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Autore: 20maggio2013    12/12/2022    1 recensioni
Nightbird, giovane cantante di grande successo. Ma di lui non si sa assolutamente nulla, la sua identità è segreta. Nessuno conosce il ragazzo dietro il cantante.
Blaine Anderson si è costruito questa doppia identità per poter realizzare il suo sogno di cantare, per evadere dalla realtà ma pur rimanendo un ragazzino qualunque, un semplice adolescente che va a scuola e vive una vita normale. Ma ultimamente Blaine ha perso di vista chi è veramente, dimenticando il vero motivo per cui fosse nato Nightbird. Sarà grazie alla punizione di suo fratello e alla nascita di nuovi rapporti che Blaine ricorderà perché gli piaceva essere soltanto Blaine.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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«Kurt! -esclamò Rachel che era appena uscita dall'aula canto del McKinley seguita da Brittany e Santana che lo salutarono prima di sparire via insieme- Che ci fai qui?» chiese confusa raggiungendolo.
«Sono passato per parlare con la Sylvester. Da lunedì sarò di nuovo uno studente del McKinley» spiegò Kurt stringendosi nelle spalle.
«Oddio ma è stupendo Kurt» esultò Rachel abbracciandolo attirando così l'attenzione di Mercedes e Tina che erano uscire dall'aula in quel momento insieme al professore.
«Che succede?» domandò Will salutando Kurt con un sorriso.
«Kurt finirà l'anno qui» rispose Rachel al posto del ragazzo. Will accolse felicemente la notizia per poi andare via iniziando già a pensare ai cambiamenti che avrebbe dovuto fare per le nazionali ora che Kurt sarebbe stato di nuovo con loro. Tina e Mercedes abbracciarono il loro amico felici del suo ritorno.
«Kurt è una notizia stupenda» disse Mercedes mentre Tina annuiva.
«Aspetta ma non avevi deciso di restare alla Dalton per Blaine? -chiese confusa Rachel e prima che Kurt potesse rispondere parlò ancora- Aspetta è successo qualcosa tra voi due?» 
«Vi siete lasciati?» le fece eco Tina.
«No -negò prontamente Kurt- Blaine è ancora il mio ragazzo.»
«E allora che è successo?» chiese Mercedes confusa. Kurt sospirò cercando una scusa valida per poter giustificare il tutto. Non poteva certo dire che Blaine sarebbe tornato a Los Angeles perché doveva partecipare a diverse interviste e poi ad un mini tour. Nessuno sapeva che Blaine era Nightbird.
«Blaine dovrà tornare prima del previsto a Los Angeles per problemi familiari» optò per una mezza verità. Perché era vero che Blaine sarebbe tornato a Los Angeles, ma non perché aveva problemi familiari.
«Oh Kurt..mi dispiace -disse Rachel posando una mano sul braccio dell'amico- E come farete?»
«Abbiamo deciso di provarci. Non sarà facile ma nessuno dei due vuole rinunciare all'altro»

 

La settimana passò troppo velocemente, Kurt e Blaine passarono tutto il tempo possibile insieme. A scuola si vedevano durante tutte le pause e poi restavano a studiare lì oppure andavano al Lima Bean. Oppure andavano a casa di uno o dell'altro e parlavano. Non si annoiavano mai e non si stancavano mai della presenza dell'altro. Kurt raccontò diversi aneddoti del Glee club che Blaine ascoltò curioso pensando che alla fine gli sarebbe piaciuto far parte del gruppo se le cose fossero state diverse. E poi Blaine gli raccontò di come aveva trovato il look di Nightbird, di quanti look diversi avesse provato prima di scegliere quello attuale e Kurt commentò tutte le sue vecchie scelte, felice per la scelta finale che aveva fatto. E poi era finalmente arrivato il venerdì, il girono del loro primo ufficiale appuntamento. Kurt era tornato subito dopo l'ultima lezione a casa per prepararsi e aveva indossato il suo outfit migliore. Non sapeva cosa avesse organizzato Blaine quindi era rimasto sul casual senza strafare troppo, ma aveva aggiunto quel piccolo tocco di eccentricità che lo caratterizzava e sperava che Blaine avrebbe apprezzato. Blaine aveva scelto il suo papillon preferito e lo aveva abbinato ad un outfit molto semplice. E poi era uscito di casa e aveva guidato fino a quella di Kurt.
«Ciao Blaine» Burt salutò il ragazzo quando lo trovò fuori casa ad aspettare Kurt. Blaine ricambiò il saluto e rimase a parlare con lui finché Kurt non uscì di casa. Aveva conosciuto Burt quando aveva avuto problemi con l'auto e avevano legato abbastanza facilmente. Burt aveva subito capito che tipo di ragazzo fosse Blaine e non si era fatto problemi ad accoglierlo in famiglia una volta che aveva saputo che usciva ufficialmente con il figlio.
«Buon appuntamento ragazzi. E non fare tardi Kurt» disse Burt quando finalmente il figlio uscì di casa.
«Promesso, non violerò il coprifuoco -disse Kurt salutando suo padre mentre Blaine sembrava aver perso l'uso della parola dopo aver osservato Kurt. Non poteva non chiedersi come facesse a muoversi con quei jeans così stretti che mettevano tutto in risalto- Ciao straniero» lo salutò Kurt riportandolo alla realtà. Blaine deglutì alzando lo sguardo nei suoi occhi e sorridendogli, cercando di evitare di fare certi pensieri al loro primo appuntamento.
«Ciao bellissimo» sorrise poi e Kurt arrossì per come lo aveva chiamato. Aveva notato il modo in cui lo aveva osservato e ne era compiaciuto, ma poi bastava che Blaine lo chiamasse in quel modo e lui arrossiva.
«Anche tu sei bellissimo -sussurrò poi prima di baciarlo sulle labbra- Allora andiamo?» chiese poi emozionato, Blaine annuì prima di baciarlo di nuovo

