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Autore: Colpani392    23/04/2023    0 recensioni
(WENCLAIR)
La maledizione degli Addams, poco menzionata al di fuori del circolo familiare, la maledizione di essere legati per la vita alla persona scelta per noi dal nostro cuore e dal destino.
Il vincolo del legame, seppur sempre più raro nel mondo moderno, ogni lupo mannaro è legato irrimediabilmente a qualcuno sul piante con un legame che va bel oltre le concezione umana.
La maledizione degli Addams non è immediata, il confine tra amore e odio è sottile e tutti conoscono la propensione per l'odio di una Addams in particolare.
Il vincolo del lega dovrebbe essere immediato e folgorante per un lupo, eccezion fatta se l'altro non è un licantropo.
Sole e Luna, arcobaleno e nuvole di temporale, amore e odio, vita e morte, il destino sì è proprio divertito stavolta ad intrecciare a doppio filo le nostre studentesse della Nevermore preferite.
Genere: Drammatico, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Enid, Gomez, Mercoledì, Morticia
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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 Una volta uscite dalle scale delle cripta di Goody le ragazze possono tirare il fiato.

“Quindi Mercoledì…Volevi invitarmi da qualche parte stasera?”

Mercoledì sospira pesantemente e comincia a camminare con Enid che la segue al suo fianco.

Enid ovviamente vuole far capire alla compagna che le rifacesse la proposta del Picnic in chiave più romantica, ovviamente la sua idea ha sorvolato che la sua compagna si chiama Mercoledì Addams.

“Non fare la finta tonta, hai sentito quello che ho detto. Avevo già intenzione di chiedertelo da qualche giorni sinceramente, pensavo che un classico picnic ti avrebbe messo più a tuo agio, adesso direi che la si può considerare come aspetto romantico….. accidente, dovrò riscrivere la scaletta degli argomenti da affrontare”

Enid prova ad intervenire ma Mercoledì la mette a tacere con un dito senza neanche guardarla in faccia.

“Ora è meglio che vada a preparare il necessario, immagino che dei semplici sandwich non vadano più bene, anche la location deve essere aggiornata, mi serviranno delle-“

Mercoledì si ferma, sembra ricordarsi solo in quel momento di avere Enid accanto.

“Credo che in simili occasioni la norma sociale non voglia che l’inviato sappia in anticipo cosa lo aspetta, quindi sarà meglio che io la chiuda qui…. Un ultima cosa, ovviamente non cenare stasera, perché per le 8 ci troveremo sull’uscio della porta sul retro”

Mercoledì le stava preparando un appuntamento se Enid fosse stata in forma di lupo starebbe scodinzolando all’impazzata.

“Allora vado subito a decidere cosa mettere, sono super contenta Willa, non vedo l’ora!”

Mercoledì fulmina Enid.

“I soprannomi, nomignoli affettuosi o vezzeggiativo devono essere comunicati anticipatamente, discussi e approvati insieme prima di essere utilizzati”

“Sì, scusa Mercoledì, mi è scappato… Adesso vado.”

Enid è arrossita dalla testa ai piedi, dopotutto quello era il nome del compagno, non aveva avuto ancora il coraggio di dirlo a Mercoledì, aveva paura che la prendesse come un imposizione, ma ormai l’ha detto e sa bene che la corvina tornerà sull’argomento, adesso non le rimane che correre via in camera sua, senza però notare che anche a Mercoledì comincia apparire un flebile rossastro sulle guance, dopotutto il nome Willa le ha risuonato in testa come una campana.

“Maledetta licantropa, hai un hai potere troppo grande su di me”.

Enid arriva in fretta e furia in camera sua e sbatte subito la porta dietro di sé chiudendo a chiave, realizzando solo dopo, che quella ora è anche la camera di Mercoledì e che di sicuro non può chiudere la corvina fuori dalla camera, quindi procede subito a sbloccare la serratura onde evitare di farla alterare prima del loro appuntamento ma subito qualcosa la distrae.

“Mano finalmente! Ma dov’eri finito? Sei sparito, dove ti eri cacciato?”

Mano è preso alla sprovvista, non si aspettava di vedersi una delle due ragazze piombare in stanza così all'improvviso.

Ero... ero... ero ad aiutare lo zio Fester

Enid alza un sopracciglio, per quanto quella sia solo una mano, ormai Enid è ben capace di capire che sta mentendo.

“Mano voglio davvero sapere dove tu hai passato questi ultimi giorni senza che nessuno avesse tue notizie?”

L’appendice finalmente pare calmarsi e si lascia andare affranto.

No decisamente non lo vuoi sapere.

Enid annuisce con la testa, ormai ha capito che non c’è limite alle stranezze di un Addams e ha capito che non vuole essere a conoscenza del 90% di esse.

