Salve a tutti,
ed eccoci ad un
altro sabato…se penso a quello che mi aspetta la settimana
prossima, vorrei che
il tempo si fermasse qui. So che qualcuno di voi non vedeva
l’ora che
aggiornassi, sarà vero?
Beh spero di
incuriosirvi ancora con gli ultimi capitoli…eh si, siamo
quasi giunti alla
fine, ma non temete: sto già scrivendo il prosieguo. Non vi
libererete
facilmente di me! Poveri voi eheh…
Xx_scrittrice_xX:
grazie
per le
tue bellissime parole, non devi ringraziarmi, sono io che devo farlo
sia perché
mi segui assiduamente, sia perché mi recensisci. Sono troppo
contenta, grazie,
grazie!
Giulls:
tesoro
non te la sei sognata la cover e se riesco a
capire come fare la carico in questo capitolo, contenta???
Doddola:
la
mia cucciola adorata! Sempre pronta a dirmi
parole bellissime, sei troppo buona con me, sei sicura che mi merito
tutto
questo? Vorrei davvero essere una narratrice di emozioni, come mi
definisci tu…sei
troppo un tesoro…Ti voglio bene…
Ora vi lascio al
capitolo e alla cover…spero di averla caricata
correttamente. Un grande
ringraziamento a Valle, senza di lei questa meraviglia di lavoro
grafico, non
sarebbe
riuscito…
Marghe
Durante la notte
mi svegliai di soprassalto impaurita “Che
bel sogno che ho fatto! Io e Rob di nuovo insieme”
mi guardai intorno, ero
in una stanza che non conoscevo, avvertii un movimento provenire dal
letto, mi
girai e vidi una figura maschile stesa vicino a me, mi spaventai, poi
capii:
ero tutto vero! Ero da Rob…mi misi ad ammirarlo e mi persi
nella sua
straordinaria bellezza. Il suo modo di fare, di sorridere, la sua voce
il suo
viso, i suoi occhi, le sue labbra, i suoi capelli, le sue
mani…tutto di lui mi
era mancato…e ancora una volta non potevo capacitarmi di
come una bellezza
mozzafiato come lui potesse essere accanto a me…ero davvero
fortunata…gli
accarezzai piano il viso cercando di non svegliarlo, volevo accertarmi
che
fosse tutto vero, ancora mi sembrava impossibile…lui si
mosse…alchè mi stesi e
mi posizionai ancor più vicina a lui in modo da essere
inondata dal suo respiro
“Sei la cosa più straordinaria di tutta la mia
vita” e mi addormentai…
Il sole era
alto, illuminava tutta la stanza, fu proprio la sua luce a svegliarmi,
mi
stiracchiai “Buongiorno amore” una voce soave mi
chiamò a sé, mi voltai e lo
vidi, sorrisi, sorrise…”Buongiorno…mio
dolcissimo sogno…” “Sogno?”
risi “Si,
sei il mio sogno. Da quanto sei sveglio?” “Da un
po’…” “Che ore
sono?” “Le
10:00” “Wow quanto ho dormito!”
“Eri proprio stanca”
“Già…” avvertii un rumore
provenire dalla cucina “Chi è?”
“E’
“Buongiorno
Signora Patricia”, la donna si voltò, mi
guardò e si illuminò “Oh che piacere
rivederla Signorina” “Il piacere è
mio” “Dormito bene?” guardò
Rob “Si, molto”
“Mi fa piacere. Le preparo la colazione?”
“Oh non si preoccupi, faccio io”
“No,no ma che dice. Mi dica che vuole”
“Latte con caffè e cereali” rispose Rob,
lo guardai stupita…ricordava ancora i miei gusti, sorrise
“Le va bene Signorina?”
“Si, è…perfetto” e
enfatizzai quella parola guardando Rob negli
occhi…ovviamente era riferita a lui…
“Allora che
vuoi
fare oggi?” “Mmm…voglio stare con
te” dissi “Ma ovvio che starai con me, non ti
lascio certo andare da sola. C’è qualche posto che
vorresti vedere?” “No e poi
Los Angeles l’ho vista un po’ nei mesi in cui sono
stata qua per il musical.”
