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Autore: terryoscar    11/01/2023    5 recensioni
AUTRICI: Aizram_G e TerryOscar
Un piccolo racconto per narrare di un invito per una festa e tutto quelle che ne consegue. I personaggi sono noti, sono gli stessi di Avventura, almeno nei nomi e nei caratteri. Una storia allegra, per questi gironi di festa.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Hans Axel von Fersen, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Sorelle Jarjeyes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La tela di Joséphine
 
 
La neve cade copiosa, il giardino dei Liancourt pian piano si tinge un manto bianco e morbido. Mi stringo nella cappa e percorro il viale per calmarmi, sono troppo arrabbiata.
Vedo alcune cameriere affrettarsi, ma dove staranno andando?! Le seguo con lo sguardo, le vedo addentrarsi nei giardini invernali, sussurro: “Evidentemente raccoglieranno i fiori per allestire i tavoli per capodanno! … Sinceramente non capisco perché perdere tutto questo tempo per gli addobbi!? … Mia sorella non è diversa dalle altre dame, è frivola, sciocca e soprattutto è pazza se crede che io indossi un abito femminile! E poi … sarei ridicola con un tripudio di stoffe addosso e con dei tacchi ai piedi!” vedo le cameriere chiacchierare allegramente mentre riempiono i cesti colmi di fiori, passo alle loro spalle, le sento parlare.
 
“Vicky hai visto quel bel giovane che è arrivato alla villa?”
“Chi?! Il biondo o il moro?”
“Il moro naturalmente!”
 
 
Parlano di André! Ma insomma possibile che tutte le donne lo notino? Ma cosa avrà di poi così speciale?! Poi penso al bacio che mi ha dato, sento le gote arrossire nuovamente. Accidenti ad Andrè!
 
 
 
“Ho chiesto al vetturino che li ha portati qui, il moro si chiama André! Ma è bellissimo!”
“Ehi non farti illusioni, quel giovane lo voglio io!”
“Calmati Agathe! Prima di te ci sono io! E poi ho notato che anche Patricia lo vuole per se!”
“Cosa ti fa pensare che voglia te o lei? Magari tra le due litiganti, sceglie me!”
“Beh se credi che io faccia un passo indietro e dia a te o a lei la possibilità di prenderlo, Vi sbagliate! Sarà lui a decidere con chi giacere domani sera!”
 
 
Spalanco la bocca mentre ascolto le parole delle cameriere e sussurro: “Giacere?! Ma non può essere?! André ama me!”
 
 
“Vicky, sai cosa ti dico?! Che vinca la migliore! Vedremo a chi sceglierà! E adesso continuiamo a raccogliere i fiori che comincia a far freddo!”
 
 
Sono basita, ebbene André è tanto conteso?! … Adesso mi chiedo chissà in tutti questi anni quante donne avrà avuto?! Ed io che pensavo che fosse un’anima pura! Che stupida che sono stata!!
 
 
 
Mi stringo nel mio scialle, dal finestrone del corridoio osservo la servitù raccogliere i fiori e mia sorella che si allontana in tutta fretta. Sono sicura che il mio piano riuscirà, come sono sicura che Oscar avrà ascoltato le cameriere parlare di André! … ih ih … l’ammetto, sono perfida! Ho regalato le monete a tutte le cameriere del palazzo affinché fingano di correre dietro ad bel André! Ih ih … A noi due mia cara sorellina, vedremo se sotto l’uniforme si nasconde l’uomo o la donna! … Ecco … le si sta avvicinando Andrè! … Oh come mi piacerebbe ascoltarli! ….
 
 
 
Vedo André venirmi incontro, mi allontano in tutta fretta, sento la sua voce: “Oscar aspetta, dove stai andando?! Perché mi sfuggi?”
Mi giro di scatto e ribatto: “Perché non voglio avere nulla a che vedere con te! Anzi, il viaggio di ritorno …… dovrai farlo in sella!” aggiungo decisa ed infastidita.
“Ma cosa dici?! E adesso dimmi cosa ti prende?”
“Nulla ma tu lasciami in pace!” istintivamente mi volto verso le cameriere e continuo: “Domani sera invece di prendere parte al ballo, scegliti la ragazza con cui giacere!”
Sgrano gli occhi e sussurro: “La ragazza con cui giacere?! Ma dico, sei diventata matta?”
“No, non sono matta! E come dice tua nonna, prima o poi dovrai dare ascolto alle tue ….. esigenze.” Calco volutamente il tono sulla parola esigenze, affinché sia ben chiaro il senso che intendo.
“Io davvero non ti riconosco più! Possibile che chi mi sta parlando è Oscar?”
“Certo che sono io! … Allora?! Non ti resta che scegliere!” con discrezione indico con lo sguardo le due cameriere e sottovoce, con tono sarcastico, continuo: “Chi ti piace delle due? Oppure preferisci l’altra? … Patricia. Si chiama così?”
“L’ammetto, sono smarrito dal tuo atteggiamento. Io davvero non riesco più a capirti…” con tono sfacciato continuo: “Ma se proprio debbo scegliere con chi giacere, lo farò!”
Incrocio le braccia al petto e ribatto pungente: “Lo sapevo, sei come tutti gli altri! Avanti, chi è la prescelta?”
Avanzo e con atteggiamento fiero e con voce suadente rispondo: “Voglio te! … È te che voglio!”
Spalanco gli occhi, le parole rimangono prigioniere, vedo André avanzare sempre di più. “Sta lontano, non oserai?!” Andrè ignora la mia resistenza, mi avvolge tra le sue braccia e senza rendermene conto mi abbandono al suo bacio.
 
