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Autore: KurryKaira    06/06/2023    0 recensioni
Sonoko Suzuki aveva organizzato una piccola serata giochi nella sua residenza invitando, furbamente, tutte coppiette: lei e Kyogoku Makoto, Ran Mouri e Shinichi Kudo, Heiji Hattori e Kazuha Toyama. I ragazzi avrebbero voluto passare una serata serena ma con loro c'era anche Shiho Miyano, invitata da Shinichi; "chi è questa ragazza così simile ad Ai?" si chiedeva Ran un po' gelosa, e a ben vedere, tra Shiho e Shinichi sembrava esserci un rapporto molto speciale! A turbare il cuore della giovane Ran non era solo la presenza di quella donna, ma anche alcune sirene in lontananza e la telefonata di sua madre. Un pericolo incombeva per la famiglia Mouri.
Coppie trattate: Shinichi/Ran, Kogoro/Eri, Sonoko/Kyogoku, Heiji/Kazuha, Shinichi/Shiho??
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una serata di fine autunno, il traffico era particolarmente rumoroso, tanto da destare alcuni sospetti alle orecchie dei due giovani detective Kudo e Hattori. Ma non vollero prestarci troppa attenzione, non volevano ammetterlo, ma nella residenza Suzuki, davanti ad un camino e alcuni giochi da tavolo si stavano divertendo, ogni tanto un po' di relax lo meritavano anche loro, o no?
La proprietaria di casa, al solito, era estremamente rumorosa ma tutto sommato la sua allegria, doveva ammetterlo anche Shinichi, metteva di buon umore tutti quanti. Il suo ragazzo, il burbero più impacciato che avessero mai conosciuto, parlava poco ma la guardava di sottecchi profondamente innamorato, non doveva essere facile starle accanto, ma forse valeva altrettanto per la bella Sonoko. Aveva invitato in casa solo coppiette, che cosa aveva in mente quella pazzerella? Disse a Ran che in realtà aveva invitato anche Sera ma aveva rifiutato l'invito.
- Ah, e come mai?- Chiese incredula con la sua spudorata ingenuità la bella del cuore di Shinichi.
- Non mi ha detto perché, evidentemente non era in vena!- Rispose l'amica.
- Uff- sbuffò Shinichi indispettendola:- E' chiaro che ha intuito fosse una serata tra coppie e si è sentita a disagio!-
Heiji e Kazuha sussultarono:- Serata tra coppie?!- Heiji guardò Shinichi come a dirgli "fa' silenzio, quella scema di Kazuha non l'aveva ancora capito!" e la ragazza invece vistosamente imbarazzata guardò le amiche che le fecero cenno di farsi avanti col suo amato.
Sonoko si intromise, cinica:- Senti carino- a Shinichi:- Se così fosse, perché invece la tua amichetta ha accettato di venire eh? Che poi, chi è? Ran, io al posto tuo mi preoccuperei!-
Ran sussultò imbarazzata. Shinichi, nervoso per essere stato smentito da una gallina, si voltò a guardare la donna sul divano. Se ne stava seduta non molto elegantemente, le gambe affusolate ricoperte da collant occupavano quasi tutta la superficie, e le sue scarpe erano quelle più in disordine lasciate all'entrata. Beveva del vino direttamente dalla bottiglia visto che Sonoko (nonostante le accuse) glielo aveva gentilmente offerto.
- Shiho- disse Shinichi, lei si voltò:- Mm?-
- Tutto ok?-
- Certo- rispose lei dal divano tornando a bere.
Sonoko nell'orecchio a Ran:- Si è trovato un'amante che è la copia di tuo padre in questo momento!-
Ran si alterò, Shiho la sentì e non riuscì a trattenere una risata sporcando un po' il divano con degli schizzi di vino:- Oh scusa- chiese poi a Sonoko cercando qualcosa per pulire.
Sonoko:- Lascia stare, non preoccuparti- le disse, cinica ma sempre molto gentile.
Heiji guardò Shinichi, i due si capirono con il solo sguardo.
