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Autore: veronica85    25/05/2005    3 recensioni
Cosa succede quando i sovrani del Sistema Solare portano i rispettivi figli ad una festa interplanetaria?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Inner Senshi, Mamoru/Marzio, Outer Senshi, Setsuna/Sidia | Coppie: Seiya/Usagi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio, Seconda serie
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Ciao a tutti i miei carissimi lettori! Quello che mi accingo a postare è il penultimo capitolo di questa storia (anticipo ad oggi perché domani ho un esame all’università e starò fuori tutto il giorno e so che qualcuno di mia conoscenza è impaziente di leggere questo cap) La prossima settimana tornerò a postare normalmente il giovedì quindi si può dire tranquillamente che per il 2 Giugno la storia sarà finita. Piccolo avvertimento per quanto riguarda questo capitolo:

-         Nella stesura di Word si trattava di un affare di ben 11 pagine, quindi preparatevi psicologicamente per una valanga di avvenimenti

-         Passeranno 10 anni come niente ( è un capitolo molto complesso, quindi, se c’è qualcosa che non capite basta schiacciare il bottoncino delle recensioni e chiedere)

Ora vi lascio alla lettura. Ci vediamo dopo per le risposte alle recensioni

 

 Dal momento della conclusione della guerra, il tempo aveva ricominciato a scorrere normalmente e nel frattempo Sammy con l’ausilio dell’Earth Crystal aveva riportato il parco alla bellezza originaria. Quindi anche le Stars avevano sciolto la trasformazione e avevano riconsegnato le henshin War alle rispettive guerriere. Anche Sailor Charon aveva potuto avere la sua, poiché Sydia, prima che Cancer andasse a prendere la ragazza sulla Luna gliel’aveva affidata incaricandola di consegnargliela quando tutto fosse finito. Ora i due gruppi si erano riuniti rispettivamente al Tempio e a casa delle Stars e le loro leader stavano spiegando tutta la storia e le decisioni che avevano preso. Le reazioni furono le più varie: molte furono contente, altre un po’ perplesse. Solo Chibiusa, proprio come Bunny si aspettava, ebbe una reazione totalmente negativa:

“TE LO PUOI SCORDARE! NON DIVENTERO’ MAI AMICA DI QUELLA STUPIDA!”.

“CHIBIUSA! CHE MODO DI PARLARE È QUESTO?! NON MI SEMBRA TI ABBIA FATTO NIENTE DI MALE E DEVO RICREDERMI ANCHE SU SUA MADRE”

“Ma…”

“Ascolta, disse Bunny abbassando il tono adesso abbiamo stabilito la pace e abbiamo deciso che il Regno ce lo divideremo quando saliremo al trono. Lì probabilmente ci saranno delle discussioni, ma fino ad allora….” 

“Fino ad allora volete mantenere la pace. E va bene, ci proverò. Ma se lei non volesse?”

“Questo non è un tuo problema” Nei giorni seguenti i due gruppi cominciarono ad uscire insieme, cercando di stabilire un legame che andasse oltre la semplice conoscenza. Tutto sembrava volgere al meglio. Le ragazze si frequentavano assiduamente e di solito quando i due gruppi non si riunivano c’era di mezzo il lavoro. Quelle che passavano più tempo con Bunny e il suo gruppo erano senza dubbio Sammy, Ottavia, Yoko, Karei e Meiko. Eh già, anche la piccola Lux era rimasta sulla Terra, per la disperazione di Chronos che aveva perso la bellezza di tre custodi in neanche un anno. Il Padre del Tempo e di Felicity stava seriamente  vagliando la possibilità di custodire da solo sia le Porte dello Spazio-Tempo sia quelle Dimensionali. Sua figlia, per consolarlo, gli aveva promesso che prima o poi gli avrebbe mandato una nuova sailor e intanto comunicavano attraverso la Chiave del Tempo, così che il dio aveva avuto un risvolto positivo da tutta quella storia. Le bambine si riunivano con le ragazze perché le aiutassero con i compiti e anche per non stare da sole, anche se di solito, si dividevano in base alla classe frequentata. Anche il resto del gruppo ormai era sereno: il loro legame si intensificava con il passare dei giorni, avrebbero desiderato non separarsi mai. Ma purtroppo, si sa, le cose belle spesso finiscono: per Chibiusa e soprattutto per Sammy era giunto oramai il momento di tornare a casa. Le due bambine che ormai avevano instaurato un rapporto ben più solido di quello che le aveva legate fino a quel momento, un giorno comunicarono alle amiche la stessa notizia:avevano ricevuto una lettera dal futuro, per loro era giunto il momento di tornare a casa. Sarebbero partite di lì a qualche giorno. Quella sera le due famiglie fecero in modo di rendere quel giorno indimenticabile: pur essendo tristi per la prossima partenza delle loro figlie, capivano che era la cosa giusta. Quei pochi giorni che le separavano dal momento della separazione passarono in un attimo e come se niente fosse si arrivò alla vigilia della partenza In quei giorni le bambine avevano notato che le loro amiche erano più strane e misteriose del solito ma non avrebbero mai potuto immaginare la grande sorpresa che ebbero quando, entrando al Tempio con le altre ragazze che frequentavano la loro stessa scuola, lo trovarono tutto addobbato a festa.

“Ehilà, bimbe! Abbiamo organizzato questa festa per augurarvi buon viaggio!”

“Ci mancherete tantissimo e non vogliamo rischiare che vi dimentichiate di noi!”