 
 
Dall’alto sorrido soddisfatta, sussurro: “Finalmente anche il soldato si è arresa all’amourrr! Che meraviglia! Ahhhh …” poi mi accorgo che le mie due pesti, George e Antony, si avvicinano a mia sorella e André puntando gli archi e frecce verso di loro. “Santo cielo adesso ne vedremo delle belle!”
 
 
 
Sono stretta nel caldo abbraccio di André quando sento le voci dei miei pestiferi nipoti seguiti da qualcosa che mi colpisce.
 
 
 
“Avanti George, dobbiamo fare centro come Cupido, così si sposeranno e nessuno potrà dire di noi che abbiamo una zia zitellona!”
“Forza Antony!” Mio fratello ed io colpiamo i nostri bersagli mentre vedo la zia Oscar e André allontanarsi. “Ma che fate?! … Dovete baciarvi e poi chiudervi nella stanza come fanno i miei genitori, così potrete darci tanti cuginetti!”
“Ma cosa dici George?! Debbono prima sposarsi altrimenti il nonno li ammazzerà!”
“Ah ah ah ah ah” scoppiamo a ridere felici mentre prendiamo nuovamente la mira per colpire i nostri bersagli.
 
 
Per pochi istanti André ed io ci scambiamo un rapito sguardo, all’unisono, sussurriamo: “Cosa?!!”
 
 
“Zia Oscar sai come si fanno i bambini?”
 
Sento la voce di George, impertinente, mentre fa una domanda davvero assurda!
 
 
Le parole di Antony mi irritano ancora di più, ribatto. “Evidente vostra madre non vi ha insegnato un minimo di educazione, ed ora SPARITE!” Ordino con lo stesso tono che uso con i miei soldati.
L’atteggiamento di nostra zia ci incute timore, quasi sussultiamo ma tiro fuori tutto il mio coraggio e continuo: “Zia, nostra madre ha assunto per noi i migliori precettori ma nessuno ci vuole insegnare come si fanno i bambini!”
George continua: “Evidentemente nemmeno tu lo sai! André, puoi spiegarcelo? Sono sicuro che i maschi sono più istruiti delle femmine.”
“Ma io veramente …” guardo a terra le frecce, sulle punte ci sono dei cuoricini con le ali, le raccolgo, domando: “Le avete fatte voi?”
“Si, ti piacciono?”
“Molto! Sono davvero belle! Ma ditemi, perché vi siete presi tutto questo disturbo?”
“L’abbiamo già detto: vogliamo che vi sposiate, così potremmo avere tanti altri cugini con cui giocare!”
Oscar sussurra: “Questa è opera di vostra madre, ne sono sicura!”
Antony ribatte: “No, mia madre non ci ha aiutato con i cuoricini, ci ha solo detto che eravate in giardino.”
Fuori di me, urlo: “JOSEPHINE!!! SAPPI CHE SEI UNA DONNA IMPOSSIBILE!”
 
 
 
 
Sussurro tra me: “Vedo mia sorella agitarsi. Bene, qualcosa sta succedendo. Credo che l’intervento dei miei figli sia stato propiziatorio! Ah ah ah ah … E adesso debbo occuparmi per la festa di domani! Ah ah ah … il mio piano prosegue a meraviglia! Riuscirò a fare innamorare quei due testoni imbranati!!”
 
 
 
 
Vedo la zia fuori di sè, dico a mio fratello: "Antony, meglio scappare, la zia è impazzita! VIAAAAA ...."
"SIIII!! Corriamo!!!!"
 
Vedo quelle due pesti che ho per nipoti correre via veloci, con i loro archi in mano. Accidenti a loro ed ai loro stupidissimi giochi!
 
 
Oscar è di spalle, non si volta, è evidente che è in imbarazzo. Mi avvicino, sussurro: "Non arrabbiarti, sono solo dei bambini! ... Oscar, riguardo a noi, ecco ….. so bene che io non posso pretendere nulla, sono solo un servo. E' meglio per entrambi dimenticare tutto e far finta che non sia successo nulla. E adesso scusami, vado da Jacques!"
 