Il giorno prima, a casa del professor Agasa, Conan e Ai mangiarono qualcosa che fece loro male, stettero tutta la notte a casa del professore con i brividi e il giorno dopo si svegliarono adulti. Avevano dormito vicini, senza darci peso, ma svegliarsi nel loro corpo ufficiale, mezzi nudi, li lasciò in un imbarazzante disagio. Soprattutto Shinichi, cercò qualcosa per coprirsi e poi per coprire lei.
- So vestirmi da sola- disse lei ridendo di lui:- Calmati, non stai mica tradendo Ran- gli disse con quel suo modo di fare, odioso, ed estremamente sensuale.
Shinichi la ignorò scuotendo la testa:- Sai spiegarmi cos'è successo?-
Shiho:- Di solito sei tu a capire tutto.-
Shinichi:- E piantala!- Voleva una spiegazione.
Shiho si infilò uno dei camici del professore e lanciò a Shinichi una maglietta e un pantalone di quest'ultimo, indossandoli notarono, come ovvio, che gli andavano larghissimi e Shiho per questo non riusciva a smettere di ridere. Shinichi:- Chi ti capisce è bravo- Shiho gli ticchettò la fronte:- Oh, più bravo di te. Incredibile- continuava a prendere in giro la sua modestia. Il professor Agasa entrò nella stanza, visto il rumore, e rimase così colpito che quasi ebbe un attacco di cuore.
Shiho, bagnando la fronte del vecchietto con un fazzoletto umido:- Deve essere la solita reazione chimica. Saranno le cose che abbiamo mangiato.-
Shinichi:- Ma non è permanente vero?- Sarebbe troppo bello crederci. Shiho fece due calcoli, sarebbero rimasti con quel corpo una settimana circa! Era tantissimo tempo, Shinichi sorrise, Shiho no.
- Sarai felice, vai a goderti la tua fidanzata- sorrise la donna ma i suoi occhi erano vuoti.
- Shiho- le si avvicinò:- Sei spaventata?-
- Sì- tremò appena:- Per loro sarà più facile trovarmi se questo è il mio aspetto!-
Agasa si intromise:- Magari invece cercano una bambina e non danno più peso a un'adulta!-
Ignorarono la sua inutile uscita, lei nascose il volto tra i capelli, lui, in un riflesso incondizionato, le scostò quei ciuffi accarezzandole il viso. Lei sollevò lo sguardo. - Ehi- le disse delicato:- Andrà tutto bene finché sarai con me.-
Lei sbuffò nel suo solito sorriso cinico:- Il solito modesto.-
Il telefono di casa suonò, il professore andò a rispondere. Era Ran. Cercava Conan, il professore inventò una scusa e la mise in vivavoce. - Ah, quindi rimarrà da lei tutta la settimana? Sicuro che non sia un problema?-
Agasa:- Ma no, è un così caro bambino!- Shiho guardò Shinichi prendendolo in giro.
Ran:- E' vero, Conan è adorabile!- Shiho continuava a prenderlo in giro, Shinichi la odiava quando faceva così.
Ran:- Comunque grazie, ero preoccupata perché non rispondeva al telefono.-
Shinichi guardò il cellulare di Conan e in effetti aveva un po' di chiamate perse.
Ran:- Per giunta non risponde nemmeno Shinichi! Ma immagino lei non abbia anche sue notizie. Ehehe.-
Shinichi guardò l'altro cellulare e in effetti aveva un po' di chiamate perse, inarcò un sopracciglio, Shiho lo strattonò.
Il professore guardò il ragazzo che fece lui cenno di no.
Agasa:- Eh no, chissà che combinerà quel mattacchione!- Involontariamente indispettì la fidanzata al telefono, indispettì Shinichi e rallegrò Shiho che rise in maniera sguaiata quasi facendosi scoprire.
Chiusa la chiamata col professore Ran tentò di nuovo di chiamare Shinichi, al che lui rispose e le disse di essere in città. Dopo una prima litigata sul perché non gliel'avesse detto subito lei gli propose di venire alla festa che il giorno dopo Sonoko avrebbe organizzato, sarebbero venuti anche Heiji e Kazuha, si sarebbero divertiti!
