Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
Segui la storia  |       
Autore: Yuki Ishimori    14/09/2009    3 recensioni
Qualcosa di strano è avvenuto sotto la pioggia, qualcosa che potrebbe far terminare ogni cosa.
Capitolo 5: Doumeki si trovava in uno spazio immenso, decisamente troppo grande per poter essere davvero la stanza precedente.
Mosse un altro paio di passi, che risuonarono nel nulla, rimbalzando però contro pareti invisibili.
Poi, improvvisamente, l'incubo ebbe inizio.
Il pairing è, ancora una volta, Doumeki/Watanuki
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hanareru Cap 3 Ecco il terzo capitolo!
Le risposte ai commenti, le trovate il fondo! Buona lettura!


CAPITOLO 3:
DEBOLEZZA


Il suono della sveglia gli fece aprire gli occhi mentre quell'urlo, il suo urlo, finalmente si spezzò.
I pugni che stringevano convulsamente il lenzuolo, la gola che bruciava, il respiro rotto e gli occhi stranamente velati. Velati da quelle che, scoprì, erano lacrime che rigavano il suo viso, andando a ricadere sul cuscino. Gli occhi bruciavano e il naso pizzicava, mentre dalla gola sfuggivano piccoli singhiozzi.
Appena si accorse di stare piangendo, Watanuki si asciugò velocemente gli occhi con le maniche del pigiama. Chissà da quanto tempo era in quello stato... e perché la gola gli bruciava in quel modo, come se avesse davvero urlato tutta la notte?
Insomma era del tutto inutile piangere per un sogno ma soprattutto era idiota piangere per quello scemo di Doumeki! Perché ora l'aveva capito... anche nel sogno precedente era lui la voce familiare che aveva sentito.

Due notti, due incubi e in entrambi l'arciere mor... faceva una brutta fine.
Watanuki, ancora disteso sul futon, alzò fiaccamente la mano per spegnere la sveglia, pensando a quegli strani sogni...
Poi un pensiero diverso gli attraversò la mente. “Un momento...” sussurrò.

SI PUO' SAPERE PERCHE' SOGNO QUEL DEFICIENTE?!?! ANCHE NEI SOGNI DEVE ROMPERE LE SCATOLE?!?” urlò alzandosi a sedere di scatto.
Insomma fra tutte le persone che conosco proprio quella che odio di più?! Ci credo che poi sono incubi!!” continuò, cominciando ad agitarsi come a suo solito, scuotendo i pugni davanti al viso.
Finalmente si alzò, il sogno quasi dimenticato, troppo concentrato a maledire il compagno.
Si diresse in bagno. La sua faccia era anche peggiore del giorno prima: gli occhi rossi e leggermente gonfi per il pianto sovrastavano una pelle più pallida del normale. Se la sciacquò bene, migliorando un po' lo stato in cui si trovava. Poi si diresse in cucina.


Watanuki però, non si soffermò a pensare perché fra tutte le persone, sognasse proprio Doumeki.


***


Watanuki-kun, non hai una bella cera!” esclamò preoccupata Himawari quando lo vide, durante la pausa pranzo.
Oh mia dolce Himawari-chan sono così felice che ti preoccupi per me!!!” esclamò allora il moro, contornandosi di sbrilluccichini. “Ma non ce n'è davvero bisogno!”
Sei sicuro?”.
Non visto, Doumeki aveva smesso di mangiare, per ascoltare il discorso dei due compagni.

Aveva già fatto quella domanda a Watanuki ma, come al solito, non gli aveva risposto. Forse con Himawari si sarebbe aperto di più.

Pensando questo avvertì una spiacevole stretta allo stomaco che ignorò, come era abituato a fare.
Si ma certo! È solo che non riesco a dormire molto bene ultimamente...”.
Dopo questa affermazione, l'arciere decise di intervenire. “Ancora incubi?”.
Watanuki si girò verso di lui ma, mentre rispondeva, non riuscì a guardarlo negli occhi. “No... Il rumore dei temporali non mi fa dormire...”.
Era una scusa bella e buona ma credibile, considerando che era da giorni che continuava a tuonare... e che la pioggia aveva davvero smesso di piacergli.

