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Autore: principessa1793    28/12/2022    1 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Daniele]
Il letto che condivido con la donna della mia vita si affolla ulteriormente quando qualcuno solleva le coperte dal lato non occupato da me e vi si infila. Questa folata di aria fredda mi spinge a svegliarmi trovandomi dinnanzi due occhi scuri come i miei.
“ Scusa,papà,non volevo svegliarti! Buongiorno!” mugugna con l’aria di chi non ha dormito molto. Sorride sorpresa nel constatare che sua figlia l’ha preceduta ed ora dorme abbracciata a sua nonna.
“ Buongiorno Puledrino! Per quel poco che ho dormito… Tua madre,dopo aver trascorso una generosa porzione di tempo a piangere,ha preso sonno alle 2 e alle 2 e mezza Clizia ha pensato bene di infilarsi nel nostro letto ed abbracciare sua nonna. Mancano solo Junior e tuo marito! A questo punto invitiamoli,che non vorrei mai si sentissero esclusi da questa riunione!” borbotto. Ridacchia.
“ Menomale che tu e la mamma dormite abbracciati così stretti da occupare meno di una piazza di letto!” sghignazza divertita.
“ Lo sai che quando ero piccola anche io e la mamma occupavamo assieme meno di una piazza di letto e dormivamo abbracciate strette?!” mi rivela. Sfioro i capelli di Cami che emette un mugugno stringendosi a me. Le sbaciucchio la tempia e mi sfugge una lacrima.
Ieri sera ho dovuto essere forte,ma ogni volta che viene menzionata la faccenda del tentativo di suicidio di mia moglie,la ferita si rinnova e torna a sanguinare e a farmi male.
“ Papà…” farfuglia mia figlia con gli occhi lucidi. Mi asciugo gli occhi con una mano.
“ Io non sono arrabbiato con la mamma. Non lo ero nemmeno quando me l’ha detto. Ero triste perché avrei perso l’occasione di conoscerti,di vederti sorridere,di ascoltare la tua voce e le tue battute così simili alle mie,di sentirmi chiamare << papà >> da te. Però la mamma voleva portarti con sé e non lasciarti nelle mani di quel muflone. E anche quando mi ha lasciato pensando che non ti amassi,ma che ti tollerassi solo, amava più te di quanto amasse me (e ti assicuro che mi adorava). Così come ha scelto te quando non mi ha detto della tua paternità,pur di non rischiare di perdere la tua custodia a beneficio di quello stronzo! Anche quando non lo sapeva e pensava di non volerti,lei ti amava più di quanto amasse me!” le spiego. Annuisce.
“ L’ho capito. È che ieri mi è crollato tutto addosso e lo sai come sono perché anche tu sei come me: anche tu sul momento ti arrabbi,ma poi ci rifletti e affronti le cose con calma e raziocinio!” risponde accarezzando i capelli di Cami. Non posso che concordare: io e lei siamo identici!
“ Quindi chiederai scusa alla mamma?” le chiedo.
“ Certo! Magari non userò gli stessi metodi adoperati da te per farti perdonare di averla trattata male per ovvie ragioni (anche se immagino che la mamma li abbia apprezzati parecchio,dal modo in cui vi guardate),ma mi scuserò!” replica per poi farmi arrossire. Che cavolo! 
La sveglia del mio cellulare mi impedisce di ribattere a quell’allusione divertita. Mi affretto a staccarla per poter svegliare mia moglie con più delicatezza,ma le sue mani che si allontanano da me e si chiudono a pugno per stropicciarsi gli occhi mi fanno comprendere che sia inutile.
“ Buongiorno amore!” esclamo strappandole un bacio. Le sue dita fra i miei capelli mi fanno rabbrividire.
“ Buongiorno amore! Dio Mio,devo preparare i vestiti e caricarli in macchina per andare da Barbara!” mugugna ancora con gli occhi chiusi. Quando si mette a sedere,si accorge che il nostro letto ha due ospiti impreviste.
“ Io ti volevo chiedere scusa per ieri. Lo so che mi vuoi bene. Mi perdoni?” domanda Roberta leggermente intimorita.
“ Amore,io vorrei spiegarti che…” nostra figlia la interrompe abbracciandola con foga,tanto che a momenti schiaccia Clizia,la quale dorme beatamente ignorando il mondo esterno. Le avvolgo fra le mie braccia per rassicurarmi che finalmente sono al sicuro e che stanno bene.
“ Non c’è bisogno! Io non permetterò a quei due di rovinare quel poco di armonia che ancora abbiamo nella nostra famiglia,dopo le Cinquanta Sfumature di Junior!” ribatte. Mi porto una mano alla fronte per disperazione.
“ Leo,ancora…” quel mugugno attira l’attenzione di tutti e tre. Clizia,la bambina,ha detto quello che penso?
“ Daniele,calma! Lei aveva un peluche che si chiamava così quando era bambina!” cerca di placarmi mia moglie. Un peluche il cazzo! Con quelle 3 lettere comincia il nome del distributore di profilattici!
“ Ancora che? Se le ha messo le mani addosso,giuro che uso quei preservativi per soffocarlo!” mi altero.
“ Magari però non oggi,tesoro. Dobbiamo ancora svegliare Junior! Mi accompagni tu da Barbara?” replica il mio amore. Annuisco.
“ Clizia,svegliati,dai! Non dormire proprio oggi che si sposano i tuoi zii,ti prego!” la sbatacchia poco delicatamente la madre. Delicata come Bea quando mi svegliava per andare a scuola!
 
[Giulio]
“ Mi dispiace,amore!” esclamo carezzandole il capo. Nessuno dei due ha fame,ma ci stiamo sforzando di mettere qualcosa nello stomaco perché a quanto pare gli sposi,al loro banchetto di nozze,di solito mangiano poco,avendo altro da fare!
“ Perché Junior non me l’ha detto? E perché non l’ha detto a Susanna? Le ha fatto credere di reputarla una poco di buono,cavolo!” replica ancora scossa dal mio racconto di ieri. Io alla mia futura moglie non nascondo e non nasconderò mai nulla.
“ Perché quell’essere non infesti pure la vita di quel bambino,ecco perché!” rispondo.
“ Meglio far soffrire come un cane tua sorella e scatenare una rissa ogni volta che la vede con qualcuno di sesso maschile,no?” obietta sarcastica.  Effettivamente!
“ Lo sai che mi piace quando tiri fuori la tua irriverenza e il tuo sarcasmo,anche se lo fai di rado?” flirto.
“ Davvero,dottor Valencia?” ribatte mordicchiandomi dolcemente il labbro inferiore. Prima essere appellato così mi faceva pensare a mio padre e alle somiglianze palesi col suo carattere al limite del sociopatico,ma ora sono orgoglioso di essere suo figlio e mi sento fortunato di essere cresciuto con lui,una benedizione che Roberta e Aisha non hanno avuto!
 
Continuavo a farmi del male trovando ogni scusa per avvicinarmi a quell’atelier e spiarla. Mi bastava anche solo guardarla lavorare per stare bene. Sembravo come stregato da lei,ma a lei interessava Jean. O almeno era ciò che credevo! Mai avrei immaginato di riuscire a chiarire ogni malinteso da lì a due settimane.
“ […] Si chiamano << pastelli acquerellabili >> e non li ho inventati io! Esistono nei negozi ben forniti!...Se avessi voluto gli acquerelli,li avrei chiesti!...Lasci perdere!...Mi arrangerò in altro modo! Buona giornata!” le sentii dire. Il suo cellulare riprese a squillare e sorrise.
“ Roby,come stai?...Bene! Credevo che l’America Latina fosse più progredita! Ora capisco perché la mamma ha tagliato la corda!...Non trovo un fornitore che sappia cosa siano i pastelli acquerellabili!...Non cominciare con la storia che non mi so imporre!...Lo sai che lo shopping online non fa per me!...Mi mancate anche voi!...Roby,io vorrei tornare!...Anche!...Sì, sono la figlia di Camilla Mendoza e non mi lascio abbattere da nulla!...Mi fai sempre ridere!...Ti voglio bene!” origliai. Fu istintivo per me cercare su Amazon i pastelli acquerellabili che desiderava. Trovai una confezione con 120 matite e,senza pensarci due volte,la acquistai.
“ Le occorre qualcosa?” mi domandò la signora Mora. Beccato a spiarle come un coglione!
“ No,stavo controllando che ci fosse linea almeno qui!” borbottai sperando che non puzzasse di balla. Barbara mi fissò seccata. Era ancora arrabbiata per le accuse orribili che le avevo rivolto il giorno prima mosso dalla mia gelosia.
“ Non prende sempre il cellulare in quest’edificio!” convenne. Abbozzai un sorriso.
“ Prende meglio in presidenza che qui,dottor Valencia! Vado in caffetteria e torno!” borbottò Barbara. Alzai gli occhi al cielo infastidito e fu automatico per me seguirla.
Per una che aveva rischiato di cadere il giorno in cui l’avevo conosciuta,aveva il passo molto veloce,ma non abbastanza da seminarmi. Riuscii,infatti,ad affiancarla al bancone del bar. Anche solo poter sfiorare per caso il suo gomito mi faceva sentire lo stomaco sottosopra.
“ Una cioccolata calda con tanta panna!” ordinò al banconista. Provai ad annoverare il suo amore per la panna fra i difetti,ma pensarla assaggiare la panna sollecitava alla mia mente scenari non adatti ai minori. Visto il contesto in cui ci trovavamo,scacciai quelle immagini dalla mia testa,provando a concentrarmi su qualcosa di meno piacevole.
“ Un caffè amaro!” aggiunsi schiarendomi la voce.
“ Ti tieni leggera!” commentai. Le mie ex erano tutte perennemente a dieta,mentre lei era diversa da tutte le donne in cui mi ero imbattuto nella mia vita (compreso mia madre e mia sorella)!
“ Non credo la riguardi!” rispose a brutto muso non guardandomi neanche in faccia.
“ Come mai non è intento a scodinzolare dietro a Giulia?” mi punzecchiò.
“ Per lo stesso motivo per cui non stai sbattendo le ciglia dinnanzi a Jean!” replicai ostico.
“ Io non sbatto le ciglia dinnanzi a Jean!” negò.
“ Ed io non scodinzolo dietro a tua cugina. Non sono un cane,se non te ne fossi accorta!” obiettai.
“ Giusto: i cani sono fedeli. Lo dice sempre mia madre!” replicò.
“ Fedeli? Io non devo fedeltà a nessuno,visto che non ho una fidanzata!” precisai.
“ Perché lei ce l’ha scritto proprio in fronte che la fedeltà è il suo valore cardine in una relazione,no? Corre dietro a me,a Giulia,a chi altro?” ribatté pungente. Mi aveva dipinto come una persona che non ero perché durante la mia storia con Cassandra ero sempre stato corretto ed ero stato io quello tradito.
“ Puoi evitare di darti tanta pena perché tu non mi interessi. Ho già avuto una finta santarellina nella mia vita e i doppioni nella mia collezione di ex oltre che le conseguenti corna non mi interessano!” risposi altrettanto caustico.
“ Me ne farò una ragione. Non ambisco ad entrare in un album di figurine come quello dei calciatori,dottor Valencia!” replicò fredda. Quell’appellativo mi rammentò la figura di mio padre,il modo in cui trattava mia madre,le liti fra loro e ciò che non amavo di lui,quella sfumatura di carattere che stava venendo fuori con la ragazza di cui ero innamorato. 
“ Giulio. Il mio nome è Giulio. Odio che tu mi dia del lei da ieri!” precisai.
“ Io invece ho apprezzato molto di essere etichettata come una poco di buono ieri,sa?” mi freddò sarcastica. Intimò al barman di portarle la sua ordinazione in atelier per poi abbandonare la caffetteria lasciandomi come un idiota.
 
“ Amore mio,tutto bene?” mi domanda colei che fra qualche ora sarà mia moglie. Per assurdo la prima a diventare la signora Valencia non sarà Camilla,sebbene ne avrebbe tutto il diritto,ma lei!
“ Non pensi che a Cami farà impressione che sia tu per prima a diventare la signora Valencia?” le chiedo preoccupato. Lei e papà non lo danno a vedere,ma sono certo che quel genere di dolore non sia passato solo perché ora sono insieme e siamo diventati una famiglia!
“ Amore,no. Lei e Daniele saranno così felici oggi,che penseranno semplicemente di essere loro i prossimi! A meno che questo non sia un tuo blando tentativo di dirmi che hai cambiato idea!” replica. La bacio con passione.
“ Mai. Tu e Mirtillino non vi libererete di me così facilmente!” rispondo carezzandole il ventre. Vedere la scritta << Incinta di 3 settimane >> su quella stecchetta mi ha fatto piangere di gioia (poi ha pianto pure la mia Babi) e non vedo l’ora di dirlo ai nonni di Mirtillino!
“ E neanche di nonno Daniele…qualcosa mi dice che ce lo ritroveremo in gondola a Venezia per assicurarsi che prenda le vitamine!” scherza. Scoppio a ridere figurandomi la scena,sebbene sia alquanto plausibile,conoscendo mio padre!
 
[Asia]
Come ho fatto a pensare che non mi amasse o che mi tradisse? I nostri figli sono stati leggermente paranoici e hanno rischiato di farci lasciare per un malinteso. Inoltre mio marito,al momento,è giustamente incazzato perché oggi gran parte degli invitati lo tratterà come uno pronto per finire in una RSA!
“ Amore,pensa che era solo per affetto nei tuoi confronti e perché non volevano ci lasciassimo!” cerco di mediare mentre mangia i suoi amati pancakes di albumi ai mirtilli. Mi lancia un’occhiata torva.
“ In compenso il prossimo regalo che riceverò dai nostri conoscenti saranno vestaglia,pigiama e pantofole per andare a ricoverarmi in un ospizio!” ribatte tuttora furioso. Effettivamente l’hanno fatta grossa!
“ Però almeno Armando e il nostro consuocero sono riusciti a salvare la situazione!” borbotto.
“ Sarebbe bastato fidarsi di me. Cosa che,onestamente,mi aspettavo dal mio migliore amico,il quale ha pensato bene di giocare al Tenente Colombo portandosi dietro il cognato!” replica. Gli accarezzo la guancia alzandomi dalla mia postazione per accomodarmi sulle sue ginocchia.
“ Signora Mora,non mi pare proprio il caso di provocare il can che dorme quando dobbiamo prepararci per un matrimonio!” soffia contro il mio collo. Ridacchio divertita.
“ Promettimi che non li tratterai male come ieri sera,amore!” lo esorto fra un bacio e l’altro. Si allontana da me.
“ Ma ti pare che hanno coinvolto pure Miss San Marino?” s’inalbera. Alzo gli occhi al cielo.
“ Lo sai anche tu il perché. Pilar non era di certo entusiasta della cosa!” cerco di farlo ragionare.
“ Perché io ti sembro entusiasta del fatto che quella specie di shampista ha saputo i fatti miei e la sua idea geniale mi stava facendo passare per un debosciato affatto da malattie veneree?” replica. No,non è per niente entusiasta.  
“ Meglio che farti passare per demente…” borbotto. Mi lancia un’occhiata torva. Il suo cellulare squilla lampeggiando il nome di Armando. Mio marito sbuffa ancora seccato.
“ Dai!” lo esorto. Accetta la chiamata passando il telefono a me.
“ Ciao Armando,come va?” esordisco.
“ Bene,grazie! Quel broccolone del tuo consorte?” replica.
“ Digli che il << broccolone >> sta radunando pigiama,vestaglia e pantofole per farsi trovare pronto al ricovero in RSA!” esclama a gran voce Nicola. Alzo gli occhi al cielo. Un << Che croce! >> brontolato da Armando precede la seguente replica.
“ È ancora così arrabbiato?” mi domanda.
“ Più per aver coinvolto Susanna Valencia!” rispondo.
“ Quella non è stata una mia idea,ma della sua figlia prediletta. Neanche Pilar era molto d’accordo all’inizio!” si discolpa il nostro consuocero. In effetti rientra perfettamente nella personalità di Bianca fare queste cose! 
 
[Junior]
La notte sul divano mi ha ucciso,ma non era previsto che dividessi il letto con Hildegard. Non me la sento di dormire con lei nello stesso letto dove ho dormito con Susanna,quando restavamo a leggere o a parlare fino a tardi e si addormentava col capo sulla mia spalla.
Quando apro la porta della mia stanza,mi salta subito all’occhio la valigia aperta e con una buona parte dei vestiti di Hildegard all’interno. Lei sta facendo spola fra l’armadio e il letto.
“ Che stai facendo?” le chiedo.
“ Non volevo partire di nascosto. Tu e la tua famiglia mi avete accolto e non meritate di certo che me ne vada senza dirvi una parola,sebbene oggi la vostra priorità sia il matrimonio dei tuoi fratelli!” risponde.
“ Che vuol dire che parti?” le domando confuso. Non erano questi i patti! Si accomoda sul letto invitandomi a fare lo stesso.
“ Armando,io non posso restare qui. Quando ieri mi hai chiesto di sposarti,ho guardato negli occhi te e Susanna ed ho visto il mio dolore per aver perso Tim. Tu hai paura di essere felice perché temi che,come a tua madre,la felicità ti venga strappata via,ma non puoi saperlo. E soprattutto non voglio essere il tuo alibi per non correre da Susanna,facendola soffrire in quel modo! Riguardo il bambino,ti prometto che ti terrò aggiornato!” replica. Emetto un sospiro preoccupato per lei. Non ha nessuno su cui contare!
“ L’unica promessa che devi farmi è cercare Tim e dirgli tutto. Io sono sicuro che lui ti stia aspettando e che la sua sia solo una ripicca stupida. E magari questo bambino è suo! Fra qualche mese potrebbe rincoglionirsi fra culla e passeggino!” ribatto. Mi regala un sorriso spento.
“ Io invece spero sia tu fra qualche mese a pensare a cosa comprare a tuo figlio,invece che ai figli degli altri! Così che nessuno possa copiarti l’idea! Sono sicura che Susanna non veda l’ora di renderti papà!” risponde. La fisso scettico.
“ Anche se Nana dovesse voler mettere su famiglia,al momento,dubito vorrebbe che il coautore fossi io. Ieri sera l’ho baciata e mi ha rifiutato. Ha detto che non mi ama e che quelle come lei si innamorano solo nelle commedie alla << Pretty Woman >>,che io non ho neppure mai visto!” mi sfogo. Mi guarda scioccata.
“ Sei serio? Non hai mai visto << Pretty Woman >>? Lasciamo da parte la tua cultura cinematografica! Susanna ti ama,credimi!” replica.
“ Lo so. Non è quello ad avermi ferito,ma il fatto che prima che succedesse quello che è successo,ho cercato in tutti i modi di incrementare la sua autostima ed ora si reputa una poco di buono per colpa mia! Tu pensi che io meriti di essere felice,ma chi è mai stato felice grazie a me? Mia madre,siccome aspettava me,è stata costretta di nuovo a rinunciare al suo amore; anche Roby per la mia presenza non è cresciuta con papà; papà mi ha conosciuto ed ha pensato bene di immolarsi con quella specie di psicopatica; Susanna l’ho portata prima in cielo facendole credere in se stessa e poi le ho spezzato il cuore e disintegrato l’autostima… Papà è quello che ha subito più danni dalla mia presenza: la mamma mi aspettava e lui non ha potuto vedere Roberta crescere; mi ha conosciuto e ha pensato di sposare quella specie di svitata succhia soldi; gli seduco la figlia e la riduco in quello stato…nei suoi panni,ad uno come me l’avrei messo alla porta facendolo dormire sullo zerbino!” ribatto sfogando tutto quello che penso di questa cosa.
“ Ma non sei me. Di Daniele Valencia,per fortuna,ci sono solo io. Non è proprio il momento per dire e pensare sciocchezze,Junior,ma è tempo di cominciare a prepararsi per le nozze dei tuoi fratelli! Non ho mai avuto l’intenzione di metterti alla porta perché quell’essere ha pensato bene di rovinare la vita mia e della mamma! Riguardo Susanna,sono sicuro che riuscirete a spiegarvi e a ricompattare il vostro rapporto! Ci sono coppie che si iscrivono a corsi di tango,io a voi consiglierei un percorso per rafforzare l’autostima!” esclama mio padre facendomi sobbalzare. Quindi le facce strane di Hildegard erano per questo?!
“ E quella valigia?” domanda mio padre confuso.
“ Dottor Valencia,io torno a Zurigo. Non ho nulla da fare qui e voglio recuperare con Tim oltre che lasciare Armando libero di smetterla di avere paura di essere felice!” gli spiega Hildegard.
“ Signorina Keller,a me dispiace sul serio che abbia dovuto incrociare sulla sua strada quell’essere inqualificabile e spero lei riesca ad essere felice con l’amore della sua vita,ma può evitare di chiamare mio figlio << Armando >>? Ogni volta che lo fa,mi riecheggiano nella testa le urla di mio cognato e non è una sensazione piacevole!” replica mio padre. Mi sfugge una risata soprattutto per la faccia di Hildegard.
 
[Susanna]
Mi asciugo il viso dalle lacrime quando Giulia e Jean entrano in sala sbaciucchiandosi e fingo di inzuppare i miei biscotti all’avena nel tè. Li saluto con un laconico << buongiorno >>.
“ Come stai?” mi domanda Giulia.
“ Come una che deve ancora sistemare le cose per andare da Barbara. Più tardi passano a prendermi Roberta,Aisha e Clizia!” rispondo secca.
“ Allora portiamo noi Lucky a casa di zio Daniele così che Anita dia un occhio a lei e a Cookie!” esclama mio cugino. Annuisco.
“ Grazie!” borbotto. Il biscotto che si è eccessivamente ammollato finisce nel mio tè e penso alle volte in cui Dodo mi prendeva in giro perché a lui non piace inzuppare nulla nelle bevande. L’argine che tengo su a fatica crolla facendomi prorompere in un pianto disperato.
“ E che cazzo! Per un biscotto,porca puttana!” sento borbottare da Jean. La pazienza l’ha ereditata da mio padre,effettivamente!
“ E tu che fai melodrammi per quel tale che fa il filo a tua madre…vedi che abbiamo problemi più seri come tua cugina che piange perché l’è caduto il biscotto nel tè?” replica la sua ragazza. Se non fossi disperata,la cosa sarebbe pure divertente.
“ Senti,il fatto che quel tale voglia soppiantare mio padre e che voglia impormi come sorellastra quella specie di cameraman che pubblica anche le volte in cui va al bagno,è grave!” ribatte mio cugino.
“ Corral fa il filo a zia Marce?” singhiozzo confusa. Jean annuisce,mentre la sua fidanzata scuote il capo.
“ Queste sono fisime di tuo cugino! È solo gentile,ok? Tua zia l’ha invitato ieri sera perché sono amici,ma non credo ci sia nulla di romantico fra i 2!” nega Giulia.
“ Povera zia Marce! Le ci vorrebbe un nuovo amore!” singhiozzo.
“ Ci manca pure questa: che quel tipo pensi di poter rimpiazzare mio padre! Che poi si vede che padre è stato!” s’infuria Jean.
 
[Fernando]
Invitarli qui a colazione non è stata una bella idea ed Emilio dovrà convenire con me,che per quanto fra me e lui ci sia sintonia e la nostra frequentazione vada a gonfie vele,i nostri fratelli vanno tenuti lontani fra loro e lontani da questa casa perché devo ancora estinguere il mutuo!
“ No,fatemi capire: siccome voi due non volete dare nell’occhio ed essere il pettegolezzo del ricevimento,procurando una sincope a mia madre e al signor Corral,dovremmo fare tutti finta di essere amici ed io dovrei viaggiare in auto con voi due e l’appassionata di filmati osé? Mi spiegate come posso fingere di essere amico di questa tizia senza che la mamma mi uccida? Ieri l’ha vista uscire da casa nostra e per poco non ci rimaneva,ti rendi conto?” domanda il gemello di Emilio contrario all’idea.
“ Memo,please! A mamma e papà vorrei dirlo più avanti!” cerca di convincerlo il mio ragazzo.
“ E se avessi preso accordi con Susanna?” chiede lui indispettito. Ma Susanna Valencia?
“ Memo,ma con Susanna che ci legava come salami quando eravamo bambini?” replica Emilio scioccato.
“ Ora come ora da lei mi farei legare più che volentieri,te l’assicuro!” risponde suo fratello facendomi strozzare col caffè.
“ Disse l’appassionato di bondage!” borbotta mia sorella mentre Emilio mi dà dei colpetti sulla schiena perché mi riprenda.
“ Perché alla tua età sai anche cosa sia il Bondage? Perché non stai guardando le avventure di Masha e Orso?” la prende in giro lui.
“ Basta,eh? Fer questa casa la sta ancora pagando! Tu le romanticherie con Susanna le rimandi,così che abbia tempo di elaborare la recente rottura; e tu,Natalia,verrai in macchina con noi per ringraziare tuo fratello del fatto che a breve vivrai sotto il suo tetto!” interviene il mio ragazzo perentorio. Sorrido ammirato di questo aspetto del suo carattere così virile.
“ Ma voi due di notte fate rumori strani?” ci chiede Nat.
“ Perché vuoi filmare pure loro così diventiamo tutti orfani in un colpo solo?” obietta Memo. Signore,dammi la forza!
“ No,non facciamo nessun rumore strano perché non siamo due animali della fattoria,sorella!” rispondo imbarazzato.
“ Per me non ci sono problemi,Fer,perché ti voglio bene e non è un problema sacrificarmi,sebbene vorrei viaggiare in macchina con il dottor Lascano,sperando magari di imboscarmi da qualche parte!” accetta mia sorella. Il fratello del mio ragazzo scoppia a ridere sguaiatamente.
“ Il dottor Lascano? Lo stesso che ieri ha chiesto alla fidanzata di sposarlo? Continua a sognare,mocciosa!” sghignazza acido. Nat si irrita.
“ Comunque va bene anche per me!” acconsente quel tale. Mi faccio il conto di quante rate dell’auto devo ancora pagare. Speriamo bene!
 
