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Autore: KurryKaira    06/06/2023    0 recensioni
Sonoko Suzuki aveva organizzato una piccola serata giochi nella sua residenza invitando, furbamente, tutte coppiette: lei e Kyogoku Makoto, Ran Mouri e Shinichi Kudo, Heiji Hattori e Kazuha Toyama. I ragazzi avrebbero voluto passare una serata serena ma con loro c'era anche Shiho Miyano, invitata da Shinichi; "chi è questa ragazza così simile ad Ai?" si chiedeva Ran un po' gelosa, e a ben vedere, tra Shiho e Shinichi sembrava esserci un rapporto molto speciale! A turbare il cuore della giovane Ran non era solo la presenza di quella donna, ma anche alcune sirene in lontananza e la telefonata di sua madre. Un pericolo incombeva per la famiglia Mouri.
Coppie trattate: Shinichi/Ran, Kogoro/Eri, Sonoko/Kyogoku, Heiji/Kazuha, Shinichi/Shiho??
Genere: Azione, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Sei proprio uno stupido!- L'avvocato diede dei colpi al petto dell'ex poliziotto esperto di Judo:- Metti che parta qualche proiettile!-
Kogoro prese il volto della moglie tra le mani:- Sai che non temo questo. Avessi una pistola dovrebbe preoccuparsi quel delinquente, altroché.-
Eri Kisaki si scostò liberandosi:- Ma non capisci che mi metti in agitazione?!-
Goro:- E perché mai? Sono qui per difenderti!-
Eri:- Ho smesso di aver bisogno di te molto tempo fa- puntualizzò.
- Tu non hai mai avuto bisogno di me- rispose schietto il marito ma non abbandonando la postazione, parlò con alcuni colleghi per capire al meglio la situazione.
Constatarono che non era prudente portare Eri né a casa sua né a casa del marito, colui che attentava alla sua vita l'avrebbe certamente cercata in quei posti. Kogoro Mouri insieme ad altri poliziotti la scortarono fino alla centrale.
L'ispettore Megure sapeva ogni cosa:- Non preoccuparti, lo prenderemo Mouri.-
Goro:- Non lo metto in dubbio- guardò severo l'amico:- Se così non fosse dovreste vedervela con un altro problema- riferendosi chiaramente a sé stesso. L'avvocato seduto su una panca li ascoltava nervosa, sbuffò con le mani al petto. Il marito, da cui era da tempo separata, la raggiunse accomodandosi al suo fianco.
- Perché diavolo ti comporti così?!- Le disse nervoso ma a voce bassa, la donna si limitò a guardarlo con sguardo truce.
- E' inutile che mi guardi così- aggiunse lui:- non ci arrivo, mi hai sempre guardato così- fece notare e allora a lei venne da ridere, si rilassò lasciando cadere il volto sulla spalla di lui con fare affettuoso, e lui le circondò la spalla protettivo.

- Allora...- cercava di rompere il ghiaccio il ragazzo che proprio non aveva sonno.
- Mm?- Rispose il fidanzato della bella Suzuki. Erano ognuno nei propri letti a guardare il soffitto.
- ...eeeeh- concluse così il discorso Heiji Hattori che a volte intelligente non lo sembrava affatto.
- Pensi che stia succedendo qualcosa di pericoloso qua fuori?- Chiese allora il principe del Karate.
Il detective lo guardò:- Come posso saperlo, sono qui con voi.-
Makoro ricambiò lo sguardo, serio:- Voi due sapete sempre tutto. A volte mi fate paura- disse e a Heiji venne da ridere:- Non pensavo che uno come te potesse avere paura!-
Il ragazzo si tolse gli occhiali ridacchiando timido e li posò sul comodino:- Ho paure di molte cose in realtà- disse delicato.
