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Autore: terryoscar    18/06/2023    4 recensioni
AUTRICI: Aizram e Terry
Un racconto, un e se ...... e se Andrè avesse cercato di impedire ad Oscar di partecipare a quel ballo? Cosa sarebbe accaduto?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L’ André furioso
“André, si può sapere cosa è successo?”
“A cosa ti riferisci?”
“Ho visto dalla finestra Oscar entrare di corsa, mi è parsa sporca e con l’abito strappato.”
“Ahh … ho capito! … Beh diciamo che meglio essere sporchi e indossare un abito strappato che una figuraccia!”
 
Vedo mio nipote sorridere, di un sorriso nervoso, quasi arrabbiato. Sarcastico, forse. Ma cosa sta succedendo tra questi due?
 
“COSA?! Ma che cosa dici?! Ma stasera sei davvero impazzito?! Perché Oscar dovrebbe fare una figuraccia?”
“Non ho detto che dovrebbe ma che l’avrebbe fatta! E adesso scusami, devo cambiarmi, come puoi vedere anch’io ho gli abiti sudici.”
 
Osservo mio nipote, si passa una mano fra i capelli, spettinati, ha la camicia fuori dai pantaloni, in disordine. Ed è sporco, di terra, fango e non so cos’altro.
 
“L’ho notato! Ma cosa è successo?”
“Nulla di importante, si è solo staccata una ruota della carrozza.”
“Santo cielo ma come è successo?”
“Devo spiegartelo?”
“Che impertinente, certo che no! Ma Oscar non è rimasta sulla vettura?”
“Invece no, mi ha aiutato a tirare fuori la carrozza dalla buca.”
“Vestita così?”
“Così come?”
“Da donna!! Eh mi farete impazzire voi due! Mi farete impazzire!!!”
“Non capisco! Che differenza c’è se il passeggero sulla carrozza è vestito da uomo o da donna? Avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse e oltre a lei ed i cavalli non c’era nessuno. Ti è chiaro adesso?”
“E il ballo?”
“Ballo?! Nonna siamo finiti dentro a un burrone e ti preoccupi di uno stupido ballo dove Oscar avrebbe dovuto esibirsi?”
“Ma … ma … André sei … sei un impertinente!”
“Impertinente o no, dico solo la verità!”
“Ma quale verità?”
 
Andrè sembra essere completamente impazzito, con gli occhi spalancati, due occhiaie viola ed uno sguardo ……. È impazzito. ne sono sicura, è impazzito.
 
“Quella di mostrarsi a dei nobili debosciati!”
“Ohhh sono basita … esterrefatta …”
“Lo sarei stato io se Oscar avesse preso parte a quel ridicolo ballo e adesso scusami!”
“Un momento! Dopo averti ascoltato mi viene un dubbio: hai fatto cadere di proposito la carrozza in quel burrone?”
“Che? Ma cosa dici?”
“Dico che hai impedito ad Oscar di prendere parte al ballo, vero André?”
“Secondo te, avrei messo di proposito in pericolo la vita di Oscar?! Nonna, hai forse bevuto un bicchiere di troppo?”
“Ma come ti permetti!?”
“Mi permetto, visto che mi accusi di certe cose!”
“André!”
“André! André! André! … E basta! È stata una serata orribile …”
“Perché siete finiti in una buca!”
“No! Perché ho visto Oscar vestita da donna!”
“Come?! Orribile perché Oscar si è vestita da donna!? … Ma … ma …”
“Ma nulla! Vado a dormire!”
“Ohhh! Ho sentito fin troppe sciocchezze … meglio che vada ad aiutare Oscar! Povera ragazza, chissà come sarà delusa!”
Mentre lascio il salone ribatto: “Delusa?! Sarebbe rimasta delusa se si fosse esibita per un branco di pervertiti mentre io l’ho salvata!”
Vedo mio nipote allontanarsi. “Oh screanzato! … Povera Oscar, che serata da dimenticare!”
 
 
 
 
 
Sono nella mia stanza, getto via con rabbia le scarpine, poi passo davanti alla specchiera, osservo le ciocche ribelli, i capelli un poco spettinati. Il mio viso è sporco dal fango, anche il mio vestito lo è.
 
“Devo liberarmi di questo stupido abito ma come faccio?! … L’apertura del corsetto è dietro la schiena, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti ….”
 
