“Ma cosa hanno da lamentarsi? Hai trovato il tirocinio, sei un apprendista cronista della Gazzetta del Profeta, dovrebbero essere orgogliosi di te!”
“Scherzi? Per un tirocinio precario e malpagato?” imitò la voce di Tiberius nel dirlo e James simulò un conato di vomito. Louis arrivò con la bacchetta in mano: “Temevo che tuo fratello ti avesse seguito fin qui, ero pronto ad affatturarlo!”
Andrew sorrise: “L’ho lasciato a tavola con l’espressione da idiota che si ritrova. Adesso lui e mio padre staranno dicendo ogni cosa di me… Mi spiace per mamma, perché le diranno che ho preso dalla sua famiglia, il ché è vero, ed è stata la mia salvezza: non avrei mai voluto nascere stronzo come Tib.”
“Vieni, la torta di nonna ti metterà in pace con il mondo.”
Andrew si lasciò trascinare dai suoi amici e venne accolto dal calore dei Weasley.
La signora Weasley era diventata un po’ anche sua nonna, ma se Fleur gli rivolse appena un sorriso, come se fosse abituata ad averlo intorno, Ginny gli rivolse uno di quei sorrisi che facevano fare le capriole al suo stomaco.