“E per questo… abbiamo una sorpresa per voi!” Marta e Ottavia si avvicinarono alle due bambine portando uno scatolone che rovesciarono davanti a loro, il cui contenuto risultò essere una miriade di carte da lettere, buste e francobolli. Non mancava un vastissimo set di penne. Sammy e Chibiusa erano allibite: inizialmente non seppero cosa dire poi si fondarono addosso alle loro amiche abbracciandole con trasporto, meritandosi un’occhiataccia da parte dei loro genitori:

“Che figlie degeneri!” esclamò Sydia scuotendo la testa.

“ Non hanno un minimo di rispetto!” rincarò Bunny

“Ah, ma dopo ci sentiranno!” esclamarono in coro Marzio e Seya. Quindi i quattro ragazzi si guardarono negli occhi e scoppiarono a ridere. La festa proseguì tranquillamente. La mattina dopo Sydia e Marzio si alzarono di malavoglia: non sarebbe stato per niente facile separarsi dalla loro bambina. Quasi avesse letto loro nel pensiero, in quel momento Sammy si fiondò nella stanza dei due ragazzi, salì sul letto e si strinse forte a loro.

“ Mamma… papà…mi mancherete tantissimo!” esclamò la bambina nascondendo il viso tra i capelli di sua madre:

“Tesoro mio, anche tu ci mancherai tantissimo, davvero. Ma voglio dirti una cosa: noi non ti dimenticheremo mai e adesso che hai imparato ad usare la Chiave del Tempo potrai venire a trovarci ogni volta che vorrai. E poi sono sicura che il nonno non ti negherà questo favore: sei la sua unica nipote!”

“E poi per cosa te le abbiamo regalate a fare tutte quelle carte da lettera? Devi scrivere ogni giorno, sono stato chiaro?” A casa di Seya si stava svolgendo la stessa scena e fu Bunny a pronunciare quelle parole:

“Agli ordini!” esclamò Chibiusa scattando sull’attenti e facendo il saluto militare. Così quella sera stessa, con le lacrime agli occhi, le guerriere sailor salutarono quelle due bambine a cui ormai si erano irrimediabilmente affezionate. In uno scoppio di luci, poi, Sammy attivò la Chiave del Tempo che permise a lei e Chibiusa di raggiungere il Time Gate senza rischi e da lì di tornare a casa. Le due bambine comunque mantennero la promessa e scrissero molto spesso alle loro amiche del passato(le lettere venivano recapitate dalla Luna p  di Chibiusa) che nel frattempo avevano continuato le loro vite tranquille. Marzio era riuscito a prendere la laurea e si stava specializzando in cardiologia negli Stati Uniti. Anche Sydia era riuscita a laurearsi in Fisica ormai da due anni e aveva trovato in America ottimi sbocchi per la sua professione Heles e Milena lavoravano la prima come pilota di Formula Uno e la seconda come violinista. Le Stars avevano mantenuto tutte il loro lavoro e le Inners e Starlight avevano terminato gli studi esattamente quell’anno. Tutte si erano poi iscritte all’università esclusa Bunny che era andata a lavorare esattamente nello stesso negozio che aveva visto la prima esperienza lavorativa di Sydia. La cosa che più rendeva felici le ragazze era che ormai da quando erano partite Sammy e Chibiusa, cioè più di cinque anni prima, la Terra non era stata più minacciata. Non sapevano ancora che un nuovo evento avrebbe scombinato definitivamente le loro vite.

Il tempo continuava a passare ininterrottamente, erano passati più di cinque anni dal giorno in cui le Inners si erano iscritte all’Università e tutte si erano laureate. Quel giorno, tutto il gruppo, compresi Marzio e Sydia che erano ritornati dall’estero da oltre tre anni, si era incontrato al Bar di Moran e stava festeggiando la laurea di Amy: dottoressa di nome e di fatto si era laureata a pieni voti scegliendo di rimanere medico generico e alle altre che le chiedevano il motivo di questa scelta rispondeva:

“Ci sono molti specialisti, ma pochi che invece scelgono le cure chiamate generiche. Io voglio essere tra questi”  La discussione tra le ragazze venne interrotta dall’arrivo di Heles:

“Ehi, finalmente, ce ne hai messo di tempo!” esclamò Ottavia. La ragazza la ignorò e si rivolse alle altre:

“Leggete qui” disse porgendo un giornale aperto sulla seconda pagina. Seya si chinò sul foglio e lesse ad alta voce:

Uno strano fenomeno sta avvenendo in prossimità della Luna. Questo avvenimento è stato denominato dagli studiosi pioggia di cristalli. Sembra infatti che una marea di cristalli stia piovendo sul nostro satellite dando origine a quella che sembrerebbe una nuova glaciazione. Tuttavia gli esperti escludono questa ipotesi Sotto riportiamo un’intervista ad uno di loro Ryo Fujawara.” Le ragazze trattennero il fiato, mentre Seya spostava gli occhi sotto e riprendeva a leggere alcuni stralci delle risposte dell’esperto:

“(…)L’idea che noi tutti ci siamo fatti è che due comete uscite fuori una dalla Cintura di Krupier, l’altra dalla Nube di Hoort, siano entrate in collisione e scontrandosi abbiano dato origine a questa pioggia di cristalli che si sta riversando sulla Luna.” Seya smise di leggere. Tutte oramai avevano capito. Altro che nuova glaciazione! La città di Crystal City era in stato avanzato di formazione. Restava solo da chiedersi quando questo processo avrebbe avuto fine. A dare voce ai pensieri di tutte fu l’esperta di storia cosmica per eccellenza: Sydia.