 

La serata fu semplice e particolare allo stesso tempo. Blaine guidò fino a Columbus dove passarono l'intero appuntamento alla ricerca di tutte le cabine fotografiche della città.
«Non abbiamo nessuna foto insieme e tra due giorni partirò e voglio avere una foto ricordo con te» aveva detto Blaine come scusa. Kurt aveva riso divertito prima di baciarlo e seguirlo in quella pazza ricerca. La prima cabina fotografica che trovarono era quella di una sala giochi. Blaine lo trascinò dentro e chiuse la tendina in modo che avessero un po' di privacy. Inserì i soldi nella macchina e dopo aver seguito le varie istruzioni si posizionarono per la foto.
«Beh? Cosa aspetti? Perché non scatti?» domandò Kurt confuso voltandosi verso di lui dopo diversi minuti che era in posa.
«Non mi piace. È troppo finta, sembra che siamo in posa» si lamenta Blaine.
«Forse perché siamo in posa?» contestò Kurt guardandolo con un sopracciglio alzato e Blaine gli fece il verso e poi una linguaccia mentre Kurt alzava gli occhi al cielo. E poi un flash li abbagliò per qualche secondo.
«Perché hai scattato ora? Non ero pronto» si lamentò Kurt voltandosi verso lo schermo e osservando la foto che si erano fatti. 
«Perché così è più bella e spontanea» sorrise soddisfatto Blaine prima di avvicinarsi a lui e baciarlo sulla guancia per poi scattare una nuova foto. Questa volta Kurt non se ne lamentò ma rise divertito. Allontanò Blaine con una mano sul volto mentre faceva lui la linguaccia e poi scattò la foto proprio mentre lui rideva e Blaine metteva un piccolo broncio adorabile. Un broncio che presto baciò via e Blaine scattò così la loro ultima foto. E rimasero a baciarsi in quella cabina per diversi minuti e intanto la macchinetta stampava le loro foto.
«Le adoro.. sono bellissime» commentò Blaine quando le prese, anche Kurt le guardò e anche se odiava non essere in posa durante una foto doveva ammettere che quelle foto con Blaine, anche se imperfette, erano davvero belle proprio perché erano spontanee.
«Okay lo ammetto.. spontanee sono più belle» ammise Kurt e in risposta Blaine lo baciò di nuovo.

 