TOC TOC …
 
Mentre mi affanno a slacciarmi il vestito, digrigno: “Giuro che se è André, lo ammazzo! … Accidenti a lui, sono sicura che l’ha fatto di proposito a finire nella buca …”
 
TOC TOC
 
“AVANTI!”
 
Entro in tutta fretta, vedo Oscar intenta a liberarsi dell’abito. “Aspetta! Ti aiuto! …”
“Fa presto nonna, altrimenti giuro che me ne libero con un colpo di lama!”
 
Osservo Oscar, è davvero decisa a distruggere questo magnifico vestito. E pensare che è così bella con quell’abito addosso.
 
“COSA?! Ma stasera siete tutti diventi matti?!”
“Tutti chi?”
“Tu e André!”
“André?! … Meglio non nominarlo!”
“Ma cosa ti ha fatto e soprattutto perché non hai raggiunto la reggia?” domando mentre slaccio il corsetto.
“Chiedilo a lui!”
“E invece lo chiedo a te!”
“Meglio di no, sono troppo arrabbiata.” Dalla specchiera vedo scendere le gonne, rimango con la lingerie, corsetto e calzoni femminili. Vedo la nonna spalancare la bocca. “Cosa ti succede? Perché mi guardi così?”
“Sei troppo bella! Peccato che nessun uomo ti possa ammirare.”
“Ma non dire sciocchezze! Io non ho bisogno di nessun uomo!”
“Invece tutte le donne hanno bisogno di uomo e TU mia cara sei una donna come le altre!”
 
 
Sento dei passi poi una voce molto familiare: “E invece ti sbagli nonna, Oscar François de Jarjayes è un uomo …” la guardo imbarazzato ma mi delizio di una visione celestiale, Oscar indossa un corsetto che mette in risalto il petto e le spalle, i calzoni femminili coprono appena le sue ginocchia, vedo le sue gambe sottili e armoniose. Mi perdo per qualche istante, continuo: “Oscar è un uomo dalla testa ai … piedi …”
 
Vedo André guardarmi come non l’ha mai fatto. Ho l’impressione che il suo sguardo mi accarezzi, mi guarda da capo a piedi, con uno sguardo strano, sembra che voglia ……. Non so neppure io cosa vuole. So solo che i suoi occhi sono carichi di desiderio, arrossisco ma poi ritorno in me. Afferro con forza le gonne che sono scese giù e mi copro il petto. Ho voglia di urlare ma le grida della nonna precedono le mie.
 
“ANDREEEEE’ FUORI DI QUI! COME TI PERMETTI DI ENTRARE SENZA BUSSARE?!”
“Mi … mi … dispiace … ecco … io ho visto la porta socchiusa non pensavo che … che ….”
 
 
Santo cielo quanto è bella! Non riesco a toglierle gli occhi di dosso. Mi sento attratto da lei come fosse una calamita, non posso distogliere gli occhi, non posso smettere di guardarla. Voglio imprimermi ogni parte della sua pelle nella mia mente, le sue spalle candide, le sue braccia snelle su cui spicca la piccola cicatrice di quando salvò la Delfina, e anche me alla fine, da morte certa. E il suo petto …… ha il petto!!
 
André continua a guardarmi ma stavolta con desiderio. Arrossisco e in coro alla nonna, urlo: “FUORIIII!”
“Si …. si …” esco di corsa e dal corridoio balbetto: “So … sono ve .. venuto perché … devo parlarti …”
“DOPO! ADESSO DEBBO CAMBIARMI!”
La nonna continua: “VOI DUE MI FARETE IMPAZZIRE! ANDRE’ VA VIA!!”
“Va … vado, nonna …”
 
 
Rimango sola con Oscar e sistemandomi la cuffietta domando: “Dimmi, cosa c’è tra te e mio nipote?”
“CHE?! COSA?! Ma nonna ti senti bene?”
“Certo che sto bene ma André, André è troppo sfacciato con te!”
“Ma che discorsi fai?! Mi pare ovvio siamo cresciuti come fratello e … fratello!”
“E no! Forse prima eravate fratello e fratello ma adesso, adesso beh … almeno stasera non ti ha guardata con una sorella!”
“NONNA! Ma che ti succede?!”
“A me nulla ma a voi!”
“NOI! Oh basta, sono stanca di questa orribile serata. Ora, se non ti dispiace, lasciami da sola!”
“Si, certo … ti lascio ma sappi che voi due non me la raccontate giusta!”
“Certo che possiedi molta fantasia! Buona notte!”
“Buona notte! Grunt …” Digrigno mentre lascio la camera.
 