“Credo che tutte abbiamo capito cosa sta succedendo lassù, non è vero?” chiese la ragazza attendendo una risposta dai suoi amici che annuirono dopo alcuni istanti.

“Già, continuò Milena e, adesso che ci penso, non dovemmo neanche stupirci più di tanto: sapevamo che all’inizio del ventunesimo secolo sarebbe sorto il Regno di Cristallo”

“Si, è vero, lo sapevamo, le fece eco Myriam, ma noi credevamo che il regno sarebbe nato a seguito di una nuova guerra contro qualche nemico venuto da non si sa dove: da anni, invece, la Terra non è più minacciata e io personalmente non avrei mai immaginato che la nascita di  Crystal City sarebbe avvenuta adesso e soprattutto in questo modo così… normale”

“Dovremmo ricominciare a litigare prima di quanto credevamo… sorellina” esclamò Bunny rivolgendosi a Sydia. La ragazza la guardò storto, poi capì:

“Niente affatto, mia cara, non ho intenzione di litigare con te per una stupidaggine del genere”

“Ehm, scusate, esattamente, di cosa stareste parlando?”

“Beh, ragazze, pensateci: se è vero che sulla Luna si sta formando Crystal City, questo significa che presto la vita di tutte noi cambierà irrimediabilmente: dovremmo salire al trono e governare l’intero sistema solare..”

“E non solo, la interruppe Seya, non dimenticarti di Kimmoku”

“E tutte le stelle che fanno parte delle costellazioni zodiacali, non le vogliamo considerare?!” esclamò Sagittar, ridendo.

“Non c’è niente da ridere, Myriam: allora, che vogliamo fare” chiese Marzio.

“Veramente, ragazzi, io avrei un’idea, ma dovete essere tutti d’accordo.”

“Sentiamo”

“Ognuno di noi assumerà il governo del pianeta o della stella che gli dà i poteri”

“Si, non sarebbe male come idea, ma…”

“Che c’è, Seya? Qualcosa non va?”

“Due cose: primo, in teoria LORO sono i nostri guardiani e dovrebbero difenderci: secondo, alcune Sailor rimangono fuori, ad esempio Galaxia, che non può decuplicarsi e governare tutte le Galassie dell’Universo, Taiki e Yaten, che vengono dallo stesso pianeta mio e di mia sorella, per non palare di Emily e Meiko: per la prima vale il discorso di Galaxia e Meiko… che fa? Governa sulla luce?”

“Veramente.. noi avevamo pensato una cosa…” A parlare fu Meiko. Ormai la ragazzina era arrivata all’età di ventitre anni ed era diventata proprio una bella ragazza al pari delle sue coetanee. Anche lei era iscritta all’università: le mancava solo un anno per prendere la laurea:

“Noi pensavamo di tornare al nostro ruolo di custodi, continuò Emily; Chronos non può farcela da solo ancora per molto, così io tornerò alle Porte Dimensionali subito dopo la vostra incoronazione e Meiko se ne andrà allo Spazio-Tempo dopo la laurea: ormai le  manca solo un anno, non è giusto che vi debba rinunciare”

“Ne abbiamo parlato con Chronos e lui e d’accordo” concluse Meiko. Le ragazze le ascoltarono attentamente, poi rimasero a riflettere in silenzio, quindi Heles diede voce al pensiero che le accomunava:

“Siete sicure della vostra decisone?” Le due custodi annuirono.

“Ma non credete che sia così facile liberarsi di noi: torneremo a perseguitarvi e vi stresseremo la vita a furia di venirvi a trovare, talmente tanto che non vorrete più vederci” Meiko cercò di allentare la tensione creatasi e sembrò riuscirci: le ragazze si rilassarono notevolmente e scoppiarono a ridere. Calmata l’ilarità, le ragazze ripresero il filo dei loro discorsi:

“Bene, due le abbiamo sistemate, ma… le altre” Nessuno sembrava avere la risposta a questo quesito, finché Arimi non prese la parola:

“Sapete, ragazzi, stavo pensando una cosa: sapete che io sono la custode di Pallade, il secondo asteroide solare. Ma ci sono tre di questi asteroidi che sono rimasti scoperti, perché le loro custodi non sono ancora nate: so che sarebbe una cosa provvisoria, ma… penso che sarebbe bellissimo se loro reggessero il potere almeno finché non arriverà la vera custode dell’asteroide”

“Potrebbe essere un’idea, ma… nel momento in cui arrivasse la vera custode, che facciamo?”

“Beh.. non lo so, ci penseremo quando sarà il momento”

“OK, se anche voi siete d’accordo c’è un’altra cosa da stabilire”

“Ho capito: a quale dei due Regni dovremmo fare capo, vero?” chiese Amy

“Esattamente: adesso come adesso la cosa più logica mi sembra riformare gli stessi schieramenti che sono andati in guerra: ognuna di voi farà rapporto a quello che era il suo capo ai tempi della guerra”

“Si, però scusa, in questo modo io avrei il controllo di più della metà del  Sistema Solare”

“Saremmo comunque in disparità, perché i pianeti del Sistema Solare sono nove”

“Si, però.. pensavo una cosa: ti va di prenderti i tre esterni che mancano? In fondo tu hai il governo su Plutone e Saturno, la mia cessione è quasi dovuta. E poi hai perso due guerriere”

“Ma così sei tu in svantaggio di due”

“No, le costellazione del Capricorno e dei Gemelli sono più vicine alla Luna che a Plutone o alla Terra e se non vi dispiace, maestà noi preferiremmo fare capo a vostra sorella”

