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Autore: LexRiccardoShion    10/09/2003    3 recensioni
Siete delusi del finale di Family Compo?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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FAMILY COMPO 2
CAPITOLO SESTO




PERSI NEL BOSCO




Sora cercò di recuperare spirito d'avventura e lanciò una proposta che più tardi avrebbe definito assolutamente folle.
Sora: " Okay, facciamo così, dividiamoci e cerchiamo la strada giusta. La coppia che la trova per prima avverte gli altri ".
Kaoru: " E come ci teniamo in contatto se ci allontaniamo troppo? ".
Sora: " Con i telefonini, no? Ne abbiamo uno a testa ".
Masahiko: " Ma siamo proprio sicuri? Non mi sembra una grande idea dividerci ".
Sora: " Avanti, non siamo mica nella giungla! Non dimenticare che siamo solo a pochi chilometri da Tokyo! ".
Masahiko: " Si, ma... ".
Kaoru: " Sei sempre la solita checca, Masahiko ".
Masahiko: " Checca io? ".
Kaoru: " Ma insomma, sei un uomo o no? ".
Masahiko: " E va bene, facciamo come dite voi, anche se so già che finiremo per metterci nei guai ".
Sora: " Bene allora. Io vado a sinistra ".
Kaoru: " Io a destra ".
Shioya: " Io vado a sinistra con papà ".
Masahiko: " Niente da fare, io non ci vado con Kaoru ".
Kaoru: " Cos'è, hai paura di me, bello? ".
Masahiko: " Non ti montare la testa! Oggi hai il dente avvelenato con me e non ho voglia di farti da sacco ".
Kaoru: " Ma sentilo, la vittima... ".
Shioya: " Va bene, andrò io con Kaoru, tu vai con papà ".
Sora: " Okay, allora andiamo. Occhi aperti, ragazzi, e appena c'è qualche novità avvertiamoci subito ".
Il gruppo si divise. Masahiko si avviò alle spalle di Sora lanciando un ultimo sguardo allo zaino fosforescente di Shion che si intravide a lungo nella boscaglia.
Dopo qualche minuto.
Sora: " Vedi qualcosa, Masahiko? ".
Masahiko: " No, non mi sembra di essere passato di qui, prima ".
Sora: " Mmm? nemmeno a me, speriamo che le ragazze abbiano avuto più fortuna di noi ".
Kaoru: " Ma dove diavolo siamo? ".
Shioya: " Questa vegetazione è troppo fitta, non mi sembra proprio che siamo passati di qui ".
Kaoru: " Già... ".
Shioya: " E poi sto cominciando a pensare che non sia stata una buona idea dividerci ".
Kaoru: " Ehi, ti stai facendo contagiare dalle paure di quel bamboccio? ".
Shioya: " Io non mi faccio contagiare da niente ".
Kaoru: " Secondo me non è vero, finisci sempre per difenderlo, quel bamboccio ".
Shioya: " E' perfettamente in grado di farlo da solo ".
Kaoru: " Dici? ".
Shioya: " E comunque smettila di chiamarlo bamboccio ".
Kaoru: " Visto? Che ti dicevo? ".
Shioya: " Guarda che io non sto facendo nulla di strano. Farei lo stesso se offendessero te ".
Kaoru: " Non ci giurerei ".
Shioya: " Tu, piuttosto, come mai tanta ostinazione nei suoi confronti in quest'ultimo periodo? Anche oggi eri in gran forma... ".
Kaoru: " Non so proprio a cosa ti stai riferendo ".
Shioya: " Bugiarda! ".
Kaoru: " Credi sempre di sapere tutto tu, eh? ".
Shioya: " Allora c'è davvero qualcosa da sapere? ".
Kaoru: " Smetti di farneticare, sapientina ".
Shioya: " E tu smetti di nasconderti dietro un dito, bamboccia ".
Kaoru: " Senti, senti, siamo anche vendicative, eh? ".
Shioya: " Almeno quanto tu sei infantile ".
Kaoru: " Ti sei mai chiesta perché corri sempre in sua difesa? ".
