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Autore: ValeAlcazar    16/01/2023    0 recensioni
Io ed Emanuela Martines abbiamo creato un lavoro a 4 mani buona lettura
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Soldati della guardia metropolitana di Parigi, Victor Clemente Girodelle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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PER SEMPRE ultimo capitolo UNA DECISIONE DELICATA CASERMA DELLA GUARDIA, PARIGI tarda primavera 1813 Erano trascorsi ormai 3 anni dalle nozze di Isabelle e Mathieu, una volta rientrati dal congedo matrimoniale entrambi avevano ripreso i loro ruoli in caserma. Mathieu adesso era il Comandante dei Soldati della Guardia, Isabelle aveva mantenuto il ruolo di Maggiore anche se in cuor suo sperava di poter divenire Colonnello, Oscar e André erano titubanti nel concederle quella promozione. Quelle erano state giornate particolarmente stancanti, Isabelle era reduce da una ronda nella periferia di Parigi e aveva coperto due turni consecutivi di guardia, per non parlare dei plichi e dei dispacci a cui apporre sigilli, compito a cui Isabelle si dedicava evitando così che il lavoro di Mathieu si accumulasse inutilmente. Isabelle da alcuni giorni non stava molto bene, non aveva dato un granché peso a quei lievi malesseri, credendo si trattasse di affaticamento dovuto al volgere della stagione estiva. -"Isabelle, sei molto pallida...."- disse Mathieu avvicinandosi al lato della scrivania -"Sei proprio sicura di stare bene?"- -"Sì Mathieu....sto benissimo...credo di essere solo stanca..."- -"Dovresti riguardarti Isabelle...sai che non mi piace che tu abusi troppo delle tue forze"- la redarguì benevolmente -"Sto bene Mathieu, non devi preoccuparti inutilmente"- replicò Isabelle Fece per alzarsi quando fu colta da un improvviso capogiro, dovette appoggiare i palmi sul tavolo per riprendersi, sentiva le tempie fradice di sudore, senza che neppure se ne accorgesse come un fiume in piena rigurgitò sul pavimento investendo gli stivali e parte dell'uniforme di Mathieu -"Isabelle..." gridò Mathieu preoccupato, non finì di pronunciare la frase che Isabelle perse conoscenza. Si risvegliò di lì a poco sulla piccola branda a disposizione del Comandante, la testa che le continuava a girare e un senso di nausea che le prendeva la gola. Mathieu era uscito sconvolto dagli alloggi del Comando e gridò ad Alain di correre immediatamente a cercare il medico della caserma e di mandare qualcuno presso la sede della Gendarmeria per avvertire dell'accaduto il Generale Oscar e il Colonnello Grandier, che arrivarono prima del medico. Oscar entrò nel piccolo alloggio trovando uno sconvolto Mathieu che teneva la mano di Isabelle. Non sapeva più cosa fare contro la testardaggine della moglie che continuava rassicurarlo di stare bene , di volersi alzare e tornare al suo lavoro perché sicura fosse solo un malessere passeggero dovuto probabilmente alla stanchezza. -"Tranquillo Mathieu, a breve sarà qui il medico. E tu Isabelle stai giù! Ascoltami piccola mia potrai alzarti dopo il.responso del medico. Il medico sopraggiunse di lì a poco. -"Dottor La Riviere vi siete scomodato per nulla...come potete vedere sto molto meglio deve essere stato un malore dovuto al caldo."- -"Ditemi Maggiore Grandier, accusate per caso oltre la sintomatologia che mi ha riferito vostro marito disgusto e repulsione per alcuni cibi o alimenti?"- -"È stato quel penetrante odore che proviene dalle cucine a provocarmi il malore."- -"Avete percepito fin quaggiù l'aroma delle essenze della cucina?"- -"Sì, e mi ha fatto rivoltare lo stomaco"- -"Ditemi Maggiore Grandier, da quando non avete le vostre regole"- -"Ecco....vedete dottore"- rispose Isabelle arrossendo -"Ho un ritardo di circa 20 giorni"- Mathieu che non volle uscire dalla stanza anche sotto le insistenze del medico guardò sbigottito Oscar che gli sorrise capendo il responso che il medico stava per emettere -"Congratulazioni allora Madame LaBorde, presto avrete un figlio."