,non avrei potuto mai esercitare mestieri che prevedono il segreto legato alla professione,giacché sono tentata di sbottare e raccontare a Susanna che Raganella la ama e che la colpa di questo casino è del figlio di puttana che ha appena messo piede in questo bar.
Quella specie di faccia da culo ha pure l’ardire di avvicinarsi al tavolo nello schifo generale mio,delle mie sorelle e di mia figlia,la quale,come noi altre,da quando ha scoperto il male fatto a mia madre,lo odia.
“ Buongiorno!” esordisce.
“ Lo era fino ad un minuto fa!” ribatto mentre le altre lo ignorano. In realtà,grazie al fatto che ha un chiaro problema sessuale,da 5 giorni non è più un << buongiorno >> per la nostra famiglia!
“ Andiamo a finire il giro di shopping? Almeno mi rendo conto se mi manca qualcosa per il viaggio di nozze!” propone Barbara.
“ Hai già permesso a quell’orango tanto di accompagnarti all’altare,potresti almeno salutarmi,visto che sono tuo padre!” l’ammonisce quello. Come diavolo si permette?
“ Ti assicuro che se il DNA smentisse questa cosa,com’è successo con Roby,non mi strapperei di certo i capelli!” gli risponde Babi lasciando di stucco tutte noi prima di allontanarsi.
“ Andiamo con lei,almeno la indirizziamo sui completini da sfoggiare in luna di miele o questo nipotino non arriverà mai!” borbotta Susanna portando con sé Aisha e mia figlia. Pur di evitare che finiscano di avvelenarsi la giornata,preferisco pagare io il conto,anche se ciò mi costringe a sopportare la emetica faccia di questo tizio che mi ha rovinato la vita.
 
Mi ero appisolata sul divano,sfinita dalla guerra fra i miei fratelli. Dalla festa di Sinisterra era precipitato tutto e a 3 giorni dall’evento nefasto, i miei fratelli non si parlavano più. Susanna aveva fatto i bagagli per andare a pernottare chissà dove,mentre Junior trascorreva il tempo in camera sua e papà aveva dovuto mettere sotto chiave gli alcolici,visto che 2 giorni prima si era scolato un’intera bottiglia e aveva pure vomitato!
Mi chiedevo cosa avessi fatto di male per dover sopportare Melania nella vita e pure di avere una famiglia tutto tranne che convenzionale, quando ho sentito la porta di casa dei miei genitori aprirsi. Loro erano andati a cena fuori (quasi obbligati da me con la promessa che avrei tenuto Raganella a debita distanza dagli alcolici,preparandogli una tisana che lo aiutasse a depurare il fegato) per allontanarsi dal disastro in cui era piombata la nostra famiglia.
Stavo quasi per alzarmi quando papà e mamma sono venuti in soggiorno dove ero sdraiata. Papà (l’ho riconosciuto dal profumo sul polso) mi ha accarezzato i capelli prima di coprirmi i piedi col plaid di pile.
“ Ce l’ha per vizio di scoprirsi i piedi!” ha borbottato.
“ Da quando era neonata!” ha confermato mia madre prima di chinarsi per baciarmi il capo.
“ Dovremmo svegliarla. Non può dormire sul divano e non posso concepire che il marito la porti in braccio per poi farci chissà cosa in casa nostra!” ha asserito papà. In realtà la mattina prima avevamo inaugurato la doccia assieme,ma non osavo domandarmi come l’avrebbe presa mio padre se l’avesse saputo!
“ Amore!” lo ha ammonito mia madre schioccandogli un bacio.  
“ Lo so,ma io vedo ancora la bambina delle foto,quella che ha fatto il disegno che abbiamo incorniciato all’ingresso!” ha risposto mio padre. Per anni avevo creduto di non meritare amore se non quello di mia madre; invece quel signore tanto imponente da incutere timore in quasi tutti i conoscenti,mi adorava tanto quanto io amavo lui.
“ In realtà quello doveva essere lui. È il primo disegno fatto da Roby il primo giorno d’asilo. Era così fiera…e lui l’unica cosa che riuscì a dirle era che gli occhi del disegno erano scuri,mentre lui li ha chiari. Anche se ti spezzerà il cuore la risposta di tua figlia: gli disse che lei non aveva mai notato di che colore avesse gli occhi perché lui non la guardava mai quando le parlava,quindi lei (forse per trovare qualcosa che li legasse) aveva pensato che avesse gli occhi scuri come i suoi! Così per non farla restare male,le consigliai di colorare i capelli del personaggio maschile di scuro,così che somigliasse allo zio Armando!” gli ha narrato mamma. Quell’episodio è sempre stato molto vivo nella mia memoria e tutte le volte che ho sbagliato qualcosa nella vita,ho sempre ricordato quella volta in cui mi sono sentita stupida e incapace.
“ Veramente Armando non è più alto di te con i tacchi,quindi non somiglia ad Armando,ma a me!” ha precisato papà con la voce rotta dal pianto per poi sbaciucchiarmi la tempia.
“ Hai ragione. Guardandolo mi sono illusa anch’io che ti somigliasse. Come se,nella mia fantasia,le avessi lasciato qualcosa,un’immagine di te,dalle tue chiacchierate con lei quando era nella mia pancia. Qualche mese dopo mi sono accorta che gli occhi,i capelli e molto altro li aveva ereditati dal suo papà!” ha risposto mia madre con la voce tremante.
“ Pensare che avrei dato tutto ciò che avevo per vivere anche solo 5 minuti con te e con Puledrino!” ha borbottato mio padre quasi singhiozzando. Ho serrato le palpebre per non scoppiare a piangere.  
Onde evitare di morire affogata fra le lacrime,ho finto di stiracchiarmi e li ho fissati basita mentre si sbaciucchiavano. Mi sono finta scioccata schiarendomi la voce affinché la smettessero,sebbene fossero il migliore film d’amore da guardare.
“ Tesoro,come mai non sei su?” mi ha chiesto mio padre asciugandosi rapidamente le guance con il palmo della mano.
“ Stavo guardando una serie tv e mi sono addormentata. Raggiungo Joseph. Notte mamma! Notte papà!” ho risposto per poi salutarli con un bacio per uno.
“ Notte!” mi hanno salutata prima di ritornare nel loro mondo di melassa. Ho scosso il capo divertita.
 
“ Sei contenta? Se non ti fossi messa a giocare alla famigliola del cazzo con quell’essere,non mi ritroverei in questo impiccio!” mi incolpa.
“ Se sei contento tu di aver creato il vuoto. Nel giro di 5 minuti hai fatto evacuare un tavolo! Dovrebbero assumerti in caso di sisma per aiutare con gli sgomberi degli edifici pericolanti o nei locali super affollati così che non si formi la coda di gente per accomodarsi ai tavoli! O magari come buttafuori: la gente andrebbe via senza storie alla tua sola vista! E non ti devi azzardare a nominare mio padre! Non è colpa sua se non sei capace neanche a fare ciò che persino per gli animali fa parte dell’istinto,ossia accudire la prole! Mio padre ti infastidisce solo perché ti mette dinnanzi all’inetto che sei! Inoltre non è colpa sua se sei un pettegolo che si vanta dei reati che agisce!” sbotto infuriata. Il mio papà non deve osare tacciarlo con epiteti offensivi! Quasi come se si sentisse chiamato in causa,il mio cellulare lampeggia il suo nome.
“ Papà,tutto bene?” esordisco.
“ Amore mio,è da 5 giorni che niente va bene e lo sai! Hai,per caso,sentito tuo fratello? E lo so che ne hai 2,ma intendo quello che sta mandando a puttane la sua vita per colpa di uno che è meglio che domani mi stia lontano!” replica. A chi lo dice?! Domani questo idiota rischia la fucilazione!
“ No,ma non c’è bisogno di monitorarlo come fosse sull’orlo del suicidio,papà! Non è mica il protagonista di un romanzo di Tolstoj?” cerco di rassicurarlo. Sospira preoccupato.
“ Ti assicuro che certe cose non accadono solo nei romanzi e spesso la fine di un amore fa passare la voglia di vivere! Cerco di chiamarlo ancora,tesoro! Divertitevi!” risponde prima di riagganciare. Che vuol dire? Papà ha cercato di farla finita quando la mamma è andata via con me nella pancia? Devo scoprire cosa intendesse ed evitare che lo venga a sapere la mamma: i sensi di colpa potrebbero ucciderla per una cosa del genere,sebbene l’unico colpevole sia lo stronzo che mi trovo tra i piedi!
 