Shioya: " E tu perché giochi sempre al gatto col topo? ".
Kaoru stava per risponderle, ma Shioya l'anticipò, " Guarda, quello è il sentiero ".
Si voltò e lo riconobbe immediatamente, " Hai ragione, dobbiamo avvertire subito gli altri ".
Estrasse il telefonino e compose il numero. Dopo un istante guardò lo schermo ed imprecò.
Kaoru: " Maledizione, non prende! ".
Shioya estrasse il suo dal giacchetto e le parlò altrettanto desolata.
Shioya: " Non c'è linea ".
Kaoru: " Cavoli e ora come facciamo? ".
Shioya: " Se ci allontaniamo rischiamo di perdere di nuovo il sentiero ".
Kaoru: " Si, ma se restiamo qui come facciamo ad avvertirli? Potremmo dividerci... ".
Shioya: " Niente da fare, abbiamo già fatto una volta quell'errore ".
Kaoru: " E allora? ".
Shioya: " Anzitutto proviamo a chiamarli, se non fossero troppo lontani potrebbero sentirci ".
Si guardarono intorno e provarono a chiamarli a voce alta.
Nessuna risposta.
Provarono ancora.
Nessuna risposta.
Kaoru: " Niente da fare, probabilmente sono troppo lontani ".
Shioya: " Già... ".
Kaoru: " Chi è stata la volpe che ha avuto la brillante idea di usare i telefonini? ".
Shioya: " Non me lo ricordo ".
Kaoru: " Sarà stato sicuramente Masahiko... ".
Shioya: " No, non è stato lui ".
Kaoru: " Ma se hai appena detto che non te lo ricordavi? ".
Shioya: " Beh, mi ricordo che lui non è stato ".
Kaoru: " Sarà... ".
Shioya: " Non ti ricordi che lui era contrario che ci dividessimo? ".
Kaoru: " Secondo me è la solita storia... lo stai solo difendendo ".
Shioya: " Pensala un po' come ti pare... e poi non mi sembra che tu ti sia opposta. Comunque, è inutile recriminare ormai ".
Kaoru si passò una mano tra i capelli, " Allora che facciamo, signorina so tutto io? ".
Shioya: " Prendiamo il sentiero e seguiamolo per un po'. Se abbiamo fortuna anche loro potrebbero essersi avvicinati o aver preso la stessa nostra direzione ".
Kaoru: " Okay ".
Si sistemarono meglio l'attrezzatura sulle spalle e si incamminarono di nuovo.
Masahiko: " Questo sentiero non mi dice niente, Sora ".
Sora: " Nemmeno a me, ma la direzione sembra giusta... ".
Masahiko: " Chissà dove sono Shion e Kaoru? ".
Sora: " Mah.. possiamo provare a chiamarle con il cellulare ".
Masahiko: " Buona idea, provo io ".
Lo estrasse dallo zaino e sullo schermo vide subito che non c'era nessuna tacca.
Masahiko: " Maledizione! Non ho linea! ".
Sora: " Aspetta, fammi vedere il mio... niente, nemmeno una tacca ".
Masahiko: " Ma non eravamo solo a pochi chilometri da Tokyo? ".
Sora: " E' vero, ma si vede che la zona non è coperta... ".
Masahiko: " E ora come facciamo? ".
Sora: " Ma porc... si può sapere chi ha avuto l'idea dei telefonini? ".
Masahiko rimase in silenzio, ma lo sguardo demoniaco che gli rivolse fu più che sufficiente a fargli ricordare che era stato proprio lui.
Sora: " Ah... ".
Si portò una mano dietro la nuca e bofonchiò qualche banale scusa, " D'altra parte come potevo prevederlo?! ".
Masahiko si voltò e scrutò il sentiero, " Lasciamo perdere, che facciamo ora? ".
Sora: " Non lo so, proviamo a chiamarle, se sono vicine potrebbero sentirci ".
Masahiko rispose poco convinto, " Okay, proviamo ".
Ma non ottennero risposta.
Masahiko: " Sora, sono tuoni quelli che sento in lontananza? ".
