Anime & Manga > Evangelion
Segui la storia  |       
Autore: Strypgia    17/02/2023    1 recensioni
Shinji fa qualcosa di leggermente diverso quando Asuka gli propone di baciarsi... e tutto cambia. Improvvisamente non sono più soli e iniziano a diventare più forti di quanto non fossero mai stati. E dal loro nuovo legame iniziano a scaturire dei cambiamenti. La guerra agli angeli, e i piani della Seele e della Nerv non saranno più gli stessi.
Una nuova puntata ogni venerdì.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Kaworu Nagisa, Rei Ayanami, Shinji Ikari
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 7.3: Uniti resistiamo





Shinji guardò Asuka spaesato. Questo era un colpo troppo forte. Tutto quello che avevano fatto per salvarla, tutte le pene inflitte dal Comandante Ikari per ‘insubordinazione’, tutto era valso la pena, tutto era giustificato perché avevano avuto la meglio e salvato Hikari.
 
E ora… avevano fallito. Hikari era… scomparsa? Dispersa? ……Morta?
 
“No… non può essere…” borbottò di nuovo Asuka.
 


Misato si sedette al terzo lato del tavolo, con lo stesso sguardo abbattuto degli ex piloti. “Ritsuko è… beh, come ho detto, pensa che ci siano un po’ di cose che possono fare per tirarla fuori da lì. Lei… non significa che se ne sia andata per sempre, Asuka. Mi fido delle capacità di Ritsuko.”
 
Shinji guardò Asuka e cercò di impedire alla sua mano di aprirsi e chiudersi in modo compulsivo. Voleva tremendamente andare dalla sua parte del tavolo e metterle le braccia intorno. Aveva un’aria assolutamente disperata e bisognosa di un abbraccio. Ma non poteva fare nulla, non con Misato seduta lì. E sapeva che Misato sarebbe stata preoccupata per loro al punto da tenerli d’occhio anche la notte. Probabilmente sarebbero passate ore prima che lui e il suo amore potessero stare da soli. Ore prima di poterla abbracciare e aiutarla a sopportare tutto questo. La consapevolezza che se fosse andato ad abbracciare Asuka sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbero fatto per molto tempo lo fermò.
 
Doveva fare qualcosa. Se fosse rimasto seduto a guardarla, avrebbe raggiungo molto presto il punto in cui non sarebbe più stato in grado di trattenersi dall’andare ad abbracciarla. Sarebbe stata una pausa alla loro messinscena troppo difficile da spiegare. Spinse indietro la sedia e si diresse verso il frigorifero. Mise una birra Yebisu davanti a Misato, guardò il braccio rotto e riprese in mano la lattina per aprirgliela.
 
Misato gli sorrise e bevve un lungo sorso meditativo. Shinji approfittò della sua distrazione per stringere la spalla di Asuka mentre posava davanti a lei una bibita. Lei annuì minutamente e mosse in silenzio le labbra per dirgli ‘Lo so’. Shinji si sedette di nuovo al suo posto e cercò di pensare a qualsiasi altra cosa potesse dire o fare. Vedere Asuka soffrire così e non poter fare nulla era quasi una tortura. I suoi sentimenti di odio verso sé stesso per non essere riuscito a salvare la sua amica peggioravano solo la situazione.
 
‘Dannazione… È come essere tornati a prima che stessimo insieme. Guardarci l’un l’altro, non parlare, soffrire tutti e non fare nulla. Lo odio.’ “Misato-san, cosa… cosa dovremmo fare ora? Io non… non voglio tornare a vivere con il mio sensei. Non voglio proprio andarmene da qui. Qui ci sono tutti i miei amici. Anche Asuka. Non credo che voglia tornare in Germania in questo modo.” La guardò e ricevette un cenno di conferma.
 
Misato scosse la testa. “Io… non lo so ancora, Shinji-kun. Non posso credere che il Comandante Ikari scarichi definitivamente i suoi due piloti migliori per un incidente. Quindi sì, per ora resterete qui, almeno finché non capiremo cosa diavolo sta succedendo. Nemmeno io voglio che ve ne andiate. Mi mancherebbe la nostra piccola e strana famiglia.” Fece di nuovo un sorriso stanco. “E a Pen-Pen mancherebbe anche la tua cucina.”
 