[Guido]
Quella che ancora porta il mio cognome inserisce una banconota nel porta conto di pelle del bar. Ci mancava solo che pure il bar di un centro commerciale cominciasse con salamelecchi inutili!
“ Che voleva tuo padre?” le chiedo. Mi schiocca un’occhiata infastidita per poi sfoggiare un ghigno derisorio.
“ Da quando devo renderti partecipe di ciò che ci diciamo io e mio padre? Sono cose di famiglia,famiglia di cui tu non fai parte!” risponde algida come la madre. Mentre sta per abbandonare il locale,entrano quel tale e Camilla. Lei salta al collo ad entrambi.
“ Amore,capisco l’entusiasmo,ma così ci strangoli! È solo da stamattina che non ci vediamo,che succede?” le domanda sua madre. Lei si stacca sbaciucchiando la guancia ad entrambi.
“ Niente. Pensieri brutti. Che ci fate qui? Siete venuti a finire di rovinarvi la giornata? Vi ricordo che stasera ci sarà la festa,magari sarebbe meglio evitare certi incontri,finché possibile!” replica Roberta. Quei due mi fissano schifati.
“ No,immaginavamo di prendere un caffè decretando la fine dei controlli per la cerimonia di domani,ma immagino che con certa gente in giro potrebbe risultare pericoloso,quindi lo prenderemo da portar via!” le spiega quello con una chiara frecciata a me.
“ Mamma,tu poi pranzi con noi?” le chiede Roberta. Quei due si fissano melensi per poi schioccarsi un bacio.
“ Beh papà vedrà i tuoi fratelli,quindi sì. Magari possiamo invitare anche Marcella e Betty!” propone Camilla.
“ Va bene! Ma fatti accompagnare da papà,non andare in giro da sola!” si raccomanda Roberta. La porta si apre di nuovo e ritorna mia figlia. La seguono a ruota le altre due figlie di Cullen. Si salutano con affetto.
“ Babi,che c’è? È successo qualcosa?” domanda Camilla.
“ Avevo dimenticato il cellulare qui! Comunque io e Giulio ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di farlo stasera dopo la festa!” risponde lei. Ma che cazzo! E poi sarei io quello senza educazione!
“ Vedrai che andrà bene!” la rassicura quel Vampiro carezzandole i capelli. Ci mancava il padre dell’anno!
 
Ero seduto sul divano dopo una giornata di lavoro tentando di leggere il giornale e godendomi la pace di quella casa senza quella bambina infernale. Io non ero tagliato per fare il padre e il fatto che quel mostriciattolo di 4 anni non avesse neanche un capello uguale al mio non aiutava di certo a sopportare quella mocciosa!
Alzai lo sguardo dalle pagine di quel quotidiano quando entrò mia moglie nel salone. Posò la valigetta accanto alla poltrona guardandosi attorno in cerca di qualcosa.
“ Robertina?” mi chiese.
“ Fai tanto quella legata all’etichetta e i tuoi genitori snob non ti hanno spiegato che si esordisce con un << Buonasera >> di solito?” replicai. Alzò gli occhi al cielo.
“ Poche chiacchiere,che io lavoro a differenza tua! Dov’è Roberta?” ribatté.
“ È andata a prenderla Constanze,che non ha la faccia della terrorista né della masochista,quindi a breve la riporterà qui!”  risposi.
“ Ti costava troppa fatica alzare il fondoschiena e andare a prenderla per il suo primo giorno d’asilo,visto che non hai avuto il tempo di accompagnarla questa mattina? Sai,di solito i padri fanno questo! Non mi hai neanche chiesto se ha pianto o se si è integrata in modo sereno! Possibile che non ti importi nulla di lei?” mi rimproverò.
“ Piangere? Quella bambina non china lo sguardo neanche quando la rimprovero,figuriamoci piangere! Ha la stessa faccia tosta tua,che continui a spasimare per quello stronzo del tuo ex,che ti amava tanto da non voler allevare con te Roberta perché non era sua figlia,bello schifo!” replicai. Il rumore delle chiavi nella serratura stroncò la sua risposta,soprattutto quando sentì la vocina petulante di quella bambina.
“ MAMMA!” strillò contenta.
“ Puledrino della mamma,com’è andata,eh? Hai pianto?” replicò mia moglie abbracciandola e dedicandosi alle loro leziosaggini.
“ No,mamma,non ho pianto. Avevo tante cose da fare,visto che gli altri bimbi piangevano!” rispose quella bambina lasciandomi basito.
“ Saranno stati tristi,amore!” le spiegò Camilla.
“ Perché? Mica è brutto l’asilo? Ci sono tanti giochi! E poi guarda cosa ho fatto!” replicò la bambina aprendo la chiusura del  suo zainetto di uno di quei cartoni animati che le piacevano tanto. Tirò fuori un foglio con un pasticcio di colori sopra.
“ Questa sono io,questa sei tu e questo è papà. Ti piace? Volevo anche scriverlo,ma la maestra ha detto che è presto! Ma io le lettere le conosco,perché non vuole farmi scrivere?” esclamò tutta contenta. Camilla le baciò la fronte per poi fissare il foglio un po’ confusa.
“ Molto bello,amore. Sabato,se vuoi,vieni con me in ufficio e scegliamo dove appenderlo,ok?” si complimentò Camilla. La bambina si riprese il foglio e venne verso di me poggiandolo sulla pagina dello sport che stavo leggendo.
“ Ti piace? Questo sei tu!” mi si rivolse. Mi stava prendendo per culo? Non ci vedeva per caso?
“ No. Io non ho gli occhi scuri,ma azzurri!” le risposi onesto.
“ Io…non li vedo mai i tuoi occhi perché tu non mi guardi mai quando ti parlo e allora io te li ho fatti marroni come i miei!” mi spiegò. Non sapevo che qualche  mese dopo avrei scoperto che non era mia figlia e che quegli occhi scuri ed i capelli altrettanto scuri li aveva ereditati da quel damerino del padre.
“ Adesso lo sai. Pertanto quello non sono io!” sbuffai per poi renderle il disegno. Camilla la riportò a sé.
“ Amore,facciamo così: scurisci i capelli di questo signore e facciamo finta che sia lo zio Armando,va bene? Così magari quando andiamo a trovarlo o quando verrà lui qui con sua moglie,glielo facciamo vedere,va bene?” le propose la madre ottenendo un bacio e un abbraccio prima di vederla finalmente sparire seguita dalla cameriera.
“ Ti costava tanto dirglielo in modo più gentile?” mi ammonì.
“ Se non ci vede,non è colpa mia. Dovrebbe andare da un oculista!” borbottai.
“ Guarda che ci vede benissimo! Ti ha detto le cose così come stanno: ti rendi conto che non le hai rivolto neanche uno sguardo? Temi per caso che le figure da sopra il quotidiano scappino? Perché dubito tu sappia comprendere e leggerne il contenuto!” ribatté velenosa. Sbattei la rivista sul tavolino di cristallo infuriato.
“ Scusa se non mastico politica ed economia come il tuo caro ex! Lui sarebbe stato tutto il giorno con lo sguardo su quella bambina così da non andare neanche a lavorare! Tanto mica quel riccastro ha bisogno di lavorare per guadagnare?!” mi risentii.
“ No,ha un albero che produce monete piantato nel giardino,idiota! Sì,Daniele l’avrebbe sommersa di attenzioni. E,tanto per essere chiari,lui amava Roberta anche quando era nella mia pancia! Sono stata io a scegliere di lasciarlo perché non crescesse un figlio non suo,ma mi rendo conto che l’unica persona che ho sacrificato,a parte me stessa,è Roberta,la quale almeno avrebbe avuto un padre amorevole e non un mostro!” rispose per poi lasciarmi lì come un allocco.
 
