COWT13
M6: 400 parole
Sheith
"Stiamo commettendo un errore?"
M6: 400 parole
Sheith
"Stiamo commettendo un errore?"
"E se anche fosse?"
Non gli diede modo di rispondere, la distanza tra le loro labbra era stata nuovamente chiusa dall'altro, spintosi contro di lui.
Ricambiò quel bacio e quella volta fece incontrare le loro lingue, quindi, gli mise le mani dietro la nuca, passando le sue dita tra il collo e i capelli corti dell'altro.
Nonostante fossero passati più di cinque anni, il più grande non era cambiato di una virgola, forse aveva qualche capello bianco in più, ma era rimasto lo stesso di sempre.
Shiro gli mise le mani sui fianchi e si fece strada sotto la sua maglietta, toccandogli la pelle nuda con le mani gelide. Keith sorrise sulle labbra dell'altro.
Era così familiare e accogliente.
Nemmeno quegli anni passati separati, lui a combattere su altri pianeti e l'altro a lottare per la Terra dalla stazione militare, avevano cancellato quello che entrambi conoscevano dell'altro.
Keith riprese un breve respiro con la bocca e poi tornò di nuovo su quelle labbra, percepiva il sapore di alcool da quattro soldi e il profumo di sigaretta che qualcun altro gli aveva fumato contro la pelle...
Kurtis, probabilmente.
Il pensiero dell'altro gli arrivò come un macigno sullo stomaco.
"Mh, aspetta..." disse di nuovo, scansandosi appena, guardandolo negli occhi ma non sciogliendo le mani dal suo collo.
L'altro lo baciò un'ultima volta prima di separarsi da lui.
"Non dire niente Keith." le sue mani salirono lungo la sua schiena, toccandogliela con delicatezza ma, allo stesso tempo, con desiderio.
"Non dovremmo..." provava a opporsi agli istinti e ai ricordi che il suo corpo stava in quel momento provando: "... non posso farti questo." provava a resistere alla passione che solo Shiro sapeva scatenare dentro di lui e che la sua mancanza aveva reso insopportabile.
Ma il suo tentativo era già perso in partenza, lo sapeva bene Keith così come Shiro.
"Non mi stai facendo niente. Sono io che ho scelto." le sue mani quella volta scesero nei suoi pantaloni: "Ti voglio, Keith. E questa è una scelta di cui non potrei mai pentirmi, né ora né in futuro."
Keith si avventò nuovamente su quelle labbra.
Non gli importava di quello che avrebbe provato la mattina dopo e dentro di lui sapeva che le parole che stava dicendo Shiro non nascondevano bugie.
Al resto ci avrebbero pensato in seguito.
Voleva solo godersi il momento.