“Per me non ci sono problemi: rimane chiaro, però, che se mai dovessero esserci delle guerre, gli schieramenti torneranno ad essere quelli di una volta, altrimenti dovremmo ricominciare gli allenamenti.” Dopo aver preso quest’ultima decisione le ragazze si separarono

“Allora, ragazzi ci accompagnate a casa?” chiesero Bunny e Sydia scherzosamente rivolte ai loro fidanzati, sicure di ricevere una risposta affermativa. Si sbagliavano:

“Ehm, Bunny, tesoro, io veramente avrei un impegno urgentissimo” disse Seya schizzando via alla velocità della luce prima che la ragazza potesse fermarlo. Anche Marzio stava vistosamente indietreggiando:

“Ehm… amore, io dovrei proprio andare, mi sono appena ricordato di un impegno urgentissimo all’ospedale: non vi dispiace se la macchina la prendo io e voi tornate a piedi, vero?” Le ragazze erano allibite, non rispondevano neanche, così Marzio, intese quel silenzio come un sì, afferrò le chiavi della macchina e se ne andò, lasciando le due sorelle a chiedersi che diavolo fosse preso ai loro due futuri mariti:

“Ma questa Seya me la paga, non si fa così: sentì, io devo passare in negozio per recuperare alcune cose che ho lasciato lì, mi accompagni? Così ti faccio vedere in anteprima i modelli della nuova collezione” Sydia accettò volentieri e le due ragazze passarono il resto del pomeriggio intente nella prova dei vestiti, senza neanche immaginare quello che stava succedendo a casa loro, dove nel frattempo, Marzio da una parte e Seya dall’altra si davano da fare a preparare una sorpresa con i fiocchi per le loro donne che, se tutto fosse andato per il verso giusto, da quella sera potevano considerarsi ufficialmente fidanzate. Osserviamoli uno per volta. Marzio, dopo essere tornato a casa aveva sistemato tutto, si era fatto la doccia e si era vestito stile Endymion con tanto di mantello. Quindi aveva preso la borsa di Sydia e vi aveva infilato qualcosa, dopodiché era uscito di casa, diretto verso una destinazione ignota. Seya, ugualmente si era cambiato ma era rimasto a casa e stava trafficando in cucina con tanto di grembiule: per quel giorno Yaten Taiki, Galaxia e Kakyuu erano stati sfrattati e così il primo era stato ospitato a cena da Marta, Taiki da Amy mentre Galaxia e Kakyuu avevano deciso di andare al Tempio dove anche molte altre del loro gruppo si erano riunite. In seguito avrebbero fatto un giro per locali.

Quindi il ragazzo si mise preparare quella che doveva essere una cena meravigliosa. Per questo decise di seguire la tradizione: servizio buono, vestito elegante, musica romantica, candele accese, luci soffuse e ovviamente i piatti preferiti della sua amata. Ora mancava solamente lei. Il ragazzo diede gli ultimi ritocchi e poi si recò a casa Tsukino a prendere la sua fidanzata. La ragazza fu piacevolmente sorpresa da quel gesto e lo seguì, incuriosita. Sydia intanto era tornata a casa e stava cercando Marzio senza in realtà ottenere grandi risultati. Decise di lasciar perdere: accese il suo cellulare e si recò in camera per trovare qualcosa da leggere. Esattamente in quel momento, il cellulare squillò, segnalando un messaggio in arrivo. La ragazza lo prese al volo e ne lesse il contenuto: Sicuramente ti starai chiedendo dove sn. Nn posso risp, adesso. Se 6 a casa vai in camera, cambiati e prendi la borsa sopra il tavol. Qnd 6 pronta fai uno sqll a qst n: 3207798340. Il resto dopo.

“Ma.. che significa? Vabbè, proviamo, nel caso peggiore non avrò fatto nessun danno: devo fare solo uno squillo” La ragazza quindi decise di seguire le istruzioni. Per prima cosa decise di dare un’occhiata a questa famigerata borsa che prima non aveva notato: forse le avrebbe dato un’idea su cosa indossare. Dopo aver osservato bene il modello capì che Marzio con cambiati intendeva mettiti qualcosa di elegante, quindi si fece una doccia. Uscita dalla doccia si asciugò i capelli stendendoli con la piastra,  quindi passò al trucco. Optò per colori leggeri: un po’ di rosa sugli occhi, appena un tocco di mascara e un velo di lucidalabbra trasparente. Quindi passò all’acconciatura dei capelli. Decise mettere dei bigodini per arricciare quelli più verso l’esterno e, finita l’operazione si apprestò a legarli con un nastro nero. Terminata anche quell’operazione dovette concentrarsi sulla scelta dell’abito. Quello era il problema principale, non aveva la minima idea di cosa indossare e stava per demordere, quando, miracolosamente dall’armadio fece capolino il suo vestito preferito: aderentissimo, nero e lungo leggermente sopra il ginocchio, le lasciava le spalle e le gambe scoperte mettendo in risalto il suo fisico perfetto. Non aveva ancora finito. Decise di abbinarci un paio di scarpe alte legate alla schiava. Dopo aver indossato il vestito e le scarpe decise che poteva considerarsi pronta, così andò in salotto a riprendere il cellulare e a controllare cosa le mancava. Ah, già! Doveva fare uno squillo a quel numero che neanche conosceva! Ormai non poteva più tornare indietro, quindi, trattenendo un sospiro di rassegnazione decise di fare come le era stato detto. Rimise il cellulare in borsa insieme ai trucchi, alle chiavi di casa e ai documenti. Nel frattempo, Seya aveva fatto entrare Bunny in casa, l’aveva condotta in camera e le aveva mostrato un vestito rosa molto semplice ma elegantissimo chiedendole di cambiarsi. La ragazza non aveva fiatato e aveva accettato. Una volta pronta, Seya l’aveva raggiunta, l’aveva presa per mano,  le aveva fatto chiudere gli occhi e l’aveva condotta in sala da pranzo, quindi fatta sedere a tavola. Le disse quindi di riaprire gli occhi. La ragazza, alla vista di quella tavola magnifica e soprattutto di tutto il ben di Dio che aveva cucinato il suo fidanzato non poté trattenere un moto di sorpresa. Il ragazzo le sorrise e la invitò ad iniziare il pasto: Bunny non se lo fece ripetere due volte: anche se era cresciuta e maturata il suo appetito era rimasto immutato. Nel frattempo, Sydia era scesa ed esattamente in quel momento, una macchina si era fermata accanto a lei. Senza sapere che fare, la ragazza stette immobile ad osservare quello che, a rigor di logica doveva essere l’autista, che peraltro le sembrava di conoscere. Il ragazzo, che aveva ormai un nome, Moran, le si avvicinò, dicendole:

