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Autore: Justice Gundam    18/05/2023    1 recensioni
[Super Robot Taisen]
Prequel di "Super Robot Taisen S"
Space Century 138. La guerra è imminente, e una catastrofe mai vista prima sta lentamente addensandosi sulla razza umana. Coloro che saranno coinvolti in questi eventi epocali sistanno man mano riunendo, e stanno compiendo i primi passi sulla strada per risolvere questo mistero, ed impedire che accada il peggio.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Super Robot Taisen S Zero

Una fanfiction di Super Robot Taisen scritta da: Justice Gundam

 

oooooooooo

 

Benvenuti a tutti, ed ecco il terzo capitolo! In questo episodio, faremo la conoscenza di alcuni dei cattivi della storia... e ci saranno un po' di sorprese in vista, quindi tenetevi pronti! Vedremo una delle cose che secondo me sono più divertenti nei giochi di Super Robot Wars, ovvero... un'alleanza tra cattivoni! E che cattivoni... parlo ovviamente del Dr. Hell e dei suoi scagnozzi, dell'Impero degli Oni e... vediamo un po' se indovinate chi sono gli altri! XD

Buona lettura!

 

oooooooooo

 

Capitolo 3 - Un'alleanza nell'oscurità

 

L'isola di Bardos, nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico, non era esattamente quello che qualcuno sano di mente avrebbe considerato un bel posto: poco più che un picco di roccia affiorante dalle acque tempestose e scolpito a forma di volto umano, era perennemente al centro delle feroci bufere oceaniche, e il cielo sopra di essa non era mai limpido, ingombrato com'era da nubi temporalesche che scaricavano in aqua i loro fulmini. Il vento ululava ferocemente e senza tregua, infrangendosi contro le scogliere affilate come coltelli, e a volte arrivando persino a sradicare qualche isolato arbusto che era cresciuto nonostante l'asprezza del terreno. Anche soltanto a guardarla da una certa distanza, sarebbe stato immediatamente chiaro che era un luogo nemico di ogni forma di vita.

E tuttavia, la tempesta che infuriava all'esterno, a due abitanti di quel posto maledetto, sarebbe sembrata molto probabilmente una lieve brezza estiva, in confronto a quello che il loro superiore aveva in serbo per loro...

Infatti, in una base operativa scavata all'interno della grande roccia che dominava l'intera isola...

 

ooooooooo

 

"INCAPACI! Avete fallito DI NUOVO!"

Il barone Ashura e il conte Brocken strinsero i denti quasi con terrore quando la voce tremante e al tempo stesso imperiosa del loro superiore, che li osservava dall'alto di un trono di marmo nella sala principale della base, cupamente illuminata da qualche fioca luce alogena, flagellò i loro timpani. Nessuno dei due aveva delle buone prospettive per l'immediato... la loro, in teoria, doveva essere una semplice missione di ricognizione, e non avrebbe dovuto comportare problemi: si trattava semplicemente di capire cosa fosse lo strano oggetto che era apparso brevemente sui radar dell'isola di Bardos, e tornare a fare rapporto... e invece, si erano lasciati invischiare in uno scontro con il Mazinger Team, e ne erano usciti - come sempre - con le ossa rotte!

La voce che rimproverava così aspramente i due generali apparteneva alla figura ammantata e armata di scettro che si trovava in cima ai gradini del trono: era un uomo vecchissimo, dall'aspetto folle, che rappresentava alla perfezione l'archetipo dello scienziato pazzo, con lunghi, incolti capelli bianchi che incorniciavano un volto scuro ed incartapecorito, la pelle rugosa color pergamena, e gli occhi spalancati dalla demenza, iniettati di sangue, e dalle iridi nere. Barba lunga fino a metà busto e baffi ispidi, dello stesso colore dei capelli, completavano il suo volto quasi febbricitante, contratto dalla rabbia, mentre il suo corpo era avvolto in un ampio mantello nero come la notte, sotto il quale si riusciva ad intravedere un uniforme verde scura, completa di guanti e stivali, senza alcuna decorazione o caratteristiche particolari. Nella mano destra, l'uomo teneva uno scettro molto simile a quello che il barone Ashura aveva usato per comandare le sue Bestie Meccaniche, e tutta la sua postura e il suo atteggiamento privo di controllo non facevano altro che rafforzare l'impressione di megalomania che si sarebbe avuta di lui già ad una prima occhiata.

