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Autore: nefertiry85    11/09/2009    21 recensioni
E se alcuni componenti della famiglia Cullen di notte trovassero una bambina umana??? Cosa succederebbe?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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RAGAZZE CHE IMPRESA è STATA SCRIVERE QUESTO CAPITOLO, IN QUESTI GIORNI NON PER COLPA DELL’ESAME CHE STO STUDIANDO NON MI VENIVA PROPRIO L’ISPIRAZIONE DI METTERMI AL COMPUTER E SCRIVERE, PERò OGGI MI SONO COSTRETTA, SPERO CHE VI PIACCIA.

PERDONATEMI PER IL RITARDO, MA NON SAPEVO PROPRIO COME FARE, SPERO DI ESSERE PERDONATA CON QUESTO CAPITOLO UN PO’ Più LUNGO DEI PRECEDENTI…

BUONA LETTURA…E GRAZIE PER AVERMI ASPETTATA…

P.S.= NON SO QUANDO RIUSCIRò A SCRIVERE IL PROX CAPITOLO, MA FARò IL PRIMA POSSIBILE…UN BACIO.

 

 

La piccola Isabella

 

 

Pov Edward

Avevo preso la mia decisione; con molto rimpianto sarei andato via dalla mia famiglia.

Poi Alice che aveva visto tutto mi aveva convinto a restare.

Ci avviammo insieme verso casa, ma avevo così paura di ritornarci.

In quella casa c’era lei, quella bambina che aveva scatenato il mostro.

Ma chi era quella piccola umana da dovermi allontanare dalle uniche persone che amavo?

Non potevo odiarla per qualcosa di cui non aveva colpa, ma non potevo neanche amarla.

Arrivammo davanti la porta di casa e mi bloccai.

<< Che cosa c’è? >> mi chiese Alice prima di aprire la porta

Cosa potevo risponderle?

Che temevo il loro giudizio?

 Che avevo paura di leggere i loro pensieri di disprezzo nei miei confronti?

Paura di leggere la delusione di Esme e quelle che mi avrebbe fatto ancor più male, quella di Carlisle?

 E soprattutto che io il predatore più temibile al mondo aveva il terrore di entrare in quella casa per colpa di una bambina?

<< Niente >> ecco qual’era la risposta che diedi.

Aprì la porta e subito entrò raggiungendo suo marito Jasper, io invece ancora un po’ titubante rimasi sulla soglia con la testa bassa per paura dei loro sguardi.

“ Oh Edward ” il pensiero di mia madre mi raggiunse prima che le sue braccia mi circondassero il collo.

“ Figliolo ” e altre due braccia mi circondarono, quelle di Carlisle.

Alzai lo sguardo e incrocia tutti gli sguardi sorridenti dei miei familiari, persino Rosalie mi sorrideva, e in quel momento la vidi di nuovo.

Tra le braccia di Rosalie mi fissava, il suo sguardo mi incatenò nuovamente nei suoi occhi.

Smisi di respirare per evitare che il suo profumo giungesse di nuovo a me.

<< Perdonatemi, mi dispiace per quello che è successo prima, io non.. >>

<< Edward tu non devi chiedere scusa di niente, tu non hai colpe, lei è la tua cantante e nessun vampiro è mai riuscito a resistere alla sua cantante, ma il sol fatto che tu ora sia qui e non stia provando ad attaccarla significa che la tua forza di volontà è molto forte >> Carlisle è sempre stato un padre troppo buono con me.

<< Io non sto respirando >>

<< Edward tranquillo, non le farai del male, mi fido di te, noi tutti ci fidiamo di te >> le parole di Carlisle mi colpirono in pieno, non trovavano discordia con le espressioni benevoli del resto della mia famiglia.

Con un lieve cenno della testa mi andai a sedere sulle scale il più lontano possibile dalla bambina, Jasper per prevenzione venne a sedersi vicino a me.

<< Carlisle, allora hai visitato la bambina? >> chiese Alice a nostro padre.

<< Si è sana, è solo molto stanca >>

<< Bene quindi bisogna solo prepararle la camera >> dai pensieri di mia sorella Alice, capì che lei considerava quella bambina già come membro della famiglia.

<< Alice non potrai pensarlo sul serio, è un’umana >> chiesi sconvolto.