Davvero?” intervenne Himawari. “Anche a me non piacevano i tuoni!... Ma ero davvero piccola!” continuò con una risatina.
A Watanuki sprofondò il cuore quando capì di essere caduto veramente in basso se persino la dolce Kunogi lo prendeva in giro.

Si era appena rifugiato in un angolo facendo cerchietti sul pavimento, un alone di depressione che lo circondava, quando anche Doumeki si sentì in dovere di dire la propria.
È una cosa comune avere paura dei temporali. Anche se solo gli idioti lo ammettono.” affermò mentre, con voce atona, dava con disinvoltura dell'idiota a Watanuki. 
Il quale saltò su iniziando a urlare, ovviamente.
Il suo scarso auto-controllo ai soliti insulti dell'arciere stava per fargli rivelare da solo la bugia, quando il più grande lo interruppe (per somma fortuna dello scemo dalla bocca larga).

Vieni al tempio, dopo aver finito di lavorare da Yuuko-san. Potresti dormire meglio.”.
Dopo un attimo di shockato silenzio, il moro poté finalmente riprendere ad urlare.

Ma che diavolo ti salta in mente, RAZZA DI PERVERTITO!!! Ti sembrano proposte da fare ad un ragazzo?! Qualcuno potrebbe fraintend...” neanche terminò la frase che: “Siete davvero ottimo amici voi due, vero Doumeki-kun, Watanuki-kun?” esclamò felice Himawari, facendo avverare la frase del giovane.
NOOOO! Mia dolce Himawari-chan non ascoltate le blasfemie che questo demente dice! Le poche volte che apre bocca è solo per dire cose idiote!!”.
Guarda che quello sei tu.” ribatté Doumeki, leggermente piccato dalle parole di Watanuki.
CHE COSA?!? Ma che dici, non è affatto vero! E non cercare di rivoltare contro di me le cose che io stesso dico!”.

La discussione continuò così, apparentemente normale.
In realtà entrambi i ragazzi, nascondendosi dietro ai litigi, celavano i loro reali pensieri: Doumeki cercava di ignorare l'ennesima stretta allo stomaco che aveva seguito il rifiuto di Watanuki, mentre questo evitava di pensare alle conseguenze che ci sarebbero potute essere se, per caso, l'arciere lo avesse visto nelle condizioni di quella mattina.


Accidenti, avrei potuto inventarmi una scusa migliore! Ora la dolce Himawari-chan penserà che io sia un fifone!” pensò mentre grosse lacrime seguivano quelle parole, mentre nella mente del ragazzo si formava l'immagine di una Kunogi che scappava da lui, in piedi su un altare, mentre gridava, piangendo, che non poteva sposare qualcuno che avesse paura dei tuoni.
Nooo! Ti prego mia dolce Himawari torna indietrooo!!” pensò Watanuki.
Perché, dove dovrebbe andare?” la voce di Yuuko spezzò quelle fantasie, un sorrisetto stampato sulle labbra.
Il ragazzo maledisse per l'ennesima volta la sua brutta abitudine di pensare ad alta voce.

N-niente niente... Stavo solo pensando!”
Solo gli idioti pensano ad alta voce.” rispose con voce fintamente atona Mokona, ripetendo le parole che aveva detto una volta Doumeki.
Ora che per una volta non ho tra i piedi quel seccatore, ti ci metti tu?!” urlò Watanuki, iniziando a rincorrere la palletta nera.
Lo sguardo della strega, improvvisamente serio, non si staccò dal viso stanco del suo assistente.
Lo chiamò. Watanuki, sentendo il suo tono, la guardò, interrompendo di strizzare il kuro-manjou, finalmente catturato, che piagnucolava con voce lamentosa.
Si avvicinò e si sedette accanto a lei, seguendo il suo invito.

Watanuki, come stai dormendo in questo periodo?” sembrava una domanda qualsiasi, ma la strega aveva come al solito centrato il problema.
Male...”. Decise di dire la verità.
Ti spiacerebbe raccontarmi i tuoi incubi?”.
Non sorprendendosi che la strega lo sapesse (lo aveva già accennato il giorno prima), iniziò a raccontare.


