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Autore: G_Monti_E_97    25/05/2023    1 recensioni
Lord Voldemort è rinato dopo la fine del Torneo Tremaghi, molti Mangiamorte si muovono nell'ombra e Silente riforma l'Ordine della Fenice. Per sconfiggere il Signore Oscuro chiederà aiuto a un ex agente del ministero, un ragazzo che è stato torturato da Voldemort per servirlo, diventando uno dei suoi più fedeli servitori.
Rinchiuso per anni a Nurmengard, ora ha la possibilità di aiutare Silente e il ragazzo che è sopravvissuto.
Il suo nome è Byron White.
(Storia di mia invenzione presente anche su Wattpad)
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Harry Potter, Nuovo personaggio, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Harry/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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  «La smetti?» strillò Hermione la terza sera dalla partenza di Kreacher, quando tutta la luce fu risucchiata di nuovo dal salotto.
  «Scusa, scusa!« esclamò Ron, facendo scattare il Deluminatore e riaccendendo la luce. «Lo faccio senza accorgermi!»
  «Be', non puoi trovare un'occupazione utile?»
  «Tipo leggere favole per bambini»
  «Silente mi ha lasciato questo libro, Ron…»
  «... e a me ha lasciato il Deluminatore, quindi forse devo usarlo!»
Infastidito dal battibecco, Harry scivolò fuori dalla stanza senza farsi notare. Si diresse in cucina, dove andava in continuazione perché era sicuro che Kreacher sarebbe riapparso lì. A metà delle scale, però sentì un leggero colpo alla porta, poi una serie di scatti metallici e il rumore della catena.
Estrasse la bacchetta, si spostò nell'ombra accanto alle teste di elfi decapitati e aspettò. La porta si aprì: vide uno scorcio della piazza illuminata dai lampioni, e una figura avvolta in un mantello entrò e chiuse la porta.
Una fitta sagoma di polvere si levò, rendendo impossibile riconoscere il nuovo arrivato nella fitta nube grigia.
Harry puntò la bacchetta nel fumo.
  «Fermo!»
Si era dimenticato del ritratto della signora Black: al suo grido le tende che la celavano si aprirono e lei prese a strillare: «Luridi Sanguemarcio, feccia che disonora la mia casa…»
Ron e Hermione scesero di corsa le scale, le bacchette sfoderate, contro lo sconosciuto che aveva alzato le mani.
  «Tranquilli, sono io.»
Harry riconobbe la bassa voce all'istante, aguzzò la vista.
  «Professore?» mormorò Hermione puntando invece la bacchetta contro la signora Black; le tende si richiusero con un botto e cadde il silenzio. Ron abbassò la bacchetta, Harry al contrario strinse la presa sulla sua.
  «Fatti vedere!» esclamò.
Piton avanzò nel buio, le mani ancora alzate in segno di resa.
  «Sono Severus Piton, insegnante di difesa contro le arti oscure, quest'anno preside di Hogwarts, Potter mi conosce anche come Principe Mezzosangue.« disse con una smorfia chiudendo leggermente le dita. «Avendo un mio vecchio libro di pozioni.«
Harry fece un passo in avanti «Cosa mi ha chiesto il primo giorno del mio primo anno?«
Gli occhi neri di Piton si assottigliarono mentre inspirava vistosamente «Ti ho posto tre domande, cosa si ottiene versando della radice di asfodelo in polvere in un infuso di artemisia, la differenza fra Aconito e Luparia e cos'è un bezoar.« elencò stancamente «E ovviamente non sei stato in grado di rispondere« concluse con un ghigno.
  «Ok, va bene.» Harry abbassò la bacchetta.
  «Dovevo controllare, no?»
Piton annuì «Almeno hai un po' di spirito di sopravvivenza, Weasley e Granger non dovreste calare le difese così in fretta.»
Ron borbottò qualcosa i incomprensibile mentre seguiva Hermione giù dalle scale.
  «Cosa succede? Stanno tutti bene?» chiese Harry con urgenza
  «Sì, ma tutti i membri dell'Ordine sono sorvegliati. Ci sono un paio di Mangiamorte qui nella piazza…»
  «Glielo ha detto lei« disse Ron stizzito.