Non appena sento i passi di Andrè allontanarsi, sullo scricchiolio della neve, mi volto e lo osservo mentre cammina curvo, con passo lento, forse triste. Sento come una fitta al cuore a vederlo così, però davvero io sono così confusa .... faccio un bel respiro, non posso non dire nulla. Vorrei dirgli che sono confusa, che non capisco .... ma non è affatto facile. "Andrè ......" chiamo piano, a fil di voce.
 
 
Mi allontano, vedo Jacques entrare nelle scuderie, vado da lui. Entro, lo vedo ferrare il mio cavallo.
"Aspetta, voglio darti una mano." Dico mesto.
 
Almeno così avrò modo di tenermi occupato.
 
"Andrè .... grazie ma non è necessario, come vedi Alexander ha perso un ferro ..... che poi non ho capito perché tu ed il Signor Conte avete voluto portare i vostri cavalli!!"
"Oscar preferisce viaggiare con il suo cavallo ed io non ho voluto lasciare il mio ... magari ... ecco ... vado a fare una cavalcata." Dico prendendo la sella.
"Andrè .... si può sapere cos'hai?!! “domando curioso, "Non puoi uscire su Alexander .... e non credo che tu voglia prendere il cavallo del Conte!"
"Hai quasi finito, aspetterò."
"Non mi hai risposto, cos'hai?!"
"Nulla! ... Sono solo stanco, ho bisogno di distrarmi. Andrò in paese, tanto non dista molto."
“Andrè ..... tu non me la conti giusta!! E poi sono sicuro che il Conte non sarà affatto contento!! Va da lei ..... forza!" aggiungo le ultime parole con veemenza, se questi due si amano ……
"Non sarebbe contenta di cosa?"
"Ma di saperti in giro per il paese da solo!!! Il Signor Conte è gelosa!!! Possibile che tu non lo abbia ancora capito?"
"Oscar gelosa di me?! Ma no, cosa dici!? ... Tu confondi il mio essere sempre a sua disposizione con la sua gelosia."
"Assolutamente no. Il Conte .... posso smetterla di chiamarla Conte? Accidenti, è così ridicolo!! Senti la Contessa è gelosa!!! Gelosissima!!"
"Solo perché ci hai visto baciare non significa che lei ... provi qualcosa per me. E adesso scusami, ho bisogno di distrarmi!" Dico allacciando la sella ad Alexandre.
"E fermati!! Devo finire con i ferri ... lo vuoi capire? E per quanto riguarda la Contessa, lei è gelosa. Molto gelosa ...... quindi ..... ti ama!! E poi vi ho visto mentre vi baciavate .... solo due persone che si amano si baciano in quel modo!! Certo Andrè che ti sei scelto proprio una donna complicata!!! Ah ah ah!!"
"Oscar mi ama?! ... No, lei è ... orgogliosa, ostinata, superba, ecco perché può sembra gelosa." Rispondo deciso.
 
Oscar non mi ama ….. sono solo un servo, il suo attendente, forse un amico. Ma non mi vedrà mai come un uomo …. Purtroppo.
 
"Certo, concordo su tutto .... orgogliosa, ostinata, superba ...... ed innamorata di te, amico mio!!"
".... Jacques per favore sbrigati! Voglio andare via!"
"Uff ......come sei noioso!! Dimmi .... che intenzioni hai con la contessa? Non hai paura del padrone?!"
"Paura di Oscar?!... Ma no!"
"Ma no!! Del Generale!!! Se dovesse scoprirvi ... non oso immaginare di cosa sarebbe capace.”
"Il Generale non ha nulla da scoprire, tanto con sua figlia non c'è mai stato nulla se non ... qualche bacio."
"Qualche bacio ..... appassionato!! E vedrai ..... accadrà anche altro .... dalle  tempo. In fondo per anni ha creduto di essere un maschio ......"
Vedo Jacques concludere il suo lavoro, depone i ferri e dico: "Vado a farmi un giro. A dopo!"
"Ah ah ah ... Ma dove credi di andare? La neve cade copiosa! ... Certo che il conte ti ha dato davvero alla testa!"
Faccio capolino fuori la porta, in effetti nevica, anzi tra poco si scatenerà una vera tempesta, sussurro: "Hai ragione! ... Scusa se ti disturbo ma libera Alexander dalla sella, mi andrò a rinchiudere in camera mia."
"Si si .... vai Andrè ..... ma sappi che se avrai bisogno di un consiglio .... o di parlare con qualcuno, io sarò sempre a tua disposizione!!"
" ... Grazie Jacques!"
 
 
Vedo Andrè allontanarsi tra la neve, le sue impronte vengono subito coperte dalla nuova neve, credo proprio che sarà un capodanno imbiancato. Certo che il conte, o la contessa, è una donna fortunata. Strana ma fortunata, Andrè è un gran bravo ragazzo!
 
 
 
Percorro mestamente il viale che porta a palazzo, penso che il mondo mi stia crollando addosso. Voglio andare a letto per non pensare.
 