Heiji assecondò:- Ti capisco.-
Kyogoku:- Ad esempio ho spesso paura che Sonoko venga presa di mira da qualche malintenzionato. Sai, è molto ricca e anche molto bella.-
Heiji sorrise tornando a guardare il soffitto:- Sì, lo so. Ma sono certo che tu non temi di difenderla.-
Kyogoku:- Quello mai, non c'è avversario che tema.-
Heiji:- Io pratico Kendo, sai? Però non sono coraggioso come te, ad esempio, Kazuha la temo tantissimo!- Rise di gusto e anche l'altro scoppiò a ridere.
Finito di ridere il ragazzo robusto disse:- Scusa per Sonoko, non voleva mettervi in imbarazzo. Ma crediamo tutti che tra voi due ci sia qualcosa e lei non sa darsi tempo.-
Heiji non rispose subito ma rimase col sorriso stampato sul volto:- E' rassicurante quello che voi pensiate di noi. Vorrei poterlo pensare anche io!-
Kyogoku:- Non sei così intelligente se non arrivi a una cosa simile...-
Il detective si indispettì e iniziò ad attaccare briga noncurante della stazza dell'altro, in realtà il coraggio non mancava nemmeno a lui, ma soprattutto non gli mancava l'impulsività:- Ehi! Parla quello che sembra veramente un tonto nel relazionarsi con gli altri!-
Kyogoku alzò le spalle:- So di esserlo- per fortuna non si lasciò colpire dalle parole di Heiji e si voltò verso il muro provando a dormire. Heiji sospirò, per fortuna Makoto sapeva mantenere la calma, il più delle volte; tornò a guardare il soffitto ma proprio non riusciva a prendere sonno.

Le ragazze anche faticavano a prendere sonno.
- Ran, come va?- Chiese la migliore amica rannicchiandosi nello stesso letto della mora, pronta ad abbracciarla nel caso di un attacco nevrotico da cui nemmeno la dolce Ran era sempre esente.
- Va bene!- Disse lei con vivacità facendo spazio a Sonoko, Kazuha le guardò rimanendo nel suo letto, non era convinta.
Sonoko:- Se Sera fosse qui forse gliene direbbe quattro a Shinichi, e farebbe bene!-
Ran:- No no, che colpe ha Shinichi? Si sta solo comportando da buon amico e professionista!-
Kazuha annuì ma non riusciva a trovare giusta la situazione. Non a caso a Ran, poco dopo, venne da piangere, e si accovacciò tra le braccia della bionda che la strinse forte più che poteva.
La ragazza di Osaka si avvicinò, mettendosi a sedere vicino le due:- Oh Ran...-
Sonoko non riuscì a trattenere a sua volta le lacrime vedendola così:- Ran! Ran, io scherzo! Sono sicura che Shinichi non sia un traditore! Lui ti ama tantissimo!-
- Lo so- disse Ran tra i singhiozzi:- Non sto piangendo per quello!-
Kazuha:- E per cosa allora?-
Ran si asciugò le lacrime, anche se era inutile visto che ne uscivano di nuove:- E' che... Sonoko, tu lo sai bene, anche con Kyogoku è così, le occasioni per vedersi con i nostri ragazzi sono talmente poche e... ogni volta succede qualcosa e io...-
Sonoko le accarezzava la testa consolandola:- E tu non riesci mai a stare sola con Shinichi. Hai ragione, hai ragione, sfogati!-
Kazuha strinse le coperte trattenendo a sua volta le lacrime.

Heiji:- Ma le senti piangere anche tu le ragazze di la?- Nemmeno il tempo di dirlo che Makoto si era già alzato, cupissimo, quasi ruppe la porta e le raggiunse.
Heiji:- Quello è un pazzo, io sto dormendo con un pazzo- si alzò seguendolo.

Quando Kyogoku spalancò senza ritegno la porta le ritrovò tutte e tre abbracciate, ma prese dalla paura che il ragazzo li aveva causato avevano smesso di piangere e si limitarono e lanciarli cose addosso, come abat jour e quant'altro, che lui abilmente parò.