Piton lo fulminò con lo sguardo.
  «No, non sanno che siete qui dentro, ma ho dovuto rivelare almeno la via del quartier generale per non destare sospetti» spiegò abbassandosi il pesante cappuccio. «Stanno tenendo d'occhio tutti i posti che hanno qualche nesso con te, Potter.»
Andarono in cucina e Hermione puntò la bacchetta verso il camino. Un fuoco si accese all'istante, dando un'illusione di intimità alle spoglie pareti di pietra e facendo risplendere il lungo tavolo di legno.
  «Siete venuti subito qui dopo il matrimonio?»
  «No» rispose Harry sedendosi. «Prima abbiamo incontrato due Mangiamorte in un caffè in Tottenham Court Road.»
Gli occhi di Piton ebbero un tremito.
  «Non avrebbero dovuto trovarti così in fretta, eri ancora sotto l'effetto della polisucco»
  «Ci chiedevamo…» intervenne Hermione, esitante. «Se per caso Harry non potesse avere ancora addosso la Traccia.»
  «Impossibile» decretò Piton seccamente. Ron sembrò piuttosto soddisfatto e Harry molto sollevato. «La traccia sparisce dopo il compimento dei diciassette anni, se l'avessi ancora sarebbero già venuti a prenderti.« rifletté appoggiando una mano sul tavolo scuro.
  «Cosa è successo dopo che ce ne siamo andati? Non sappiamo nulla.»
  «Grazie all'avvertimento di Kingsley gran parte degli invitati sono riusciti a Smaterializzarsi poco dopo il loro arrivo.« Rispose Piton.
  «Erano Mangiamorte o gente del Ministero?» domandò Hermione.
  «Tutti e due, tanto ormai sono la stessa cosa.» rispose con un'alzata di spalle. «Erano una dozzina, ma non sapevano che c'eri anche tu, Potter, da quello che ho sentito hanno torturato Scrimgeour per sapere dov'eri, prima di ucciderlo ma non ti ha tradito.»
Harry guardò Ron e Hermione; le loro espressioni rispecchiavano il misto di orrore e gratitudine che provava lui. Scrimgeour non gli era mai piaciuto, ma se quello che aveva detto Piton era vero, l'ultimo dei suoi atti era stato cercare di proteggerlo.
  «I Mangiamorte hanno perquisito la Tana da cima a fondo» riprese «Hanno trovato il demone, ma non hanno voluto avvicinarsi troppo... poi hanno interrogato per ore i Weasley e gli invitati per avere informazioni su di te, ma naturalmente nessuno al di fuori dell'Ordine sapeva che eri stato là.»
Harry staccò la schiena dalla sedia «Lei ha avuto problemi? Voglio dire era al matrimonio e anche Byron lui sta bene? Cosa...»
  «White sta bene, è riuscito a scappare, dovrebbe essere con Lupin e Tonks a casa di Andromeda e io me la sono cavata, ufficialmente ero la per cercarti.«
Harry annuì teso «Come hanno fatto i Mangiamorte a passare attraverso tutti quegli incantesimi di protezione?«
  «Potter per quanto sia faticoso ragiona, con la morte del Ministro adesso i Mangiamorte hanno dalla loro tutto il potere del Ministero« spiegò Piton irritato. «Possono usare gli imperdonabili senza essere arrestati.« Piton estrasse da sotto il mantello una copia piegata della Gazzetta del Profeta e la spinse sul tavolo verso Harry.
  «Non devi stare attento solo ai Mangiamorte adesso.«
Harry distese il giornale. Una sua grande foto riempiva la prima pagina.
Lesse il titolo:

RICERCATO COME PERSONA INFORMATA SUI FATTI RELATIVI ALLA MORTE DI
ALBUS SILENTE
 

Ron e Hermione esplosero in esclamazioni sdegnate, ma Harry non disse nulla. Spinse via il giornale; non voleva leggere altro: sapeva che cosa c'era scritto. Solo chi era in cima alla Torre quando Silente era morto sapeva chi l'aveva ucciso davvero, nessuno a parte loro sapeva che era stato Draco a scagliare l'incantesimo.