 
 
 
 
 
Sto cercando Charles per tutto il palazzo, ma dove si sarà cacciato mio marito? Qui dobbiamo finire di organizzare tutto .... e lui deve occuparsi di Andrè. "CHARLES!!!" Urlo mentre giro per i corridoi del palazzo!! "CHARLEESSSS!!! … Accidenti a mio marito! Ho bisogno di lui, ora!!”
 
Mi accingo a scendere al piano di sotto quando sento mia moglie chiamarmi. "Sono qui Joséphine!"
"Oh!!! Finalmente!! Vieni con me, veloce!!!" Afferro mio marito per un braccio e lo trascino con me nella nostra stanza.
"Jo!!! Ma sei .... instancabile!!!" Rispondo un poco sibillino.
"Stupido!! Dobbiamo parlare e non ......"
"Davvero?! Dici sul serio?! Non posso crederci! Davvero mi hai cercato per non ... fare nulla?!" domando con aria maliziosa.
"NO!! Uhm .... anche se non sarebbe affatto una cattiva idea ....... ma prima ..... dobbiamo occuparci di mia sorella e di Andrè!! Forza!! Siediti .... ma non troppo vicino a me o non riuscirò a resistere!!"
Osservo le poltroncine, mi accomodo insieme a mia moglie e domando: "Cosa dovrei fare?"
Osservo mio marito, certo che è proprio affascinante .... temo proprio che avremo ancora tanti figli ... lui ed io ..... faccio un bel respiro e rispondo: "Tu devi parlare con Andrè, ovviamente. E portargli gli abiti per domani sera .... e dovrai convincerlo ad indossarli ed a partecipare alla festa. Ah, mentre che ci sei, assicurati anche che sappia .... quello che deve sapere per rendere mia sorella felice!! Tutto chiaro?!"
"Che compito arduo che mi hai dato! ... Spero di riuscirci."
"Ma certo che ci riuscirai ....... anche perché in caso contrario ..... dovrai vedertela con me!! Ed ora vai .... o giuro che ti salto addosso!!"
 
Osservo mia moglie, sorride maliziosa, sono certo che mi salterebbe davvero addosso. Anzi ….. è già strano che non mi sia ancora saltata addosso!
 
"No, no, ti prego ….. sono troppo stanco, mi hai ... ecco ... esaurito. Scusami non ti offendere ma è la verità."
"ESAURITO?!! Dico ... ma sei forse impazzito?!! Dopo così pochi anni di matrimonio ...... tu intendi forse venire meno? Ah no ..... no no no no!!! Questa sera avrai una bella cena ricostituente!! Ci penso io a te!!"
"Ehm ... si ... che ci siano i dolci! ... Sai gli zuccheri mi danno la forza per tenerti testa! Ah ah ah ..."
"Bene ... avrai tutti i dolci del mondo ....  ma ora vai ad occuparti di Andrè!! Veloce!!"
 
Vedo mia moglie battere la sua manina sul tavolino davanti a noi, affinché il suo ordine sia più chiaro.
 
"Si, si, vado, vado!"
 
 
Osservo mio marito mentre si allontana, che fatica!! Certo che è proprio bello!! Poi mi accorgo che non ha preso i vestiti per Andrè, li prendo tra le braccia ed inseguo mio marito. Sollevo un poco le gonne con una mano mentre con l’altra tengo il mio prezioso fagotto stretto al petto, ho scelto con cura gli abiti per Andrè …. Ed anche quelli per mia sorella. Saranno perfetti!
 
 
"CHARLES!!! CHARLES!!"
Mi volto, domando: "Cosa c'è?"
"I vestiti per Andrè!! Oh Charles ... sei proprio sbadato!!!"
"Ah si, vero!” allungo le mani per prendere il fagotto dalle braccia della mia adorata moglie. "Bene, mia cara, va … dalli a me!” dico posandoli accuratamente sul mio braccio. “E adesso vado in missione!"
 
 
 
 
Entro nella mia stanza, mi sfilo le scarpe stizzito e con tutto il mio peso mi lascio andare sul letto. Incrocio le mani dietro la nuca e penso: Jacque mi prendere in giro, dice che Oscar mi ama ma se è confusa a causa dello svedese! …. Ammetto che per qualche istante mi sono illuso che provasse qualcosa per me, invece …. La ragione mi dice di togliermela dalla testa ma il cuore si rifiuta!
Sento bussare alla porta, mi alzo di scatto dal letto e mi siedo.
“Avanti!”
Vedo Charles fare capolino, sussurra: “Posso entrare?”
“Ma certo Signor Marchese!” mi alzo e gli vado incontro. “Questa è casa Vostra …”
“Si, ma tu sei mio ospite.”
“Ecco io, Vi ringrazio, Marchese.” Rispondo un poco imbarazzato.
 
Sono solo un servo, ospite del cognato, e della sorella, della mia padrona.
 