Sora: " Già, e nemmeno troppo in lontananza direi... speriamo bene ".
Masahiko: " Di male in peggio... ".
Staccò il cappellino dalla cinta dei pantaloni e lo calzò in testa, poi proseguì seguendo Sora lungo il sentiero.
Shioya: " Non li vedo... ".
Kaoru: " Nemmeno io e ora si sta anche scurendo... ".
Shioya: " Già, senti che tuono? ".
Kaoru: " Bella idea quella di venire a pescare! ".
Shioya: " Hai voglia di prendertela anche con papà, adesso? ".
Kaoru: " No di certo, nobile difensore degli oppressi ".
Shioya: " Sccc! Hai sentito? ".
Kaoru prestò attenzione, " No, cosa? ".
Shioya: " Mi è sembrato... ".
Un altro tuono rimbombò più vicino.
Kaoru: " Cavoli, qui si mette male... ".
Shioya: " Andiamo di là! ".
Kaoru: " Dove? ".
La vide sparire nella boscaglia e si affrettò a seguirla, " Ehi, aspettami! ".
Sora: " Continuiamo a chiamarle, non c'è altro modo ".
Masahiko: " Okay, speriamo che siano venute nella nostra stessa direzione ".
Shion si fermò di colpo e ascoltò attentamente. Attese un momento e gridò a sua volta tra gli alberi, " PAPA', MASAHIKO! ".
Kaoru la raggiunse trafelata, " Ma insomma, che diavolo ti è preso? ".
Shioya: " SIAMO QUA! ".
Kaoru: " Li hai sentiti? ".
Shioya: " Non sono sicuro ".
Masahiko: " Mi sembra di averle sentite! ".
Sora: " Cosa? ".
Masahiko: " Avanti, chiamiamole ancora! ".
Shioya: " Sono loro! Li hai sentiti? ".
Kaoru: " Si, avanti, cerchiamo di capire dove sono ".
Sora: " Eccole, eccole, le ho sentite anch'io stavolta ".
Masahiko; " Da quella parte! ".
Sora: " Ehi, aspettami! ".
Kaoru: " Non li sento più... ".
Shioya: " Eccoli, li ho sentiti ancora, di là, presto! ".
Kaoru: " Cavoli, sta cominciando a piovere! ".
Masahiko: " Le vedo, le vedo! ".
Sora: " Dove? ".
Masahiko: " Laggiù! Quello è lo zaino di Shion! ".
Sora: " Ma dove diavolo? ".
Masahiko: " SHION! ".
Sora: " Aspetta... ".
Shion si voltò di scatto. Le sembrava di aver sentito gridare il suo nome più vicino, ma non riusciva a vedere nulla nella vegetazione.
Shioya: " Masahiko? ".
Kaoru: " Ma cosa fai lì imbambolata? Non vedi che sta anche cominciando a piovere? Muoviti! ".
Masahiko: " SHION! ".
Shioya: " Masahiko, l'ho sentito bene, stavolta ".
Kaoru: " Hai ragione, ma dove diavolo? ".
Masahiko perforò le frasche correndo come un demonio in direzione dello zaino. Più vicino, più vicino, fino a quando niente ostacolò quell'immagine davanti ai suoi occhi. Aveva avuto paura per lei, solo in quel momento se ne accorse veramente. Quasi sperò che non lo avesse sentito arrivare per poterla stringerla forte a sé. Non importava che fosse vestita da maschio, non importava che ci fosse Kaoru, non importava che Sora fosse alle sue spalle. Vide il suo profilo per un attimo brevissimo, mentre si stava girando verso di lui finalmente accortasi che le stava arrivando alle spalle. E un attimo dopo...
Shioya: " Masahiko... ".
Tutto sembrava essersi fermato. A stento si accorsero che stava cominciando a piovere più insistentemente. Kaoru rimase immobile, quasi incredula. Sora arrivò ansimante e si fermò a pochi passi da loro, guardando stupito quanto stava accadendo.