- sentenziò felice prima di ritarsi nell'anticamera dove André insieme ad Alain aspettavano con trepidazione il suo responso. -"Felicitazioni ragazzi."- disse una commossa Oscar che con gli occhi lucidi accarezzava il viso della figlia e stringeva forte la mano di Mathieu ancora incredulo ma felice per la notizia appena ricevuta. -"Vi lascio soli. Vado a dare la notizia ad André. Tu però Isabelle per adesso stai giù, chiamerò una carrozza che ti porterà a casa per un po' ti metto a riposo poi vedremo il da farsi. Anche tu ragazzo mio vai con lei, il Comando per oggi lo lasciamo ad Alain."- e dopo aver baciato sulla fronte Isabelle e abbracciato Mathieu uscì dalla stanza. -"Un bambino, avremo un bambino Isabelle sono al settimo cielo. Ti amo tanto."- -"Ti amo tanto Mathieu e felice anch'io amore mio."- Intanto fuori dalla stanza un preoccupato André voleva entrare per vedere come stesse la sua bambina -"André stai calmo...è tutto a posto. Lascia i ragazzi un attimo da soli."- -"Oscar ti prego dimmi come sta Isabelle, che cos'ha?"- -"Niente di grave stai tranquillo...presto sarai nonno amore mio."- gli comunicò Oscar sotto lo sguardo divertito di Alain che allo sbigottimento iniziale della notizia diede una sonora pacca sulla spalla al suo amico ancora incredulo. -"Eh mio caro, sarebbe successo prima o poi. Non fare quella faccia."- lo canzonò Alain che strappò una risata ad Oscar. Passarono i giorni e dopo essersi ripresa Isabelle riprendeva il suo posto in Caserma, dove vi si recava in carrozza per ordine del medico, non sarebbe stato salutare né per lei né per la creatura che portava in grembo, sottoporsi allo stress della cavalcatura. I compiti a lei assegnati erano incombenze d'ufficio, niente addestramenti e niente allenamenti di nessun genere. Trascorsero così un po' di settimane quando, una sera di ritorno dalla caserma con Oscar, ebbe dei violenti crampi al basso ventre. Fu chiamato d'urgenza il medico, che dopo una visita accurata, sentenziò la possibilità che Isabelle potesse perdere il bambino se non fosse rimasta totalmente a riposo da lì fino al momento del parto. I continui spostamenti anche se in carrozza non avrebbero potuto scongiurare un possibile aborto e da questo anche la possibilità di non potere in futuro avere altri bambini. A quella sentenza il mondo sembrò crollare addosso ad Isabelle e Mathieu...anche ad Oscar e André crollò il mondo addosso. Avevano quasi vissuto anche loro una tragedia simile quando Oscar era in attesa della figlia con la sola differenza che, sì, Isabelle era nata e Oscar aveva quasi perso la vita nel metterla al mondo, ma non avrebbe più potuto avere altri figli, mentre Isabelle se fosse rimasta a riposo avrebbe scongiurato lo stesso destino vissuto dalla madre. A quel punto ad Isabelle non le rimase altro che farsi forza e seguire i consigli che il medico le diede per vivere tranquillamente e senza rischi il resto della gravidanza. Oscar e André una sera, preoccupati per la situazione creatasi decisero di parlare ad Isabelle per consigliarle di lasciare la vita militare e dedicarsi alla famiglia che stava formando con Mathieu mettendo al corrente anche lui su quello che avrebbero consigliato alla figlia. Mathieu conoscendo la storia della gravidanza di Oscar fu d'accordo, anche lui aveva intenzione di chiederglielo ma conoscendo la risolutezza della moglie fu felice che anche loro erano dello stesso avviso e probabilmente li avrebbe ascoltati. Infatti una sera Oscar chiese ad Isabelle se poteva parlarle -"Isabelle, vorrei parlarti un attimo di una questione un po' delicata."- -"Che succede madre, qualcosa non va? State male?"