Lo sapevo io che fare crescere questi due assieme non sarebbe stata una buona cosa! E neppure educare Oscar come fosse un maschio.
 
 
 
 
 
 
 
 
Sono nella mia stanza ..… sono a dir poco sconvolto. Ho visto Oscar con indosso la biancheria intima femminile, quanto è bella! ..… Certo, so perfettamente che è bella anzi bellissima ma vedere le sue spalle, le sue braccia, il suo punto vita così sottile messo in risalto dal corsetto e poi le sue gambe …. Oddio che visione! … Lo ammetto, sto impazzendo, il desiderio di lei non mi fa più ragionare. 
Chissà cosa avrà pensato quando mi ha visto entrare?! … Che dire di mia nonna!? Mi ucciderà. A proposito chissà perché non è ancora qui per la ramanzina?!
 
TOC TOC
“ANDRE’! ANDRE’ APRI!”
“Eccola! Povero me!” sussurro mentre apro la porta. “Avanti, dimmi tutto quello che  ti passa per la testa e poi lasciami solo!”
Entro a passo marziale e ribatto seccata: “Dimmi, cosa c’è tra te e Oscar!”
 
La nonna entra decisa, mi punta un dito contro al petto, furiosa.
 
“COSA?! E poi sarei io a dire sciocchezze!?”
“Smettila di scherzare! Stasera ne hai dette e fatte fin troppo! Cosa credi, che non abbia capito come hai guardato Oscar?! Sono una donna anch’io!”
“Ih ih ih … beh a guardarti non riesco a immaginarti donna …”
“Brutto maleducato!”
“Mi hai interrotto, lasciami parlare! Intendevo dire che non riesco a immaginarti ragazza e donna.”
“Ohhhh ma … ma …. Comunque non è di me che voglio parlare ma di Oscar!”
“Cosa hai da dire sul suo conto?”
“Tu devi stare alla larga da lei!”
“Non ne vedo il motivo, visto che il Generale mi ha messo al suo fianco per proteggerla!”
“Per proteggerla non per vederla nuda!” sbotto davvero esausta e scocciata.
“Nuda?! Ma se era vestita!”
“Vestita? Tu ritieni che fosse vestita?”
“Certo! Indossava un corsetto … ridicolo e dei calzoni … beh indossava biancheria femminile.”
“Intima! Era biancheria intima che solo un marito può vedere e tu non lo sei!”
“Nonna hai finito? Sai, desidero dormire, sono stanco.”
“Di cosa vuoi parlare con lei?”
“Volevo solo scusarmi per i miei modi, nulla di più!”
“Mi stai dicendo la verità?”
“Ho per caso l’aria di chi mente?”
“Non lo so, ammetto che non ti riconosco più! Il tuo atteggiamento mi fa capire che tu … tu …”
“Io cosa?”
“Che tu … André, l’hai guardata come un uomo guarda una donna!”
 
La verità è così lampante, lui la ama. Andrè ama Oscar.
 
“Forse Oscar non è una donna ed io non sono un uomo?!”
“Smettila di scherzare! Hai capito benissimo cosa sto dicendo?”
“Tranquilla nonna, la virtù di Oscar non verrà compromessa dallo sguardo del suo attendente.”
“Finiscila! Certe cose accadono anche tra … tra …”
“Tra? … Avanti continua!” Domando divertito.
“Anche tra persone che non sono della stessa estrazione sociale.”
“Beh … in fondo Dio ci ha fatti tutti uguali!”
“SMETTILA!”
“Adesso scusami, ho sonno!”
“Meglio andare a dormire …. Meglio per tutti. Buona notte nipote!”
“Buona notte nonna!”
 
 
 
 
 
Mia nonna è andata via da un po', faccio avanti indietro per la stanza, è notte fonda e non ho sonno. L’unica soluzione è andare via, magari in qualche locanda ad affogare i dispiaceri! Oscar non è nemmeno venuta a cercarmi eppure le avevo detto che dovevo parlare. Beh … meglio che vada! ….
 
Afferro la giacca che è posta sulla sedia, mi avvicino alla porta, l’apro con forza e con irruenza esco e mi scontro violentemente con qualcuno ….
 