<< Sapete che le vostre discussioni silenziose mi irritano, quindi fateci partecipi >> era Emmett a parlare.

<< Semplice, Alice vuole che la bambina  diventi parte della famiglia >>

<< Ma cara, non possiamo >> disse dolce Esme

<< Sentite non è il momento di parlarne >> e con la testa indicò nella direzione della bambina che ci guardava senza parlare tra le braccia di Rosalie.

<< È molto stanca deve riposare >> disse Carlisle << ma ho il timore che se si svegliasse durante la notte in una camera sconosciuta potrebbe aumentarle lo shock, quindi è meglio che dorma qui sul divano, è l’unica stanza che conosce per ora >>

<< Vado subito a prenderle un cuscino e delle coperte>> detto ciò Rosalie lasciò la piccola tra le braccia di Esme e andò al piano superiore.

Gli occhi di mia madre nel guardare quella piccola umana erano così emozionati che se avesse potuto avrebbe pianto.

Dopo pochi secondi Rosalie scese sistemando il divano con il cuscino e le coperte.

L’adagiarono sul divano con molta delicatezza e la coprirono con un enorme piumone.

<< Per favore non mi lasciare  >> quella vocina mi penetrò nel cuore.

La bambina teneva la mano di Esme stretta nella sua piccola manina e la guardava con occhi supplichevoli.

<< Bella non ti preoccupare, rimarrò qui con te tutta la notte, ti prometto che domani appena ti sveglierai sarò la prima persona che vedrai >> Esme cercava di tranquillizzarla con la mano libera accarezzandole la testa.

<< Me lo prometti? >> chiese ancora dubbiosa la bambina.

<< Te lo prometto >>  l’assicurò Esme.

Rosalie si avvicinò piano a me << Edward cosa dicono i suoi pensieri? Si ricorda cosa è successo? >>

Fino ad ora non avevo pensato di leggerle la mente e così tentai.

Vuota.

Niente, non sento niente, è come se la sua testa fosse vuota.

<< Non riesco a leggerle nella mente >> dissi con un lieve sussurrò, che solo i vampiri nella stanza potevano udire.

Tutti in quel momento si girarono verso di me.

<< Come è possibile? >> chiese Jasper seduto al mio fianco.

<< È come se la sua mente fosse vuota >>

<< È impossibile che non stia pensando niente >> disse Jasper.

I miei occhi fissavano quella bambina, non capivo cosa e come il mio potere non potesse funzionare su di lei.

<< Quindi significa che domani dovremmo chiedere direttamente a lei cosa sia successo nel bosco; povera piccola >> disse Esme mettendosi una mano sul cuore.

Le loro mani erano ancora intrecciate, mentre vedevo gli occhi della piccola farsi pesanti e chiudersi, per poi addormentarsi.

<< Bene ora la piccola dorme e possiamo parlare >> disse Alice appena si accertò che la bambina si fosse addormentata sul serio.

<< Alice come puoi pensare che un umana possa far parte di questa famiglia? Ti sei dimenticata che siamo vampiri? >> cercavo di non urlare nonostante qualcosa dentro di me ribolliva.

<< Alice, Edward ha ragione, la nostra vita non è adatta per un’umana e poi qualcuno sicuramente la starà cercando >> disse bonario Carlisle.

<< Sicuramente suo padre o qualche parente si sarà accorto della sua assenza e della scomparsa della madre, avrà una famiglia >> fu Esme a parlare.

In quel momento un pensiero mi colpì “ mamma ”  non era di nessuno della mia famiglia.

<< Edward che c’è? >> Jasper si era accorto del mio cambiamento d’umore.

<< Ho sentito un suo pensiero >> risposi avvicinandomi alla bambina.

Quel gesto fatto con tanta felicità fu un errore, avevo ripreso a respirare e il suo odore mi colpì di nuovo forte.

Il sapore del veleno ricomparve nella mia bocca e mi bloccai.

Jasper subito mi bloccò prendendomi per il polso.

Ma ora ero più tranquillo, avevo placato la mia sete con la caccia, ma nulla toglieva che la mia gola bruciasse per la sete.

Respirai nuovamente per riempire i miei polmoni del suo profumo.

Altro veleno riempì la mia bocca.

Dovevo stare calmo, abituarmi a quel profumo, non l’avrei data vinta al mostro che avevo dentro, che in questo momento si agitava per prendere il soppravvento.