Avanzo, poso il vestiario sulla poltroncina e dico: “André, ti ho portato gli abiti che indosserai domani sera.”
“Ma io ….. Marchese, non credo che sia opportuno che venga.”
“Perché? Mia moglie ti ha invitato.”
“Si, ma io non mi sentirei a mio agio.”
“Non ne vedo il motivo e a noi fa piacere la tua presenza più di quella di tanti nobili etichettati! … Se gli abiti che ti ho portato non sono di tuo gusto, non hai che dirlo, te ne troverò altri! … Come vedi, non sono frivoli, Jo preferisce non scontrarsi con Oscar e vuole che ti veda affascinante!”
“Io non capisco … cosa c’entra Oscar?”
 
Osservo Andrè, mi pare un poco smarrito e confuso.
 
“Vieni André, facciamo due chiacchiere!” Dico accomodandoci sulle poltroncine davanti al camino acceso.
“Marchese, credo che …” abbasso lo sguardo.
“Jo è convinta che vi amiate.”
“Marchese, io mi sento imbarazzato …”
“Non ne vedo il motivo, sei un uomo come me! Dimmi, tu ami mia cognata?”
“Ecco … si, io la amo. L’ho sempre amata.” Rispondo in un sussurro, a capo abbassato.
“E non è poco! Sono sicura che Oscar non potrebbe vivere senza di te.”
“Ma … ma cosa ve lo fa pensare?”
“Ma se non fa che cercarti! E poi l’ho osservata, è gelosa, molto gelosa.”
“Ma Voi come ne siete certo?!” Domando confuso.
“Solo una donna innamorata ha quel genere di reazione e poi dimentichi che sono un uomo sposato e conosco bene l’atteggiamento di una donna gelosa. Ed Oscar non è da meno di sua sorella! … Forse è solo confusa ed è per questo che Jo vi ha invitato a palazzo, per darvi una mano.”
“Ma … la Marchesa come fa a pensare che Oscar … si, insomma che mi ama?”
“Dice che vi ha osservati quando si è recata l’ultima volta a palazzo Jarjayes. Infatti non fa che dirmi: Charles, se quei due non si decidono allora sarò io a dare loro una mano! Ah ah ah ..… Scusami André se rido ma lo sai che mia moglie è un vero terremoto e quando si mette in testa qualcosa, nessuno le fa cambiare idea, proprio come Oscar!” rispondo sorridendo.
 
Le donne di questa famiglia sono tutte uguali al loro augusto, e terribile, padre.
 
“Vedete Marchese, anche se Oscar contraccambiasse il mio amore … non ho alcuna speranza di viverle accanto, dimenticate che non sono nobile, non ho un titolo e Oscar appartiene ad una illustre famiglia e un giorno erediterà il suo casato!? … E’ vero, ho osato dichiararmi a lei, sono stato preso dall’impulso ma … non credo che rinuncerebbe a tutto per me, per un servo.”
"E perché dovrebbe rinunciare a tutto? Forse non sai che un uomo può sposare chi vuole ..... anche una persona del popolo, senza perdere i propri diritti dinastici?" aggiungo sorridendo.
 
Credo che Andrè non ha ancora capito che Oscar è, a tutti gli effetti, un uomo. È l’erede del casato dei Jarjayes, il prossimo Conte.
 
"Ma ….. cosa dite?! Dovrebbe chiedere il permesso al re ma ... e il Generale?! Il Generale non approverebbe, sono sicuro che un giorno per Oscar vorrà un uomo degno del casato Jarjayes."
“Ah ah ah ah .... André!  Non sottovalutarti! Al generale servirà un genero buono e tranquillo, che si faccia sottomettere da sua figlia ...... e con cui sua figlia sia disposta a ..... giacere! E tu ..... tu sei perfetto!" sorrido anche se un poco imbarazzato alla parola giacere, faccio fatica ad immaginare Oscar e Andrè in certi atteggiamenti ….. eccessivi.
 
 
 
Spalanco la bocca. Le parole del marchese mi sorprendono non poco. Mai avrei immaginato una tale disinvoltura da parte sua.
 
 
"Su .... non fare quella faccia!" Rispondo scoppiando a ridere felice, povero André mi fa quasi tenerezza!
"Marchese ma io non ho alcuna certezza che Oscar mi ami!"
"Ma Joséphine si! Ed io pure! Basterà solo aiutare Oscar a .... comprendersi meglio! Su su ...... vedrai che andrà tutto bene!"
"Ecco ... io non voglio illudermi ..."
"Illuderti André? "
"Esatto! ... Io le ho parlato dei miei sentimenti, ho osato baciarla, sono stato sfrontato ma non è servito a niente."
"Uhm......ma dimmi....hai provato a corteggiarla?" domando sorridendo.
 
Qualcosa mi dice che Andrè non ha idea di come si corteggi una donna.
 