“Ricordati che io non c’entro. Prenditela con quel pazzo del tuo ragazzo!” Quindi le mise una benda sugli occhi, l’ aiutò ad entrare, quindi fece il giro e salì al suo posto. Quindi mise in moto e per tutto il viaggio non si scambiarono una parola. Ma dove cavolo mi sta portando? Non ci sto decisamente capendo niente. Non ebbe tempo di andare oltre quei pensieri perché il ragazzo aveva fermato l’auto e, da quello che aveva potuto sentire, ne stava scendendo in quel momento. Moran fece per avvicinarsi alla ragazza per adempiere al compito che gli era stato affidato, quando vide Marzio lanciargli un’occhiata truce, quindi si defilò. Fu quindi Marzio a raggiungere Sydia e prendendola per mano, stando attento a non dire una parola la condusse accanto ad un tavolo apparecchiato, quindi le sciolse la benda ed attese. Sydia, sentendo che non aveva più la benda decise di provare ad aprire gli occhi. Quale non fu la sua meraviglia quando si rese conto di dove si trovava. Innanzitutto, davanti a lei c’era Marzio vestito stile Endymion, cosa che accadeva solo nelle occasioni speciali. Guardando immediatamente vicino a lui poteva notare una tavola elegantissima apparecchiata per due: c’erano due candele che offrivano uno stranissimo ma affascinante contrasto con il centrotavola che rappresentava le onde che si infrangono sugli scogli. La tovaglia color del mare aveva il servizio coordinato: le posate, i bicchieri, il bordo dei piatti, le bottiglie, persino il rivestimento delle sedie, erano dello stesso colore. Marzio, quindi la fece sedere e subito arrivarono i camerieri a portare loro gli antipasti. Nel contempo, non molto distante, sullo sfondo di un mare in tempesta e di un cielo più blu che mai alcuni musicisti, con i loro fedeli violini cominciarono a intonare una melodia dolcissima. La ragazza era senza parole, cosa avrebbe dovuto fare? Come al solito, Marzio sembrò leggerle nel pensiero perché le disse:

“ Stasera sei veramente bellissima, tesoro. Ma che hai? Non hai fame? Guarda che tutta questa roba è per noi e siamo solo all’inizio”Il ragazzo accompagnò quelle parole con un sorriso. A quel punto Sydia non sapeva veramente più cosa fare o dire così, dopo aver ringraziato con un lieve ceno d’assenso, decise di tacere e seguire le direttive del suo cavaliere e si concentrò sul’antipasto. C’erano insalata di mare, astice in salsa rosa, cozze e vongole freschissime, tartine al salmone, ostriche e cocktail di gamberetti Il tutto accompagnato, ovviamente da una bottiglia di Chardonnet di prima scelta. I ragazzi iniziarono il pasto, anche se, a onor del vero, Sydia era MOLTO perplessa: Marzio doveva essere completamente uscito di senno quella sera! Che gli era venuto in mente? Cosa aveva intenzione di fare? Nel frattempo Marzio la stava osservando cercando di capire cosa le passasse per la testa, anche se non credeva di essere molto lontano dalla verità credendo che fosse felice e stupita di tutto. E questo è solo l’inizio, mia cara, preparati: da stasera la tua vita non sarà più la stessa. Osservò il cameriere portare via i piatti: presto li avrebbe sostituiti con i primi, adesso o mai più. Si alzò e si diresse verso la sua allibita fidanzata che lo guardava con i grandi occhi scuri sgranati per la sorpresa che salì letteralmente alle stelle quando lui le porse una mano e…:

“Mia regina, volete concedermi l’onore di questo ballo?”