“Si, ma…non l’hai vista con
me” si rabbuiò, io lo accarezzai
“Recupereremo
amore, tranquillo” e gli sfiorai le labbra con le mie
“Oggi mi va di stare qua
con te…non desidero altro” mi sorrise.
Giunta in camera
sua, lo vidi steso sul letto “Non ti senti bene?”
“No, no tutto bene. Ti
aspettavo” e aprì le braccia per accogliermi. Ci
guardammo e cominciammo a
baciarci con passione, tutto avvenne in modo naturale, come se non ci
fossimo
mai lasciati. Rob iniziò a mordicchiarmi le labbra e
lentamente scese sul mio
collo, le sue mani mi accarezzavano delicatamente la schiena,
provocandomi
brividi di piacere; io giocavo con il lobo del suo orecchio e piano gli
accarezzavo il collo. Presi dalla foga del momento ci togliemmo con
veemenza le
maglie, lui mi stese sul letto e mi fu sopra, con tenerezza mi
accarezzò le
braccia, facendo su e giù mentre mi baciava. Ad interrompere
il tutto fu un mio
grido di dolore “Ahi!”, Rob si fermò di
botto e mi guardò come a chiedersi “Che
ho fatto?” “Scusa…e
che le braccia in quel punto mi fanno male…” lui
le guardò
e rimase esterrefatto: dei lividi enormi macchiavano la mia pelle,
alzò la
testa e mi fissò sconcertato…non
capiva…”Beh…ti ho detto che Eric mi ha
incoraggiato a venire qui, no?” “Si, ma che centra
con i lividi?” “Eh…prima di
dirmi queste cose, mi ha trascinato di peso a casa sua e
ha…cercato di
violentarmi…” mi rabbuiai e al ricordo rabbrividii
“Che cosa ha fatto?” urlò di
rabbia “No, non è come pensi. Era ubriaco,
disperato…non lo ha fatto apposta!”
“Non lo difendere! E meno male che gli avevo detto che doveva
trattarti
bene…giuro che lo ammazzo!!!” “Non dire
questo. È colpa mia, l’ho illuso e ha
reagito male. Non fargliene una colpa, Rob. Ora è tutto ok,
ti prego torna
vicino a me” iniziai a singhiozzare, lui fece come gli avevo
detto e mi
abbracciò, cullandomi “Ma che ti ha fatto? Ma non
ti sei fatta controllare?”
“No, non c’è stato bisogno. Simona e
Edward sono arrivati in tempo. Sto bene,
non ti preoccupare, stringimi, però…”
“Sono qui…”
“L’ultima volta che abbiamo
fatto l’amore, tu sei andato via” lo sentii
sobbalzare e mi strinse più forte
senza parlare “Rob…”
“Si?” “Ti amo, lo sai?”
“Si, lo so. Ti amo anche io…ti amo
da impazzire, da restare senza fiato quando ti vedo…Tu sei
tutta la mia vita e
non permetterò più a nessuno di farti del
male” gli presi la testa tra le mani
e lo baciai…lo desideravo…e lui desiderava
me…fu tutto perfetto, la sua estrema
dolcezza era per me, sempre fonte di meraviglia. Restammo a lungo
abbracciati,
avevamo entrambi bisogno di sentire che ci appartenevamo
ancora…io ero sua…e
lui era mio…questo nessuno lo avrebbe mai
cambiato…neanche il tempo…
Lo squillare del
mio cellulare, interruppe quel magico momento
“Pronto?” “Marghe…”
“Dany che
succede” era in lacrime “Sei in America?”
“Si, sono con Rob” “Bene, vedo che
allora hai ammesso i tuoi reali sentimenti e sei corsa a cercarlo,
brava” anche
se stava male era capace di pensare agli altri, non sarebbe mai
cambiata “Ma
ora lascia stare me. Che ti succede?” “Non
è nulla di brutto, anzi. Come tu ben
sai io e Anto viviamo a Pisa e siccome abbiamo entrambi trovato un
lavoro
stabile, abbiamo…deciso di sposarci!”
“Oooooh ma questa è una notizia
fantastica, stratosferica. Che bello Dany, finalmente! E dimmi quando,
quando?”