"Corteggiarla?! Oscar ... Oscar ... non è il genere di donna che ama essere corteggiata, lei pensa come un uomo e ragiona come tale."
"Figuriamoci! Tu devi affascinarla, corteggiarla, riempirla di premure e galanterie! Tutto chiaro?"
"Perdonate Marchese ma Oscar non è quel genere di donna."
"Ne sei sicuro?" Domando osservando la faccia stranita di André. “Alla fine Oscar è una donna ….. va corteggiata.”
" ... Si ... certo ..."
"Uhm … dimmi....cosa hai da perdere a provarci?"
"Cosa dovrei fare?! E poi io ... non ho mai corteggiato una donna!"
"Ah ah ah .... bene! Allora come prima cosa vediamo se questi abiti ti vanno bene ..... voglio che tu sia perfetto! E poi andremo a scegliere dei fiori e dei cioccolatini ...... e forse anche uno stiletto. Oscar non è donna da gioielli o ventagli! Ma iniziamo da te! Forza!"
"Oh beh ... Grazie Marchese!" Rispondo sorridendo.
"Bene ....." Osservo André mentre afferra gli abiti e inizia a spogliarsi. Devo ammettere che ha un gran bel fisico, il ragazzo! Beato lui......
 
 
 
 
 
Il giorno dopo
 
Ho trascorso una notte orribile, mi sono addormentata quasi all’alba e quando ci sono riuscita, ho sognato André! … André o André … Accidenti a lui!
Mi alzo dal letto, mi siedo sul bordo, mi reclino su me stessa e porto le mani alla tempia trattenendo i miei lunghissimi capelli.
“André mi sta facendo impazzire: dice di amarmi e poi …. E poi lo vedo in atteggiamenti confidenziali con la servitù. Possibile che si prenda gioco di me?! … No, no André è un uomo leale, sincero ma … pur sempre un uomo ... corteggiato e chissà con quante donne sarà stato! .... Vorrei sapere se ... si, insomma con quante donne è stato!" mi alzo dal letto, mi lavo e mi vesto in tutta fretta. "Devo vederlo! Voglio che mi dica cosa ha fatto in tutti questi anni mentre pensava di amarmi!" chioso mentre lascio la mia stanza e raggiungo la sua a passo deciso, stufa da tutta questa situazione.
 
Toc Toc
 
Sento bussare, accidenti, non sono ancora presentabile! Cerco di sistemarmi al meglio, infilo di corsa i pantaloni e la camicia, cercando di nascondere le reazioni del mio corpo: ho sognato Oscar per tutta la notte! Accidenti! Ma perché non vuole calmarsi?
 
 
Busso con irruenza e chioso: "André, aprimi!"
"Accidenti .... proprio lei ...... e adesso come faccio a calmarmi?" Sussurro piano mentre mi avvicino alla porta, giro la chiave ed apro.
 
E adesso spero davvero che non si accorga del mio piccolo problema mattutino …..che poi è solo colpa sua!
 
"Buongiorno Oscar!” saluto sorridente.
Senza aspettare che me lo dica, faccio irruzione nella sua stanza e dico: "Dobbiamo parlare!"
"Ma prego, accomodati pure" Sento il suo profumo mentre mi passa davanti ed il mio corpo proprio non ne vuole sapere di acquietarsi. La osservo mentre raggiunge una poltrona del salottino e si siede decisa, iniziando a picchiettare con un piede a terra. Ecco, è anche impaziente! Però è così bella ...
"André, ecco ….. vorrei dimenticare tutto ciò che è successo tra noi ... e vorrei che ci comportassimo come se fossimo ancora amici fraterni come un tempo e raccontarci tutto."
"Uhm ..... però Oscar .... io non posso smettere di ....... amarti, non funziona così! "
"E' proprio questo il punto! ... Tu sostieni di amarmi ma da quanto tempo?"
"Da quanto tempo? Beh .... da sempre. Certo a sei anni era un amore diverso ma ..... credo proprio di amarti da quando ti ho vista per la prima volta, con i fioretti in mano, fiera e combattiva, scendere la scala di palazzo Jarjayes!"
"Oh ma ….. possibile? Ma ….. Oh beh ….. io davvero sono lusingata ma non credo che sia possibile ciò che mi dici."
"E perché? Non credi che ci si possa innamorare così? Beh ... a me è capitato!" Rispondo fiero.
 
Non intendo indietreggiare neppure di un passo. Mi sono nascosto per troppo tempo, ora basta.
 
"Ma io ... ma tu ... possibile che ... non è possibile!"
"E invece si!" Rispondo fiero. "Vorresti forse saperne più di me?"
"Ma tu ... si, tu ... nel frattempo hai frequentato delle donne?" Alzo lo sguardo e lo punto dritto nei suoi occhi.
"COSA? Ma che domande sono queste? Sei forse impazzita?" Domando sconcertato, non può essere ubriaca di prima mattina! E da sobria, non mi chiederebbe mai una cosa simile, mai!
"Non sono ne pazza e nemmeno ubriaca! Ti ho fatto una domanda, avanti, rispondimi!"
"Non intendo risponderti! Tu sei impazzita!"
"Suvvia, siamo amici e tra amici certe cose si posso dire! E poi non vedo cosa ci sarebbe di male, in fondo sei un uomo!"
"Uhm .... se lo dici tu ...."
"Allora?!" Domando con diffidenza.
"Allora cosa? Oscar ...... non sono cose da chiedere! Mettitelo bene in testa!!!" Sbotto furioso e scocciato, deve essere impazzita.
"Si, hai ragione! Scusami André!" Sussurro mentre vado via.
"Oh beh .... però se vuoi .... potremmo fare colazione assieme ......"
"No."
"Come desideri ......  a dopo allora!"
 