“Io.. va bene, ma..” Non sapendo che dire Sydia decise di lasciar perdere: gli porse una mano e si lasciò condurre da lui in riva al mare, che quella sera sembrava piuttosto nervoso. Marzio le cinse la vita con un braccio iniziando a baciarle lievemente il collo e lei si rilassò contro la sua spalla: era tutto così meraviglioso, quasi come il primo girono, solo che nel frattempo era trascorso tantissimo tempo: dieci anni e in tutto quel tempo, nonostante tutte le prove che avevano dovuto superare il loro sentimento non si era mai sopito, anzi, si era rafforzato. A quel pensiero non poté trattenere un sorriso: era felice, come sempre le capitava ogni volta che era con lui. Mancava solo una cosa… No, non doveva pensarci. Dopotutto, forse l’avrebbe rivista prima di quanto credesse. Quindi tornò a rilassarsi. Dopo alcuni istanti, Marzio sciolse dolcemente l’abbraccio e , presala per mano, la condusse al tavolo, dove nel frattempo avevano portato i primi: tagliatelle rosse con cozze, vongole e gamberetti e spaghetti bianchi conditi con prezzemolo, gamberetti, seppie e calamari. A questo seguì una immensa grigliata mista che comprendeva: scampi, patate, coda di rospo e spiedini, rigorosamente di pesce. Era già molto tardi quando il cameriere portò loro il dolce: pannacotta con caramello. La donna stava per seguire l’esempio del suo accompagnatore che aveva iniziato a darsi da fare quando notò qualcosa di strano: sopra il dolce non sembra esserci soltanto caramello, ma che… Incuriosita, la donna prese la forchetta e facendo attenzione a non fare danni, sollevò il misterioso oggetto, che si rivelò essere una collana che aveva come ciondolo due cuori incastonati all’interno del simbolo dell’infinito. Sgranò gli occhi. Marzio sorrise, le si avvicinò, pulì il ciondolo e glielo mise al collo, poi le sussurrò:

“Infinito… come il mio amore per te!” Quindi dopo averglielo messo al collo ed averla baciata leggermente, si allontanò un istante, tornando immediatamente dopo Stavolta aveva in mano una scatolina. La fece alzare e poi si inginocchiò di fronte a lei. La domanda che voleva porle a questo punto era ovvia, dovuta, ormai dopo dieci anni di fidanzamento, ma questo non la rendeva meno romantica, anzi, il sottofondo delle onde del mare che si infrangevano sugli scogli, quella musica dolcissima che non aveva mai smesso di suonare e il cielo trapunto di stelle, contribuivano a regalare un tocco di magia in più a quell’atmosfera già magica di per se. Marzio quindi si fece coraggio e, dopo aver estratto dalla custodia un anello d’oro bianco con un diamante purissimo,  pronunciò le cinque parole magiche che da tantissimo tempo aveva desiderato di poter pronunciare rivolgendole all’unica donna importante nella sua vita:

“ Amore mio, mi vuoi sposare?” La ragazza rimase senza parole, esattamente come in quello stesso momento alcuni chilometri più in là aveva fatto sua sorella, dopo aver ricevuto la stessa identica proposta da parte del suo fidanzato durante una passeggiata nel parco, lo stesso in cui si erano scoperti. Bunny non sapeva cosa dire, non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere, soprattutto non avrebbe mai immaginato di poter provare una simile gioia per quella domanda ma era anche vero che in tutto quel tempo i suoi sentimenti nei confronti di Seya erano decisamente cambiati: Sydia aveva avuto ragione, ce l’aveva fatta era riuscita a liberarsi dall’ossessione per Marzio e ad aprire totalmente il suo cuore ad un altro. Lui l’aveva accettata com’era, senza chiedere nulla in cambio e lei si sentiva bene al suo fianco. Molto probabilmente l’aveva aiutata il fatto di aver conosciuto quella che sarebbe stata loro figlia, ma comunque ora aveva capito che non avrebbe potuto desiderare di meglio. Stando così le cose, poteva dare una ed una sola risposta:

“SIIIIIIIIII, MILLE VOLTE SIIIIIII!!!!!!” La ragazza gettò le braccia al collo di Seya e in quel momento capì che era quello che aveva sempre desiderato. Anche al mare, dopo un silenzio che a qualcuno sembrò durare un’eternità Sydia abbassò lo sguardo verso Marzio ancora inginocchiato di fronte a lei e, con gli occhi colmi di lacrime di gioia gli diede la sua risposta:

