TORNERÒ
(1973)
Tornerò quando rifiorisce il glicine,
tornerò quando tornano le rondini,
quando grilli e cicale canteranno in giardino
io sarò finalmente lì vicino a te…
Partire è sempre difficile. Lasciarsi andare, dirsi un “arrivederci” che potrebbe essere un addio. Lacrime a stento trattenute, un abbraccio che non vuol finire mai, baci rubati prima della separazione.
E poi i giorni, le settimane e i mesi a sfilare in parata. Tutti uguali e tutti diversi. Ciascuno con la sua storia. E ciascuno con il pensiero fisso di quel ritorno promesso, di quelle parole non dette al vento.
E ora che il giardino è tutto in fiore e che l’aria si è riempita di quell’aria fresca e profumata di petali di rose e di glicini, io sono ancora qui con te. Come in quella vecchia canzone napoletana, ricordi? Quando si diceva torna maggio e torna amore…
Sono qui, amore mio.
Sono qui e non me ne vado più, e questa è la più grande promessa.
L’hai sentita, la canzone? La canzone di maggio, la canzone dei grilli e degli uccelli, la canzone delle api e delle fronde ombrose scosse dalla tiepida brezza che spira dentro i nostri cuori.
Ti darò ogni mio pensiero
quando ti ritroverò.
E con te scoprirò l’amore,
ogni giorno, ogni ora,
tornerò,
perché avrò saputo scegliere…