[Betty]
Mio marito continua a fissare la sua fetta di ciambellone,sebbene i suoi pensieri siano decisamente altrove. Dopo ieri sera,è anche logico e naturale che non abbia per niente fame. Gli accarezzo la guancia e mi bacia il palmo della mano.
“ Ti va se ne parliamo?” gli chiedo.
“ Del fatto che ha saputo prima la bionda finta che mia sorella e mia nipote hanno rischiato di morire e poi io? In fondo io chi sono? L’ultima ruota del carro: mia sorella scopre che Robertina è figlia di Daniele e non me lo dice; lo ama ancora e non me lo dice; subisce stupri continui da quello scimpanzé e non me lo dice; pensa di ammazzarsi mentre aspetta Robertina e non me lo dice. Quanto scommetti che quella svampita di Maria Beatrice lo sapeva?” sbotta fortunatamente senza urlare,forse perché questa storia più che rabbia lo rende solo triste e deluso.
“ Dubito sapesse del tentativo di tuo cognato. E poi,stando al tuo ragionamento,anche Marcella dovrebbe arrabbiarsi perché il fratello non le ha mai rivelato la sua intenzione di farla finita! Amore,non sono cose che si vanno sbandierando in giro!” cerco di rabbonirlo.
“ Amore mio,lo so che ti fa male l’idea di tua sorella da sola,lontana da voi,che non si sente più in grado di tollerare una vita senza la sua anima gemella,ma non è colpa tua!” lo rassicuro.
“ Non avrei dovuto aiutarla ad andarsene a Zurigo,è questa la verità. Avrei dovuto obbligarla a restare qui,ad essere egoista e a combattere per la sua felicità accanto all’uomo della sua vita!” si incolpa.
“ Pensi che con Roberta le cose si siano risolte?” gli domando.
“ Sicuramente! Roberta adora sua madre,lo sai. Hanno un rapporto viscerale. Per quanto la cosa l’abbia scossa,non riesce ad essere arrabbiata per molto tempo con la mamma!” risponde tranquillo.
“ E poi hanno un amore in comune: tuo cognato!” scherzo facendolo ridere.
 
[Hermes]
Alzo gli occhi al cielo pur restando concentrato sulla strada mentre mia sorella Giulia racconta a mia moglie per filo e per segno ciò che Jean ha pensato e pensa di ieri sera. Ok,non posso capirlo perché per fortuna mio padre è vivo e vegeto,ma gli pare che con tutto quello che è successo ieri sera,il suo unico pensiero è stato rivolto alla presenza di Santiago Corral e al fatto che potrebbe volersi accasare con mia suocera? Aveva il cervello su Giove quando la bionda finta ha rivelato a tutti del tentativo di suicidio di zia Camilla?
“ A me non farebbe tanta impressione se la mamma provasse ad uscire con quel tale,se solo quel tale non avesse quella figlia! Ti immagini i nostri pranzi di famiglia che finiscono online?” esclama mia moglie. Maggie e Milla ridacchiano divertite.
“ Amore,giuro di non condividere con la mia gemella il sadismo! MI SPIEGHI CHE TI RIDI,CHE OGNI VOLTA CE N’È UNA? DIVERREMMO DEGLI INFLUENCER DEL CAVOLO SE LE NOSTRE RIUNIONI DI FAMIGLIA FINISSERO ONLINE!” sbotto.
“ Fa strano non sentirti dire parolacce!” mi punzecchia la mia sorella maggiore.
“ Ci sono le bambine e non voglio che imparino a dire parolacce!” chiarisco una volta in più carezzando la pancia di mia moglie.
“ Allora mi sa che dovrai farle crescere in un’altra famiglia!” replica Milla,che ha sempre una buona parola per tutti.
“ Bebe,Benny,la zia Milla scherza! È che quando era piccola è caduta dal fasciatoio ed ha avuto danni permanenti! Papà e mamma non permetteranno mai che voi cresciate in un’altra famiglia!” tranquillizzo le mie fatine.
“ Giulia,riguardo Jean,vedrai che con un po’ di tempo la smetterà di fulminare ogni uomo che si avvicina alla mamma. Certo avrei preferito Sinisterra,che almeno non ha figlie indiscrete e minorate mentali,ma immagino che anche Corral vada bene!” esclama la mia gattina. Ma,in compenso,Sinisterra ha una nuora che sembra un sito di gossip vivente! Ma uno senza figli né nipoti no? Perché dobbiamo acquisire altri disagiati nella nostra famiglia?
 
[Barbara]
“ Pensi che abbia fatto male ad invitare qui anche Theresa? Lo so che la conosco da poco,ma mi ricorda me agli inizi. Anche se io non mi sono mai vestita così male!” mi rivolgo a mia madre,approfittando che le altre non sono ancora qui.
“ No. È stato un pensiero carino il tuo!” risponde baciandomi la fronte. Questo momento di vicinanza mi spinge ad inviarle una foto su Whatsapp senza che se ne accorga. L’abbiamo scattata ieri sera io e Giulio aggiungendo la scritta: << Attenzione,nonno/a,Mirtillino sta arrivando! >> con tanto di stickers di ciucci e biberon.
Mia madre sorride divertita per la notifica,pensando forse che sia da parte del suo amore,ma quel ghigno si illumina quando apre il messaggio. I suoi occhi si inumidiscono e corre ad abbracciarmi. Le sue lacrime si mischiano alle mie,che oramai piango da ieri sera.
“ Ti chiedo solo di non dirlo a Daniele. Voleva farlo Giulio in un momento loro,come ho fatto io con te! E anche alla famiglia,vogliamo dirlo dopo le nozze: non voglio che lo scoprano quei due farabutti!” le chiedo. Accoglie il mio viso fra le mani baciandomi la fronte.
“ Ma certo,amore mio! È giusto che sia Giulio a rivelargli questa bella notizia! Immagino che ieri ti abbia fatta impazzire per quel test di gravidanza!” replica. Ridacchio divertita dandole ragione con un cenno del capo.
“ Lo immaginavo. Era così anche Daniele quando cercavamo di avere Roberta,ma…” si interrompe perché evidentemente le fa male ricordare quel periodo,soprattutto in relazione allo schifo che ha rischiato di separarli per sempre.
“ Mamma,Roberta però è arrivata e adesso siamo tutti insieme,felici! Io lo so che ti preoccupano Junior e Susanna,ma si sistemerà tutto,vedrai! Sono sicura che verranno a conoscere Mirtillino e il nostro fratellino mano nella mano!” la rassicuro augurandomi il meglio. Annuisce.
“ Ci pensi se Mirtillino fosse un piccolo Daniele?” mi chiede sognante. Ho visto qualche foto di Giulio da bambino ed era uno spettacolo!
“ Mirtillino potrebbe anche essere una piccola Camilla,se non fosse che ciò potrebbe rendere un attimino angusta la villa che abbiamo preso alle spalle di casa vostra,per via di tutti i regali di nonno Daniele per la sua nipotina!” rispondo divertita. Mia madre mi stritola in uno dei suoi abbracci che mi sono mancati tanto quando eravamo lontane.
 
Gli spaghetti di soia erano intonsi come quando mi erano stati recapitati,ma,essendo trascorse delle ore,si erano trasformati in una specie di colla immangiabile,togliendomi del tutto l’appetito inesistente che avevo. Quel ragazzo era riuscito ad entrarmi sottopelle con poche parole e a farmi morire di dolore con le sue accuse,con le insinuazioni assurde e perfide che mi aveva rivolto. Non potevo immaginare che i nostri malintesi si sarebbero risolti da lì a 2 settimane.
Il mio cellulare mi fece sobbalzare e m’impensierii quando lessi il mittente di quella telefonata,soprattutto perché da loro dovevano essere circa le 5 di mattina.
“ Mamma!” esclamai contenta di sentirla,ma anche preoccupata.
“ Amore mio,come va?” mi domandò. Emisi un mugugno neutrale.
“ Babi,hai cenato?” mi chiese.
“ Certo! Gli spaghetti di soia con pollo e verdure erano ottimi!” mentii. Sì,dovevano essere ottimi prima che si raffreddassero diventando come la colla per attaccare i manifesti.
“ Qualcosa mi dice che siano ancora lì nel piatto. Da quanto tempo non mangi?” mi chiese.
“ Ho preso una cioccolata calda oggi…” borbottai.
“ Da ieri? Da quando quel ragazzo ti ha offeso dandoti della poco di buono?” mi domandò. Annuii con un mugugno.
“ Si chiama Giulio,mamma!” precisai.
“ Per quel che me ne importa. Tu sei una Mendoza ed è inammissibile che un impiegato ti dia della poco di buono! Che poi perché insultarti? Gli hai fatto capire di piacerti,è interessato a Giulia…bastava semplicemente darti picche!” replicò.
“ Io neanche lo sapevo che il cognome Valencia valesse tanto in Colombia!” singhiozzai mentre mi rimbombavano nelle orecchie le offese di Giulio e avevo dinnanzi agli occhi il suo sguardo freddo.
“ VALENCIA? Giulio di cognome fa Valencia? CHE ASPETTAVI A DIRMELO? Quindi non è un impiegato,ma fa parte del personale che Giulia ha tenuto quando ha acquisito la fabbrica dei Valencia! Il nipote di Bea… No,ti prego! Dimmi che ti farai passare questa sbandata, Babi. La mamma di quel ragazzo è una minorata mentale,un’oca,una specie di lobotomizzata! Non mi fare questo,te ne prego!” si agitò.
“ Li conosci?” le domandi basita.
“ Sua madre a momenti mi sequestrava nel bagno 26 anni fa. Come immaginerai la nostra conoscenza non è stata una circostanza felice della mia vita!” rispose. 
“ Pensa che mi piaccia suo cugino!” le spiegai. Sibilò una parolaccia.
“ Il figlio di Marcella. Peggio mi sento: far sedere allo stesso tavolo il padre di Giulio,la zia normale e tuo zio sarebbe una specie di esperimento sociale,oltre che un test di resistenza per i timpani! Puoi tenerti alla larga dalla famiglia di Daniele Valencia,per cortesia? Al padre del tuo adorato già gireranno non poco le scatole perché tuo zio ha pensato bene di rilevare la sua impresa,quindi per favore limita i contatti con Giulio Valencia! Se tu e quel tale vi scambiate anche solo un bacio,qui scoppia la guerra dei mondi,lo capisci? Suo padre non ti accetterà mai in famiglia e anche tuo padre non farà i salti di gioia per questa cosa!” replicò afflitta.
“ Sono cattive persone?” le domandai curiosa.
“ No. Il peggio non è Daniele né la sua famiglia. Nonno Roberto e il nonno di Giulio erano amici,come fratelli. L’Ecomoda l’hanno fondata insieme. Con Marcella,Daniele e Bea siamo cresciuti assieme: Bea è la sorella che non ho mai avuto e Marcella la donna forte a cui desideravo assomigliare!” mi spiegò.
“ E con questo Daniele,invece? Anche lui era tuo amico?” le chiesi. Qualche mese dopo avrei scoperto quanto si erano amati e quanto continuassero ad amarsi.
“ Conoscere Daniele è stato un privilegio. Anche se non lo ricorda,è una brava persona e il tuo Giulio è un ragazzo fortunato ad essere cresciuto col suo papà!” rispose dopo qualche attimo di silenzio. Non potevo immaginare che alludesse a Roberta,che ancora non l’aveva conosciuto,né quanto fosse disperata mia madre all’idea di averlo perso e che non avrebbe mai avuto modo di incontrare la loro figlia!
“ E allora perché non vuoi che ci imparentiamo con loro?” le domandai.
“ Daniele non ci vuole nella sua vita. Ha lasciato l’Ecomoda per questo: per non incrociare mai più i Mendoza!” rispose. Ero così presa dai miei patemi amorosi da non accorgermi del dolore immenso emerso da quelle parole.
“ E se Giulio fosse l’uomo della mia vita?” ipotizzai.
“ Sarebbe un disastro! Cerca un modo per rendere nuovamente commestibili i tuoi spaghetti di soia e mangia! Buonanotte!” rispose per poi riagganciare.
 
A farci separare è il suono del campanello. Faccio per alzarmi,ma mia madre mi precede prospettandomi un chiaro quadro di quello che sarà la mia vita nei prossimi 9 mesi: me seduta con gente che fa le cose per me…andiamo bene!
“ Prego! Accomodatevi!” esclama aprendo la porta e lasciando passare Theresa e Bryan.
“ Mi ha accompagnata lui perché mio padre oggi lavora la mattina e mia madre ha fatto tardi al lavoro ieri!” si giustifica dopo i saluti di rito.
“ Il dottor Valencia non c’è?” chiede Bryan.
“ No,è a casa con lo sposo,perché?” replico confusa.
“ Bryan deve chiedergli una cosa,ma non vorrebbe tediarlo durante il ricevimento!” spiega la modella spostando il peso da un piede all’altro.
“ In realtà anche io e Daniele dovremmo parlare con Theresa di una faccenda,quindi durante il giro dei tavoli potremmo accennare alle due questioni e poi parlarne in modo più dettagliato in un secondo momento! Sebbene non sia propriamente un toccasana per la nostra salute avere a che fare con altri commensali!” risponde mia madre. Non che sia un bene per il ricevimento in sé ospitare quei due!
“ Si può?” domanda Maggie seguita dalle sue sorelle e da Charlotte. Mi abbracciano tutte.
“ Mancano solo Pilar,Bianca e le tue sorelle!” constata Giulia.
“ Ma con Roberta non mi sorprendo del ritardo! Meglio ereditare quello da Bea che il resto!” borbotta mia madre.
 
[Giulio]
Approfitto del fatto che Junior è sotto la doccia per inviare a papà la foto che abbiamo scattato io e la mia principessa ieri notte perché sappia di Mirtillino. Il suono della notifica gli fa cadere la cravatta di mano,ma afferra il cellulare con un leggero sorriso pensando sia Camilla. Lo smartphone gli casca quasi di mano per la sorpresa. Posa quell’aggeggio sul comodino e si volta verso di me con un sorriso prima di abbracciarmi.
“ Stavolta andrà tutto bene,vedrai! Mirtillino sarà pieno di energie,forte e…Barbara sta riposando,vero? Oddio,dovremo partire da casa vostra un po’ prima perché dovrò andare piano ed evitare le buche! Quelle mini voragini che si erano aperte sulla 93^ sono state asfaltate?” si agita. Barbara l’aveva previsto!
“ Papà,stai calmo,ok? Cerca di non essere così ansioso perché non vogliamo che il resto della famiglia lo sappia prima di domani. Non vogliamo che quei due pezzi di merda ne vengano a conoscenza!” replico.
“ Ansioso? Mirtillino potrebbe essere una mini Camilla e ti ricordo che il mio scricciolo è delicato!” ribatte. È proprio andato!
“ Delicato? Ha sopportato un inferno di 40 anni,papà! Camilla è la persona più forte che conosca e se prima di venire al mondo,avessi potuto scegliere che madre avere,avrei voluto lei. Non ti biasimo per aver desiderato figli solo da lei perché sembra nata per fare la madre ed è molto dolce anche con me,con Susy e con Aisha,che non siamo nati da lei!” osservo. Sorride.
“ Non le importa poi molto che non siate nati da lei. Non le sarebbe importato neanche se ci avessero rubato meno tempo e ci fossimo chiariti anni fa. Beh come madre puoi ancora sceglierla ed oggi,in un certo senso,lo diventerà!” risponde con gli occhi lucidi.
“ Tu pensi che a lei faccia male vedermi identico a te e pensare che sarei dovuto essere figlio vostro?” gli chiedo.
“ Giulio,che viaggio mentale ti stai facendo? No,Camilla vi adora proprio come io adoro Junior e Barbara!” mi rassicura.
“ Se penso a quanto sono stato male durante quell’equivoco con Babi,mi domando come abbia fatto tu a sopravvivere tanti anni a quel dolore! Alle nozze di Hermes ho sentito la mamma parlare con Nicola Mora ed ho equivocato pensando di essere suo figlio: è durato un secondo,ma è stato brutto perché ho ripensato alla mia vita ed in ogni tappa c’eri tu” gli rivelo.
“ Immagino che ti sia bastato guardarti allo specchio,renderti conto che siamo 2 gocce d’acqua per poi aggiungere che tua madre con i suoi semestri alla San Marino non è mai stata un fulmine di guerra in matematica o la nostra azienda non sarebbe finita com’è finita! Anche se,alla fine,non è andata tanto male,visto che ti ha fatto conoscere l’amore ed ha permesso a me e Camilla di ricongiungere la nostra famiglia!” bofonchia con gli occhi lucidi.
“ Papà,mi dispiace di averti accusato ingiustamente di essere stato un pessimo padre e di non aver capito niente quella sera che venisti a casa mia e mi raccontasti dei tuoi trascorsi con Camilla!” replico.
“ Per 40 anni non ho capito niente neppure io. Ho pensato stesse bene senza di me,che lo amasse e che un figlio nostro non fosse mai arrivato quando lo cercavamo perché la nostra unione era sbagliata!” borbotta ancora scosso da quello schifo. Gli stringo la spalla sull’orlo del pianto.
“ Pensavi male. Io sono pronto o quasi. Ho preso una decisione e vorrei sapere che ne pensate!” esclama Junior facendoci sobbalzare.
“ Purché non mi rovini il matrimonio,va bene tutto! Non vuoi dichiararti a Susy con tanto di mariachi,vero?” replico.
 
[Bill]
“ Ci state prendendo in giro? È uno scherzo di cattivo gusto?” domanda mia madre visibilmente infuriata quando la mettiamo al corrente dei nostri programmi per la giornata,sebbene io sia stato costretto e vorrei sinceramente spiegarle che fra i gemelli il cattivo gusto di sicuro non è il mio,giacché non sono io che mi intrattengo con il fratello della fan di Temptation Island e del trash in generale che va filmando la gente intenta a pomiciare per poi postarla in rete.
“ No,mamma. Abbiamo pensato di viaggiare tutti con una macchina sola!” ribadisce Emilio. Hanno pensato lui e il ragazzo perché,in tutta onestà,io ne avrei fatto volentieri a meno di condividere l’abitacolo con quella tizia!
“ Stai comprendo le spalle a tuo fratello,Emilio?” chiede mio padre sospettoso.
“ In che senso?” replica altrettanto dubbioso il mio gemello.
“ Nel senso che ieri quella specie di shampista era a casa nostra,oggi andate al matrimonio tutti assieme! Bill,ascoltami bene,Daniele è nostro amico da una vita e,fidati,non gli piacerebbe sapere che stai usando Susanna come copertura mentre in realtà ti piace Mata Hari delle estetiste! Sebbene sembri molto composto,quando si tratta delle persone a cui vuole bene,la sua diplomazia va a farsi benedire assieme alla buona educazione e a braccetto con l’animo pacifista!” chiarisce mia madre. Io lo sapevo che sarebbe finita così e che ci sarei andato di mezzo io!
“ Oltre al fatto che stai ancora sotto botta per quello che è successo con la tua ex e anche Susanna Valencia esce da una storia complicata…” aggiunge mio padre.
“ A me Susanna piace,ma siamo solo amici,visto che quanto sia complicata la sua situazione sentimentale non potete neppure immaginarlo, purtroppo! E Smeaton,almeno stavolta,non c’entra nulla!” spiego per l’ennesima volta.
“ A me basta che fra 9 mesi non mi ritrovo la shampista con le doglie ad opera tua,Bill! Non tanto per la parentela con Santiago,che è solo un masochista convinto e finisce sempre in storie senza capo né coda,quanto per il fatto che la tua bella ha una madre che si concia come Jessica Rabbit e che mi sorbisco dall’università! Camilla ha pazienza a tollerare Patrizia Fernandez come consuocera,sebbene le abbia reso la vita complessa,abbia reso infelice Daniele e sia stata una spina nel fianco per Armando; io no. Oltre al fatto che Daniele e Camilla non verrebbero mai al tuo matrimonio perché non sopportano quell’oca,la quale,sgualdrina com’è,potrebbe puntare tuo padre e ritrovarsi con la testa mozzata ad opera mia! Non penso tu voglia tua madre in galera!” ribatte perentoria mia madre. Lo dicesse chiaro ad Emilio!
 
[Theresa]
Mi sento un po’ spaesata e spaventata in una casa come questa e onestamente non mi aspettavo che Barbara mi invitasse a questo loro rituale di amiche,come non ha invitato le altre ragazze. Ho paura di muovermi anche solo di mezzo millimetro facendo cadere la casa fra i rimbrotti di tutti,soprattutto della sorella maggiore della sposa.
“ Guarda che non è una partita di << Un,due,tre…stella >>! Puoi anche muoverti…purché tu lo faccia con cognizione di causa che oggi dovremmo andare in chiesa,non in ospedale!” esclama la figlia maggiore della signora Camilla. Una risatina divertita da parte della signora Camilla ci fa sobbalzare tutte. La nipote della sposa alza gli occhi al cielo.
“ E poi sarebbero gli adolescenti quelli sempre attaccati al cellulare!” borbotta la ragazzina scuotendo il capo.
“ Non fare la gelosa! Un pezzo ampio del cuore del nonno è tuo!” l’ammonisce la nonna.
“ Daniele ti manda un bacio enorme e ha detto di stare calma,che stanno arrivando!” riferisce la signora Camilla alla sposa.
“ Stanno chi? Lo sposo non può vedere la sposa prima che arrivi all’altare!” replica Aisha.
“ Non lui e Giulio,tesoro! Giulio è a casa! Dubito che con gli invitati sgraditi presenti alle nozze,voglia mettere tutto a rischio mettendoci di mezzo pure la sfortuna!” replica la sua matrigna. Il << No! >> di Barbara ci fa allarmare tutte dirigendo l’attenzione verso di lei.
“ È il terzo paio di calze che smaglio! Il terzo!” si lamenta. In effetti è davvero il terzo ed è accaduto tutto nel giro di un quarto d’ora!
“ Non potresti usare dei calzini? Tanto il vestito è lungo e nessuno vede sotto cosa c’è! Sono anche più comodi!” propongo. Mi attiro le occhiatacce di Susanna e della sorella maggiore. Aisha mi fissa con compassione domandandomi perché non abbia tenuto per me questo consiglio evitando l’ennesima figura di merda.
“ Gesù Bambino,ti prego,fa che non finiamo in commissariato e che questa casa non diventi una scena del crimine!” borbotta la figlia maggiore del dottor Mendoza.
“ Allora perché non mettere i mutandoni della nonna al posto della brasiliana? Tanto non la vede nessuno! Cosa c’è sotto il vestito dovrebbe scoprirlo stasera mio fratello,che è un intenditore e che dubito voglia trovarsi davanti dei piedi foderati di calzettoni,come se stesse in uno spogliatoio dopo una partita di calcetto,o foderati di calzini con le caramelle come se fossimo alle elementari! Papà non la prenderebbe bene se a Giulietto venisse una sincope la prima notte di nozze!” sbotta Susanna Valencia.  
“ Senti,ti do un consiglio,prima che a quel poveraccio che si è innamorato di te venga un mezzo infarto e tu finisca dritta in galera per omicidio premeditato con l’aggravante della crudeltà e del cattivo gusto,sarebbe meglio se mostrassi a qualcuno di competente la tua biancheria intima e,nel caso sia identica alla mia quando andavo all’asilo,tu decida di cambiarla!” aggiunge non troppo delicata.
“ Non l’avrei detto esattamente con gli stessi modi,ma Susanna ha ragione! I calzini sotto il vestito da sposa no!” borbotta Aisha.
“ Potresti non metterle proprio! Sentiresti freddo ai piedi,ma almeno non avresti problemi!” farfuglio.
“ Scusa? È uno scherzo? Le calze vanno messe anche in piena estate! Io mi sposerò a giugno e le indosserò!” interviene la presidente.
“ E ti darò una notizia: le calze non servono per tenere al caldo i piedi,ma sono sinonimo di eleganza!” aggiunge Susanna Valencia.
 