- -"No bambina mia io sto bene. È di te che sono preoccupata e della tua vita futura come donna. Sai tutto della mia vita passata, compreso il periodo più bello e dolce, la tua attesa e la tua nascita. Vedi...quello che sto per dirti te lo dico da donna, che ha capito tardi di esserlo nella sua interezza e anche da madre preoccupata per te figlia mia. Se lo faccio è per il tuo bene e per quello che voglio a questo esserino che ancora non conosciamo ma che amiamo con tutto il cuore."- iniziò a dire con voce triste ma dolce -"Mi fate preoccupare madre, che succede? Il medico vi ha detto qualcosa che io non so?"- chiese con le guance in fiamme -"Non agitarti, è solo un consiglio tesoro mio che mi auguro tu seguirai. Io vorrei che tu lasciassi la vita militare. So di chiederti molto ma vorrei che ti dedicassi alla tua famiglia. Avremmo tanto voluto darti dei fratellini o sorelline io e tuo padre ma ho dovuto fare la scottante scelta di non averne altri per vederti crescere anche per amore di tuo padre. Non sempre la vita va come vorremmo e ci mette davanti a scelte dolorise ma che facciamo per amore di chi ci sta accanto."- -"Mi state dicendo di lasciare il mio lavoro che con fatica ho ottenuto? Che ho dovuto subire discriminazioni di ogni genere perché sono una donna, che ho sempre dovuto dimostrare a chicchessia di esserne all'altezza? Come potete farlo, non capisco!"- chiese quasi urlando Isabelle -"Lo so bambina mia, lo so bene quello che hai passato, ero con te, al tuo fianco, ma credimi quando ti dico che anche a me addolora chiedertelo, ho paura per te per quello che potrebbe succederti."- -"Mi state dicendo che se dopo il parto riprendo il mio lavoro ed io e Mathieu volessimo altri figli correrei il rischio di perderli o di morire? È questo quello che mi state dicendo?"- chiese in lacrime -"Non lo so per certo bambina mia ma sì, potrebbe essere un'eventualità. Per quanto possa essere bello e gratificante il nostro lavoro non vale la pena sacrificare la vita meravigliosa che ti aspetta."- -"Non lo so madre, posso rifletterci? Voglio parlarne anche con Mathieu, anche se sono sicura che cercherà di convincermi a farlo. Mio padre sarà d'accordo anche lui immagino?"- -"Sì Isabelle, vuole la tua felicità. Lo sai quanto tiene a te, voleva entrare anche lui per parlarti ma ho insistito affinché fossi solo io a farlo da donna a donna. Ma se vuoi posso farlo entrare...è qui fuori."- -"Sì madre fatelo entrare."- André entrò in camera di Isabelle come un gatto spaurito, guardava negli occhi la sua bambina e per la prima volta la vedeva fragile, indifesa, lei così determinata e battagliera al pari della sua Oscar. -"Come stai piccola mia."- le chiese dolcemente -"Fisicamente sto bene padre, è moralmente che sto a pezzi. Non so che fare, so che voi siete d'accordo sul fatto che lasci la vita militare anche dopo tutta la fatica che ho fatto per arrivare dove sono e come ci sono arrivata."- -"Lo so che per te è dura, pensaci, non dovrai decidere domani. Ma pensa al tuo bambino, a Mathieu e a te. Sei matura abbastanza da sapere quale sarà la decisione giusta e noi saremo con te qualunque essa sia."- -"Grazie padre, ci penserò. Parlerò con Mathieu e prenderò una decisione con lui."- -"Va bene, credo arriverà a breve. Io vado, ti lascio con tua madre. Ti voglio bene."- la baciò sulla fronte ed uscì. Un attimo dopo arrivò Mathieu trovando Isabelle abbandonata tra le braccia amorevoli di Oscar che dopo averla baciata anche lei sulla fronte uscì dalla camera lasciandola con lui. Raggiunse André nella loro camera che l'attendeva seduto sul divano, lo raggiunse e si abbandonò al suo abbraccio confortante, si sentiva persa come una bambina era preoccupata e questo André lo percepiva dal giorno in cui Isabelle si era sentita male ma lo era anche lui. Avevano vissuto in modo diverso la paura di perdere Oscar, il bambino che portava in grembo e André di perderli entrambi per un brutto scherzo del destino, che poi aveva guardato benevolo quell'amore puro e aveva deciso quel giorno di volgere il suo dolce sguardo e lasciare che vivessero insieme ancora a lungo e felici. Ora speravano che