Nessuno mi si avvicinò, nessuno disse niente, era una lotta che dovevo vincere con me stesso.

“ mamma ” quel pensiero penetrò con forza nella mia mente, era una preghiera, una supplica, un lamento.

Aprì gli occhi che avevo chiuso per riacquistare la calma e la vidi.

Il suo viso angelico, aveva assunto una smorfia tipica della sofferenza.

<< La sento, ora la sento >> dissi scrollandomi di dosso la mano di Jasper che mi bloccava per il polso.

<< Edward sei sicuro? >> mi chiese Jasper, la sua domanda aveva un doppio senso.

Voleva essere sicuro che non attaccassi la bambina, oltre che avere la certezza che la sentissi veramente.

<< Si, sicurissimo >> dissi con tono deciso per fargli capire che la mia risposta valeva per tutte e due le sue domande.

Mi affiancai ad Esme e mi abbassai sulle ginocchia.

Ora il mio viso era ad una spanna dal quel dolce viso, da quel dolce profumo, chissà se il suo sangue.. no Edward, non puoi, non sei un mostro, non puoi deludere tutta la fiducia della tua famiglia.

E mentre intraprendevo un monologo  con me stesso la sentì di nuovo.

“ mamma non mi abbandonare anche tu ”

Poi i suoi pensieri  diventarono più allegri.

“ Dai papà, ti prego ancora una volta ” un uomo sulla trentina guardava sua figlia sorridente, era alto, con capelli mori e dei baffi che gli davano un aria seria e buffa allo stesso tempo.

“ Bells è tardi, lo sai che poi la mamma si arrabbia ” ma il suo sguardo rimase sempre benevolo.

“ Papà altri cinque minuti e poi andiamo, te lo prometto ” l’uomo si posizionò alle spalle della bambina e la spinse, lei era su un’altalena.

Più andava su e più si divertiva.

“ Papà dai fammi volare ” e quell’uomo la spingeva sempre di più, rimanendo però sempre al suo fianco per evitare qualche incidente.

“ Ora basta piccola, torniamo a casa, io devo andare a lavoro ” l’uomo fermò l’altalena, prese in braccio la bimba e invece di posarla a terra se la mise sulle spalle.

Poi il sogno cambiò.

“ Bella sei pronta? Papà sarà qui a momenti ” la bambina era di fronte uno specchio si stava sistemando il nastro ai capelli, il riflesso era di una bambina più piccola di quella che ora era di fronte a me, di un anno o forse due.

Il suono del campanello la distrasse dal suo faticoso compito di fare un fiocco.

Andò giù vicino alla porta mentre la madre l’apriva per buttarsi fra le braccia del padre, ma quando la mamma aprì invece di suo padre si era ritrovata di fronte due agenti, colleghi di suo padre, li aveva riconosciuti perché aveva giocato con loro quando suo padre l’aveva portato con se al commissariato un pomeriggio.

Aveva notato che il loro sguardo era triste, ma non capiva perché, gli agenti non l’avevano vista presi a guardare in viso la mamma.

“ Bob, Logan, perché siete qui? Charlie dov’ è? ” sembrava che la mamma stesse per piangere ma non capiva perché.

“ Reneè… oggi pomeriggio un pazzo ha preso in ostaggio un’intera classe di bambini di 6 anni con le due maestre, non voleva ragionare,stava perdendo la testa, così quando ha chiesto di parlare con un agente, Charlie si è offerto volontario, voleva a tutti costi salvare quei bambini; non c’è stato modo di farlo ragionare, dopo mezz’ora che è entrato abbiamo sentito due spari, abbiamo fatto irruzione e abbiamo visto che l’uomo che aveva preso in ostaggio i bambini era ferito ad una spalla, mentre Charlie… beh… ” la madre si accasciò a terra e abbracciò forte la bambina e scoppiò in lacrime.

Tutto diventò buio, poi comparvero tre sagome, due adulti che prendevano per mano una bambina, li riconobbi erano i suoi genitori e la bambina era lei.

Era felice, nonostante passeggiasse nelle tenebre, guardava i genitori che le sorridevano felici, poi tutto cambiò, il padre diventò serio e si allontano da lei.