[Marcella]
“ Oddio,ma ci pensi che Giulietto oggi si sposa?!” trilla mia sorella. Alzo gli occhi al cielo per quel << Giulietto >> che non si è ancora evoluto in << Giulio >> nonostante nostro nipote abbia quasi 30 anni e stia con un piede sull’altare.
“ Difficile dimenticarlo quando mi gridi in questo modo nelle orecchie! Il tuo amore aveva bisogno di riposare i timpani e per questo sei venuta a fare colazione da me?” le chiedo più scorbutica del solito.
“ No,ma Catarina mi ha detto che ieri,dopo che Santiago è andato via,hai rotto un bicchiere…” risponde allusiva. Questa mania di tutti di preoccuparsi per me come fossi di cristallo,sta cominciando a darmi ai nervi!
“ Abbiamo discusso e ho detto una cosa che non avrei dovuto dire!” borbotto. Non se lo meritava di essere trattato così!
“ Fatti perdonare! Ho un negligé perfetto per…” s’interrompe quando la incenerisco con un’occhiataccia.
“…tale intento! Mi dici perché fai così? Ieri non è di certo venuto alla festa per le gemelline. E neanche per la sua amicizia con Danielino, giacché si sono parlati a stento! Ti costa tanto ammettere che potreste fare scintille? Non ti sto dicendo di innamorarti o di sostituire Michel, ma hai bisogno di porre fine all’astinenza. Lui pure è in astinenza dopo che la moglie l’ha tradito…potreste davvero surriscaldare un igloo!” continua facendomi irritare non poco. 
“ Sai chi potrebbe dare fuoco ad un igloo per una cosa del genere? Jean! Non sopporta Santiago!” le spiego,visto che ieri non ha notato nulla.
“ Neanche Danielino era fan di Armando e la cosa non ti ha fermata 41 anni fa!” minimizza.
“ E si è visto com’è finita alla fine! Con tutto il bene per Daniele,senza la sua approvazione vivo lo stesso,ma Jean e Charlotte sono la mia vita,la sola cosa importante per me. E poi c’è Michel: lo so che siamo stati assieme 20 anni,ma è come se avesse sempre fatto parte della mia vita,Bea. Se tu ora mi domandassi un ricordo su Giulio da bambino,nel mio ricordo figurerebbe sicuramente anche mio marito!” cerco di spiegarle sebbene sia quasi certa che non abbia capito nulla di ciò che ho appena detto.
 
Charlotte spostava il peso da un piede all’altro in mezzo a quel tripudio di palloncini e festoni e sobbalzava ogni volta che suonava il campanello o il citofono di casa di Daniele. Mi aveva fatta impazzire per scegliere il vestitino da indossare per la festa dei 4 anni di Giulio, visto che ci sarebbe stato anche Hermes.
“ Tua figlia è proprio cotta! Spero per te che le passi o finisce che come bomboniera per le nozze,il padre del bambino proporrà una delle sue palline antistress o dei tappi per proteggere le orecchie dalle sue urla cacofoniche!” sussurrò mio fratello a Michel facendolo ridere.
Il suono del campanello fece scattare la mia bambina,che,assieme al festeggiato,raggiunse la porta prima di Anita. Io,i miei fratelli,il mio futuro marito e Patrizia seguimmo a ruota i bambini per aprire la porta.
“ Buon pomeriggio!” esclamarono i gemellini di Armando e Beatrice. Fece loro eco anche la tata,che li aveva accompagnati. Charlotte per la fretta di salutare Hermes con un abbraccio,calpestò l’alluce sinistro di Daniele,che trattenne un grido di dolore chiudendo le palpebre.
“ Scusa! Ti ho fatto male?” gli chiese Lotte preoccupata.
“ No,non ti preoccupare! È da una vita che quando ci sono i Mendoza sono condannato a rischiare la pelle!” rispose Daniele borbottando l’ultima frase a bassa voce.
“ Bimbi,allora io vado! Ci vediamo più tardi!” li salutò la tata.
“ Ciao Marisa! E stai attenta ai giovanotti!” la salutarono con un’ultima raccomandazione da parte di Hermes.
“ Tanti auguri Giulio!” esclamarono i bambini abbracciando mio nipote per poi porgergli un pacchetto bello importante.
“ Grazie!” rispose Giulio ancora contento di aver trascorso la giornata precedente col padre.
“ Bello tetto!” trillò Susanna cercando di prenderlo. Daniele glielo impedì prendendola in braccio.
“ Lei è tua sorella?” chiese Maggie. Giulio annuì.
“ Sì,se vuoi te la regalo!” le propose. Mio fratello alzò gli occhi al cielo.
“ No,grazie. Abbiamo già Bob,i gemellini e anche Marietto e piangono tutti,a volte anche tutti insieme. Pure tua sorella no!” rispose perentorio Hermes. Michel mascherò una risata con un leggero colpo di tosse.
“ Come tutti insieme? Ma che è,il coro di Natale?” mi domandò a bassa voce Daniele.
“ Perché quella signora è mascherata anche se non è Carnevale e neanche Halloween?” domandò Hermes a Giulio alludendo a mia sorella.
“ Perché avete fatto tardi?” chiesi per evitare l’imbarazzo della risposta a quella questione sollevata.
“ I gemellini hanno le colichette e Bob aveva la febbre. Poi noi non ci siamo accorti che era tardi mentre finivamo le bomboniere con zia Cami,che oggi va via,anche se ci vuole bene!” mi spiegò la bambina sul punto di piangere nel parlare della zia. Daniele s’irrigidì e gli occhi divennero per un attimo lucidi prima che ritrovasse la sua solita compostezza.
“ Quali bomboniere?” chiese curiosa Charlotte.
“ Quelle del nostro compleanno. La zia Cami le ha fatte e noi l’abbiamo aiutata. E poi siamo andati al centro commerciale a comprare il regalo a Giulio. E a pattinare. E alle giostre. A me non piace che zia Cami va via. Perché non può stare sempre qui con Roby e Junior?” replicò Hermes. Daniele prese a strofinare fra loro i polpastrelli,come faceva sempre quando era nervoso.
“ Junior e Roby sono i tuoi cuginetti?” gli domandò Giulio.
“ Sì,Junior ha una collezione di dinosauri bellissima e quando vado a Zurigo giochiamo sempre insieme. Roby è bellissima ed è anche intelligente,infatti legge tantissimi libri e sa fare tante cose. Va anche a cavallo e insegna le cose ai bimbi che non vanno bene a scuola così loro la pagano e lei può comprare i suoi libri!” raccontò Hermes entusiasta. Charlotte lo fissò male per la storia di Roberta.
“ La gelosia l’ha presa da te!” mi sussurrò Michel ironico beccandosi una gomitata.  Mi baciò dolcemente la tempia.
“ E lei ci viene al tuo compleanno?” chiese la mia bambina non troppo contenta.
“ No. A scuola dei grandi non si possono fare tante assenze,anche se lei è bravissima a scuola. Ti starebbe tanto simpatica Roberta! Lei mi ha promesso che quando divento più grande,mi fa fare un giro sul suo cavallo! Se glielo chiedi,lei ti fa salire su Atena,il suo cavallo,però devi trattarlo bene,altrimenti Roby si arrabbia e ti sgrida!” le spiegò Hermes.
“ E anche a me mi fa salire sul cavallo,se glielo chiedo? Papà,le posso chiedere se mi fa salire su Atena?” chiese Giulio per poi rivolgersi a suo padre,che era in un mondo tutto suo.
“ Roby è gentile se non tocchi le sue cose senza il suo permesso e se non la distrai mentre studia!” gli spiegò Hermes prima di seguire Anita in soggiorno assieme alla sorellina.
“ Questo è vero! Robertina è una secchiona,un geniaccio,soprattutto in matematica!” trillò Bea.
“ Di che ti meravigli? Anche Camilla è sempre stata un asso a scuola!” replicò Daniele. Come se l’avesse evocata,il telefono di mia sorella squillò e la stessa decise di rispondere in vivavoce.
“ Bea,i miei nipotini sono già arrivati?” domandò Camilla. Daniele aveva sempre la stessa reazione ogni volta che ascoltava la sua voce.
“ Sì,perché? Li ha accompagnati la tata!” replicò Bea.
“ Che immagino non abbia detto nulla. Faccio io,come sempre!” ribatté Cami più nervosa del solito. Alzai gli occhi al cielo.
“ Perché? È successo qualcosa?” le domandò Bea.
“ Puoi passarmi Marcella o qualcuno che sappia cosa voglia dire accudire un bambino?” replicò Camilla.
“ Puoi parlare col padre del festeggiato!” sghignazzò mia sorella.
“ Non ti mando dove sai solo perché sono di fretta!” borbottò Camilla.
“ C-Ciao Camilla,come va?” farfugliò Daniele visibilmente agitato.
“ C-Ciao,sto abbastanza bene. Immagino tu sia nel pieno della festa e anche il tuo entusiasmo. Non ti ruberò molto tempo,tranquillo! Fai gli auguri al festeggiato!” replicò lei.
“ Puoi farglieli direttamente,giacché ti sta ascoltando!” rispose Daniele con un sorriso divertito.
“ Allora auguroni,ometto!” esclamò Camilla.
“ Anche papà mi chiama così. Meglio ometto che Giulietto!” ribatté mio nipote. A Daniele sfuggì una risatina.
“ Hai ragione: oramai sei grande! E senza dubbio,è meglio ometto che Giulietto! Senti,Giulio,visto che sei grande,vuoi farmi un favore?” replicò Camilla decisamente divertita.
“ Certo! Vuoi che ti presti Susanna? Non posso regalartela perché papà dice che è reato,ma prestare sì!” s’illuminò il bambino.
“ Papà ha ragione per la storia di Susanna! Puoi evitare che Hermes e Maggie mangino troppe patatine e cioccolata? Non voglio che stiano male con la pancia!” replicò Camilla.
“ Ma la mia torta la possono mangiare,vero?” le chiese mio nipote speranzoso.
“ Però io sono curiosa e anche appassionata di dolci,quindi voglio saperlo: com’è questa torta di compleanno?” ribatté Camilla. Daniele aveva gli occhi a cuore. Patrizia,invece,era furiosa.
“ A cioccolato fondente e a forma di dinosauro ed è grandissima!” le spiegò Giulio contento.
“ Pure al mio bimbo piacciono i dinosauri. Allora il regalo di compleanno da parte di Hermes e Maggie ti piacerà di sicuro!” rispose Cami.
“ Potresti venire ad assaggiarne una fetta!” la invitò Daniele urtando sua moglie.
“ Ti ringrazio per il pensiero,ma lo sai come sono con le valigie. Ho il volo fra qualche ora e…” declinò lei.
“ Sei ancora a 0! E poi non riuscirai più a chiuderla perché hai fatto shopping…conosco la solfa!” replicò Daniele ridacchiando.
“ Però l’anno prossimo ci vieni alla mia festa con tuo figlio che ama i dinosauri così giochiamo insieme?” la invitò Giulio.
“ Se riesco a liberarmi,va bene! E qual è il tuo tipo di dinosauro preferito?” chiese Camilla.
“ L’Oviraptor. Papà dice che era un genitore molto premuroso,anche se all’inizio pensavano rubasse le uova (per questo si chiama così),ma le uova erano le sue. C’erano i suoi bambini dentro le uova e lui le proteggeva come fa papà con me!” le rispose mio nipote entusiasta.
“ Lo so. È il preferito di Junior,mio figlio… Dice che mi somiglia!” rispose Camilla ridacchiando. Mio fratello rise.
“ Hermes ha detto che tua figlia ha un cavallo che si chiama Atena,mi fa fare un giro se glielo chiedo per favore?”le chiese Giulio. Daniele scosse il capo divertito.
“ Non credo abbia problemi in questo senso. Certo Zurigo è un po’ lontana perché tu venga fin qui solo per fare un giro a cavallo,no? Dovresti prendere l’aereo!” ribatté Camilla.
“ Mi piacciono gli aerei. Può venire anche papà? Io senza papà non vado da nessuna parte!” contrattò mio nipote.
“ Certo! Adesso vai a divertirti e non esagerare con la torta!” replicò Camilla.
“ Mi dispiace che Giulio ti abbia riempita di chiacchiere!” borbottò mio fratello.
“ Non importa. Roberta non è di certo laconica. Non lo è mai stata!” rispose Camilla.
“ Mi piacerebbe iscriverlo ad equitazione. Roberta a che età ha cominciato?” le chiese Daniele.
“ 5 anni. Era gelosa di Junior e quindi ci ritagliammo la giornata da sole in un maneggio,si innamorò dei cavalli e la iscrissi ad equitazione. In fondo avevamo più o meno la sua età quando cominciammo noi!” rispose Camilla.
“ Già. E ha funzionato contro la gelosia?” le chiese Daniele interessato.
“ No,per niente!” rispose Camilla.
“ Bene. Comunque,stai tranquilla,ai tuoi nipoti penso io!” la rassicurò mio fratello.
“ Grazie! Dai un bacio ai bambini!” replicò lei.
“ Fai lo stesso! Ti passo Bea!” replicò Daniele con gli occhi lucidi.
“ Camillina,dimmi!” trillò mia sorella.
“ Mi faresti un favore? Per stare dietro a tutto,ho dimenticato di passare al negozio di equitazione per comprare una tuta per Roby e fra 3 settimane ha la gara. Puoi farmi mandare una giubba misura S,pantaloni misura XS e gli stivali numero 37? Niente colori sgargianti e fatti dare l’Iban che gli faccio il bonifico! Ora vado o non parto più e finisce che alla tua figlioccia dovrò comprare tutto il maneggio per farmi perdonare! Fammi sapere quando è prevista la consegna,che avviso la cameriera! Buon divertimento e grazie,Bea!” esclamò Camilla prima di riagganciare. Michel,accompagnato da Bea,portò il festeggiato e Susanna dagli altri bambini,notando l’espressione di Patrizia.
“ LA TUA EX PROPRIO NON CE LA FA AD USCIRE DALLA TUA VITA,EH?” esplose. 
“ Ma sei impazzita? Che ha fatto di male? Le bomboniere ai nipotini o evitare che facessero indigestione a questa festa?” la difese Daniele.
“ C’è qualcosa che non sa fare? Immagino che anche a letto fosse un talento per restare così indelebile!” replicò Patrizia maligna.
“ Non sa manipolare,mentire,maltrattare gratuitamente le persone,non sa hackerare i computer! E di sicuro,al tuo posto,non avrebbe delegato l’organizzazione di questa festa a mia sorella,che ha già i suoi problemi,e ad Anita; se ne sarebbe occupata personalmente, nonostante gli impegni lavorativi. Domandati perché Giulio ha trattato più affettuosamente lei,che non sa neppure che faccia abbia,rispetto all’indifferenza e la diffidenza che sfoggia nei tuoi confronti! E sì,a letto (e non solo) eravamo una sola cosa!” la freddò Daniele per poi raggiungere la festa senza degnarla di uno sguardo.
“ Ti rendi conto che quella troia lo fa apposta per evitare che tuo fratello la dimentichi?” si sfogò Patrizia.
“ Camilla non è così,te l’assicuro. E comunque,c’è da dire che tu ci metti del tuo!” risposi.
 
“ Potresti dire a Jean che Santi semplicemente ti smuove l’ormone e che non sostituirà suo padre!” mi suggerisce. Non so se irritarmi di più per l’iniziativa proposta,per l’idea di sfruttare un essere umano solo per sfogare le pulsioni o perché pensa davvero che potrei fare una cosa simile per poi parlarne tranquillamente,come se nulla fosse,con mio figlio,sperando che,dopo tale confessione a cuore aperto,possa andare a prendersi una birra con Santiago!
“ Tu sei fuori di testa! E poi nelle mie intenzioni non c’è quella di iniziare una storia né con Santiago né con nessun altro!” ribatto perentoria.
“ Intanto ti secca che ieri sera abbiate litigato!” insinua. Ma solo perché non meritava lo trattassi così male!
 
[Bob]
“ Tu sei riuscito a dormire stanotte dopo quello che è emerso ieri sera?” domanda Nick ad Hermes mentre ci prepariamo tutti insieme. Io no. Mi è tornato alla mente tutto quello che è successo con Pilar e che la mia bimba avrebbe potuto avere la stessa idea,credendo di avermi perso per sempre. È stato difficile chiudere occhio e scacciare via quei fantasmi,tenendo conto che oggi a quelle nozze ci saranno pure le sorelle dello sposo e che una di questa avrebbe potuto generare il cataclisma nella mia vita.
“ Poco. Non oso domandarmi come abbia preso Daniele la notizia quando n’è venuto a conoscenza!” risponde mio fratello maggiore. Di sicuro non avrà organizzato il trenino di Capodanno!
“ Roberta era incazzata!” osservo.
“ Vorrei vedere: scopre che la madre stava per ammazzarsi mentre aspettava lei!” replica Nick.
“ E in tutto questo il fidanzato della tua gemella,che fa? Pensa alle nipotine che stanno per nascere in questo bel manicomio che è diventato la nostra famiglia? Pensa al problema del surriscaldamento globale? Al rischio di estinzione dei pinguini? Pensa al fatto che Junior e Susanna abbiano fornicato ed ora siano una bomba pronta ad esplodere ogni volta che sono nella stessa stanza,tanto da aver messo a rischio pure la festa delle mie principessine? No! Pensa al fatto che la madre potrebbe accettare il corteggiamento di Santiago Corral! Ma ha le pigne nella testa quel ragazzo?!” sbotta Hermes. Con tutto il bene per i pinguini,ma anche a me interessano relativamente!
“ Vuoi dire che a te non farebbe effetto se la mamma rimpiazzasse papà con un altro?” gli domando.
“ Papà,per nostra somma fortuna,è vivo ed in salute. Loro due si amano. Ma mio suocero,purtroppo,è venuto a mancare e mia suocera è uno zombie da 5 anni. Onestamente vorrei che conoscesse le nipotine sorridendo e se perché avvenga ciò,dovrà venire al nido a braccetto con uno che non è suo marito,ma che la rende allegra,va bene. In fondo il tale ieri ha fatto pure un regalo utile alle bimbe e non ha optato per il rosa!” risponde senza peli sulla lingua.
“ Hermes,però quella dove siamo stati ieri è stata casa loro,dove hanno vissuto col padre; è normale che Jean non abbia gradito,dai!” interviene Nick. Come se li avesse beccati a pomiciare sul divano…
“ Hai visto qualcosa che io non ho notato? Mia suocera si è messa a fornicare con quel tale? Non credo! L’ha invitato ad una festa,ok? Credi che a mia moglie non faccia impressione la morte del padre? Ma vuole che sua madre sia serena! Per lei il solo problema è che il signor Corral abbia una figlia che diffonde video online!” replica Hermes.
“ In effetti quella ragazzina è una croce!” borbottiamo io e il mio fratello minore.
 
[Jean Lou]
“ Pensi anche tu che io stia esagerando?” domando a mio cugino,approfittando del fatto che Junior e zio Daniele sono usciti. Mi guarda come si guarderebbe un bambino scemo.
“ Sì. Zio Michel manca tanto anche  a me,ma immagino che per te sia diverso. Però che danno sarebbe per te se tua madre trovasse un nuovo compagno? Zio Michel non era così egoista da volerla sola per il resto della vita!” ribatte.
“ Vuoi dire che a te non fa effetto vedere tuo padre con una donna diversa da tua madre?” gli chiedo rendendomi conto solo dopo averlo detto che le situazioni sono completamente diverse e che la zia della mia Giulia ha rischiato di non essere più fra noi,se le cose fossero andate in maniera differente.
“ Sì,mi fa effetto: mi dona serenità,tranquillità sapere che mio padre non litiga ogni 5 minuti rischiando di lasciarci le penne,che c’è una persona che lo ama e che lo amerebbe anche se non avesse più un conto in banca ed un cognome influente. E mi chiedo perché non sia nato da lei. Io quella cosa di Camilla la sapevo. L’ho scoperta con Babi qualche settimana fa,visto che quell’essere ributtante ha pensato bene di vomitarcela addosso quando l’abbiamo avvisato che non sarebbe stato benaccetto al nostro matrimonio. Non è stato facile pensare che avrei potuto non conoscerla mai e tutto ciò che sarebbe scaturito perché so che papà l’avrebbe raggiunta,quindi in un certo senso,se sono nato e sono vivo,lo devo a lei e al fatto che lei e Roby stanno bene!” risponde. Non fa una piega come ragionamento! E c’è da dire che Patrizia,col suo modo di fare la madre,non si è di certo resa indispensabile o insostituibile per i suoi figli,anzi!
“ Non lo so se Santiago sia davvero interessato a zia Marcella,ma non metterti di traverso fra loro come se avessi 6 anni,per cortesia! Sembri Susanna prima di conoscere Camilla e rendersi conto che è la cosa migliore che ci sia mai capitata. E,come puoi immaginare,paragonarti a Susanna non è un complimento! Zia Marce ha già sofferto tanto e magari potrebbe ritrovare un minimo di serenità! Certo la nostra di serenità andrebbe a farsi benedire perché con la figlia di quello non si sa mai quello che potrebbe succedere e,da quando ho avuto la sventura di conoscerla,quasi ringrazio il cielo per essere cresciuto con una sorella come Susanna,ma credo che zia Marcella meriti di avere qualcuno accanto. Non sarà l’amore della sua vita perché purtroppo non è zio Michel,ma sarebbe bello vederla sorridere di nuovo!” aggiunge.
“ Promettimi che mi farai un ulteriore regalo di nozze pensando alle mie parole!” mi intima. Annuisco.
“ Va bene,te lo prometto. Ma solo perché ti considero un fratello più che un cugino e lo sai!” replico.
“ Anch’io e lo sai!” risponde abbracciandomi.
 
[Roberta]
Io e la mamma eravamo sedute sul suo letto piegando le tutine che avevamo comprato assieme per la mia sorellina che sarebbe nata da lì a poco. Mancava un mese al mio sedicesimo compleanno e chiunque al mio posto avrebbe preso male la nascita di un fratellino con una differenza d’età così importante,ma io non vedevo l’ora che Barbara (il nome l’avevo scelto io) nascesse,di trovare qualcosa di simile fra noi, di diventare il suo punto di riferimento e donarle tutto il mio affetto.
“ Abbiamo fatto bene a non comprarle tutine rosa: la signora Maria Beatrice ha svaligiato la casa di Barbie e l’ha portata qua!” borbottai piegando un body color palissandro. Mia madre rise accarezzandosi il pancione. Mi chinai per baciare la pancia della mia mamma.
“ Babi,sono la tua sorellona! Qui ti stiamo aspettando,sai? Non preoccuparti perché eviterò che ti concino come una bomboniera e che diventi una sosia di Barbie,vedrai!” sussurrai alla mia sorellina,che tirò un leggero calcio.
“ Allora? Cosa indosserai per la festa di stasera,amore?” mi chiese mia madre appaiando i calzini minuscoli che avevamo comprato per la mia sorellina,sebbene quelli con le paperelle non mi convincessero del tutto.
“ Non vado alla festa,mamma! Non mi va!” risposi. Mia madre mi fissò sollevando un sopracciglio scettica.
“ E va bene: non me la sento di lasciarti da sola con la peste che potrebbe nascere da un momento all’altro!” ammisi ricevendo in cambio una carezza sulla guancia.
“ Amore mio,ma tu non puoi trascorrere tutto il tuo tempo con me fino a che non nascerà Barbara!” obietto.
“ E chi lo dice? E poi sono brutta e non si perdono niente se non partecipo ad una festa in piscina!” risposi.
“ Brutta? Puledrino,tu sei un bocciolo in fiore,sei bellissima!” negò con fermezza. La mano che tenevo sulla sua pancia fu accarezzata poco delicatamente da un calcetto della mia sorellina.
 