“ Ma Clizia?” domanda Cullen preoccupato.
“ Ha ricevuto una telefonata e ci sta aspettando davanti al negozio di Tiffany!” gli risponde la rossa.
“ Una telefonata da parte di chi?” replica quello curioso. I fatti suoi,no?
“ Come sta andando questa giornata?” domanda loro Camilla. La figlia oca del vampiro fa spallucce. In effetti,rispetto alla festa di 5 giorni fa, ha una faccia strana…come se le fosse crollato il mondo addosso! Patrizia sarà felice di venire a conoscenza di questa piccola crepa nella famiglia da spot pubblicitario,così da potersi riprendere almeno la figlia!
“ Cos’è? Ti hanno rubato la Chanel,ragazzina?” la pungolo. L’occhiataccia è collettiva.
“ Vuoi giocare al padre con me,non avendo mai rivestito tale ruolo con i tuoi figli? Di padre mi basta e mi avanza il mio! Pensa piuttosto a racimolare il denaro per il loculo,credo sia una cosa più imminente!” risponde quella maleducata prima di andare via di gran carriera.
“ Tu come stai,tesoro?” chiede il vampiro alla figlia incinta.
“ Visto il mood familiare,sarei tentata di fare le condoglianze a tutti più che gli auguri di buon anno,ma sto bene! Immagino di tempo per abituarmi a questo umore nero ne avrò in abbondanza. Mi auguro che stasera non sembri una veglia senza il morto e di non essere l’unica ad attingere dal buffet assieme al mio fidanzato e a mio suocero,passando per insensibile! Non credevo l’avrei mai detto,ma quasi mi manca tua sorella Maria Beatrice!” gli risponde la figlia strappando al loro gruppetto una risata.
“ Noi finiamo il giro,mamma! Quando scegliamo il ristorante,ti invio la posizione. Mi raccomando di farti accompagnare!” si raccomanda nuovamente la primogenita di quei due. Ci sono baci e bacetti da tutte le parti prima che le 3 abbandonino il ristorante.
“ Dovete ordinare?” domanda un cameriere piuttosto in affanno.
“ Prendiamo un caffè e un succo d’ananas da portar via!” ordina Camilla.
“ Scusate per l’attesa,ma la cameriera che doveva fare la sostituzione della titolare non è…” il tizio si interrompe quando la schiena del vampiro viene colpita non abbastanza forte dalla porta lasciando entrare la mia ex domestica Esperanza con un tale. Quella si immobilizza quando mi vede e arrossisce quando si accorge di aver urtato Cullen.
“ Buongiorno! Mi dispiace,dottor Valencia!” farfuglia.
“ Non si preoccupi! Purtroppo sono abituato!” borbotta lui.
“ Amore,ti sei fatto male?” chiede Camilla preoccupata. Quante storie! L’ha solo urtato leggermente,che cazzo!
“ No,me ne sono accorto a stento,davvero!” risponde lui baciandola.
“ Mi scusi,signor Baldomero! È che mio marito ha forato!” si giustifica lei.
“ Non importa! Vada ad infilarsi la divisa,però,che oggi è l’antivigilia di Capodanno e a breve ci sarà il pienone!” le risponde il titolare del locale un po’ accigliato. La tipa se ne va fissandomi preoccupata.
“ Voi siete gli azionisti dell’azienda per cui lavora la mia bambina,giusto? Mi dispiace che la sua distrazione vi abbia creato qualche problema! Io sono Eugenio Pereira!” si presenta quel tale scuro di capelli e di occhi. I due gli stringono la mano. Signore,ti ringrazio! Almeno un grattacapo in meno! Ci mancava solo che questa mocciosa volesse giocare al padre ritrovato con me!
“ Sua figlia è solo un po’ distratta! Abbiamo visto di peggio,non si preoccupi!” replica Camilla.
“ Sì,la prende in giro anche Augusto,il nostro figlio minore!” borbotta quel tale.
“ Avete un altro figlio? Sono più o meno coetanei?” domanda Camilla.
“ No. Theresa ha 10 anni più di Augusto. Io e mia moglie abbiamo avuto Theresa praticamente subito,ma poi abbiamo avuto qualche difficoltà ad avere un altro figlio. Dopo vari tentativi è arrivato il terremoto di casa!” le racconta quello.
“ Mia moglie lo domanda perché Esperanza ha lavorato per lei quando viveva a Zurigo,prima che chiarissimo ogni malinteso riprendendo la nostra storia. E poi perché anche noi vogliamo avere un altro bambino!” spiega il damerino stringendo Camilla.
“ Ve lo auguro,davvero! Esperanza ha lavorato per tante famiglie negli anni ed infatti noi ci siamo conosciuti in Svizzera!” risponde quello.
“ Per me ha lavorato circa 30 anni fa,fino a gennaio del 2006,mi pare!” replica Camilla. E allora?
“ Ah…noi ci vedevamo da un po’,infatti ad agosto è nata Theresa e qualche mese dopo ci siamo sposati!” risponde quello. Camilla e il suo becchino si fissano in modo strano.
“ Mi ha fatto piacere conoscervi,giacché Theresa domani verrà al matrimonio dei vostri figli. Mi sento più tranquillo dopo avervi conosciuti! Non mi piace che mia figlia frequenti persone che non conosco. Il mondo della moda mi piace poco,ma per fortuna voi due mi sembrate brave persone!” li saluta quello prima di andarsene.
“ E certo,lui si sente tranquillo perché l’ennesima bomba sta per esplodere nel nostro giardino,mica nel suo?” si lamenta quello. Dio Mio,i ricchi li odio proprio per questo: fanno sempre una tempesta in un bicchier d’acqua!
“ Tesoro,non dire così! Dubito che lui possa vivere sereno e tranquillo!” replica Camilla. Ma chi? Il tipo con la figlia scombinata?
“ Amore mio,ti prego,dimmi che sono solo io quello con la mente deviata,che tu la pensi per una volta in modo diverso da me!” si rivolge il beccamorto alla sua adorata. Quella scuote il capo sconvolta.
“ Amore,magari è nata settimina! Ti prego,cerchiamo di non creare allarmismi inutili! Proviamo a ragionare fra noi,ad avere delle prove e poi ne parliamo con i ragazzi,ok?” cerca di placarlo Camilla. Ma allarmismi di che?
“ Ma tu ci pensi a come la prenderebbe Barbara? Per non parlare di Junior,che ha già i cavoli suoi per la testa e non oso domandarmi cosa potrebbe fare! O meglio,lo so: un omicidio premeditato e vilipendio di cadavere!” melodramma quell’essere.
“ Cosa avrebbe da pensare Junior?” domando curioso. Spero non abbia perso la testa per la figlia di Patrizia!
“ Pensa piuttosto a farti una vasectomia,idiota! Quella ragazza,se è nata regolare,potrebbe essere tua figlia! Non sai neanche contare? Per carità,col look e la coordinazione motoria deficitaria  che si ritrova non sarebbe un bel regalo per nessuno averla come figlia,ma credo potrebbe essere peggio per lei sapere com’è stata concepita e le tue attitudini con le donne!” mi risponde quello prima che lui e Camilla vadano via. Lancio un’ultima occhiata alla mia ex domestica per poi allontanarmi prima che le venga in mente di appiopparmi questa paternità…ci manca solo questo!
 
[Betty]
“ Stai scherzando?” esclamo inorridita dopo il racconto di mio marito sulla confessione di Junior. Scuote il capo coprendosi gli occhi con i palmi delle mani. Sospiro con un misto di disgusto e scoramento.
“ E la verità è che più parlava di come si sente e più mi ricordava me quando non riuscivo a trovarti e credevo di averti persa! Mi sono sentito così impotente che non oso domandarmi come si sentano mia sorella e Daniele!” mi spiega giocando con le mie mani.
“ E noi che lo reputavamo un immaturo…vuole semplicemente che quel bambino,che potrebbe essere il suo fratellino,cresca con un padre! E per questo sta rinunciando alla sua vita,nonostante gli costi dolore,lacrime e anche di essere etichettato da tutti quelli che non sanno come una persona superficiale!” commento. Annuisce.
“ Ora capisco pure perché Daniele sia così suscettibile da quando Junior è tornato per le nozze di Nick! Anche se ho scoperto pure un’altra cosa dalla chiacchierata con mio nipote!” riflette. Lo fisso curiosa.
“ Non mi dire che hai scoperto solo da questa chiacchierata che è interessato a Susanna Valencia,perché ti porto da un geriatra,amore mio! Se ne sono accorte pure le pietre!” esclamo. Neanche a me fa piacere averla in famiglia,ma tanto comunque col ritorno di Camilla col suo amore, ce la saremmo ritrovata fra i piedi,quindi tanto vale…
“ Daniele… Non riesco neanche a dirlo perché mi sento un emerito cretino! Cazzo,era il mio migliore amico! Non dovevo lasciarlo solo!” borbotta con gli occhi lucidi.
“ Amore,ma è stato lui ad allontanarti dopo la partenza di Camilla!” cerco di calmarlo sebbene non comprendo cosa lo faccia stare così.
“ Non fraintendermi,io voglio bene a Mario e Nicola,sono i miei migliori amici,ma Daniele era il mio amico d’infanzia,quello con cui facevo i compiti,con cui giocavo dopo scuola,a cui ho confidato della mia prima volta… Avrei dovuto usare la storia che avevo con Marcella per impormi nella sua vita: forse mi avrebbe mostrato ostilità all’inizio,ma col tempo le cose sarebbero tornate come prima…” mi spiega.
“ Amore,io credo semplicemente che vederti gli facesse male perché gli riportavi alla mente Camilla!” rispondo. Annuisce.
 