Sonoko:- Ma sei impazzito Kyogoku??-
Kyogoku:- Vi ho sentite piangere.-
- Oooh- allora dissero in coro innamorate di lui all'istante.
Heiji apparse alle sue spalle, saccente:- Anche io vi ho sentite piangere.-
Kazuha:- E scommetto che non ti stavi scomodando affatto!-
Heiji:- Sono qui mi pare.-
Kyogoku:- Non stava venendo.-
Le ragazze:- Oooh- a Makoto e guardarono Heiji stizzite che sconcertato se ne tornò nervoso e con la coda tra le gambe nella sua stanza.

Piano a piano il pianto isterico di Shiho si calmò, respirava piano ma si stava calmando. Si staccò dal petto di Shinichi, si avvicinò al water e vomitò.
Il ragazzo le si avvicinò per aiutarla.
Shiho:- Sto bene- disse respirando piano, lui le passò qualcosa per pulirsi.
Shinichi:- Va meglio?-
Shiho:- Scusa.-
Shinichi:- Hai bevuto troppo.-
Shiho:- Non ho bevuto troppo, è stata l'agitazione.-
Shinichi:- Come vuoi tu. Non rischi di tornare Ai? L'alcool, il vomito. Tu ne capisci più di me.-
Lei lo guardò soddisfatta, era raro che Shinichi dicesse a qualcuno "ne capisci più di me".
Shiho:- Chissà- rispose semplicemente la ragazza. Rimasero seduti in quel bagno ancora un po', ma lei non abbracciava più lui, ora abbracciava il water.
Shinichi:- Non farti scoprire da Ran Shiho, è importante per me.-
Shiho:- Lo so, sciocco.-
Poco dopo la ragazza scoppiò a ridere.
Shinichi:- E ora che c'è?-
Shiho si guardò attorno:- C'è che non è la più romantica delle situazioni.-
Shinichi arrossì:- Perché dovrebbe essere romantica?-
Shiho:- Non doveva esserlo per te- sorrise, e Shinichi non capiva come riuscisse a trovarla attraente anche mentre era abbracciata a della fredda porcellana sporcata di vomito. Il ragazzo si limitò a ricambiare il sorriso guardano le piastrelle del pavimento.
La donna si alzò, si sentiva meglio, e anche il panico era diminuito, si lavò per bene il viso al lavandino, Shinichi si alzò da terra seguendola.
Shiho:- Vai da Ran, e scusa per tutto.-
Shinichi:- Sei sicura?-
Shiho lo guardò:- Sono sempre sicura.-
Shinichi:- Non sembra. Mi hai chiesto di dormire con te.-
Shiho lo spintonò continuando a prenderlo in giro:- Ehi, non con la tua fidanzata a un muro di distanza.-
- Piantala, cretina!-
- Ero solo ubriaca Shinichi, l'hai detto anche tu.-
- Ma magari proprio per questo eri sincera.-
Si strofinò l'asciugamano tra le mani e poi lo mise a posto:- Sincera? Che cosa vuoi dire mr.simpatia? Che voglio dormire con te ma non te l'ho mai detto?-
Il ragazzo sbuffò:- Spaventata Ai.-
- Shiho- lo corresse.
- Shiho. Oggi sembro quello scemo di Heiji che confonde i nomi- guardò in aria e poi continuò:- Con sincera intendevo spaventata. Ti mostri forte, a volte troppo, e poi crolli come oggi.-
- Vai da Ran.-
- Io non ti lascio.-
Rimasero in silenzio diversi secondi fino a quando lei, ridacchiata ancora, continuò:- Vuoi dormire qui? Nel bagno? Fa un po' freddo non credi?-
Shinichi in effetti non sapeva rispondere.
- Andiamo da Ran insieme?- Propose e allora la ragazza accettò alzando le spalle.
Bussarono alla porta delle ragazze.