  «Quindi i Mangiamorte si sono impadroniti anche della Gazzetta del Profeta» chiese Hermione, rabbiosa.
Piton annuì.
  «Ma la gente sa cosa sta succedendo, vero?»
  «La versione ufficiale dell'assassinio di Scrimgeour è che ha dato le dimissioni, è stato sostituito da Pius O'Tusoe, che è sotto la Maledizione Imperius.»
  «Perché Voldemort non si è proclamato Ministro della Magia?» chiese Ron.
Harry fu certo di vedere l'ombra di un sorriso sul volto di Piton.
  «Non ne ha bisogno, a tutti gli effetti è già il Ministro, ma invece che perdere tempo dietro una scrivania fa parlare O'Tusoe, almeno per mantenere le apparenze. Il Singore Oscuro è astuto« spiegò
Harry osservò per alcuni istanti le lunghe dita di Piton appoggiate al tavolo «Quindi ora è lei il preside.»
Piton annuì.
  «Immagino che la nuova politica ricada anche sulla scuola, senza Silente a impedirlo»
  «Da quest'anno la frequenza sarà obbligatoria» annunciò «Ma si sta avviando anche un censimento contro i Nati babbani« lanciò uno sguardo significativo verso Hermione «Solo purosangue e mezzosangue saranno ammessi»
  «E tutti gli altri?» chiese Harry alzando lo sguardo.
Piton non rispose, non ce ne fu bisogno, tutti e tre avevano capito. Harry provò un misto di rabbia e nausea: in quel momento c'erano degli undicenni entusiasti, chini su pile di libri d'incantesimi appena acquistati, senza sapere che non avrebbero mai visto Hogwarts e forse nemmeno rivisto le proprie famiglie.
Piton picchiettò con le dita un paio di volte sul tavolo prima di parlare «Vi serve qualcosa?»
Ron aggrottò la fronte e Harry guardò l'uomo confuso «Del tipo»«Per la missione che ti ha dato Silente» sbuffò
  «Siete qui dentro perché aspettate un'illuminazione o sta procedendo?»
Harry scambiò un'occhiata con Hermione prima di rispondere «Stiamo provando a... capire come muoverci, ma forse abbiamo una pista.»
Piton lo squadrò serio «Le visioni?»
  «Non ne ho più avute dal matrimonio»
  «Continua ad allenarti» ordinò strisciando la sedia indietro.
  «Lei dove va adesso?»
  «Devo fingere di cercarti» annunciò raddrizzandosi «Tu vedi di non far entrare il Signore Oscuro nella tua mente, se la mia copertura salterà per colpa tua ti assicuro che verrò a tormentarti sotto forma di fantasma» minacciò
  «Almeno sarà trasparente?» chiese Harry con un sorriso mentre si alzava.
  «Troverò il modo di percuoterti» la voce di Piton vibrò.
Harry annuì stranamente divertito «Ho dei riflessi da cercatore»
  «E un ego smisurato» replicò Piton.
Vide con la coda dell'occhio Ron passare lo sguardo dall'uno all'altro stranito.
  «State attenti e evitate di comunicare con i membri dell'ordine, per quanto possibile.»
Harry annuì pronto a fare strada verso la porta della cucina, ma si bloccò quando vide la mano di Piton infilarsi nuovamente sotto il mantello e tendersi verso di lui. Una piccola ampolla vuota
contrastava nettamente con la pelle pallida. Quando Harry la prese la sentì insolitamente pesante. Guardò l'uomo confuso.
  «Io e White la usavamo per parlare ai tempi di Hogwarts» spiegò abbassando la mano. «Basta che ci sussurri dentro e io sentirò attraverso l'ampolla gemella»
Harry se la rigirò fra le mani con cura. «È geniale» disse euforico.
Dalle labbra di Piton uscì solo un verso gutturale prima di uscire dalla cucina. I tre lo seguirono fino alla porta d'ingresso, i passi di Ron erano strascicati, Harry al contrario quasi corse per stare al passo del professore.
  «Buona fortuna Piton.» disse mentre l'uomo si rimetteva il cappuccio sopra la testa
  «Resta vivo Potter.» si limitò a dire prima di uscire dalla porta e smaterializzarsi dal primo scalino.

  
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