SASSOFRASSO
(1994)
Disceso nella gola
tra gli scogli dell’anfratto,
lucida le sue rive il Sassofrasso…
L’acqua gorgogliante del fiumicello saltellava tra i sassi, insinuandosi in mezzo al bosco mentre scendeva con allegria verso la valle.
Partivamo dalla pieve del paesino e, seguendo il corso del ruscello, ci incamminavamo lungo i prati in fiore che digradavano verso il basso. Era sempre una grande felicità poter seguire quel cammino, mentre il cielo azzurro incombeva come un diamante prezioso sopra di noi.
Ora però l’acqua è inquinata. Pesci e girini, che nuotavano allegri nelle polle, adesso hanno ceduto il posto ai liquami in mezzo a cui galleggiano inerti le bottiglie di plastica accartocciate. Il ruscello, a poco a poco, sta morendo.
Ma se con l’impegno di sempre riusciremo ad andare avanti con la testardaggine tipica di noialtri, il ruscello sarà salvo e le acque limpide torneranno a scorrere pullulanti di vera vita.
…il fango dell’inverno copre i segni dei gerani,
l’ieri impegna l’oggi nel domani…