Sonoko:- Chi è?-
- Sono Shinichi, c'è anche Shiho.-
Le ragazze si alzarono tutte e tre per andare ad aprire. I due ragazzi si stupirono nel vedere che Makoto era lì con loro.
Shinichi:- Ma scusa, tuo padre non aveva vietato tutto questo?-
Sonoko:- Non ci sta mica controllando, entra e fai un po' il cattivo ragazzo anche tu!- Lo prese per il colletto trascinandolo dentro.
Shinichi:- Ma Heiji?-
Kazuha:- Ehhh, Heiji. E' acqua passata ormai!- Shinichi, per la prima volta nella sua vita, non capiva.
Ran fece accomodare Shiho sul suo letto e le si sedette accanto:- Come stai? Meglio?-
Shiho annuì sorridendole poi si guardò attorno:- Sentite, io non voglio rovinare nulla, ho già fatto troppi danni. Che ne dite se vado in camera con l'altro ragazzo? Shinichi, rimani con Ran- ribadì ancora lo stesso concetto, che a pensarci, anche Heiji poteva farla sentire al sicuro. Shinichi la guardò non convinto. Kazuha esplose:- Cosa?! Con l'altro ragazzo?? Intendi Heiji?? Non sarai interessata a lui?!- Nel panico e Shiho scoppiò a ridere:- Non è colpa mia se avete dei gran bei ragazzi!- Si alzò raggiungendo la porta, Shinichi bofonchiò non trovandola divertente, Kazuha stava per avere un attacco isterico ma Shiho le disse, prima di uscire dalla stanza:- Vieni anche tu, no Kazuha?- La giovane di Osaka guardò le sue amiche, che annuirono, e allora saltellando nevrotica raggiunse Heiji insieme a Shiho.
Shinichi rimase a guardarle un po' scocciato mentre andavano via, con il cuore in mano continuava ad essere in pena per Shiho.
- Lei ti piace però, dì la verità.-
Shinichi allora si voltò:- Cosa?- Era Ran ad aver parlato.
Aveva gli occhi tristi e uno sguardo arrabbiato, quello che lui tanto temeva.
- Lei ti piace- si alzò raggiungendolo mentre Sonoko andò di corsa a rannicchiarsi vicino Makoto osservando tutta la scena come se fosse una trasmissione in tv.
- Non mentirmi Shinichi, io ti conosco!- Sembrava arrabbiata. Ran era molto gentile con Shiho, era un'estranea e lei era educata, ma con Shinichi non era così placida.
Il ragazzo, mise le mani in tasca e rimase con la schiena dritta, temendo profondamente la sua fidanzata.
- Non venirmi a dire che è una che hai appena conosciuto per cui stai lavorando! Sembra che vi leghi un affetto profondissimo!-
- Non lo neghi?!- Urlò anche Sonoko rimanendo al suo posto, sempre come se guardasse un film.
" Come posso negarlo?!" pensò unicamente Shinichi non sapendo che dire.
Ran non trattenne le lacrime spingendolo:- Capirei se fosse un'amica! Ma tu non hai mai detto che siete amici! Nemmeno con Sonoko ti ho mai visto così apprensivo!-
Shinichi guardò Sonoko e allora seppe difendersi:- Lo sarei!- Disse:- Sarei apprensivo anche con Sonoko!- Ammise, perché questa sarebbe stata la verità:- Non mi è simpatica, è vero, ma è mia amica, e sarei stato apprensivo con lei tanto quanto con Shiho.-
Ran:- Quindi siete amici?- Non tratteneva le lacrime.
Shinichi:- Sì, siamo amici. E lei non sta passando un bel momento, tutto qua.-
Ran cercava di calmarsi:- Quindi non c'è niente tra di voi?!-
Sonoko borbottava col suo ragazzo:- Il bello è che lei poco fa ha detto che era sicura che Shinichi non la tradisse...-
Shinichi:- Non c'è niente, te lo giuro. Nemmeno da parte di lei, credimi. Ha altro a cui pensare.-
Ran non riusciva a non crederli e si calmò asciugandosi le lacrime, chiedendo scusa a tutti per la scenata.