“Molto bene, allora facciamo così, per farti perdonare te mi farai da palo intanto che io scelgo

l'outfit per l'appuntamento con Mercoledì stasera”

Mano fa un cenno di OK e subito corre fuori dalla stanza a fare da palo.

“Ok, prima cosa video-chiamare per un parere!”

Enid appoggia il suo cellulare sulla scrivania puntando la camera interna su di sé e fa partire la video-chiamata senza curarsi del fatto che a quell’ora del giorno i vampiri dormono.

“Eeeeeeeeniiiiiiidddd!!!! Che cavooooooloooo vuooiiiiii!?!?!?!

“Willa mi ha invitato ad un appuntamento! Devi aiutarmi!”

La povera ragazza giapponese scuote la testa lentamente ancora nel mondo dei sogni ed Enid nota che è nuda e con qualcuno che dorme al suo fianco,

“Oddio, scusa! Non pensavo di disturbarti in una situazione del genere!”

Alle urla di Enid anche la figura accanto a Yoko comincia a muoversi fino a mostrarsi a schermo.

“Davina?!?!?! Quindi avevo ragione!”

Yoko la guarda con sufficienza.

“Non era niente che abbiamo mai cercato di nascondere, semplicemente non ci piace scambiarci effusioni in pubblico”

“Esattamente, ciao Enid è un piacere sentire che anche tu e la corvina vi siete decise ad passare alla squadra migliore”

Davina si mostra definitivamente sdraiandosi sopra Yoko e appoggiando la testa sulla sua spalla.

“Perfetto! Due teste sono meglio di una, ma tre sono ancora meglio! Sono sicuro che in 10 minut-”

Yoko la ferma subito sapendo che 10 minuti era il tempo che ci avrebbero messo a pentirsi di aver risposto.

“Non troppo colorato, qualcosa di adatto a una scampagnata in mezzo alla foresta, beh ecco fatto, apposto, ciao.”

Yoko chiude la telefonata prima di ributtarsi a dormire con la sua dolce ragazza al fianco.

“Cavolo che brutalità….. però in effetti ha riassunto due ore di consigli in un'unica frase molto utile…. Ora, poco colorato e adatto una scampagnata….”

Enid si volta a guardare i suoi armadi che nel mentre che parlava con Yoko aveva aperto e disseminato vestiti ovunque.

“Sarà una missione difficile…. Se non impossibile”

E mentre Enid girava il re-boot di Mission Impossible teenager girl version. Mercoledì si era diretta in cucina dove con un cestino da pranzo, ovviamente nero, cominciava a preparare (Si faceva preparare) il necessario per quello che sarebbe stato un perfetto picnic.

“Mia cara piccola vipera velenosa, non mi sarei mai aspettato di doverti preparare per un appuntamento romantico”

Suo padre Gomez le arriva alle spalle della figlia sfoggiando un enorme sorriso da orecchio a orecchio, Mercoledì ovviamente non si mancare di fulminarlo, per quanto non possa dargli torto.

“Neanche io ma sarei mai aspettata, neanche dopo essermi reincarnata centinaia di volte in nuove vite, niente di tutto questo. Enid mi ha cambiato profondamente, ma devo ancora capire se in meglio in peggio e per quanto la mia indole attuale mi suggerisca in peggio, a quanto pare per il resto del mondo il mio cambiamento non può che essere un bene dato che arriva da Enid. Dopotutto io e Enid siamo forse la personificazione vivente dello Yin e dello Yang e come tali non possiamo esistere l’una senza l’altra ed entrambe avremmo sempre una parte del nostro opposto dentro di noi.

Gomez comincia a piangere, Mercoledì alza gli occhi al cielo e si volta per controllare che i maggiordomi Ghoul (Che per ovvie ragioni Enid ne ignora l’esistenza) preparino tutto con estrema attenzione.

“Piccolo mia di certo non non speriamo che diventi come Enid però un po' di altruismo e bontà in quel tuo cuore nero non può che farti bene, anche se questo è solo in prestito nei momenti in cui la nostra niña è presente, dopotutto noi ti amiamo così come sei e non vorremmo mai che tu cambiassi. Poi l’hai detto anche tu, come Yin e Yang, complementari, essenziali l’una per l’altra, sempre con una parte della vostra amata dentro di voi”

Il pianto di Gomez comincia ad aumentare.

“Potreste superare anche l’amore che c’è tra me e tua madre”

Adesso fatica anche a respirare e parlare.

“Non avrei…. Potuto….. Volere….. Niente di meglio para mi hija”

Gomez ormai al limite corre via lasciando una Mercoledì senza parole e scombussolata.

Ma pensando a come i suoi genitori non si siano mai imposti su di lei, con pretese sul suo comportamento, le sue passione o la sua persona, non può che pensare che non desidererebbe genitori migliori. Anche se questo pensiero sarà incatenato, sigillato e buttato in una pozza di pece bollente in fondo alla sua mente. Purtroppo però le rimane un flebile sorriso, che un possibile predatore in agguato potrebbe interpretare come segno di debolezza.