Quando mia madre entra in bagno,mi asciugo il viso dalle lacrime. L’idea che la piccola Babi,a cui ho cambiato i pannolini e dato il biberon, quella che da bambina era legatissima a me,si sposi mi ha resa un po’ malinconica.
“ Tesoro mio,guarda che è normale! Anche io ho pianto prima in doccia pensando al fatto che la mia piccolina sta per spiccare il volo!” mi rassicura la mia mamma.
“ E per colpa di quello stronzo,ci siamo persi gli ultimi suoi mesi da bambina,visto che l’ha esiliata qui. Se questo non mi avesse permesso di ritrovare mio padre e quella parte di famiglia che non sapevo di avere,gli avrei già cambiato i connotati!” rispondo secca. Sorride.
“ Mamma,grazie per non avermi mai detto della lettera scritta a papà prima che si sposasse. Non mi sarei mai ripresa dal suo abbandono… invece lui non c’entrava niente!” borbotto abbracciandola.
“ Non ne parliamo più,cucciola! Tuo padre già ci sta abbastanza male! A proposito,amore mio,fra 12 giorni è il compleanno di papà,il primo con tutta la famiglia riunita e…” la interrompo.
“ Non c’è neanche bisogno di dirlo: festa a sorpresa con la famiglia e i suoi migliori amici,sperando che la figlia di Corral non faccia riprese assurde per metterle online!” esclamo facendola ridere.
“ Anche se vorrei dirgli della festa. Non voglio che papà pensi che ci siamo dimenticate il suo compleanno!” aggiungo un po’ preoccupata. È il primo compleanno di papà che festeggiamo insieme e voglio sia tutto perfetto,come lo ha sempre sognato!
“ Allora possiamo dirgli che festeggeremo in famiglia e poi invece inviteremo anche i suoi amici,ok?” propone mia madre ottenendo un mio assenso. Il suono del campanello di casa di Babi ci fa uscire dal bagno e apro io la porta trovandomi dinnanzi mio padre e Raganella. Abbraccio forte il mio papà.
“ Wow! Che splendore!” esclama papà strappando un bacio alla mamma.
“ Grazie!” lo ringraziamo contente.
“ E la sposa?” chiede mio padre. Io e la mamma gli facciamo strada verso la camera di Babi. Solo lei e Susanna devono finire di prepararsi e spero facciano alla svelta,onestamente!
“ Buongiorno! Che belle che… Barbara,ma perché piangi?” chiede papà accorgendosi che la sposa è nel pieno del terzo o quarto pianto della giornata (e non si è ancora sposata!).
“ Nulla! È che Giulio dice che gli manco!” singhiozza.
“ Junior,direi che è ora di andare,che devo andare da tuo fratello,tesoro! Junior?!” esclama la mamma prima di rendersi conto che Raganella si è incantato a fissare Susanna mezza nuda. Ma io che ho fatto di male?
“ Sì,certo,mamma! Sono venuto qui con papà proprio per questo! Non mi va che tu prenda un taxi!” si risveglia dal suo stato di trance Junior.
“ Menomale non ha portato con sé anche la piattola!” borbotta Susanna. Tiro una gomitata a mio padre perché li fermi prima che comincino.
“ Susanna!” l’ammonisce papà.
“ Comunque felicitazioni per le nozze. Scusa,ma ieri sono andata via in quanto ho avuto paura di vomitare perché credo non si sia mai vista richiesta di mano peggiore!” esclama mia sorella. Figlia unica. Io avrei voluto essere figlia unica da bambina ed ora ne comprendo i motivi!
“ Potresti anche vestirti,no?” replica Raganella.
“ Tanto con i vestiti o senza sempre una puttana sono,no?” ribatte Susanna.
“ Susy,Hermes ti ammazza se scopre che le bambine hanno ascoltato queste parolacce da te,puoi moderarti?” la riprende Charlotte.
“ Non c’è bisogno! Mamma,ti aspetto giù. Già creo problemi dalla nascita…tutto voglio tranne che crearne altri!” borbotta Junior.
“ Allora io vado!” esclama mia madre baciando mio padre. Lui annuisce carezzandole il viso.
“ Per quando Gamberetto avrà le orecchie devo trasferirmi in Giappone perché non diventi un maleducato o sarà finita la battaglia di Guelfi e Ghibellini?” domanda Aisha stufa di questa situazione almeno quanto me.
“ Qui l’unico elfo è lui!” risponde Susanna seccata prima di abbandonare la stanza. Scuoto il capo sconcertata sia dall’ignoranza emersa da tale frase che dal resto.
 
[Santiago]
“ Natalia,stai scherzando?” domando a mia figlia,che ha avuto la faccia tosta di dirmi che viaggerà in macchina con suo fratello e i gemelli di Silvia Palacios. Possibile che non riesca ad evitare di incapricciarsi ogni volta di uno diverso combinando un miliardo e mezzo di guai?
“ No,papà. Siamo amici!” risponde. Com’è stata amica dell’ex di sua madre,che l’ha condotta nella situazione di merda in cui si trova?
“ Sì,papà: Con Emilio e Guillermo Cortés Palacios siamo diventati amici! E poi staremo tutti allo stesso tavolo anche con i loro genitori,no?” interviene Fernando. Almeno Rebecca non è invitata o questo matrimonio sarebbe diventato peggio dei precedenti,considerata l’antipatia reciproca con Silvia e il fatto che la mia ex moglie si sia messa in testa un tresca fra me e Marcella!
“ Non saprei! Il  tableau de mariage delle nozze non l’ho ancora consultato,onestamente! L’importante è non capitare al tavolo della matrigna del genero di Daniele: pare che la tipa sia il peggio che possa capitare oggi,eccetto la madre di Giulio e il padre di Barbara!” rispondo privo di interesse. Le parole di ieri sera di Marcella mi hanno fatto male e mi ha ferito ancora di più che non mi abbia inviato neanche un messaggio per scusarsi o per chiarire.  
“ E invece Marcella Doinel a che tavolo capiterà?” mi domanda mia figlia facendomi quasi cadere la cravatta di mano. Alzo gli occhi al cielo.
“ Valencia. Con tutto il rispetto per l’anima santa del marito,un cognome ce l’ha! Non lo so a che tavolo starà! Immagino verrà immolata per fare da babysitter alla sorella,come quando eravamo giovani!” rispondo ostile.
“ Conoscevi suo marito?” mi domanda mio figlio.
“ Superficialmente. In questo ambiente ci conosciamo un po’ tutti!” borbotto. Non ho mai avuto modo di avere con lui una conversazione vera e propria,ma solo saluti formali e di circostanza.
 
Quei cocktail e quelle feste erano tutte uguali e anche il modus operandi di mia moglie non mutava mai: arrivavamo e andavamo via assieme, ma nel corso di quelle circostanze ci disperdevamo sempre tra gli ospiti non incontrandoli mai congiuntamente. Avevo visto di sfuggita Daniele e sua moglie: nonostante,a detta di lui,la crisi fosse rientrata,per chi come me l’aveva visto innamorato davvero di Camilla,era difficile credere provasse gli stessi sentimenti per Patrizia.
Lasciai perdere quei pensieri per occuparmi solamente di cosa prendere al buffet,sebbene anche lì la monotonia regnasse sovrana. Nessuno che si sforzasse di ingaggiare una ditta diversa di catering o di cambiare perlomeno la farcia dei canapè!
“ Hai le scarpe sciolte! La tua mamma non ti ha insegnato ad allacciarle?” esclamò la vocina di un bambino proveniente dal tavolo del buffet. Non avevo bevuto tanto da avere le allucinazioni,pertanto mi chinai e sollevai la tovaglia avorio per trovarmi dinnanzi un piccoletto dagli occhi azzurri e i capelli biondi.
“ E tu chi sei?” gli domandai. Aveva più o meno l’età di Fernando. Si portò un indice alla bocca intimandomi di fare silenzio.
“ Abbassa la tovaglia,altrimenti Giulio,Susanna e Lotte mi trovano e perdo!” mi ammonì in maniera piuttosto rude portandosi una mano alla faccia seccato.
“ Beh per non farti trovare,non dovresti parlare,no? Mi dici il tuo nome?” replicai.
“ Jean Lou Doinel Valencia!” si presentò. Ridacchiai. Stessa tempra dello zio e della madre!
“ Lo sai che io sono un amico dello zio Daniele?” gli spiegai.
“ Tana per Jean!” trillò la figlia di Daniele facendo prendere un accidente a tutti e 2. Anche in questo caso il sangue non mentiva e i decibel erano della madre!
“ Te l’avevo detto di abbassare la tovaglia!” mi rimproverò gattonando fuori dal tavolo per poi alzarsi e cercare di seguire la cugina. Fu l’arrivo del padre a bloccarlo.
“ Jean! Sei tutto sudato,guarda qua! Cucciolo,sei appena guarito dalla febbre e sei un bagno di sudore! Andiamo a cambiarci prima che tua madre faccia secchi tutti e 2!” esclamò il marito di Marcella. Ci scambiammo un cenno di saluto col capo.
“ Ma lui mi ha fatto perdere! Susanna mi ha trovato!” protestò il bambino indicandomi.
“ Non importa! Dai,che altrimenti ti raffreddi!” ribatté il padre. La loro idea di arginare i danni sfumò con l’arrivo di Marcella,fasciata in un abito da cocktail verde oliva.
“ Ciao Santiago!” mi salutò.
“ Ciao!” replicai con un sorriso.
“ Pulcino,ma che è successo?” chiese al figlio.
“ Giocavo a nascondino e lui mi ha fatto perdere. Susy mi ha trovato!” le spiegò il figlio indicandomi.
“ Intendevo il fatto che sei zuppo,Jean! Amore,vado a prendere un cambio in macchina e lo porto in bagno!” replicò Marcella per poi rivolgersi al marito.
“ Non c’è bisogno,tesoro,vado io! Gli asciugo pure i capelli,che sembra uscito dalla doccia!” rispose lui strappandole un bacio prima di allontanarsi col bambino,il quale salutò la mamma con la manina. Marcella gli lanciò un bacio con la mano.
“ Giuro che era già sudato prima che lo facessi scoprire da tua nipote!” mi discolpo.
“ Lo immagino. Saremmo dovuti restare a casa,essendo Jean fresco di guarigione!” mugugnò afferrando un calice di analcolico.
“ A quell’età sono scatenati! Sembra rientrata la crisi di Daniele,no?” replicai. Fissammo entrambi suo fratello e la moglie.
“ Fino alla prossima litigata! Ma almeno l’idea di darmi un altro nipote,è archiviata,magari pensando che sarebbe potuta nascere una mini Bea o un’altra mini Patrizia. Anche se non comprendo come gli sia venuta!” rispose. La fissai eloquente.
“ No,ti prego! Camilla? Ancora Camilla?” esclamò spazientita.
“ Sempre Camilla. Neanche Severus Piton e Lily Evans di << Harry Potter >>! Con la differenza che lui e Camilla sono stati insieme davvero e che non era tutto solo nella testa di tuo fratello!” risposi facendola ridere.
“ Almeno quello! È che pure quasi 5 anni fa con quella Sarah c’entrava Camilla e il suo ritorno per il lancio,almeno credo! Per quanto Camilla continuerà a condizionare la sua vita?” si lamentò.
“ Vorrei trovasse pace,ma finché non riavrà la sua Camilla (ammesso che ciò sia possibile),dubito accadrà!” risposi.
“ Come mai credi poi gli sia passata di botto?” mi chiese. Tenni chiusa la mano a pugno alzando solo indice e mignolo allusivo.
“ Credi che abbia tradito di nuovo Patrizia?” replicò sbalordita.
“ Marce,io lo so che è la tua migliore amica ed è pure molto carina,ma è un disastro come moglie e pure come madre,quindi non gli rende di certo le cose facili! Tocca rassegnarsi al fatto che tuo fratello amava,ama e probabilmente amerà fino all’ultimo respiro Camilla Mendoza!” ribattei tombale. Mi fulminò con un’occhiataccia.
“ Come se lo meritasse,dopo tutto quello che gli ha fatto! Lasciamo… Cucciola!” s’interruppe quando una bambina di circa 7 o 8 anni si avvicinò a noi per poi abbracciarla.
“ Sei un amico della mia mamma? Io sono Charlotte!” esclamò porgendomi la mano.
“ Io sono Santiago,un amico di zio Daniele!” replicai.
“ Mamma,ho scelto il mio regalo per quando compirò 8 anni!” annunciò allegra.
“ Amore mio,mancano 2 mesi è mezzo. È il 21 giugno! Sai quante volte cambierai idea!” rispose Marcella carezzandole i capelli semiraccolti con un fiocco celeste.
“ No,mamma. Ho scelto un libro che zio Daniele ha ricevuto alla mia età. Si chiama << Ventimila laghi sotto i mari >>,anche se io non mica capito come fanno i laghi a stare sotto i mari!” replicò la bambina.
“ Leghe,amore. Sono delle unità di misura,piccola. Poi magari…amore,ma tu scotti! Hai la febbre!” si allarmò toccandole la guancia.
“ No. Non voglio lo sciroppo che ha dovuto prendere Jean e che puzzava!” protestò la bambina.
“ Scusa. La porto in macchina. Dai,amore,avvisiamo papà e così andiamo via!” si scusò prima di allontanarsi con la bambina.  
 
“ Tipo? Com’era?” mi domanda Natalia. Alzo gli occhi al cielo.
“ Un uomo sicuramente fortunato visto che nessuna mi ha mai amato come sua moglie continua ad amare lui e dato che i suoi figli non gli hanno mai dato problemi quando era vivo e non lo stanno facendo rivoltare nella tomba ora che è passato a miglior vita!” rispondo pungente.
“ Alludi alla mamma?” mi domanda Fernando.
“ Tua madre mi ha usato tutta la vita e ora,siccome il suo toyboy si è rivelato un fiasco,voleva che la riaccogliessi. Ho una dignità io! E vedendo Marcella,ancora così innamorata di suo marito,mi sono reso conto che merito qualcuna di così devota anch’io!” rispondo. Capisco che è la loro madre,ma sinceramente non posso essere il suo ruotino di scorta a vita!
“ Sai,credo che la mamma abbia una nuova storia!” mi rivela Natalia,che il vizio di spettegolare non lo perderà mai.
“ Buon per lei! Almeno la smetterà di tampinare me!” commento. Mi ha già fatto fare una figura di merda con Marcella!
 
[Patrizia]
“ In che senso,scusa? Vuoi dire che dovrò prendere un taxi da sola?” domando a Guido scandalizzata. Lo sa benissimo che le mie finanze lasciano molto a desiderare!
“ Patrizia,il tuo bel tenebroso non è rimasto nelle tenebre abbastanza? Non posso offrirti un passaggio in taxi perché non parteciperò a queste nozze da solo!” risponde. Avevo intuito avesse una storia dalle notti che trascorre fuori,ma non credevo volesse presentarla ai suoi figli il giorno delle nozze della figlia!
“ Oddio! E lei chi è? La conosco?” trillo entusiasta del gossip.
“ Forse per nomea. Credo la conosca meglio Camilla,nonostante abbia scarsa tolleranza per questa persona. Ad ogni modo,non è detto che la signora in questione accetti,anche se credo di sì!” risponde. Bene…vedremo la signora Perfettina perdere le staffe se è una che le sta sulle scatole! In fondo ha trascorso tutta la vita a farmi sentire inadeguata ed è tempo che paghi!
 
La festa dei 4° compleanno di Giulietto stava per terminare,ma lui stava facendo i capricci poiché non voleva aprire l’altra metà dei regali senza Daniele,il quale si era recato al piano di sopra per cambiare il pannolino a Susanna.
“ Potevi cambiare tu Susanna,no? Lo sai che Giulio è legato a suo padre!” mi sussurrò Marcella.
“ Ma Marce,ho fatto ieri la manicure…sei matta?” obiettai scandalizzata. Lei che aveva il bimbo ancora nell’incubatrice che ne poteva sapere di quanto puzzasse la cacca di un neonato?
Il suono del campanello anticipò l’ingresso in casa di Miss Universo,che aveva sposato la bestia pelosa al posto di Marce. I suoi figli le corsero incontro abbracciandola.
“ Buonasera!” esordì. Il saluto venne ricambiato in maniera cortese.
“ Marcella,Michel,il vostro bambino come sta?” chiese a mia cognata e al compagno. Che faccia tosta!
“ Migliora di giorno in giorno,per fortuna. Il peggio sembra passato! Grazie per il pensiero!” la liquidò cordialmente Marce.
“ Giulietto,ti vuoi muovere a scartare questi pacchetti?” lo esortai.
“ Voglio papà mio! Dobbiamo finire di scartarli insieme!” s’impuntò. Mi trattenni a stento dal gridargli addosso.
“ Io ero bravissima a scartare i pacchetti dei miei corteggiatori,se vuoi ti aiuto!” gli proposi. Mi lanciò un’occhiataccia.
“ Voglio papà e basta!” mi freddò.
“ Hermes,Maggie,forza che papà ci aspetta in macchina e dobbiamo accompagnare zia Cami all’aeroporto!” lo sgorbio sollecitò i figli.
“ Armando e Camilla sono in macchina? Potevano anche entrare…mica li mangio?!” esclamò mio marito tornando in salotto con Susanna in braccio. Ci mancava solo quella troia!
“ Buonasera! Veramente andiamo di fretta perché mia cognata stava ancora finendo i bagagli e dobbiamo passare a prenderla a casa!” chiarì Beatrice. Alzai gli occhi al cielo.
“ Papà,non scendevi mai! Dobbiamo finire di aprire i regali!” esclamò Giulietto lanciandosi fra le sue braccia.
“ Diciamo che anche tua sorella mi aveva fatto un regalo bello grosso!” rispose Daniele carezzandogli il capo.
“ Davvero? Cosa?” chiese interessata Charlotte.
“ Cacca!” rispose Susanna con un sorriso. Giulietto si portò la mano alla fronte.
“ Fra quelli rimasti,scartiamo prima il regalo dei gemelli,così li ringrazi e li facciamo andare via?” propose Daniele al nostro primogenito, che afferrò quel pacchetto voluminoso avvolto in una carta regalo con dei cagnolini sopra. Giulietto lo aprì trovandosi dentro 4 libricini di dinosauri. Si erano sprecati!
“ I dinosauri sono i miei preferiti!” esultò Giulietto contento aprendo un libro che,per ogni pagina aveva il pop-up di un dinosauro.
“ Attento che il dinosauro ti mangia il ditino!” scherzò Daniele facendolo ridere.
“ Non è vero,papà!” rispose Giulio.
“ Grazie Hermes! Grazie Maggie!” li ringraziò mio figlio.
“ Noi veramente volevamo regalarti un castello come quelli,ma zia Cami ha detto che a volte ci vogliono regali intelligenti e anche istitutivi e che così impari a leggere! Io non voglio che zia Cami va via!” rispose il moccioso figlio dello sgorbio indicando uno dei 2 castelli identici che Giulietto aveva ricevuto in regalo. L’avevo detto io che ci voleva un lista regali!
“ Al massimo,istruttivi! Meglio i libri,decisamente! Un altro castello e ci avrebbero fatto pagare la tassa sugli immobili!” borbottò Daniele.
“ Papà,la possiamo chiamare per ringraziarla? Così le do anche il mio disegno!” esclamò Giulio. Aveva trascorso un’oretta buona  a disegnare,ma non credevo fosse per quella troia!
“ Non ho il suo numero,ometto! Chiedi a zia Bea!” borbottò Daniele. Mia cognata trafficò col suo cellulare e si sentirono un paio di squilli andati a vuoto. Pregai che quella puttana non rispondesse,che della sua melassa avevo già fatto il pienone!
“ Bea,non è proprio il momento! Non riesco a chiudere la valigia,maledizione!” esordì quella con voce leggermente provata.
“ Ciao! Hermes ha detto che hai scelto tu il mio regalo di compleanno. Grazie mille! È molto bello! Non vedo l’ora di leggerli con papà mio!” esclamò Giulio.
“ Di niente,cucciolo. Vedrai che imparerai a leggerli anche da solo,ne sono certa. Si sente dalla voce che sei un bimbo intelligente!” rispose quella troia melensa.
“ Alla festa dei gemelli ti posso dare un disegno che ti ho fatto perché sei stata gentile con me,anche se è un po’ brutto?” le chiese Giulio. 
“ Che pensiero carino! Ma non devi ringraziarmi…perché avrei dovuto trattarti male,scusa? E sono sicura che non è brutto! Purtroppo non ci sarò alla festa dei miei nipotini perché devo lavorare e i miei figli hanno bisogno di me! Facciamo così: quando la mamma di Hermes e Maggie verrà a riprenderli,dallo a lei per farmelo consegnare,va bene? Oppure puoi darlo a zia Bea che la prossima settimana viene a trovarmi!” replicò quella poco di buono. Mio marito aveva un sorriso allucinato.
“ Allora lo do alla mamma dei gemelli,altrimenti la zia Bea lo perde come ha perso il giubbino fucsia con le piume l’altra volta!” rispose mio figlio facendo ridere sia quella troia che mio marito.
“ Ma Giulietto!” farfugliò Bea.
“ È vero! Tu hai detto che era una caccia al tesoro,ma io non lo trovavo!” rispose Giulio.  Daniele nascose il viso fra le mani.
“ Non sarebbe stata una gran perdita,smarrire quell’oltraggio al buongusto! Ometto,zia Bea non trovava il giubbino perché l’ha lasciato a Zurigo. Ce l’ho io a casa e mia figlia ancora non si riprende dallo shock!” spiegò quella. Le risate di Daniele si incrementarono.
“ Giulio,io adesso finisco i bagagli,ok? Fai il bravo e comportati bene con papà e con la sorellina!” esclamò quella troia. Come si permetteva di fare raccomandazioni a mio figlio,come fosse la madre?
“ Va bene! Ciao!” la salutò il bambino.
“ Bea,io vado davvero o finisce che Armando mi fa diventare sorda! Fammi sapere quando arrivi la prossima settimana!” si congedò quella prima di riagganciare. Giulietto si avvicinò allo sgorbio.
“ Per favore,lo puoi dare questo alla zia di Hermes e Maggie? Però glielo devi dire che è da parte mia,va bene?” le chiese. Lei si chinò alla sua altezza e annuì prendendo il foglio ripiegato in 4 che le stava porgendo.
“ Camilla sarà contenta di questo pensiero!” lo rassicurò. Lui sorrise per poi tornare fra le braccia di Daniele.
“ Bimbi,dai che papà ci sta aspettando e che fra un po’ i vostri fratelli devono mangiare!” lo sgorbio richiamò i figli,che si erano già infilati i cappotti per andare via.
“ Ciao!” salutarono i bambini ricevendo un cenno con la mano.  
“ Buona serata!” si accomiatò quello sgorbio prima di andarsene con i figli.
“ Posso sapere cosa hai disegnato a Camilla?” domandò Daniele a Giulietto.
“ Un cuore come quello che ho disegnato a te e che hai nello studio dove lavori!” gli rispose nostro figlio.
“ Sarà contenta del tuo regalo!” replicò Daniele con gli occhi lucidi.
“ Lei è una tua amica? Le vuoi bene come ne vuoi a me?” gli chiese Giulietto.
“ Che vuoi dire? Camilla non è mia figlia,quindi non posso volerle bene come ne voglio a te!” replicò Daniele.
“ Sì,però ridi con lei come ridi con me e con me ridi perché mi vuoi bene!” spiegò mio figlio. Daniele gli regalò un sorriso.
“ Sei stato molto carino a farle quel disegno. Camilla ne sarà molto felice. Le piacerà tanto!” si congratulò Daniele ottenendo un abbraccio.
“ Come se ci fosse da andare fieri del fatto che incentivi il rapporto di tuo figlio con quella donnaccia!” sbottai. Marcella alzò gli occhi al cielo coprendo le orecchie a Lotte.
“ Io non incentivo un bel niente. Camilla (che non è una donnaccia visto che di certo non ha rischiato di dare eredi a qualcuno di diverso dall’ominide che l’ha circuita) ha conquistato Giulio trattandolo con gentilezza,con affetto. Evidentemente gli ha fatto comprendere che non lo scambierebbe mai con una Chanel come faresti tu!” mi ringhiò contro Daniele riprendendo a scartare i regali con Giulietto. 
 
“ Tu sì che sai come movimentare un matrimonio!” esclamo divertita. In fondo,anche lui,come me,è stato emarginato non accompagnando sua figlia all’altare,avendo quest’ultima chiesto a Daniele di farlo,proprio come il mio Giulietto ha chiesto a Camilla di attendere con lui all’altare.
“ Ed è meglio per loro che non me le facciano girare o impiego poco a farli finire sulla bocca di tutti!” risponde lui ancora nero per quello che abbiamo scoperto.
“ Due ipocriti della peggiore specie! Fanno le vittime con i figli,ma non hanno detto loro che sono sposati da una vita e che hanno solo giocato ai poveri incompresi! Ieri la loro figlioletta ha avuto una bella notizia!” replico.
“ Che la mammina la amava così tanto che quando aspettava una stronza come lei ha pensato bene di giocare con la lama affilata di un coltello?” mi chiese. Annuisco con un mugugno.
“ La madre del secolo… E il suo caro adorato paparino dov’era? Probabilmente ripassando il Kamasutra con un’altra. Che,per carità,non lo biasimo perché Camilla è la donna più noiosa del mondo a letto,ma neanche accetto che quello stronzo faccia la morale a me!” borbotta. Evidentemente la fantasia la ritrova tutta con Daniele onde evitare che si guardi attorno e molli lei e i suoi melodrammi!
 