Misato bevve un altro sorso di birra e si appoggiò allo schienale. “Domani è sabato. Voi due restate qui. Io e Rei-chan… dovremmo andare a fare dei test su questo nuovo sistema chiamato ‘Dummy Plug’. Parlerò con Rits di questa procedura che vuole provare per far uscire Hikari-chan dal nucleo dell’Eva. Vi farò sapere cosa riuscirò a scoprire.”
 
Asuka annuì, continuando a guardare il tavolo. Shinji poteva quasi vedere il suo spirito affondare. Avrebbero dovuto andarci tutti assieme l’domani per il Sync Test. Asuka era sinceramente ansiosa di vedere come se la sarebbe cavata Hikari. Non vedeva l’ora di avere un’altra cosa in comune con la sua amica, oltre a qualcosa per cui competere ed essere la migliore.
 
Si alzò bruscamente. “Vado a sdraiarmi nella… mia stanza. Chiamatemi quando è ora di cena.”
 
Guardandola allontanarsi, Shinji lottò per non sentire il dolore attanagliarlo. Poteva sentire quel ‘nostra stanza’ che Asuka stava quasi per dire. Mai come ora si era mai pentito della loro farsa. Lei aveva bisogno di lui e lui non poteva andare da lei…
 
Guardò Asuka uscire così a lungo che anche Misato se ne accorse. “Dovrai dirglielo che ti piace uno di questi giorni, Shin-chan.” disse a bassa voce, con un leggero accenno di toni più allegri che si insinuava nella sua voce. “Credo che in questo momento avrebbe bisogno di un po’ di sostegno.”
 
‘Non ne hai idea, Misato-san, e in questo momento vorrei quasi che lo sapessi.’ Scosse la testa. “Oggi… non è il giorno adatto, Misato-san. Nemmeno io vorrei sentirmi fare una confessione in un giorno come questo.”
 
Misato gli rivolse un sorriso ironico e glielo fece notare con un cenno della lattina che teneva in mano. “Mmm, vero, ma una ‘confessione’, Shin-chan? Oh cielo! È una cosa davvero seria allora! Io…” Il campanello la interruppe da un’ulteriore presa in giro. Lo guardò “Shinji, ti dispiace?”
 
Shinji annuì e andò ad aprire la porta. Cercò di sorridere quando scoprì che a far loro visita era Rei, ma non ci riuscì. Rei fece appena un piccolo inchino con il capo ed entrò.
 
“Ciao, Shinji. Sono in casa anche il Maggiore Katsuragi e Asuka?” Guardò in fondo al corridoio.
 


“Sì. Misato-san è in sala da pranzo e Asuka è appena andata in camera sua. È… molto turbata per Horaki-san e per essere stata rimossa dall’incarico.”
 
Rei lo guardò e annuì. “Allora sarò veloce. Non vogliamo che il Maggiore Katsuragi ci veda.” Improvvisamente chiuse la distanza che li separava e lo abbracciò.
 
Shinji sussultò leggermente per la sorpresa del contatto improvviso. Rei si limitò a stringerlo una volta e lo lasciò andare. Lui le rivolse uno sguardo confuso.
 


“Mi sentivo… sola e preoccupata negli ultimi due giorni. Voi due siete i miei amici più cari e ho determinato che non mi piace sentirmi sola. Il Comandante Ikari non ha interesse ad essere a conoscenza degli spostamenti o delle condizioni di te o di Asuka. E ho appena saputo che siete stati sollevati dall’incarico di piloti di Eva. Desideravo un abbraccio per esprimere sia il piacere e il sollievo di rivedervi, sia la preoccupazione per il vostro stato emotivo dopo il vostro esonero. I miei esperimenti hanno stabilito che gli abbracci sono un metodo eccellente per raggiungere questo obiettivo. Ho anche sviluppato una forte predilezione per essi e il desiderio averne spesso con gli amici.” spiegò. “Sono felice che tu stia bene. Ora andrò ad esprimere lo stesso sollievo ad Asuka, dopo aver fornito al Maggiore Katsuragi una ragione plausibile sullo scopo della mia visita.”
 