Mancava una settimana a Natale e,seppur riluttanti,avevamo invitato a cena Camilla,il suo compagno,la nostra nipotina e Susanna. Gli argomenti di conversazione scarseggiavano e temevo che di lì a poco mio marito domandasse a sua sorella come mai non gli avesse mai narrato dei continui abusi subiti in 40 anni.
“ Allora? Poi il preside ha accettato di accogliere Clizia nella sua scuola?” domandai a Roberta. Lei mandò giù l’ultima forchettata di risotto ai funghi per poi annuire.
“ Perché non avrebbe dovuto? Clizia è bravissima a scuola! Sai che quello è stato il liceo che abbiamo frequentato io,la mamma e zio Armando? Lì l’andavo a prendere tutti i giorni quando finivano le lezioni!” intervenne Daniele Valencia. Camilla intrecciò le dita con le sue sorridendogli. Lui le strappò un bacio. Io e mio marito ci fissammo inteneriti.
“ Ok,non voglio sapere altro! Zia,era molto buono questo risotto!” rispose la figlia fintamente scandalizzata prima di rivolgersi a me.
“ Grazie,tesoro! Ti ho preparato pure i biscotti che preparavamo insieme a Natale quando eri piccola!” le rivelai. Sorrise contenta esultando.
“ Amore,quando Roby era piccola e venivamo qui per Natale,si annoiava,non avendo i suoi libri e le sue cose,quindi io,lei e Betty preparavamo i biscotti a forma di albero,di stella,di pupazzo di neve!” spiegò Camilla al suo compagno.
“ I miei non erano i più belli di tutti,ma erano buoni!” aggiunse Roberta.
“ Non ci credo neanche se lo vedo che i tuoi biscotti non erano i più belli. Se avessi potuto scegliere quali assaggiare all’epoca,avrei scelto sicuramente i tuoi!” la rassicurò il padre. Un velo di tristezza avvolse tutti.
“ Allora facciamo che sabato li prepariamo noi 3 insieme e poi ti faccio vedere che sono degli obbrobri! Joseph si è spaventato quando li ha visti!” lo sfidò la figlia.
“ Non credo siano più brutti delle cose che vede per mestiere quando opera!” ribatté lui. A Camilla sfuggì una risata.
“ Comunque sappi che sono formalmente offesa dal fatto che non avresti scelto i miei biscotti!” punzecchiò il suo compagno.
“ Saprò farmi perdonare!” ammiccò lui imbarazzando me e Armando.
“ Io credo preparerò la glassa!” propose Susanna Valencia.
“ Oddio! Sa cucinare?” mormorò al mio orecchio mio marito sbalordito.
“ Al massimo andranno di lavanda gastrica!” gli sussurrai strappandogli una risata.
“ Ma non se ne parla! La glassa la metti sui biscotti che devi mangiare tu! A me la glassa non piace! Piace a Raganella,ma a me no!” si ribellò Roberta. L’occhiata che ci scambiammo io e mio marito fu eloquente.
“ E col modellismo come sta andando? Junior si è appassionato?” domandò Armando al cognato.
“ Sì. Lo rilassa. A quanto pare,le moto continuano a piacergli solo in formato modellino!” spiegò Daniele Valencia.

“ Per fare qualcosa tutti insieme quando ci sarà anche Clizia ho ordinato un puzzle da 2000 pezzi del dipinto << Pesco in fiore >> di Van Gogh. Starebbe benissimo nel vostro salotto ed è un’attività che possiamo fare tutti insieme!” esclamò Roberta. I suoi genitori si sorrisero.
“ Ci vorrà più di una sera con 2000 pezzi,ma hai avuto un’ottima idea,tesoro!” si congratulò Daniele abbracciandola.
 
“ Daniele ha pensato di togliersi la vita quando Camilla l’ha lasciato. Me l’ha detto Junior! Tu ti rendi conto che se la cosa fosse andata a segno,mia sorella l’avrebbe seguito a ruota mentre aspettava Roberta? Ti rendi conto la smania di quello di fare la sua ascesa sociale cosa avrebbe potuto causare? Loro stavano bene insieme,come ora. Volevano un figlio,non facevano male a nessuno: se ne stavano nel loro mondo di marzapane e provocavano picchi glicemici quando ci avevi a che fare (come adesso),ma nulla che meritasse quello schifo! Non hanno mai fatto nulla che possa giustificare che a Roberta sia stato negato un padre che l’avrebbe adorata,che sarebbe impazzito per lei!” asserisce. Dio Mio,che disastro!
“ Beh l’adora anche adesso e,da quando sa di lei,un po’ fuori dal mondo lo è!” cerco di sdrammatizzare.  Sorride.
“ Camilla lo sa?” gli domando preoccupata da come mia cognata potrebbe prendere questa cosa. Ricordo ancora quando Marcella mi narrò quella parte della mia storia con Armando nella quale lui aveva cercato la rissa,ricordo la rabbia verso me stessa,il dolore,la paura,gli incubi.
“ Credo di sì. Stesso discorso non credo valga per Marcella e Bea!” risponde. Mi stringo forte a lui facendomi coccolare dalle sue braccia.
 
[Marcella]
“ ODDIO!” strepita mia sorella facendomi partire un timpano. Alzo gli occhi al cielo maledicendo me stessa per averglielo anticipato.
“ Non ho invitato un VIP! È solo Santiago!” minimizzo. Già immagino Jean guardarlo di traverso per tutta la sera. Come se poi non ci fosse abbastanza carne al fuoco!
“ Lo stesso a cui hai regalato la tua verginità,che ti ha baciata,che ti ha fatto un costoso regalo di Natale,che non perde occasione per starti attorno,tanto che se n’è accorta anche la moglie…” enumera. Sbuffo.
“ La moglie è solo una pazza visionaria,Bea! Io non ho nessuna tresca con nessuno,ok?” la fermo.
“ Secondo te,il fatto che tanti anni fa sia venuto a letto con te non è indicativo del suo interesse nei tuoi riguardi? Se non foste stati dietro a due ossessioni che tutto erano tranne che amore,magari vi sareste persino sposati!” replica.
“ Che diavolo stai dicendo? Ti ricordo che amavo da morire Michel,che mi ha regalato un matrimonio perfetto,2 figli che amo…smettila di parlare così di questa cosa!” l’ammonisco.
“ Ciò non toglie che potresti provare qualcosa per qualcun altro. Dubito che tuo marito ti volesse sola ed infelice a vita,Marce! E poi pensa che sarebbe perfetto: Danielino non avrebbe nulla da obiettare,visto che è il suo migliore amico!” risponde. Mi passo le mani sul viso.
“ Ed io che non ci dormivo di notte all’idea di non avere l’approvazione di Daniele! CHE VUOI CHE ME NE FREGHI? Cosa immagini? Nostro fratello con la tonaca che benedice l’unione?” sbotto.
“ No,dubito che potendo avere Cami,possa mai darsi al sacerdozio,Marce!” risponde. Emetto un mugugno di frustrazione.
“ Ho sbagliato a darti quest’anteprima! Ora devo andare all’addio al nubilato di Barbara! Ci vediamo stasera! E cerca di non far presentare il tuo amore come fosse uno zombie a furia di festeggiare il suo compleanno,che ci manca solo che finisca tutto l’ambaradan all’ospedale!” esclamo prima di chiudere la chiamata. Roba da pazzi!
 
[Theresa]
La giornata di Natale non ha cambiato tutto solo in azienda,dove c’è un clima pieno di tensione,ma anche fuori. L’arrivo dei genitori di Bryan l’ha reso piuttosto nervoso,sebbene per natura,lui sia una persona molto pacata. Quando poi mi ha raccontato il motivo di tale freddezza verso di loro,ho capito le sue ragioni.
Avrei voluto restare al margine di tale questione,conscia anche del fatto che la nostra relazione è recente e che,anche solo per questo,non dovrei immischiarmi,ma i suoi genitori mi cercano di continuo perché perori la loro causa ed io non so come comportarmi.
“ Dove hai la testa oggi?” mi domanda Pilar mentre stiamo raggiungendo il luogo dov’è stato organizzato l’addio al nubilato per la signorina Barbara. Arrossisco.
“ Se tuo marito avesse litigato con i suoi,quando stavate assieme solo da poche settimane,tu ti saresti messa in mezzo?” replico cercando un suo consiglio. Poi mi viene in mente che per lei sarebbe stato diverso,visto che per lei i genitori di Bob sono come degli zii,inoltre loro due si conoscono da tutta la vita. Come al solito,ho chiesto consiglio alla persona sbagliata,giacché il contesto è completamente diverso e io e lei siamo totalmente diverse a livello caratteriale.
“ Bryan ha litigato con la sua famiglia? Per questo non li ha raggiunti a Natale?” mi chiede Bianca. Pilar alza gli occhi al cielo,proprio come le cognate di quest’ultima.
“ Pilar non è proprio la persona adatta a cui chiedere,visto che conosce e sopporta Bob da tutta la vita,ma a me è successa una cosa simile alla tua,sai? Io ed Hermes stavamo assieme da pochi mesi e c’era stato uno scambio di vedute un po’ accesso fra lui e i suoi!” interviene la dottoressa Doinel.
“ E i signori Mendoza l’hanno tirata in mezzo?” le domando interessata.
“ Anche se non avessero voluto il mio intervento,l’avrei fatto lo stesso perché sapevo che Hermes si sarebbe pentito per tutta la vita se non avesse chiarito con i genitori e perché comunque ero e sono consapevole del caratterino di mio marito!” mi spiega. Annuisco.
“ Tu pensi che Bryan abbia ragione o torto in questa diatriba con i suoi?” mi domanda vedendomi un po’ confusa.
 