Quindi, in entrambi i sogni c'era Doumeki-kun.” disse infine la donna, guardando il ragazzo con insistenza.
Il quale arrossì un po'. Sentirlo dire da lei e con quello sguardo lo aveva imbarazzato. Chissà perché poi, in fondo era solo uno stupido sogno!

Nel primo non ne sono tanto sicuro ma...”
Si, era lui.” lo interruppe la strega.
Se lo sapeva già, perché me li ha fatti raccontare?!” ribatte seccato Watanuki.
È importante che tu prenda piena coscienza del contenuto dei tuoi sogni. E non c'è modo migliore se non raccontandoli.” spiegò seriamente la strega.
Dopo un attimo di silenzio, dove il ragazzo cercava di comprendere quelle parole, “P-perché è cosi importante?” domandò Watanuki, inquieto dal tono usato da Yuuko.

Solo capendo cosa cerca di dirti il tuo cuore, eviterai di venire sopraffatto.”
Da che cosa?” chiese allora il giovane, cercando un modo per interpretare quelle frasi incomprensibili.
Questo dovrai capirlo da solo, Watanuki.” poi cambiando improvvisamente tono “Ma ora... altro sakèèè!” esclamò allegra, sventolando la bottiglietta ormai vuota.
Watanuki preso in contropiede, non poté far altro che avviarsi borbottando in cucina, capendo che non avrebbe più cavato un ragno dal buco.

Quando fu rimasta sola, Yuuko sospirò, accarezzando le morbide orecchiette di Mokona.
Ma dovrai capirlo in fretta. O altrimenti sarà troppo tardi, Watanuki Kimihiro. Per te. Per voi.”


Aveva deciso di tornare a casa, sebbene fosse molto tardi. Maru e Moro avevano insistito parecchio per farlo rimanere a dormire in negozio, cosa che, di solito , avrebbe fatto.
Ma non se la sentiva di passare la notte lì, con quei incubi che non gli davano tregua e le parole della strega ancora impresse nella mente.
Non poteva fare a meno di pensarci, anche se non le aveva capite.
Quell'insopportabile vizio delle frasi incomprensibili aveva ancora il potere di far infuriare Watanuki, sebbene ormai di frasi di quel tipo ne avesse sentite a centinaia...

Capire cosa cercava di dirgli il cuore...
Che diavolo vuol dire, eh?!” urlò il ragazzo. 
Le poche finestre aperte a quell'ora e con quella pioggia sbatterono, ma non dopo che i proprietari avessero espresso ad alta voce il proprio disappunto per quel ragazzo che strillava nel bel mezzo della notte.

Tsk...- borbottò Watanuki abbassando la voce – sono solo incubi in fondo! E poi perché diavolo IL MIO CUORE DOVREBBE ANCHE SOLO PENSARE A QUELL'IDIOTA DI DOUMEKI?!” strillò, alzando nuovamente la voce.
Ma la pianti? Qui si cerca di dormire!”
Se hai problemi con il tuo ragazzo, risolviteli da un'altra parte!”
Già, parlane con lui invece di svegliare noi!!”
Watanuki borbottò che mai quello scemo sarebbe potuto essere il suo ragazzo, che non ci pensava neanche, ma affrettò il passo, scappando prima di ritrovarsi inseguito da una folla inferocita.
Arrivato finalmente davanti al suo palazzo, chiuse l'ombrello e si diresse verso l' appartamento, sperando ardentemente che il suo cuore non avesse nulla da digli, quella notte.


***

Erano ormai passati quattro giorni dal discorso con Yuuko, e ogni notte qualche altro incubo faceva visita al ragazzo, portando ogni volta scene sempre più agghiaccianti e sanguinose, dove Doumeki faceva sempre una bruttissima fine. E dove Watanuki era un sempre più disperato osservatore.

Ma i sogno non erano l'unico problema.
Infatti, ogni volta che si svegliava, spesso con insensate lacrime che correvano lungo le guance, si sentiva sempre più stanco.
Il volto ogni giorno più pallido, le occhiaia che avevano ormai messo radici sotto i suoi occhi affaticati.
Era anche dimagrito di un paio di chili.
Diventava sempre più difficile evitare le domande, sempre più insistenti, dell'arciere e comunque ogni volta che stavano insieme Watanuki percepiva i suoi occhi puntati costantemente addosso.
Anche Himawari era davvero preoccupata per le condizioni del ragazzo, che continuavano a peggiorare.
L'unica che non faceva domande era Yuuko. Lei si limitava a guardarlo, gli occhi sempre più seri man mano che le notti passavano.
Lui continuava a rassicurare tutti, dicendo che stava bene e che non faceva niente di faticoso.
Ma ogni volta che riapriva gli occhi, passata la notte, faceva sempre più fatica ad alzare il braccio e spegnere la sveglia.