Annuisco e vado via.
 
Vedo Oscar allontanarsi a passo veloce, quasi furiosa. Chissà cosa le passa per la testa, accidenti a lei .... e pure a me!
 
Fuori di me percorro in tutta fretta il corridoio, borbotto sottovoce: "Accidenti a me ma cosa mi è preso?! Mi sono umiliata come una sciocca ..... ma perché l'ho fatto!?"
 
 
Esco dalla mia stanza, dopo una magnifica notte con mio marito Charles, quando scorgo mia sorella uscire a passo spedito dalla stanza di Andrè.
 
"Oscar!!! Sorellina!!!!"
 
Sento la voce allegra di mia sorella Joséphine, ma come fa ad essere sempre così allegra!
 
"Jo, non vorrei essere scortese ma lasciami tranquilla!" Rispondo senza rallentare il passo.
Inseguo mia sorella ed aggiungo: "E invece sei scortese, ed ora rispondimi, forza!!"
"Ma cosa vuoi?" Domando inarrestabile.
"Sapere cos'hai!! E cosa ci facevi nella stanza di Andrè?!"
"Nulla!"
 
Osservo mia sorella Oscar, ha un’aria davvero strana. Molto strana.
 
"Figuriamoci!! Ora vieni con me e facciamo colazione assieme ..... così mi racconti questo ..... nulla!"
"Non ho fame!"
"Ma io si. E tu mi terrai compagnia!" Afferro il braccio di mia sorella e la fermo.
"Joséphineeeee ...." protesto mentre mi trascina con sé.
Raggiungiamo il mio salottino privato, trascino con fatica mia sorella. Accidenti come è testarda! Peggio di nostro padre! Entriamo e tiro il cordino per fare arrivare una delle mie cameriere. "Ed ora sediamoci in attesa della colazione!!"
"Ma cosa vuoi?!" domando esasperata.
"Parlare con te .... e ovviamente fare colazione! Cosa preferisci? Cioccolata?!!" domando allegra e leggera,
Oscar è un osso duro, ma io lo sono di più.
 
"Sigh ….. cioccolata ….."
"Perfetto!"
 
Vedo arrivare la mia cameriera personale, Patricia, a cui chiedo di portarci la colazione, sotto lo sguardo furioso di mia sorella, la mia gelosissima sorellina. Sorrido mentre la osservo, se potesse la ucciderebbe subito! Sorrido mentre la osservo, è proprio gelosa …..  e cotta a puntino. Cederà, oh se cederà!!
 
"Avanti presto! Ho una certa fretta."
"Fretta? E cosa vorresti fare? Su su ...... raccontami un poco, abbiamo così da tanto da raccontarci, tu ed io!!"
"Ma insomma!! Io non ho nulla da dirti."
"Oh, figuriamoci!! Raccontami un po' ..... come passi le tue giornate? Intendo .... tu e Andrè, ovviamente!" Aggiungo maliziosa.
"Ma come vuoi che le passiamo?! Io sono il colonnello della Guardia Reale e non ho certo il tempo per non fare nulla!" Rispondo esasperata.
 
Ci mancano solo le chiacchiere da salotto, povera me!
 
"Quindi ..... tu e Andrè .... cosa fate? Su su ..... raccontami!!"
"Ma cosa vuoi che facciamo?! Quando sono in servizio è con me e quando siamo a palazzo solitamente ci alleniamo con le armi."
"Uhm ..... con le armi? Ma null'altro? Uff .... e dimmi ..... quanti corteggiatori hai, a Versailles?"
"Corteggiatori?! Ma ... Joséphine, mi reco a Versailles per svolgere il mio incarico! E poi Versailles è un luogo corrotto dove non esiste la morale!"
"E tu ..... tu ti sei mai innamorata?!"
"Io? Ma ... non ho tempo per pensare all'amore."
"C'è sempre tempo per l'amour!!!" Rispondo mentre Patricia porta il vassoio con la nostra colazione, aiutata da altre cameriere. Cioccolata calda, biscotti, torta ..... ho fatto servire di tutto.
 
Attendo che le cameriere lascino la stanza e ribatto: "Forse per te che vivi in modo differente ma per me è diverso. Io sono abituato a tutt'altro genere di vita. Vado in missione, sono sempre sulle tracce degli attentatori, spesso sono costretta ad accettare le sfide, i duelli, ad arrestare malviventi. Come vedi, la mia vita è tutt'altro che tranquilla!"
"Oh Signore .... hai ricominciato ad usare il maschile!! OSCAR!!! Sorellina!! No no no!!! Vuoi renderti conto che sei una donna? Una bella donna, aggiungerei!!" aggiungo le ultime parole con veemenza.
 