“Amore mio, non sai quanto ho aspettato questo momento: certo che voglio sposarti, è stato il mio desiderio fin da quando abbiamo conosciuto Sammy… ti amo da morire” Marzio quindi si alzò e la strinse tra le braccia, quindi le prese la mano sinistra fra le sue, le mise l’anello e la baciò. Ciò che successe in seguito, Sydia non fu mai in grado di raccontarlo correttamente: le sembrò di fare una passeggiata sul lungomare, poi tornare a casa e farsi stringere dal suo futuro marito, facendo l’amore con lui fino a non avere più la forza di parlare. Di certo c’era soltanto che, la mattina dopo, quando si svegliò si trovò abbracciata a Marzio e notò di avere all’anulare della mano sinistra un anello oro bianco con un diamante e fu questo particolare a convincerla di non aver sognato. Nei giorni seguenti lei e Marzio diedero la notizia alle altre e vennero così a sapere anche dell’imminente matrimonio di Bunny con Seya. Le ragazze erano felicissime per loro anche se dovevano confessare di provare una punta di invidia perché loro non avevano avuto questa fortuna. Per farsi perdonare l’invidia si offrirono di aiutarle ad organizzare i matrimoni. Mentre i preparativi imperversavano, la situazione sulla Luna si era stabilizzata: la glaciazione era terminata. La notizia fu propagata alcuni mesi dopo l’annuncio delle due ragazze. Gli esperti assicuravano che una cosa del genere non era mai avvenuta: era un fenomeno inspiegabile e che non poteva essere neanche catalogato come glaciazione, poiché era durata troppo poco. Alle ragazze questo non importava, loro sapevano, questo era l’importante. Le Stars poi, nel frattempo, aiutate dalle Zodiacs e dalle Outer stavano costruendo il palazzo reale per i due sovrani del Regno della Terra che sarebbero saliti al trono subito dopo il loro matrimonio. Le più agitate di tutti erano comunque Bunny e Sidya: i loro matrimoni sarebbero stati a due mesi di distanza l’uno dall’altro, un tempo ugualmente lungo e brevissimo. Entrambe dovevano organizzare tutto e non sapevano dove sbattere la testa, ma, per fortuna tutto andò bene. A casa dei ragazzi c’era grandissima agitazione: si respirava aria di festa, anche se nessuno dei quattro riusciva a ritagliarsi più di qualche istante di tranquillità: tra il lavoro, la casa, la decisione della data precisa del grande giorno, il rinfresco, il pranzo, la chiesa, gli addobbi per la chiesa, la prova degli abiti, la scelta dei testimoni, il reperimento dei documenti necessari, le partecipazioni, le bomboniere, la scelta del viaggio di nozze e del fotografo non avevano mai un istante per rilassarsi, nonostante i loro amici dessero loro una grande mano. A dire la verità, però chi tra i loro amici si dava più da fare erano le Inner e le Starlight. Ad insaputa di tutti, infatti, come già detto, le altre stavano costruendo, solo con le loro forze, quella che poi sarebbe diventata la futura reggia dei Sovrani della Terra e, a dire la verità, erano anche a buon punto. . Infatti l’esterno era finito, ora però dovevano arredare tutto l’interno e quella non sarebbe stata affatto una passeggiata. A questo punto è strano che ancora non sia sorta la domanda più ovvia: il governo, in tutto questo, che ruolo aveva? Risposta: nessuno. In quel periodo non c’era più un governo. C’era stato, infatti, un colpo di stato grazie al quale quello precedente si era dato alla fuga. Nessuno aveva ancora preso il comando del paese. Per il momento le forze di polizia si limitavano a far rispettare le leggi esistenti, al pari della magistratura. Questa situazione, comunque era destinata a cambiare anche perché purtroppo non era estesa al solo Giappone ma a molti altri Paesi. Eco come tutto cambiò: ormai si era quasi giunti alla metà di luglio, la data stabilita da Marzio e Sydia per convolare a giuste nozze. Quel giorno tutto andò a meraviglia. Sydia non riuscì a dormire tanta era l’agitazione: quel giorno avrebbe finalmente sposato l’uomo che amava e avrebbe avuto al suo fianco una testimone specialissima. A quel pensiero sorrise e balzò giù dal letto: erano le sette. La cerimonia sarebbe stata solo alle dieci, ma non sapeva cosa fare, per cui decise di alzarsi, dare una sistemata e fare colazione. Prima di qualsiasi cosa, però si fiondò in bagno per una doccia veloce. Fece appena in tempo ad uscirne che suonarono alla porta: erano, Myriam, Emily, Ottavia, Meiko e Bunny che eccezionalmente, per quel giorno si era svegliata presto.

“Ehi, ragazze, che ci fate, voi, qui?”

“Beh, mi sembra logico: noi tre siamo le tue damigelle, disse Myriam indicando se stessa, Emily e Ottavia, loro due le tue testimoni: non potevamo mollarti. Dai siediti che ti facciamo i capelli!” esclamò la ragazza sorridendo furbescamente

“Dai, lascia perdere, non è il caso, davvero, io vi voglio molto bene, ma per questo ci penserà chi di dovere: insomma, pago della gente apposta, non dovete preoccuparvi, sul serio”

“Già, ma la parrucchiera non può più venire perché sta male così ci pensiamo noi. E ora siediti!” Così dicendo le ragazze iniziarono a prendersi cura della futura sovrana della Terra, che, nel frattempo non poteva fare a meno di pensare che quelle cinque pazze lo avevano fatto apposta. Decise che per quel giorno avrebbe lasciato correre. Le uniche cose importanti a cui riusciva a pensare erano il suo imminente matrimonio e il suo futuro sposo. Approfittando del fatto che aveva la testa tra le nuvole, Myriam si occupò di acconciarle i capelli, Ottavia la truccò, Emily le mise la collana regalatale da Marzio la sera in cui le aveva proposto di sposarlo. Meiko intanto stava sognando ad occhi aperti davanti al vestito da sposa che avrebbe indossato la sua migliore amica. Nel frattempo avevano suonato alla porta e Bunny era andata ad aprire. Si era trovata davanti un numero spropositato di camerieri accompagnati dal fotografo. La ragazza all’inizio rimase un po’ spiazzata, ma poi capì che erano lì per il rinfresco e le foto, quindi li fece entrare e, dopo aver detto al fotografo di attendere lì, si dedicò ai camerieri e li accompagnò in sala da pranzo. Nel frattempo, il lavoro delle altre procedeva alacremente. Giunse finalmente il momento, per Sydia di indossare il suo abito da sposa che Meiko le aveva appena portato. Così, aiutata dalle sue amiche, compì anche quell’operazione e, guardandosi allo specchio non poté credere a quello che vide. Il suo abito per sua esplicita decisione, o capriccio, se si vuole, non era bianco, ma celeste. Lungo fino ai piedi con l’orlo che cadeva morbidamente, le lasciava le spalle scoperte presentando, nel contempo una scollatura quadrata non troppo profonda. Se la spalla sinistra non presentava nulla, sulla destra c’era un grande fiocco che terminava con una rosa. Le maniche erano lunghe e strette. Il più oramai era stato fatto. Bunny la raggiunse mentre stava mettendo il velo ugualmente celeste con degli strass dorati e le scarpe, un paio di decolté abbinate al vestito, in compagnia di Seya portando il bouquet.

“Ci siamo quasi, mia cara, fra poco più di un’ora sarai una donna sposata”

“O mio Dio, sei sicura che manca così poco? Sono così nervosa!”