[Camilla Senior]
“ Problemi con i gemelli?” domando a Giulio. Mi fissa imbarazzato.
“ Si vede così tanto? Questi  me li ha regalati papà!” replica. Sorrido perché era intuibile la cosa,visto che sono raffinati esattamente come i gusti del mio amore.
“ Mi dispiace per Junior e Susanna. Insomma,fino a qualche mese fa non avrei augurato di finire con Susanna neanche al mio peggior nemico e tuttora mi domando che cosa veda in lei Junior,ma è ingiusto che vivano lo stesso dramma tuo e di papà!” esclama. La pensiamo tutti allo stesso modo su loro due (eccetto sul fatto che Junior veda qualcosa in Susanna che noi altri non vediamo)!
“ Com’era Susanna da bambina?” gli domando. Un’idea di lui ce l’ho avendogli parlato telefonicamente,ma Susanna è sempre stata solo una foto su internet e sul telefono di Bea per me!
“ Una rompipalle come ora. Piangeva di continuo e mi stava sempre fra i piedi pretendendo i miei giocattoli. Dico io: tu hai i tuoi giocattoli appositi per la tua età e per il tuo genere sessuale,perché devi prendere di mira i miei che non puoi usare e che nelle tue mani fanno una brutta fine? Poi è cresciuta e mi infilava sempre nei suoi casini assurdi. Più papà le diceva di non postare foto troppo disinibite online,più lei lo faceva ed erano litigate continue! Sono andato via di casa a 18 anni per disperazione o mi sarei laureato nel duemilamai!” mi racconta strappandomi un sorriso. Immagino!
“ Ma penso anche che se ci fossi stata tu,se fossimo stati tutti assieme come ora,forse Susanna sarebbe stata la persona che è adesso,la persona che è diventata dopo aver conosciuto te! Mi dispiace che tu non sia entrata prima nella nostra vita riportando il sorriso sul volto di papà!” aggiunge. I miei occhi diventano lucidi e sono costretta a deglutire a vuoto per sciogliere il nodo che ho in gola.
“ A me sarebbe piaciuto davvero tanto che tu fossi mio figlio,sarei stata molto felice di vederti crescere e diventare la persona meravigliosa che sei! E voglio che tu sappia che tuo padre è fiero di te e che,anche se non ho alcun merito,lo sono anch’io!” singulto.
“ In inglese suocera si traduce << mother in law >>,giusto? Quindi oggi,sposando la mia dolce metà,divento tuo figlio e tu la mia mamma. Cosa che si cementerà ancora di più il 12 aprile,quando tu e papà vi sposerete! A me dispiace davvero che ti abbiano rubato me,Susanna e Aisha da bambini così come hanno rubato a papà Roby,Junior ,Babi e Aisha da piccoli…” risponde abbracciandomi.
“ Veramente tua zia Bea mi mostrava sempre le vostre foto online e una volta abbiamo anche parlato a telefono io e te. Mi hai anche mandato un disegno tramite Betty,quando tu,Hermes e Maggie andavate all’asilo assieme!” gli rivelo.
“ Oddio! Immagino che sgorbio ti sia arrivato: se ora disegno da schifo,da bambino era pure peggio!” borbotta pur di non commuoversi.
“ E se ti dicessi che ho conservato quel disegno come quelli di Roby,Junior e Barbara?” lo spiazzo.
“ Ti vorrei bene ancora di più!” risponde.
 
[Daniele]
Le tremano le dita mentre prova ad allacciarsi il bracciale che Giulio le ha fatto trovare sotto l’albero di Natale. È nervosa e la capisco perché oltre alla presenza alle nozze di quei 2 che valgono quanto un intero reparto di psichiatria,c’è anche il rischio che Junior e Susanna continuino con le loro discussioni infernali!
“ Ehi! Andrà tutto bene,tesoro!” rassicuro mia figlia. Gli occhioni identici a quelli di sua madre si posano su di me.
“ Lo spero davvero,sai? Io sogno questo giorno da quando ero piccola!” mi confessa preoccupata.
“ La mamma me l’ha detto! Ma pensa che ieri hai scoperto di Mirtillino,quindi è già un giorno felice,no?” cerco di rincuorarla. Mi abbraccia forte schioccandomi un bacio sulla guancia. Menomale che ha la tinta labbra!
“ Sai,la mamma all’inizio non sapeva che Giulio di cognome facesse Valencia. Non gliel’avevo mai detto. Non credevo un cognome fosse importante. Non l’ha presa molto bene,anche se non mi ha detto il motivo. Però quando le ho chiesto se conoscesse la tua famiglia,ha risposto che conoscerti per lei era stato un privilegio!” mi rivela. Ingoio un groppo di saliva quando gli occhi mi si riempiono di lacrime.
“ La mamma esagera sempre! Quello privilegiato sono io per essere riuscito a conquistare il suo cuore e a conservare il suo amore!” borbotto.
“ Secondo te se il mio discorso all’altare risulta troppo melenso,Giulio potrebbe prenderla male?” mi chiede. Sorrido intenerito.
“ No. Giulio ti ama così tanto che non prenderebbe male neanche se gli dipingessi di rosa tutta casa! Però potrebbe offendersi se dovessi far tardi all’altare!” rispondo guardandomi intorno un’ultima volta per accertarmi di aver preso tutto. Non vorrei fare la fine di Nicola Mora,che alle nozze della figlia,è dovuto tornare indietro per recuperare il bouquet! Quelle nozze vorrei dimenticarle: avere accanto il mio scricciolo, Roberta e Aisha senza poter stare accanto a nessuna delle 3.
“ Papà,aspetta,Giulio mi ha detto di Hildegard!” esclama. M’immobilizzo sia per quell’appellativo usato da lei per la prima volta sia perché non vorrei che questa cosa le creasse ansia,onestamente.
“ Immagino ti faccia schifo la cosa. Ne fa anche a me,onestamente. E odio che la vita di Susanna debba essere rovinata dalle azioni di quel maiale!” replico ancora incazzato nero perché quell’uomo riesce sempre a creare problemi nella mia famiglia.
“ Ma non possiamo semplicemente starle vicino tutti senza che Junior si sacrifichi?” propone.
“ Veramente quella ragazza ha scelto di andarsene,ma il danno oramai è fatto: credi che Susanna butterà le braccia al collo di tuo fratello quando saprà perché ha cercato di tenerla lontano?” replico pessimista su tutta questa faccenda. Chissà quanto altro male si faranno prima di arrendersi al loro amore!
“ Magari col tempo le cose si sistemeranno! Non mi piacerebbe che Mirtillino si abituasse alle continue liti fra i 2. L’hai visto anche tu che sta diventando complicato contenerli quando sono nella stessa stanza. Sarà pure la tensione sessuale,come dice Bibi,però domani ci sarà il pranzo di Capodanno e non vorrei volassero le portate!” borbotta accarezzandosi la pancia. Sorrido per non piangere dinnanzi all’immagine di quei 2 che si lanciano le pietanze addosso.
“ Ci pensi se fosse una piccola Camilla?” le chiedo sognante. Scuote il capo divertita.
“ Temo non basterebbe la villa per contenere tutti i tuoi regali!” risponde ironica. In effetti la sommergerei di regali! Ma avrei fatto la stessa cosa anche con Clizia,se ne avessi avuto la possibilità!
A riscuotermi dai miei pensieri è Barbara che sbianca e si porta una mano alle labbra. La scorto velocemente in bagno e le poggio degli asciugamani in prossimità del water così che possa inginocchiarsi senza sporcare il vestito da sposa.
“ Scusa! Non sono un bello spettacolo!” esclama fra uno spasmo e l’altro. Mirtillino è come suo cugino Gamberetto,solo che ha scelto il momento sbagliato visto che la mamma e il papà dovrebbero sposarsi!
“ Non ti preoccupare! È la tensione nervosa!” la rassicuro tenendole con una mano la fronte e con l’altra i capelli.
 
[Carlos]
“ Roberta ha creato un gruppo su Whatsapp!” mi avvisa la mia Ginger mentre guido verso la chiesa. Odio i gruppi Whatsapp dalle 1000 notifiche al minuto e,se è un gruppo di famiglia come immagino,famiglia che aumenta di giorno in giorno,ho già mal di testa al solo pensiero! Quando eravamo ragazzini sono riuscito a stento a dissuadere Bianca dal creare un gruppo Whatsapp per noi fratelli!
“ Ho paura! Cosa riguarda?” le domando curioso e rassegnato.
“ Il compleanno di mio padre. Se propone una festa a sorpresa con iniziale bastardata di fingere di aver scordato il suo genetliaco,mi rifiuto categoricamente di prendere parte a tale messinscena. È il suo primo compleanno con me e Roby,con Camilla…non possiamo fargli credere di esserci dimenticati di lui! Ci rimarrebbe troppo male!” risponde con la voce tramante sul finale. Eh no! Ma che cazzo! Gamberetto,amore mio,ma perché devi fare così ogni volta?
“ Vediamo prima cosa ha ideato tua sorella,amore,ok?” le propongo sperando di porre un freno alle sue lacrime. Tira su col naso scorrendo col dito sul suo smartphone.
“ Ah…era quasi meglio fargli credere di esserci scordati del suo compleanno!” borbotta. Addirittura?
“ Dimmi che non vuole delegare l’organizzazione della festa a tua zia Maria Beatrice,ti prego!” la esorto. È la cosa peggiore che potrebbe accadere questa. Dubito esista davvero qualcosa di più abominevole!
“ Vuole dirgli che sarà una festa ristretta per poi invitare anche i suoi amici,compreso il figlio di Silvia,che sta sullo stomaco a Junior. Immagini il pandemonio che scoppierà?” mi spiega. Mi porto la mano destra sulla fronte.
“ Già le feste ristrette,dopo che i tuoi fratelli si sono conosciuti biblicamente,diventano peggio che le piaghe d’Egitto,perché invitare anche gente extra?” replico alquanto contrariato da tale idea che rischia di maciullarmi i timpani e di far apprendere al mio piccolo Gamberetto una serie di parolacce non propriamente edificanti per un bimbetto così piccino.
“ Ma che ne so! Va bene festeggiare,ma non farsi stonare,che cavolo!” borbotta.
“ Le reazioni alla sua idea come sono?” le chiedo. Aggrotta le sopracciglia.
“ Junior ha messo un like. Clizia un cuoricino.” Risponde piuttosto perplessa.
“ Noi possiamo metterci una bella bara: quella dove finiremo forse dopo queste nozze o quasi certamente dopo la festa di compleanno di tuo padre!” scherzo beccandomi una leggera gomitata e un bacio all’angolo della bocca.
 
[Maggie]
“ Ieri sera ero sul punto di dirlo a zia Cami e al suo compagno!” rivelo a mio marito approfittando che i bambini stanno parlando fra loro dell’argomento più gettonato degli ultimi mesi (il cane di zia Camilla e di Daniele). Rodolfo quasi inchioda.
“ E per ironia della sorte la bionda finta rivela a tutti che mia zia ha tentato di farla finita con Roby nella pancia!” aggiungo.
“ Amore mio,io credo semplicemente che lei volesse andarsene e salvare sua figlia dal restare con quello lì!” risponde mio marito.
“ Lo so. Le ha rovinato anche la gravidanza del figlio che aveva tanto cercato con Daniele! Auguro di cuore ad entrambi di riuscire ad avere il bambino che tanto desiderano!” replico.
“ E che sia davvero un maschietto perché nell’eventualità contraria non so come possa prenderla Roberta,onestamente!” commenta. Male!
“ Non pensi che se avessi raccontato tutto a tua zia,avresti messo lei e il suo compagno nella situazione scomoda di dover occultare questa cosa ai tuoi genitori?” mi domanda.
“ Milla pensa che avrei dovuto dirglielo. E sai benissimo perché non voglio che i miei lo sappiano. Anche se ne venissero a conoscenza,i loro rimorsi non rimetterebbero le cose al loro posto!” rispondo.
“ Ce l’hai con loro?” replica. È inutile negarlo: sento che per loro sono sempre l’ultima ruota del carro e che il mio trasferimento a Milano abbia solo acuito la distanza che ho sempre avuto con loro!
“ Perché a te sembra normale che c’abbiano piantato in asso solo perché Nick aveva profanato il loro letto? Come se fosse crollata la Torre di Pisa! Un favore gli avevamo chiesto dopo anni in cui ce la caviamo da soli sempre!” esplodo seccata.
“ Beh quando sono tornati hanno trovato il delirio,amore!” obietta.
“ Ed hanno avuto un ruolo fondamentale nella risoluzione dei vari problemi,no? Li hanno solo acuiti: mio padre gridando e sbraitando e mia madre non riuscendo a porgli un freno! Alla fine le cose si sarebbero risolte anche se fossero rimasti a Milano con noi. Anzi direi che avrebbero potuto evitare il disastro per noi!” ribatto.
“ Mamma,perché sei arrabbiata?” domanda Rory preoccupata,visto che non sono solita alzare la voce.
“ Nulla,tesoro!” la rassicuro. 
 
[Bianca]
“ Papà è arrabbiato!” rivelo al mio fidanzato mentre guida verso la chiesa. Dovrebbe mettersi nei nostri panni: è stato normale correre ai ripari per evitare che buttasse tutto all’aria per quella puttana!
“ Amore,tutti lo credono affetto da demenza grazie a tuo fratello!” risponde cercando di non scoppiare a ridere. Alzo gli occhi al cielo.
“ Dai,tesoro,sii serio!” lo esorto a non cominciare a ridere prima che scoppi a ridere in faccia a mio padre.
“ Pulcetta,io credo che a tuo padre abbia dato maggiormente fastidio il coinvolgimento di Miss San Marino. Le avete raccontato cose della vostra famiglia!” torna serio.  
“ Ho capito,ma parlavamo di sua madre! Avrei dovuto coinvolgere Giulio,già sufficientemente impegnato ad organizzare le sue nozze? Che consiglio avrebbe potuto darmi,visto che ancora mi prende in giro per aver trovato il test di gravidanza di Barbara?” mi giustifico.
“ Va beh…l’importante è che tutto sia finito bene!” concilia mentre parcheggia nel posto perfetto. Dopo aver spento il motore,scendiamo dalla vettura e Mario la chiude mediante telecomando.
C’incamminiamo mano nella mano verso la chiesa,al cui ingresso sono fermi i miei genitori,che stanno salutando delle persone. La faccia di mio padre è ancora scura e temo la sua reazione.
“ Ciao!” il saluto è corale.
“ Sai cosa mi ha chiesto quella coppia appena andata via?” mi chiede mio padre. Temo la risposta,onestamente.
“ Che ore sono? Quando arriveranno gli sposi?” replico ironica ricevendo in cambio un’occhiataccia.
“ COME STESSI. E NON SONO STATI NEANCHE I PRIMI! NON C’È STATA UNA PERSONA,DI QUELLE CHE SI SONO FERMATE A SALUTARCI,CHE NON ME L’ABBIA DOMANDATO!” tuona alterato.  
“ Vuol dire che le persone sono interessate alla tua salute e al tuo benessere. Pensa al lato positivo: molta gente ti vuole bene!” rispondo cercando di alleggerire la faccenda. L’arrivo di Manuel Susisterra interrompe mio padre in una delle sue sfuriate.
“ Ciao Nicola! Come stai?” esordisce. Tiro una gomitata al mio fidanzato perché non scoppi a ridere.
“ Bene,Manuel,grazie. Tu? Hai perso qualche chilo o sbaglio?” replica mio padre.
“ Sì,vedo che l’hai notato. Sono contento che vada meglio anche la cataratta!” risponde quello prima di entrare in chiesa. Maschero una risata con un colpo di tosse,ma mio padre non se la beve e mia madre mi ammonisce con lo sguardo.
“ IL PROSSIMO CREDERÀ CHE IO SIA RESUSCITATO E TUTTO PER COLPA VOSTRA!” sbotta mio padre.
 
[Emilio]
Fer mi schiocca un’occhiata omicida per l’idea che ho avuto di portare i nostri fratelli con noi,visto che sono un tormento,un guaio. Avessero smesso un secondo di litigare,porca miseria!
“ Meglio che mia madre nella tomba!” mi giustifico.
“ A momenti ci finivamo noi nella tomba o in galera!” borbotta. Ridacchio divertito rubandogli un bacio prima di scendere dall’auto.
Per quanto mi riguarda,se non fosse per la genetica di Fer,che lo renderebbe inviso ai miei genitori,non avrei problemi a gridare al mondo la nostra relazione perché i miei sanno ed hanno sempre saputo della mia sessualità,non trovando alcun problema ad accettarla. Discorso diverso vale per Fer: i suoi non lo sanno e non lo sospettano minimamente,visto che è stato anche con un piede sull’altare. Per assurdo,l’unica ad averlo capito è quella sciroccata della sorella!
“ Questa cosa del viaggio con l’Enciclopedia dei reality,giuro che me la paghi!” mi sussurra mio fratello affiancandomi.
“ Non puoi venirmi incontro?” gli domando.
“ A bordo di un trattore ti verrei incontro e non è detto che mi fermi alla tua vista!” risponde seccato. Effettivamente la ragazzina parla parecchio,pure troppo!
“ E come ti trovi a lavorare in Ecomoda?” domando alla sorella del mio ragazzo.
“ Ci sarebbe da domandarlo a loro come si trovano a lavorare con questa!” borbotta fra i denti Memo. Alzo gli occhi al cielo.
“ Il dottor Lascano è un’ottima gratificazione. Anche solo guardargli il lato B mentre cammina per i corridoi,direi che mi fa andare al lavoro col sorriso,più motivata! Certo poi arriva la sua sorellastra,che sembra la strega di Biancaneve e il sorriso sparisce!” risponde lasciandomi basito. Il fratello le dà una gomitata.
“ Fer,è inutile che mi zittisci: sembra sempre avere una fetta di limone in bocca e una mazza di scopa piantata nel sedere quando mi parla!” continua lei. Aulica la ragazza!
“ Mentre probabilmente la povera Susanna quando interloquisce con te gli unici orifizi che vorrebbe le fossero tappati sono quelli delle orecchie per non udire le tue stronzate!” la fredda Memo.
“ Parole sante! Immagino che all’asilo non ti abbiano spiegato che bisogna guardarsi alle spalle prima di sparlare delle persone! Ma che lo domando a fare a te che hai Memoria a Breve e a Lungo Termine intasate dai reality che guardi e non ricordi neanche chi ti sei portata a letto 2 giorni fa? Se sono una strega,avresti potuto evitare di acquistare la borsa che ho disegnato: c’è gente che ha l’età giusta per indossarla! Per quelle della tua età esistono quelle di Peppa Pig,tesoro! Se la rivendi,ci guadagni i soldi per farti portare da mammina e papino sulle giostrine! E ti dirò che il dottor Lascano non potrebbe mai pensare di interessarsi a colei che ha esposto sua madre ai commenti del popolo del web!” esclama Susanna Valencia alle sue spalle prima di spintonare lei e Memo per passare fra di loro e avanzare verso la chiesa a testa alta.
 
[Marcella]
La gomitata di Bea quando arriviamo ai piedi della scalinata che porta in chiesa mi fa notare la presenza di Santiago,che sta per accedere alla cattedrale. So bene che le mie speranze di non fare una figura di merda ad opera di mia sorella sono vane,ma sognare non costa nulla…tranne che un timpano devastato dalla sua voce quando lo chiama per nome per farlo voltare!
“ Ciao!” il saluto è corale e c’è imbarazzo sia da parte mia che da parte di lui.
“ Santi,posso chiederti un favoruccio?” gli domanda Bea. La guardo terrorizzata.
“ Purché non sia scegliere il mio prossimo outfit,ok!” le risponde Santiago. Scuoto il capo divertita.
“ Visto che i tuoi figli non sono venuti con te,ti creerebbe disturbo dare un passaggio a Marce? Sai io e il mio ornitorinco vorremmo stare un po’ da soli prima di arrivare al ricevimento,mi capisci,no?!” squittisce. Mi vergogno io per lei.
“ Sì,ti capisco,ma vorrei mi risparmiassi i dettagli,grazie. Non ci sono problemi!” accetta lui.
“ Non c’è bisogno. Posso chiedere ai miei figli!” borbotto.
“ Non devi fare la timida! Santi è un amico e gli amici si vedono in caso di necessità! Santi,non devi preoccuparti perché oggi non è stronza come ieri sera in quanto le ho fatto una bella dose di antirabbica. E poi ho scelto io la sua biancheria! Per la prima volta dopo 5 anni,non indossa i mutandoni da ciclo del tipo << non ho la cintura di castità,ma è come se l’avessi >>; le ho prestato un completino da << 50 sfumature di verde >>!” squittisce ammiccando verso Santiago,mentre io cerco la presenza di un cantiere nelle vicinanze per cercare un martello pneumatico utile a scavare una fossa per sotterrarmi.
“ Non esiste come film e neanche come libro!” balbetto imbarazzata domandandomi perché l’omicidio sia reato. Per grazia ricevuta ci raggiunge pure il suo caro ornitorinco,che se la porta via.
“ Santi,mi…” m’interrompe l’arrivo di Roberta con il marito e Clizia.
“ Sono contenta di trovarvi insieme così parlo una volta sola. Il 12 gennaio è il compleanno di papà e vogliamo organizzargli una festa. Siete entrambi invitati e lei,signor Corral,può estendere l’invito anche ai suoi figli,purché sua figlia non si azzardi a documentare la festa o do fuoco prima a lei e poi al dispositivo elettronico in suo possesso,che non ci teniamo proprio a finire online con la polveriera che è diventata la nostra famiglia recentemente! Va a finire che altrimenti abbandoniamo la moda per abbracciare la carriera di influencer o di pornostar e non so cosa sia peggio dal mio punto di vista,onestamente!” esclama mia nipote telegrafica.  
“ Come il padre!” bofonchia Santiago fra sé e sé facendomi ridere.
“ Tesoro,è stata una tua idea?” le chiedo.
“ Della mamma. Devono essere stati molto tristi i compleanni di papà senza di noi e vogliamo che da quest’anno sia contento di festeggiare tale giorno,che si renda conto che per noi è un dono averlo nella nostra vita!” risponde. Mi trattengo dal farle presente che da quando Camilla se n’è andata Daniele non ha più festeggiato un compleanno neanche per sbaglio perché acuirebbe solo la sua tristezza.
“ È un bel pensiero!” commenta Santiago.
“ Grazie! Ci vediamo dentro!” replica mia nipote dirigendosi con la sua famiglia verso le porte della chiesa.
“ Santiago,ti stavo…” mi interrompe lui.
“ Vado dentro. Comunque per il passaggio va tutto bene: non ho la lebbra,quindi puoi venire in macchina con me,che,come tu stessa mi hai fatto notare ieri sera,non sono di certo così gettonato come compagnia!” esclama per poi allontanarsi lasciandomi lì fuori da sola.  
 