Nè poteva essere altrimenti, del resto: l'uomo in questione era infatti il famigerato Dottor Hell, uno scienziato malvagio che era stato radiato dall'ordine dopo essere stato scoperto a condurre esperimenti proibiti con i giganteschi manufatti rinvenuti dalla spedizione sull'isola di Rodi di cui aveva fatto parte molto tempo prima... spedizione di cui aveva fatto parte anche il futuro nonno del suo nemico giurato: il dottor Juzo Kabuto, nonno di Kouji, aveva espresso dubbi circa la liceità del riattivare i pericolosi costrutti riportati alla luce dagli scavi archeologici - quegli stessi costrutti che sarebbero poi stati conosciuti e temuti in tutto il mondo con il nome di Bestie Meccaniche - ma Hell non gli aveva dato ascolto, continuando imperterrito i suoi esperimenti spinto da un furore quasi sacrilego...

E i risultati... i risultati erano ormai ben visibili agli occhi del mondo intero!

"Siamo..." iniziò timorosamente il barone Ashura, facendo un inchino di scuse al suo signore. "Siamo mortificati di tutto questo, supremo Dottor Hell... eravamo... eravamo convinti che era una buona occasione per attaccare il team Mazinger di sorpresa... ed ero quasi riuscito ad eliminare la ragazzina e il ciccione balordo prima che arrivasse quel maledetto Kouji Kabuto a rovinare ogni cosa..."

"Azpetta un momento, Ashura!" lo apostrofò Brocken con il suo brusco accento tedesco. "Ze non rikordo male, zei ztato tu il zolo di noi tue a tecitere di attakkare, anke ze era kontro gli ordini... Afefi detto ke afrei potuto kontinuare io la noztra missione ti rikognizione, mentre tu eliminafi i noztri nemici, yah?"

Ashura guardò inviperito il suo rivale dalla testa smontabile. "Oh, ma senti chi parla! Anche la mia memoria è abbastanza buona, Brocken, e ricordo bene che tu ti eri detto perfettamente d'accordo!" sbraitò ferocemente. "Quindi, perchè hai abbandonato la missione e mi sei venuto dietro? Potevo fare benissimo da solo!"

L'ex-gerarca nazista alzò le spalle. "Yah, zi è fisto infatti... Ze non arrifafo io kon i Mekasaurus, Mazinger Z ti reztituifa alla tomba da kui zei fenuto... il ke non zarebbe ztato poi una kran perdita, nein!" ribattè con acido sarcasmo.

"Come ti permetti, cervello smontabile?" lo insultò Ashura, avanzando con rabbia verso il suo rivale. "Perchè non provi a ripeterlo, se ne hai il fegato..."

"SILENZIO, VOI DUE!" tuonò il Dr. Hell, e il colpo che diede con lo scettro sul terreno risuonò nella base come un tuono, facendo sobbalzare i suoi due sottoposti. "Ne ho abbastanza delle vostre puerili dispute! Non mi interessa niente chi abbia iniziato, voi due avete fallito, punto e basta! Non riuscite neanche a portare a termine una missione così semplice!"

Immediatamente, Ashura e Brocken interruppero la loro lite e si voltarono sommessi verso il loro capo, per poi inchinarsi rispettosamente. "Ci... ci perdoni, Dottor Hell!" esclamarono all'unisono.