Il quinto giorno non sentì la campanella del pranzo. Non che si fosse addormentato, stava ben attento a non farlo! Era semplicemente caduto in uno stato semi-comatoso, la testa appoggiata alle braccia incrociate sul banco, lo sguardo perso fuori dalla finestra.
Doumeki, vedendo l'altro in ritardo e Kunogi che si preoccupava sempre più ogni minuto che passava, decise che era giunto il momento di intervenire.
A passo spedito, si diresse verso la classe del compagno, ormai deserta.
Lo trovò lì, solo, lo sguardo fisso e vuoto.
Il panico per un attimo si impossessò di lui, ma velocemente lo respinse nel profondo del suo animo.
Lo chiamò, usando di proposito il solito “Oi” che lo faceva imbestialire. Non ci fu reazione.
Si avvicinò. Osò chiamarlo per cognome ma non successe niente.
La paura era sempre più difficile da tenere a bada.
Si inginocchiò, posizionandosi davanti a lui e gli appoggiò la mano su un braccio.
Ancora niente.
Avvicinò il viso al suo e, con molta poca gentilezza, gli diede un brusco scossone.

Oi!” ripeté di nuovo, la voce più espressiva del solito. Finalmente, gli occhi di Watanuki ripresero a focalizzare il mondo intorno a lui. E la prima cosa che videro fu Doumeki, che non si era ancora mosso, la mano appoggiata sul suo braccio e il naso a pochi, decisamente troppo pochi, centimetri da quello dell'altro.
Watanuki, anche se indebolito, riusciva ad avere sempre le stesse reazioni con il compagno.
Si sentì arrossire di botto e, per la sorpresa e l'imbarazzante vicinanza, cadde dalla sedia, con un piccolo grido.
L'arciere, sollevato, sporse la testa oltre il banco, fissando quell'intrigo di gambe che, ora, era Watanuki.
Mordendosi l'interno guancia per non ridere, disse nel modo più impassibile possibile: “tutto bene?”
Watanuki si tirò su come sparato da un razzo.

M-ma si può sapere che fai, RAZZA DI PERVERTITO?!?” guardandolo malissimo, il sangue che ancora gli correva verso le guance.
Doumeki si incupì.
L'imbarazzo era tanto e di solito lo avrebbe fatto diventare color peperone, mentre ora lo faceva solo avvicinare vagamente ad il suo colorito normale.

Dobbiamo parlare”. Questa volta era deciso a sapere la verità e ci sarebbe riuscito.
N-non ho niente da dirti!”. Questa volta si sarebbe dovuto impegnare per nasconderla, quella verità.
È da una settimana che sei strano- Watanuki fece per aprire bocca ma il compagno continuò deciso- e non dire che non è così, si vede lontano un miglio che sei debole.” Il più piccolo indietreggiò, come per sfuggire a quelle domande.
Hai iniziato ad avere gli incubi da quel giorno in cui mi hai aspettato, vero? Che cosa è successo quella sera?”
Accidenti, questa volta era in trappola! Ormai spalle al muro, non c'era alcun modo per evitare l'interrogatorio dell'arciere!

Dai andiamo... Himawari-chan ci starà aspettando!” parecchio debole come scusa.
L'unica via di salvezza, ormai, era ormai solo la fuga.
Come se gli avesse letto nel pensiero, Doumeki sbatté entrambe le mani contro la parete dietro all'altro, bloccando ogni via d'uscita.
Era intrappolato dal forte corpo del più grande. Quella situazione gli ricordò molto il giorno in cui aveva dato l'occhio destro per liberare il compagno dalla vendetta del ragno. In quel caso l'arciere era parecchio preoccupato... che lo fosse anche in quel momento?
Ma perché? Questa volta Doumeki non c'entrava nulla! Il problema era... solo suo! Perché si... preoccupava per lui?