Kaoru parve destarsi e si passò una mano tra i capelli bagnati rivolgendo gli occhi al cielo scuro e lasciandosi scappare un piccolo sospiro. Una lieve sensazione di disagio la sorprese e la costrinse a guardare di nuovo quella scena penosa. Ma non riuscì comunque a trattenere l'ennesima battutaccia.
Kaoru: " Ehi, hai intenzione di rimanere lì disteso a terra ancora a lungo? ".
Masahiko: " Cretina! Credi che volessi farmi un bagno? ".
Kaoru: " Non lo so, visto che hai scelto la pozza più grande dei dintorni... ".
Sora si avvicinò porgendogli una mano per aiutarlo a rialzarsi, ma Masahiko rifiutò e si sollevò faticosamente in ginocchio tenendo però gli occhi bassi. Con il dorso di una mano si tolse della mota dal viso abbozzando uno stupido sorriso.
Kaoru sospirò ancora allontanando con forza quel rinnovato disagio e si voltò incrociando le braccia dietro la testa, " Allora, adesso che siamo di nuovo tutti insieme, da che parte andiamo? ".
Sora si avvicinò a Kaoru scrutando prima il sentiero e poi il cielo, " Dobbiamo muoverci subito, il tempo si sta mettendo veramente al brutto ".
Shion non sembrò badare a loro e si avvicinò a Masahiko.
Shioya: " Ti sei fatto male? ".
Masahiko raccolse il cappello sporco di melma e se lo sistemò ad un passante dei pantaloni. Rispose senza poterla guardare in faccia.
Masahiko: " No, tutto okay ".
Shioya: " ... ".
Sora: " Andiamo, ragazzi ".
Si incamminarono lungo il sentiero e Shion si voltò un'ultima volta per guardare il ramo in cui Masahiko era inciampato. Era davvero molto grande e piuttosto alto. Doveva star correndo proprio a perdifiato per non averlo visto.
Sora: " Shion, che fai lì impalata? ".
Shioya: " Arrivo, arrivo! ".
Si accodò a Kaoru che seguiva a ruota Sora, non senza notare il viso sporco di Masahiko che a sua volta la seguiva in silenzio.
Infilò una mano in tasca e poi gliela tese con noncuranza.
Shioya: " Non è asciutto, ma è pulito ".
Masahiko guardò il suo profilo quasi di nascosto e dopo un attimo di indecisione prese il fazzoletto bianco dalla sua mano.
Si ripulì il viso meglio che poté, lasciando che un sorriso triste gli piegasse le labbra. Parlò con riluttanza, ma non riuscì a tenersi dentro quelle parole.
Masahiko: " Riesco sempre a rendermi ridicolo ai tuoi occhi ".
Shion rallentò il passo, lasciando che gli altri prendessero qualche metro di vantaggio, poi gli rispose con voce calma e pulita.
Shioya: " E' merito tuo se siamo di nuovo insieme ".
La guardò sorpreso, attendendo con curiosità che proseguisse.
Shioya: " Né io né Kaoru riuscivamo ad orientarci nonostante fossimo sul sentiero. Sentivo la tua voce, ma non capivo dove fossi... saremmo ancora là se tu non mi avessi vista nella boscaglia... ".
Si voltò verso di lui e gli sorrise, " Anche se potevi fare un'entrata migliore... ".
Quelle parole e soprattutto quel sorriso lo rincuorarono.
Shioya: " Ma cosa avevi in mente? Correvi come un pazzo... ".
Masahiko si portò una mano alla nuca, " No, io... veramente... ".
Starnutì togliendosi dall'imbarazzo e facendo voltare anche Sora e Kaoru.
Sora: " Ehi, tutto bene? ".
Masahiko: " Si, tutto bene, tutto bene ".
I suoi vestiti erano completamente zuppi, più di quelli degli altri. La pioggia, poi, si faceva sempre più intensa ed il riparo degli alberi sempre meno efficace. Si strofinò le braccia con le mani per riscaldarsi e si riavvicinò agli altri con Shion.
Potevano considerarsi ufficialmente persi visto che, percorso quel sentiero per una decina di minuti non erano riusciti a ritrovare né il fiume né la strada statale. E seguire le orme era ormai impossibile, dato che la pioggia aveva lavato via ogni traccia residua. E per di più anche la luce cominciava a calare.