“Cavolo sorella, ma che bel sorriso, adesso anche tu ed Enid diventerete come madre e padre, anche voi intonerete canzoni d’amore tenendovi per mano e scambiandovi effusioni disgustose?”

Pugsley il presunto possibile predatore che ancora portava i segni della precedente aggressione, si sbagliava di grosso.

“Maledizione il cestino si è macchiato di sangue, io apprezzo ma di sicuro Enid non lo farà, mi tocca cambiarlo”

E intanto che Mercoledì ordinava a degli affranti Ghoul di ricominciare da capo i preparativi, un Lurch appena rientrato dopo aver eseguito gli ordini di Mercoledì, si carica il povero sprovveduto in spalla ma si chiede a questo punto se portarlo a farlo medicare o direttamente dal negromante di famiglia.

Enid ha ormai svuotato ogni suoi singolo cassetto e armadio, sparpagliando vestiti per tutta la stanza, con l’unica conclusione che l'unica maniera che ha per non vestirsi troppo colorata è di vestirsi completamente di bianco e di sicuro non va bene per un appuntamento con Mercoledì Addams.

“Ma che faccio adesso!?!? Che faccio! Non ho niente di adatto per uscire con Mercoledì mi serviva più preavviso devo andare a fare shopping il prima possibile.”

Enid si sta mangiando le unghie, per modo di dire con tutto il tempo e l'impegno che ci hai messo per farle non ci tiene proprio a rovinarle. Ad un certo punto però il suo sguardo cade sullo smalto nero di Mercoledì, si ricorda che in passato Mano le aveva suggerito di prenderlo in prestito per aggiungere un tocco di nero ai suoi lavori, ma Enid terrorizzata dalla possibile reazione della sua compagna di stanza aveva preferito comprarsene uno suo. Con gli ultimi eventi però la concezione degli spazi privati di Mercoledì erano cambiati per Enid, era quasi certa di non rischiare più la mutilazione degli arti se toccava le cose della corvina, anche perché se voleva stupirla non avrebbe avuto senso chiedere il permesso.

“Ok! Questa potrebbe essere l'idea più geniale di sempre o l'idea più suicida di sempre, dovrò fare molta attenzione a riporre esattamente come le ho trovate le cose che tiro fuori”

Solo in quel momento riflettendo su quanto deve essere ordinata per mettere mano tra le cose Mercoledì si rende conto del disastro che ha fatto coi suoi vestiti anche dal lato della stanza della corvina.

“Ma per prima cosa riordiniamo tutto sto casino perché se Willa lo vede mi ammazza e stavolta sul serio”.

Gomez sta finendo di asciugarsi le lacrime nel suo ufficio col suo fazzoletto di lino pregiato quando sua moglie entra nella stanza.

“Mon Cherí! Buonasera”

“Gomez caro, immagino che anche tu l’hai saputo vedendo le tue lacrime”

Ormai Gomez aveva raggiunta Morticia e le stava lasciando una scia di baci dalla mano al collo.

“La nostra piccola nuvola di tempesta esce per il suo primo appuntamento romantico ufficiale con la ragazza che ama e che ha trafitto il suo cuore nero….non riesco a trattenere le lacrime”

Gomez ricomincia a piangere come un bambino e subito Morticia lo abbraccia e comincia a fargli i grattini sulla testa per calmarlo

“Oh amore mio non c'è bisogno di piangere per quanto la situazione sia così emozionante e bella. Non mi immagino che come reagirai al loro matrimonio o alla nascita del loro primo pargoletto”

A quelle parole tutti in casa Addams senti il povero Gomez scoppiare in un pianto fragoroso. Per quanto Morticia amasse il suono delle lacrime, il fatto che in quel momento suo marito le stava inzuppando il vestito le porta un leggero fastidio.

“Su caro non c'è bisogno di piangere…”

Ormai è quasi ora e Mercoledì è già pronta sull’uscio della porta sul retro col suo enorme cestino da picnic tra le mani, mentre Lurch aveva precedentemente incaricato di preparare coperte, candele e tutto il necessario che sarebbe stato difficile trasportarle nella nella radura disegnata.

Mercoledì è prossima a spazientirsi quando alle 08:06 Enid non si è ancora presentata e quanto alle 8:10 Enid finalmente si presenta lo sguardo torvo della corvina la fa arrestare sul posto.

“Mercoledì! Mercoledì….. ti prego perdonami per il ritardo, lo so che non lo sopporti però mi sono un attimo distratta col trucco, volevo…. stupirti”

Mercoledì è sbalordita, la bocca appena socchiusa, gli occhi spalancati, il suo viso che tradisce la sua solita indifferenza per mostrare tutto il suo stupore. Enid non auspicava a una reazione migliore, anzi vedere le gote della Addams che si tingono di rosso sono il più grande complimento che abbia mai ricevuto.