Shinichi:- Io e te, Heiji e Kazuha, e Sonoko e Makoto... mm...- che serata noiosa doveva venire fuori? Ma Shiho lo strattonò, era nel suo corpo, non lo sarebbe stato a lungo, doveva approfittare. Aveva ragione, riuscire a guardare Ran dall'alto era un'occasione che non andava sprecata, anche se avrebbe avuto per tutta la sera gli sghignazzi di Sonoko nelle orecchie. Quanto amava Ran, quanto avrebbe voluto stringerla più che poteva ora che il corpo glielo permetteva. Poteva abbracciarla anche come Conan sì, ma da Shinichi era tutta un'altra cosa.
Si ritrovò con le gote arrossate e, ancora una volta, una Shiho che lo prendeva in giro.
Il giorno dopo Shinichi si preparò:- Allora vado alla festa- disse sull'uscio.
Shiho:- Certo che ci devi andare- ma il suo sguardo era di nuovo spento.
Shinichi le sfiorò il braccio:- Vieni- le disse e lei si illuminò:- Andrà tutto bene finché sarai con me- ripeté la stessa frase del giorno prima, lei annuì e corse a prepararsi, per fortuna il professore Agasa aveva preso un po' di vestiti per entrambi.
In effetti però, non fu facile spiegare chi diamine fosse l'amichetta che Shinichi si era portato alla festa. Fu sincero:- E' una ragazza che sto seguendo per un caso. E' stato al momento accantonato ma... non ha amici in città e...-
Sonoko lo guardava malissimo, ma anche Ran sospettava. Shinichi guardò Shiho sospirando, lei sorrise alzando le spalle ed entrando in casa senza nemmeno aspettare il permesso.
Sonoko:- Ehi!- Le urlò Sonoko.
Shiho:- Se farò qualcosa di sbagliato ci penserà il tuo uomo a mettermi in riga, no?- Diede due pacche al petto di Makoto che imbarazzato e incredulo se ne stava come uno stoccafisso nel centro del salotto. Sonoko ora era distratta dalla bellezza e stazza del suo ragazzo e accettò la situazione, Ran invece si convinse per il semplice fatto che si fidava di Shinichi. Sorrise vedendolo ancora lì sull'uscio e piena di gioia gli si lanciò al collo.
Quando arrivarono Heiji e Kazuha il ragazzo dovette prendere Heiji in disparte e spiegargli la situazione, perché che quella era Ai gli era stato chiaro da subito.
E adesso giocavano chi più e chi meno allegramente attorno a quel lungo tavolo scaldati dal camino. I suoni dei clackson li infastidivano non poco.
Sonoko mise a posto il gioco una volta terminato, che poi, non c'era gusto a giocare con Shinichi e Heiji. - Ma avete notato?- Disse la biondina:- Non assomiglia moltissimo ad Ai?- Guardando la donna mezza brilla e tutti si soffermarono a guardarla.
- Vero- disse Heiji, Shinichi sbuffò.
Kazuha:- Ora sappiamo che Ai crescendo diventerà proprio una bella ragazza!- Cercava di essere gentile con l'ospite ma Ran venne colpita in pieno.
Sonoko:- Eh sì, Shinichi ha una bella amante!- Mise il braccio attorno al collo dell'amica:- E piantala Sonoko!- Indispettendola.
Kazuha:- Ran, sai che non è quello che penso!- Si scusò e Ran ridacchiando la perdonò.
Heiji:- Shinichi, dovresti essere tu ad obiettare!- Lo prese in giro ma Shinichi voleva ignorare tutto ciò che secondo lui era stupido, e accasciato stanco su quel tavolo si limitò a guardare Shiho che aveva sempre lo sguardo perso nel vuoto e le labbra ancora umide dall'ultimo sorso.
Il ragazzo di Osaka si avvicinò all'orecchio dell'amico:- Non credi che l'alcool possa farle l'effetto collaterale di farla tornare bambina?-
Shinichi:- Spero sappia quello che fa. Anche se, tornare bambina, credo sia quello che voglia.-
Heiji:- Mm...-
Shinichi continuò con sguardo serio:- A volte penso che lei voglia tornare bambina a tutti gli effetti.-
Heiji:- Tornare indietro nel tempo eh...-
Shinichi:- Ci deve essere stato un tempo in cui si sentiva sicura e felice. Ci deve essere stato per forza, no?-
Heiji portò le braccia dietro la nuca respirando profondamente:- Purtroppo non si può scappare dai problemi rifugiandosi nel passato.-
Shinichi continuava a guardarla:- Non si può rimediare ai propri sbagli scappando, lo sa benissimo.-
Shiho si voltò e i loro sguardi si incrociarono. Heiji strofinò i capelli di Shinichi innervosendolo ma riportandolo alla realtà. Sonoko cercava di parlargli, e in effetti subito dopo il gesto di Heiji quello di Makoto fu più chiaro, diede una botta al tavolo così forte che quasi sembrò un terremoto.