[Pilar]
Sebbene mio marito non sia favorevole,mi avvicino a Susanna,seduta al banco dei testimoni in attesa della sposa. Indossa un vestito piuttosto semplice color lavanda che le sta molto bene.
“ Come va?” le domando. Sobbalza.
“ Bene. Mi dispiace per ieri. Non volevo buttarti addosso il mio melodramma,che mi sono pure meritata. Tu? Scalcia molto?” borbotta.
“ Oggi no. La colazione non dev’essergli piaciuta. Niente porridge!” rispondo. Sorride.
“ Si rifarà quando nascerà…un po’ come tuo fratello,tuo padre e tuo cognato Nick!” ribatte sebbene la sola idea mi spaventi. Immagino il mio bambino che pur di mangiare,tira la tovaglia e si fa finire tutto il buffet addosso!
“ Gli metteremo un freno!” bofonchia mio marito. Si avvicina anche Junior,che esordisce con un laconico << Buongiorno! >>. Mio marito mi esorta ad andare via,prima che volino le sedie.
“ Temevo di aver fatto tardi!” esclama cercando di sortire una reazione in Susanna.
“ Al massimo avrebbe firmato Joseph al posto tuo. Tanto è solo una firma su un pezzo di carta,ma immagino lo scoprirai a breve,no?” minimizza Susanna. Alzo gli occhi al cielo.
“ Questo vestito ti sta molto bene!” si complimenta con lei.
“ Nel senso che non sembro pronta per battere o che di solito mi vesto di merda? No,perché non mi pare che la tua promessa sposa vesta chissà quanto meglio di me…è per questo che i complimenti li riservi a me? A proposito,dov’è la futura sposina dai capelli color zucchero filato? Non vedo la sua sobria capigliatura fra la folla!” replica pungente Susanna.
“ Io e Hildegard ci siamo lasciati!” rivela Junior lasciandoci senza parole,sebbene dopo il rifiuto di ieri,lo temevo. Susanna finge indifferenza, ma è palese che la cosa l’ha toccata.
“ Evidentemente proporti senza un anello non è stata un’ideona!” risponde lei non guardandolo neanche in faccia. Bob mi scruta divertito.
“ Susanna,per cortesia! Hildegard si è accorta che la mia proposta era per fuggire!” replica lui.
“ Non ti ho chiesto niente. Sei tu che mi stai raccontando tutta la tua vita come se m’importasse qualcosa. Tanto non avevo ancora comprato il regalo per il vostro matrimonio e non avevo intenzione di diventare il tuo regalo di addio al celibato,grazie!” risponde lei collerica.
“ Io vorrei capire di cosa si era fatta mia cugina quando ha pensato di domandare a questi due di farle da testimoni assieme!” mi sussurra mio marito piuttosto preoccupato dalla riuscita di questa giornata. Vorrei saperlo anch’io!
“ Susanna,io dovrei parlarti. Ci sono delle cose che devi sapere e che ti renderebbero tutto più chiaro!” afferma Junior.
“ Ti assicuro che per me è tutto chiaro: il tuo addio al celibato l’hai avuto 6 giorni fa con una che hai sempre visto come una bambola gonfiabile,ossia la sottoscritta. Non c’è nient’altro da dire! Abbiamo scopato e non è andata!” risponde lei cinica. Il prete che dovrebbe celebrare la messa,passato di là durante l’invettiva,si fa il segno della croce.
“ Cos’è? Siccome la tua proposta alla tua bella,se così la si può definire,non è andata in porto e quindi non era un addio al celibato il tuo,vuoi tenermi buona così che tu possa usarmi per il prossimo tentativo di accasarti? È un altro giro che vuoi?” aggiunge Susanna collerica.
“ CAZZO,SMETTILA! NON È UN GIRO CHE MI INTERESSA! MAGARI DA QUESTA CAZZO DI GIOSTRA NON VOGLIO PIÙ SCENDERE,NO? LA COSA NON TI PASSA PER LA TESTA?” sbotta il cugino di mio marito. Nella chiesa cala il silenzio e lo sposo e la zia di mio marito si fissano imbarazzati.
“ Meglio che Temptation Island!” trilla Natalia Corral,la quale ha perso un’altra occasione per stare zitta.
“ Questa non potrebbe partecipare ad uno dei suoi reality del cuore e levarsi dai coglioni per qualche mese?” domanda Hermes a bassa voce raggiungendoci con sua moglie.
“ Le montagne russe per portarmi a letto; le giostre per ricondurmi nel tuo letto…originale! Perché non nomini pure lo zucchero filato,il teatro dei burattini e l’ottovolante così completiamo il lunapark? Te la dirò io una novità: a te piaceranno pure le montagne russe,ma a me fanno schifo e da quando ti conosco è stato un continuo giro sulle montagne russe,ma io non ci sto più. Mi spiace,ma ho smesso di andare al parco giochi un po’ di anni fa! Mettiti a sedere e stai zitto,che tutto voglio tranne che Giulietto se la prenda con me per colpa tua!” sbotta Susanna. Come se non fosse abbastanza il siparietto,si avvicina pure la bionda finta,che indossa un vestito rosso fuoco…giusto per rimanere anonima!
“ Susy,tesorino,tutto bene? Guiduccio mi ha detto…” esordisce,ma a quanto pare Susanna oggi ha una buona parola per tutti e saranno fortunati quelli che capiteranno al tavolo con lei.
“ Il tuo caro coinquilino è meglio che non me lo nomini proprio perché se penso a quello che ha fatto a Cami,mi va il sangue al cervello e mi viene voglia di rompergli addosso tutte le mie scarpe col tacco a spillo! Un sadico del genere in chiesa non dovrebbe proprio metterci piede. Inoltre non deve impicciarsi della mia vita,visto che,fra le tante sventure della mia esistenza,per fortuna non si annovera pure quella di essere nata dal suo seme…tale disgrazia la cedo volentieri agli altri,sebbene nessuno meriti di avere dei geni in comune con quella specie di minorato mentale! Ora se te ne vai,è cosa gradita! Non voglio né la tua pietà né parlare con te,che ti tieni in casa quello stupratore!”  si sfoga Susanna.
“ Dimmi che non siamo al tavolo con lei,ti prego!” mormora Hermes a sua moglie nello stesso momento in cui Bob sussurra la stessa cosa a me. Io e Charlotte ci scambiamo un’occhiata solidale.  
 
[Patrizia]
Mi allontano inviperita per avvicinarmi a mio figlio,il quale,come il padre,pare gradire la compagnia di quella troia. Quella sgualdrina gli sta carezzandola spalla annuendo per qualcosa che lui le ha detto. Mi schiarisco la voce con un colpo di tosse.
“ POSSO SAPERE CHI DIAVOLO TI CREDI DI ESSERE PER AVERMI RELEGATA NEI BANCHI SUL FONDO DELLA CHIESA?” sbotto verso quella troia.
“ Mi attribuisci un potere che non posseggo,visto che i posti li hanno decisi gli sposi. Evidentemente Giulio sente più vicina Marcella o Bea rispetto a te. E lo stesso vale per Barbara col tuo coinquilino! Si raccoglie ciò che si semina. E siccome io vorrei evitare di finire sotto un cumulo di macerie,potresti evitare di farci crollare la chiesa addosso con le tue urla cacofoniche?” replica quella puttana.
“ Tuo padre?” domando a mio figlio.
“ Grazie per gli auguri e per aver esordito strepitando come un’aquila! Lo vedi? Non è ancora arrivato. Scorta la sposa e non ha bisogno che tu gli faccia saltare i nervi pure oggi!” risponde laconico tamburellando le dita sull’avambraccio opposto.
“ Tesoro,guarda che sono solo 10 minuti di ritardo. Roby ha fatto di peggio!” lo rassicura quella puttana.
“ Non lo metto in dubbio,conoscendola. Ma la mia Barbara è sempre così puntuale. E pure papà spacca il secondo!” obietta Giulietto.
“ Tu quando ti sposi con papà,non fai tardi,vero?” aggiunge rivolgendosi a quella,che sorride.
“ No,non voglio riaprire vecchie ferite! Comunque sono sicura che Barbara mentre stavano per uscire dev’essersi accorta di aver dimenticato qualcosa. Ha sfilato 3 paia di calze stamattina!” risponde quell’oca.
“ Strano! A lei non succede…” s’interrompe quando quella sgualdrina estrae il cellulare dalla pochette.
“ È papà?” domanda Giulietto ansioso.
“ Amore mio,tranquillizza tutti (soprattutto quell’isterico di tuo fratello) che stiamo arrivando. Barbara ha avuto un po’ di problemi di stomaco ed ha dovuto sciacquarsi la bocca e rimettere la tinta labbra. Le ho preparato una camomilla con un po’ di miele ed ora sta meglio. Siamo dietro l’angolo,quindi se siete fuori la chiesa,cominciate ad entrare perché Giulio non può vederla prima che attraversi la navata. Ti amo con tutta l’anima,scricciolo!” sentiamo dire dalla voce di Daniele.  
“ Bene! Cioè non bene perché si è sentita male,ma bene perché stanno arrivando!” commenta mio figlio. Camilla gli accarezza le guance per poi abbracciarlo.
“ Io avevo 18 anni quando sono andata a vivere con papà perché i tuoi nonni non c’erano più; lo so che la vita a 2 può spaventare,ma ti assicuro che,con la persona giusta,tutto diventa meraviglioso!” esclama quella sgualdrina.
 
[Daniele]
Varcare la soglia della chiesa con lei arpionata al mio braccio mi regala sensazioni dolceamare dovute alla tristezza per non aver potuto scortare la mia bambina all’altare,privilegio riservato a quella forma di bipede non meglio identificata. Come se lo sentisse,Barbara mi infonde coraggio stringendomi leggermente il braccio e le regalo un sorriso tremante tornando con la mente ad una delle prime volte che l’ho vista.
 
Ero incazzato. Sì,volevo un terzo figlio per motivi forse errati,ma lo volevo! Era così sbagliato il mio desiderio da dover trovare l’opposizione di Patrizia? In fondo alla fine Giulio e Susanna li avevo cresciuti io: lei li aveva solo portati in pancia,partoriti ed allattati! Non stavo chiedendo di certo la luna!
“ Si può sapere che succede?” chiese Marcella. Eravamo a casa sua per aspettare l’inizio del 2015 ed aveva notato il mio pessimo umore e la faccia da funerale di Patrizia.
“ La tua amica è una viziata,ma questo lo sai già,no?” replicai.
“ Sei tu che mi tieni il muso perché non voglio darti quello che mi chiedi! Avresti forzato così pure quella lì?” ribatté scontrosa. Io e Camilla di bambini ne volevamo tanti ed ero certo che sarebbe stata partecipe ed entusiasta di ogni bambino,se le cose fossero andate diversamente e quel Trimalcione di merda non me l’avesse portata via! Avrebbe amato Giulio e Susanna con tenerezza e con dedizione! Nonostante fossero passati anni,mi mancava ogni giorno di più. Quella ferita seguitava a sanguinarmi fino a prosciugarmi da ogni genere di sentimento.
“ Mica ti sto obbligando?” mi offesi. Il cellulare di Bea,seduta al mio fianco,interruppe la replica di Patrizia. Si scusò prima di rispondere.
“ A Natale mi hai battuta,ma adesso no. Buon anno! È mezzanotte lì,vero?” esordì la voce di Camilla. Sbirciai la sua immagine su quel cellulare senza farmi vedere. Era quanto di più bello esistesse al mondo. La maternità,se possibile,l’aveva resa ancora più desiderabile e sensuale. Non capivo cosa potesse mai aver fatto di buono quel Trimalcione per meritarla!
“ Sì,buon anno anche a te! Ma lì sono le 7. Ti capita mai di dormire? Che ci fai…” Bea fu interrotta.
“ Bibi!” rispose la bambina di Camilla,che teneva il capo poggiato sulla spalla di sua madre. Era bellissima. Di bambini meravigliosi ne avevo visti,ma quella bambina era il ritratto di sua madre alla sua età ed era perfetta! Il video che avevo intravisto a casa di Roberto e Margherita non rendeva giustizia a quella bambolina!
“ Qualcuno le ha dato la Coca Cola e pure il tè ed ora questa bimba non vuole fare la nanna. Non abbiamo dormito!” spiegò Camilla. Doveva essere stato quel buzzurro! Io non l’avrei mai fatto! C’era qualcuno con le capacità genitoriali peggiori di quelle di Patrizia!
“ Bibi!” ripeté ancora la bambina.
“ Amore,Roberta tornerà più tardi perché è grande e sta con le sue amiche. Appena sarà qui vorrà dormire,cosa che dovremmo fare anche noi!” cerco di acquietarla Cami. Sorrisi.
“ No,miche. Miche no. Bibi mia!” ribadì la bambina leggermente accigliata.
“ Sì,è la tua sorella maggiore,ma è anche una persona grande con delle amiche ed una sua vita,amore mio. Un giorno anche tu vorrai uscire con le tue amiche,cucciola! Il prossimo settembre tu andrai all’asilo ed avrai delle amichette!” cercò di spiegarle Camilla.
“ Pecché?” domandò curiosa la bambina. Era nella fase dei << perché >>…non invidiavo per nulla Cami perché sia quando c’ero passato con Giulio che quando l’avevo vissuta con Susanna era stata imbarazzante!
“ Perché sei una bambina dolce e socievole e faranno tutti a gara per fare amicizia con te,tesoro. Anche la mamma all’età di Roby aveva le amiche ed usciva con loro. Anche tu all’età di Roby avrai una vita tua! E poi Roby non sarebbe molto contenta di vedere che qualcuna ha usato il ciuccio oggi!” tentò di farle capire Camilla. La bimba lo tolse.
“ Segheto?” propose alla madre strappandomi un sorriso intenerito. Quando io e Camilla avevamo ideato di mettere su famiglia,per assurdo immaginavo una figlia con i tratti somatici della piccolina che ora stringeva fra le braccia e che aveva i geni di quello scarto della società.
“ Amore,non è bello avere dei segreti con le persone che amiamo. Vorrei che tu e i tuoi fratelli non foste mai costretti a nascondere le cose alle persone che amate!” le spiegò Camilla con dolcezza. Come potevo strapparmela dal petto? E lei perché aveva smesso di amarmi? Ripercorrevo ogni attimo la nostra storia cercando di capire cosa fosse andato storto,in cosa avessi sbagliato!
“ Non è un po’ troppo legata alla sorella?” domandò Bea. Che c’era di male?
“ Meglio così…se dovesse accadermi qualcosa,avrebbe Roberta!” rispose Camilla facendomi irrigidire ed agitare.
“ Cami,non essere tragica! Hai appena 40 anni! Che vuoi che ti succeda?” minimizzò Bea.
“ Belle bolle!” esclamò la bambina.                                                                             
“ Sì,molto belle,ma pure se Bea verrà qui la prossima settimana,non potrete fare le bolle di sapone all’aperto come l’altra volta perché fa freddo e ti è appena passata la febbre!” le rispose Cami carezzandole il capo. Aveva associato mia sorella alle bolle di sapone evidentemente!
“ E Junior?” le chiese Bea. Mi tornò alla mente l’immagine di quel bambino domandandomi quanto fosse cresciuto,se ancora le somigliasse, quali fossero le sue ambizioni nella vita.
“ Anche lui è fuori. Bea,anche se mi costa ammetterlo,oramai sono grandi!” rispose Camilla.
“ Certo che tristezza trascorrere il Capodanno tu,quello e la bambina!” commentò Bea.
“ Meglio un Capodanno triste che un Capodanno al camposanto! Devo raccontarti di nuovo il mio Natale da incubo e la reazione di mia madre a Guido? Credo sia allergica! Le mancano solo le bolle sul tutto il corpo!” replicò Camilla strappandomi un sorriso.
“ Bolle belle,mamma!” rispose la bambina battendo le manine.
“ Non credo la nonna la pensi in questo modo,amore,e…” la risposta di Camilla fu interrotta dal rumore sordo di una porta che sbatteva e dal rumore di qualcosa di metallo lanciato.
“ Vaffanculo! Che serata di merda!” sentii dire da una voce femminile identica a quella di Camilla.
“ Roby,giusto? Immagino non sia andato bene il suo veglione!” ne dedusse Bea. Il Nobel la stava aspettando dopo quella bella conclusione!
“ Ah…siete sveglie! Ehm…buon anno!” bofonchiò ancora quella voce con tono mortificato. Avrei voluto vederla,conoscere colei che consideravo nonostante tutto << la mia bambina >>,ma c’era solo Cami con la sua piccolina ad occupare il display del telefono di Bea. Consideravo però un dono aver udito la sua voce,sebbene non conoscessi il suo profumo,quale fosse il ritmo del suo respiro,cosa le piacesse leggere e quale fosse il suo piatto preferito e nonostante,cosa più importante,io fossi solo un estraneo per lei.
“ Medda! Bafficubo!” ripeté la bambina. Mi portai una mano alla fronte.
“ No,tesoro. Non si dicono queste cose! E poi che ci fai sveglia alle 7 di mattina?” esclamò Roberta.
“ Dette tu!” le fece notare la bambina.
“ Che succede?” chiese Bea.
“ Buon anno,signorina Maria Beatrice. Non mi mostro solo perché sono orribile dopo la serata di mer…orribile che ho vissuto. Non succede nulla se non che,nonostante siamo nel terzo millennio,un uomo può lasciare senza essere offeso ed una donna che lascia diventa una donna facile. Mi ha gridato in faccia di essere una poco di buono! Gliela dai e sei una facile,non gliela dai e lo sei lo stesso…come funziona nella testa di un uomo?” si sfogò quella ragazza. Le aveva dato della troia? Davvero? Non sapevo come fosse Puledrino,caratterino a parte,ma dubitavo fosse poco morigerata! Come aveva osato un ragazzino darle della puttana? Mi venne una voglia di prendere per il collo quello sbarbatello e fargliela pagare. All’epoca non sapevo spiegarmi neanch’io quel senso di protezione nei suoi riguardi che mi ruggiva nel petto.
“ Cosa dai?” chiese Barbara. La stessa domanda che solo una settimana prima Susanna aveva rivolto dopo l’uscita di Bea.
“ Una caramella. La tua sorellona non gli ha dato una caramella e lui si è arrabbiato. Promettimi solo che tu non distribuirai caramelle da grande e che darai la tua caramella preferita solo all’uomo della tua vita!” rispose quella ragazza. Aveva avuto la mia stessa idea!
“ Pomesso!” rispose la piccolina strappandomi un sorriso.
“ Vuoi una tisana calda,amore mio?” chiese Camilla a Puledrino. Anche se era oramai grande,sapevo che per me sarebbe stata sempre il mio Puledrino!
“ No,grazie. A volte mi chiedo se la mia vita non sarebbe stata diversa se il tizio con cui stavi non ti avesse lasciato perché non mi voleva,se, conoscendomi,sarebbe riuscito ad amarmi,se saresti stata più felice. Tu ci pensi alla vita che avresti potuto avere con lui se io non fossi mai nata?” replicò quella ragazza spezzandomi il cuore. Io non l’avevo rifiutata.
“ Ti sei fatta un’idea tutta tua e sbagliata di questa storia origliando i discorsi della nonna,ma ti assicuro che lui non ha mai considerato un problema il tuo arrivo,anzi: sarebbe stato contento di crescerti e ti amava persino più di me. Poi le cose sono andate in questo modo e non ha senso domandarsi come sarebbe andata la nostra vita,Roby! E comunque tu sei molto amata: hai me,i tuoi fratelli,gli amici,gli zii,Bea…” chiarì Camilla.
“ Non c’è bisogno che tu lo difenda: non gli sto facendo una colpa della sua scelta! Sarebbe stato assurdo obbligarlo a volermi bene! Lascia stare! Ho bevuto e sono triste!” si schermì Puledrino. Obbligarmi? Ma se morivo dalla voglia di conoscerla!
“ Fosen!” esclamò la piccolina.
“ Di nuovo? Lo sto imparando a memoria! Se per una volta guardassimo Bambi?” replicò la ragazza.
“ No,butto. Mamma Bambi muore. Molto butto!” rispose la bambina. Effettivamente non faceva ammazzare dalle risate!
“ Ho capito ma l’abbiamo visto 100 volte. Neanche io ero così chiusa con Biancaneve alla tua età! Ma poi perché io? Secondo te,io trasformo tutto in ghiaccio come la biondina di Frozen,nana?” replicò la ragazza.
“ No,io bionda come Elsa!” rispose la bambina.
“ Si,ma il carattere da Elsa è mio…Semmai dovessi pensare di nuovo di allargare ancora la famiglia: 1) opta per un cane; 2) se proprio deve essere un bambino,fai in modo che somigli a te come noi altri; 3) maschio. Fai che sia maschio o qui finisce che divento io una copia di Barbie di questo passo! Preferisco quasi i tempi in cui guardavo Dragonball con Raganella!” esclamò la ragazza rivolgendosi a Camilla,che proruppe in una risata. Sorrisi divertito.
“ Voi 3 mi bastate,tranquilla! E come sai il sesso non lo determina la donna!” sghignazzò Cami. 
“ Noi andiamo,Bea. Hai visto mai che il ritorno di Roberta,faccia il miracolo e la faccia dormire?! Fai gli auguri a tutti e fammi sapere il numero del volo per la settimana prossima!” chiuse Cami.
“ Chi era,zia?” chiese Giulio avvicinandosi assieme a Charlotte.
“ Una mia amica. Da loro è mattina!” rispose mia sorella.
“ Papà,Susanna si è addormentata sul tappeto dei giochi!” mi spiegò mio figlio.
“ Adesso torniamo a casa!” gli risposi rassegnandomi al fatto che probabilmente i miei figli ed i suoi non si sarebbero mai conosciuti.
 
Allontano quel ricordo perché Camilla e Roberta,quando ho narrato loro questa storia,hanno pianto tantissimo. Non mi va di assecondare la mia voglia di piangere e le lacrime che già minacciano di sfiorarmi il viso.
Mi accorgo di aver percorso tutta la navata solo quando mi ritrovo davanti Giulio,il mio bambino,che oggi si sposa. Mi fissa divertito e commosso,sebbene sia più interessato alla sua futura moglie.
“ Papà,guarda che ti denuncio per sequestro di persona se non la lasci e mi tengo la tua promessa sposa! Facciamo questo scambio?” mormora ironico strappandomi un sorriso. Barbara lascia andare il mio braccio. Mi volto verso di lei e le bacio la fronte.
“ Tu sai che io e la mamma ci saremo sempre per te,Giulio e Mirtillino? So che hai paura,ma la vita con la persona che ami,è tutta in discesa e pure le difficoltà si annullano rispetto al << per sempre >> che vi aspetta!” le sussurro. Annuisce con gli occhi lucidi per poi abbracciarmi.
“ Ti voglio bene,papà!” singulta. L’argine tenuto su fino a quel momento crolla miseramente.
“ Dillo che l’hai fatta apposta per farmi perdere la mia reputazione da orso!” singhiozzo quando il mio scricciolo mi accarezza la spalla. Abbraccio il mio bambino che impazziva per i dinosauri e che oggi formerà la sua famiglia.
“ Dai che il prossimo sarai tu! Penso che per quel giorno porterò le pinne con me!” mi punzecchia mio figlio. 
“ Sono fiero di te! Adesso però prendi Barbara e portala all’altare prima che Camilla le inzuppi il vestito di lacrime e ci faccia affogare!” gli sussurro. Ridacchia.
Prendo fra le braccia mia moglie e ci accomodiamo ai nostri posti mentre i nostri figli raggiungono lo stesso altare che ci vedrà protagonisti fra 102 giorni.
 
[Bryan]
Theresa si è commossa dall’arrivo della sposa in chiesa e la guardo intenerito. La sua sensibilità mi impedisce di raccontarle ciò che ho saputo sul signor Lascano. La cosa la turberebbe e avrebbe delle ripercussioni pure sul suo assetto familiare!
“ Ma,Quiqui,ci pensi che i prossimi saranno Cami e Danielino? Non vedo l’ora di essere la loro damigella!” squittisce la sorella strana del dottor Valencia al suo compagno. Mi domando perché siano toccati proprio in prossimità delle mie orecchie. Danielino…un uomo che incuterebbe soggezione a chiunque lei lo chiama come un bambolotto! E poi la signora Camilla ha avuto una buona dose di coraggio e di sprezzo per il pericolo a farle fare la damigella senza temere la trasformazione delle sue nozze nel carnevale di Rio!
“ Amore,io credo che Leonardo voglia parlare con tua nipote per dirle che lui e Clizia si vedono!” le rivela il compagno. Theresa mi squadra preoccupata,visto che la figlia di Daniele Valencia non è di certo una che le manda a dire. Nessuna delle 3 le manda a dire!
“ Certo che si vedono,piccolo petauro dello zucchero mio: nessuno dei 2 è miope!” replica quella scombinata. Sarei tentato di scoppiare a ridere o di passarmi la mano sul viso, ma mi trattengo dall’avere qualsiasi reazione. Petauro dello zucchero? Sul serio?
“ Tesoro,nel senso che si frequentano,che stanno insieme!” chiarisce quel pover’uomo. Non conosco sua moglie,ma può mai essere peggio di questa tizia che col cerchietto che indossa sembra un pavone?
“ Mi dispiace per mio padre e la sua compagna!” si scusa Leonardo Uribe capitato accanto a me nel banco. Di fianco a lui c’è un’altra ragazza, che immagino sia la sua sorellastra,visto che la nipote di Daniele Valencia è con i suoi genitori nel banco più avanti.
“ Mi dispiace per te piuttosto che fra i pavone che ha in testa la tua matrigna e il fatto che chiama tuo padre come un animale,ti sembrerà di essere in gita con la scuola al bioparco!” replico strappandogli una risata.
“ Ti dispiace per la famiglia che mi ritrovo o per la fine che mi faranno fare la madre e il nonno della mia ragazza?” mi chiede.
“ Per tutte queste cose e per il fatto che in giro per il mondo hai un fratello prodotto di loro due e che potrebbe somigliare alla madre! O che, per assurdo,potrebbe essere una persona normale e rimanerci secco scoprendo chi è sua madre!” gli rispondo.
“ Effettivamente!” borbotta. 
 
[Guido]
Non ci credo che quei due stronzi siano stati in grado di relegarci ai banchi più vicini alle porte della chiesa,quelli in fondo. Dietro di noi non c’è nessuno. Persino i colleghi di mia figlia e gli amici di quel damerino del cazzo hanno dei posti decenti! Come se non bastasse il fatto che quello stronzo mi abbia rubato il ruolo di scortare Barbara all’altare oggi!
 
