Il mio cuore ti chiama
C’erano notti in cui Giorgio scivolava via da lei.
E allora Carlotta doveva essere forte per entrambi.
Doveva fare in modo che lui tornasse da lei.
«Giorgio, guardami. Guardami, sono Venere»
Era una specie di danza, una litania che ripetevano all’infinito.
Fino a che Giorgio non sollevava lo sguardo, fino a quel momento perso nel vuoto, e lo puntava sul viso di Carlotta. Su quegli occhi che erano diventati per lui la strada di casa.
Tu mi fai luce.
«Carlotta» sussurrava lui, riconoscendola. L’aria smarrita svaniva lasciando il posto alla consapevolezza di averla accanto a lui.
«Sì» annuiva lei, con una lacrima sottile a rigarle il viso, «Sono Carlotta»
[109 parole]
Nota Autrice: è passato un mese da quando ho visto questa serie, ma l’amore per Giorgio e Carlotta non mi ha abbandonata da allora. Era da giorni che volevo scrivere qualcosa su di loro, ma ultimamente mi sembra di non riuscire a farlo come vorrei.
Questa è la prima drabble che scrivo da quando sono approdata su questo sito: certamente non è un granché, ma è un primo tentativo e a me non dispiace poi così tanto.