Kazuha:- Ok ok, la ascoltiamo la tua ragazza...- bofonchiò.
La proprietaria di casa salì sul tavolo lasciando tutti sconcertati e prese in mano una bottiglia di plastica ormai vuota:- Cambiamo gioco!- Disse con aria truce.
Ran e Kazuha la capirono al volo diventando rosse:- Che gioco vuoi fare?!-
Sonoko:- Avete capito bene! Il gioco della bottiglia, ovvio!-
Ran l'acchiappò riportandola a terra, in tutti i sensi:- Sei pazza?!-
Sonoko, sussurrando al suo orecchio:- Perché?! Magari quell'addormentato di Shinichi si deciderà a baciarti!-
Ran:- Ma il gioco della bottiglia è casuale! Potrei capitare col tuo ragazzo sai??-
Sonoko furba:- Faremo in modo che le cose sconce capitino solo coi rispettivi partner, tranquilla!-
Kazuha si intromise furiosa:- Ma io non ho nessun partner qui!-
Sonoko ridacchiò:- Suvvia, questo gioco è quasi più per te che per Ran. Magari vi date una mossa tutti e due!-
Heiji si sentì preso in causa visto che le tre lo guardavano sogghignando, rabbrividì.
Non si sa come, Sonoko convinse tutti, anche il suo ragazzo. - Cosa? Il gioco di che?- - Della bottiglia.- - Si beve?- - Non si beve, è un gioco dove si danno bacetti o scherzi, roba simile- Makoto si irrigidì ancora di più sia all'idea che lui dovesse baciare Sonoko e sia all'idea che qualcun altro dovesse farlo, squadrò con sguardo assassino tutti i presenti in sala, donne o uomini, non faceva differenza, Sonoko era sua! Poi tornò a parlare con la ragazza:- Sei troppo esuberante! A volte sembra che cerchi i problemi!- La ragazza alzò gli occhi al cielo, ogni tanto sembrava uscito dal secolo scorso quell'uomo, lo ignorò completamente, e fece sedere tutti in cerchio vicino al camino. - E tu signorina?- Chiese alla ragazza sul divano:- Vuoi giocare con noi?- Shiho le sorrise:- Sei tanto carina- le disse sincera visto che nonostante il sospettato adulterio di Shinichi la biondina la trattava comunque con estremo garbo, e lo stesso faceva Ran, in effetti la giovane Mouri era andata a prendere alcune coperte per porgergliele:- Mi sembrava che avessi freddo- le disse:- Sono sicura che Sonoko non si farà problemi a prestarti qualche coperta- e infatti Sonoko alzò le spalle assecondandola. Ran sorrise:- Sai, lei è un po' così. Ma è una della donne più in gamba che conosco! Anche Kazuha ovvio.-
Heiji ridacchiò visto che Kazuha era stata aggiunta solo per gentilezza, lei lo strattonò talmente forte che quasi lo gettò nel camino, Makoto ancora era distratto da quel "sei tanto carina" che era pronto a tenersi stretto la sua donna con le unghie e con i denti. Shiho prese volentieri le coperte dalle mani di Ran, sapeva benissimo quanto quella donna fosse altruista, aveva avuto modo di dimostrarlo più e più volte ad Ai e mai avrebbe smesso di esserle grata. A volte, in realtà spesso, pensava che Shinichi non la meritasse affatto una come lei. Bella, affettuosa, forte, coraggiosa e sensibile, Ran non aveva un difetto, pensava. Si voltò a guardare Shinichi che annoiato continuava a posare il suo sguardo su entrambe:- Facile Shinichi eh...- gli disse essendo poco chiara. Facile innamorarsi di una come Ran. Ma a pensarci, a parte quel suo caratteraccio, anche Shinichi era un uomo meraviglioso e mai si era sentita protetta come quando lo aveva accanto. Chissà cosa pensavano veramente di lei invece? Si guardò attorno, l'alcool non aiutava la sua lucidità. A pensarci ancora meglio, erano tutti ragazzi straordinari, tra intelligenza e forza fuori dal comune, e tutti avevano un grande grande cuore. Ne era certa, nessuno di quei ragazzi, in nessuna vita, avrebbe commesso i suoi stessi errori. Chissà perché le venne in mente Akemi? Che domanda sciocca, le veniva sempre in mente Akemi. Si lasciò scivolare su quel divano rannicchiandosi in quelle coperte, sfiorò la mano di Ran che la aiutava a rimboccarle e rispose dolcemente a Sonoko:- No grazie, divertitevi anche per me, mi raccomando.-
E così fecero i ragazzi, si prepararono a giocare costretti dalla svampita proprietaria. Heiji guardò Shinichi sapendo bene che continuava, di tanto in tanto, a guardare la triste ex componente di quell'organizzazione malavitosa.