Sonoko allora si intromise lasciando il braccio di Makoto per andare a picchiettare la fronte del detective:- Sai cosa però Shinichi?-
- Cosa?- Sbuffò lui.
- Nemmeno Ran passa bei momenti quando tu non ci sei!- Volle difendere l'amica, Ran sorrise riscaldata dall'affetto di Sonoko, ma mai si sarebbe permessa di dirlo.
- Non è la stessa cosa Sonoko- disse però Shinichi e questo un po' la ferì. - Il dolore che tu provi Ran- disse però poi il ragazzo:- E' lo stesso che provo anche io!-
Sonoko mugugnò lasciando passare l'amico per permettergli di raggiungere la fidanzata. - Ah sì?- Disse Ran:- Perché allora non ti fai vivo mai?- Aveva ancora gli occhi così tristi e Shinichi non sapeva che rispondere se non con le solite scuse.

Intanto Heiji:- Shiho- disse sollevato:- Come ti senti?-
Kazuha rispose al posto suo ancora un po' nervosa:- Sta meglio.-
Shiho confermò:- Sto meglio- si sedette accanto al ragazzo:- Scusa, preferisco dare fastidio a te più che a Shinichi.-
"Quanta confidenza" pensò Kazuha iniziando a pensare che questa ragazza fosse in realtà solo una poco di buono. Non era riuscita a rimorchiare Shinichi e allora ci stava provando col suo Heiji?!
- Ah sì? E da quando?-
- Scusa, ma vi conoscete?- Chiese Kazuha visto lo strano dialogo, Heiji sussultò, a volte la faceva più scema di quanto in realtà non fosse.
La ragazza, che di solito aveva i capelli raccolti, continuò:- Cosa sei? L'amante segreta di tutti i detective liceali?-
Heiji rise di gusto nervoso e Shiho prese in mano la situazione, visto che il genio, in presenza di Kazuha, regrediva:- Scusa, posso sembrare così. Ma credimi l'ultima cosa a cui sono interessata è un fidanzato. Non vi conosco, ma conosco Shinichi e so per certo che lui e Ran non si vedono mai. Ho dato per scontato, affiatati come siete, che voi due invece vi frequentiate molto! Tutto qui! Per questo preferisco essere la vostra candela, anziché la loro.-
Kazuha:- Non stiamo insieme!!- Urlò allora nel panico, e rossa in viso si rifugiò nel primo letto trovato per nascondersi sotto le coperte.
- Ehi ehi ehi- disse Heiji geloso:- Quello è il letto in cui stava dormendo quell'energumeno tutto muscoli! Non puoi stare nel suo stesso letto!-
- Quante storie Heiji- lo guardò di sottecchi sbirciando da quelle lenzuola.
Shiho:- Tu sei matto- si intromise e lui:- tu pensa per te!- Andò a recuperare la ragazza di peso trascinandola via da quel letto e sbattendola sul suo.
- Ma sei pazzo?!- Gli urlò lei con la nuca spiaccicata sul cuscino di lui che ancora la afferrava per le braccia. - E poi scusa, sul tuo letto invece posso stare?!-
- Noi ci conosciamo da tanto, è diverso!-
- Ma stai zitto!-
Shiho si limitava a guardarli poggiata sulla parete della stanza, però volle interrupperli per divertirsi un po', era sadica a volte:- Siete consapevoli entrambi, vero... che se lei avesse voluto, esperta com'è di Karate, non si sarebbe fatta afferrare da te così facilmente? Ditelo e basta che vi piace toccarvi a vicenda.-
Li zittì, soddisfatta, lasciandoli seduti su quel letto a pensare in preda all'imbarazzo. Shiho, orgogliosa, si limitò a coricarsi nel famoso letto condannato, quello che inizialmente era di Kyogoku Makoto.