Camilla scese al piano di sotto e arrivò in sala da pranzo inviperita mettendosi a sedere con poca grazia. Era incazzata nera. Non che di solito fosse allegra,ma in quel momento era peggio che gli altri giorni.
“ Dico di servire la cena. I ragazzi stanno scendendo?” borbottai.
“ La cena… TANTO TU HAI VOGLIA DI MANGIARE,NO? TI SEI ASSICURATO CHE SIA COSTRETTA A TOLLERARE LA TUA EMETICA PRESENZA MINIMO PER ALTRI 18 ANNI,NO? SEI SODDISFATTO?” sbotto infuriata.
“ Vuoi dire che sei…” farfugliai. Aveva gli occhi lucidi e rossi.
“ Incinta. E no,non sono contenta. La sola idea che abbia la tua disgustosa espressione mi fa venire voglia di vomitare e non per le nausee gravidiche!” rispose isterica.
“ Se non fosse per Roberta e Junior,sai cosa vorrei? Morire di parto,sparire perché sia tu ad occuparti da solo del tuo sangue e perché tu la smetta di tormentarmi e di obbligarmi a sopportarti! Lo capisci che a me fa schifo partorire bambini con i tuoi geni e pregare per 9 mesi che non abbiano nulla di te,in quanto finirei per odiarli?” aggiunse. 
“ Puoi anche toglierlo Junior fra i motivi che ti spingono a voler vivere! A te importa solo della figlia bastarda che hai generato con quel damerino del cazzo!” replicai ricevendo di risposta un manrovescio.
“ NON TI AZZARDARE A METTERE IN DISCUSSIONE IL MIO AMORE PER I MIEI FIGLI! Non tu che ami solo te stesso. O meglio,non ami neanche te stesso o non obbligheresti una persona che ti detesta a sopportarti,ma cercheresti una persona in grado di apprezzarti! Sempre che esista…” rispose velenosa. L’arrivo in sala da pranzo dei ragazzi sedò la discussione.
“ Tutto bene?” chiese Junior.
“ La mamma aspetta un fratellino o una sorellina!” risposi così da scongiurare il pericolo che quella pazza abortisse per fare fagotto e correre da quel damerino del cazzo. Lei mi fulminò con un’occhiataccia per poi studiare la reazione di quei due.
“ Davvero? Così potremo giocare ai dinosauri insieme!” esclamò Junior. Gli occhi di Camilla si velarono di lacrime.
“ Ti posso toccare la pancia?” chiese la figlia di lei e di quello stronzo.
“ Non è mica un’acquasantiera?” intervenni ricevendo di risposta un’occhiata torva.
“ Certo,tesoro!” acconsentì Camilla. Roberta si accovacciò sulle ginocchia per posare l’orecchio sulla pancia della madre.
“ Ehi! Qui è tua sorella che parla! Ascoltami bene: siccome sei l’ultimo arrivato,dovrai venire a conoscenza di alcune regole fondamentali,di cui una è imprescindibile: la mamma è la nostra regina e tu devi comportarti bene!” esclamò quella. Camilla scoppiò a piangere.
“ Mamma,scusa! Stavo scherzando!” si allarmò Roberta.
“ No,è che mi hai ricordato una cosa!” singhiozzò Camilla per poi abbandonare la sala tornando in camera.
 
“ Dietro di noi c’è solo la corrente di chi apre la porta ogni tanto!” si risente Patrizia. Me ne sono accorto anch’io! L’acume non è propriamente invidiabile in lei!
“ L’idea sarà stata della stronza o dello stronzo?” replico.
“ Pare abbiano scelto gli sposi!” mi rivela.
“ Sì,come no. E io mi ciuccio il dito!” borbotto sarcastico per nulla persuaso da tale spiegazione. Mi alzo dalla panca contrariato e lo sguardo di tutti si posa su di me. Il damerino alza gli occhi al cielo spazientito.
“ Vada avanti,per favore! Quella forma non meglio identificata è evasa dallo zoo tanti anni fa e stiamo cercando un modo per rimetterla in gabbia,ma è complesso! Faccia come se non esistesse!” si rivolge al prete. Patrizia mi afferra per il braccio per farmi tornare a sedere.
“ Guiduccio,ma che figure mi fai fare?!” mi ammonisce a bassa voce.
 
[Natalia]
Dio Mio,quanto è sexy! Lo scarterei come un cioccolatino! Mi guardo intorno cercando la sua ragazza,ma mi sembra di non vederla da nessuna parte. Meglio così! Chissà se siamo capitati allo stesso tavolo!
“ Nat,per favore!” mi ammonisce mio fratello. Mio padre ci fulmina con un’occhiataccia.
“ Dimmi se non è l’essere più sexy che si sia mai visto anche vestito! Immaginalo nudo!” sussurro a mio fratello beccandomi un’occhiata scioccata,forse dovuta anche al luogo in cui siamo.
“ Meglio se te lo levi dalla testa! Hai già pregiudicato a sufficienza l’amicizia tra papà e Daniele Valencia,postando quest’ultimo e la sua futura moglie online ed insultando sua figlia. Nostro padre dubito approverebbe una tua eventuale relazione con quel ragazzo e i rapporti fra lui e il suo migliore amico potrebbero deragliare in un’inimicizia piuttosto accentuata!” replica sottovoce.
“ Guarda che la sua ragazza ha solo un anno più di me!” obietto.
“ La vedi da qualche parte? No! Evidentemente si è reso conto che non era la persona adatta a lui!” ribatte mio fratello. Marcella Valencia seduta davanti a noi scuote il capo sconcertata,dopo aver evidentemente origliato la nostra conversazione.
“ Signora,mi dispiace per mia sorella. Dev’essere caduta dal fasciatoio da bambina e non si è ancora ripresa del tutto,purtroppo!” si scusa mio fratello con quella tizia.
“ Ci sono abituata con una sorella come la mia! Ad ogni modo,Junior è molto legato ai suoi genitori e il fatto che siano finiti online non è di certo una fonte di gioia per lui!” risponde quella tizia per poi tornare a voltarsi verso l’altare.
“ Siete contenti? Natalia,sei sempre la solita! Come se non bastasse la delicatezza di quel muflone!” mi rimprovera mio padre furioso. Adesso sarebbe colpa mia pure se il padre della sposa ha pensato bene di alzarsi in un momento di raccoglimento attirando l’attenzione di tutti?
 
[Armando]
“ Ditemi che state scherzando!” mi rivolgo a mia sorella e al suo futuro marito piuttosto preoccupato. Lui alza gli occhi al cielo e solo la sacralità del luogo gli impedisce di mandarmi al diavolo.
“ No. Abbiamo rivoluzionato i tavoli. È stato un lavoraccio ieri pomeriggio per la tipografia,ma abbiamo dovuto farlo!” risponde mia sorella.
“ Ma perché?” le domando.
“ Armando,ti giuro che se fiati di nuovo finisci ad un tavolo da solo con quella sgallettata che oggi ci tiene a fare la madre e con mia sorella!” mi minaccia Daniele. Che modi!
“ Immagino tu non alluda a Marcella!” balbetto. Non sarebbe piacevole neanche finire al tavolo con Marcella perché abbiamo spesso divergenze d’opinione,ma Maria Beatrice sarebbe di gran lunga peggio!
“ Immagini bene! Dio solo sa quanto c’abbiamo messo per rifare tutto e ti assicuro che non è stato per divertimento questo cambiamento. Ci sono cose che non possiamo spiegarti oggi,ma che coinvolgeranno anche l’impresa!” replica. L’Ecomoda? Che diavolo sta dicendo?
“ Nel senso che…” farfuglio.
“ Nel senso che dobbiamo dirti una cosa e proporre poi una cosa in consiglio,ok?” ribatte mia sorella.
“ Ora ci è dato assistere in pace al matrimonio dei nostri figli o vogliamo scalzare il prete dall’altare,piazzarci Giulia e organizzare qui un bel consiglio di amministrazione?” mi domanda mio cognato piuttosto irritato. Scuoto il capo.
“ Menomale!” borbotta lui.
“ E comunque fatti una chiacchierata con Margherita. Ha qualcosa che non va!” mi consiglia mia sorella. Io e Betty ci scrutiamo confusi per poi osservare nostra figlia,che sembra la stessa di sempre.
 
[Barbara]
Credevo questo momento non sarebbe mai arrivato e sto tremando dalla testa ai piedi mentre mi prende la mano per pronunciare i voti e infilarmi la fede al dito. Ci sono stati momenti in cui pensavo davvero che non ci sarebbe stato lui all’altare ad attendermi,di non essere io quella destinata ad essere il suo << e vissero per sempre felici e contenti >>.
 
Non facevo che rigirarmi quella scatola di pastelli fra le mani senza riuscire a comprendere davvero quel ragazzo che aveva rivoluzionato la mia vita. Aveva detto di amarmi,ma mi aveva pure offesa con le sue illazioni! E alla fine della giornata di lavoro mi aveva donato dei pastelli acquerellabili. Misi da parte i timori ed afferrai il mio pc per entrare su Facebook e cercarlo per ringraziarlo. Rimasi sorpresa nel trovare una sua richiesta d’amicizia e non ci pensai 2 volte ad accettarla. Non aveva aggiornato lo stato sentimentale risultando ancora single.
 
Io: Volevo ringraziarti per i colori. Sei stato molto carino!
Giulio: Immagino ti occorrano per disegnare e che sia un bene anche per l’azienda… Nel senso che… Scusa è che non sono bravo ad accettare i ringraziamenti,i complimenti e queste cose qui. Eredità paterna!
Io: J  Neanch’io,onestamente! Divento tutta rossa e balbetto come una scema!
Giulio: A me piace quando arrossisci e quando balbetti e non sembri una scema,ma sei semplicemente adorabile! Nella tua famiglia avete tutte la stessa faccia: tu,tua madre,tua sorella,la tua nipotina. Vi somigliate tutte!
Io: Anche mio fratello ha gli stessi lineamenti di mia madre. Tu e tua sorella invece vi somigliate pochissimo.
Giulio: Aggiungerei un << per fortuna >>,che in questo caso ci sta bene!
Io: :’D Anche mia sorella ha un caratterino un po’ particolare!
Giulio: Ho notato alla riunione d’insediamento! XD
Io: Perché non hai aggiornato il tuo stato sentimentale? Non temi che Giulia possa prenderla male? Ha una punta del carattere di zio Armando e ciò la rende un po’ suscettibile!
Giulio: Lo farò quando mi darai un’opportunità.
Io: Un’opportunità di diventare la tua amante? Tu stai con Giulia!
Giulio: Io amo te. Giulia è dolce,bella,intelligente,ma non è te. Non mi sembra di guardare il cielo quando mi specchio nei suoi occhi,non mi sento sciogliere quando mi sorride,non immagino lei in abito bianco né vedo lei come madre dei 5 o 6 figli che vorrei. È solo il tuo sorriso a farmi venir voglia di cantare (e non so quanto questo sia un bene perché sono leggermente stonato). È la tua immagine quella che mi accompagna nel mondo dei sogni ogni sera e che mi sveglia ogni mattina. Io ti amo!
Io: Io ho solo i miei zii e i miei cugini qui e per una cosa del genere non mi parlerebbero più. Non che mia madre e i miei fratelli la prenderebbero meglio. Verrei bollata come una poco di buono! Io non posso rubare il fidanzato di mia cugina,anche se vorrei fosse lui ad attendermi in fondo alla navata. Volevo solo ringraziarti per i pastelli,ma adesso devo andare perché mi sta chiamando mia madre. A domani!
Giulio: Buonanotte amore mio!

Spensi il pc per poi chiamare Roby in lacrime. Ero triste,commossa,ma anche stanca del casino in cui ero entrata senza volerlo. Mi ero ritrovata in un triangolo senza neppure sapere come.
“ Ma chi cazzo… Babi,ma che diavolo! Sono le 4 del mattino qui!” mugugnò mia sorella.
“ Scusa!” singhiozzai.
“ Che altro ti ha detto quel misogino? Giuro che alle nozze di Bob gli stacco le palle e gliele faccio ingoiare. Oppure gli faccio fare una bella figura di merda con Giulia così che tutta la famiglia si adoperi per smembrare quel coglione!” replicò. Feci uno screenshot della nostra conversazione su Facebook per mandarla a mia sorella mediante Whatsapp.
“ Queste sono parole. Melense,sdolcinate,ma solo parole,che magari ha pure scopiazzato da qualche parte. Intanto il signorino che vuole la fidanzatina ufficiale e l’amante è con nostra cugina che va a letto! Perché invece di giocare al giovane Werther,non corre il rischio? Perché non lascia Giulia e poi si dichiara? No,lui deve essere sicuro che qualcuna a scaldargli il letto ci sia: che sia tu o Giulia risulta ininfluente! Che poi,a voler essere fiscali,con nostra cugina non avrebbe proprio dovuto cominciare una relazione se si è innamorato da subito di te. Quello lì vuole solo la tua verginità. Magari è un collezionista di vergini!” commentò.
“ Così fa tanto serial killer!” singultai.
“ Chi ti dice che non lo sia? Roba da matti! 5 o 6 figli…a zio Armando prenderebbe un coccolone se si ritrovasse 5 o 6 nipoti in comune col suo peggior nemico. Nostro zio sai come chiama suo padre? Il Vampiro! Tu davvero ti vedi come madre di 5 o 6 vampiretti? Li allatteresti col sangue umano? Anche se Renesmee Cullen di Twilight non mi pare si nutrisse di sangue umano essendo un ibrido! Rileggerò la saga e ti farò sapere! Mia sorella come Bella di Twilight!” replicò. Era dal suo papà biologico che aveva ereditato quel sadismo?
“ Smettila di scherzare!” singhiozzai.
“ Se lo ami davvero,allora smettila di stare all’angolo e lotta. E se è davvero l’uomo della tua vita,vuol dire che non può essere anche quello della vita di Giulia,quindi a parte il primo periodo in cui magari ti odierà,poi le passerà e,quando incontrerà l’amore,ti ringrazierà!” rispose.
“ Tu pensi che il primo amore della mamma l’abbia ringraziata quando lei l’ha mollato?” le chiesi di getto.
“ Non credo si sia impiccato. Oddio,dici che è morto? Magari alla mamma neanche pensa più! Torno a dormire,che domani ho una giornata di merda che mi aspetta. Tu pensa a quello che ti ho detto! Notte,sister!” rispose.
“ Notte!” replicai prima di riagganciare più confusa di prima. Roberta aveva il potere di ingarbugliare ancora di più le mie idee!
 
“ Io,Giulio Valencia,mi concedo a te come tuo sposo e prendo te,Barbara,come mia sposa. Prometto di esserti sempre fedele nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita. Quando ti ho conosciuta a quel cocktail,ciò che ho pensato è che saresti stata una cosa senza importanza,l’ultimo auto regalo prima di imbarcarmi in una vita non mia. Dall’essere << una cosa senza importanza >> al diventare tutta la mia vita è trascorso un battito di ciglia o forse anche meno. Per questo so che non sarà difficile per me prendermi cura di te,in quanto ho iniziato a proteggerti e ad amarti senza nemmeno accorgermene. Innamorarmi di te è stato naturale come respirare,anche se ci sono stati giorni difficili in cui ho creduto che non avrei mai potuto vivere questo sentimento. Mi piace che tu ti faccia sempre in quattro per chi ti sta intorno e non ti aspetti mai nulla in cambio. Amo il tuo sorriso genuino e pulito perché per me è una magia…è come se con il tuo sorriso la giornata cominciasse bene! Ci sono stati giorni in cui il tuo sorriso mancava perché abbiamo vissuto momenti orribili,durante i quali abbiamo dovuto adattarci ad una realtà che non era come la sognavamo,che non era più in 3,ma averti al mio fianco è stata la mia forza e la mia benedizione,stare insieme c’ha aiutato a convivere con quel dolore che ci porteremo dentro per sempre. Forse è stato allora che mi sono reso conto che il tempo con te non è mai abbastanza,che anche << per sempre >> mi sembra riduttivo rispetto alla quantità di ore che vorrei trascorrere a respirare il tuo profumo! Non si sceglie chi amare,lo so,ma ti ringrazio lo stesso per aver scelto di donare il tuo cuore a quest’orso burbero!” esclama con voce rotta interrompendosi in più parti. Provo ad asciugargli il viso con la mano mentre mi infila all’anulare della mano destra la fede. Vi posa un piccolo bacio dedicandomi un sorriso innamorato.  
 
[Giulio]
Le emozioni di ieri sera e quelle di oggi mi hanno travolto,soprattutto perché alle spalle di questa fata meravigliosa ci sono i miei fratelli,che forse non coroneranno mai il loro sogno d’amore. Chi se lo sarebbe mai aspettato che avrei augurato ad una persona a cui voglio bene di finire con Susanna?
Le mani di mia moglie tremano quanto le mie,mentre mi guarda negli occhi prendendomi la mano per tentare di pronunciare i voti fra le lacrime. In realtà sta piangendo pure Susanna,sebbene non sia il suo giorno!
 
Erano trascorsi 2 giorni dall’inizio la mia relazione con Giulia e già mi sentivo soffocare. Non che mi obbligasse ad affrettare i tempi o a formalizzare la nostra storia,ma mi sentivo oppresso dal dover incontrare tutti i giorni la donna che mi aveva rubato il cuore,che però non ricambiava i miei sentimenti. Non mi amava e dovevo farmene una ragione,anche se iniziare una storia con sua cugina,ritrovandomi così a doverla vedere sia al lavoro sia fuori,non era stata una trovata geniale!
Mi diressi verso l’ascensore,come alla fine di una qualsiasi giornata di lavoro,trattenendomi a stento dal passare per l’atelier al solo fine di vederla. La sua figura,il suo sorriso,i suoi occhioni,persino la sua goffaggine erano una specie di calamita per me! Più me ne privavo più sentivo il cuore divorato da un mostro crudele che solo il suo sguardo riusciva a sconfiggere. Tornare a casa,poi,non era di certo un toccasana perché non smettevo di pensare alla sola notte che,da ubriaca,aveva trascorso nel mio letto,non smettevo di cercare l’olezzo delle sua pelle,il profumo dei suoi capelli.
Presi a rigirarmi fra le mani la confezione di colori che le avevo acquistato online e che avevo provveduto ad incartare personalmente. Quando provai a premere il pulsante dell’ascensore mi finì addosso un piccolo uragano biondo (probabilmente inciampata per via dei trampoli che indossava). Non capivo perché si ostinasse ad indossare quei trampoli quando in realtà risultava favolosa anche senza.
Rimase a fissarmi quasi inebetita riuscendo a staccarsi da me solo dopo qualche attimo,quando si rese conto dei suoi bozzetti sparpagliati sul pavimento. Mi chinai con lei a raccoglierli.
“ Capisco avere scarsa stima del proprio operato,non credere nel proprio talento,ma gettare le proprie creazioni mi pare un po’ troppo!” scherzai rubandole un sorriso.
“ Scusa. È che stavo guardando il volantino di un’agenzia immobiliare!” balbettò continuando a litigare per un foglio che non riusciva a sollevare dal pavimento per via delle sue unghia lunghe e curate. Mi fermai a fissare il bozzetto immaginando quell’abito addosso a colei che l’aveva creato e me ad attenderla all’altare. Non mi era mai capitato prima di sognare il matrimonio con una donna e sapevo che era sbagliato farlo con la cugina della mia ragazza oltre che fidanzata di mio cugino.
“ Puoi darmi una mano,per favore,invece di sognare Giulia in abito bianco?” mi chiese timidamente ma leggermente spazientita. Feci per ferrare il foglio,ma sfiorai la sua mano. La fissai,ma mi negò lo sguardo nello stesso istante in cui sottrasse la mano dal tocco delle mie dita.
“ Grazie! Chiederò a Giulia una vecchia cartellina per raccoglierli o per il giorno che arriveranno in produzione diverranno grigio fumo questi modelli!” farfugliò sollevandosi dal pavimento. La emulai porgendole quell’ultimo disegno e il pacco contenente il mio regalo.
“ Non è mio!” osservò confusa. Non accennai a riprendermelo.
“ Invece sì. Aprilo! Magari contiene qualcosa di interessante!” replicai. Mi fissò con un accenno di sorriso prima di posare su una sedia i suoi faldoni e accomodarsi per scartare il pacchetto. Presi posto al suo fianco beandomi della sua bellezza,dei suoi occhi luccicanti di curiosità,della sua innocenza. Fissò stupita quella confezione e poi me.
“ Sono…quelli che… Non posso accettarli,mi spiace. Non da te che stai con Giulia,che mi hai dato della poco di buono!” affermò tentando di rendermi quel pacco. In quella leggera lotta intrecciai per la prima volta le dita con le sue. Il mio cuore prese a correre impazzito.
“ Ti ho anche detto che ti amo. Se devi elencare tutto ciò che riguarda noi due,devi aggiungere anche questo!” replicai. Arrossì imbarazzata.
“ Non puoi amare qualcuna che consideri una donnaccia! E,tanto per essere chiari,fino a qualche giorno fa neppure sapevo che il cognome Valencia fosse tanto importante in questa città,quindi non mi sono avvicinata a te per questo!” ribatté alzandosi dalla sedia. La emulai.
“ Mi conosci ancora troppo poco per sapere che quando m’incavolo dico cose orribili che non penso! Mi dispiace! Dimmi che mi credi!” mi scusai. Volevo solo che mi amasse come io amavo lei!
“ Cosa ti cambia che io ti creda o meno? Tu stai con Giulia! Dici di amarmi,ma stai con mia cugina,che è il mio opposto,Giulio!” obiettò.
“ Mi piace come pronunci il mio nome!” sproloquiai. Il suo viso si arroventò. Sfiorai delicato il suo zigomo.
“ Le case evidenziate sono quelle che ti interessano?” le domandai. Annui ancora confusa.
“ La numero 27 la lascerei perdere,fossi in te!” le consigliai.
“ È un po’ grande,ma mi ricorda molto la casa dei miei!” obiettò. Provai ad immaginarla con i codini in un bel prato e mi sfuggì un sorriso.
“ Alle spalle di quella casa ci sono dei vicini che non consiglierei a nessuno. Non sono persone con cui si va facilmente d’accordo!” risposi.
“ Davvero? Sai chi sono i signori che abitano dietro quella villetta e che diverrebbero una sorta di vicini per me se la prendessi?” mi chiese.
“ Già. Li conosco da 30 anni e accetterei di lasciarti nelle loro grinfie solo se acconsentissi a farti proteggere da me. Sono i miei genitori,mio malgrado! Scegli qualsiasi casa,ma non quella! Lo dico per te!” risposi. Sorrise.
“ Sembri mio zio quando parla di tuo padre!” sghignazzò per poi prorompere in una risata divertita. M’incantai a fissarla.
“ Giulietto,ti dispiace se vengo con te? E la cara cognatina?” trillò mia sorella interrompendoci. Le lanciai un’occhiataccia.
“ Cognatina?” le chiesi confuso prestandole un’attenzione quasi nulla.
“ Giulia,la tua ragazza!” specificò spazientita.
“ Io e Giulia non siamo due gemelli siamesi. Resta in ufficio per una conference call con i suoi!” le risposi sgarbato seccato per essere stato interrotto con Barbara.
“ Carini quei colori! Li hai presi su Amazon? Sono il mio sogno proibito! Col primo stipendio li comprerò! Li valgono tutti i 200000 pesos!” cinguettò mia sorella verso Barbara,che ebbe solo il coraggio di annuire. Mi chiesi perché l’omicidio fosse reato e se Caino non avesse fatto bene a liberarsi di Abele,che magari era snervante come Susanna.
Entrammo tutti e tre in ascensore e Barbara prese a smanettare sul suo cellulare. Ero divorato dalla curiosità di sapere con chi stesse messaggiando e chi fosse il destinatario di quel sorriso che faceva accelerare il mio cuore.
“ Sì,mangio! Non sono dimagrita,giuro! Così sembri la mamma! Lo sai che mi ha chiesto di mandarle una foto del mio peso tarato dalla bilancia? Non è un’idea tua,vero? Il residence è accogliente. Non cucinano i manicaretti della mamma (quelli sono imbattibili),ma quando mi annoio della loro cucina,ho un angolo cottura in camera e mi preparo qualcosa! Lì come va? So che siete arrabbiati con me,ma mi mancate: tu,la mamma,Clizia,quello scapestrato di nostro fratello! Ti voglio bene,Bibi!” le sentimmo dire al microfono del suo smartphone.
“ Chi è Bibi?” chiesi mordendomi la lingua un attimo dopo per la mia dannata curiosità.
“ Una che se ti azzardi ad apostrofarla così,è capace di azzannarti alla giugulare e di farti uscire dall’azienda senza toccare terra con i piedi. È mia sorella,all’anagrafe Roberta,ma per me Bibi da quando ho cominciato a parlare!” rispose. Mi piaceva sentile raccontare aneddoti.
“ Ho notato il suo caratterino ostico! Chissà come reagirebbe nei miei panni,che per quasi tutte le donne della mia famiglia sono ancora Giulietto!” replicai strappandole una risata. Sorrisi anch’io.
“ Con un falò. Usando loro come combustibile in ordine di età!” rispose seria.
“ Spero non arrivi a denunciarmi,semmai un giorno dovessi copiarle l’idea! Mentre Clizia è…” replicai.
“ Un ammasso di ricci biondi con due occhioni azzurri come il mare ed una testa dura incredibile. È la figlia di Roberta,ovvero la mia nipotina quasi quindicenne,una piccola peste con molte passioni ed altrettante idee folli. Per me è come una sorellina perché abbiamo solo 9 anni di differenza! Ho un minore divario d’età con lei che con i miei fratelli,anche se quando è nata sono stata un po’ gelosa delle attenzioni che le dava mia madre ed ho tentato più volte di usarla come bambola!” rispose. Ridacchiai divertito.
“ Quindi tua madre è una brava nonna!” osservai solo per non chiudere quella conversazione.
“ Decisamente! Hai presente quando si dice che sono i nonni a viziare i nipoti? Beh credo si riferiscano a mia madre con Clizia!” rispose. Scoppiai a ridere divertito.  Mi passò il suo cellulare sul cui display c’erano lei,una donna dai capelli scuri e gli occhi scuri ed una ragazzina con un ammasso di capelli biondi e gli occhi azzurri. Le tre si somigliavano molto.
“ Siete molto simili fra voi! Tua nipote ha dei capelli stupendi!” mi complimentai.
“ Lei non è del tuo stesso avviso. Spende un patrimonio per domare quella chioma! Li vorrebbe lisci come sua madre,la quale li vorrebbe ricci come i miei. Della serie che noi donne non siamo mai contente. Quest’ultima teoria è di mio fratello!” rispose. Risi.
“ Dev’essere un bel tipo! Non vedo l’ora di conoscerlo!” commentai. Era fortunata ad avere un fratello: quando i miei si erano impegnati a non lasciarmi figlio unico,l’unica cosa che erano riusciti a mettere in cantiere era Susanna! A lei era andata decisamente meglio!
Mossi inavvertitamente il dito sullo schermo andando avanti con la galleria multimediale e partì un video le cui protagoniste erano lei e sua nipote affaccendate ad intonare a squarciagola << Quieres >> di Aitana,Emilia e Ptazeta. Scoppiai a ridere.
“ Ridammelo! Giulio,è la mia privacy!” esclamò Barbara cercando di strapparmi di mano il suo cellulare,che tendevo ad allontanare da lei alzando il braccio. Nell’intento di afferrarlo finì contro il mio torace a pochi centimetri dalle mie labbra. Susanna emise un colpo di tosse finto. Resi il cellulare alla legittima proprietaria che si allontanò da me impacciata,lasciandomi però ancora preda del suo profumo dolce.
“ Magari conoscerai il resto del parentado al tuo matrimonio con Giulia!” commentò mia sorella che stava rischiando l’impiccagione. Barbara si pietrificò.
“ Congratulazioni! I miei fratelli ci saranno di certo,quindi li conoscerai tutti allora. Roby e Giulia,sebbene abbiano due caratteri forti,vanno decisamente d’accordo!” commentò Barbara visibilmente scossa dal commento velenoso di Susanna.
“ Allora sarai stata adottata,se tua sorella è così diversa da te!” insinuò malignamente Susanna. Barbara la fissò male.
“ Somiglio troppo a mia madre per non essere sua figlia. Tutti e 3 somigliamo troppo a mia madre per non essere fratelli!” balbettò Barbara.
“ Susanna ha un senso dell’umorismo un po’ contorto,ma non è cattiva! È troppo stupida per esserlo! Ed io e Giulia…non abbiamo mai parlato di matrimonio! Sarebbe decisamente fuori luogo!” intervenni cercando di spiegarmi.
“ Prima o poi accadrà…che avvenga fra 6 mesi o fra 2 anni importa poco. Buonanotte Giulio! Buonanotte signorina Valencia!” annunciò Barbara quando l’ascensore si fermò a piano terra.
“ Notte!” la salutai col cuore palpitante.
“ Le hai regalato tu quei colori!” mi accusò mia sorella. La fissai fingendomi sconcertato.
“ Sei impazzita?” le chiesi.
“ NON PRENDERMI PER IL NASO! NON SONO STUPIDA! Ti ricordo che ho frequentato 8 semestri di Finanza alla San Marino! Quel pacco stamattina ce l’avevi tu! La tua ragazza è Giulia,non quella lì! Cosa pensi direbbe papà se lo sapesse?” chiosò. Mi massaggiai il padiglione auricolare concentrandomi sull’elice dell’orecchio,che era stato vittima della sua vocina stridula.
“ Non devo spiegazioni a papà su come spendo i miei soldi! Non mi pare che io gli chieda i movimenti del suo conto tutti i mesi. Mai sentito parlare di autonomia? Lavoro,quindi non devo spiegazioni a nessuno su come adopero il mio denaro!” mi difesi.
“ E credi davvero che saresti in grado di conservare il lavoro se Giulia Mendoza venisse a conoscenza della tua insana passione per la sua cara cuginetta? Ma poi tra tante donne proprio con Candy Candy? Mettile le corna con un’altra,no? Possibile che debba insegnarti tutto io, Giulietto?” replicò uscendo dall’ascensore senza neanche salutarmi. La potenziale idea della sorella di Barbara di organizzare un bel falò con tutti loro non mi pareva poi tanto malvagia!
 