“Si, e visto che ci vuole mezz’ora per arrivare alla chiesa, pensavo di partire tra mezz’ora, verso le nove e trentacinque”

“Ma così arriveremo in ritardo”

“Ma come sei fiscale! Guarda che sei la sposa, per una volta ti è permesso arrivare in ritardo. E poi cosa vuoi che siano cinque minuti?” chiese Meiko.

“Un’eternità!” esclamò Sydia truce  Purtroppo non ci fu verso di dissuadere i suoi accompagnatori che partirono da li puntualmente alle nove e trentacinque. Marzio, nel frattempo era prontissimo ed era partito ormai da cinque minuti buoni. Anche lui aveva vissuto quelle ore con gli stessi pensieri e provando le medesime emozioni. Per quel giorno, eccezionalmente aveva deciso di abbandonare il suo solito completo nero sostituendolo con uno color panna nel cui taschino aveva messo un’immancabile bocciolo di rosa rossa. Arrivato sulla porta della chiesa si apprestò ad attendere la sua futura sposa che, come ogni sposa che si rispetti arrivò con cinque minuti di ritardo. Quindi le si avvicinò, le diede il braccio e si incamminò insieme a lei verso l’altare. Esposti a quella luce leggera finalmente poté ammirarla come desiderava: Dio, era splendida! Sembrava un angelo sceso in terra. Un  angelo con la carnagione un po’ più scura, ma sempre un angelo, il suo bellissimo angelo sceso in terra. Nel frattempo, mentre Marzio era preda di questi pensieri, il prete aveva iniziato la celebrazione della messa e finalmente giunse alle parole di rito:

Marzio e Sydia, siete venuti a contrarre matrimonio in piena libertà, senza alcuna costrizione, pienamente consapevoli del significato della vostra decisione?”

“Si”

Siete disposti, nella nuova via del matrimonio ad amarvi reciprocamente l’un l’altro per tutta la vita?”

“Si”

“Siete disposti ad accogliere responsabilmente e con amore i figli che il Signore vorrà donarvi e ad educarli secondo la legge di Nostro Signore e della Sua Chiesa?”

“Si”

Se è dunque vostra intenzione unirvi oggi in matrimonio datevi la mano destra e pronunciate il vostro consenso”Il resto è storia e starlo a raccontare avrebbe l’effetto di rendere la storia noiosa. Basti dire che, al termine della cerimonia come stabilito gli sposi fecero le foto,  raggiunsero le altre nella vecchia casa per il rinfresco, avendo poi l’intenzione di andare al ristorante. Il pranzo fu fantastico, anche se gli sposi dovettero subire numerosi scherzi Finalmente si riuscì ad arrivare al termine di quella giornata insieme bellissima e stancante. I due ragazzi cominciarono così la loro nuova vita. Esattamente due mesi dopo, alcuni giorni dopo il meraviglioso matrimonio di Bunny e Seya che erano partiti subito dopo per salire al trono di Crystal City insieme alle loro guardine, Galaxia e Kakyuu, finalmente si avverò la tanto agognata presa di potere da parte di Marzio e Sydia. Esattamente quarantotto ore dopo le partenza di Bunny e Seya, Marzio e Sydia si trovavano a passeggiare per le strade di Tokyo, quando, improvvisamente furono avvolti da una intensissima luce lilla che si rivelò la Regina Selene. Lo spirito fece questo discorso ai due ragazzi:

“Mi ha fatto molto piacere assistere al vostro matrimonio, ragazzi ed ora sono qui per dirvi che tutto si è compiuto e che è arrivato il momento per voi di salire al trono di questa città e del mondo intero. Ora vi teletrasporterò alla vostra reggia e da questa momento in poi diverrete i sovrani riconosciuti di questo pianeta, mentre le guerriere seguiranno i destini che avete pianificato. Per quanto riguarda la gente, sembrerà loro normalissimo avere due nuovi sovrani. Mi raccomando figli miei, governate con giustizia. Addio” La Regina Selene quindi trasportò i ragazzi in quella che sarebbe divenuta la loro reggia, di fronte alla quale, già trasformate c’erano tutte le guerriere che avevano collaborato alla sua costruzione che, dopo aver reso omaggio ai due ragazzi andarono ognuna alle proprie destinazioni. I ragazzi erano emozionantissimi e felici: attendevano quel giorno da tanto di quel tempo che quasi non riuscivano a credere che fosse arrivato. L’unico cruccio fu quello di doversi separare dalle loro migliori amiche, ma sapevano che era necessario e che comunque le avrebbero riviste.

 

Beh?! Allora?! Che ne pensate ( lettori tutti stramazzati al suolo con gli occhi a girandola!) Ehm…. Forse è un po’ troppo lungo, vero? In effetti avevo pensato di dividerlo, ma non so come fare. Va beh, cmq rinnovo il mio invito: se non vi è chiaro qualcosa recensite e chiedete. Passiamo a rispondere alle recensioni del precedente capitolo:

Sailormoon81: Beh, io non so che dirti se non lo sai tu cosa nn ti ha convinto…. Comunque non ti preoccupare non ho intenzione di sparire ho scritto un macello di one-shot e uno schifoso tentativo di round-robin anche se forse le manderò tra due o tre settimane perché adesso ho da dare un sacco di esami ( ne ho uno anche domani e ancora nn capisco perché perdo tempo al computer)

Vladilsaodracuglia: continuo….tra otto giorni esatti con l’ultimo capitolo, poi un po’ di pausa x l’università e in seguito manderò alcune storie di un cap e ho una mezza intenzione di scriverne un’altra lunga

   
 
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