Erano trascorsi 2 giorni da quella sera di Natale che aveva catapultato nella nostra quotidianità i suoi ingombranti genitori. Bryan non aveva preso per nulla bene quella novità erigendo un muro fra loro e adoperando una corazza anche quando cercavo di introdurre l’argomento.
Sono uscita dal bagno,dove ero andata a lavarmi le mani prima di cenare,ed ho raggiunto la cucina di quel mini appartamento. L’ho trovato impegnato in una concitata telefonata.
“ […] COME?...Che diavolo vuol dire che non hanno ancora una cazzo di risposa? È una dannata PEC,non deve di certo consegnarla il piccione viaggiatore!...Ah benissimo! Di bene in meglio,guardi!...Sì,lo so che lei sta facendo il meglio che può,avvocato,e la ringrazio,ma non riesco a crederci che questa cosa stia succedendo a me!...Va bene! Grazie ancora e,se non dovessimo sentirci per eventuali novità,buon anno!” gli ho sentito dire.
“ Scusa! Non volevo ascoltare!” ho borbottato. Mi ha preso la mano per portarmi a sé.
“ Tu pensi che l’avvocato non abbia voluto dirti che ha rifiutato?” gli ho chiesto carezzandogli la nuca con i polpastrelli. L’ho sentito tremare fra le mie braccia e cingermi più forte.
“ Dimmi chi nel 2036 non apre una cazzo di casella di posta elettronica certificata,visto che lì di sicuro non arriva la pubblicità di chi vuole venderti una renna mentre vivi alle Hawaii!” si è lamentato.
“ Forse però ai tuoi genitori dovresti dire di questa ricerca. Non sarebbe bello se lo scoprissero per caso!” gli ho consigliato.
“ Sì,perché come ho scoperto io le cose,dovendo tirare loro fuori con le pinze la verità per evitare che pensassi il peggio,pensi sia stato bello per me? Ho quasi 30 anni,non ne ho 3! Avrei dovuto saperlo prima!” si è sfogato. Effettivamente scoprirlo così,era stata una mazzata per lui, tanto da spingerlo a fare fagotto e lasciare il Perù per venire a cercare lavoro qui!
“ Magari avevano semplicemente paura di perderti! E adesso che tuo padre è in queste condizioni,forse dovresti mettere da parte questa cosa!” ho risposto. Gli è sfuggita una risata isterica.
“ Tanto non posso farci nulla,no? È così che ho scoperto questo schifo,rendendomi conto che per mio padre sono completamente inutile!” ha replicato con gli occhi leggermente lucidi.
 
“ Un po’ sì. Insomma,nei suoi panni sarei molto arrabbiata!” ammetto.
“ Ma che è successo? Dai! Guarda che quando ha lasciato il cellulare in azienda,ho letto i messaggi incalzanti di sua madre…sei rovinata con una suocera così!” interviene Bianca. Abbozzo un sorriso e chiudo l’argomento quando arriviamo al luogo dell’appuntamento.
Ci sono la futura sposa,le sorelle,la nipotina,la madre e il di lei compagno,il quale stranamente oggi mi dispensa dalle occhiate omicide,che mi rifila ogni volta che mi vede.
“ Amore,io vado o finisce che i ragazzi mi danno per disperso!” si rivolge lui alla signora Camilla.
“ Marcella e Betty sono in ritardo,ma immagino che arriveranno a breve! Vai piano,amore!” replica lei carezzandogli il viso per poi donargli un bacio. Mi domando come abbiano potuto dare per spacciata la loro storia,se si vede lontano un chilometro che si amano!
“ Oggi abbiamo conosciuto suo padre!” esclama rivolgendosi a me,dopo aver salutato una per una le sue figlie (biologiche e non),la dottoressa Doinel e la piccola Clizia.
“ Davvero? Spero che adesso sia un po’ più tranquillo riguardo il matrimonio di domani. Mi dispiace,se è stato opprimente,ma lui è un po’ restio a lasciarmi uscire dal nido!” mi scuso. Gli scappa un sorriso.
“ Conosco il genere. Magari quando farà conoscere lui e il suo ragazzo,faccia loro un filmino…potrebbe essere divertente e allontanare il malumore dalla nostra famiglia! Solo che,se vuole evitare che finisca online,non ce lo faccia recapitare dalla nuova segretaria dell’Ecomoda!” ribatte ottenendo una gomitata divertita dalla primogenita. Se ne va dopo aver strappato ancora un bacio alla futura moglie.
“ Allora? Qual è questo segreto di Bryan?” mi domanda Bianca.
“ Bianca,ti prego!” l’ammonisce Aisha.
 
[Patrizia]
“ Dimmi almeno che non l’avete fatto sul tavolo dove consumiamo le portate,per cortesia!” mi ammonisce il mio coinquilino notando i miei capelli scomposti e la mia faccia soddisfatta.
“ Ti vedo nervosetto,Guiduccio! Che è successo?” gli chiedo.
“ Vorrei vedere te nei miei panni! Comunque prima ho visto tua figlia. Era con tutta la compagnia di streghe,Camilla inclusa!” mi racconta.
“ E allora? Dov’è la novità? In fondo sono loro la sua famiglia,no?” mi risento dall’ingratitudine di mia figlia.  
“ La novità sta nel fatto che tua figlia era diversa,trascurata e con la faccia di chi ha perso alla slot machine!” mi spiega. M’incuriosisco.
“ E Daniele ti sembrava preoccupato?” gli domando.
“ Solo delle sue leziosaggini con Camilla! Potrebbe essere un buon momento per riavvicinarti a lei,far sì che si schieri dalla tua parte e allontanarla dalla loro cerchia. Per quello stronzo di un Valencia sarebbe una bella lezione per averti preso in giro facendoti credere di essere sua moglie,mentre era sposato con la sua cara Camilla!” risponde. In effetti…
 