“Il 4 settembre…” “Perfetto,
quindi tra un mese. Ah non sai come sono felice, è
la ciliegina sulla torta, tutto inizia finalmente a girare
bene” “Ovviamente tu
sarai la mia testimone” “I-i-io?”
“Certo e chi sennò” scoppiai in lacrime
“Oh
Dany, sono onorata, grazie!” “Appena puoi quindi
parti per l’Italia col tuo
amore, ci sono molte cose da sistemare e ho bisogno di te.”
“Puoi contarci!”.
Abbracciai tutta
contenta Rob “Che succede?” “La mia amica
Dany si sposa ed io sarò la sua
testimone” “Wow, quindi devi partire?”
“Caro, dobbiamo partire, tu vieni con
me” “Sono invitato?” lo guardai torva
“Stupido. Dove vado io vieni tu e viceversa…noi
siamo una cosa sola…non te lo dimenticare!”
“Hai ragione…piccola mia…” e
mi baciò
spingendomi di nuovo sul letto, avvolti dalla verità delle
mie parole…
Trascorremmo la
giornata sotto le lenzuola a coccolarci, a volte ci guardavamo e ci
toccavamo
come se non credessimo realmente di essere di nuovo insieme.
Robert
Ero sveglio da
qualche ora, ma non mi alzai dal letto, volevo ammirare la bellezza che
mi
dormiva di fianco…era così tenera e
innocente…la guardai a lungo, poi i primi
raggi di sole iniziarono a filtrare nella stanza e Marghe si
svegliò
“Buongiorno amore” lei si voltò verso di
me, sorrise, sorrisi…”Buongiorno…mio
dolcissimo sogno…” “Sogno?”
chiesi sbalordito e lei rise “Si, sei il mio sogno.
Da quanto sei sveglio?” “Da un
po’…” “Che ore
sono?” “Le 10:00” “Wow quanto
ho
dormito!” “Eri proprio stanca”
“Già…” spalancò
gli occhi quando udì un rumore
provenire dalla cucina “Chi è?”
“E’
“Buongiorno
Signora Patricia”, la donna si voltò, la
guardò e le si illuminò il viso “Oh
che piacere rivederla Signorina” non avevo dubbi che Marghe
piacesse anche alla
domestica, come si faceva a non amarla? “Il piacere
è mio” “Dormito bene?”
guardò me, io sorrisi imbarazzato, perché poi?
“Si, molto” “Mi fa piacere. Le
preparo la colazione?” “Oh non si preoccupi, faccio
io” “No,no ma che dice. Mi
dica che vuole” “Latte con caffè e
cereali” risposi senza pensarci, Marghe mi
guardò stupita…ricordavo perfettamente i suoi
gusti, non avevo cancellato nulla
di ciò che le riguardava “Le va bene
Signorina?” “Si, è…perfetto”
e enfatizzò
quella parola guardandomi negli occhi…che fosse diretta a
me? Io ero tutt’altro
che perfetto…
“Allora che
vuoi
fare oggi?” “Mmm…voglio stare con
te” disse “Ma ovvio che starai con me, non ti
lascio certo andare da sola. C’è qualche posto che
vorresti vedere?” sei matta,
non ti mollo più!!! “No e poi Los Angeles
l’ho vista un po’ nei mesi in cui
sono stata qua per il musical” con Eric…
“Si, ma…non l’hai vista con
me”
percepì il mio malessere e mi accarezzò
“Recupereremo amore, tranquillo” e mi
sfiorò le labbra con le sue “Oggi mi va di stare
qua con te…non desidero altro”
ero felice di questo...tanto felice…mi avviai in camera e
aspettai che finisse
di fare colazione, quando mi raggiunse, mi guardò in modo
strano “Non ti senti
bene?” piccola, pensava che stessi male “No, no
tutto bene. Ti aspettavo” e
aprii le braccia per accoglierla. Ci guardammo e cominciammo a baciarci
con
passione, mi stupii di come le cose vennero in modo naturale, sembrava
che il
tempo non fosse mai passato...le mordicchiai le labbra e lentamente
scesi sul
suo collo, mentre le mie mani reclamavano il suo corpo, accarezzandole
delicatamente
la schiena e provocandole brividi di piacere; lei, invece, giocava con