In quello stesso istante il telefono di Kogoro Mouri suonò, se ne stava mezzo addormentato con un boccale di birra ancora mezzo pieno in mano, lo squillo lo fece sussultare tanto che se ne versò un po' addosso, imprecando alzò la cornetta.
- Si può sapere chi è a quest'ora?!- Urlò, ma in realtà non era così tardi, erano appena le 21.
- Goro- disse una voca preoccupata, una voce che conosceva benissimo, tanto che si calmò all'istante sentendola con un groppo in gola.
- Eri, che è successo?!-
- Stai tranquillo- gli disse ma lui si agitò ancora di più.
- Dov'è Ran?- Chiese la donna:- E' con te?-
- No... no è a casa di Sonoko con i suoi amici, c'è anche Shinichi con lei. Dormiranno lì.-
La donna sospirò sollevata:- Ottimo, se Shinichi è con lei sono più tranquilla.-
Goro si agitava più che mai, sbraitò colpendo la scrivania facendone rovesciare qualche oggetto:- Vuoi essere chiara Eri?! Ran è in pericolo?!-
- No, stai tranquillo. Lei non è in pericolo. E' con me che l'ha.-
Il detective impallidì:- Questo non mi tranquillizza- disse.
Eri:- Senti le sirene della polizia vero?-
Goro:- Sì, sia dalla tua parte del telefono che qui da me. Sei vicina?-
Eri:- Sono con dei poliziotti adesso.-
Goro:- Vuoi essere chiara maledizione?!-
Eri:- Sì, non volevo rovinarti la serata, un tizio che ho fatto carcerare è evaso e...-
Goro:- Oh dannazione- aveva già capito, voleva vendicarsi:- E' armato?-
Eri:- Sì. Ti ho chiamato solo per assicurarmi che non prenda di mira te o Ran, fate attenzione.-
Goro strinse i pugni:- Farò mandare una pattuglia anche verso casa Suzuki, penso che lì la sorveglianza sia già abbastanza.-
Eri:- E tu?-
Goro:- Io me la cavo.-
Eri rise nervosamente:- Ah sì?-
Goro:- Con quale squadra sei? Dove ti trovi? Ti raggiungo.-
Eri:- No no, volevo solo assicurarmi che stessi attento, tutto qua. Non ho bisogno di te.-
Goro:- Non costringermi a rintracciare la chiamata!-
Eri si innervosì:- Sono circondata da poliziotti, non ho bisogno di uno stolto detective per sentirmi al sicuro!-
L'uomo si innervosì ancora di più, gettò di peso tutta la scrivania. La chiamata cadde sull'ultimo tonfo proveniente da casa Mouri. Eri:- Quello scemo finirà per farsi scoprire. Perché l'ho chiamato?!-

- Quante sirene- disse Ran un po' preoccupata sentendole lungo la strada. Shinichi che se n'era già accorto da un pezzo annuì. La voglia di scoprire cosa succedeva era tanta, e lo stesso valeva per Heiji, ma la voglia di passare una serata tranquilla con Ran era anche di più. Le sfiorò la mano rassicurandola:- Abbiamo bravi poliziotti.-
Ran sorrise:- E' vero!-
Cominciarono a giocare e Sonoko fece roteare la bottiglia, il detective di Osaka si irrigidì, aveva realizzato veramente solo adesso di quello che poteva capitare, guardò timido Kazuha, voleva farle una bella dichiarazione, superiore a quella che Shinichi fece a Ran a Londra, non poteva sprecare il suo momento così, maledetta Sonoko e le sue idee! Certo però che... baciare Kazuha... iniziò a ridacchiare da solo come uno stupido tanto che sia Shinichi, che la sua amata Kazuha lo guardarono con profondo imbarazzo.