Passarono così tutta la giornata, a prendersi in giro e stuzzicarsi mentre si facevano delle foto stupide e altre dove si baciavano per poi perdere tempo a baciarsi dentro quelle cabine, lontani da occhi indiscreti. Avevano anche cenato in un famoso ristorante italiano prima di riprendere la loro ricerca e verso le dieci di sera erano sulla strada di ritorno.
«Blaine.. guada che Lima è dall'altra parte» disse poi Kurt quando vide il suo ragazzo svoltare a sinistra invece che a destra.
«Lo so.. ma voglio fermarmi ancora da una parte prima» disse Blaine senza aggiungere altro e aumentando così la curiosità di Kurt.
«Dove?» chiese infatti, ma Blaine sorrise soltanto senza dire nulla. E pochi minuti dopo Kurt riconobbe il parco dove lo aveva portato per il loro picnic la settimana prima e sorrise automaticamente.
«Che ci facciamo qui?» chiese, ma ancora una volta non ottenne risposta. Vide Blaine scendere dall'auto e recuperare una piccola scatola dai sedili posteriori. Corrugò la fronte ma non fece altre domande perché aveva capito che non avrebbe ottenuto risposta. Così si limitò a seguirlo curioso fino ad arrivare nell'esatto punto in cui avevano fatto il picnic.
«Ti va di fare una cosa con me? -chiese Blaine e Kurt annuì senza esitazione. Blaine sorrise e poi prese un lungo respiro- Vorrei mettere dentro questa scatola alcuni ricordi di questa serata e poi lasciare un messaggio. Poi vorrei seppellire la scatola sotto questo albero e riaprirla tra dieci anni. -spiegò Blaine un po' agitato- Io lo so che può sembrare un po' prematuro perché stiamo insieme da neanche due settimane e che dieci anni sono un tempo lunghissimo-» Blaine iniziò a parlare senza prendere neanche fiato quasi e Kurt sorrise per poi bloccarlo con un bacio impedendo di aggiungere altro.
«Va bene, voglio farlo. Non importa dove saremo, tra dieci anni torneremo qui e apriremo questa scatola» Blaine sorrise e lo baciò felice. Tutto quello che sperava in quel momento era di avere Kurt ancora accanto a lui anche dieci anni dopo. Riempirono la scatola con le prime quattro foto che si erano fatti decidendo di tenere le altre con loro e di dividersele. Aggiunsero lo scontrino della cena; aggiunsero i biglietti vinti nella sala giochi dove si erano fermati a giocare, erano troppo pochi per poter prendere un premio e così erano rimasti con i biglietti; e poi Blaine decise di aggiungere il papillon che indossava quella sera, Kurt lo imitò aggiungendo la sua spilla; e infine aggiunsero due bigliettini che scrissero ai Kurt e Blaine del futuro, ma nessuno dei due fece leggere all'altro quello che aveva scritto:

 

Sono abbastanza sicuro di essermi innamorato, innamorato davvero e non importa come andranno le cose, non rimpiangerò nulla di tutto questo
K <3

 

Caro me del furto sei non hai sposato questo fantastico ragazzo allora sei proprio un idiota. Tieniti stretto Kurt e non fare il coglione come sempre, Blaine.

 

Sigillarono poi la scatola con del nastro adesivo e poi, mentre Kurt faceva da palo, Blaine scavava una piccola buca dove nascose la scatola.
«Fatto?» chiese agitato Kurt quando vide Blaine alzarsi e strofinarsi le mani per togliere la terra.
«Credo che così vada bene, che ne pensi?» chiese guadando prima la scatola seppellita e poi Kurt.
«Penso che sia meglio tornare a casa se non vuoi che mio padre recuperi il suo fucile perché mi hai fatto fare tardi» lo prese in giro e Blaine spalancò gli occhi facendo così ridere Kurt che dopo avergli passato delle salviette per farlo pulire meglio, lo prese per mano e tornarono alla macchina arrivando fuori casa Hummel con ben cinque minuti di anticipo per il coprifuoco.
«Sai.. sono in anticipo di cinque minuti» sussurrò Kurt con un sorriso sulle labbra.
«Oh beh.. potrei sapere come impiegare questi cinque minuti» sorrise Blaine prima di avvicinarsi a baciarlo. E fu così che passarono i restanti cinque minuti.
«Grazie per la bella serata B» sussurrò poi Kurt sulle sue labbra prima di allontanarsi, ma Blaine glielo impedì per baciarlo di nuovo.
«Buonanotte bellissimo» lo salutò poi, sorridendo nel vederlo arrossire di nuovo.
«Buonanotte B»

 

Il giorno successivo era l'ultimo che Blaine avrebbe passato in Ohio e come aveva fatto tutta quella settimana, voleva passare anche quel girono con Kurt. Ma doveva anche fare la valigia dato che aveva sempre rimandato in quei gironi. E così fu Kurt a raggiungerlo quel giorno che lo rimproverò per essersi ridotto all'ultimo per fare le valigie.
«Beh scusa se ho preferito passare il mio tempo con te che a fare le valige» borbottò offeso Blaine e Kurt sorrise prima di baciarlo. E poi lo aiutò a recuperare tutte le sue cose e a metterle in valigia. E anche se non era quello il modo in cui Blaine avrebbe voluto passare quella giornata non poteva fare altrimenti, la mattina successiva aveva l'aereo e doveva per forza fare le valigie, ma almeno Kurt era con lui e grazie al suo aiuto finirono anche prima.
«Ma quante cose hai? E sopratutto cosa te ne fai di tutti questi papillon?» aveva domandato Kurt chiudendo finalmente l'ultima valigia. Blaine fece finta di essersi offeso e mise un piccolo broncio che Kurt baciò via. Kurt trovava assurdo come il suo rapporto con Blaine fosse cambiato in quelle due settimane, da quando Blaine gli aveva rivelato il suo segreto. O meglio era Blaine ad essere cambiato. Non era più sfuggente, non si nascondeva più, non si chiudeva più in se stesso. E a Kurt questo Blaine piaceva ancora di più. E poi si stesero sul letto di Blaine senza più riuscire a fare a meno delle labbra dell'altro. Si separarono solo quando Blaine sentì lo stomaco di Kurt brontolare.
«Hai fame per caso?» domandò divertito mentre Kurt evitava il suo sguardo imbarazzato.
«Beh sai com'è a causa di qualcuno non ho pranzato» disse poi e Blaine lo baciò per poi ridere di nuovo quando sentì di nuovo il brontolio dello stomaco di Kurt.
«Forza.. andiamo a mangiare qualcosa» disse poi alzandosi dal letto. Si sistemò velocemente la maglietta e poi allungò una mano verso Kurt per aiutarlo ad alzarsi. Si sistemarono velocemente prima di uscire alla ricerca di qualcosa da mangiare.

