Alla fine, avevo insistito io di dormire su un divano o almeno una superfice morbida. La noia prese il sopravvento quel giorno, tra il Lorax che si lamentava di quel tipo, gli animali che facevano bordello...non sapevo cosa fare. Almeno a farmi compagnia, c'era quel pelosetto che avevo trovato che riusciva a calmare la mia ansia, avevo deciso; il suo nome d'ora in poi sarebbe stato Oscar. 

 

 

In questo momento ero seduta sull'erba, con gli occhi rivolti al cielo, che nascondevano un mix di emozioni; ansia, tristezza e...un sentimento strano, come se la mia vita stesse per cambiare, e se cambiasse in peggio? L'ansia continuò a salire, ma i miei pensieri furono interrotti dal familiare coso arancione che mi si avvicinò; “Stai bene?” Chiese, io gli rivolsi uno sguardo pensieroso, “Si ma no; insomma, non so nemmeno se ritornerò mai a casa! Magari il vento e le onde mi hanno spazzato a non so quanti chilometri da casa mia, non rivedrò mai più mia madre!” Dissi io scontrosa, affondando le mani nei miei capelli, cercando una modo per alleviare lo stress. “Hey, hey. Sono sicuro che riuscirai a tornare a casa, non credo di poterti aiutare, ma andrà tutto bene.” Mi rassicurò lui. Io gli rivolsi un lieve sorriso, che però nascondeva sofferenza; so che lo stava facendo soltanto per non farmi preoccupare, tanto so, che alla fine, non ritornerò mai a casa. 

 

 

Arrivò la notte, la situazione tra me ed Onceler era abbastanza imbarazzante, visto che eravamo completi sconosciuti nella stessa casa e si poteva percepire un leggero disagio. Lui si adagiò sul letto, mentre io già fissavo il muro, sdraiata sul divano... 

“Uhm, buonanotte Holly.” Disse lui con tono insicuro, io sospirai e risposi: “Anche a te.” Sembrava una di quelle classiche scene nei film romance che tanto odio. 

Lui era già nel mondo dei sogni, mentre invece io non riuscivo a trovare una posizione comoda, e tutto ciò mi frustrava. Passarono minuti e minuti, che per me sembrarono ore, non riuscì a chiudere occhio quella notte. Per qualche ragione, riuscì a concentrarmi sui rumori che mi circondavano, ma ad un certo punto, sentii la porta aprirsi, rivolsi lo sguardo verso essa e...vidi gli animaletti camminare verso il letto di Onceler? Fortunatamente, non notarono la sottoscritta che era sveglia... 

