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Autore: carachiel    25/05/2023    1 recensioni
Cacciare vampiri, in un mondo che non ne vuole minimamente riconoscere l'esistenza, è un lavoro sporco e Cliff Burton ne è fin troppo consapevole per esserne sorpreso.
Ma cosa succederebbe se il destino si mettesse di traverso a quella che finora ha sempre considerato una vita noiosa e solitaria?
[VampireHunter!AU]
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Quando si era ormai allontanato di diversi kilometri dal bar, squillò il telefono e Cliff sospirò, sentendo il familiare assolo di Free Bird diffondersi nell'abitacolo.
"Pronto?"
"Sono Lars."
Nessun saluto, dritto al punto, fin troppo tipico per sorprenderlo.
"Dimmi."
"Senti, ho ricevuto una soffiata di alcuni vampiri che si aggirano nella zona di L.A., potresti occupartene?"
"Lars, sono ancora in Oregon, nella zona di Klamath Falls*. Dammi il tempo di ripulire il furgone dal sangue, dormire un po' e ci dovrei essere" replicò.
"D'accordo. Ah e mi è stato segnalato che nei dintorni c'è un tizio che si chiama Kirk, che ha lamentato problemi di vampiri, ma è un esperto e tutta la merda, fatti dare una mano quando ci arrivi."
"Come lo trovo?"
"Il suo numero è questo" disse, dettandogli un numero "Chiamalo e mettetevi d'accordo."
"D'accordo, lo chiamo. Ci vediamo, amico." replicò Cliff.

Si prese un istante per aprire il finestrino e respirare l'aria fredda della notte, nauseato dall'odore ferroso del sangue che stagnava nell'abitacolo – del resto ormai era a distanza sufficiente dal bar per ritenersi al sicuro, pur sapendo che una volta trovata morta l'alfa avrebbero cercato una nuova tana.
Compose distrattamente il numero mentre guardava fuori, quasi sorpreso quando, dopo aver squillato a lungo, quello che doveva essere Kirk rispose con tono incerto.
"Pronto...?"
A giudicare dalla voce, stabilì che quel Kirk dovesse avere la sua età, circa.
"Ciao, uh, Kirk, giusto?" tacque, aspettando un cenno d'assenso, per poi proseguire "Mi è stato detto che hai un problema di–" abbassò istintivamente la voce, anche se non ce n'era reale bisogno "Vampiri."
L'altro trattenne il fiato a tale menzione, per poi rilasciarlo in una risatina stentata "Beh, immagino che quel poliziotto alla fine sapesse il fatto suo. Sì, comunque sono io."
"Ottimo. Io sono nei dintorni di Klamath Falls, dovrei essere lì per domani pomeriggio**. Puoi farcela?"
"Ce l'ho fatta fino ad ora, ti aspetto vicino a...–" e gli disse il nome di una strada secondaria, alla periferia di Los Angeles e Cliff annuì "Inoltre, mi potresti dire come riconoscerti?"
"Ho i capelli lunghi, castani, e una giacca di jeans strappata sulla spalla. Guido un pickup grigio." "Ottimo, ci vediamo." replicò il ragazzo, chiudendo la comunicazione.
Si rimise la cintura di sicurezza, e, guidando tra le strade semideserte, scelse una strada a senso unico dove potersi riposare. Cavò fuori dal portaoggetti un involto, e lo aprì, rivelando un panino che fece sparire in pochi attimi.

Concluso il pasto, si sporse dal finestrino, respirando l'aria fredda e frizzante della notte, mentre i fiocchi di neve vorticavano pigramente alla luce dei fari.
Se non fosse stato per il rumore di qualche rara auto in lontananza avrebbe potuto credere di essere completamente solo, ma del resto non sarebbe stata una novità – la solitudine era parte integrante del mestiere, nonostante a volte rimpiangesse una vita normale.
Normale, già, serena e senza sorprese, gli ripeté nella testa una voce beffarda, tutto ciò a cui non puoi aspirare.
Si domandò come dovesse essere, avere una vita normale: un lavoro stabile, tranquillo, e una routine prevedibile.
Al limite del noioso.
Scosse la testa, ben consapevole di non doversi far prendere dai rimpianti per ciò che non possedeva. Non sei tagliato per quel tipo di vita– lo rimproverò una voce beffarda che rimbombava nella sua mente, una voce che conosceva fin troppo bene – ti ha buttato lui in questo groviglio, del resto.
"Ma lui non è qui" mormorò tra sé, per riportarsi alla realtà e strapparsi alle fantasticherie.
Già. Chissà dov'è, a quest'ora? Che starà facendo?, si domandò distrattamente, per poi spegnere i fari, abbassare il sedile di guida e raggomitolarsi su un fianco cercando di dormire un po', mentre fuori la neve continuava a cadere indisturbata, soffocando ogni rumore.



*: cittadina dell'Oregon
**: stando a quanto dice Google Maps sono mille kilometri e rotte, più o meno dieci ore di macchina
   
 
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