“ Papà, papà, non andare, non mi lasciare, ti pregooo ”

Poi degli alberi circondarono lei e la mamma, era il bosco in cui l’avevano trovata Rosalie ed Emmett.

Un ragazzo comparve davanti a loro, la bambina pensò che era comparso dal nulla.

Era biondo, pelle bianco latte, era perfetto, ma i suoi occhi erano neri e le facevano paura.

Era un vampiro, ma lei non poteva saperlo.

“ Che buon profumino ” disse il vampiro, mentre le guardava con aria minacciosa.

“ Cosa vuoi? Lasciaci in pace! ” era la madre della bambina, che aveva capito il pericolo, per come quel vampiro guardava sua figlia.

“ Voglio solo tua figlia ” e la bambina si strinse più forte alla gamba della madre.

“ Per favore non la toccare ” erano le suppliche della donna.

“ Ok, oggi mi sento buono, sarà pur vero che nella botte piccola c’è il vino buono, ma in quella grande c’è né di più e io oggi ho parecchia sete, e poi anche il tuo profumo è buono come quello di tua figlia, aspetterò che crescerà, tanto la caccia è la mia passione ” detto ciò saettò verso la madre e scomparve con lei nella foresta.

Man mano che le loro figure svanirono, anche gli alberi svanirono con loro, lasciando uno scenario nero a circondare la piccola.

“ Mamma ti prego non mi abbandonare anche tu… MAMMAAAA ”

La bambina piangendo si mise seduta e abbracciò le sue ginocchia nascondendo il viso tra esse.

“ Mamma, sigh, mamma, non mi lasciare anche tu come papà ” la bambina aveva capito, aveva capito che anche la madre era morta.

Poi un angelo dai capelli biondi le era andata vicino e l’aveva messa al sicuro tra le sue braccia.

Quell’angelo era Rosalie.

Poi il suo sogno si semplificò in poche e semplici immagini.

Prima il viso di Emmett sorridente, poi Carlisle il dottore buono, Esme una donna bellissima, Alice aveva pensato che fosse una fatina uscita da uno dei suoi libri di fiabe, poi Jasper era quello che all’inizio gli faceva un po’ paura, perché assomigliava all’uomo che aveva portato via sua madre, però poi aveva notato i suoi dolci occhi ambrati e no neri.

Poi un’immagine mi colpì.

Ero io, il mio viso, i miei occhi erano neri ma lei non aveva paura, anzi mi vedeva come vedeva Rosalie, un angelo, tutto intorno a me era bianco e la fissavo senza nessuna espressione.

“ Edward ” mi chiamò per nome nei suoi sogni.

Mi allontanai da lei stupito, non gli facevo paura.

<< Edward >> balzai sorpreso quando Carlisle mi chiamò.

<< Edward cosa succede? >> mi chiese Rosalie in ansia.

Guardavo quella fragile bambina, così piccola ne aveva subite tante.

<< So cosa le è successo >> dissi continuando a fissarla.

<< Edward pensi di metterci al corrente? >> disse Alice spazientita.

<< Questa piccola è rimasta orfana >> sentì un singhiozzo provenire da mia madre.

<< Suo padre era un poliziotto, è stato ucciso mentre cercava di liberare dei bambini presi in ostaggio da un pazzo, uno o due anni fa, e sua madre è stata uccisa da un vampiro questo pomeriggio, con la speranza di salvare lei >>

<< Vuoi dire che un vampiro voleva uccidere una bambina? >> chiese Emmett arrabbiato.

Risposi con un solo cenno del capo.

Ripensavo a quel vampiro, a ciò che aveva detto e un ringhio nacque dal profondo del mio petto, strinsi i pugni lungo i miei fianchi e cercai di calmarmi.

<< Avete sentito, la piccola Bella ha perso entrambi i genitori, quindi.. >>

<< Alice, è nostro dovere denunciare il suo ritrovamento e non è detto che non abbia parenti che la stiano cercando >> la interruppe Carlisle.

<< Voi non capite, io ho già “ visto ”, questa bambina non ha più nessuno, la metteranno in un orfanatrofio >> era la prima volta che sentivo Alice arrabbiarsi.

<< Facciamo così, domani andremo alla polizia per denunciare il suo ritrovamento, ma non la porteremo con noi, anche perché per lei potrebbe essere traumatico, poi vedremo >> disse Carlisle deciso.