Shiho si addormentò subito, nemmeno il tempo che la bottiglia finisse il suo primo giro. Kazuha, la prima "vittima" designata dalla bottiglia. Heiji cominciò a sudare freddo, a Shinichi venne da ridere. Ran strinse le mani emozionata come se fosse al posto dell'amica. Kazuha la guardò con occhi preoccupati, il cuore le balzò in gola.
Ran:- Allora Sonoko? Dovresti dire cosa dovrà fare? O no?-
Sonoko:- No no, deciderò cosa deve fare solo quando sarà stato scelto l'altro giocatore dalla bottiglia!-
Shinichi:- Ma non funziona così!- Heiji tirò lui un pugno nel fianco talmente forte che il detective si ammutolì per un bel po'. Guardò il suo carnefice che lo fulminò "lascia giocare Sonoko come meglio crede!" Era ovvio che la ragazza avrebbe fatto capitare le coppie di proposito. E casualmente (in realtà Sonoko si era impegnata tantissimo per farlo capitare, sfidando il destino) la bottiglia indicò proprio Heiji. Kazuha urlò e Heiji deglutì. Sonoko sogghignò soddisfatta.
Ran:- Tu sei magica Sonoko!-
Sonoko fiera:- Lo so!-
Makoto ridacchiò e Shinichi dovette fare altrettanto, doveva ammettere che Sonoko come Cupido se la sapeva cavare.
La bionda si alzò di scatto pronta a dire l'obbligo che i due giocatori avrebbero dovuto affrontare:- Alzatevi, alzatevi!-
Heiji:- Perché mai?!- Urlava senza nemmeno rendersene conto, e in tutto ciò ubbidiva, anche Kazuha si alzò tremando.
Sonoko prese la mano di lei e la mano di lui:- Allooooora...-
Heiji:- Quanto la tiri per le lunghe.-
Sonoko:- Calmati carino, tra un po' oltre le sirene della polizia sentiremo anche un'ambulanza per il tuo attacco cardiaco.-
Kazuha lo guardò, è vero, Heiji era agitatissimo, perché mai? Si colorò ancora di più all'idea che lui fosse agitato perché moriva dalla voglia di baciarla.
Ma no, non poteva essere così, sicuramente era tutto il contrario!
Sonoko sempre più sghignazzante li strattonò per farli avvicinare ancora di più e fece loro tenere le mani:- Su, scambiatevi un lungo baaa...-
Ok, era vero, avrebbero avuto entrambi un attacco di cuore. Ma per loro sfortuna, o fortuna, Sonoko venne interrotta dall'urlo di Shiho. Si voltarono, che era successo? Respirava agitata su quel divano. Kazuha prese la palla al balzo, lasciò subito le mani di Heiji per correre dalla ragazza:- Hai avuto un incubo?- Chiese cercando di aiutarla, Ran fece altrettanto avvicinandosi.
- Shinichi- disse lei tra le lacrime, in quello che era visibilmente un attacco di panico:- Voglio Shinichi- disse alle ragazze. Ran strinse i pugni, un po' gelosa forse, ma capì, e fece cenno al suo ragazzo di raggiungere la giovane. Shinichi non se lo fece ripete, le si accovacciò accanto, mentre gli altri gli erano intorno.
Shinichi:- Calmati Shiho, hai solo sognato.-
Shiho si alzò dal divano traballando, si aggiusto appena la corta gonna di flanella lungo i fianchi e prendendolo per la giacca lo strattono verso il bagno.
Ran strinse ancora i pugni, Sonoko la consolò:- Si chiudono in bagno insieme?- Male, la consolò male.