“Ehm, grazie, Rei. Anch’io sono molto contento di vederti. Il Comandante Ikari non ha cacciato anche te?”
 
Rei scosse la testa. “Ha solo espresso il disappunto sul fatto che io non abbia eseguito i suoi ordini con la stessa tempestività precisione che desiderava, e che ho permesso a te di distrarmi.”
 
Shinji si corrucciò. ‘Perché questa differenza? È perché Rei non ne ha parlato?’ Si riprese dal pensiero. “Se vai nella stanza di Asuka, puoi darle una cosa da parte mia?”
 
Rei inclinò leggermente il capo. “Sì. Come posso aiutarti?”
 
Fu lei a sbattere le palpebre per la sorpresa, perché fu Shinji ad abbracciarla questa volta. Quando la lasciò, le sorrise tristemente. “Dille che è da parte mia e che mi dispiace di non poter essere lì con lei in questo momento. E dille che farò l’unica cosa che mi viene in mente per lei prima che vada a dormire.”
 
Rei arrossì leggermente sulle guance. “L-lo farò.” Seguì Shinji fino alla sala da pranzo.
 
“Oh, ciao, Rei-chan.” la salutò Misato. In qualche modo era riuscita ad accaparrarsi una seconda birra mentre Shinji era alla porta. “Sei venuta per unirti alla non-festa? Temo che stasera non troverai molti sorrisi qui.”
 
“Buonasera, Maggiore Katsuragi. Sono venuta a trovare i miei amici dopo il loro isolamento e ad assicurarmi che stiano bene. Il Comandante Ikari non ha fornito informazioni sul loro stato di salute, quindi ero preoccupata. Inoltre, considerato che vivo qui accanto, sarebbe stato strano non vedere i miei amici. Se mi volete scusare, andrò a parlare con il pilota Sōryū.” Rei fece un piccolo inchino e si diresse verso la stanza di Asuka.
 
Misato rivolse a Shinji un sorriso sghembo mentre Rei usciva. “Rei è stata preoccupata per voi due per tutto il tempo. Era quasi nervosa, il che, per lei, è come l’essere decisamente preoccupato per una persona normale. Sono contenta di vedere che il piccolo progetto di Ritsuko di far stare insieme i piloti abbia funzionato.”
 
Shinji scrollò le spalle. “Penso che… ne sia valsa la pena, Misato-san. Siamo davvero una squadra migliore di prima.” Si diresse verso la propria stanza. “Vado a suonare un po’ il mio violoncello prima di cenare, se non ti dispiace.”
 
Misato gli fece un cenno con la lattina in mano. “Non mi dispiace affatto, Shin-chan. È stato fin troppo tranquillo e noioso qui senza di voi negli ultimi due giorni. Fai pure.”
 
---
 


Asuka alzò lo sguardo speranzosa da dove giaceva distesa sul letto quando sentì bussare alla porta, ma realizzò subito che non poteva essere Shinji. Anche se fosse riuscito in qualche modo ad inventare una scusa decente con Misato per la quale avrebbe improvvisamente deciso di fare visita al Demone Rosso nel suo covo, non si sarebbe preoccupato di bussare a quella che era ormai anche la sua stanza. Quindi si trattava probabilmente di Misato. “Avanti.” disse con fare annoiato.
 
Si illuminò un po’ quando invece si rivelò essere il First Children. “Ciao, Rei. Vorrei poterti dire che sono felice di vederti, ma oggi è stata veramente una giornata di merda.”
 


“Sono lieta di vederti, Asuka. Ero sola ed ero preoccupata per te e Shinji dopo la battaglia. A me… non piace più stare da sola. Quindi sono davvero felice di rivedere te e Shinji.” disse Rei a bassa voce.
 
Asuka lasciò cadere la testa tra le proprie braccia. “Spero che potremo rivedere ancora Hikari. Pensavo che l’avessimo salvata. Ne sarebbe valso la pena anche se, com’è poi successo, ci avessero rimossi dall’incarico. Ma ora…”
 
“La dottoressa Akagi crede di poter ancora estrarre Hikari dal nucleo dell’Eva.”
 