Erano in quattro, e dopo aver alzato il letto di Onceler, cercarono di farlo passare attraverso la porta, che non era nemmeno la metà di esso. Ma sono capitata in un'universo parallelo, tutto ciò è un sogno oppure avevo assunto qualche sostanza? “Ugh...ma chi vi ha insegnato a rubare un letto?!” La voce del Lorax! Lo sentii poi sghignazzare, ma che cosa stava succedendo? In qualche modo, i pelosetti riuscirono ad attraversare la porta e stavano seguendo il Lorax, mentre i pesci rossi della foresta creavano una musica di sottofondo...non so se ridere o piangere. E indovinate chi li stava rincorrendo di nascosto? Si, proprio la sottoscritta. Con passo felpato, riuscì ad inseguirli senza farmi vedere. “Pian pianino...” Sussurrò il Lorax, mentre gli animaletti stavano poggiando il letto in un fiume, ma che diamine stavano escogitando? Il letto cominciò a scivolare lentamente nell'acqua, con Onceler sopra che non si era accorto di niente e stava ancora russando... “Ottimo lavoro amici, non ce l'avrei fatta senza di voi.” Si congratulò il Lorax con gli animaletti. “Ma si può sapere cosa cavolo state combinando?” Chiesi io da dietro, e tutti gli animali rivolsero il loro sguardo shockato verso di me. Però — sul letto del ragazzo, era rimasto uno degli animaletti, simili a quello che avevo appena 'adottato' io. “Non è possible...sa nuotare?!” Disse il Lorax, ma è possibile che mi ignorano tutti?! Sono sempre la scema di turno! Uno degli animaletti fece no con la testa, e il Lorax esclamò: “Non sa nuotare! Resisti, Quisquilia, ti salvo io!“ Oh no, e ora che vuole fare questo? Tutti corsero da un lato del fiume, mentre io e uno degli animaletti più grandi eravamo rimasti indietro, però io riuscivo a stare al passo. I pesci che cercavano di migliorare la situazione ma la peggioravano soltanto...possiamo soltanto dire che Onceler era a rischio di morte. Era ora abbracciato al pelosetto che era confuso quanto me. Il mio sguardo era un mix tra confusione e divertimento, tutto ciò era buffo. I pelosetti avevano creato una catena umana per riuscire ad acchiappare uno dei più piccoli, e si era anche aggiunto il Lorax. E anche questa volta, non erano riusciti a prenderlo... “La vedo male...” Disse il Lorax, ormai il letto stava scivolando sempre più lontano, il pelosetto e Onceler stavano rischiando male ora! “Hey magrolino, svegliati!” E così fece! Il letto rotolò e fece andare Onceler in acqua, ma subito dopo si raddrizzò. Rivelò un Onceler bagnato, infreddolito che sputava acqua con...dei pesci sopra la sua testa. Per fortuna, lui e il piccoletto erano ancora vivi. “C-Che succede, dove mi trovo?!” Si chiese il ragazzo, giustamente spaventato. “Hey! C'è un problema, e si avvicina in fretta!” Esclamò il Lorax, puntando una...una discesa! Ormai era troppo tardi; il letto sbatteva con ogni roccia con cui si incontrava, mentre Onceler e il pelosetto si impanicavano ancora di più. Fortunatamente, oltre a qualche sbattuta di qua e di là erano ancora vivi e vegeti...per ora. Perché indovinate chi li stava aspettando? Una cascata! Cacchio, ora la situazione si stava facendo seria! Mi sa che devo dare un aiutino anch'io. “Salvataggio!” Esclamò il Lorax, per poi avvistare...un'enorme roccia? Che cosa aveva intenzione di fare?! 

Corse fino lì e riuscì a buttare la roccia giù, che lanciò Onceler e il cosetto in aria...per fortuna, caddero sul morbido, ’Quisquilia', come l'aveva chiamato il Lorax, era cosciente, però non si può dire lo stesso per Onceler, che era svenuto... “Dovevate mandarlo via, non ucciderlo, cavolo!” Dissi io, e ora che si fa? Non voglio essere coinvolta, perché li ho seguiti?! Il Lorax schiaffeggiò quel povero cristiano, e gli fece la respirazione a bocca a bocca...ew. Dovreste vedere la mia faccia in questo momento, si stava per morire, ma di certo non era una vista piacevole. Alla fine, Onceler si svegliò di scatto; “Andavi verso quella grande luce, tu mi hai riportato indietro ed eccomi qui!” Disse il ragazzo, realizzando ancora che fosse vivo. Se solo sapesse la verità...

Prese il Lorax e gli diede un abbraccio. “Mi hai salvato la vita!” Esclamò lui. “Ero nel mio letto—...come c'è finito il mio letto nel fiume?!” Disse Onceler, ora cambiando tono. “A-A proposito del letto...a dire il vero — l'ho messo io nel fiume.“ Confessò esitando il Lorax, come gli è saltato in mente?! Onceler fece cadere il Lorax a terra, ed esso cominciò a spiegare perché aveva escogitato tutto lui. “Gli alberi servono a tutti, e tu li stai abbattendo!” Beh, ha ragione. “E va bene; giuro sollennemente che non abbatterò mai più nessun albero!” Esclamò l'Onceler, prendendo il piccoletto che l'ha accompagnato per tutto questo tempo in braccio. Alla fine, Onceler si mise a cercare il suo letto, mentre io, ora stanca, iniziai ad incamminarmi di nuovo verso casa sua. 

Però senti qualcosa tirarmi la manica; Oscar! “Hey piccoletto! Ti stavo cercando, sai?“ Dissi io come se stessi parlando ad un neonato, e lo presi in braccio, ricominciando a camminare. 

 

. . . 

_{Ma dove sono capitata?}