Mi avvicino alla porta di André sono in procinto di bussare quando si apre all’improvviso e viene a sbattermi contro, cado. In pochi secondi sono sdraiata sul pavimento e André è su di me.
Siamo viso contro viso, digrigno stizzita: “André ma cosa ti prende? Possibile che tu stasera ce l’abbia con me?”
Oscar è sotto di me, sento il profumo dei suoi capelli, i suoi respiri affannati. La guardo, è rossa in viso, sussurro: “Io non ce l’ho con nessuno e tanto meno con te …”
“Non mi sembra, visto che è tutta la sera che sei dispotico con me. E adesso, se non ti dispiace, alzati!”
“Agli ordini Comandante!” Ribatto mentre mi inebrio per qualche istante di quel contatto, poi mi appoggio sui gomiti e mi sollevo, seppure un poco a malavoglia. Com’era bello sentire il suo profumo così vicino.
“Cosa fai, mi prendi in giro?” Ribatto mentre mi alzo da terra e mi sistemo la giacca.
“Io non prendo in giro nessuno. Per caso non sei il Comandante delle Guardie Reali ed io il tuo attendente?”
“Tu … tu …”
“Io cosa?”
“Stasera sei davvero insopportabile!”
“Sarò anche insopportabile ma tu stasera sei stata una sciocca!” poi la guardo e continuo: “Ahhh vedo che sei rinsavita! … Hai rimesso i tuoi vestiti non uno stupido abito da donna!”
“Sarò stata anche una sciocca ma poco fa non mi è sembrato di vederti infastidito a guardarmi in abbigliamento intimo femminile! Evidentemente sai anche apprezzare le donne in gonnella!” aggiungo sarcastica.
“Idiozie, le tue sono tutte idiozie! Me ne vado, non ho alcuna voglia di litigare con te!”
“Aspetta, dove stai andando?”
“Cosa ti importa!?”
“Come sarebbe, cosa mi importa!? Forse non mi hai detto di raggiungerti oppure ho capito male?”
“No, non hai capito male, volevo parlarti ma adesso non ne ho più voglia! … A domani Comandante!” dico lasciando il corridoio a passo spedito, che brutta serata!!
“ASPETTA GRANDIER!”
“Non urlare! Mi sembri tuo padre!”
“COSA?!”
 
Mi volto e la osservo, è furiosa proprio come il generale, steso sguardo, stesse pose, stesso atteggiamento.
 
“Lo vedi? Sei identica a lui, nessuno può contraddirti che diventi aggressiva e violenta.  Attenta Oscar, rischi di non trovare marito! Nemmeno Girodelle ti chiederebbe in moglie se solo vedesse la tua espressione in questo momento!”
“GIRODELLE!? Ma cosa c’entra Girodelle adesso?”
Rallento il passo, mi volto e ribatto: “Non dirmi che non hai fatto caso al suo sguardo?”
“Quale sguardo?”
“Al modo in cui ti guarda!”
“Certo che hai davvero molta fantasia! Però ho notato che poco prima, quando sei entrato in camera mia senza bussare, mi hai guardato in un modo che non mi è piaciuto affatto!”
Mi avvicino, siamo naso contro naso, domando: “In effetti ti ho guardato come un uomo guarda una donna. Ammetto che per un istante, un piccolissimo istante, avevo dimenticato che di fronte avevo il Comandante Jarjayes e ti chiedo di perdonarmi! Perdonami se ti ho rovinato la serata con quel … donnaiolo di Fersen, perdonami se ti ho costretta ad aiutarmi a riparare la ruota, perdonami se il tuo bel vestito si è sciupato e soprattutto perdonami se poco fa, guardandoti, ho avuto pensieri peccaminosi per il mio Comandante!” mi allontano appena. “Adesso scusami!”
Le parole di André mi confondono, sussurro: “Dove vai?”
“Te l’ho detto, vado ad ubriacami!”
“Vengo con te!”
“Con me?! Ma perché?”
“Anch’io ho voglia di ubriacarmi …”
“Non ne vedo il motivo o forse …. Ah si, magari vuoi dimenticare che stasera ti ho rovinato la serata con quel … idiota!”
“Bada André ancora una parola …”
“Mi infilzi? Avanti fallo pure, tanto la mia vita non vale nulla!”
“Sei uno sciocco! Comunque verrò con te a Parigi, sella i cavalli!”
“Agli ordini Comandante! … Come sempre …” mi allontano, sento dietro di me i passi di Oscar.
“Ancora una sola parola e giuro …”
“Non è il caso che tiri fuori la spada, tanto con la voglia di vivere che ho in questo momento mi lascerei trafiggere volentieri.”
“Stasera sei fuori di te!”
“Forse tu no?”
“Forse!” Ribatto mentre lo seguo.
   
 
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