 

«Ehi ragazzi» Nick richiamò la loro attenzione quando entrarono in un locale non troppo distante da casa Anderson. Con lui c'erano tutti i Warblers, Sebastian compreso che li chiesero di unirsi a loro. Kurt e Blaine si guardarono per un attimo, volevano stare da soli quel giorno dato che sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbero rivisti prima di chissà quanto. Ma quelli erano gli amici di Blaine e Blaine avrebbe dovuto avere la possibilità di salutare anche loro, così Kurt gli sorrise.
«Ci fermiamo un'oretta con loro così li saluti e poi restiamo tutto il resto del giorno insieme, ti va?» propose Kurt e Blaine sorrise dolcemente perché Kurt lo aveva capito senza che dicesse nulla. 
«Resti a dormire con me stanotte? Non voglio doverti salutare prima del previsto» e Kurt non seppe dire di no a quella faccia da cucciolo.
«Chiamo mio padre per avvertirlo, tu vai a prendere qualcosa da mangiare e raggiungi gli altri» disse poi prima di baciarlo velocemente sulle labbra e andare via per chiamare suo padre e convincerlo a restare da Blaine per quella sera.

 

Convincere Burt a dormire da Blaine fu più dura di quanto avesse immaginato, ma alla fine Kurt riuscì nel suo intento, consapevole che una volta tornato a casa lo avrebbe aspettato il famoso discorso con suo padre che fino a quel momento era sempre riuscito ad evitare. Ma dopo quella conversazione al telefono sapeva che non sarebbe più riuscito a farlo. Quando tornò dentro il locale un bel panino farcito lo stava aspettando, così come Blaine che in quel momento stava ridendo per qualche battibecco tra Wes e David, ma appena lo vide gli sorrise e gli fece spazio sulla panca. Rimasero poco più di un'ora insieme agli altri e poi Blaine salutò tutti con un abbraccio promettendosi di farsi sentire e promettendo di andarli a trovare quando sarebbe tornato a Westerville. Anche Kurt salutò tutti i ragazzi dato che dal lunedì successivo sarebbe tornato alla sua vecchia scuola. E alla fine si era affezionato a quei ragazzi anche lui.
«Okay e ora che vuoi fare?» domandò Blaine entrando di nuovo in camera sua e togliendosi come prima cosa le scarpe. Aveva questa abitudine di togliersi le scarpe non appena tornava a casa.
«Pensavo di riprendere quello che il mio stomaco ha interrotto» sorrise Kurt sedendosi sul letto di Blaine e togliendo anche lui le scarpe.
«Direi che questo piano mi va più che bene» sorrise Blaine malizioso prima di salire con le ginocchia sul letto. Spinse Kurt, senza fargli male, indietro sul letto prima di stendersi su di lui e baciarlo. Kurt allungò le mani nei capelli di Blaine liberandoli da tutto quel gel che metteva per poi iniziare a giocherellare con i suoi ricci.
«Mi piacciono i tuoi capelli» commentò poi Kurt sulle sue labbra e Blaine sorrise prima di baciarlo di nuovo.
«E a me piacciono le tue labbra» commentò lui e Kurt rise prima di tirargli una pacco sul petto.
«E tu sei un idiota»
«Un idiota adorabile?»
«Un idiota adorabile» confermò Kurt prima di tornare a baciarlo.

Eccomi qui con un nuovo capitolo. Kurt e Blaine passano tutta la settimana insieme e poi finalmente hanno il loro primo appuntamento. Si scattano tante foto ricordo e poi conservano alcune cose in una scatola che riapriranno tra dieci anni.  Dove saranno tra dieci anni? Apriranno la scatola insieme? E poi è arrivato l'ultimo giorno di Blaine a Westerville.. lo passano sempre insieme anche se a fare le valigie e poi con i warblers. Il saluto è ormai vicinissimo.. cosa accadrà ora?
  
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