“E se si sbagliasse? E se Hikari fosse morta e fosse tutta colpa mia? Faccio uccidere la mia migliore amica, vengo licenziata dal lavoro che ho avuto per tutta la vita, vengo sostituita da un computer, sono fottutamente inutile…” Asuka si mise le mani agli occhi e cercò di trattenere le lacrime.
 


Per poco non ebbe un sussulto quando sentì Rei metterle le braccia intorno. “Sono felice di vederti, Asuka. Mi sono mancati i miei amici. Tu non sei inutile. Mi hai salvato dal torpore dei medicinali. Hai combattuto in modo superbo e hai sconfitto l’angelo anche se ti era rimasto un solo braccio. Hai salvato molte vite fermandolo rapidamente in quel modo.”
 


“Ma abbiamo fallito con Hikari! Ho deluso la mia migliore amica! E ora non sono nemmeno più un pilota! A cosa servo?” si lamentò Asuka.
 
Rei lasciò l’abbraccio e fece un passo indietro. Asuka ne sentì improvvisamente la mancanza. L’abbraccio era stato in qualche modo confortante.
 
“Questo è da parte di Shinji.” disse Rei e la abbracciò di nuovo. “Mi ha chiesto di darti questo, perché non poteva essere qui. E mi ha chiesto di dirti che ‘farà l’unica cosa che gli viene in mente per te prima che tu vada a dormire’.”
 
Asuka ricambiò l’abbraccio. “Grazie. E cosa aveva in mente di fare il mio dolce baka?”
 
“Non l’ha detto, ma…” Rei si interruppe quando le note profonde e dolci del violoncello di Shinji iniziarono a riempire l’appartamento. “Oh. Questa è…”
 
“La Suite per violoncello n. 1 di Bach.” concluse Asuka, con un’espressione più rilassata che si diffondeva sul suo volto. “Il pezzo che stava suonando la sera in cui ci siamo dati il nostro primo bacio.” Asuka fece un piccolo sorriso. “Quel baka. Trova sempre un modo. Io lo amo, Rei. È l’unica parte della mia vita che non sta andando a rotoli in questo momento. Mi fa sempre sentire meglio.” Asuka si lasciò cullare nell’abbraccio di Rei. “Non so più cosa farei senza di lui, Rei.”
 


“Rimango molto invidiosa. Se tu non fossi mia amica, forse farei come Tanaka-san e desidererei avere Shinji per me.” Fece una pausa e il suo volto divenne pensieroso. “È molto bravo ad abbracciare.”
 


L’espressione di Asuka divenne quasi un sorriso sereno. “Sono felice che anche tu sia mia amica, Rei. Mi dispiacerebbe doverti uccidere per averci provato.” Il suo sorriso tornò ad essere cupo. “Buona fortuna per domani, Rei. Vorrei essere lì per batterti di nuovo.”
 
“Lo vorrei anch’io. Preferirei di gran lunga te e Shinji al mio fianco in battaglia, piuttosto che le mie copie nel Dummy Plug.”
 
“Le tue copie?” Asuka inclinò la testa. “Cosa?”
 
“Il nucleo del sistema del Dummy Plug è qualcosa che la dottoressa Akagi ha creato utilizzando le scansioni del mio cervello.”
 
“Hmmpf. Quella. Chissà se funzioneranno mai, allora?”
 
“È molto esperta, Asuka. E dubito che il Comandante Ikari avrebbe preso queste decisioni se non fosse stato certo della loro funzionalità. Ma preferirei comunque che ci foste tu e Shinji.”
 
“Mi fa piacere sentirlo, Rei, ma è il Comandante Stronzo che decide. Hai mai visto qualcosa che gli faccia cambiare idea e fare marcia indietro?”
 
Rei rimase in silenzio per un tempo imbarazzante. “No, mai.”
 
 

Il morale di Asuka sprofondò di nuovo. “È quello che temevo. Ci vorrà una specie di miracolo per farci tornare in un Entry Plug.”
 
“Io rimango fiduciosa. Abbiamo fatto cose più impossibili di questa.”
 
Ancora abbracciate, il First e il Second Children lasciarono che la musica di Bach portasse loro tutta la pace che potessero avere.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Evangelion / Vai alla pagina dell'autore: Strypgia