il lobo
del mio orecchio e piano mi accarezzavo il collo. Mi sentii tutto un
fremito e
probabilmente anche lei, visto che con prepotenza ci togliemmo le
maglie, la
stesi sul letto e piano le fui sopra, con tenerezza le accarezzai le
braccia,
facendo su e giù mentre la baciavo...quanto la
desideravo…ad un certo punto,
Marghe gridò di dolore “Ahi!”, mi fermai
di botto spaventato e la guardai,
chiedendole con lo sguardo “Che ho
fatto?” “Scusa…e
che le braccia in
quel punto mi fanno male…” senza capirci niente le
guardai e rimasi
esterrefatto quando vidi che proprio in quel punto c’erano
degli enormi lividi
violacei che minavano il biancore della sua pelle, alzai la testa e la
fissai
sconcertato in cerca di spiegazioni ”Beh…ti ho
detto che Eric mi ha
incoraggiato a venire qui, no?” non capivo quello che volesse
dire, cosa
centrava Eric ora, forse… “Si, ma che centra con i
lividi?” “Eh…prima di dirmi
queste cose, mi ha trascinato di peso a casa sua e
ha…cercato di violentarmi…”
mi sentii pervaso da un brivido di rabbia, poi la vidi intristirsi e
rabbrividire, la mia piccola, come ha potuto quell’essere
ignobile metterle le
mani addosso?!? “Che cosa ha fatto?” urlai senza
accorgermene “No, non è come
pensi. Era ubriaco, disperato…non lo ha fatto
apposta!” no, non potevo
accettarlo “Non lo difendere! E meno male che gli avevo detto
che doveva
trattarti bene…giuro che lo ammazzo!!!”
“Non dire questo. È colpa mia, l’ho
illuso e ha reagito male. Non fargliene una colpa, Rob. Ora
è tutto ok, ti prego
torna vicino a me” iniziò a singhiozzare, rinsavii
e tornai accanto a lei,
cullandola tra le mie braccia “Ma che ti ha fatto? Ma non ti
sei fatta
controllare?” “No, non c’è
stato bisogno. Simona e Edward sono arrivati in
tempo. Sto bene, non ti preoccupare, stringimi,
però…” ero grato a Edward e
Simona per averla salvata “Sono qui…”
“L’ultima volta che abbiamo fatto
l’amore, tu sei andato via” sobbalzai alle sue
parole e la strinsi più forte
senza parlare per farle capire che ora era diverso e che mai
l’avrei lasciata
sola “Rob…” “Si?”
“Ti amo, lo sai?” “Si, lo so. Ti amo
anche io…ti amo da
impazzire, da restare senza fiato quando ti vedo…Tu sei
tutta la mia vita e non
permetterò più a nessuno di farti del
male” mi prese la testa tra le mani e mi
baciò…ci desideravamo…lo
sentivo…ci lasciammo travolgere da quel momento di
folle passione. Tutto fu meraviglioso, non ci sono parole per
descrivere quello
che provai, quello che lei mi fece provare…noi ci
appartenevamo ancora…lei era
mia…e io era suo… sempre…per
sempre…
Lo squillare del
suo cellulare, interruppe quel magico momento, ascoltai in silenzio la
conversazione…era la sua amica Dany…parlarono per
una decina di minuti, Marghe
sembrava preoccupata, ma in un baleno il suo sguardo passò
dalla paura alla
gioia assoluta e saltò dal letto “Oooooh ma questa
è una notizia fantastica,
stratosferica. Che bello Dany, finalmente! E dimmi quando,
quando?”. A
telefonata conclusa, piangendo mi abbracciò tutta contenta
“Che succede?” “La
mia amica Dany si sposa ed io sarò la sua
testimone” “Wow, quindi devi
partire?” mi intristii “Caro, dobbiamo partire, tu
vieni con me” “Sono
invitato?” mi guardò torva “Stupido.
Dove vado io vieni tu e viceversa…noi
siamo una cosa sola…non te lo dimenticare!”
“Hai ragione…piccola mia…” e
la
baciai spingendola nuovamente sul letto, la desideravo ancora, non ero
mai
sazio…