- Ehi- disse poi, dopo molto tempo Kazuha:- Ma come fai a sapere che sono esperta di Karate?!-
Shiho che dormicchiava:- Shinichi mi ha raccontato un po' di cose. Buona notte.-
- B... buona notte- ricambiò ancora rossa in viso con le mani tra le cosce, proprio come lui.

Nello stesso tempo, in centrale, il pazzo che non aveva più niente da perdere, riuscì a evitare la sorveglianza e proprio quando Eri si alzò per andare a prendere qualcosa da bere alla macchinetta, spuntò fuori, lei urlò. Voleva difendersi ma doveva ammetterlo, non aveva le capacità fisiche di suo marito e di sua figlia. Il malavitoso sparò con l'intento di eliminare dalla faccia della terra Eri Kisaki. Ma Kogoro Mouri si sbagliava, Eri aveva avuto bisogno di lui tante volte nella vita, e questa era una di quelle. Non l'aveva lasciata sola per un solo istante, è sbucò all'improvviso beccandosi il proiettile al posto della moglie.
- Goro!!- Urlò nel panico. Ma non era un proiettile a fermare la sua ira, bloccò il braccio dell'assassino, storcendolo in maniera tale da fargli cadere la pistola. Sentì le forze mancare però e il ragazzo riuscì a liberarsi, Eri fu più veloce prendendo la pistola da terra.
L'assassino si mise a correre lontano da lì.
Goro:- Passami la pistola, posso fermarlo- affannato.
Eri:- Non sei in grado in questo momento- non riusciva a fermare le lacrime:- Non stai bene Goro, dobbiamo chiamare un'ambulanza.-
Goro:- Non finché tu sei in pericolo!- Ebbe la forza di urlarle.
Ma i poliziotti riuscirono a fermare il bastardo. Eri se ne accorse:- Lo hanno fermato. Lo hanno fermato. Ora calmati- cercava di aiutarlo a camminare, lo fece sedere e guardandolo ebbe la conferma che il proiettile lo aveva colpito in pancia, la speranza è che non fosse un punto vitale.
Eri cercava di tamponare la ferita mentre Megure chiamava i soccorritori. - Kogoro Mouri, dannazione!- Si limitò a dire l'ispettore.
Eri:- Stai calmo!-
Goro:- Sto calmo, tu non sei calma- sorrise.
Eri:- Sta arrivando l'ambulanza. Ce la farai, stai calmo.-
Lui le accarezzò la guancia per fermarle le lacrime, ma la sporcò involontariamente di sangue. Lei strinse quella mano per lasciarla sul suo volto e poi si chiuse tra la spalla e il collo di lui:- Non dovevo chiamarti! Perché sono stata così stupida?!-
Goro:- Ti avrebbe colpito se non ci fossi stato io.-
Megure:- E non lo avremmo nemmeno preso. Non sei più un poliziotto, ma rimani il migliore Mouri- sorrideva aiutando l'avvocato a tamponare la ferita.
Eri:- Ha colpito te, dannazione! Ha colpito te! Cosa cambia?!-
Goro ridacchiò:- E' un buco in pancia, mi servirà per smaltire un po' di birra, no?-
Lei rise sfiorando con la sua la fronte di lui, annuì. Ma lui chiuse gli occhi poco dopo.
- No... no, no, no, no! No, Ran ha bisogno di te! E anche io ho bisogno di te, no ti prego!-
Megure la allontanò lasciando spazio ai dottori che lo trascinarono sulla barella.
Megure:- Non è finita Eri, non è finita.-
Eri gli accarezzò la mano prima di lasciarlo andare via:- Ti prego, ti amo, non lasciarmi. Non lasciare Ran- la mano si allontanò e lei rimase a piangere sulla spalla dell'ispettore mentre l'ambulanza lo portava via.
  
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