Dopo qualche minuto di insolito silenzio un rumore li sorprese da dietro un grosso rovo.
Kaoru: " Ehi, non vi è sembrato di sentire qualcosa? ".
Sora tese l'orecchio in ascolto, " Sarà stato qualche animale. Sbrighiamoci, non è prudente stare qui ".
Masahiko e Kaoru degluttirono rumorosamente, " A-animale? Che genere di animale? ".
Sora non rispose e a causa di quell'indecisione prese diversi passi di vantaggio. Kaoru e Masahiko si lanciarono un paio d'occhiate dietro le spalle e raggiunsero in fretta e furia il duo di testa.
Un altro tuono rimbombò sopra di loro.
Sora: " Ragazzi, guardate! ".
Lo affiancarono guardando nella direzione indicata. Un sentiero. Molto largo. No, non un sentiero.
Masahiko: " E' una strada? ".
Sora: " Si, sembra proprio una strada. Qui vicino potrebbe esserci qualche abitazione. Potremo chiedere aiuto ".
Kaoru: " Guardate là! ".
In lontananza videro una lunga coda di fumo che si sollevava dagli alberi.
Kaoru: " Un incendio! ".
Shioya: " See, come no! Con questa pioggia? Ma come ti viene in mente? Sarà una casa o qualcosa del genere ".
Kaoru: " Andiamo sapientina, se hai ragione tu potremo stare all'asciutto! ".
Si incamminarono lievemente rincuorati seguendo la strada sterrata.
Sora: " La colonna di fumo è sempre più grossa, dovremmo essere vicini ormai ".
Masahiko starnutì ancora, ma cominciò a sentirsi meglio in previsione di un riparo.
Sora: " Come va, Masahiko? ".
Masahiko: " Non male, ma andrà meglio quando arriveremo ".
Sora gli sorrise, riuscendo a rassicurarlo come sempre. Guardò quella figura imponente, quelle spalle grandi e forti. Gli ispirava davvero sicurezza e tranquillità, come un vero padre. Se non fosse stato per quelle strane protuberanze all'altezza del petto, sarebbe sembrato davvero un uomo... Ne sorrise, pensando che, in fin dei conti, chi non era a conoscenza del suo segreto non ci avrebbe mai fatto caso...
Pochi minuti dopo arrivarono davanti ad una casa in una piccola radura. Il fumo usciva da un elegante comignolo di pietra sul tetto scuro e dalle finestre si vedeva una luce tenue che illuminava l'interno. A un lato, un filo da bucato con appesi qualche paio di pantaloni inzuppati ballava colpito dall'acqua che cadeva con violenza.
Sora: " Siamo salvi! ".
Diede una pacca sulle spalle a Masahiko, che per la sorpresa rischiò di ruzzolare ancora a terra e si diresse a passo spedito verso la porta dell'abitazione. I ragazzi non si fecero certo pregare e lo seguirono sotto il piccolo portico.
Pochi colpi e la porta si aprì rivelando una donna minuta e piuttosto avanti negli anni. Dopo un attimo di sorpresa nel trovarsi davanti una persona della stazza di Sora, rivolse loro un caldo sorriso facendoli entrare in casa. Li accolse il piacevole tepore del fuoco che scoppiettava nel camino.
Sora: " Non so davvero come ringraziarla, credevamo di non riuscire più ad uscire dal bosco ".
Vecchia: " Quel bosco è molto insidioso, siete stati imprudenti ad affrontarlo senza essere preparati. In una giornata come questa poi... solo un incosciente avrebbe fatto una gita oggi ".
Al sentire queste parole Sora sudò freddo.
" Meno male che era l'esperto ".
" Sì! Sì! La conosco bene sta' zona, diceva ".
" Non ci si può fidare proprio di nessuno ".
Sora: " Eh eh! Signora me lo sa dire dove posso trovare un telefono? ".
Vecchia: "Si capiva benissimo che sarebbe piovuto, c'erano nuvole scure provenire da quella direzione... ".
