Da quella domenica cominciai ad evitare l’allenamento nella camera dei giochi. Ogni giorno inventavo una scusa per assentarmi.
Non passò molto che Peter cominciò a protestare “ Che fine hai fatto? Perché non vieni più con noi?”
“Dovresti farla finita anche tu!” Gli dissi senza mezzi termini “Quella ci ha raccontato solo storie!”
“Ma che ne sai?” Ribatté Peter “ E poi sa combattere!”
“Come fai ad esserne sicuro? Usiamo spade giocattolo.”
“Anche il signor Morris dice che sono migliorato.”
“Certo che sei migliorato, vai a lezione da lui. Svegliati!”
“Perché sul più bello devi sempre mandare all’aria tutto?”
“Ti stai solo facendo suggestionare!”
“Fai come ti pare, io ho un arrembaggio da preparare”
Mi ritrovavo ad andare in giro per casa come un’anima in pena. Marianne aveva lezione di musica e poi di disegno. Dalla camera dei giochi sentivo colpi di legno e risate. A un certo punto, non so come, finivo sempre in biblioteca. Di solito ci trovavo Cathy, in un angolo, tutta presa dal qualche libro. Girovagavo per un po’, sbirciando i titoli sugli scaffali, poi mi stancavo e uscivo di nuovo.  Un giorno che ero rientrata per la terza  o quarta volta, Cathy mi sorrise da sopra la copertina del libro
“Tutto bene?”
Annuii.
“Sembri un po’ smarrita. Qualcosa non va?”
Scossi la testa.
“Sei sicura? Mi sembri Elinor” ridacchiò
La guardai interrogativa
“Sì, con quell’aria smarrita” spiegò con dolcezza “Sai quando se ne va in giro da sola e sembra non avere la terra sotto i piedi?”
Aggrottai le sopracciglia. Non avevo mai visto miss Dougal sotto quella luce.
“Ma sì” Insistette Cathy “Spesso la vedo vagare terribilmente spaesata, come un pesce fuori dall’acqua. A volte penso quasi che le manchi l’aria. Davvero non l’hai mai notato? ”
Mi sedetti perplessa
“Ogni tanto poi viene qui. Resta imbambolata a guardare gli scaffali, come se non avesse mai visto tanti libri tutti insieme. Ne sembra attratta ma forse anche un po’ intimorita. L’altro giorno mi ha chiesto se poteva prenderne uno” Cathy rise “Come se fosse mio!”
“E l’ha preso?” chiesi
“Sì. L’ha preso, ne ha letto qualche pagina. Poi si è commossa, l’ha chiuso in fretta ed è andata via.”
“Che titolo?”
Cathy scrollò le spalle “Non ci ho fatto caso.”