Heiji voleva seguirli. Kazuha:- Dove vai?- Heiji:- Voi restate qua, sono un detective no? Scoprirò se i due hanno una relazione nascosta!- Disse ridendo prendendo in giro Ran ma voleva solo una scusa per seguirli. Infatti rimase fuori dalla porta del bagno cercando di origliare.

- Senti le sirene, le senti?- Diceva agitata con le lacrime.
Il ragazzo cercava di calmarla:- Non sono qui per te. Shiho, calmati, sei ubriaca e hai un attacco di panico. Cerca di ragionare, non sei stupida. E sai quanto ti ammiro per questo- le afferò le braccia nel tentativo di calmarla.
La ragazza agitata si lasciò scivolare verso di lui tirandogli qualche ceffone di panico sul petto:- Aiuto. Aiutami Shinichi. Dormi con me sta notte, non lasciarmi sola.-
- Non sei sola. Ero con te Ai.-
Lei lo guardò. - Scusa, Shiho. Ero con te. Ero a pochi metri.-
Lei continuava a piangere perdendosi nella maglia di lui:- Eri troppo lontano. Resta con me.-
E il ragazzo non seppe replicare, la tenne stretta tra le braccia aspettando che si calmasse. "Resta con me" pensò che quella notte non l'avrebbe dimenticata così facilmente. "Resta con me, dormi con me" ingoiò saliva stringendo i pugni e stringendo lei ancora di più, sembrava una bambina solo adesso, raramente lo sembrava sotto l'aspetto di Ai.
- Sono qui.-
- Resta con me- il detective si chiese se questa frase avesse un significato più profondo, era ubriaca, o forse solo sincera?
- Sono qui- ribadì. Heiji aprì piano, non si stupì a trovarli abbracciati mentre lui le accarezzava i capelli come si farebbe con un animale impaurito. Si limitò a guardare Shinichi con aria sconfitta, avrebbe voluto aiutarli, avrebbe voluto aiutare entrambi; Shinichi ricambiò lo sguardo, fece un cenno come a ringraziarlo e tranquillizzarlo.
- Dì a Ran che mi dispiace- gli disse Shinichi continuando a stringere Shiho:- Avrei voluto davvero giocare insieme a lei, ma Shiho ha bisogno di me, a volte più di quanto non ne abbia bisogno lei...-
Heiji assecondò e richiuse la porta lasciandoli soli.
Ai ragazzi che aspettavano nel salotto disse la verità, cioè, non tutta la verità:- La ragazza è nel panico, si sente perseguitata e ha bisogno di Shinichi. Rimarrà con lei fino a quando non le sarà passata, ok?- Sfiorò la spalla di Ran come se aspettasse conferma solo da lei. Ran annuì, con estrema grazia, gentilezza e educazione. Ran:- Sono molto preoccupata per lei- disse sincera la donna dal cuore d'oro. Raccolse le coperte da quel divano:- Sonoko, sono un po' stanca, posso andare già in camera?- Disse sorridendo ma i suoi occhi erano lucidi.
Sonoko annuì. Kazuha:- Vengo con te- e Sonoko disse altrettanto:- Anche io.-
Ran:- Che dite? Divertitevi un altro po'! Dove eravate rimasti?- Ridacchiò guardando Kazuha che imbarazzata volle cambiare discorso.
Heiji sbuffò:- Andiamo tutti a letto dai, continueremo a chiacchierare nell'attesa di Morfeo.-
Sonoko guardò i due maschietti rimasti, visto che non avrebbero certo dormito in coppia, il papà di Sonoko non lo permetteva, le ragazze in camera con le ragazze e i ragazzi in camera con i ragazzi. Sonoko sbuffò:- Kyogoku, non mettere in imbarazzo Heiji visto che praticamente siete solo voi due finché quella non si riprende lasciando libero Shinichi.-
Il karateka si limitò a fissare Heiji mettendolo in un profondo imbarazzo. Heiji si pentì amaramente di essere venuto, per l'ennesima volta in quel giorno.
E ognuno raggiunse la propria camera, a parte Shiho e Shinichi che per un po' rimasero accovacciati in quel bagno dalle bianche piastrelle e la luce luminosa, prendere sonno lì non era facile. Shinichi sorrise sconfitto dalla situazione nell'attesa che quelle sirene si spegnessero calmando il cuore impaurito di Shiho Miyano.
  
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