Il vecchio scienziato riprese fiato, leggermente spompato dalla sfuriata... poi, si ricompose ed espirò profondamente, il che sembrò calmarlo almeno un pò. La rabbia sul suo volto e nella sua voce venne improvvisamente sostituita da un'espressione riflessiva, quasi compunta, mentre il Dr. Hell cominciava a camminare su e giù davanti al suo trono, trascinando per terra il suo scettro, e guardando intensamente i suoi due sottoposti. Dopo qualche secondo, in cui Ashura e Brocken si chiesero cosa stesse per accadere, il loro capo chiuse gli occhi, e cominciò a raccontare.

"Tanto... tanto tempo fa," raccontò il Dr. Hell, la voce roca che riecheggiava minacciosa tra le pareti. "esisteva una civiltà di cui a tutt'oggi sappiamo poco, una civiltà dotata di intelligenza e conoscenze superiori... era la civiltà di Micene, scomparsa in seguito ad eventi tuttora da chiarire lasciandosi dietro soltanto le rovine del loro glorioso impero... e le armi con cui il suo popolo si era assicurato la supremazia su tutto il mondo allora conosciuto. Era una civiltà le cui conoscenze tecnologiche erano paragonabili a quelle che l'umanità ha a tutt'oggi... e in virtù di questo, era stata in grado di creare delle vere e proprie armi viventi, più grandi di qualsiasi cosa si fosse mai vista all'epoca, e potenti abbastanza da travolgere un intero esercito nemico in pochi secondi! Erano quelle che a tutt'oggi sono conosciute come Bestie Meccaniche, armi micidiali che questa civiltà superiore ha lasciato dietro di sè con la propria scomparsa!"

Ashura e Brocken rimasero in silenzio, ascoltando intenti il racconto del loro capo. Avevano già sentito quella storia, diverse volte nel corso della loro non-vita, ma la trovavano sempre interessante.

"E per secoli... millenni... queste armi sono rimaste sepolte, nascoste agli occhi del mondo..." riprese il Dr. Hell, passando dalla calma di prima ad un'eccitazione sempre maggiore, come sempre accadeva quando l'argomento veniva toccato. "Finchè una spedizione archeologica sull'isola di Rodi non le ha riportate alla luce, assieme a tutti i misteri di cui la civiltà micenea si era ammantata! Oh, quello fu un giorno di grande eccitazione nel mondo scientifico! Ricercatori di tutto il mondo confluirono verso Rodi per condurre le loro ricerche su questo popolo sconosciuto, e rispondere alle domande che erano state interrate assieme ai resti delle loro città... e tra questi, c'eravamo anche io e il mio collega, il professor Juzo Kabuto... il nonno di quel maledetto Kouji Kabuto che mi mette sempre i bastoni tra le ruote!"

Il Dr. Hell strinse i denti per la rabbia alla menzione del suo odiato nemico, e le sue mani ossute si strinsero convulsamente sullo scettro. "Non appena vidi quei colossi d'acciaio giacere intatti, resistenti alle ingiurie del tempo, davanti a me... un nuovo mondo mi si aprì davanti! Capii che se ci fossimo impadroniti dei segreti della civiltà micenea... allora la scienza avrebbe potuto solcare nuovi territori, fare cose che prima d'ora sarebbero state considerate impossibili... avremmo potuto creare un nuovo mondo! Ma quell'idiota di Kabuto... disse che le conoscenze dei Micenei potevano essere pericolose, e andavano controllate con attenzione... in particolare, che le Bestie Meccaniche non avrebbero mai dovuto essere riattivate, nonostante avessimo le conoscenze per farlo! Hah! Quello stupido... come può uno scienziato essere tanto miope da non capire quando delle nuove possibilità gli si rivelano così? Non potevo permetterlo... dovevo far conoscere al mondo intero le possibilità che la scienza di Micene ci offriva! Perciò, io ripresi le ricerche in segreto, svelando un segreto dopo l'altro... finchè non venni scoperto a condurre esperimenti che loro definivano 'illegali' e 'immorali', e non venni cacciato dalla comunità scientifica!"

