In una giornata di pioggia
L'estate era un incredibile, assurdo e abnorme paradosso.
Yusaku ormai lo sapeva bene, difatti non era nemmeno rimasto sorpreso quando il temporale era scoppiato all'improvviso, costringendo lui e Ryoken a cercare un luogo coperto per ripararsi dalla pioggia.
A meravigliarlo nel modo più incredibile possibile era stato altro: Ryoken che lo prendeva per mano, che iniziava a correre e lui che non poteva fare altro se non seguirlo e lasciarsi guidare dal suo tocco amorevole e protettivo.
Loro due che entravano nel parco cittadino e si rifugiavano sotto un piccolo gazebo, completamente fradici ma, al contempo, così felici di essere lì insieme.
Yusaku ormai lo sapeva bene, difatti non era nemmeno rimasto sorpreso quando il temporale era scoppiato all'improvviso, costringendo lui e Ryoken a cercare un luogo coperto per ripararsi dalla pioggia.
A meravigliarlo nel modo più incredibile possibile era stato altro: Ryoken che lo prendeva per mano, che iniziava a correre e lui che non poteva fare altro se non seguirlo e lasciarsi guidare dal suo tocco amorevole e protettivo.
Loro due che entravano nel parco cittadino e si rifugiavano sotto un piccolo gazebo, completamente fradici ma, al contempo, così felici di essere lì insieme.
(E
le labbra di Ryoken poggiate sulle sue, calde e invitanti, che in un
attimo avevano cancellato il rumore della pioggia e tutta la sua
freddezza).