rifacesse la stessa cosa con la loro Isabelle ma questa volta la decisione poteva prenderla solo lei e speravano che fosse quella che auspicavano. Intanto Mathieu messosi a letto abbracciava la sua Isabelle. -"Mathieu, che devo fare! Lo sai che tengo al mio lavoro. Ho lavorato tanto per arrivare dove sono, ma tengo anche al nostro bambino che sta per arrivare, alla famiglia che stiamo costruendo, non voglio rinunciare ad avere altri bambini se vorremo averne. I miei genitori hanno dovuto fare questa scelta a malincuore con immenso dispiacere. Mio padre senza di lei sarebbe morto di dolore non se lo sarebbe mai perdonato."- -"Isabelle amore, ti sei risposta da sola. Non è necessario che ti dica io cosa devi fare. Non voglio perderti neanch'io, non vivrei un giorno senza di te. Ti amo Isabelle, sei la mia vita, ma ti appoggerò qualsiasi sia la decisione che prenderai."- -"Oh Mathieu, ti amo anch'io tanto. Sì, so cosa fare, per amor tuo e della nostra famiglia mi congederò, non voglio rinunciare alla nostra famiglia."- decise piangendo sommessamente -"Isabelle...oh Isabelle, amore mio. Non piangere, calmati, lo so che è un dolore enorme per te lasciare il lavoro che hai sempre desiderato fare sin da piccola, capisco che è stato difficile prendere questa decisione. Ti amo tanto piccola."- Mathieu la teneva stretta nel suo abbraccio per confortarla e farla sentire amata e al sicuro finché Isabelle cullata tra le braccia di Mathieu si addormentò tranquilla. Dopo il suo congedo Isabelle trascorse i mesi successivi tranquillamente, circondata dalle amorevoli cure della sua famiglia, in particolare di Oscar, che trascorreva con lei tutto il tempo concessole dal suo ruolo di Generale della Gendarmeria. Si avvicendarono le stagioni finché a poco più di metà inverno maturò il tempo del parto. Una notte d'inizio Febbraio a dispetto delle previsioni che volevano un parto lungo e difficile, senza particolari problemi e con la presenza amorevole di Oscar a darle forza e coraggio, Isabelle diede alla luce la sua bellissima bambina. Uno splendore di bimba dai capelli d'oro e occhi verdi come quelli che caratterizzavano i tratti dei Grandier. Fu Oscar dopo essersi accertata che tutto fosse a posto e, che sia la madre che la piccola stessero bene, a chiamare i due uomini più importanti per Isabelle, Mathieu che si precipitò dalla sua Isabelle baciandola sulla fronte, felice di vedere che entrambe stessero bene, particolarmente commosso alla vista di quel piccolo esserino che Isabelle gli porgeva tra le braccia e il non meno emozionato André che non smetteva di guardare quel quadretto familiare con occhi lucidi di commozione. Alla piccola, Isabelle in comune accordo con Mathieu, fu dato il nome di Marguerite con immensa gioia del resto della famiglia. Passarono alcuni anni e anche André e Oscar si ritirarono a vita privata, lasciando i loro ruoli per dedicarsi alla famiglia che nel frattempo fu allietata da altri due pargoli gemelli venuti al mondo una sera d'estate, un piccolo Mathieu e una piccola Isabelle dagli occhi azzurri a cui avevano dato i nomi di Éléonore come la madre di André e Robert come il padre di Mathieu. A volte andavano ad Arras, luogo a loro caro, in attesa di trasferirsi definitivamente appena i nipoti fossero stati abbastanza grandi da poter lasciare Isabelle e Mathieu in grado di gestirli, tra una cavalcata sulla spiaggia come quando erano ragazzi e le serate tranquille davanti al fuoco i ricordi la facevano da padrone trasportandoli indietro nel tempo, alla spensieratezza e giocosità della loro gioventù, prima che Oscar prendesse l'incarico di Capitano delle Guardie Reali al servizio dell'allora Delfina Maria Antonietta. Si lasciavano trasportare dai ricordi più o meno dolorosi che avevano vissuto insieme, ringraziando la vita per averli fatti incontrare ed essersi innamorati. PER SEMPRE INSIEME. FINE.
   
 
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