“ Signora,la signorina Susanna ha detto che non ha fame!” annunciò Anita tornando in sala da pranzo con il vassoio intatto. Daniele intanto continuava a rifocillarsi come se nulla fosse.
“ Hai sentito?” gli chiesi quando la nostra domestica si congedò.
“ Peggio per lei. Non mi metterò di certo a pregarla di mangiare né scenderò a patti con lei perché si nutra,visto che sarebbe decisamente poco educativo. A maggior ragione perché so cosa chiederebbe in cambio e non ho alcuna intenzione di revocare la sua punizione!” rispose perentorio per poi continuare a mangiare.
“ E MANGI!” strepitai. Si massaggiò l’orecchio concentrandosi sull’elice.
“ Vuoi che faccia yoga seduto a tavola?” ironizzò beffardo. 
“ Guarda che ho letto su internet che quello che è successo si chiama << revenge porn >> e che è un reato!” cercai di rabbonirlo.
“ Sono strabiliato da tanta cultura! Dimmi qualcosa che non so!” mi derise.
“ Non puoi davvero recluderla!” obiettai.
“ Non la sto recludendo: Susanna andrà a scuola come tutti gli altri giorni,ma nulla di più. Quello che non c’è scritto su Internet,il tuo mezzo d’informazione preferito,è che se un bel giorno Susanna dovesse assumere una carica di rilievo e dovessero venir fuori quelle riprese, scoppierebbe uno scandalo che potrebbe costringerla a dimettersi. Stesso discorso vale per il coprotagonista del video. E nel caso in cui ciò accadesse con Susanna felicemente accoppiata,il suo partner potrebbe non prenderla molto bene e mollarla! Inoltre potrebbe essere licenziata,emarginata dalla sua cerchia di amici… Per mia figlia non voglio questo! Pure perché so per certo che verrebbe a piangere da me, che,tuttavia,avrei le mani legate non potendo costringere il suo fidanzato o marito a restare con lei o il suo datore di lavoro a non licenziarla oppure i suoi pseudo amici a frequentarla! SUSANNA NON AVREBBE DOVUTO PERDERE LA VERGINITÀ IN UNA MACCHINA,CON UN TIPO CHE L’HA USATA COME GIOCATTOLO SESSUALE E CON UNA CAZZO DI TELECAMERA PUNTATA ADDOSSO!” replicò.
“ Danielino,non esagerare!” lo esortò Bea.
“ NO,MICA DEVO ESAGERARE? COME MAI CHARLOTTE CERTE COSE NON LE FA? COME MAI ALLE FIGLIE DI ARMANDO MENDOZA,DI URIBE,DI BEZERRA,CERTE COSE NON CAPITANO?” si urtò.
“ Veramente neanche le figlie di Cami fanno certe cose,ad essere onesta! A 16 anni Robertina era ancora illibata e pure Barbara,che al momento ha 14 anni,ha dato a stento qualche bacio! Camilla le avrebbe chiuse in convento fino ai 40 anni per una cosa simile!” rispose Bea.
“ Appunto! Almeno lo stile genitoriale è simile!” borbottò mio marito.
“ VUOI DIRE CHE AVRESTI VOLUTO CHE FOSSERO LORO LE TUE FIGLIE E CHE SUSANNA NON FOSSE TUA FIGLIA? PREFERISCI DELLE PERFETTE ESTRANEE AL SANGUE DEL TUO SANGUE?” mi indignai.
“ VOGLIO DIRE CHE QUELLE DUE RAGAZZE HANNO UNA MADRE CHE NON LE HA MAI ABBANDONATE UN MESE DAI NONNI PER ANDARE A FARE LA TROIA IN GIRO! SUSANNA ALTRO NON È CHE IL FRUTTO DELLA TUA EDUCAZIONE,DEI TUOI PRINCIPI MARCI. È LA TUA COPIA,TUTTO CIÒ CHE NON VOLEVO PER LEI!” sbottò.
“ MEGLIO SE FOSSE STATA SIMILE A QUELLA LÌ,NO?” esplosi stanca del suo continuo denigrarmi.
“ ALMENO NON AVREI DOVUTO BUTTARE I MIEI SOLDI PER QUALCOSA DI TOTALMENTE INUTILE: QUEI 2 CANCELLERANNO IL VIDEO,MA NON È DETTO CHE NON SIA STATO SCARICATO DA QUALCUNO IN GRADO DI RIPOSTARLO ONLINE. O CHE A FARLO NON SIA IL VIRGULTO CHE HA DEFLORATO MIA FIGLIA!” rispose incazzato.
Il cellulare di Bea emise un suono fastidioso interrompendo la nostra discussione. Mia cognata lo estrasse dalla borsa e,per via della cover con gli strass,a momenti la luce del lampadario che si riflesse contro quelle pagliuzze mi accecò.
“ Ciau! Lo sai che il 4 ottobre compio 5 anni? Ci vieni alla mia festa di compleanno? Ti prego! Vorrei per regalo una moto giocattolo,ma non rosa. Non mi piace il…” la bambina di quell’audio fu interrotta da un ammonimento corale che l’apostrofò come << Clizia >>. A mio marito sfuggì una risata,che mascherò con un colpo di tosse.
“ Bibi,che fai?” domandò la voce di un’altra bambina.
“ Controllo che sia ancora il 30 settembre e non il 30 novembre! Mica stai scrivendo la lettera a Babbo Natale,cucciola? Che modi sono questi? Si accetta qualsiasi regalo ti venga fatto,senza pretese assurde! E poi è una registrazione audio,quindi è inutile che fai le sopracciglia a tetto spiovente,che tanto non ti vede la signora Maria Beatrice!” esclamò la voce di una tipa che strappò un sorriso a Daniele.
“ No,qualsiasi regalo. Qualsiasi regalo è brutto se sono le bambole con i fiocchi che a me non mi piacciono. A me mi piacciono le moto. Le moto e basta. Allora io ho chiesto le moto anche ai nonni,a Melania,a zia Laura,ai miei amici…” spiegò la bambina più piccola perentoria.
“ Alle maestre e al preside no?” chiese sarcastica la ragazza più grande. Mio marito prese a ridacchiare divertito.
“ No,mica sono stati invitati alla festa?!” rispose innocentemente la bambina.  Si sentì una risata dal telefono e Daniele smise di ridere.
“ Scusa,Bea,come sai la tecnologia non è il mio forte. Comunque io e Roby saremmo contente se venissi alla festa di Clizia. Non sarà nulla di impegnativo per quello che è successo a mia madre. Però almeno alla bambina vorremmo donare spensieratezza e mia madre avrebbe voluto così! Fammi sapere! Un bacio! E niente moto giocattolo,ci penso io!” aggiunse la voce di quella poco di buono.
“ Certo che ci vengo! Ha una bella parlantina la piccola peste,eh? Fammi sapere cosa posso comprarle! Ti mando il numero del volo,appena lo prenoto!” registrò Bea prima di tornare da noi.
“ Esiste una funzione per cui se poggi il telefono all’orecchio,senti solo tu gli audio che ti vengono inviati. Lo dico perché a questo giro era Camilla e i ragazzi non c’erano,ma il mittente sarebbe potuto essere uno dei tuoi partner coatti e Susanna è già deviata di suo,quindi ci mancano solo gli audio sconci inviati a te!” la rimproverò Daniele.
 
Provo a chiamare mia figlia un paio di volte,ma dopo 3 squilli scatta la segreteria telefonica. Sebbene mi costi e sarei tentata di gridargli addosso tutto lo schifo che provo,cerco in rubrica il padre dei miei figli e lo chiamo.
“ No,non ti presto soldi. Ti ho risposto solo perché avresti continuato a chiamare a manetta e non voglio rovinarmi la giornata con i miei figli e mio nipote! Eclissati,che già sopportare te e quell’altra ameba domani sarà uno sforzo sovraumano per me!” risponde infastidito poco prima che scatti la segreteria.
“ Susanna non mi risponde. Che cos’ha nostra figlia? È vero che è di pessimo umore ed è trascurata?” replico. Sbuffa.
“ Vedo che il tuo coinquilino non riesce proprio ad occuparsi della sua inutile esistenza senza impicciarsi della mia famiglia. Susanna non ha nulla che ti riguardi e nulla che una come te possa comprendere. A mia figlia pensiamo io e Camilla. Lei non vuole avere a che fare con te… o forse ha risposto alle tue chiamate? Perché scommetto che mi è capitata la sventura di sentirti oggi in quanto mia figlia non ha voluto parlarti, no?” ribatte.
“ Voglio solo aiutarla!” affermo.
“ SAI COSA POTREBBE AIUTARLA? CAMBIARE DNA E NON ESSERE FIGLIA TUA,VISTO CHE LA PARTE DI TE CHE HA LE HA CREATO SOLO UN MUCCHIO DI CASINI DA QUANDO È VENUTA AL MONDO. SICCOME SI È RESA CONTO CHE CIÒ NON È POSSIBILE,È DEPRESSA. SPARISCI E NON CREARE PROBLEMI NÉ DOMANI NÉ MAI PIÙ!” risponde prima di riagganciare. Disgraziato!
 
[Susanna]
Guardo le altre chiacchierare e ridere fra loro,consapevole che dovrei farlo anch’io perché è un addio al nubilato questo,ma non ci riesco. Mi tornano solo in mente le notti trascorse insieme ad ideare le borse,il nostro primo bacio,la nostra notte insieme,quel biglietto e le sue parole. Sto così male che mi sembra che mi facciano male i polmoni quando inalo aria. Vorrei soltanto dimenticare tutto,anche solo per non rovinare la famiglia che papà e Camilla stanno costruendo. Ma come posso dimenticare gli unici momenti in cui sono riuscita ad essere davvero io,per poi rendermi conto che per lui sono sempre stata una poco di buono,proprio come lo sono per il resto del mondo?
È vero: il mio modo di fare da civetta c’ha messo del mio,ma con lui ho sempre cercato di essere me stessa,ho messo a nudo la mia anima prima che tutto il resto…
“ Tesoro,lo so che fa male. Vorrei tanto fare qualcosa per farti stare meglio,amore mio!” esclama Camilla. L’abbraccio forte non riuscendo a trattenere le lacrime.
“ Il problema è che tu avevi qualcosa per cui stare male. Io… La verità è che quella storia è sempre esistita solo nella mia testa!” rispondo quando mi porta lontano dal tavolo perché le altre non mi vedano piangere.
“ Lo pensavo anch’io di me e tuo padre,sai? Pensavo di essere stata un giocattolino per lui!” replica.
“ Io per Junior lo sono stata. Camilla,smettiamola di prenderci in giro una buona volta: le ex di Dodo le ho viste dai profili social: hanno tutte un dottorato,2 lauree,hanno letto almeno 50 libri l’anno,hanno un abbonamento a teatro e la tessera della biblioteca. Io sono una capra,che solo ora ha capito cosa vuole dalla vita,ho frequentato solo 8 semestri di finanza alla San Marino durante i quali ho fatto tutto tranne che studiare! Cosa abbiamo in comune io e quelle tizie? Niente. Sai come ho perso la verginità? In una macchina e filmata da un telefonino,con uno che il giorno dopo,quando il video ha cominciato a circolare,mi ha dato della troia! Papà ha dovuto spendere un capitale per far sparire quel video, che non è detto non sia stato scaricato da qualcuno! E quando ha provato a farmi capire in cosa fosse sbagliata tale condotta,io non ho capito niente. Lui l’aveva predetto che sarei finita così e aveva ragione! Sai che ti dico? Che Dodo ha ragione: io sono solo una sgualdrina,come mia madre! Guarda anche solo loro: cosa abbiamo in comune? Niente! Io ho avuto più partner sessuali che se contiamo tutti quelli che hanno avuto loro messi assieme!” mi sfogo per poi indicare le ragazze riunite. Mi fissa scuotendo il capo per poi abbracciarmi di nuovo.
“ Susanna,basta con queste sciocchezze! Smettila di alimentare uno stereotipo che dovresti contribuire ad abolire: non sei una poco di buono! Hai avuto una vita piena,ma sei una ragazza straordinaria e se Junior ha avuto il coraggio di coltivare il suo talento per il disegno,lo deve solo alla tua testa dura! Hai ragione: tu e le sue ex non avete nulla in comune: infatti Junior a te tiene,a loro no! Non ti arrendere,va bene?” cerca di consolarmi. Annuisco sebbene sia consapevole che le sue parole siano frutto solo del suo affetto nei miei confronti.
 
