UN PO’ DI ME
(1973)
…il vestito tuo cade giù
contro il cielo
bianca sei tu…
«Sono qua.»
La tua voce è poco più che un soffio nella notte. Un soffio che mi vibra dentro, nel profondo dell’anima.
Ti cerco nell’oscurità e mi allungo sull’erba. Sei una sagoma contro il cielo. Quando ti sfili il vestito, la tua pelle bianca è inondata dalla luce della luna. Sento qualcosa afferrarmi alla bocca dello stomaco, quando ti lasci scivolare al mio fianco. Le tue dita, intrecciate sulla mia pelle, sono ribollenti di passione e vellutate di dolcezza. Per un istante, un lungo istante che tu mi stai regalando, smetto di essere quell’eremita che vive nascosto e defilato, un asociale incapace di relazionarsi. Ora, con te, grazie a te, sono ancora nel mondo, ne riscopro i piaceri e le gioie.
Sappiamo entrambi che tutto questo finirà. Quando sarà un nuovo giorno, non potremo più nasconderci, e dovremo tornare alle vite di ogni giorno. Tu alla sua solita frenesia e io alla mia chiusa attesa di qualcosa che non accadrà mai.
Ma saprò – sapremo – che qualcosa di me sarà rimasto in te e qualcosa di te sarà rimasto in me.
Ed è un segreto che serberemo per sempre nelle memorie più belle.
…luci false non voglio più,
ma il profumo che hai solo tu…