Rispondimi!” Watanuki riemerse dai suoi pensieri per tornare alla disperata situazione in cui si trovava. “Che cosa è successo quel giorno?” ripeté la domanda, con voce più forte, avvicinandosi ancora di più all'altro.
Lui non voleva... non voleva dirgli che ogni notte... lo vedeva morire... e che piangeva per lui...
Decise di urlargli contro. Gli avrebbe detto che... non erano aff... affari suoi...
Aprì la bocca da cui però non uscì nemmeno un suono.
Le gambe iniziarono a tremargli, mentre si sforzava di parlare.

N-non sono... cose che ti... riguard...” sussurrò.
La stanza iniziò a girare.
Improvvisamente notò che l'arciere stava in una strana posizione diagonale. E che tutto era sfocato.
Un forte dolore alla testa e la sua visuale si riempì di gambe di tavoli e sedie.

Watanuki... Oi! Watanuki!”
L'ultima cosa che sentì furono le urla di Doumeki che ripeteva il suo nome, poi delle braccia che lo sollevavano.

Infine tutto si fece buio.


CONTINUA

***


Note dell'autrice

Ecco il terzo capitolo... Alla fine Watanuki, facendo almeno una cosa giusta nella vita, ha deciso di parlare con Yuuko.
Ma, ovviamente, è stato inutile, perché l'idiota non ha capito una beneameta mazza... Come al solito! U_U"
Ecco gli effetti collaterali di cui parlavo... Perché come dice anche Kimi-chan, il problema non è Doumeki, ma lui stesso (come al solito, di nuovo)...
Ma perché? Che significato hanno quei sogni? E Doumeki riuscirà a scoprire qualcosa?

E ora, saltellando, si va a rispondere ai commenti ^^:

Ayla: Grazie per il "davvero bello"! Sono felice che i sogni ti siano piaciuti... Ho avuto qualche problema con il secondo... non mi sembrava molto espressivo, ma, a quanto pare, mi è riuscito!  Sicura sicura che sia Doumeki da salvare?  Eh eh... Spero che continuerai a seguirmi e che mi renderai partecipe dele tue varie ipotesi per la storia!

naco chan:
ci hai azzeccato! *una strana macchina uscita dal nulla inizia a sparare scintille entusiaste. Yuki, dopo uno sguardo shoccato, decide di ignorarla*
Gli incubi non sono MAI solo incubi! (puoi provare a spiegarlo tu a quello scemo di Watanuki? Io ci ho provato tanto...)... ma chissà per chi dei due saranno pericolosi? E per una volta nella storia Kimi-chan ha seguito un consiglio, il tuo! Ha parlato con Yuuko! Beh, a volte bisogna pure farne qualcuna di giusta, no?
Mi sono stupita del fatto che qualcuno abbia capito il titolo... dopo questo capitolo lo pensi ancora? Spero che vorrai  rivelarmi se le tue ipotesi sono rimaste invariate! Sono curiosa! ^^

Yusaki:
Grazie per i complimenti! Sono contenta che ti piaccia la storia e lo stile! ^///^  Non ti preoccupare per il mancato commento, poi l'hai fatto no? Grazie ancora!
Brava comunque! Non so se l'hai fatto apposta ma hai detto, prima di inciampare (ah, spero che non ti sia fatta male!), "vi salvo io, tutti e due!"... Quindi anche Watanuki! Brava, hai colto nel segno!
Per i sogni, il mio scopo era  proprio quello di strapparti il cuore! Muah ah ah ah! (risata malvagia)...  Ma a parte gli scherzi, sono contenta davvero che ti siano piaciuti!
Poi ti volevo fare una domanda, che non centra un accidenti... Ho visto un tuo commento nella sezione di HunterxHunter! Ti piace? A me moltissimo! Fammi sapere, sono curiosa! ^^


Quindi l'angst nello scorso capitolo era abbastanza... angstoso
!
Yuppy! Vi ringrazio davvero tanto per l'appoggio e i commenti! ^^
Spero che continuerete a seguirmi e a commentare!

Al prossimo aggiornamento!
                                                           Yuki Ishimori
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC / Vai alla pagina dell'autore: Yuki Ishimori