[Junior]
Il viaggio in auto procede in silenzio conscio che già stasera sarà tutto un mistero come andrà la serata e che probabilmente ci saranno scenate a non finire. Senza contare che il primo che potrebbe dare i numeri per la presenza di quello lì,sono io! Inoltre non riesco a togliermi dalla testa la chiacchierata con zio Armando,il fatto che stasera lei verrà alla festa con quello che le sbava dietro,la nostra notte insieme. Vorrei solo spegnere il cervello,non pensare,tornare alla notte del 25 e poterla tenere fra le braccia anche solo 5 minuti in più. Vorrei poter dire che almeno di notte i pensieri mi lasciano in pace,ma non è così purtroppo.
“ Armando,ti dispiace se accendo la radio?” mi domanda Hildegard timidamente.
“ La sera di Natale io e Susanna abbiamo fatto l’amore!” esplodo cercando di alleggerirmi almeno un po’,sebbene il macigno sia sempre lì.
“ Armando,tu non mi devi spiegazioni,ok? Lo sai che non ero neppure d’accordo a coinvolgerti in questo pasticcio! E le hai detto tutto? Te l’avevo detto che ti sarebbe stata vicino!” replica.
“ No. Non le ho detto niente. L’ho liquidata in modo pessimo e da allora non mi parla. Lo so che non ti devo niente,che non stiamo neanche insieme per davvero,ma meriti correttezza,Hildegard. Io amo Susanna. A zio Armando è venuto un mezzo infarto quando gliel’ho detto,ma è così,ok? È una pazza,una maleducata,un’immatura,ma io senza la sua energia mi sento morto!” ammetto.
“ Armando,io vorrei solo che questo bambino fosse di Tim,sia perché lo amo ancora e sia per liberarti da questo casino. Tu vuoi fare da padre a questo bambino solo perché pensi sia di quell’essere che ha contribuito al tuo concepimento!” risponde. Almeno non l’ha apostrofato come << mio padre >>! E posso solo ringraziarla per tale accortezza!
“ Hai almeno provato a vederlo in questa settimana?” le domando. Scuote il capo.
“ Anche se non sei d’accordo,voglio la certezza che questo bambino sia suo prima di dirglielo. Non voglio illudere nessuno!” risponde. Porto la mano sulla sua.
“ Armando,se provassi a parlare io con Susanna? Io sono sicura che lei ti starebbe accanto!” mi propone. Scuoto il capo.
“ Susanna non si merita di finire in questo casino. Io devo lasciarla andare,anche se fa male da morire!” rispondo azionando il segnalatore luminoso di direzione prima di accostare davanti al cancello di casa dei miei genitori. Papà e Giulio sono già fuori e mi stanno aspettando.
“ Buongiorno! Scusate,ma l’aereo ha fatto ritardo. Non è colpa di Armando!” esordisce Hildegard.
“ Non importa! Anita è già dentro pronta ad accoglierti e a mostrarti la casa!” le risponde mio padre.
“ Allora…ci vediamo più tardi!” borbotta prima di entrare in casa. Giulio mi fissa con biasimo.
“ Conosco la solfa: << È così carina,perché le hai fatto questa bastardata e per di più con Susanna che è il suo opposto? >>…Zio Armando mi ha detto più o meno le stesse cose,quindi direi che basta così! Sono già andato a confessarmi e mi hanno dato pure la penitenza!” mi risento.
 
[Joseph]
Il viaggio in macchina è proseguito senza grossi problemi con mia madre seduta al mio fianco e gli altri 3 passeggeri seduti dietro. Per quanto, anche se avessero cominciato a battibeccare come al solito,non credo sarebbe stato peggio della perenne tensione che si respira a casa dei miei suoceri! E la colpa è tutto di quello stronzo che ha contribuito alla nascita di Junior e Barbara!
“ Allora,tesoro,come ti trovi in Colombia? E Clizia? Di Roberta non te lo chiedo perché immagino sia al settimo cielo per essersi riunita a suo padre e ai suoi fratelli!” esclama mia madre. Proprio al settimo cielo… Dal 26 mia moglie,più che al settimo cielo,ha rischiato di far venir giù il cielo per quanto è incazzata!
“ Bene! La Colombia piace sia a me che a Clizia. I miei suoceri sono molto ospitali e abbiamo preso casa vicino la loro villa,così da abitare vicini. La mia clinica sta prendendo piede e anche l’azienda di accessori che avevano pensato Daniele e Camilla!” racconto non menzionando il patatrac combinato dai miei cognati,sperando che stasera quei due non facciano qualche stronzata che sciocchi la mia famiglia!
“ Laura manda tanti saluti a Barbara,ma non è potuta venire perché la piccola Chanel ha la febbre!” mi spiega Melania. Meglio così! Avrei avuto difficoltà a presentare mia sorella a mio suocero,con l’umore che si ritrova in questi giorni,e a spiegargli che la stessa ha pensato bene di chiamare sua figlia col cognome di una stilista morta!
“ Mi dispiace. Più tardi la chiamo per sapere come sta!” borbotto per poi fare manovra per parcheggiare sotto il palazzo del bilocale dei miei suoceri. Speriamo che non comincino a litigare per chi deve prendere la stanza patronale e chi il divano letto!
“ È questo palazzo qui? Molto bello!” commenta Abel. Gli sorrido dallo specchietto retrovisore. Bello fuori,ma la prima volta che vi ho messo piede,sembrava arredato da un daltonico ubriaco!  
Scendiamo tutti e 5 dall’auto e apro il bagagliaio per estrarre le valigie. Il mio intento di dar loro una mano viene meno per una telefonata di mia moglie. Mi faccio il segno della croce pregando che non ci siano problemi all’orizzonte.
“ Amore,che bello sentirti!” esclamo.
“ Anche per me. Il caso umano è qui e spero non urti Susanna,perché con l’umore che si ritrova,ci scappa il morto. I tuoi?” mi aggiorna.
“ Bene. Salutano te e la bambina. Siamo sotto il palazzo dei tuoi!” le spiego. Annuisce con un mugugnino.
“ Tesoro,che c’è?” le chiedo.
“ Sai,all’inizio non mi era simpatica,ma vedere Susanna e Junior andare in giro come due zombie mi fa stare male. Vorrei fare qualcosa. Pensa di essere una sgualdrina come quella troia che ha diviso i miei genitori!” mi racconta.
“ Ma non puoi fare qualcosa perché altrimenti tradisci la fiducia di Junior! È disumano che tu debba scegliere fra i tue fratelli,ma non è detto che se parli con Susanna le cose migliorino: se ha ripreso di te,si incazzerà con tuo fratello per averla reputata troppo immatura per essere resa edotta della verità!” rispondo. Sospira afflitta.
“ Amore,vado a dare loro una mano,ok? Ci sentiamo dopo!” la saluto.
“ Ok,amore. Vado anch’io,prima che mi travolga lo tsunami. Ha addosso più colori di zia Bea,Dio Mio!” replica per poi riagganciare. Sorrido divertito.
“ Mi dispiace non avervi dato una mano,anche se non capisco perché tutte queste valigie per 3 giorni,onestamente!” mi scuso prima di notare la quantità poco proporzionata di valigie.
“ Non sapevo bene cosa indossare,quindi…” risponde Melania. Mia madre scuote il capo. Alzo gli occhi al cielo pregando in cuor mio che questi siparietti non facciano sbottare mio suocero,a cui già girano per fatti suoi.
 
[Barbara]
Il mio ultimo giorno da nubile me lo aspettavo diverso in realtà. O meglio,quando ho conosciuto Giulio,non credevo mi avrebbe mai guardata né chiesto in moglie.
 