“Non è ancora tinta ma solo uno shampoo colorante semi-permanente che si applica in pochi minuti però prima del prossimamente appuntamento provvederò a renderlo permanente. Ah… e….. ho preso in prestito alcuni tuoi vestiti, spero che non ti dispiaccia.”

Enid indossa degli degli anfibi beige ai piedi, dei jeans azzurro chiaro con una catena sui fianchi, Il maglione a righe bianche e nere di Mercoledì sotto a una giacca di pelle rosa. Quello che però più stupisce la corvina non è tanto il fatto che la bionda abbia rischiato la vita prendendo uno dei suoi vestiti preferiti, ma che sia arrivata a tingersi di nero alcune ciocche dei suoi capelli arcobaleno.

“Allora…. Ti piace?”

Mercoledì si avvicina e con il dorso della mano accarezza delicatamente le cicatrici sul volto di Enid fino ad abbassarsi e prenderle il mento fra le dita, si avvicina lentamente prima in direzione delle sue labbra per poi virare e avvicinarsi al suo orecchio dove le sussurra dolcemente.

“Enid in questo momento sei la cosa più bella che io abbia mai visto”

La ragazza entra come in uno stato di di trance, a quel punto Mercoledì le prende la mano e delicatamente comincia a tirarla verso l’esterno.

Mercoledì nel suo bellissimo vestito nero per molti aspetti simile a quello del Rave’n ma con la gonna al ginocchio, sotto delle calze bianche a righe nere ed ai piedi degli anfibi (ovviamente neri) alla lupa la bellezza di Mercoledì è eterea soprattutto con la luce della luna che si riflette sulla sua pelle pallida. Mano nella mano le due ragazze entrano nella foresta e camminano tenendosi gli occhi puntati l'una sull'altra, i loro sguardi si penetrano e si fondono in un'unica cosa e nonostante non stiano affatto guardando la strada e ciò che le circonda, si muovono agilmente senza problemi nel fitto della foresta fino a che la luce della luna non illumina una bellissima radura, dove ai piedi di un albero semi-spoglio ma enorme e possente, una coperta contornata da alcune candele fa scappare una lacrima ad Enid. Le piccole nuvole che passano davanti alla luna fanno si che l’alternanza della luce sulla corvina faccia sembrare la sua presenza evanescente ed Enid deve stringere la mano di Mercoledì come se la sua presenza potesse sparire da un momento all'altro. In quel momento le sembrava che uno spirito maledetto dalla bellezza divina la stia trasportando con una tale leggerezza nel suo mondo paradisiaco dove l'avrebbe tenuta al suo fianco per sempre, Enid neanche si rende conto che la scampagnata fino alla radura è quasi di un'ora finché l'immensa bellezza di questa non si apre di fronte ai suoi occhi e quasi non porta Mercoledì in secondo piano. L’atmosfera surreale data dalla magnificenza della radura e la maestosità dell'albero sotto cui la corvina ha fatto allestire il loro picnic fa sembrare a Enid di vivere un sogno.

“Enid….. Ti piace?”

Enid che ancora pensava di essere stata trasportata in un mondo fatato si risveglia e torna a guarda Mercoledì.

“Willa... Questa è la cosa più bella che abbia mai visto... tu sei la cosa più bella che io abbia mai visto”

Il dolce sorriso che si dipinge sul volto di Mercoledì fa quasi svenire Enid.

“Direi che questo chiude il primo punto della mia lista”

“Quale punto Mercoledì?”

Enid comincia ad avere paura.

“Quello dove dichiaro di essere completamente, in maniera totalmente fuori scala e ossessivamente innamorata di te”

Questa volta Enid prende a calice tra le mani il viso di Mercoledì per avvicinarlo al proprio.

“Mercoledì Addams anch’io sono completamente, in maniera totalmente fuori scala e ossessivamente innamorata di te”

Mercoledì finalmente fa il passo in avanti poggiando le sue labbra su quelle di Enid, le due ragazze si lasciano andare in un bellissimo bacio, nel mentre si alza un vento abbastanza violento ma sufficiente da far sembrare che tutta la foresta, tutto l'ambiente intorno a loro festeggi il loro amore come se finalmente nell'universo due pezzi importanti si siano incastrati per non doversi separare mai più.



 


 

Angolo Autore Sfasato

Con questo capitolo si conclude la prima parte della mia fanfiction, purtroppo sto per entrare in periodo di esami e fino a Giugno non credo che inizierò a pubblicare il sequel.

Grazie a tutti colore che hanno letto e apprezzato la mia storia.


 

   
 
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