“ Io,Barbara Mendoza,mi concedo a te come tua sposa e prendo te,Giulio,come mio sposo. Prometto di esserti sempre fedele nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita. Quando ci siamo conosciuti,non pensavo mi avresti mai guardata perché non ho svolto performance proprio brillanti: dal rischiare di inciampare davanti a tutti al fare cadere il caffè sulla moquette. Pensavo mi reputassi un caso umano da soccorrere,da proteggere,ma non da amare. Io invece mi sono innamorata subito di te: sembravi uscito da un romanzo: amo il tuo senso dell’umorismo,amo anche le tue battutacce,anche se,per fortuna,non hanno mai avuto me come bersaglio. Amo passare il mio tempo con te. Mi fido di te più di chiunque altro al mondo,mi sono fidata di te sin da subito. Tu sai davvero tutto di me e non lo temo. Non ho mai temuto di mostrarti chi sono senza barriere né filtri,di darti tutta me stessa. Come ti dicevo,il tuo amore proprio non me l’aspettavo e non credevo di meritarlo: un ragazzo perfetto che s’innamora di una pasticciona…succede solo nelle commedie romantiche, no? Invece è successo anche nella realtà. Un amore che supera qualunque ostacolo,che trova sempre il suo posto felice nelle braccia dell’altro…un po’ come i nostri genitori. E se all’inizio il nostro amore poteva essere considerato una maledizione,una condanna,sappiamo che non è così perché ha permesso a due persone innamorate di chiarire i malintesi e tornare ad essere felici,ad un papà di ritrovare quella figlia che aveva sempre provato ad immaginare e di cui conservava solo un’ecografia e ad un nonno di conoscere ed amare la sua nipotina. Quindi so per certo che il nostro amore sarà per sempre perché non ha migliorato solo la nostra vita,ma ha portato beneficio a tutte le persone che amiamo. Amore mio,se l’amore non si sceglie,grazie per aver scelto di incrociare il mio cammino e di aver assecondato il tuo cuore!” singhiozza facendo piangere anche me mentre mi fa indossare la fede.
 
[Camilla Senior]
Ho immaginato da quando era neonata il giorno in cui sarei stata costretta a lasciarla andare e sapevo che avrei pianto tanto,ma non mi sarei mai aspettata che a piangere quanto me fosse Daniele. Il discorso di Babi non ha aiutato in tal senso!
“ Amore,vuoi che andiamo un po’ fuori?” gli domando tirando su col naso.
“ No,amore mio,è che il prete ha esagerato con l’incenso,non trovi?” replica carezzandomi le guance bagnate con i pollici.
“ Invece,mi sa,che ha esagerato Babi tirando in ballo noi e Roberta,la quale sta piangendo quanto me e te!” rispondo. Quando intreccia le nostre dita mi viene naturale pensare al matrimonio di mio nipote,durante il quale non ho potuto sedere al suo fianco.
 
Avevo lasciato entrare Babi e Giulio per primi in chiesa decidendo di attendere la sposa per ritardare il momento in cui l’avrei visto con lei. Odiavo vederli insieme e dover sopportare tale supplizio per tutto il giorno mi faceva temere me stessa e le mie azioni: non volevo sbottare, mostrare la mia gelosia o peggio ancora saltargli addosso e rendermi ridicola ai suoi occhi!
Il mio andirivieni immersa nei miei pensieri fu bruscamente stroncato da un tombino,che aveva l’imbocco perfettamente combaciante col mio tacco,tanto che vi si impigliò rischiando quasi di farmi cadere. Imprecai fra me e me cercando di riprendermi la mia scarpa e tirarmi fuori da quella figuraccia. La mancanza di un pubblico dinnanzi a quella sventura già rendeva il tutto un po’ più tollerabile.
“ Questa sarebbe la coreografia per uno dei balli delle nozze di tuo nipote?” esclamò una voce che avrei riconosciuto fra mille. Sussultai.
“ Simpatico come un cazzotto sui denti,davvero! Che ci fai qui fuori? Hai fatto tardi?” gli domandai ancora di spalle.
“ Come se con Bea fosse difficile tardare! Ero a parcheggia… Vuoi una mano?” replicò prima di offrirmi aiuto notando la mia situazione.
“ Ci terrei a riavere la mia motilità oltre che la mia scarpa,quindi sì,grazie!” borbottai ottenendo un suo sorriso. Afferrò con entrambe le mani la scarpa incriminata poggiando i palmi sulla parte fra la gola del tacco e la suola e facendo leva perché il tacco uscisse dal tombino.
“ Non preoccuparti perché in borsa ho delle salviettine igienizzanti!” farfugliai imbarazzata tirandone fuori un paio.
“ Grazie,Cenerentola,ma se non vuoi cadere devi appoggiare le mani sulle mie spalle. In fondo non è la prima volta che mi tocchi!” rispose. Arrossii imbarazzata per poi ubbidire al suo consiglio. Avevo sognato per anni quelle spalle muscolose e forti! Quando stavamo insieme, tremava di desiderio ogni volta che le sfioravo con i miei baci!
“ Cenerentola è una gattamorta e un’arrampicatrice sociale,quindi direi che no,non lo sono. Anche se capisco che da qualche anno ti piaccia questo genere di donna!” replicai acida. Mi rivolse un sorriso divertito.
“ Cenerentola è il nostro film!” ribatté. La sera in cui restammo chiusi dentro e la famiglia ci beccò addormentati il giorno seguente.
“ L’hai criticato tutta la sera! Aspettavamo la mezzanotte e che venisse trasmesso un film di Natale decente!” lo corressi. Rise divertito.
“ Ho visto Bea e l’ufo che aveva in testa! Mi dispiace! Le avevo detto che non era il caso di comprare quell’affare! Ho temuto si incastrasse nelle porte della chiesa!” borbottai. Scoppiò a ridere.
“ Sarebbe stata una discreta figura di merda,ma decisamente nel suo genere!” sghignazzò divertito.
“ Mi dispiace!” farfugliai notandolo fare fatica nell’aiutarmi.
“ Non imp…” si interruppe quando la mia scarpa finalmente collaborò e per la troppa forza con cui ne aveva estratto il tacco dal tombino gli finii addosso. Le mie labbra sulle sue,i nostri nasi a sfiorarsi ed io che come una cretina ero arrossita cercando di distrarmi igienizzandogli le mani con una salvietta.
“ Grazie. Ho temuto sul serio di dover presenziare alle nozze da qui e dubito che la voce del prete possa essere amplificata tanto!” borbottai per riempire quel silenzio imbarazzante. Rise divertito contro la mia bocca prima di spiazzarmi nuovamente con un bacio come al club.
Le sue mani cingevano il mio viso con fermezza e dolcezza mentre assaporava le mie labbra. Ricambiare quel bacio fu come tornare a respirare dopo aver trascorso un tempo infinitamente lungo costretta all’anossia. Non riuscii a reprimere un mugolio di piacere quando i suoi polpastrelli presero a massaggiarmi la nuca: era una cosa che mi faceva impazzire e lui lo sapeva. Per la prima volta,dopo anni, toccavo il suo viso fresco di rasatura (non per schiaffeggiarlo),potevo carezzargli i capelli e assaporare la sua bocca. Avevo finalmente ciò che avevo anelato,ciò che necessitavo per essere felice,per stare bene. Era ossigeno puro respirare il suo respiro,mischiare i nostri sapori,bearmi dei leggeri morsi sulle mie labbra e sentirlo vibrare al tocco delle mie dita.
Quando sfiorai la sua cravatta,mi scosse il prodotto della mia immaginazione che vedeva lei annodargli tale accessorio come ero solita fare io quando stavamo assieme e mi allontanai dalle sue labbra. Mi resi conto che la mia immaginazione mi aveva salvata dal diventare la sua barzelletta ed aveva evitato che qualcuno ci vedesse trasformando il giorno di Bob e Pilar nel giorno ricordato sui libri di storia per lo scoppio della Terza Guerra Mondiale.
Ebbi modo di constatare che la mia tinta labbra aveva retto e che lui per fortuna sembrava intonso,eccetto per i capelli. Mi portai dietro l’orecchio una ciocca sfuggita al mio chignon e cercai di ristabilire le distanze da lui,essendo diventato il mio viso una torcia umana.
“ Questi tuoi assalti stanno cominciando a diventare un problema! Stavolta cosa ho detto per farti incazzare? Grazie per avermi aiutata, Valencia! Ora andrei dentro!” mormorai tentando di svicolarmi dalla sua stretta,ma la sua mano sulla mia schiena non me lo permise. Sebbene fra le nostre pelli ci fosse la stoffa del mio abito,il calore della sua carne mi arrivava ugualmente e mi incendiava.
“ Non così in fretta! Perché mi hai baciato al club?” mi domandò con voce roca.
“ Daniele,hai ricordi poco chiari: sei stato tu a baciarmi al club,come sei stato tu a baciarmi adesso!” precisai.
“ Ma tu non mi hai allontanato subito al club!” osservò.
“ Mi hai semplicemente presa di sorpresa! Ora posso andare?” replicai.
“ Non è vero! Tu c’eri in quel bacio come c’eri poco fa,non puoi negarlo!” affermò. Se n’era accorto,perfetto! Come potevo uscirne?
“ E tu? Tu c’eri? Tu mi stavi punendo,no? E adesso lasciami andare dentro!” ribattei.
“ No. Tu hai ricambiato. Perché non riesci ad accettare che l’attrazione fra noi è la stessa,nonostante tutto? Ci vuole tanto ad ammettere che ti è piaciuto o adesso quello decide pure cosa tu debba o non debba provare? Perché non confessi che mi vuoi?” obiettò contro le mie labbra. Feci per tirargli uno schiaffo,ma mi attirò di nuovo a sé per catturare le mie labbra con le sue. Mi allontanai nuovamente sebbene la mia forza di volontà e i miei propositi di stargli lontano fossero sempre più vacillanti.
“ Sono tanto mostruoso da spingerti a negare l’attrazione per me? Dovresti vederti per accorgerti di come ti ha ridotta un solo,unico ed innocente bacio: i tuoi occhi sono velati dal desiderio e stai tremando tutta!” soffiò intrappolando fra i denti il mio labbro inferiore. Più parlava e più tremavo di passione.
“ Innocente?” domandai sollevando un sopracciglio. Sorrise divertito sfiorando con i denti il mio mento.
“ Non era innocente,ma possiamo fare di meglio!” rispose mentre la punta del suo naso percorreva la mia gola.  
“ Daniele,per cortesia! Renditi conto di dove siamo!” borbottai cercando di non pensare ai brividi che mi stavano percorrendo la schiena.
“ Non m’importa di dove siamo. Non ci credo che sei felice con quel bipede che non si sa a che specie appartenga! Mi rifiuto di credere una cosa simile! Non è una fantasia mia che non sei felice! Una donna felice del suo matrimonio non bacia un altro uomo!” esclamò trattenendomi il viso fra le mani e sfiorando con i pollici le mie gote.
“ E tu chi saresti? Il guru della felicità? Tu sei felice,Valencia?” replicai intrappolando fra i denti e succhiando il suo labbro inferiore.
“ Non mi hai mai pensato in questi anni?” mi chiese carezzandomi il profilo del collo.
“ Tu sì? E quando? Mentre concepivi Aisha,mentre andavi a letto con quella che ha permesso a tua moglie di farsi un paio di giri con Nicola o mentre mettevi su famiglia con Patrizia? Abbi almeno la decenza di non prendermi in giro! Tanto ho ben chiaro cosa sono stata per te! Se a te piace l’idea di mandare a puttane la tua vita,sono affaracci tuoi,ma questo è il matrimonio di un Mendoza ed io a finire sui giornali rischiando i timpani ad opera della trombetta che hai sposato,non ci tengo! Vado dentro,così che tu ti dia una calmata,Valencia,perché non so se lo ricordi,ma al ricevimento staremo allo stesso tavolo e muoio d’imbarazzo al solo pensiero dopo quello che è successo!” esplosi.
“ NO,CAZZO! NON PUOI ANDARTENE SEMPRE! Cos’è? Il maritino si offende se parli con me?” sbottò per poi pungolarmi.
“ Nessuno mi dice cosa fare o non fare! Io non sono come te,che hai messo la tua vita e la tua azienda nelle mani di quella…e si vedono i risultati!” risposi altrettanto velenosa.
“ Già,non sei come me: infatti io ti amavo,mentre tu…quando aspettavi Puledrino sei tornata con me per finta,no? Aspettavi solo di poter tornare da lui,non è così?” mi accusò. Pensava davvero tutte quelle cose orribili di me?
“ Si è visto quanto mi amavi: mi hai lasciata andare senza muovere un dito! Scalpitavi proprio all’idea di diventare padre,no? Ma tanto alla fine Puledrino l’hai rimpiazzata in fretta con i figli avuti da quella e non solo,no?” ribattei.
“ Era una prova? Volevi che ti rincorressi?” mi chiese sgomento.
“ Non volevo niente che non fossi in grado di fare per me. A quanto pare non mi volevi abbastanza. Alla fine una famiglia te la sei fatta lo stesso e Puledrino non ricordi neanche come fosse!” risposi. L’aveva lasciata sola. Ci aveva lasciate sole.
“ Anche tu hai rimpiazzato i figli che volevamo con quelli avuti da quel morto di fame! Appena ti sei resa conto che i figli che volevamo non arrivavano,hai scelto lui,no? Perché restare con uno che non era stato in grado di metterti incinta,giusto?” replicò.
“ VAI AL DIAVOLO! QUESTA È L’ULTIMA CATTIVERIA CHE MI RIFILI,VALENCIA! L’ULTIMA! STAI LONTANO DA ME!” sbottai scrollandomi dalla sua morsa e allontanandomi. Ignorai i suoi richiami a tornare sui miei passi marciando furiosa verso la chiesa fino a che la sua mano non strinse il mio avambraccio.
“ Non ti basta lo spettacolo che abbiamo già dato? Di cos’altro vuoi accusarmi? Pensa che ero così idiota da voler restare con te,figli o non figli! Ero proprio una stupida!” esclamai.
“ VOGLIO UNA CAZZO DI SPIEGAZIONE. TE NE SEI ANDATA LASCIANDOMI SOLO. LA SERA PRIMA AVEVAMO FATTO L’AMORE E IL GIORNO DOPO MI SONO SVEGLIATO IN UN LETTO DA SOLO! CREDI SIA TROPPO VOLERE UNA SPIEGAZIONE?” s’inalberò. Quella notte d’amore la portavo ancora con me. Ero stata egoista desiderando un ultimo briciolo d’amore per poi guardarlo dormire.
“ Perché? Vuoi sapere cosa hai sbagliato con me per evitare di replicare con la tua diletta? Non preoccuparti il tuo cognome,la tua carriera e il tuo prestigio renderanno sopportabile ogni tuo errore a quella profittatrice!” mi urtai notando quel cerchio dorato al suo anulare destro.
“ Patrizia mi ama!” precisò. Fu automatico accarezzare il bracciale che celava quanto lo amassi da tutta la vita.
“ Io invece non ti ho mai amato,no? Contenta che tu abbia trovato la donna in grado di amarti nel modo che più ti aggrada,regalandoti un’orgia perenne! Volevi sapere perché me ne sono andata? Per darti la possibilità di diventare il bancomat della bionda finta! E comunque stai tranquillo perché la strega cattiva che non ti ha mai amato,domani smetterà di tormentarti! Tornerò a smettere di esistere per te,come in tutti questi anni!” risposi ferita per poi lasciarlo lì da solo.
 
Le sue labbra sulla mia tempia mi fanno tornare alla cerimonia,alle cose bellissime che ci aspettano perché il prossimo matrimonio sarà il nostro. Inoltre da quel giorno è andato tutto sempre meglio fra noi due,nonostante i momenti difficili.
“ Lo so a cosa stai pensando perché ci sto pensando anch’io! Tieni solo il nostro bacio e cestina il resto,amore!” mi sussurra. Mi stringo a lui.
“ Guardali! Litigano di nuovo!” borbotta mio marito alludendo a Junior e Susanna,che non credo arriveranno all’altare tanto presto.
“ Mi sa che le belle parole che si sono scambiati Giulio e Barbara non li hanno toccati!” chioso fissandoli preoccupata. Almeno non gridano!
“ E staranno pure allo stesso tavolo!” osserva.
“ Se vuoi possiamo sempre separarci noi e andare io con Susanna e tu con Junior!” scherzo. Mi bacia dolcemente la guancia.
“ Non ci provare! Quel matrimonio durante il quale ci separava solo Bea e non potevo dirti quanto ti amassi è stato uno dei giorni più infelici della mia vita!” mormora. Gli stringo forte la mano.
“ Me l’hai dimostrato il tuo amore sia quel giorno che tutti quelli venuti dopo: mi hai perdonato quasi subito per i 40 anni senza Roby anche senza sapere ancora cosa ci fosse dietro e mi hai regalato di nuovo la gioia di vivere!” lo rassicuro stringendomi a lui.
“ Ti amo così tanto,scricciolo mio!” mormora.
“ Io ti amo di più,Daniele Valencia!” replico strappandogli un rapido bacio.
 
[Junior]
Presa dalla commozione,non si è accorta subito delle mie dita intrecciate alle sue durante le promesse dei nostri fratelli,ma appena l’emozione del momento è svanita,si è allontanata dal contatto della mia mano come scottata. Le passo un fazzoletto per le lacrime.
“ Non voglio niente da te!” sibila per non rovinare la cerimonia rifiutando la mia offerta.
“ Nana,per favore! È importante quello che devo dirti!” replico.
“ E chi ti dice che mi interessi ascoltare quello che hai da dire? Sai cosa mi sarebbe interessato? Non essere trattata come una puttana,non essere liquidata con un post-it del cazzo come fossi una escort di merda!” ribatte. Se non fossimo nel pieno della funzione religiosa,forse me l’avrebbe gridato addosso!
“ Io dovevo proteggerti,Nana!” rispondo. Si volta a guardarmi,forse per la prima volta dopo settimane,ma i suoi occhi sono furiosi.
“ Non sapevo fossi un boss della malavita!” sbotta sarcastica tenendo il tono di voce basso.
“ Avresti dovuto dirmelo: magari sono una di quelle sgualdrine che ha la fantasia di essere la pupa del boss e mi sarei divertita di più quella notte!” aggiunge velenosa.
“ Smettila,cazzo! Io non ti reputo una puttana,non potrei mai! Se mi lasci spiegare tutto,capirai le mie ragioni. Magari ti arrabbierai,ma le capirai! Io non insisterò per chiarire né oggi né domani…sarai tu a dirmi quando vuoi sapere la verità,ok?” ribatto. Mi guarda scettica per qualche attimo per poi distogliere lo sguardo.
“ Però una cosa posso dirtela?” aggiungo.
“ Qualcosa mi dice che sia una domanda retorica…visto non sono così oca da non sapere cosa sia una domanda retorica?!” ribatte ostile.
“ Anche se non mi credi e non ti fidi più di me,la notte che abbiamo trascorso insieme è stata la più bella della mia vita! Ora che te l’ho detto puoi continuare a maltrattarmi e ad ignorarmi,se lo reputi opportuno!” borbotto per poi voltarmi vigliaccamente verso l’altare per non confrontarmi con la sua reazione.
 
[Barbara]
“ Per il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie! Puoi baciare la sposa!” quando il prete pronuncia queste parole stento a credere che non sia solo un sogno,il sogno di una ragazzina scema infatuata di un ragazzo che è stato estremamente cortese con lei non deridendola per la sua inettitudine.
Le sue labbra sfiorano le mie in un bacio dolce,delicato,il nostro primo bacio da marito e moglie. Questo ragazzo meraviglioso e super sexy è mio marito,ha scelto me e Mirtillino.
“ Ce l’abbiamo fatta,mia adorata moglie! Adesso chi glielo spiega a Mirtillino che questa sarà una giornata campale?” soffia sulle mie labbra.
“ Credo che si stia abituando o rassegnando alla nostra famiglia,mio amato marito!” replico strappandogli un altro bacio.
 
 
Capitolo terminato! È stato un parto ostacolato dalle vacanze di Natale,ma ce l’ho fatta! Diciamo che ora arriva il bello del matrimonio: il ricevimento (la parte più problematica delle nozze che hanno preceduto queste)! Usciranno tutti incolumi,considerata la presenza di Patrizia e Guido?
Dovrete pazientare un po’ per scoprirlo,ma spero di riuscire a pubblicare in tempi ragionevoli! Intanto colgo l'occasione per augurarvi buon anno!
  
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