Ero imbarazzata e piuttosto confusa. Roby e la mamma mi avevano descritto la prima volta come un momento unico ed io ero riuscita a rovinare pure quello: avevo perso la verginità ubriaca come una pigna e con un perfetto sconosciuto che mi aveva dato della logorroica. Ero un caso umano.
Passai la mano sul vetro dello specchio per cancellare il vapore formatosi dopo la mia doccia nel bagno dello sconosciuto. Come avrei fatto a presentarmi dagli zii con un profumo di bagnoschiuma maschile? Zio Armando mi avrebbe uccisa e poi raggiunta al Creatore per finire di gridarmi addosso! E in più,come l’ultima delle stupide,ero stata così presa dal correre in bagno da dimenticare i miei indumenti in camera.
Inspirai profondamente e mi schiarii la voce guardandomi allo specchio per trovare il coraggio di cercare quel tipo e chiedergli di passarmi gli abiti senza aprire del tutto la porta. Non che facesse differenza farmi vedere in accappatoio da lui,dopo aver dormito nuda nel suo letto…
“ Ehi!” farfugliai tentando di avere un tono di voce alto e urtando le nocche contro la porta per accertarmi che mi sentisse. Non sapevo neppure il suo nome! Altro che prima volta indimenticabile fatta con amore…
Spalancò poco delicatamente la porta rischiando quasi di farmi cadere,ma mi afferrò in tempo prima che urtassi rovinosamente il pavimento marmoreo. Non ero mai stata fra le braccia di un uomo mezza nuda. O almeno non da sobria.
“ È il mio accappatoio. Non lo presto mai a nessuna,ma ti sta bene. Sei buffa! Sembri tenera!” bofonchiò contro il mio viso.
“ Dubito che mio zio mi farebbe preservare l’udito se mi presentassi a casa sua con indosso il tuo accappatoio. Potresti passarmi i miei abiti e chiamarmi un taxi,per favore? Grazie!” replicai imbarazzata.
“ Barbara,scusa se te lo dico,ma dubito che un tassista ti reputerebbe del tutto sana di mente,se ti vedesse con il vestito che indossavi ieri in pieno giorno! Finiresti dinnanzi ad un istituto psichiatrico anziché a casa di tuo zio!” rispose. Sorrisi.
“ Se ti va,ti accompagno dai tuoi zii per spiegare loro di questa notte!” aggiunse. Trasalii immaginando zio Armando rincorrerlo armato di mannaia e mia madre atterrare da Zurigo con l’intenzione di evirarlo,assistita nel suo intento da Roberta.
“ Meglio di no. Mio zio è decisamente vecchio stampo per certe cose e non arriveresti a domani! Non che mia madre e mia sorella potrebbero mai stringerti la mano! E neanche mio fratello!” balbettai.
“ Non ho paura di nessuno. Neanche del tuo Roby,il tuo ragazzo,presumo! Qualsiasi cosa sia successa con lui,vedrai che ti perdonerà! Non è il caso che tu gli consenta di avvelenarti i sogni!” rispose.
“ Roby è mia sorella e ti spaventerebbe più di un uomo,credimi! È il mio opposto e credo che il marito abbia smesso di temerla solo quando si sono fidanzati! Posso avere i miei vestiti ora?” replicai. Annuì per poi lasciarmi sola.  Tornò dopo qualche attimo con i miei abiti.
“ Ti va di fare colazione? Mangi dolce o salato di solito?” mi chiese.
“ Dolce. Non dirmi che sei per il salato di prima mattina come Roby,ti prego! Come si fa a riattivare il cervello senza gli zuccheri?” replicai. Rise divertito.
“ Dolce anch’io. Il salato lo lascio ai temerari come tua sorella. Per carità di Dio,sarebbe la mia morte un mondo senza pane e marmellata a colazione!” rispose strappandomi un sorriso.
“ Ti lascio vestire con calma ed intanto scongelo i cornetti e preparo il caffè. Con quanto zucchero lo prendi?” replicò aprendo di nuovo la porta. Sollevai indice e medio della mano destra per indicare il numero.
“ Se ci fosse mio padre,ti guarderebbe schifato. Direbbe che uccidi il caffè!” rispose con un sorriso prima di lasciare il bagno.
 
Quando poi ci siamo fidanzati,chiarendo ogni malinteso,non pensavo che Susanna sarebbe stata la mia testimone né che avrebbe partecipato al mio addio al nubilato,se non per avvelenarmi. Credevo avrei avuto il pancione durante questo giorno e che il mio bambino avrebbe cominciato a farmi percepire i suoi movimenti,comunicandomi in un modo tutto suo la sua presenza. Quell’ultima riflessione porta con sé una lacrima che mi affretto a scacciare prima di uscire dal bagno.
Ritorno in sala sfoggiando un sorriso pieno di ottimismo,perché potrei avere un piccolino o una piccolina nel ventre,frutto dell’amore fra me e Giulio. Un bambino che non cancellerà quello che abbiamo perso,ma che ameremo tantissimo.
Se io sono raggiante per le mie nozze e per la vita che mi aspetta,a Susanna manca solo la pala in mano per sembrare un becchino. Chi l’avrebbe mai detto che si sarebbe innamorata di Junior? Fra tanti ragazzi,giusto di mio fratello si doveva innamorare!
“ Tesoro,però potresti anche mangiare qualcosa!” esclama la signora Marcella rivolgendosi a Susanna. Charlotte e Aisha invece non stanno facendo complimenti con il cibo.
“ Non ho fame,zia. Ho fatto una colazione abbondante!” risponde Susanna. Ritorno al mio posto pregando in cuor mio che domani le mie nozze filino lisce e scacciando dalla mia mente il ricevimento delle nozze di Nick e Carmen.
“ Intanto che a Susanna torni l’appetito,questo è da parte nostra!” esclama Roberta passandomi una scatola a forma di parallelepipedo.
“ Ma è domani il mio matrimonio!” obietto.
“ Un regalo di addio al nubilato. Anche se vivremo tutte nella stessa città,volevamo che ci portassi sempre con te,nella casa dove vivrai con zio Giulio!” mi spiega Clizia. Gli occhi mi si velano di lacrime,quando estraggo dalla scatola una cornice digitale.
“ C’è ancora molta memoria libera così avrai modo di aggiungere altre foto con noi,visto che con me e altre new entry nella tua vita ne hai poche. Oltre che foto con Giulio e con i bambini che avrete!” aggiunge Susanna con un velo di tristezza. Almeno ha smesso di chiamarlo Giulietto! Ogni volta che lo sentivo definire in questo modo fra lei,la madre e la zia Bea,mi sembrava di avere una storia con un minorato mentale o con un bambino piccolo,sentendomi quindi una deviata!
“ Grazie!” singhiozzo.
“ L’avevo detto che era meglio un babydoll! Almeno sarebbe arrossita e non saremmo affogate in un mare di lacrime!” borbotta Bibi. Mia madre ridacchia per la somiglianza con Daniele.
 
[Jean Lou]
“ Ma non manca la salma oltre al prete?” domanda Hermes attirandosi un’occhiataccia di zio Daniele oltre che dei suoi fratelli.
“ Ah! Non è un funerale!” borbotta ricevendo una gomitata da parte mia.
“ Lo stesso umorismo a sproposito del padre!” bofonchia il padre del futuro sposo. Scuoto il capo.
“ Vuoi che mi faccia una risata solo perché tu non senta troppo lugubre l’atmosfera?” sbotta Junior. Ma chi me l’ha fatto fare di accettare di prendere parte a questo addio al celibato?
“ Voglio semplicemente che stasera non mandi a puttane la festa delle bambine,ok? Capisco che sia Smeaton quello che ti stimola di più a livello di risse,ma è sempre meglio essere cauti!” risponde Hermes.
“ In realtà,visti i precedenti,sarebbe meglio che anche le mie nozze di domani filassero lisce!” borbotta Giulio giustamente preoccupate.
“ Per quello dovresti pregare che tua madre e il suo coinquilino si rompessero una gamba per uno e se ne restassero a casa!” risponde Junior.
“ Ma che diavolo fa?” domanda zio Daniele alludendo a Nick,che si riempie il piatto di antipasti,ignorando l’intera discussione.
“ Non farci caso! Lui sfoga sul cibo!” cerca di metterci una pezza Bob.
“ Veramente dalle rare volte che l’ho incrociato,ho potuto constatare che si butta sempre sul cibo!” precisa mio zio. Junior emette il primo sorriso della giornata.
“ Papà,io volevo chiederti scusa se agli inizi non ho capito niente della tua storia con Camilla. Te l’ho detto ora per evitare che domani fra Camilla,Babi e qualchedun altro finisce che allaghiamo il castello!” esclama Giulio.
“ Non importa. Della mia storia con Camilla non avevo capito nulla neanch’io o non saremmo finiti in un groviglio di incomprensioni! A proposito di Camilla,c’abbiamo pensato e ad abbiamo deciso di farti un regalo,oltre al viaggio di nozze!” replica zio Daniele facendo cenno al cameriere di venire.
Il tale raggiunge il tavolo con un carrello coperto da un telo. Su questo affare si erge qualcosa di abbastanza ingombrante,che mi domando cosa sia. Non capisco perché zio Daniele sia così megalomane,onestamente! Giulio si alza per scoprire la sua sorpresa e si trova davanti la caravella che troneggiava nello studio di mio zio e che avevano costruito insieme quando mio cugino era piccolo.
“ La caravella!” farfuglia Giulio con gli occhi lucidi. Anche a me viene da piangere,perché penso che a giugno,per le mie nozze,mio padre non ci sarà e non so mai cosa mi avrebbe regalato,pur conscio che sarebbe stato qualcosa di speciale,come lo era il nostro rapporto.
 
 
Capitolo terminato! Lo so,è molto triste,ma vi avevo avvisato che le cose si sarebbero messe male! Mi dispiace,ma le sofferenze per Junior e Susanna sono appena cominciate,purtroppo! Ce la faranno i nostri eroi ad essere felici? Manca molto per scoprirlo! Posso solo dirvi che anche la festa delle gemelle sarà tosta… A presto!
  
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