Con rabbia, il Dr. Hell picchiò un altro colpo sul pavimento. "Quegli stolti mi hanno tolto tutto quello che avevo... mi hanno ridicolizzato, hanno ostracizzato la mia ricerca, e mi hanno abbandonato per la strada, a morire come un miserabile! Ma io... io sono sopravvissuto, e sono tornato per prendere vendetta! Hah! Mi hanno riso in faccia quando ho affermato che avrei potuto riportare in vita i morti..." Lo scienziato si interruppe, e con la mano libera indicò i suoi due luogotenenti più fidati. "Voi due! Voi, non siete forse la prova tangibile del successo della mia ricerca?"

L'espressione sulla testa discorporata del conte Brocken si fece solenne, e il cyborg fece un rispettoso inchino al suo signore. "Zì, tottor Hell... e per qvezto la noztra fedeltà a lei è inkondizionata." disse.

"Noi la serviremo e la proteggeremo anche a costo delle nostre vite." proseguì Ashura, imitando il gesto del suo collega. Per quanto forte fosse la rivalità tra i due, questo era un punto su cui entrambi la pensavano allo stesso modo.

Il Dr. Hell sembrò calmarsi un attimo, dopo aver sentito le dichiarazioni dei suoi luogotenenti, e per qualche secondo riprese ad andare su e giù davanti al proprio trono, respirando profondamente. Poi, con maggior compostezza, ma immutato rancore, proseguì il suo racconto. "Ed è per questo... è per questo che voglio la mia vendetta! Grazie alla tecnologia superiore dei Micenei, ho potuto ricostruire e riattivare le Bestie Meccaniche, creando un esercito inarrestabile con il quale riprendermi il potere e il prestigio che mi spettano! Ma c'è sempre quella maledetta spina nel fianco... i due Mazinger costruiti da quel maledetto Juzo Kabuto, e pilotati da suo nipote Kouji e da Tetsuya Tsurugi! Nonostante tutti i miei piani... nonostante la potenza del mio esercito... loro continuano ad ostacolarmi! Oh, ma un giorno la loro fortuna si esaurirà... un giorno non lontano, Mazinger Z e il Great Mazinger dovranno inchinarsi davanti al mio potere, e il mondo intero dovrà riconoscermi come suo sovrano! Io, il Dr. Hell, nuovo sovrano della Terra come lo erano stati i Micenei nel passato!"

Un tuono enfatizzò le parole dello scienziato folle, e un fulmine illuminò rapidamente la sala del trono, gettando delle brusche e inquietanti ombre sul Dr. Hell e sui suoi sinistri luogotenenti, che rimasero fermi al loro posto, in muta contemplazione, mentre il loro leader sollevava lo scettro in un gesto di imperiosità. Lentamente, con un sospiro asmatico, lo scienziato si sedette nuovamente sul suo trono, rimuginando nervosamente nel tentativo di trovare un modo per liberarsi di quel fastidio che per troppo tempo ormai aveva ostacolato i suoi piani... Il silenzio cadde nuovamente sulla sala, interrotto soltanto dall'ululato del vento all'esterno, e dai passi rintoccanti di un soldato dalla maschera di ferro che si avvicinava rispettosamente allo scienziato e ai suoi due aiutanti.

Ashura fu il primo ad accorgersi del soldato, e si voltò verso di lui, con un'espressione severa che il suo viso scisso in due rendeva ancora più inquietante: fondeva la durezza della parte maschile con la freddezza di quella femminile...

"Che succede, adesso?" chiese il barone, fulminando il soldato con lo sguardo. "Mi auguro che questo disturbo si debba ad un motivo più che valido..."

Sotto gli occhi, gelidi e raggelanti, del Dr. Hell e del conte Brocken, il soldato mascherato si mise su un ginocchio, e rispose. "Dottor... Hell... barone Ashura, conte Brocken... mi rincresce di disturbarvi in questo momento... ma abbiamo appena ricevuto una chiamata... da qualcuno che vorrebbe conferire con lei... mio signore!" disse con voce insicura, ben sapendo quanto epiche potessero essere le sfuriate del vecchio scienziato ogni volta che riceveva cattive notizie, o che veniva disturbato mentre era del suo usuale cattivo umore...