<< Che Bello! >> disse Alice saltando come una bambina sul posto proprio mentre un’immagine balenò nella sua mente.

<< Alice, fermati un attimo >> si accorse dell’errore e subito iniziò a cantare nella sua mente l’inno francese tradotto in cinese.

<< Troppo tardi, spiegami quell’immagine, tu avevi previsto tutto >>.

<< Non so di cosa tu stia parlando, fratellone >> disse con aria innocente.

<< Alice >> dissi quasi ringhiando.

<< Ok, Ok, vi dirò cosa ho visto >> disse arrendevole.

<< Ti ho visto andare a caccia, incontrare il suo profumo e ucciderla >> in quel momento trasalii vedendo nella mia mente l’immagine di me che si nutriva di quella bambina, poi lei continuò << ecco perché non ho voluto che tu andassi a caccia, e così con una scusa ho allontanato i due piccioncini da casa, sicura che l’avrebbero trovata >>, concluse.

<< Perché hai mandato noi e non ci siete andati voi? >> chiese Emmett.

<< Beh vedi, ho visto che se fossimo andati noi, la bambina vedendo Jasper si sarebbe spaventata, perché al buio della notte lo avrebbe scambiato per l’aggressore di sua madre e non si sarebbe fatta avvicinare, mentre con voi è stato tutto più facile >> disse sorridendo.

<< Ok ora però devi dirmi cosa c’entro io >> dissi per riprendere quella visione che non avevo capito, ma appena dissi ciò mi sbarrò la sua mente pensando a quanti vestiti poteva comprare alla bambina.

<< Alice, dimmi quello che voglio sapere >> stavo perdendo veramente la pazienza.

<< Edward, tu non c’entri niente, non essere il solito sospettoso >> poi voltandosi verso suo marito << andiamo a caccia >> lo prese per mano e uscii di casa prima che la potessi fermare con qualche altra domanda.

Non me la raccontava giusta, ma per ora non avrei insistito, prima o poi la verità sarebbe venuta a galla, e io avevo un’eternità a disposizione.

<< Rose cara, rimarresti tu un po’ con la piccola? Vado a prepararle la colazione, quando si sveglierà sarà affamata, chissà da quante ore non tocca cibo >> chiese Esme che non aveva sciolto per niente la presa dalla mano della bambina.

<< Certo mamma >> e subito Rosalie prese il suo posto.

Esme mi passò affianco e mi accarezzò il viso, la sua mano era bollente e profumata, era la stessa mano che fino a pochi istanti fa teneva stretta alla mano della bambina, quel calore mi provocò un brivido inspiegabile.

 

 

RISPOSTA ALLE VOSTRE DOLCISSIME RECENSIONI:

MONI: sono contenta di avere una nuova fan, spero che questa ff ti piaccia come l’altra..cmq Bella nella mia ff ha circa sei anni, non è così piccola…grazie per i tuoi complimenti..

HONEYMOON: grazie di cuore… mi basta sapere che tu mi segui sempre anche se non puoi sempre recensire, e quando potrai commentare non potrà altro che farmi un piacere immenso..

SESSYLI: non ti preoccupare, io non lascio mai le cose a metà, trovo sempre una fine in un modo o nell’altro, dovete solo pazientare, perché in questo periodo sono presa con gli esami…grazie per il tuo sostegno.

LUIGIA: la mia cara gina… beh diciamo…più che altro perché Jacob lo fa con piacere perché con nessi ha l’impriting, ma Bella invece per lui è un ostacolo, nel senso che è un problema perché gli fa perdere la sua umanità risvegliando il mostro…anche se le cose cambieranno.

EMILY BLOOD: grazie per il tuo sostegno…spero ti piaccia il mio nuovo capitolo..

HALE1843: grazie J

SILVIA16595: sono contenta di aver creato una ff con i bambini che ti piaccia, spero che ti piacerà anche quando Bella crescerà.. J

LUISA98: la continuerò non ti preoccupare J

GIULIA MIAO: Grazie per tutti i tuoi complimenti..

MARYAC_CULLEN: Grazie sono contenta che ti piaccia la mia Bella.

VGETINA SSJ 94: Grazie…ma la bambina non sa che sono vampiri ovviamente..

STELLELILLY: perdonami per il ritardo, spero che ti sia piaciuto il mio capitolo…baci e grazie.

  
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