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Autore: LorasWeasley    20/02/2023    2 recensioni
AU|Gods [Daisuga|Iwaoi|Bokuaka|Ushiten|Kuroken|Sakuatsu|Matsuhana|Osasuna|Tsukkiyama]
12 racconti ambientati in un mondo fantasy dove i personaggi che tanto amiamo saranno Dei, sacerdoti immortali o semplici umani.
Genere: Commedia, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma, Shiratorizawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mito 2: Il Dio di tutto

Gli dei non erano le uniche creature a poter essere definite immortali. Ne esistevano abbastanza all’interno della mitologia, ma soprattutto, esistevano coloro ai quali gli dei stessi concedevano questo potere: gli eroi e i sacerdoti. Questi ultimi erano molto importanti nella lunga esistenza degli dei stessi. Questo perché, come tutti sanno, un dio non può esistere se i suoi fedeli si dimenticano di lui, di conseguenza è compito dei sacerdoti fare in modo che questo non avvenga.
I sacerdoti nascono come semplici mortali, essere umani con una fede talmente grande che decidono di consacrare tutta la loro vita a un dio in particolare. In questo periodo della loro vita, se riescono a fare qualcosa di grande per il dio, qualcosa che attiri la sua attenzione e che lo porti a pensare che non vorrà mai un altro sacerdote all’infuori di questo, potrebbero avere la possibilità di raggiungere l’immortalità donata da quel dio che tanto venerano.
E così era stato per Makki e Mattsun, sacerdoti di Oikawa fin quasi dall’inizio dei tempi. Il dio dell’amore non riusciva più a ricordare il periodo che li precedeva.
Makki e Mattsun erano particolari come sacerdoti, erano di quei tipi che non si facevano problemi a scherzare o a mettere non proprio in una bella luce il loro dio, cosa che qualcun altro non si sarebbe mai sognato di fare.
Ma Oikawa li aveva scelti perché era il dio dell’amore e in loro era riuscito a vedere tutto quello che aveva sempre professato. Loro non avevano bisogno di riempire i riti di lunghi sermoni per far capire il credo di Oikawa, a loro bastava essere se stessi, perché anche un cieco avrebbe potuto vedere quello che li univa. Inoltre, erano stati gli unici a non prendersi un’infatuazione morbosa nei confronti del dio. Oikawa si era sentito talmente sollevato da questo che li aveva resi immortali senza pensare alle conseguenze.
Prima di fare una cosa tanto grande, di solito gli dei chiedevano il permesso. Oikawa non lo fece, ma per sua fortuna Makki e Mattsun presero la cosa più che bene con la promessa che “si sarebbero divertiti”.
Oikawa non aveva minimamente pensato che i due avrebbero iniziato a divertirsi anche a sue spese. Ma fu proprio per colpa loro che, oltre il dio dell’amore, Oikawa divenne il dio di un po’ tutto.
 
-Issei- chiamò sottovoce Hanamaki mentre raggiungeva il suo compagno -c’è quell’uomo che non vuole lasciare una donazione perché non è sicuro che la sua richiesta possa andare bene a Oikawa. Non vede che abbiamo bisogno dei suoi soldi? Stiamo cadendo a pezzi qui!
Non era propriamente vero, ma nessuno aveva bisogno di saperlo.
Matsukawa sorrise e rispose -Ci penso io.
Si avvicinò all’uomo e iniziò a parlare -Signore! Di quale miracolo ha bisogno oggi?
Questo lo fissò sospettoso, poi disse cauto -Dimostrerò il mio amore alla donna di cui sono innamorato con una canzone. Spero che mi accetterà.
-Se vuole andare sul sicuro, perché non pregare il nostro caro e benevolo dio dell’amore?
-Non sono sicuro che possa essere d’accordo sulla canzone, forse dovrei pregare Sem…
-Non si pronunciano i nomi degli altri dei qui dentro!- lo rimproverò interrompendolo a metà -In ogni caso si sta sbagliando, Oikawa protegge le canzoni d’amore, non conosce il racconto dell’usignolo?
-No…?- rispose l’uomo ancora più sospettoso.
-Suvvia! Un tassello così importante nella storia del nostro dio non può essere ignorata tanto facilmente!
Poi iniziò a raccontare una storia che si inventò sul momento.
 
Ricolmo d’amore, il dio Oikawa passava diverso tempo sulla terra a donare i propri miracoli a chi avesse bisogno di aiuto nelle questioni sentimentali.
Ogni essere vivente meritava di trovare l’amore vero nella propria vita e gli animali non erano da meno.
In una di queste sue passeggiate, sentì il suo cuore spezzarsi al pianto di un usignolo che cantava triste e solo su un albero. Gli chiese quale fosse il problema e, alla risposta che l’uccellina che amava non si era mai accorta di lui, Oikawa non poté fare a meno che benedire la sua voce in modo che questo potesse conquistarla.
 
Così, Oikawa divenne il dio delle serenate.
Non passò molto tempo che anche Makki inventò la sua nuova storia.
-Oh piccola- sospirò mentre passava una mano sulla schiena di una ragazza con dei tortini tra le braccia e la costringeva, non troppo velatamente, ad entrare all’interno del tempio -Certo che Oikawa benedirà i tuoi tortini! Non conosci la storia di Naomi?
Era stato il primo nome che era passato per la mente di Takahiro, forse perché l’aveva sentito urlare ad una donna qualche minuto prima.
La ragazza lo fissò sospettosa, ma scosse comunque la testa pronta ad ascoltare.
 
Ricolmo d’amore, il dio Oikawa passava diverso tempo sulla terra a donare i propri miracoli a chi avesse bisogno di aiuto nelle questioni sentimentali.
Fu in una di queste sue passeggiate che incontrò Naomi l’ingorda.
Tutto quello che la ragazza faceva e voleva fare nella vita era mangiare, amava il cibo e i suoi genitori erano disperati da ciò, poiché avevano bisogno che si trovasse un marito.
Questi chiesero aiuto a Oikawa, il quale benedì un dolce che ella amava: non appena l’avrebbe assaggiato, si sarebbe accorta dell’uomo che l’aveva preparato.
Fu così che Naomi trovò il suo vero amore grazie alla benedizione dei dolci.
 
Di conseguenza, Oikawa divenne anche il dio dei dolci.
Makki e Mattsun ci avevano ormai preso la mano ed era diventato facile gestire e inventare sempre nuove storie, bastava che iniziassero tutte allo stesso modo e seguissero lo stesso schema.
Oikawa divenne quindi anche il dio dei fiori, dell’arcobaleno, dei soldi, delle poesie e di molto altro.
Certo, non era il dio di tutto ciò tutto insieme, poiché le persone non riuscivano a stare al passo con ogni aggiornamento, ma si poteva dire che era abbastanza plasmabile.
Makki e Mattsun non erano preoccupati della reazione del loro dio, sapevano quanto amasse stare al centro dell’attenzione e quale modo migliore di questo? Ci guadagnavano tutti.
  
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