 È tutta uguale a nostro padre.
 
"Oh beh ….. nemmeno me ne sono accorta. Comunque la mia vita è questa!"
"Beh, almeno per questa sera .... non sarà così! In questa notte .... finalmente sarai una donna ..... e bada bene, ti vestirai anche come tale!!! E vedrai ...... sono certa che ti piacerà!"
"Ancora con questa storia!?"
"Ancora ...... anzi, sarà bene muoverci perché dobbiamo controllare il tuo abito!! L'ho scelto io .... e sono certa che ti piacerà!!"
"Jo ma io ... non posso ..."
"E perché, di grazia?" Domando davvero curiosa, vediamo cosa si inventerà questa testona.
"Ma cosa ci farei con un abito femminile? Non mi servirebbe a niente!"
"Vorresti forse presentarti senza vestiti al ballo?!! Ah ah ah ah ah"
"Prendimi pure in giro ma io ho i miei!"
"Eh no ..... questa volta ti sbagli!! Riavrai i tuoi vestiti solo domani mattina ..... per questa sera avrai solo un bell'abito, lungo, non troppo largo, non troppo scollato ma molto, ma molto femminile!!" aggiungo maliziosa mentre poso la tazza con la mia cioccolata sul tavolino.
"A cosa mi servirebbe?"
"Un bel vestito? Ti servirebbe a farti aprire gli occhi e vedresti finalmente quel bel ragazzo che hai tutti i giorni davanti agli occhi!! E capiresti quanto lui ti ama!!"
"Stai parlando di ….. Andrè?" domando sospettosa.
"Oh ..... vedo che hai capito!!! Bene bene ...... allora non sei così tanto cieca!!!"
"Meglio cambiare discorso."
“E perché mai?”
“Tu vuoi solo mettermi in mostra!”
"Metterti in mostra? Assolutamente no!!! Ma per chi mi hai presa? Oh ... tu mi offendi!!"
"Allora spiegami perché vuoi che lo faccia?!"
"Te l'ho già detto, per farti aprire gli occhi!! Per permetterti di vedere il mondo da un altro punto di vista! Uff ..... sei proprio cieca!!"
"Ma cosa dovrei sapere?"
"Dimmi ..... in tutta sincerità .... tu, cosa provi per Andrè?"
"Ecco ... io ..."Abbasso lo sguardo, annuisco.
"Tu ....." mi avvicino un poco a mia sorella, la osservo per bene. "Dimmi .... tu ... potresti mai vivere senza di lui?"
"Senza Andrè?! ... Ecco veramente ... in tutta onestà non riuscirei a vivere senza la sua presenza ma ... non fraintendere, è da quando ho la ragione che è stato il mio punto di riferimento, la mia forza."
"La tua .... metà. Pensaci Oscar ....." aggiungo con voce suadente e tranquilla, forse riuscirò a farle aprire gli occhi!
"La mia metà?! Ancora con questa storia? E poi sono sicura che in passato André non ha sdegnato la compagnia di altre donne."
"Ah .... quindi il punto è questo .... tu vuoi essere l'unica!!! ….  In effetti non posso di certo darti torto!”
"Oh beh ….. ovvio! Mi darebbe immensamente fastidio sapere che lui ….. si, insomma hai capito."
"In effetti ..... sai per Charles, io sono l'unica .... non c'è stata alcuna prima di me! Uhm ….. sorellina, credo che andrò a chiedere ad Andrè informazioni ..... che poi condividerò con te, ovviamente. Mentre tu proverai il vestito .... allora?"
"Cosa vorresti fare? Ma ..."
"Ma niente ...... ho una missione ....  e la porterò a termine, vedrai!!"
"Ma veramente ... non pensi che sia indelicato da parte tua fare certe domande ad ... André?"
"Beh .... potrei sempre coinvolgere Charles ..... se proprio non vuoi che sia io a domandarglielo!"
"Oh beh ... fai ciò che vuoi!" Concludo fingendo indifferenza.
“Oscar .... tu non me la racconti giusta ...... a te tutto ciò interessa ..... molto!! Potrai mentire a me .... ma tu lo ami. Almeno con te stessa sii sincera. Non c'è Oscar senza Andrè ....  e non c'è Andrè, senza Oscar. Siete come la luce e l'ombra, indivisibili!!" Aggiungo con fervore.
".... Fai ciò che credi!... Ma poi fammi sapere!" Dico mentre vado via.
"Come vuoi" rispondo soddisfatta.
 
Oscar lo ama, non ho alcun dubbio. Lo ama più di quanto lei possa immaginare. "Bene ... ed ora a noi due, Andrè!"
   
 
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