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Autore: Nyappy    12/09/2009    1 recensioni
Non sapevo esattamente a cosa andavo incontro quando... beh, quando avevo detto a Kate che l'avrei seguita ovunque.
Cioè, ovvio che mi aspettassi un minimo d'azione, non ero certo disposto a rammollirmi su un divano a guardare la TV,
non ero pronto ad un cambiamento così radicale.
Ma dai giri oltroceano che mi aveva promesso ad una missione suicida nel covo dei Volturi, ne passava un po'
di acqua sotto il ponte...
Oh, ma lasciate che mi presenti.
Sono Garrett, Garrett Pierre François de la Blanc. Lungo, vero? Garrett da solo può andare più che bene.
*Garrett x Kate - Garrett POV*
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Volturi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo il nostro arrivo a Denali fummo raggiunti da Carmen ed Eleazar, che si erano fermati un po' di più dai Cullen.
Avevo accettato le condizioni del clan: uscire in città solo rare volte, inventarmi una vita umana, cacciare solo animali.
Wow...
E poi dovevo imparare cose umane come i piccoli trucchi per non essere scoperto, guidare un'auto e roba varia.
Una vera pizza... ma anche una bella sfida!
Per le lezioni d'umanità filò tutto liscio: avevo mantenuto l'abitudine di sistemarmi la coda ogni tanto, sbattere gli occhi normalmente
e fingere di respirare: erano i residui del potere di Selene.
In due nottate imparai il codice della strada, anche se mi ci vollero quasi quattro giorni per applicarle fluentemente alla guida di
un'automobile.
Poi, secondo Kate, fui pronto per la mia prima apparizione a Denali, che io ritenevo piuttosto teatrale: dovevo arrivare in macchina da sud,
parcheggiare davanti ad un bar, entrare ed aspettare Kate, con la quale dovevo tornare a casa.
-Non posso semplicemente girare per la città?-, avevo chiesto a Tanya con una smorfia.
Lei aveva trattenuto una risata.
-In città ci considerano già abbastanza strani... devono trovarti preparato e più umano... non certo con l'acquolina in bocca.-
Kate aveva sorriso, mentre Carmen ed Eleazar avevano annuito seri.
-Vi temono?-, aveva chiesto loro sorpreso.
Non erano loro quelli perfettamente integrati...?
-Abbiamo macchine costose, una villa grande, soldi a palate... elettricità perenne... -, Kate aveva sollevato il palmo della mano,
e la sua mano fu subito avvolta da un guanto di scariche elettriche.
-Ci credono magnati dell'industria, o pezzi grossi in incognito-, continuò Eleazar.
Wow... compresi l'espressione compiaciuta di Kate.
-Prima però devi andare a caccia...-, incatenai i miei occhi scarlatti con i suoi dorati.
Si, decisamente, avevo bisogno di andare a caccia...

Ci inoltrammo nei più impervi boschi canadesi, passando il confine di stato.
Katie aveva insistito perchè fosse solo lei ad accompagnarmi, ed in effetti lei sola bastava a mettermi al tappeto...
Cacciai, come avevo già provato a Forks, puma, orsi e alci.
I puma erano molto... dissetanti, anche se preferivo di più gli orsi, con il loro gusto più ricco e corposo.
Vidi Kate sbranare con ferocia un grosso grizzly, e non resistetti al farle una battuta:
-Ma come, Sweetie Katie oggi è sanguinaria?-
Lei soffocò una risata, tornando all'enorme animale.
Giusto per sport abbattei un alto orso bruno, inferocito per essere stato svegliato.
Doveva essere bello poter dormire...
Tornammo a casa in nottata, e solo la presenza di altri tre esseri capaci di sentirci m'impedì di... passare momenti piacevoli con la mia Sweetie Katie.
Ripassammo per l'ennesima volta il programma del giorno seguente: nulla doveva andare storto.

Alle nove spaccate entrai nel garage della villa, ammirando la considerevole quantità di auto presenti e montai su un SUV grosso ed aggressivo.
Tutto andò come previsto: mi immisi sulla statale sud dal bosco e feci il giro largo per Denali.
Notai con gusto gli sguardi ammirati ed invidiosi al passaggio della macchina nera, che parcheggiai con maestria e precisione davanti al
Central Pub, come se guidassi da anni.
Certo, qui si sprecavano in fantasia...
Sentii nell'aria l'inconfondibile aroma di Kate, e trattenendo il respiro entrai nel bar, dove mi sedetti al primo tavolino libero che adocchiai.
Gli occhi di almeno una dozzina di persone erano puntati su di me ora.
Che bello ricevere attenzioni...
Mi feci scivolare sulla sedia in una posa rilassata, poggiando una scarpa sulla sedia di fronte a me e sistemandomi la coda.
Una cameriera volò subito da me, iniziando a mangiarmi con gli occhi.
-Buongiorno signore, come posso servirla?-, chiese con tono lento che doveva essere sensuale.
Ok, lo ammetto, quelle attenzioni mi lusingavano.
Da quant'è che non ricevevo apprezzamenti da una donna? Sweetie Katie non contava, ovviamente.
la vidi entrare, ed ignorando la cameriera mi alzai per farla sedere.
-Ma come siamo galanti...-, Kate si sporse sul tavolino, fissandomi intensamente, liquidando la cameriera con un:-Due cappuccini, grazie.-.
Questa se ne andò offesa, e Kate tornò a sedersi normalmente.
-Gelosa?-, le chiesi studiando il menu con studiato interesse.
Mi guardò accigliata, prima di borbottare: -Certo che no.-.
Bluffava da Dio, questo era certo, ed era adorabile.
Annuii distratto, iniziando a guardarmi attorno.
Questo bar era molto caratteristico, nonostante il nome banale, caldo ed accogliente.
La cameriera tornò, poggiando delicatamente il cappuccino davanti a me e sbattendolo con malagrazia davnati a Sweetie Katie, che per tutta risposta
si mise a fissarmi maliziosa, iniziando ad articolare delle parole mute con le labbra, enfatizzando le u, volutamente ignara del cappuccino spanto
sul tavolo.
Se questo era il suo modo di essere gelosa, mi piaceva...
La ragazza la guardò livida prima di girare sui tacchi e correre al bancone.
Fissò vittoriosa la tazzina, e lentamente il suo viso si trasformò in una maschera pensierosa di tristezza.
La studiai un po', prima di chiederle: -Sei triste, Sweetie Katie?-
Lei sollevò risoluta lo sguardo dalla tazzina, scrutandomi.
-Garrett... che ne diresti di fare un giretto del mondo?-, mi chiese con ansia.
-Ma certo, tesoro. Tutto quello che vuoi...-, replicai non senza una punta di malizia.

Sulla macchina le chiesi spiegazioni.
-Nessie e la faccenda dei Cullen... mi hanno fatto ricordare di mia madre, Sasha, e mi chiedevo... perchè avesse creato Vasilii.
Ed ora... ho deciso di agire. Le risposte non verranno da me, io devo andare da loro.-, rispose.
Ghignai.
-E giro del mondo sia...-

Ciao!
Spero di aver reso bene Garrett, nella bozza ho avuto qualche problema con la terza persona che uso di solito ed il femminile xD
Se ci sono errori ditemelo che li correggo.

Prossimo aggiornamento: possibilmente il 14, ma non garantisco nulla...

Ringrazio in anticipo chi recensirà, aggiungerà la storia alle preferite/seguite o leggerà e basta!
Bacioni,
Nyappy
   
 
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