Il Dr. Hell corrugò la fronte con sospetto. Non accadeva certo molto spesso che qualcuno volesse parlare con lui... c'era qualcosa che non andava, e non si sarebbe stupito se questo avesse avuto a che fare con quanto era successo nella battaglia contro il team Mazinger. "Vorrebbe parlare con me?" chiese rocamente. "E... di chi si tratta, per l'esattezza?"

Il soldato deglutì nervosamente. "Ecco... si... si tratta... di... dell'imperatore Brai, mio signore! Il sovrano dell'Impero dei Cento Oni!"

Il sospetto del Dr. Hell e dei suoi sottoposti non fece che acuirsi. Era come il Dr. Hell aveva pensato... stando al rapporto che Brocken gli aveva fatto, mentre stava andando a dare rinforzo ad Ashura, la sua Guul era stata seguita da un piccolo stormo di Mechasaurus Bado che si erano identificati come unità amichevoli. Evidentemente, erano stati mandati dal leader dell'Impero dei Cento Oni per un motivo che il sinistro trio poteva soltanto immaginare... e che molto probabilmente si sarebbe svelato molto presto...

"L'imperatore Brai, eh?" ringhiò Hell, grattandosi nervosamente il mento con un dito ossuto. "E va bene... fate passare la comunicazione! Mi occuperò io personalmente di questo... imprevisto!"

La Maschera di Ferro si inchinò di nuovo e, segretamente felice di essere sfuggito alle ire del suo sovrano, uscì dalla vasta stanza con il passo più rapido possibile che potesse ancora essere considerato rispettoso, mentre i suoi superiori si disponevano a rispondere all'improvvisa convocazione da parte del sovrano demoniaco arcinemico del Getter Team. Qualche secondo dopo, come da programma, un grande schermo nero si abbassò lentamente dal soffitto, disponendosi proprio di fronte allo scienziato folle e ai suoi generali; sfarfallò per qualche istante, emettendo degli sgradevoli rumori di sintonizzazione... e infine si stabilizzò, mostrando il volto minaccioso e ghignante del sovrano assoluto dei Cento Oni, completo di una barba nera che si biforcava appena partita dal mento, creando due 'lame' ai lati del collo! La sua pelle arancione e i suoi scomposti capelli viola formavano un contrasto che comunicava senza possibilità di fraintendimento che quella creatura non era un essere umano, accentuato ulteriormente da due grosse corna incurvate, simili a lunghi pugnali, che spuntavano dalla sua fronte!

Brai, vestito con la sua uniforme rossa con i fronzoli dorati, e i suoi stivali neri, attese che il segnale si fosse stabilizzato del tutto prima di iniziare a parlare.

"I miei omaggi, Dottor Hell. Mi auguro che questa mia visita non giunga in un momento... importuno." si presentò il massiccio imperatore degli Oni, con un tono di impeccabile, pur se condiscendente, educazione che però contrastava con il ghigno appena percettibile che aveva sulle labbra. "Comunque, nonostante io non nutra una gran simpatia per gli... umani... sono onorato di conoscere uno dei più grandi geni che la Terra abbia mai conosciuto, Dr. Hell!"

Brocken e Ashura corrugarono la fronte, poco pazienti di fronte alle ossequie dell'imperatore dei demoni... e anche il loro capo mostrò di non voler girare attorno alla questione, e venne subito al punto. "Bando ai preamboli, Imperatore Brai... per quale motivo mi ha contattato? Tra noi non c'è mai stata alcuna collaborazione, quindi... per quale motivo ha mandato quei Mechasaurus ad interferire nella battaglia dei miei fidati seguaci?" chiese bruscamente, i suoi occhi luccicanti e perfidi fissi in quelli giallastri del re degli Oni... che, per nulla impressionato, sghignazzò brevemente.