Masahiko parlò sottovoce a Kaoru: " Come fa a sapere tutte queste cose? Non sarà mica una strega... ".
Kaoru: " Cos'è, hai paura anche di una vecchietta adesso? ".
Sora: " Grrrr! Non mi sta nemmeno a sentire ".
La vecchia sorrise ai ragazzi scoprendo i pochi denti rimasti.
Vecchia: " Niente telefono qui ".
Sora: " Ci può dire dov'è il paese più vicino? ".
Vecchia: " E' a molti chilometri di distanza, vi perdereste di sicuro. Invece, visto che siete qui e io sono sola mi piacerebbe molto avervi per pranzo ".
Kaoru: " Oh mamma! ".
Masahiko: " In che senso "averci per pranzo" Non vorrà mica mangiarci? ".
Kaoru: " Magari è una youkai che aggredisce i turisti di passaggio ".
Shioya: " Non siate scemi! Questa è la realtà, non siamo certo in un manga come Inuyasha ".
Masahiko: " Sarà... ".
Vecchia: " Comunque, non potete restare così, prenderete un raffreddore ".
Sora: " E' vero, ma non abbiamo un ricambio ".
Vecchia: " Nessun problema... ".
Masahiko: " (Certo, per cucinarci non servono i vestiti) ".
Vecchia: "... di sopra ci sono degli abiti asciutti ".
Sora: " Grazie, molto gentile! ".
Sora e i ragazzi salirono al piano superiore e si cambiarono in stanze separate finché non sentirono un urlo disumano. I ragazzi uscirono allarmati dalle loro stanze.
Masahiko: " Non ditemi che la vecchia si è trasformata in un mostro... ".
Kaoru: " Beh, non era bella nemmeno prima... ".
Shioya: " Cretini! L'urlo era di papà ".
Masahiko: " E perché ha urlato? ".
Shioya: " Non lo vedi da solo? ".
Sora: " IO NON MI METTO VESTITI DA DONNA! SONO UN UOMO ".
Vecchia: " Mi scusi, ma ho solo una figlia femmina e gli abiti sono i suoi ".
Sora: " MA IO SONO UN UOMO! ".
Vecchia: " Un uomo malato se non si cambia ".
Shioya cercò di riportarlo alla ragione, " Suvvia papà, non fare i capricci! Anche noi ci siamo cambiati ", e il risultato fu pietoso.
Infatti, mentre Shion, Kaoru e Masahiko vestiti da donna facevano la loro splendida figura...
Kaoru: " Ma tu guarda che mi tocca fare ".
Shion: " A me non tange più di tanto, però tu stai benissimo, sembri una principessa ".
Kaoru #._/. :" Molto divertente... ".
Masami: " Lo sapevo che finiva così ".
Lo stesso non si poteva dire di Sora.
Sora: " Che disonore per un uomo... ".
Vecchia: " Certo, che i vostri figli stanno molto bene così, siamo davvero sicuri che siano dei maschi? A differenza di lei, naturalmente, non ingannerebbe nemmeno un cieco ",
La vecchia indicò Masahiko, " Invece lui è il più simile a una donna, assomiglia così tanto alla mia povera figlia, Urumi ",
Masami: " Uru-chi? ",
Vecchia: " Urumi, mia figlia, me la ricordi moltissimo, chissà dov'è in questo momento... è da tanto che non la vedo ",
La donna abbracciò con forza Masahiko, " Urumi, perché te ne sei andata? Perché mi hai abbandonato? ",
Shion: " Poveretta... ".
Kaoru: " Mi dispiace ".
Masami (strattonata): " Ehi, non c'è nessuno che si preoccupa per me? ".
Sora: " Signora, ci racconti cosa è successo ".
Vecchia: " NO! NO! E' TROPPO DOLOROSO ".
Sora: " Non fa niente! Ci scusi per averlo chiesto ".
Ma la vecchia cominciò comunque il suo racconto, " E' successo tutto vent'anni fa, Urumi era una splendida ragazza, (indicando Masami) proprio come lui, ma siamo proprio sicuri che è un maschio? ".
Masami: " Sì che lo sono! ".