"Heheheee... dritto al punto, vero? Come preferisce, le esporrò la mia richiesta senza troppi giri di parole!" rispose. Ad un suo cenno, la telecamera che lo stava riprendendo indietreggiò, mostrando che Brai era in piedi davanti al suo trono di pietra bianco-azzurra, con la spada puntata contro il suolo e ben stretta nelle sue enormi mani artigliate... e al suo fianco stava un Oni alto e smunto dalla pelle giallastra, in divisa militare, che ricordava moltissimo, a parte le esili corna angolari che gli spuntavano dalle tempie e i capelli più lunghi e meno tenuti, il famigerato dittatore tedesco Adolf Hitler... era persino completo di baffetti cortissimi e uniforme militare, al punto che Brocken non resistette e fece il saluto nazista!

"Heil, Fuhrer!" esclamò il cyborg, con un certo imbarazzo. Ashura scosse la testa, mormorando qualcosa di incomprensibile...

"Voi mi conoscete già, immagino..." disse Brai, con la sua solita sicurezza. "E questo Oni che mi sta al fianco è il mio braccio destro, il Maresciallo Hidler, l'ufficiale che guida gli attacchi contro il laboratorio Saortome, e supervisiona la creazione di nuovi Mechasaurus e Mecha Oni."

Con un ghigno appena accennato, Hidler fece un inchino, piegandosi quasi ad angolo retto. "Onorato di fare la vostra conoscenza, signori!"

Brai annuì in segno di approvazione e continuò il suo discorso. "Per quanto riguarda il motivo per cui vi ho contattato, e per cui ho mandato quei Mechasaurus Bado a farvi da appoggio, è tutto molto semplice." dichiarò. "Vede, Dr. Hell... per quanto i rapporti tra noi si siano sempre risolti nella quasi completa indifferenza, ho pensato che un'alleanza tra noi e altre fazioni ci darebbe la forza necessaria a togliere di mezzo quei fastidi che rispondono ai nomi di Getter Robot, Mazinger Z, Voltes V... e tanti altri, che per brevità non sto ad elencarle. Se mettessimo da parte, almeno temporaneamente, le nostre differenze, e unissimo le nostre forze... sono convinto che i nostri nemici avrebbero poche possibilità di scampo! Del resto, se la sono cavata a malapena contro uno solo di noi... figuriamoci cosa potremmo fare tutti assieme!"

"Ci... ci sta prospettando un'alleanza, imperatore Brai?" chiese Ashura, incredulo, corrugando la sua fronte dalla pelle di due colori.

"Hah! Qvezto zì ke è ritikolo! Krede forze ke afremo bisogno ti allearci kon foi, per diztruccere una folta per tutte Mazinger Z e il Photon Power Lab?" sbottò Brocken. "Non ziamo kozì zproffeduti... zappiamo bene ke foi afete intenziona di..."

Hell pestò con il suo scettro per terra, sollevando di nuovo un brusco rumore che mozzò le parole in gola al conte. "Brocken! Parla quando sei interpellato!" tuonò lo scienziato, fulminando l'ex-gerarca nazista con lo sguardo. Brocken strinse i denti e fece un passo indietro, sollevando la mano davanti a sè in segno di scusa.

"Mi... mi pertoni, tottor Hell..." mormorò nervosamente. Il Dr. Hell continuò a fissarlo severamente per qualche istante, poi spostò di nuovo la sua attenzione sull'Imperatore Brai e sul Maresciallo Hidler. Un sogghigno feroce, quasi predatorio, sollevò le sue labbra screpolate mentre il folle scienziato rispondeva.

"La sua proposta, Imperatore Brai... mi sembra molto interessante! Prego, continui pure..." rispose.

Il re dei demoni fece una risata gutturale di soddisfazione, mentre camminava, sempre seguito da Hidler, dai gradini del suo trono ad un largo tavolo immerso nell'oscurità, al quale erano già sedute diverse figure misteriose. "Ooooh... molto bene, Dr. Hell... sapevo che con lei si sarebbe potuti giungere ad un accordo! Come può vedere con i suoi occhi, lei non è il solo a cui ho fatto questa proposta. Altri, prima di lei, si sono già detti interessati. Se volesse dare un'occhiata per rendersene conto di persona..."

Ad un cenno di Brai, l'inquadratura si spostò sul 'tavolo della conferenza', inquadrando alcuni dei misteriosi individui che vi erano seduti. Non si riusciva a capire chi fossero, in quanto erano ancora seminascosti nell'ombra, ma il Dr. Hell, Brocken e Ashura videro che uno di essi assomigliava molto ad un Oni, dal momento che anche dalla sua testa spuntavano delle lunghe corna ricurve... ma aveva un'aria più giovanile e più aristocratica, che non era ravvisabile nè nell'Imperatore, nè nel suo braccio destro; e soprattutto, vestiva in maniera più elegante, quasi regale, e il suo portamento esprimeva orgoglio e senso di potere... assieme ad un vago accenno di rabbia silenziosa.

Al fianco, sedeva un individuo dall'aria più aliena, anche se altrettanto fiera, visto che assomigliava parecchio ad un'aquila umanoide dal piumaggio selvaggiamente scompigliato, e con un lungo tridente tenuto ben stretto nella sua zampa artigliata...

I due misteriosi individui ombreggiati restituirono al Dr. Hell uno sguardo freddo e difficilmente decifrabile. Era chiaro che nemmeno loro erano convinti al cento per cento dell'alleanza che Brai aveva proposto, ma per il momento erano propensi ad assecondare la sua richiesta...

Qualche secondo passò, nel più totale silenzio... poi un fulmine squarciò il cielo, accompagnato da un rombo di tuono che fece vibrare l'immagine sullo schermo, e la telecamera si spostò nuovamente sull'Imperatore Brai e sul Maresciallo Hidler, che restavano in piedi vicino al 'tavolo delle trattative', in attesa della risposta del loro interlocutore. I loro sguardi, pazienti ma allo stesso tempo incisivi, scrutavano il vecchio scienziato e i suoi scagnozzi, richiedendo silenziosamente una conferma o un rifiuto...

E finalmente, il Dr. Hell ghignò, dando la sua risposta. "Interessante davvero, imperatore Brai... d'accordo, affare fatto! Finalmente, unendo le nostre risorse, potremo eliminare quei fastidiosi insetti che ci hanno dato noie per così tanto tempo! Ashura, Brocken! Questa è la mia decisione, e non accetterò insubordinazioni! E' chiaro?" esclamò infine, puntando lo scettro contro i suoi sottoposti prima che questi potessero aprire bocca per protestare.

"Yah, tottor Hell... tutto kiaro..." rispose Brocken, chiaramente riluttante.

"Certamente, dottor Hell..." fece eco Ashura. Anche lui non era sicuro che questa fosse una buona idea, ma non era tipo da mettere in dubbio apertamente le scelte dell'uomo per cui provava tanto rispetto...

Sullo schermo, l'imperatore Brai serrò la mano a pugno, e il suo ghigno si allargò ulteriormente, mettendo in mostra i suoi affilatissimi canini. "Eccellente! Sapevo che avremmo potuto trovare un punto di incontro... dottor Hell!"

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E con questo, le vicende di questa storia epica cominciano a delinearsi, e vediamo la nostra prima alleanza tra cattivi. E vi assicuro che non sarà l'unica e non sarà neanche la più temibile. Aspettatevi un bel po' di pericolosi imprevisti in futuro!

Nel prossimo capitolo... ci staccheremo per un po' dalle vicende della Terra, e andremo a vedere cosa sta accadendo nello spazio, dove altri individui poco raccomandabili stanno complottando qualcosa di terribile contro l'Unione Terrestre, e una colonia spaziale nasconderà un pericoloso segreto che la porrà al centro del mirino di pericolosi e potenti nemici.

Grazie della vostra attenzione, e a presto!

 

  
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