Vecchia (abbracciando Masahiko), " Oh Urumi, quanto sei cara ".
Masami cercò di liberarsi dalla stretta distraendo la vecchia, " La prego, continui la storia... ".
Vecchia: " Essendo vedova da quando era nata, ha fatto moltissimi sacrifici per farla studiare... quanto avrei voluto che diventasse un dottore o un avvocato e invece... ".
Tutti:" E invece? ".
Vecchia: " Voleva fare la mangaka, ma ci può essere mestiere più stupido? ".
Sora si tramutò in una fiera dalla cui bocca uscivano fiamme ardenti, " COSAAAAAAAAAA?!!! MA COME SI PERMETTE? ".
I ragazzi cercarono di calmarlo.
Shion: " Suvvia papà, calmati, è una povera donna anziana ".
Masami: " E poi ci toccherebbe stare fuori sotto la pioggia ".
Sora fu ricondotto ancora una volta alla ragione, ma parlò controvoglia, " E' vero! Mi scusi per quello che ho detto ".
Vecchia (serafica): " Che stupidaggini fare dei disegnino quando si può curare la gente? ".
Sora: " Tzè, non mi ha nemmeno sentito ".
Vecchia: " Io naturalmente mi opposi, ma lei, testarda com'era, fuggì di casa ".
Sora: " (Povera ragazza, come la comprendo) ".
Vecchia: " Ma purtroppo non è finita qui? Urumi prese la macchina e cadde in un precipizio qui vicino? URUMIIIIIIII URUMI MIA PERCHE' SEI SCAPPATA? ".
Tutti: " Povera donna, quanta pena mi fa ".
Un suono di campanello interruppe i lamenti della vecchia.
Vecchia: " Chi è? ".
" Sono io! Ti ho portato la spesa! ".
Vecchia: " Oh Urumi, finalmente sei tornata ".
Urumi: " Certo mamma, ho dovuto aspettare per il temporale ".
Tutti: " Urumi?!!! Ma non era morta cadendo in un precipizio? ".
Urumi: Morta?! Oh mamma, hai ancora raccontato la storia del precipizio a dei forestieri? ".
Tutti: " Ancora?! ".
Urumi: " La mamma si diverte a raccontare queste storielle, l'ultima volta aveva raccontato che ero morta affogata nel lago. Ah mamma, papà viene tra un oretta, sta giocando ancora a shogi con il fornaio ".
Tutti: " Ma non era vedova? ".
Vecchia: " Ho scherzato! :-p ".
Tutti: " Cosa?!!! ".
Urumi: " Mamma, io torno a casa, ciao ".
Tutti: " Ehi, aspetti, può darci un passaggio in paese? ".
Urumi: " Ma sono venuta a piedi, il paese è a soli 10 minuti di cammino... ".
Tutti: " Che? ".
Urumi vide meglio Sora: " Ehe! Vedo, ragazze, che ha costretto vostro padre a vestirsi da donna! Mamma, perché non hai dato loro gli abiti di papà? ".
Vecchia: " Volevo divertirmi un po' ".
Sora e Kaoru: " Cosa?!!!!!! Ci ha costretto a vestirci così per divertimento? Ma noi siamo maschi! ".
Masami: " E in più sua figlia non mi somiglia per niente ".
Shion: " Che gabbia di matti ".

E così finì quella gita... la vecchia, inoltre, nascose anche i nostri vestiti e nemmeno la figlia è riuscita a farceli restituire, così dovemmo tornare a Tokyo, conciati in quel modo. Arrivammo la mattina dopo, stanchi e doloranti, ma non era ancora finita, infatti nelle vicinanze di casa...

Lattaio: " Ehi! (rivolgendosi a Masami) Bellezza, ti piacerebbe uscire con me, stasera ".
Sora (vestito ancora da donna): " Dov'è che vorresti portare mio figlio? ".
Lattaio: " AAAAAAAAAAAAAAAAAH! UN MOSTRO ".

Però, ripensandoci adesso, non si può certo dire che non ci siamo divertiti. E dire che dovevamo solo andare a pesca!

  
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